L` arte della musica - Fondazione Musica Insieme

Poste Italiane SpA. Spedizione in abbonamento postale 70% – CN/BO – Bimestrale n. 3/2015 – anno XXIV/BO - € 2,00
I concerti 2015 2016
L’ arte de l la musica
SOMMARIO n. 3 giugno / luglio 2015
I Concerti 2015 / 2016
Il punto di equilibrio
7
La Stagione
9
Editoriale
di Fabrizio Festa
Ascoltando il futuro
di Bruno Borsari
Interpreti e programmi
Musica in progress
di Fulvia de Colle
12
Varignana Music Festival 2015
15
Il calendario 2015-2016
Tutte le date della Stagione
18
Gli abbonamenti
Informazioni per il pubblico
20
I vantaggi
21
Stelle di luglio
Solo per gli abbonati
I protagonisti
Schede concerti
Ottobre 2015 - Maggio 2016
Il repertorio
23
Gli autori e le opere in Stagione
52
In copertina: elaborazione grafica di Elena Gaiani
4
MI
MUSICA INSIEME
EDITORIALE
IL PUNTO DI EQUILIBRIO
La copertina
del primo numero
di “MI”, che presentava
la Stagione 1991/92
Con questa sono ventinove. Ci avviciniamo
al traguardo delle trenta. Trenta stagioni di
concerti, con tutto ciò che attorno ad esse
è stato costruito, con tutto ciò che il nostro
impegno ha implicato e ha ottenuto. Non è
il caso di fare bilanci in queste poche righe.
Certamente, però, val la pena fare il punto,
riassumere il come e il cosa, ovvero come e
cosa Musica Insieme è diventata in questi lunghi anni. Anni laboriosi, prima di tutto. Non
ci siamo mai tirati indietro. Non abbiamo
mai avuto la tentazione di scegliere scorciatoie o di adagiarci sugli allori. Lo dimostra
anche il cartellone della Stagione 2015/2016,
che, coerentemente con il nostro percorso,
coi nostri intendimenti, continua a proporre
il nuovo in un contesto che non dimentica
le sue radici. Così riscopriremo importanti
tasselli del barocco, la parabola giungendo
ai giorni nostri declinati in varia maniera, così
come si deve fare quando l’orizzonte è ampio e il paesaggio variegato. Poi, sono stati
anni di sperimentazione e di ricerca. Abbiamo tentato strade diverse, abbiamo proposto al pubblico progetti che spesso sulla carta apparivano azzardati (per rivelarsi all’atto pratico un successo), abbiamo costruito
iniziative dal nulla, trovando e dando spazio anche a
chi – come gli
studenti – dovrebbe essere
il protagonista dell’attività culturale,
ed invece sovente è lasciato ai margini
della medesima. Dal tutto
Mozart alla
lettura dei Fiori del Male, dai concerti in San
Giorgio in Poggiale al Festival di Varignana,
Musica Insieme ha continuato costantemente
a rispondere in maniera creativa alle esigenze
delle più diverse utenze, ed al tempo stesso
a stimolare il pubblico con la sua inventiva.
Un rapporto questo che nel tempo ha finito per assumere la consistenza di un vero e
proprio dialogo, che a sua volta ha generato in noi una spinta costante a crescere. Insomma, siamo grati al nostro pubblico per
averci aiutato a costituire quell’essenziale contesto morale, del quale chi opera nel settore delle arti e della cultura dovrebbe sentirsi parte integrante, e che peraltro gli artisti
nostri ospiti riconoscono come un valore specifico di Musica Insieme, un valore che ci distingue nel panorama musicale internazionale. Del resto, stiamo parlando di quel senso di cittadinanza, che altro non è se non una
delle possibili declinazioni dello spirito di servizio, che dovrebbe sempre contraddistinguere quanti dedicano il proprio lavoro ed
il proprio ingegno appunto alle arti e alla cultura in generale. Analogamente, chi in questi anni ci ha sostenuto, i nostri sponsor, è
stato letteralmente coinvolto nella nostra progettualità. Li ringraziamo anche per questo:
per essere stati dei veri e propri compagni di
viaggio, con i quali abbiamo condiviso questa esaltante esperienza. Il fatto che la maggior parte dei nostri sostenitori sia con noi
fin dai primi passi compiuti lungo questo
cammino non solo accresce il nostro senso
di gratitudine, ma ci fa sentire quanto sia stato importante, e quanto lo sia oggi e lo sarà
in futuro, individuare il giusto equilibrio, quel
punto nel quale si congiunge ciò che è stato fatto con ciò che sarà fatto, guardando
sempre avanti con l’energia tratta dal lavoro compiuto.
Fabrizio Festa
MI
MUSICA INSIEME
7
LA STAGIONE 2015/16
ASCOLTANDO IL FUTURO
Si avvicina il traguardo della trentesima edizione dei Concerti di Musica Insieme,
lo sguardo sempre rivolto al domani, con creatività e fiducia in una ripresa, che
nel nostro Paese sembra ripartire proprio dalla cultura di Bruno Borsari
S
e vogliamo provare ad immaginare una
città che rinasce, che torna a guardare al futuro senza averne paura, ma anzi progettandolo, costruendolo con rinnovata fiducia, non
possiamo immaginarla senza che la musica, ed in
genere le arti, facciano la loro parte. Potremmo
persino affermare che proprio dal rifiorire dell’attività artistica e culturale, e quindi dal prendere
vita di un sempre più esteso interesse per quelle
attività, si misuri il desiderio ed insieme il tasso di
ripresa di una comunità. Una comunità che torna
ad appassionarsi per un bel film, per uno spettacolo di prosa o per l’opera; una comunità che si
riconosce nei luoghi dove ci s’incontra per
ascoltare un concerto o applaudire un
balletto; una comunità che sente come
bene condiviso tali emozioni è finalmente una comunità che immagina il
tempo che verrà, contribuendo a realizzarlo, a dargli forma e colore.
Bologna sembra oggi essere all’inizio di un
simile cammino. Ci sono segni che ci fanno credere che tutto si stia evolvendo in tale direzione.
Ad esempio, le migliaia di persone che hanno visitato la mostra, organizzata da Genus Bononiae,
che ruotava intorno alla Ragazza con l’orecchino di
perla. O quelle, sempre migliaia, che proprio in
questi giorni fanno la fila per poter ammirare i capolavori di Maurits Cornelis Escher. Esempi cui
riteniamo di poter accostare lo straordinario successo, che ha salutato la lettura dei Fiori del Male
affidata al loro traduttore, il poeta Nicola Muschitiello, con una ‘colonna sonora’ a tema ben
raccontata da un pianista di talento come Alexander Romanovsky: un’iniziativa ideata e realizzata da Musica Insieme al nuovo Unipol Auditorium e offerta alla cittadinanza da Gruppo
Unipol. Insomma, segnali forti che, se li sommiamo ad altri, a quelli che illuminano settori diversi, potrebbero davvero farci pensare che siamo
prossimi ad una svolta significativa. La nuova dirigenza del Bologna Calcio sta realisticamente
progettando la costruzione di un nuovo stadio, ad
esempio. Oppure, la rinascita di una produttività
e creatività industriali, che osserviamo nel nuovo
corso della Ducati. E l’Aeroporto, oggi tra i primi
Arabella Steinbacher
si cimenterà
il 30 novembre 2015
con i Concerti di Mozart
MI
MUSICA INSIEME
9
LA STAGIONE 2015/16
Foto Viterbofotocine
La compagnia Motus
sarà protagonista
di un’inaugurazione
speciale, il 19 ottobre
2015, con la prima del
King Arthur di Purcell
10
MI
MUSICA INSIEME
in Italia e in Europa per incremento del traffico, a
dimostrazione di come lo snodo bolognese si stia
sempre più consolidando come uno tra i principali
hub mondiali.
Mettendo insieme tutti questi tasselli, la percezione
che qualcosa stia cambiando, e in meglio, nella nostra città si fa sempre più concreta. Una sensazione
che per noi si trasforma senza soluzione di continuità, con naturalezza, in un convincimento morale e in una realtà progettuale ad un tempo. L’operatore culturale, infatti, deve non solo assecondare
una simile evoluzione, ma addirittura anticiparla.
E può farlo se e solo se innova attraverso il suo impegno e consolida quanto già ha costruito. Per
questo Musica Insieme si è coordinata con alcuni
fra i maggiori organizzatori musicali italiani per costituire AMÚR – Associazioni Musicali in Rete, offrendo peraltro ai nostri abbonati particolari condizioni sull’acquisto di biglietti per i concerti di
tutti i membri della rete (e per le quali si rimanda
alla rubrica dedicata ai “Vantaggi per gli abbonati”); per questo Musica Insieme già progetta un
nuovo ciclo di letture poetiche; per questo, sta
per presentare la nuova edizione del Varignana
Music Festival (del quale il lettore troverà notizie
nelle prossime pagine), manifestazione che al suo
debutto non solo ha riscosso un significativo successo, ma ha anche dimostrato che è possibile costruire nel contesto bolognese un festival sul modello di quelli che animano la vita estiva delle
maggiori località europee. Proprio la risposta appassionata, e a volte persino entusiastica, del pubblico ci spinge a pensare che questo sia il momento di insistere e di approfondire, di
sottolineare e scrivere nuove pagine. In una parola:
di immaginare un domani che per noi è già oggi.
Questo l’afflato morale che ci ha portato a costruire la nuova Stagione, la ventinovesima, lo
sguardo già rivolto all’ambizioso traguardo della
numero trenta. I particolari il lettore li troverà
nell’articolo che segue, ma qui riteniamo sia necessario richiamare la sua attenzione sulla sostanza
fortemente propositiva, che contraddistingue il
cartellone 2015/2016. Non possiamo non far notare la presenza di un numero rilevante di debutti.
Musica Insieme porterà per la prima volta a Bologna artisti come la violoncellista Sol Gabetta o la
pianista Ang Li e compagini che hanno dato un
contributo fondamentale alle vicende musicali di
questi nostri anni quali il Festival Strings Lucerne
o l’Akademie für Alte Musik di Berlino. Debutti
incorniciati in una programmazione – possiamo
dirlo senza tema di essere smentiti – di livello europeo. Ovvero in una programmazione che inserisce Bologna nel circuito delle capitali della mu-
sica in Europa e non solo. D’altronde, si tratta di
un cartellone nel quale tanto l’appassionato quanto
il neofita potrà trovare non solo specifici e diversi
motivi d’interesse, ma anche spunti, suggestioni,
richiami e indicazioni, che saranno a loro volta stimoli per quella curiosità mai doma, che è il segno
appunto di una cittadinanza viva e partecipe. Il
tutto sempre sostenuto da quel complesso di architravi, che negli anni hanno fatto della nostra
Fondazione un caso unico e spesso imitato in tutta
Italia. Proseguiremo, infatti, nell’impegno per la
divulgazione e la formazione rivolto sia al pubblico
nel suo complesso, sia a quelle fasce di utenza, che
riteniamo debbano trovare proprio nell’impegno
degli operatori culturali la risposta alle loro legittime richieste ed esigenze. Ecco Musica Insieme
Contemporanea (MICO), rassegna che – ormai
dieci le sue edizioni – ha dato un nuovo spazio e
un nuovo pubblico alla musica dei nostri giorni.
Ecco l’impegno a favore del pubblico che abita i
comuni intorno a Bologna (un impegno nato ben
prima che si parlasse di “città metropolitana”); e
quello indirizzato verso gli studenti sia delle scuole
medie superiori, sia dell’università. Si tratta, è
bene ricordarlo, di attività che ormai hanno alle
spalle un percorso di anni e che proprio in forza di
tale longevità hanno permesso la costituzione di un
nuovo pubblico, un allargamento dell’utenza che
oggi rappresenta uno dei punti di forza e dei motivi di legittimo orgoglio per la nostra Fondazione.
Proprio a questo pubblico vogliamo dimostrare la
nostra gratitudine con un omaggio, la ristampa
speciale per gli abbonati di Musica Insieme di un
classico della letteratura ‘musicale’: il celebre Mozart in viaggio verso Praga di Eduard Mörike. E con
una novità assoluta come l’iniziativa “A concerto
con mamma e papà”, che consentirà a tutti coloro
che lo desiderino di avvicinare alla musica classica
i propri figli: acquistando due abbonamenti in
qualsiasi settore del Teatro, per ciascun concerto
della Stagione 2015/16 i genitori potranno infatti
richiedere un biglietto gratuito per i propri figli.
Prosegue naturalmente, sempre nell’ottica di informare e divulgare, la nostra attività editoriale
(cartacea e sulla rete), strumento operativo e di comunicazione che ci ha permesso di costruire con
chi ci segue un rapporto solido e fecondo. Dunque, è con questo spirito che offriamo ora alla
nostra città e a tutti coloro che vorranno con noi
condividerla la nuova stagione dei Concerti di Musica Insieme, nella convinzione che dobbiamo sostenere il fiorire del futuro che ci aspetta.
A sinistra: un grande
maestro del nostro
tempo, Vladimir
Ashkenazy, formerà
un originale trio
il 14 marzo 2016.
Sopra: le sorelle Katia
e Marielle Labèque,
attesissimo il loro recital
l’11 gennaio 2016
MI
MUSICA INSIEME
11
IL CALENDARIO: INTERPRETI E PROGRAMMI
MUSICA IN PROGRESS
La XXIX edizione dei Concerti presenta un ricco ventaglio di novità,
per un cartellone che ai grandi maestri affianca il debutto in città di
compagini e solisti fra i più acclamati, con un’inedita inaugurazione
‘teatrale’ di Fulvia de Colle
L
Foto Uwe Arens
Sol Gabetta,
la violoncellista argentina
sarà al suo debutto
per Musica Insieme
il 7 marzo 2016
a Musica è viva, viva la Musica… La presenza, in un cartellone di quindici concerti, di almeno sette nuove proposte fra
debutti in città e formazioni inedite, par proprio
rovesciare – nel caso ve ne fosse bisogno – il teorema secondo cui la classica è un reperto museale
e inerte. Il repertorio, gli interpreti e il pubblico
crescono, e nel caso di Musica Insieme sono
spesso cresciuti proprio insieme a noi, e questa
nostra ventinovesima edizione dei Concerti ne
vuole portare testimonianza.
Innanzitutto con un’inaugurazione, il 19 ottobre, che segna una novità assoluta: il primo allestimento a Bologna del King Arthur sulle mu-
12
MI
MUSICA INSIEME
siche che Henry Purcell creò nel 1690 per il libretto di John Dryden, nella lettura visionaria e
incantata di Motus, compagnia teatrale creata
nel 1991 dai registi e attori Enrico Casagrande
e Daniela Nicolò, oggi in grado di realizzare un
binomio raro come quello di sperimentazione e
successo. Con la complicità di un ensemble specialista riconosciuto della prassi esecutiva storica
come Sezione Aurea, diretto al violino da Luca
Giardini, con voci recitanti e cantanti, elementi
scenici e intermezzi strumentali in scena, contributi video e riprese dal vivo di ciò che avviene
sulla scena, Motus rilegge la dramatick opera di
Dryden e Purcell rappresentando in un continuo, ipnotico gioco di specchi e di illusioni i
conflitti della guerra e quelli del cuore, il mondo
naturale e quello dei maghi e degli spiriti della
mitologia anglosassone.
Se il viaggio incomincia nell’Inghilterra del
Seicento, la prossima Stagione dei nostri Concerti intende del resto attraversare il tempo e lo
spazio della musica, arrivando sino al 2015
della nuova opera che ci proporrà uno dei massimi quartetti d’archi oggi in attività, l’Artemis,
brano ancora ‘da svelare’ perché sarà prescelto
nell’ambito di un concorso indetto dallo stesso
Artemis proprio per ampliare il repertorio della
formazione-simbolo della cameristica, nonché
per dare il suo contributo al difficile mestiere
della composizione (il vincitore sarà proclamato il prossimo ottobre). Ma attraverseremo
anche lo spazio, dall’Italia alle Americhe, e dall’Europa percorreremo più volte l’orbe terracqueo – come raccontano i testi stilati da Fabrizio Festa per la brochure di presentazione dei
Concerti – per tornare idealmente ‘a casa per il
finale di Stagione, quando la tromba di Nakariakov saluterà il pubblico con una Tarantella
napoletana.
Se la musica si sviluppa nello spazio come nel
tempo, sono gli stessi luoghi del resto, e i tempi
della musica a darci la possibilità di consolidare
e riassaporare il grande repertorio, le pietre miliari per così dire delle forme canoniche, sonata
Foto Molina Visuals
IL CALENDARIO: INTERPRETI E PROGRAMMI
quartetto sinfonia concerto, da Bach, Mozart e
Beethoven a Chopin, Mendelssohn, Schubert, e
Brahms, con qualche tutt’altro che occasionale
incursione nel balletto e nella danza, fra Čajkovskij, Dvořák e Stravinskij. Accanto a luoghi
e tempi della musica, ecco che a farsi sentire
sono anche i luoghi d’origine (coincidenti ormai
col mondo intero) e le biografie artistiche dei solisti e degli ensemble, quelli celeberrimi e ben
noti al nostro pubblico, e quelli che si affacciano
sulle scene bolognesi per la prima volta, rinforzando con la loro straordinaria passione e con il
messaggio della loro interpretazione proprio
quella fiducia espressa poc’anzi nel carattere
sempre vivo della nostra musica, capace di rinnovarsi nella continuità, e con una caratteristica fondamentale: quella di esprimersi al meglio – pur nell’universale disponibilità di musica
riprodotta che oggi ci circonda – nell’esecuzione e nella comunicazione dal vivo che s’instaura fra interprete e pubblico.
Ecco dunque che, fra grande repertorio e nuove
scoperte, i quattro appuntamenti dedicati al
pianoforte affiancheranno da un lato maestri
acclamati in tutto il globo, nonché ospiti sempre attesissimi dei nostri cartelloni come Arcadi Volodos (il 26 ottobre) e le sorelle Katia
e Marielle Labèque (che apriranno l’11 gennaio il nuovo anno 2016), in entrambi i casi con
programmi che ne rivelano in modo quasi emblematico le biografie musicali: per Volodos, il
Brahms più raro e l’ultima sonata di Schubert,
per le Labèque, un capolavoro come il Sacre di
Stravinskij e a seguire una costellazione di brani
che ne hanno accompagnato letteralmente l’esistenza come artiste – e come sorelle. Saranno
d’altro canto al loro debutto in città due pianisti, come Denis Matsuev (il 22 febbraio) e
Beatrice Rana (il 4 aprile), già insigniti dei
principali riconoscimenti – e Matsuev in particolare è ormai un rappresentante ‘istituzionale’
della cultura russa, oltre che impegnato per la
promozione dei giovanissimi talenti – e ciascuno con il proprio messaggio artistico: la tradizione musicale della grande madre Russia per
il primo, un’antologia del repertorio pianistico
nei secoli, culminante nella strepitosa Sonata
op. 35 di Chopin e nella vertigine della Valse di
Ravel la seconda.
Per questa ventinovesima edizione dei Concerti,
si riconferma – fedeli come siamo da sempre al
principio di ‘curiosità ed esplorazione’ – una
panoramica sulla varietà del repertorio come su
quella delle compagini cameristiche, che si dipanerà dal duo (affiancando al pianoforte tre interlocutori storici come il violino, la viola, il violoncello) all’ensemble da camera. Altra illustre
novità del cartellone sarà in questo caso la vio-
Il celebre Artemis
Quartett presenterà
l’8 febbraio una
nuova composizione
per archi
MI
MUSICA INSIEME
13
IL CALENDARIO: INTERPRETI E PROGRAMMI
Arcadi Volodos,
di scena il 26 ottobre
con Brahms e Schubert.
Sotto: approda a
Bologna il 14 dicembre
2015 l’Akademie für
Alte Musik Berlin, con un
programma che saluterà
le festività natalizie
14
MI
MUSICA INSIEME
loncellista argentina Sol Gabetta, accompagnata al pianoforte da un partner regolare come
Bertrand Chamayou: il 7 marzo il duo dedicherà il suo recital all’Ottocento, incentrandolo sulle opere di Chopin, recentemente incise
per Sony Classical. Si alternerà invece alla viola
e al violino un amico di Musica Insieme qual è
Julian Rachlin, la cui versatilità è pari solo all’inesauribilità delle sue doti artistiche; al suo
fianco il compagno di vent’anni di successi,
non a caso un pianista corteggiato da principali
solisti, ossia Itamar Golan, per un concerto
tutto dedicato (il 2 maggio) a un nume tutelare come Brahms, prima puntata di un’importante integrale sonatistica, che si concluderà nella successiva Stagione 2016/17 di
Musica Insieme. A tre solisti di vaglia come Corina Belcea, Antoine Lederlin e Michail Lifits spetterà, il 25 gennaio, lo sguardo sul trio
con pianoforte, alternandosi nelle varie configurazioni del duo d’archi e d’archi e piano per
concludere con una pietra miliare come il Trio
beethoveniano dell’Arciduca; altre ‘geometrie
variabili’ le proporranno invece il 14 marzo
uno straordinario maestro del nostro tempo,
come Vladimir Ashkenazy, che riunirà il figlio
Dimitri Ashkenazy e Ada Meinich per intrecciare con originalità clarinetto, viola e pianoforte sulle note di Schumann e Gade, Clarke
e Šostakovič . Crescendo di numero, due quartetti storici come lo Janáček String Quartet (il
16 novembre) e l’Artemis Quartett (l’8 febbraio) si confronteranno con il repertorio, ma
anche con le ultimissime creazioni per una
compagine fra le più stimolanti per gli autori di
tutti i tempi. Venendo agli ensemble, ecco le
prime apparizioni in città di Festival Strings
Lucerne e Akademie für Alte Musik Berlin:
l’una sarà capitanata dall’archetto virtuoso di
Arabella Steinbacher, che il 30 novembre si
esibirà fra l’altro in due Concerti di Mozart;
l’altra sarà protagonista di un vero e proprio
‘concerto di Natale’, il 14 dicembre, sulle celebri note, dal Canone di Pachelbel al Concerto
fatto per la notte di Natale di Corelli, che gli autori di tutt’Europa hanno dedicato fra Sei e Settecento al miracolo della Natività. Lo sguardo
e il respiro di questa nostra ventinovesima Stagione si espanderanno poi ulteriormente verso
il finale, rispettivamente il 18 aprile con l’Ottetto d’archi dei Berliner Philharmoniker e
il 9 maggio con la Russian Chamber Philharmonic St. Petersburg, portando sulla scena
l’esperienza e la creatività di due compagini fra
le più prestigiose al mondo.
VARIGNANA MUSIC FESTIVAL 2015
La seconda edizione del Festival organizzato da Musica Insieme
per Palazzo di Varignana presenta un cartellone di grandi nomi,
con straordinarie novità e programmi originali in un luogo d’incanto
S
Stelle di luglio
arà di scena dal 10 al 18 luglio
2015 la II edizione del Varignana
Music Festival, nella splendida cornice del Palazzo di Varignana Resort &
SPA. Fra le molte novità in cartellone, la
presenza di quello che è oggi il più celebre
violoncellista italiano al mondo, Mario
Brunello, protagonista di una ‘carta
bianca’ che animerà le tre giornate d’apertura, dal 10 al 12 luglio. Invitato dalle più
prestigiose orchestre, diretto da Temirkanov, Abbado, Chailly, Muti, Ozawa, a Varignana Brunello presenterà alcuni progetti inediti, chiamando accanto a sé il
12 luglio il compositore e pianista Ezio
Bosso, autore di pagine dall’eccezionale fascino, fra cui la celebre colonna sonora di
Io non ho paura di Salvatores, o Gustavo
Zagrebelsky, giurista italiano già Presidente della Corte Costituzionale, col quale
Brunello animerà un’originale ‘conversazione-concerto’ sull’interpretazione. Altro
special guest, il 13 e il 17 luglio, sarà Julian Rachlin, violinista, violista e direttore
d’orchestra fra i più acclamati; con lui un
partner rodato come Itamar Golan, che
ascolteremo anche il 14 luglio in un suggestivo programma a quattro mani con la
pianista giapponese Natsuko Inoue. Si
riconferma poi la presenza eccezionale di
Alexander Romanovsky, pianista invitato dalle principali compagini, quali Ro-
II edizione
2015 venerdì ore 20
10 luglio
MARIO BRUNELLO violoncello
ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte
Gustavo Zagrebelsky
Musiche di Lekeu, Rachmaninov
yal Philharmonic, Filarmonica della Scala,
Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano. Oltre a esibirsi
in duo con Mario Brunello venerdì 10 luglio in un programma espressamente
creato per l’inaugurazione del Festival, il
15 luglio Romanovsky sarà protagonista
di un recital solistico, e il 16 sarà in duo
con la violoncellista statunitense Christine Walewska, straordinaria interprete
ammirata da artisti quali Rubinstein, Arrau, Heifetz, in un programma che spazierà da Bach alle danze argentine. Il
Quartetto di Cremona, ospite regolare
delle principali sale e universalmente considerato quale il vero erede dello storico
Quartetto Italiano, sarà a sua volta protagonista di due serate, accanto a Brunello
sabato 11 luglio e nel concerto finale del
festival, sabato 18, quando l’ensemble si
allargherà con Rachlin e Romanovsky.
2015 sabato ore 20
11 luglio
QUARTETTO DI CREMONA
MARIO BRUNELLO violoncello
Musiche di Bach, Schubert
12 ore 17
luglio 2015 domenica
MARIO BRUNELLO violoncello
GUSTAVO ZAGREBELSKY pianoforte
Dialogo sullÊinterpretazione
e (forse) una Sonata di Schubert
ore 20
MARIO BRUNELLO violoncello
EZIO BOSSO pianoforte
Musiche di Pärt, Bach, Cage, Bosso
13 JULIAN RACHLIN
luglio 2015 lunedì ore 20
violino
ITAMAR GOLAN pianoforte
Musiche di Mozart, Beethoven, Brahms
14 ITAMAR GOLAN
luglio 2015 martedì ore 20
NATSUKO INOUE
pianoforte a quattro mani
Musiche di Schubert, Ravel, Brahms
15 ALEXANDER ROMANOVSKY
luglio 2015 mercoledì ore 20
pianoforte
Musiche di Beethoven, Chopin
16 CHRISTINE WALEWSKA
luglio 2015 giovedì ore 20
ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte
violoncello
Musiche di Bach, Chopin, Bragato,
Bolognini, Piazzolla
17 JULIAN RACHLIN
Alexander Romanovsky
Foto Ugo Dalla Porta
luglio 2015 venerdì ore 20
violino
ITAMAR GOLAN pianoforte
Musiche di Brahms, Mozart
18 QUARTETTO DI CREMONA
luglio 2015 sabato ore 20
JULIAN RACHLIN violino
ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte
Musiche di Čajkovskij, Šostakovič
MI
MUSICA INSIEME
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I concerti 2015 2016
I CONCERTI 2015 / 2016
Lunedì 19 ottobre 2015
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
King Arthur
MOTUS / DANIELA NICOLÒ,
ENRICO CASAGRANDE..............................regia
ENSEMBLE SEZIONE AUREA
LUCA GIARDINI..................................................direzione e violino
Purcell
Lunedì 26 ottobre 2015
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
Lunedì 16 novembre 2015
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
ARCADI VOLODOS..........................................pianoforte
Brahms, Schubert
JANÁČEK STRING QUARTET............pianoforte
ANG LI................................pianoforte
Beethoven, Janáček, Brahms
Lunedì 30 novembre 2015
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
FESTIVAL STRINGS LUCERNE
ARABELLA STEINBACHER.................... violino
DANIEL DODDS................................................. maestro concertatore
Grieg, Mozart
Lunedì 14 dicembre 2015
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
Lunedì 11 gennaio 2016
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
Lunedì 25 gennaio 2016
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
AKADEMIE FÜR ALTE MUSIK BERLIN
Biber, Telemann, Pachelbel, Pez,
Delalande, Locatelli, Vivaldi, Corelli
KATIA E MARIELLE LABÈQUE........pianoforti
Stravinskij, Čajkovskij, Brahms, Dvořák, Gershwin, Lutosławski
CORINA BELCEA ............................................violino
ANTOINE LEDERLIN......................................violoncello
MICHAIL LIFITS................................................pianoforte
Kodály, R. Strauss, Beethoven
Lunedì 8 febbraio 2016
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
ARTEMIS QUARTETT
Schubert, nuova composizione
vincitrice del “Concorso Artemis”, Grieg
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
Lunedì 7 marzo 2016
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
DENIS MATSUEV........................................pianoforte
Čajkovskij, Musorgskij, Rachmaninov
SOL GABETTA.................................................violoncello
BERTRAND CHAMAYOU......................pianoforte
Beethoven, Mendelssohn, Chopin
Lunedì 14 marzo 2016
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
VLADIMIR ASHKENAZY......................pianoforte
DIMITRI ASHKENAZY............................clarinetto
ADA MEINICH................................................viola
Schumann, Clarke, Gade, Šostakovič
Lunedì 4 aprile 2016
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
Lunedì 18 aprile 2016
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
Lunedì 2 maggio 2016
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
BEATRICE RANA.........................................pianoforte
Bach, Debussy, Chopin, Ravel
BERLINER PHILHARMONIKER STREICHOKTETT
Spohr, Mendelssohn
JULIAN RACHLIN........................................violino e viola
ITAMAR GOLAN............................................pianoforte
Brahms
Lunedì 9 maggio 2016
AUDITORIUM MANZONI ore 20.30
I CONCERTI 2015 / 2016
Lunedì 22 febbraio 2016
RUSSIAN CHAMBER PHILHARMONIC ST. PETERSBURG
SERGEJ NAKARIAKOV......................... tromba
JURI GILBO.......................................................direttore
Händel, Mozart, Haydn, Poulenc, Böhme
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria di Musica Insieme:
Galleria Cavour, 2 – 40124 Bologna – tel 051 271932 – fax 051 279278
[email protected] - www.musicainsiemebologna.it
INFORMAZIONI PER L’ABBONAMENTO ALLA STAGIONE 2015/2016
Vendita abbonamenti
Biglietteria del Teatro Manzoni - via de’ Monari 1/2, Bologna - orario: dal lunedì al sabato, ore 15 -18.30
Prelazioni per il rinnovo dell’abbonamento: da giovedì 21 maggio a mercoledì 10 giugno 2015.
È richiesto un documento d’identità dell’intestatario dell’abbonamento alla stagione 2014/2015.
Nuovi abbonamenti per i posti ancora disponibili: da mercoledì 17 giugno a venerdì 3 luglio 2015.
Possibilità di rateizzazione
L’abbonato potrà versare un acconto (non rimborsabile, indicato tra parentesi di fianco all’importo totale),
regolando poi il saldo dal 19 ottobre al 16 novembre 2015.
Giorni di chiusura della biglietteria: lunedì 1 giugno e martedì 2 giugno 2015.
Musica Insieme si riserva il diritto di apportare variazioni – dovute a motivi tecnici o di forza maggiore – ai programmi della
Stagione, agli orari e alle date degli spettacoli.
L’eventuale rinuncia all’abbonamento nel corso della stagione, per qualsiasi motivo, non comporta alcuna restituzione,
anche parziale, di denaro.
Non è possibile rilasciare duplicati della tessera di abbonamento. In caso di smarrimento o furto, per accedere in teatro sarà necessario esibire in biglietteria un documento di autocertificazione del furto o smarrimento dell’abbonamento, corredato da una fotocopia della carta d’identità dell’intestatario.
Non è consentito l’ingresso in sala a concerto iniziato.
PREZZI ABBONAMENTI
Platea I settore
€ 390,00
(I rata € 195,00)
Platea II settore
€ 318,00
(I rata € 159,00)
Galleria I settore
€ 290,00
(I rata € 145,00)
Galleria II settore
€ 225,00
(I rata € 113,00)
Galleria II settore
Under 26 e Over 65
€ 160,00 (I rata € 80,00)
Galleria I settore
€ 40,00
Galleria II settore
€ 35,00
Balconata
€ 10,00
PREZZI BIGLIETTI SINGOLI CONCERTI*
Platea I settore
€ 55,00
Platea II settore
€ 45,00
* Per tutti i settori ad esclusione della balconata, riduzione del 10% sul prezzo del biglietto per Under 30 e Over 65, e per:
soci Coop
titolari abbonamento
annuale Tper
soci Touring Club
abbonati Arena del Sole
titolari Carta Doc
A CONCERTO CON MAMMA E PAPÀ
Una nuova formula di abbonamento permetterà ai genitori di avvicinare i propri figli al mondo della musica classica: acquistando due abbonamenti in qualsiasi settore del Teatro, per ciascun concerto della Stagione 2015/16 i genitori potranno richiedere un biglietto gratuito per i propri figli, assegnato secondo disponibilità. L’offerta è rivolta ai bambini di età
compresa fra i 5 e i 14 anni.
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MUSICA INSIEME
I VANTAGGI PER GLI ABBONATI ALLA STAGIONE 2015/2016
Gli abbonati di Musica Insieme potranno usufruire di uno sconto sui prezzi dei biglietti dei concerti organizzati dalle altre Società che aderiscono alla rete AMÚR (Società del Quartetto di Milano, Accademia Filarmonica Romana, Associazione Alessandro Scarlatti – Ente Morale dal 1948 di Napoli, l’Associazione Amici della Musica di Padova, Fondazione Perugia Musica Classica ONLUS di Perugia, Società dei Concerti Trieste, Società del Quartetto di Vicenza e Società Veneziana di Concerti), ad esclusione degli spettacoli per i quali non è previsto alcun tipo di riduzione.
Per tutte le serate dei concerti di Musica Insieme, l’abbonato potrà usufruire ad un prezzo speciale del ParcheggioApcoa di Piazza VIII Agosto. Presentando la propria tessera, sarà infatti possibile acquistare presso la cassa del parcheggio un pacchetto rinnovabile di 5 buoni (ciascuno valido per tre ore di sosta in
tutte le serate di concerto) al prezzo di € 25,00.
Gli abbonati di Musica Insieme potranno usufruire di uno sconto del 20% circa sui prezzi interi degli abbonamenti (escluso l’abbonamento Carta Arena) e dei biglietti per tutte le repliche di spettacolo, ad esclusione degli spettacoli per i quali non è previsto alcun tipo di riduzione.
Arena del Sole, Via Indipendenza 44, Bologna. Tel. 051.2910910.
L’abbonato avrà diritto allo sconto del 10% sulla consumazione nella fascia pranzo presso i locali CAMST
del centro storico e dei Centri Commerciali. Ristorante Self-service C’ENTRO – Bologna, Via Indipendenza
45 – aperto a pranzo dal lunedì al sabato; Ristorante Self-service BASS’OTTO – Bologna, Via Ugo Bassi
8 – aperto a pranzo dal lunedì alla domenica. Ristoranti Self-service MAGNOSFERA: La Galleria, Piazza XX settembre 6, Autostazione Bologna – Centro Commerciale Centro Borgo, Bologna – Centro Commerciale Lame, Bologna – Centro Commerciale Centro Nova, Villanova di Castenaso.
Esibendo la propria tessera, l’abbonato avrà diritto ad uno sconto del 10% sulla prima consumazione in tutte le serate di concerto di Musica Insieme e della Cantina Bentivoglio (Via Mascarella 4/b, Bologna).
Per tutte le serate di concerto, l’abbonato potrà usufruire del servizio Chiama Taxi COTABO. Rivolgendosi alla postazione COTABO all’ingresso del teatro, potrà richiedere un taxi all’addetto, ricevendo in pochi secondi
uno scontrino con tempo d’attesa e sigla del taxi in arrivo, senza alcun costo di chiamata. L’abbonato potrà inoltre ricevere, gratuitamente anziché al costo di 25 Euro, la Taxi Card COTABO, con la quale sarà possibile pagare tutti gli spostamenti con comoda fattura a fine mese. In alternativa, l’abbonato potrà utilizzare l’applicazione Taxiclick, disponibile gratuitamente (per iPhone e Android) su App Store e Play Store. Per il clienti abbonati a COTABO, Taxiclick vale anche come strumento di pagamento. COTABO, www.cotabo.it – Tel. 051-374300
Esibendo la propria tessera, l’abbonato avrà diritto allo sconto del 10% su tutti i cd e dvd in assortimento presso Discorama Bologna, Via de’ Monari 1a/b, Bologna. Tel. 051-2960976. www.discoramabologna.it
Per soggiorni di almeno due notti, l’abbonato avrà diritto all’upgrade gratuito in Junior Suite e uno sconto del
10% sui trattamenti benessere prenotati prima dell’ingresso in Hotel. Hotel Helvetia Thermal SPA 4*, Porretta Terme (www.helvetiabenessere.it, [email protected]).
L’abbonato a Musica Insieme avrà diritto al 10% di sconto su tutti i libri in assortimento presso la Libreria.Coop Ambasciatori, Via orefici 19, Bologna e la Libreria.Coop Zanichelli, Piazza Galvani, 1/h Bologna.
L’abbonato avrà diritto ad uno sconto del 15% sul prezzo di occhiali da sole e di occhiali da vista completi
di lenti, e ad uno sconto del 10% sulla contattologia e liquidi, presso Ottica Gambini, nei punti vendita di
Via Ugo Bassi 1 e Via d’Azeglio 8/b.
Esibendo la propria tessera alla prenotazione, l’abbonato avrà diritto allo sconto del 15% sulla migliore tariffa disponibile per il pernottamento, allo sconto del 15% sul prezzo di listino per un ingresso di 3 ore a VarSana Spa
(valido da lunedì a venerdì), e allo sconto del 10% sulle carte ristorante e sulla carta pizzeria (bevande escluse)
al Pool & Lounge Bar and Restaurant e al ristorante Il Palazzo.
Tel. 051 19938300; [email protected]; www.palazzodivarignana.it
Esibendo la propria tessera, l’abbonato avrà diritto ad uno sconto del 10% su tutte le consumazioni al Ristorante
Pizzeria Incrocio Montegrappa, Via Montegrappa 7/d, Bologna – tel. 051 224871 (chiuso il martedì).
Uvet Pomodoro Viaggi offre agli abbonati di Musica Insieme uno sconto immediato del 3% per l’acquisto
di viaggi e soggiorni da catalogo (escluse quote d’iscrizione, assicurazioni e visti) in tutte le agenzie Uvet
Pomodoro Viaggi di Bologna e provincia. Restano esclusi i viaggi Last minute, le offerte speciali e la biglietteria in generale. www.uvetpomodoro.com
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MUSICA INSIEME
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Lunedì 19 ottobre 2015
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2015
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
KING ARTHUR
SU IL SIPARIO
Foto Viterbofotocine
MOTUS
DANIELA NICOLÒ, ENRICO CASAGRANDE regia
LUCA SCARLINI drammaturgia e traduzioni
GLEN ÇAÇI, SILVIA CALDERONI attori
ENRICO CASAGRANDE, DAMIANO BAGLI,
IAN ÇAÇI, ERA ÇAÇI attori in video
ENSEMBLE SEZIONE AUREA
YULIYA POLESHCHUK soprano
CARLO VISTOLI controtenore
LUCA GIARDINI direzione e violino
ALESSANDRO TAVERNA consulenza al progetto
John Dryden / Henry Purcell King Arthur
Una novità assoluta nella nostra città inaugura la XXIX Stagione: il King Arthur di Purcell
reinterpretato da Motus e Sezione Aurea coniugando immagini e suoni con forza visionaria
P
remio Ubu Speciale nel 1999 «per
la coerenza testarda e creativa di una
ricerca visionaria nel ridisegnare
spazi e filtrare miti»: ecco il biglietto da visita di Motus, la compagnia teatrale fondata
nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela
Nicolò, che di Premi Ubu – e non solo –
da allora ne ha ricevuti molti, grazie alla sua
speciale facoltà di contaminare immagini
e parole, spazi e suoni, scavando ora nel mito
di Orfeo, ora tra i versi dell’Orlando Furioso,
per approdare nel 2014 al King Arthur di
Purcell e Dryden, titolo che presenterà in
prima assoluta nella nostra città. Una se-
miopera, quella che Purcell firma nel 1690
per il libretto di John Dryden, dove canto,
recitazione, scene e brani strumentali già si
intrecciavano con modernità sconvolgente. Il King Arthur fu premiato al tempo con
oltre cento repliche nel giro di poche stagioni, complice soprattutto il genio di
quello che è il ‘padre’ riconosciuto della musica inglese, il Mozart britannico, che del
Salisburghese condivide la prodigiosa precocità, la produzione sterminata e una fine
purtroppo prematura. Una sfida stimolante,
dunque, quella che Motus raccoglie insieme agli esecutori di Sezione Aurea e grazie
alla drammaturgia originale che Luca Scarlini affianca alla traduzione del libretto, per
rileggere, attraverso l’amore di Arthur per
Emmeline, i conflitti fra umano e sovrannaturale, le ragioni della politica e della guerra, nell’incanto di «un universo di immagini illusorie e miraggi». Un incanto cui le
note contribuiscono al pari del testo, come
nel caso emblematico della suggestiva “Aria
del Freddo”, dove la vibrazione ottenuta col
tremolo degli archi crea letteralmente un
mondo di ghiaccio intorno a sé (e la mente corre ad un analogo esempio, come il celebre Inverno vivaldiano…).
I protagonisti
Compagnia fondata nel 1991, Motus è impegnata nel continuo tentativo di espandere e contaminare l’esperienza teatrale oltre i confini fra i generi. Concepita come
un laboratorio di lavoro aperto alle più diverse collaborazioni artistiche, ricerca un’interazione creativa tra le diverse forme di espressione. Dopo un lungo periodo di produzione in cui s’intrecciano influenze di autori quali Genet, Ballard, Pasolini, De Lillo,
nascono, negli ultimi anni, progetti fortemente legati alle trasformazioni politico-sociali in atto: tra questi Alexis. Una tragedia greca (2010), un successo internazionale presentato al Festival TransAmérique di Montréal e a Under The Radar a New York. L’Ensemble Sezione Aurea riunisce artisti dediti all’esecuzione del repertorio europeo
del XVII e XVIII secolo, con l’utilizzo di strumenti musicali e relative messe a punto per
quanto più possibili vicini alla genesi del repertorio. Luca Giardini ha approfondito
la prassi esecutiva storica con importanti specialisti e collabora con ensemble di rilievo,tracuiAccademiaBizantina,LaVenexiana,TheOrchestraoftheAgeofEnlightenment,
e con solisti come Simon Rattle, Frans Brüggen, Cecilia Bartoli, Ian Bostridge.
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MUSICA INSIEME
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Lunedì 26 ottobre 2015
LA SFIDA DEL RISCOPRIRE
Arcadi Volodos riflette sui suoi autori prediletti, gettando nuova luce su Brahms attraverso
alcune sue rare pagine, e su Schubert, di cui affronterà l’ultimo capolavoro per pianoforte
LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2015
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
ARCADI VOLODOS
pianoforte
Johannes Brahms
Tema e Variazioni in re minore op. 18b
Otto Klavierstücke op. 76
Franz Schubert
Sonata in si bemolle maggiore D 960
L
a carriera di Arcadi Volodos è ormai assimilabile a quella dei maggiori interpreti del nostro tempo:
per constatarlo, basta scorrere
l’elenco delle sale in cui è apparso nel
solo inizio d’anno 2015 – Musikverein
di Vienna, Théâtre des Champs-Elysées, Philharmonie di Berlino, Teatro
Colon di Buenos Aires… – aggiungendo la Residenza al Konzerthaus di
Berlino e l’apparizione al Festival di Pasqua di Salisburgo con la Staatskapelle
di Dresda diretta da Daniele Gatti.
Tanto più atteso è quindi il suo recital
per Musica Insieme, ormai un appuntamento regolare con il nostro pubblico.
Un appuntamento reso ancor più interessante dalla singolarità delle scelte artistiche e di repertorio di un interprete,
Volodos appunto, che da anni ha messo
la propria tecnica prodigiosa al servizio
di pagine di grande profondità espressiva, eleggendo Brahms e Schubert fra i
suoi numi tutelari. Un vero e proprio lavoro di scavo quello del pianista russo,
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MUSICA INSIEME
un lavoro che lo ha spinto a riportare
alla luce anche quella parte della produzione brahmsiana e schubertiana
spesso senza motivo negletta. È il caso di
due rarità come l’opera 18b, Tema e Variazioni nella tonalità di re minore, che
Arcadi Volodos
in realtà sono la trascrizione del secondo
tempo del giovanile Sestetto per archi.
Per molti versi analoga la vicenda dei
Capricci e Intermezzi op. 76 sempre
dell’Amburghese, a cui si contrappone il
cimento con l’ultima sonata di Franz
Schubert, estremo e radicale frutto creativo di un genio che proprio al pianoforte ha dedicato gran parte dei suoi
sforzi. Che di vero e proprio cimento si
tratti ce lo rammenta il fatto che tale sonata i pianisti da sempre la considerino
tra le sfide più stimolanti e la introducano nel loro repertorio e nei loro programmi da concerto soltanto quando si
ritengono davvero in grado di affrontarla. Dunque, un interprete eccellente
che darà della sua arte il senso più
pieno, tra riscoperta e sfida.
Formatosi con Galina Egizarowa e Dimitri Bashkirov, Arcadi Volodos da quasi
vent’anni calca i palcoscenici più prestigiosi di tutto il mondo, sia in recital pianistici che come solista al fianco di compagini come i Berliner Philharmoniker,
l’OrchestradelConcertgebouwdiAmsterdam,laLondonPhilharmonicOrchestra,
le Filarmoniche di Chicago e New York, l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia.
Per la sua tecnica prodigiosa, unita ad una altrettanto rara espressività, si è guadagnato fra i tanti titoli anche quello di “genio della tastiera”. Nel corso della
sua carriera ha collaborato con i più importanti direttori, come Maazel, Gergiev, Chung, Levine, Mehta, Chailly. Nel 2014 è stato Artista in residenza presso il Konzerthaus di Berlino. I suoi numerosi cd (tutti pubblicati da Sony Classical), dal live del suo debutto alla Carnegie Hall (1999) all’ultima incisione dedicata ai brani pianistici di Federico Mompou, hanno ricevuto i principali riconoscimenti della critica e della stampa specializzata, dal Preis der Deutschen
Schallplattenkritik al Gramophone Award, dall’Echo Klassik al Diapason d’Or.
Lunedì 16 novembre 2015
SEGRETE PASSIONI
Il cartellone di Musica Insieme ospita il debutto della pluripremiata pianista cinese
Ang Li, che si presenta al fianco di uno dei Quartetti più longevi e celebrati al mondo
U
n’opera di Janáč ek non può certo mancare nel concerto del
Quartetto che per l’accuratezza
delle sue interpretazioni è stato autorizzato a utilizzare il suo nome sin dal secolo
scorso: e il primo dei quartetti del compositore ceco, la Sonata a Kreutzer, è sicuramente una delle sue opere più significative. Pochi uomini possono vantare
un nome legato a due capolavori musicali e un romanzo immortale, e c’è
un’ironia sottile nel fatto che Rodolphe
Kreutzer, l’insigne virtuoso che ha avuto
questo onore, abbia disdegnato la dedica della Sonata di Beethoven. È questa
un’opera che, da quando il compositore
vi pose mano nel 1802, si porta dietro una
storia di amori proibiti, dissapori coniugali e passioni non corrisposte: doveva essere infatti dedicata al violinista George
Bridgetower, ma questi, pare, cercò di sedurre una donna corteggiata da Beethoven, che scelse quindi il più compito
Kreutzer. Tolstoj ne prenderà poi ispirazione per il romanzo omonimo: adulteri, sospetti, omicidi di cui la musica è più
causa che sfondo, in un’opera così con-
LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
JANÁČEK STRING QUARTET
MILOS VACEK violino
RICHARD KRUŽÍK violino
JAN REZNICEK viola
BRETISLAV VYBIRAL violoncello
ANG LI
pianoforte
Ludwig van Beethoven
Quartetto in mi bemolle maggiore
op. 74 – delle Arpe
Leoš Janáček
Quartetto n. 1 – Sonata a Kreutzer
Johannes Brahms
Quintetto in fa minore op. 34
per pianoforte e archi
troversa da gettare i semi del dramma coniugale che attraversò la vita dello scrittore. Nel 1923 Janáč ek continuò quindi
la tradizione, ispirandosi – come confidò
all’amata Kamila Stösslová – alla figura
femminile del romanzo, imprigionata in
un matrimonio infelice, vittima della ge-
losia omicida del marito che la sospetta,
forse a ragione, infatuata di un musicista.
E di Beethoven, da cui tutto è iniziato, lo
Janáček eseguirà il Quartetto delle Arpe (il
cui titolo deriva dal caratteristico pizzicato del primo movimento), omaggio al
padre del quartetto, Haydn, che proprio
qualche mese prima si era spento. Nel finale si unirà allo Janáček la pianista cinese
Ang Li, premiata in prestigiosi concorsi
internazionali, al suo debutto a Bologna.
Insieme proporranno l’unico Quintetto
con pianoforte di Brahms, che lo pensò
inizialmente per soli archi, per adattarlo
infine all’organico attuale su suggerimento di Clara Schumann, sua musa e fidatissima consigliera.
Janáček String Quartet
Fondato nel 1947 presso il Conservatorio di Brno, ben presto le sue interpretazioni delle musiche di Janáček, portate ad una perfezione senza precedenti,
gli sono valse l’autorizzazione ad utilizzare il nome del celebre compositore.
Il Quartetto ha suonato nei principali festival internazionali e nelle sale più
prestigiose. Nei suoi oltre sessant’anni di attività, si è reso necessario un passaggio del testimone fra i membri originari e gli attuali, che sono stati personalmente prescelti dai loro predecessori, mantenendo inalterata una filosofia
artistica basata su espressività, disciplina e perfezione esecutiva.
Ang Li
Pianista cinese naturalizzata canadese, Ang Li ha debuttato in pubblico a soli
6 anni presso la Concert Hall di Pechino; nel 2003 si è aggiudicata il Primo Premio e cinque premi speciali al Concorso internazionale OSM di Montréal. Nel
2007 è stata chiamata dal China National Center for the Performing Arts per
sostituire Yundi, ed è stata subito reinvitata per l’anno successivo. Si è esibita
nelle sedi più prestigiose, dalla Carnegie Hall e dal Lincoln Center di New York
al National Center for the Performing Arts di Cina e Nuova Zelanda, oltre a
suonare nei più prestigiosi festival di Nord America ed Europa.
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MUSICA INSIEME
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Lunedì 30 novembre 2015
VIBRAZIONI MOZARTIANE
L’Orchestra svizzera, alla sua prima apparizione sulla scena cittadina, si arricchisce del
celebrato talento di Arabella Steinbacher per rendere omaggio al genio salisburghese
I
l debutto sul palco di Musica Insieme di una compagine dalla storia
gloriosa come il Festival Strings Lucerne, che si appresta a celebrare sessant’anni di attività e oltre 100 prime esecuzioni assolute, coincide con un felice
ritorno: quello della violinista Arabella
Steinbacher, che del Festival Strings è ora
Artista ospite principale, e con il quale ha
inciso nel 2014 proprio i Concerti mozartiani che presenterà a Bologna. Aperto
non a caso dall’omaggio che Edvard Grieg
rende allo stile settecentesco con la sua
Holberg Suite (il cui titolo norvegese originale era infatti “Dai tempi di Holberg”),
il programma vedrà poi la Steinbacher
protagonista del Quarto e Quinto Concerto per violino di Mozart. In pieno dilagare della moda dello stile galante, che
sacrifica spesso contrappunto e sviluppi
alla giustapposizione di temi orecchiabili,
il “genio spugnoso” di Mozart – secondo
una delle sempre pregnanti definizioni di
Massimo Mila – fa qui levitare la semplicità melodica dello stile galante grazie alla
sua inesauribile fantasia. Nel blocco dei
cinque Concerti per violino, tutti del
1775, Mozart riesce dunque a fare una rivoluzione ‘dall’interno’, senza abdicare al
LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2015
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
gusto del momento, creando oasi liriche
nei tempi lenti, e chiudendo con scoppiettanti pot-pourri di melodie popolari,
come nel Trio “alla turca” del Quinto concerto in la maggiore, che concluderà la
prima parte del concerto. Il programma si
completerà con una delle più note sinfonie del giovane Mozart, nella medesima
tonalità di la maggiore, tonalità peraltro
fra le più stimolanti per la vena melodica
mozartiana. Completata un anno prima
dei cinque concerti per violino, la sinfonia fonde l’intimità della musica da camera a quella vivacità ed energia che rendono inconfondibile la firma mozartiana.
Proprio quell’equilibrio fra lirismo e fuoco
che la critica ascrive al binomio composto
Foto Jiri Hronik
I protagonisti
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MUSICA INSIEME
FESTIVAL STRINGS LUCERNE
ARABELLA STEINBACHER violino
DANIEL DODDS maestro concertatore
Holberg Suite op. 40
Edvard Grieg
Wolfgang Amadeus Mozart
Concerto n. 4 in re maggiore KV 218
per violino e orchestra
Concerto n. 5 in la maggiore KV 219
per violino e orchestra
Sinfonia n. 29 in la maggiore KV 201
da Arabella Steinbacher e dal Festival
Strings Lucerne, riconosciuti come raffinatissimi e autorevoli interpreti delle pagine mozartiane.
Considerato da quasi sessant’anni uno dei migliori ensemble da camera d’Europa, noto per l’inconfondibile “suono d’oro” (Washington Post, 2003), il Festival
Strings Lucerne è strettamente legato all’Università di Lucerna e alla città. Dalla
sua fondazione nel 1956, ha eseguito in prima assoluta più di cento opere, fra cui
composizioni di Jean Françaix, Frank Martin, Bohuslav Martinů, Sándor Veress,
Iannis Xenakis, e collaborato con i più celebri solisti, come Pablo Casals, AnneSophie Mutter, Pinchas Zukerman, Mischa Maisky e Hélène Grimaud. Il violinista
australiano-svizzero Daniel Dodds è direttore artistico e leader dell’orchestra dal
2012. Esibitosi con la Brisbane Symphony, la Melbourne Symphony e la Filarmonica di Zagabria, ha collaborato con Dimitri e Vovka Ashkenazy, Ramin Bahrami,
Kolja Blacher. A partire dallo straordinario debutto nel 2004 con l’Orchestre Philharmonique de Radio France diretta da Sir Neville Marriner, Arabella Steinbacher si è affermata sulla scena internazionale, suonando con le più importanti compagini, quali London Symphony Orchestra, Chicago Symphony Orchestra,
Staatskapelle di Dresda, Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, Orchestre National
de France, ed è stata diretta fra gli altri da Chailly, Davis, Maazel, Dutoit, Mehta.
CONCERTO DI NATALE
Lunedì 14 dicembre 2015
Per la prima volta a Bologna, l’Akademie für Alte Musik di Berlino saluta insieme
a noi il pubblico per le festività natalizie, con un programma di grande suggestione
O
ggi riconosciuta come una
delle più importanti orchestre
da camera, l’Akademie für Alte
Musik di Berlino, o Akamus, fondata
nel 1982, vanta oltre un milione di dischi venduti. D’altronde, tra i solisti che
hanno collaborato con questa celebre
compagine tedesca annoveriamo figure
come quelle di René Jacobs, Andreas
Scholl, Sandrine Piau, mentre il repertorio spazia per quei duecento anni che
hanno radicalmente cambiato la storia
della musica. Da Purcell a Bach, da Corelli a Händel, per raggiungere la Vienna
di Mozart, un percorso che vede il madrigale trasformarsi in aria, e la musica
strumentale conquistare una sua sempre maggiore autonomia. Per la prima
volta a Bologna, l’Akamus sarà ospite di
Musica Insieme per il “concerto di Natale”. Sarà un’occasione speciale proprio
per ascoltare le opere di alcuni fra i più
importanti protagonisti di quella straordinaria e fondamentale trasformazione.
Il programma, infatti, collaziona un florilegio di capolavori fra Sei e Settecento,
permettendoci peraltro di compiere un
vero e proprio viaggio tra Italia, Francia
e terre di Germania, nel rinnovarsi così
di un confronto stilistico, che appas-
LUNEDÌ 14 DICEMBRE 2015
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
AKADEMIE FÜR ALTE MUSIK BERLIN
Heinrich Biber
Mysteriensonate n. 3 in si minore
La Natività di Gesù Cristo
Georg Philipp Telemann
Ouverture in fa maggiore
À la pastourelle
Johann Pachelbel
Canone e Giga in re maggiore
Johann Christoph Pez
Concerto Pastorale
Michel-Richard Delalande
Sinfonia di Natale
Pietro Antonio Locatelli
Concerto grosso in fa minore
op. 1 n. 8
Antonio Vivaldi
Concerto per due flauti
in do maggiore RV 533
Arcangelo Corelli
Concerto grosso in sol minore
op. 6 n. 8 – Fatto per la Notte di Natale
Canone di Pachelbel a quelle del Concerto pastorale di Locatelli, alla Sinfonia
di Natale di Michel-Richard Delalande
(musicista francese di grande valore, che
però in Italia tutt’oggi viene riproposto
solo di rado), per culminare nel celebre
Concerto Fatto per la Notte di Natale di
Corelli. Con i colori arcaici dell’organo
e dei flauti dolci, oltre al consueto organico barocco di archi e basso continuo,
l’Akademie für Alte Musik di Berlino
offrirà al nostro pubblico un affascinante
programma, ideale per accostarsi ad un
repertorio, quello tra barocco e classicisimo, di cui proprio l’Akamus porta alto
il vessillo, dal Konzerthaus di Berlino al
resto del mondo.
sionò gli ascoltatori di quegli anni. Un
confronto tutto giocato sui temi della
Natività, momento in cui la sensibilità
dei compositori ha sempre trovato una
speciale felicità di espressione. Spazieremo, insomma, dalle note del celebre
Akademie für Alte Musik Berlin
Una storia di successi senza precedenti, quella dell’Akademie für Alte Musik
Berlin, o Akamus, fondata nel 1982 a Berlino. L’ensemble, che si esibisce regolarmente nei maggiori centri musicali in Europa, ha svolto tournée in Asia,
America del Nord e del Sud. Dal 1984 l’ensemble organizza una propria serie di concerti presso il Konzerthaus di Berlino, e dal 1994 è ospite regolare
della Staatsoper Unter den Linden di Berlino e del Festival di Musica Antica di
Innsbruck. Dalla stagione 2012/13 Akamus ha anche una propria serie di concerti al Prinzregententheater di Monaco, sotto la direzione artistica dei suoi
Konzertmeister Midori Seiler, Stephan Mai, Bernhard Forck e Georg Kallweit.
Numerosi direttori ospiti e solisti hanno lavorato con l’Akademie für Alte Musik Berlin, in particolare è attiva da oltre 25 anni la collaborazione con il controtenore e direttore d’orchestra belga René Jacobs, con cui l’Akamus ha prodottodiverseopereteatrali.Leincisionidell’ensemblepossonovantarenumerosi
premi internazionali, tra cui il Grammy Award, il Diapason d’Or, il Classical
Award del MIDEM di Cannes, il Gramophone Award e l’Edison Award.
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MUSICA INSIEME
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Lunedì 11 gennaio 2016
UNA SINFONIA DI RICORDI
Le due sorelle più famose della classica ci offrono un programma che ne riconferma
l’originalità, riunendo le partiture che hanno segnato la loro storia artistica e personale
S
Foto Umberto Nicoletti
isters. Questo il titolo del cd che
le sorelle Labèque hanno voluto
regalare al pubblico e a se stesse
nel 2014, riunendo in una sorta di album di famiglia le musiche che hanno
segnato il loro percorso personale e professionale – non a caso le consuete ‘note
al programma’ lasciano il posto ad un
emozionante carrellata di ricordi, nelle
parole firmate dalle stesse artiste, e attraverso le foto che le ritraggono nelle
varie fasi della loro vita. Il Duo Labèque
d’altronde è uno di quei sodalizi artistici
forti della sintonia e dell’energia che
scorrono soltanto tra consanguinei, soprattutto se abituati a suonare insieme
praticamente sin dalla culla. È proprio
questo il caso di Katia e Marielle, che
hanno ricevuto peraltro le prime lezioni
dalla madre, Ada Cecchi, a sua volta allieva della leggendaria Marguerite Long,
pianista ammirata da Gabriel Fauré. Ai
genitori, Pierre e Ada, è dedicato dunque
il loro cd e il cuore del loro concerto per
Musica Insieme, i cui brani scorrono
– con le loro stesse parole – come una
colonna sonora della loro vita. Così se il
celebre balletto di Stravinskij è un loro
‘classico’ e dirompente cavallo
di battaglia, le danze popolari di Brahms e di Dvořák
costituiscono un caro ricordo ‘domestico’: il
padre amava molto
ascoltarle, nel salotto
di casa, dalle mani
LUNEDÌ 11 GENNAIO 2016
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
KATIA E MARIELLE LABÈQUE
pianoforti
Igor’ Stravinskij
La sagra della primavera
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Tre danze da Il lago dei cigni op. 20
(trascrizione di Claude Debussy)
Johannes Brahms
Danze Ungheresi n. 1 – n. 5 – n. 20
Antonín Dvořák
Due Danze slave: Dumka op. 72 n. 2
Furiant op. 46 n. 8
George Gershwin
Tre Preludi
Witold Lutosławski
Variazioni su un tema di Paganini
delle sue giovanissime figlie. Gershwin,
a sua volta, segna il debutto delle Labèque negli Stati Uniti, e il loro indimenticabile incontro con Ira Gershwin, agli
albori di una carriera che le ha portate
alle stelle (e la loro incisione della Rhapsody in Blue è stata uno dei primi “dischi
d’oro” della classica). Immancabili nel
repertorio di un duo pianistico, le Variazioni su un tema di Paganini firmate
Lutosławski vengono infine a ricordare i programmi dei loro
primi recital pubblici, completando un
programma che, secondo le stesse interpreti, non ha bisogno di liaisons storiche
o musicologiche, ma è fatto di ricordi
della loro esperienza di artiste, e di sorelle che hanno condiviso dapprima i
giochi, poi la musica, per tutta la vita.
Katia e Marielle
Labèque
Famose in tutto il mondo per la loro
sincronicità ed energia, le sorelle Katia e Marielle Labèque hanno raggiunto fama internazionale con l’incisione della Rapsodia in Blue di Gershwin e da allora sono protagoniste
di una straordinaria carriera internazionale. Ospiti regolari delle orchestre più prestigiose, hanno suonato con i Berliner Philharmoniker, la
Gewandhausorchester di Lipsia, la
London Symphony Orchestra, la
London Philharmonic Orchestra, la
Los Angeles Philharmonic, la Philadelphia Orchestra, la Staatskapelle
di Dresda, i Wiener Philharmoniker
e l’Orchestra Filarmonica della Scala, dirette tra gli altri da Paavo Järvi, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Antonio Pappano. Katia e Marielle
sono frequentemente impegnate anche con ensemble di musica barocca quali The English Baroque Soloists
con Sir John Eliot Gardiner, il Giardino Armonico con Giovanni Antonini, Musica Antiqua Köln con Reinhard Goebel, ed hanno collaborato
con importanti compositori, fra cui
Thomas Adès, Louis Andriessen, Luciano Berio, Pierre Boulez, György Ligeti, Olivier Messiaen. A
maggio 2015, presso la Walt
Disney Hall di Los Angeles,
suoneranno la prima esecuzione mondiale del Concerto che Philip Glass ha
composto per loro, direttore Gustavo Dudamel.
DAL DUO AL TRIO
Lunedì 25 gennaio 2016
E
I protagonisti
Foto Felix Broede
sordisce a Bologna per Musica
Insieme un trio che già dalla scelta del programma lascia intendere quale sia il suo valore. Forse, allora, sarebbe più corretto dire che esordiscono tre
solisti che hanno deciso di suonare insieme. Tre solisti, ciascuno con una personalità spiccata, che hanno già avuto
modo di dare ampia prova di sé. come del
resto dimostra il loro palmarés, nel quale spiccano molti e prestigiosi premi.
Cominciamo da Corina Belcea. Fondatrice
del quartetto d’archi che porta il suo nome
(lo abbiamo ascoltato a Bologna, sempre
ospite di Musica Insieme, nel 2014), e che
ora è ensemble in residenza al Konzerthaus
di Vienna, è violinista di consolidata reputazione internazionale, una reputazio-
LUNEDÌ 25 GENNAIO 2016
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
CORINA BELCEA violino
ANTOINE LEDERLIN violoncello
MICHAIL LIFITS pianoforte
Zoltán Kodály
Duo op. 7 per violino e violoncello
Richard Strauss
Sonata in mi bemolle maggiore op. 18
per violino e pianoforte
Ludwig van Beethoven
Trio in si bemolle maggiore op. 97
L’Arciduca
ne ottenuta in concorsi importanti (come
il “Menuhin”) e con un’attività concertistica di prim’ordine, che l’ha vista eccellere sia come solista sia come camerista. Al suo fianco sarà Antoine Lederlin, a sua volta violoncellista del Belcea Quartet oltre che prima parte della Sinfonieorchester di Basilea. Al pianoforte un fuoriclasse: Michail Lifits, infatti, è risultato vincitore nientemeno che
al Concorso internazionale “Busoni” edizione 2009, notoriamente tra le più ostiche ed impegnative competizioni pianistiche al mondo. Pochi cenni questi, ma
Membro fondatore del Belcea Quartet, Quartetto in residenza alla Wigmore Hall
dal 2001 al 2006 e attualmente al Konzerthaus di Vienna, Corina Belcea si è esibita in Europa e in Estremo Oriente, in sale come Queen Elizabeth Hall, Barbican
Hall, Purcell Room, Théâtre des Champs-Élysées, oltre a comparire frequentemente come solista con la Filarmonica di Timisoara. Diplomatosi al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi, a soli vent’anni Antoine Lederlin è diventato violoncello solista dell’Orchestre Philharmonique de Radio France, e violoncellista principale dell’Orchestra di Monaco. Attualmente prima parte della Sinfonieorchester di Basilea, dal 2006 è membro del Belcea Quartet. Vincitore del
Concorso pianistico internazionale “Busoni” nel 2009, Michail Lifits si è esibito
in sale prestigiose come Carnegie Hall e Lincoln Center, Wigmore Hall e Auditorium du Louvre. Ospite regolare di festival internazionali, come Annecy, Rheingau,
Mecklenburg-Vorpommern, Verbier, Menuhin Gstaad e BBC Proms, ha collaborato con la Residentie Orkest den Haag e con i Solisti di Mosca diretti da Yuri Bashmet,
oltre che con Vilde Frang, Steven Isserlis e Sergej Krylov.
più che sufficienti a dar testimonianza del
valore di questi interpreti. I tre hanno unito le proprie radici (rumena, francese e uzbeka) grazie alla comune passione per la
musica da camera. Il tutto poi concentrato
in un programma che della cameristica
esplora tre diverse, affascinanti declinazioni. In apertura il raro duo di violino e
violoncello, proposto attraverso l’opera 7
di Zoltán Kodály, una pagina che riecheggia la musica popolare magiara. Più
‘classica’ la combinazione violino e pianoforte, ma qui interpretata con un unicum come la Sonata di Richard Strauss.
Infine, una pietra miliare per l’intero trio:
l’Arciduca di Ludwig van Beethoven.
Foto Roland Knapp
Sul palcoscenico del Manzoni tre solisti dal curriculum straordinario, impegnati a
mettere in luce le più interessanti declinazioni cameristiche di archi e pianoforte
Foto Molina Visuals
Lunedì 8 febbraio 2016
NUOVO, CON STILE
Nel concerto dell’Artemis, due rarità di Schubert e Grieg incorniciano il brano che vincerà
il concorso internazionale indetto dallo stesso Quartetto per promuovere la musica d’oggi
F
ormatosi con mentori quali Walter
Levin, i Quartetti Emerson, Juilliard e Alban Berg, l’Artemis è oggi
uno dei massimi quartetti in attività,
ospite della Philharmonie di Berlino
come del Konzerthaus di Vienna o della
Salle Pleyel di Parigi. La scelta delle collaborazioni è importante per l’Artemis almeno quanto quella del repertorio: Sabine Meyer, Juliane Banse, Jörg
Widmann sono stati al suo fianco in acclamate tournée mondiali, nel mentre
l’attenzione per la contemporanea ha
fatto sì che il Quartetto indicesse dal
2014 un proprio concorso di composizione; iniziativa originale e meritoria,
Artemis Quartett
volta ad incentivare la nuova musica e ad
arricchire il repertorio per questo organico. Così, accanto all’esuberanza giovanile del Quartetto D 87 di Schubert ed
all’ubertosità sonora quasi orchestrale
dell’unico Quartetto firmato da Grieg, a
Bologna ascolteremo il brano premiato
nella prossima edizione del “Concorso
Artemis”, il cui esito sarà annunciato a
ottobre 2015. La composizione vincitrice della competizione vanta un board
di sostenitori di tutto rispetto: sarà promossa e sponsorizzata infatti dalla Wiener Konzerthausgesellschaft di Vienna,
dalla Bürgerstiftung di Francoforte, dalla
Wigmore Hall di Londra, dalla Konzert-
Fondato nel 1989 presso la Musikhochschule di Lubecca, il Quartetto Artemis si impone all’attenzione internazionale di pubblico e critica nel 1996,
aggiudicandosi il Primo Premio al Concorso “ARD” di Monaco di Baviera
e il Premio “Borciani”. Dal suo debutto alla Philharmonie di Berlino nel giugno 1999, il Quartetto ha tenuto concerti in tutte le più importanti sale e
festival in Europa, Stati Uniti, Giappone, Sud America e Australia. Nel 2003
la Beethoven Haus nomina il Quartetto come membro onorario in riconoscimento delle sue interpretazioni beethoveniane; proprio per celebrare l’affinità con la musica del Maestro tedesco ed il 20° anniversario della sua
fondazione, nel 2009 l’Artemis intraprende l’integrale dei Quartetti di Beethoven, progetto che per due stagioni l’ha visto protagonista sui palcoscenici
più prestigiosi d’Europa. Fin dal 2004 il Quartetto ha un proprio ciclo di
concerti alla Philharmonie di Berlino e nel 2011 è stato nominato Quartetto in residenza al Konzerthaus di Vienna. Dal 2005 ha un contratto in esclusiva con la Virgin Classics/EMI, e i suoi dischi hanno ottenuto importanti premi internazionali, dal Gramophone Award, al Diapason d’Or, all’ECHO Preis.
36
MI
MUSICA INSIEME
LUNEDÌ 8 FEBBRAIO 2016
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
ARTEMIS QUARTETT
VINETA SAREIKA violino
GREGOR SIGL violino
FRIEDEMANN WEIGLE viola
ECKART RUNGE violoncello
Franz Schubert
Quartetto in mi bemolle maggiore D 87
NUOVA COMPOSIZIONE
commissionata dallÊArtemis Quartett
Edvard Grieg
Quartetto in sol minore op. 27
Direktion Adler di Berlino e dalla Signora Irene Steels-Wilsing. Dunque, una
cordata importante per la nuova musica,
al quale volentieri ci uniamo anche noi,
ospitando il brano nella nostra programmazione. Una programmazione che da
sempre dedica particolare attenzione proprio alla musica dei nostri giorni. Peraltro, le scelte indicateci dal Quartetto Artemis sono esse pure a loro modo molto
particolari. In apertura di serata un raro
Schubert, uno Schubert giovanissimo eppure già padrone del suo stile, ed in chiusura un altrettanto raro Grieg, questa
pure una pagina giovanile, con la quale il
compositore norvegese potremmo dire
dà l’addio al suo apprendistato per avviarsi da artista a compiere il suo straordinario cammino.
Lunedì 22 febbraio 2016
LA RUSSIA AL PIANOFORTE
Approda a Bologna per Musica Insieme uno dei più interessanti artisti del panorama
odierno, il cui recital ci ricorderà lo straordinario valore della scuola pianistica russa
P
ersonaggio oggi al centro della
scena musicale internazionale sia
per il suo talento artistico, sia
come divulgatore ed ambasciatore culturale del proprio Paese nel mondo, Denis
Matsuev è presidente inoltre dell’organizzazione benefica “New Names”, che ad
oggi ha permesso a più di 10.000 bambini di ogni regione della Russia di dedicarsi allo studio della musica (ed egli
stesso, nella natia Irkutsk, in Siberia, ne
superò quindicenne le selezioni). La
prima apparizione sulle scene bolognesi di
questo straordinario pianista, Premio
“Čajkovskij” 1998 ed esibitosi con i massimi direttori del nostro tempo (da Gergiev a Temirkanov, Mehta, Pappano,
Chung, Dutoit), non poteva che offrire al
pubblico di Musica Insieme un saggio
della grande tradizione russa, un repertorio che nella produzione pianistica trova
una sua specifica, peculiare, affascinante
declinazione, ben distinta da quanto nel
resto d’Eruopa si andava facendo in quei
medesimi anni. Siamo a cavallo tra Ottocento e Novecento, e la Russia musicale
trova in San Pietroburgo la sua capitale, o
meglio il centro in cui si forgiano (e si forgeranno) tutti i maggiori talenti della musica di quel paese. Ecco appunto Čajkovskij, ecco appunto Musorgskij (il cui
nome ci riporta subito alla mente quello
di Rimskij-Korsakov e di coloro che animarono il Gruppo dei Cinque), per poi
allargare il nostro orizzonte temporale
fino a Rachmaninov. Insomma, Denis
Matsuev ci conduce dentro quel repertorio permettendoci di osservarlo per
così dire ‘dall’interno’. A cominciare
dalla Dumka op. 59 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, “scena rustica” che prende
il titolo dall’omonima ballata del
folklore slavo, per concludere con
la seconda e ultima sonata di un
altro grande compositore-pianista, quello che certamente tra i
russi lo è stato per antonomasia, cioè Sergej Rachmaninov;
LUNEDÌ 22 FEBBRAIO 2016
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
DENIS MATSUEV
pianoforte
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Dumka op. 59
Modest Musorgskij
Quadri di un’esposizione
Sergej Rachmaninov
Étude-tableaux op. 39 n. 2 – n. 6
Preludio in sol minore op. 23. n. 5
Preludio in sol diesis minore
op. 32 n. 12
Sonata in si bemolle minore op. 36
(seconda versione)
nel mezzo, gli sbalorditivi Quadri di Modest Musorgskij, nati per un pianoforte
che ha i colori di un’orchestra, come dimostreranno proprio le molte trascrizioni
di questo geniale capolavoro.
Denis Matsuev
La vittoria nel 1998, a soli 23
anni, del Primo Premio al Concorso internazionale “Čajkovskij” di Mosca, ha proiettato Denis Matsuev nell’olimpo dei grandi pianisti: da allora ha suonato
con le orchestre più celebri, dalla Los Angeles Philharmonic alla
Royal Concertgebouw Orchestra, dalla Leipzig Gewandhaus
Orchestra alla Filarmonica della
Scala, il Maggio Musicale Fiorentino e l’Orchestre National de
France, diretto tra gli altri da Gergiev, Temirkanov, Mehta, Jarvi,
Pappano, Spivakov, Pletnev e
Bashmet. Per 11 anni ha curato
presso la Sala Grande del Conservatorio di Mosca la serie di
concerti “Denis Matsuev invites…” e oltre a partecipare ai più
importanti festival internazionali, ne ha fondati due: “Stars on
Baikal”, in Siberia e “Crescendo”, dedicato ai talenti emergenti. Ha collaborato per molti
anni con la Fondazione Rachmaninov, di cui è diventato nel
2008 direttore artistico. Nominato Professore Onorario dell’Università di Mosca, è anche
membro del Consiglio Presidenziale per la Cultura e le Arti della Federazione Russa. Nel 2014
ha avuto l’onore di suonare per
la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici invernali di Sochi
ed è stato nominato ambasciatore UNESCO.
Lunedì 7 marzo 2016
CORDE VOCALI
Altra ‘novità illustre’ del nostro cartellone, la violoncellista argentina celebrerà due
generi fondamentali per l’Ottocento musicale: la sonata e le parafrasi operistiche
Foto Marco Borggreve
N
ei dieci anni dal suo debutto
con i Wiener Philharmoniker, e
sul podio c’era un interprete del
valore e del prestigio di Valerij Gergiev, la
violoncellista argentina Sol Gabetta
– un’altra, grande solista che nella Stagione 2015/16 Musica Insieme porterà
per la prima volta sotto i riflettori – si è
esibita con compagini quali i Berliner
Philharmoniker – diretti anche in questo
caso da una stella di prima grandezza
come Sir Simon Rattle – o la London
Philharmonic guidata da Vladimir Jurowski, musicista che in passato, proprio
all’inizio della sua straordinaria carriera, il
pubblico bolognese ha avuto modo di
apprezzare. Orchestre e direttori che ci dicono del successo che la violoncellista argentina ha saputo meritarsi, giungendo
oggi ad occupare una posizione da protagonista nella scena musicale internazionale. Altra testimonianza del consolidarsi di questa sua reputazione, Sol
Gabetta è regolarmente invitata nei maggiori festival, e si esibisce come solista e in
formazioni da camera in tutte le più importanti sale da concerto del mondo,
come, solo per citarne una, la Wigmore
Hall di Londra. Dunque, una carriera
fulminante la sua, che vede proprio nelle
sue collaborazioni nel contesto della musica da camera un elemento di particolare
spicco, sia per l’originalità delle scelte interpretative – Sol Gabetta ha fondato anche un proprio festival cameristico in Svizzera, il Solsberg – sia per i riconoscimenti
Sol Gabetta
Nata in Argentina, Sol Gabetta ha raggiunto la notorietà internazionale nel
2004 grazie alla vittoria del Premio per Giovani Artisti assegnato dal Crédit
Suisse e all’esordio con i Wiener Philharmoniker diretti da Valerij Gergiev. Da
allora si è esibita con le orchestre più prestigiose, quali: Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, National Symphony Orchestra di Washington, Orchestre National de France, Orchestra del Royal Concertgebouw e London Philharmonic. Artista in residence nel 2014 al Festival Musicale dello Schleswig-Holstein, ha fondato un festival di musica da camera in Svizzera che porta il suo nome, il Festival Solsberg.
Bertrand Chamayou
Diplomatosi al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi, nel 2001
Bertrand Chamayou si aggiudica a soli vent’anni il Concorso internazionale
“Long-Thibaud”. Da allora si è esibito in sedi quali Théâtre des Champs-Elysées,
Lincoln Center, Wigmore Hall, Festival di Lucerna e con compagini del calibro
di Orchestre de Paris, London Philharmonic, Filarmonica di Rotterdam, Royal
Scottish National Orchestra e Orchestra Sinfonica Nazionale Danese. Nel 2011
ha ricevuto il Premio Victoire de la Musique come “Solista dell’anno” dal Ministero della Cultura Francese.
LUNEDÌ 7 MARZO 2016
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
SOL GABETTA violoncello
BERTRAND CHAMAYOU pianoforte
Ludwig van Beethoven
Sette Variazioni in mi bemolle
maggiore sopra il tema ÿBei Männern,
welche Liebe fühlenŸ WoO 46
Felix Mendelssohn
Sonata in re maggiore op. 58
Fryderyk Chopin
Sonata in sol minore op. 65
Fryderyk Chopin
Grand duo de concert su temi di
Robert le Diable di Meyerbeer
in mi-la maggiore (in collaborazione
con Auguste Franchomme)
ricevuti. Dell’originalità delle sue scelte è
indice una delle sue più recenti pubblicazioni discografiche (febbraio 2015): il cd
The Chopin Album, realizzato proprio con
Bertrand Chamayou al pianoforte, ovvero l’integrale delle musiche che il Polacco dedicò al duo con il violoncello. Un
estratto da quell’album costituirà il cuore
del suo concerto del debutto bolognese,
un concerto che esplorerà l’Ottocento evidenziando due dei poli, che maggiormente ne hanno caratterizzato le vicende
musicali: le rielaborazioni operistiche (Il
flauto magico in apertura, Robert le Diable
nel finale) e le grandi sonate.
Lunedì 14 marzo 2016
DEDICHE SPECIALI
Originalissimo il programma proposto da quello che è oggi uno dei massimi interpreti
del nostro tempo, fra ispirata Hausmusik e le liriche confessioni di Schumann e Šostakovič
U
LUNEDÌ 14 MARZO 2016
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
VLADIMIR ASHKENAZY pianoforte
DIMITRI ASHKENAZY clarinetto
ADA MEINICH viola
Robert Schumann
Tre Romanze op. 94
per clarinetto e pianoforte
Rebecca Clarke
Preludio, Allegro e Pastorale
per clarinetto e viola
Niels Gade
Fantasiestücke op. 43
per clarinetto e pianoforte
Dmitrij Šostakovič
Sonata op. 147 per viola e pianoforte
Foto Militaer Musik
n grande maestro e la sua discendenza: Vladimir Ashkenazy,
da oltre venticinque anni alla
guida di compagini come la NHK Symphony Orchestra di Tokyo, la Sydney
Symphony o la London Philharmonic,
ma prima di tutto pianista fra i più acclamati degli ultimi cinquant’anni (vinse
giovanissimo il Concorso “Reine Elisabeth”, nel 1956, e da allora è stato tra coloro che hanno fatto la storia dell’interpretazione pianistica), riunisce una parte
della sua famiglia di talentuosi musicisti
per un incontro cameristico: il figlio Dimitri, clarinettista, apparso all’Hollywood
Bowl di Los Angeles come alla Salle Pleyel di Parigi, e la di lui moglie Ada Meinich, camerista di vaglia, sia come viola
del Quartetto Faust che al fianco di colleghi come Antoine Tamestit. Con loro
affronterà un programma che a sua volta
stabilisce altre costellazioni familiari o intrecci fra sodali. Ecco, infatti, il caso della
Sonata per viola di Šostakovič , estremo,
intimo capolavoro del Russo, scritto su
misura per l’amico Fëdor Družinin, uno
dei maggiori violisti sovietici e membro
del Quartetto Beethoven, e completato
poche settimane prima di morire. O il
caso della linea che lega le Romanze di
Robert Schumann ai Fantasiestücke di
Niels Gade, che alla scuola schumanniana s’ispirano esplicitamente. D’altronde, la brillante carriera del compositore danese cominciò nel segno di Felix
Mendelssohn, che ne riconobbe il talento in occasione di un concorso per
compositori indetto dalla Società di Musica di Copenhagen. E fu sempre Mendelssohn a far eseguire la sua prima sinfonia a Lipsia nel 1842, chiamandolo
nella città tedesca l’anno dopo per offrirgli una docenza nella scuola ove lo
stesso Mendelssohn insegnava. E a Lipsia Gade conobbe proprio Schumann.
Nell’ambito parentale, invece, rientra la
vicenda degli originali pezzi che Rebecca
Clarke compose nel 1941, dedicandoli,
in occasione della prima esecuzione, al
cognato e alla sorella, che ne furono appunto i primi interpreti. Hausmusik, vorremmo dire, immaginandola qui nel
senso più vero e più ispirato del termine.
Pianista e direttore d’orchestra russo, naturalizzato islandese, Vladimir Ashkenazy è da oltre 50 anni protagonista di un’intensa carriera ai vertici mondiali.
Segnalatosi giovanissimo con la vittoria del Concorso “Chopin” di Varsavia, è oggi uno degli artisti più rinomati e riveriti. È stato direttore della Royal Philharmonic Orchestra (1987-94), dell’Orchestra Filarmonica Ceca (1998-2003), della NHK
Symphony Orchestra di Tokyo (2004), e con le sue incisioni ha vinto ben sei Grammy Awards. Dimitri Ashkenazy ha suonato come solista con i Quartetti Kodály e Brodsky, oltre che con la Sinfonica di Tokyo, la Royal Philharmonic Orchestra,
I Filarmonici della Scala, la Filarmonica di San Pietroburgo, e collaborato con artisti come Peter Maxwell Davies, Krysztof Penderecki, Edita Gruberova, affiancando all’attività concertistica una altrettanto intensa attività discografica. Ada
Meinich si è diplomata ad Oslo, sua città natale, per poi proseguire gli studi a
Berlino e Salisburgo con Tabea Zimmermann e Veronika Hagen. Membro del Faust
Quartet fino al 2008, accanto all’attività cameristica si è esibita come solista con
orchestre quali Berliner Philharmoniker, Orchestra Mozart, Geneva Camerata,
oltre a suonare con ensemble di musica contemporanea e tradizionale.
Foto Keith Saunders
I protagonisti
Lunedì 4 aprile 2016
VIE NUOVE
Il precocissimo talento della pianista pugliese, che Musica Insieme presenta per
la prima volta a Bologna, si cimenterà con un repertorio impegnativo e affascinante
F
iglia d’arte, la sua è, infatti, una famiglia di musicisti, Beatrice Rana
già a nove anni ha vissuto l’emozione del debutto. Un’emozione tanto più
grande, perché si trattò di un concerto con
l’orchestra. Non stupisce, quindi, che a
sedici abbia ottenuto il diploma in pianoforte (col massimo dei voti, la lode e
la menzione d’onore), al culmine di un
primo percorso di studi che l’ha vista formarsi sotto l’attenta e capace guida di uno
dei migliori concertisti e didatti italiani:
Benedetto Lupo. Da allora, la sua carriera
Beatrice Rana
LUNEDÌ 4 APRILE 2016
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
BEATRICE RANA
pianoforte
Johann Sebastian Bach
Partita n. 2 in do minore BWV 826
Claude Debussy
Pour le Piano
Fryderyk Chopin
Sonata in si bemolle minore op. 35
Maurice Ravel
La Valse
Grazie alla vittoria nel 2011 del Primo Premio e di tutti i premi speciali al
Concorso Internazionale di Montréal e nel 2013 del Secondo Premio e del
Premio del Pubblico al prestigioso Concorso Pianistico Internazionale “Van
Cliburn”, Beatrice Rana a soli ventidue anni si è già imposta nel panorama musicale internazionale. Si è esibita come ospite di serie concertistiche
e festival prestigiosi in tutto il mondo, dalla Tonhalle di Zurigo alla Wigmore
Hall di Londra, dal Kennedy Center di Washington alla Laeiszhalle di Amburgo, e dall’Auditorium du Louvre di Parigi al Festival Radio-France di Montpellier, collaborando con orchestre del calibro di Los Angeles Philharmonic, Detroit Symphony, London Philharmonic Orchestra, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e Filarmonica della Scala. Tra i direttori con cui ha collaborato: Yannick Nézet-Seguin, Jun Märkl, Leonard Slatkin, Trevor Pinnock, Fabien Gabel, Fayçal Karoui, Andrés Orozco-Estrada e Antonio Pappano. Nel 2014
è stata selezionata per esibirsi al Music Festival della Fondazione Orpheum
in un progetto per la promozione di giovani solisti alla Tonhalle di Zurigo,
con l’Orchestra del Maggio Musicale diretta da Zubin Mehta.
44
MI
MUSICA INSIEME
si è divisa tra il continuo specializzarsi, l’eccellere in numerosi concorsi internazionali (a diciotto anni, ad esempio, ha vinto la competizione di Montréal) ed ovviamente l’esibirsi sempre più frequentemente in concerto. Beatrice Rana è oggi
ospite delle maggiori stagioni e da quel
suo debutto non ha più smesso di collaborare con le orchestre, avendo numerose
occasioni di suonare, soprattutto in Europa, con alcune tra le migliori compagini del Vecchio Continente. Insomma,
un talento precoce, un talento che ha avuto modo di maturare e confermarsi. Del
resto, il programma che presenta in questo suo impegnativo recital è già di per sé
testimonianza delle notevoli capacità
che la pianista pugliese ha avuto modo in
questi anni di far emergere. Non solo,
però. Dalla scelta dei compositori e delle loro opere appare con chiarezza una vastità non comune d’interessi ed insieme
l’esigenza, segno appunto di maturità, di
costruire un programma coerente. Bach
porta a Chopin, Chopin conduce a Debussy, e da quest’ultimo il passo verso Ravel è di fatto obbligato. Peraltro, il gioco
di rimandi s’infittisce se lo sguardo dalla storia si sposta ai pentagrammi. Debussy reinventa la suite così come aveva
fatto Bach. Chopin reinventa la sonata
così come Ravel trasforma la “valse”, forma di danza che proprio il Polacco aveva saputo elevare a sublime poesia.
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RICORDANDO BERLINO
Lunedì 18 aprile 2016
F
Foto Federico Zovadelli
L’ensemble formato da otto solisti dei Berliner Philharmoniker propone rare pagine
ottocentesche, lo sguardo rivolto alla città che li ha visti ‘nascere’ oltre vent’anni fa
ormatisi in seno a una delle orchestre più prestigiose al mondo, che da
oltre un secolo conta tra le sue file
musicisti eccellenti, i membri del Berliner
Philharmoniker Streichoktett – quattro
violini, due viole e due violoncelli – propongono un programma che omaggia due
grandi compositori della loro terra d’origine: Felix Mendelssohn e Louis Spohr.
Compositore, direttore, didatta e virtuoso,
Spohr fu anche un grande genio innovatore in tutti i suoi campi d’azione. Tra i
primi ad utilizzare la bacchetta per dirigere
l’orchestra, ideò la mentoniera per il violino, e non fu da meno nella sua prolifica
attività compositiva. Proprio i suoi origi-
nalissimi doppi quartetti per archi ne
sono testimonianza. L’Ottetto d’archi dei
Berliner Philharmoniker interpreterà la
prima e l’ultima di queste quattro composizioni, della cui paternità Spohr andava fierissimo. Quasi un’eco dei doppi
cori del Cinquecento veneziano, i due
quartetti si interrogano e si rispondono
tra melodie ora vivaci, ora languide, con
passaggi virtuosistici tali da sembrare un
acceso duello tra squadre rivali. Spohr fu
amatissimo dai contemporanei, tanto che
quando morì il giovane Brahms scrisse:
«Se ne va Louis Spohr, l’ultimo superstite
di una dinastia nobile, di cui ci sarebbe
stato bisogno in tempi come questi». La
Berliner Philharmoniker Streichoktett
L’Ottetto d’archi dei Berliner Philharmoniker è stato fondato nel 1994 da quattro violini, due viole e due violoncelli della gloriosa compagine berlinese, oggi
ritenuta la più prestigiosa orchestra al mondo. Molto rapidamente l’ensemble
ha saputo guadagnarsi la stima e l’apprezzamento della critica e del pubblico
internazionali. L’ensemble è protagonista di tournée coronate da un successo
caloroso in tutta Europa, Giappone e Sud America, e nel 1999 ha ricevuto a Buenos Aires il Premio della Critica Musicale come miglior complesso straniero dell’anno. Costantemente alla ricerca di repertori inesplorati da scoprire o riproporre, ha inciso due cd con le musiche di altrettanti grandi musicisti dell’Ottocento, le cui opere sono di rara esecuzione: il russo Reinhold Glière, nato a Kiev
nel 1875, ma formatosi a Mosca, e il danese Niels Gade, grande amico peraltro di Hans Christian Andersen: entrambi i dischi hanno suscitato vivo interesse
da parte sia della critica internazionale che del pubblico.
LUNEDÌ 18 APRILE 2016
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
BERLINER PHILHARMONIKER
STREICHOKTETT
Louis Spohr
Doppio Quartetto per archi
in re minore op. 65
Doppio Quartetto per archi
in sol minore op. 136
Felix Mendelssohn
Ottetto in mi bemolle maggiore op. 20
seconda parte del concerto sarà invece
dedicata all’Ottetto op. 20 di Felix Mendelssohn, che s’inserisce cronologicamente tra le due opere di Spohr. Appena
sedicenne, ma con un catalogo sinfonico
e cameristico già nutrito, proprio nella
città sede dei Berliner Mendelssohn pubblicava il suo Ottetto, precisando: «va
suonato da tutti gli strumenti nello stile
di un’orchestra sinfonica. I piani e i forti
debbono essere rispettati attentamente e
sottolineati con più forza di quanto si
usa in opere di questo genere». Un equilibrio dunque tra l’intimismo della musica da camera e quel suono generosamente orchestrale che ha reso celebre il
Berliner Philharmoniker Streichoktett,
che da oltre vent’anni conquista le principali platee internazionali.
MI
MUSICA INSIEME
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Lunedì 2 maggio 2016
TUTTO BRAHMS: PARTE PRIMA
Avrà per protagonista uno fra i più acclamati solisti di oggi la prima puntata
dell’integrale sonatistica di Brahms, che si completerà nella Stagione 2016/17
Q
uando i riflettori di un auditorium s’accendono per accogliere
due interpreti come Julian Rachlin e Itamar Golan, il pubblico sa già
che sta per ascoltare un concerto “speciale”, come gli abbonati di Musica Insieme hanno già avuto più volte modo di
sperimentare. Speciale perché siamo di
fronte al caso non troppo comune di due
musicisti, il cui sodalizio artistico si è
consolidato giorno dopo giorno, anno
dopo anno, un tour dopo l’altro in un
susseguirsi di concerti che non si è mai
trasformato in mera routine. Questo fa la
differenza. Il saper fare del concerto sempre un momento unico, particolare, irripetibile in un senso non banale di questo
aggettivo. Certo, nessun musicista suonerà mai due volte nella medesima maniera uno stesso brano. È una verità acclarata, ma che non dice tutto. Non dice
ad esempio che solo pochi sanno trasformare tale irripetibilità in un pregio, andando oltre il dato semplicemente fisiologico. Questo accade quando gli
interpreti fanno del concerto il momento
del confronto. Del confronto col pub-
LUNEDÌ 2 MAGGIO 2016
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
JULIAN RACHLIN violino e viola
ITAMAR GOLAN pianoforte
Johannes Brahms
Sonata in sol maggiore op. 78
per violino e pianoforte – Regensonate
Sonata in fa minore-maggiore
op. 120 n. 1 per viola e pianoforte
Sonata in la maggiore op. 100
per violino e pianoforte – Thunersonate
Scherzo in do minore-maggiore
per la Sonata F.A.E.
per violino e pianoforte
blico da un lato (la musica ha valore solo
se suonata di fronte ad un pubblico), del
confronto fra di loro dall’altro. Da qui
sempre più spesso la necessità di presentare programmi che possano fin da un
primo sguardo configurarsi come completi, coerenti, ed insieme carichi di significative suggestioni. Ovvero, programmi capaci non solo di generare
Julian Rachlin
Violinista, violista e direttore tra i più carismatici, Julian Rachlin si esibisce al fianco di direttori e orchestre fra le maggiori al mondo. Formatosi con Boris Kuschnir
e Pinchas Zukerman, si è distinto come il solista più giovane che abbia mai suonato con i Wiener Philharmoniker, debuttando con Riccardo Muti. Per anni artista in residenza presso il Musikverein di Vienna, vi si è esibito, tra gli altri, con i
Münchner Philharmoniker, Mischa Maisky, Daniil Trifonov e Janine Jansen. Fra
i numerosi riconoscimenti, il Premio internazionale dell’Accademia Musicale Chigiana e il “Goodwill Ambassador” dell’UNICEF. Per dodici anni direttore del festival internazionale “Julian Rachlin & Friends” di Dubrovnik, è stato designato
Direttore ospite principale della Royal Northern Sinfonia dalla Stagione 2015/16.
emozioni (passo questo fondamentale,
perché è l’emozione ad unire il musicista
al pubblico), ma anche di incuriosire, di
spingere chi ascolta verso un’ulteriore riflessione, magari approfondendo anche
un argomento che crede di conoscere
bene. Questo il caso di Brahms, compositore che nel repertorio cameristico conosce un’immortale fortuna. L’itinerario
disegnato da Julian Rachlin e Itamar Golan è un vero e proprio percorso di approfondimento, che ci conduce fino alla
straordinaria maturità, una maturità luminosamente creativa e fantasiosamente
lucida, del compositore amburghese.
Nato in Lituania, ma emigrato giovanissimo in Israele, Itamar Golan è oggi
uno dei pianisti più richiesti sulla scena della classica: in più di vent’anni di carriera ha suonato con le maggiori orchestre, quali Israel
Philharmonic e Berliner Philharmoniker diretti da Zubin Mehta, Royal
Philharmonic con Daniele Gatti, Orchestra Filarmonica della Scala e Wiener Philharmoniker diretti da Riccardo Muti, oltre ad aver accompagnato solisti
come Vadim Repin, Mischa Maisky, Shlomo Mintz, Martin Fröst.
Foto Julia Wesely
Itamar Golan
MI
MUSICA INSIEME
49
Lunedì 9 maggio 2016
OLTRE I LIMITI
Il funambolico trombettista russo torna ospite di Musica Insieme per un pirotecnico finale
di Stagione tutto incentrato sul suo eccezionale talento e sul suono magico del suo strumento
LUNEDÌ 9 MAGGIO 2016
AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30
Foto Thierry Cohen
I
l Paganini della tromba, in quell’accostamento tra violino e strumenti a
fiato che fin da quando Paganini era
in vita si è cominciato a fare. E questa è
solo una delle definizioni che Sergej Nakariakov si è guadagnato grazie alla sua
tecnica prodigiosa, unita ad una musicalità raffinata, che il nostro pubblico ha
avuto peraltro modo di apprezzare
quando il trombettista russo si è esibito
per Musica Insieme alla testa dei Musici,
nel maggio 2012. La carriera di Sergej
Nakariakov vanta collaborazioni illustri.
Basta dire che lo troviamo al fianco di star
del pianoforte come Evgeny Kissin, oppure d’interpreti leggendarie quali Martha Argerich. Con loro lo si può ascoltare
affrontare tutte le maggiori opere composte per il suo strumento. Un repertorio
quello per tromba che, peraltro, può vantare una speciale estensione, quell’allargamento di orizzonti che è costituito dalle
trascrizioni e che caratterizza gran parte
della letteratura per strumenti a fiato. A
realizzare tali trascrizioni storicamente
sono gli stessi solisti, grandi interpreti e
celebrati virtuosi che proprio attraverso il
trascrivere mettono in luce il loro talento,
magari andando a scegliere brani tra i
più difficili dai repertorio per gli altri
strumenti. A questa regola non scritta
RUSSIAN CHAMBER
PHILHARMONIC ST. PETERSBURG
SERGEJ NAKARIAKOV tromba
JURI GILBO direttore
Georg Friedrich Händel
DallÊoratorio Solomon:
Sinfonia II – L’arrivo della regina di Saba
Wolfgang Amadeus Mozart
Concerto in mi bemolle maggiore
KV 495 per corno e orchestra
Franz Joseph Haydn
Sinfonia in sol minore Hob. I: 39
Francis Poulenc
Les chemins de l’amour
per tromba e orchestra
Oskar Böhme
Tarantella La Napolitana op. 25
per tromba e orchestra
non sfugge neppure il virtuoso russo. Sergej Nakariakov è, infatti, autore di trascrizioni per tromba e flicorno, trascrizioni che spaziano attraverso i più diversi
generi musicali e che ovviamente ama riproporre in concerto e incidere su disco.
È il caso anche dei brani prescelti per
questo concerto, che già si annuncia
come un brillantissimo finale di Stagione.
Accanto alle sinfonie di Händel e Haydn,
affidate a un’orchestra dalla storia autorevole come la Russian Chamber Philharmonic di San Pietroburgo, diretta da
Juri Gilbo, ascolteremo il magnifico
Quarto Concerto per corno di Mozart
eseguito appunto col flicorno. Il suono
della tromba poi darà vita le melodie sensuali di Poulenc e alla tarantella di un
collega virtuoso come Oskar Böhme.
Foto Alex Neroslavski
I protagonisti
Fondata nel 1990 dai migliori diplomati del rinomato Conservatorio di Stato di San
Pietroburgo, la Russian Chamber Philharmonic Saint Petersburg riflette la
portata del talento musicale, nonché l’eccezionale livello della formazione artistica russa. La gamma straordinariamente ampia del suo repertorio, dal barocco al
moderno, ha reso questo gruppo una delle orchestre più ammirate per il suo virtuosismo e per la qualità del suono. Grande successo di critica e pubblico hanno
ottenuto le numerose tournée internazionali, a fianco di Rostropovič, Garrett, Maisky, Repin. Sergej Nakariakov ha suonato con Argerich, Kissin, Nikolayeva, e
con le più prestigiose compagini, come English Chamber Orchestra, Orchestra da
Camera di Praga, St. Paul Chamber Orchestra, London Philharmonic Orchestra, e
sotto la direzione di musicisti del calibro di Bender, Bashmet, Ashkenazy. Violista,
compositore e direttore d’orchestra, Juri Gilbo dal 1998 è direttore musicale della Russian Chamber Philharmonic St. Petersburg. Oltre a collaborare stabilmente
con solisti di fama mondiale quali Galway, Feidman, Kam, ha diretto nei principali festival e nelle sale da concerto più rinomate: Philharmonie di Berlino, Tonhalle
di Zurigo, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro National de Costa Rica.
MI
MUSICA INSIEME
51
IL REPERTORIO Gli autori e le opere in Stagione
Bach, Johann Sebastian
Partita n. 2 in do minore BWV 826
Beethoven, Ludwig van
Quartetto in mi bemolle maggiore op. 74 – delle Arpe
Sette Variazioni in mi bemolle maggiore WoO 46
Trio in si bemolle maggiore op. 97 – L’Arciduca
Biber, Heinrich
Mysteriensonate n. 3 in si minore
Böhme, Oskar
Tarantella La Napolitana op. 25
Brahms, Johannes
Danze Ungheresi n. 1, n. 5 e n. 20
Otto Klavierstücke op. 76
Quintetto in fa minore op. 34
Scherzo in do minore-maggiore per la Sonata F.A.E.
Sonata in fa minore-maggiore op. 120 n. 1
Sonata in la maggiore op. 100 – Thunersonate
Sonata in sol maggiore op. 78 – Regensonate
Tema e Variazioni in re minore op. 18b
Čajkovskij, Pëtr Il’ič
Tre danze da Il lago dei cigni op. 20
Dumka op. 59
Chopin, Fryderyk
Grand duo de concert su temi di Robert le Diable
Sonata in si bemolle minore op. 35
Sonata in sol minore op. 65
Clarke, Rebecca
Preludio, Allegro e Pastorale per clarinetto e viola
Corelli, Arcangelo
Concerto grosso in sol minore op. 6 n. 8
Delalande, Michel-Richard
Sinfonia di Natale
Debussy, Claude
Pour le Piano
Dvořák, Antonín
Dumka op. 72 n. 2
Furiant op. 46 n. 8
Gade, Niels
Fantasiestücke op. 43
Gershwin, George
Tre Preludi
Grieg, Edvard
Holberg Suite op. 40
Quartetto in sol minore op. 27
Händel, Georg Friedrich
Sinfonia L’arrivo della regina di Saba
Haydn, Franz Joseph
Sinfonia in sol minore Hob. I: 39
Janáček, Leoš
Quartetto n. 1 – Sonata a Kreutzer
Kodály, Zoltán
Duo op. 7 per violino e violoncello
52
MI
MUSICA INSIEME
04/04
1 6 / 11
07/03
25/01
14/12
09/05
11 / 0 1
26/10
1 6 / 11
02/05
02/05
02/05
02/05
26/10
11 / 0 1
22/02
07/03
04/04
07/03
14/03
14/12
14/12
04/04
11 / 0 1
11 / 0 1
14/03
11 / 0 1
3 0 / 11
08/02
09/05
09/05
1 6 / 11
25/01
Locatelli, Pietro Antonio
Concerto grosso in fa minore op. 1 n. 8
Lutosławski, Witold
Variazioni su un tema di Paganini
Mendelssohn, Felix
Ottetto in mi bemolle maggiore op. 20
Sonata in re maggiore op. 58
Mozart, Wolfgang Amadeus
Concerto per violino n. 4 in re maggiore KV 218
Concerto per violino n. 5 in la maggiore KV 219
Sinfonia n. 29 in la maggiore KV 201
Concerto per corno n. 4
in mi bemolle maggiore KV 495
Musorgskij, Modest
Quadri di un’esposizione
Pachelbel, Johann
Canone e Giga in re maggiore
Pez, Johann Christoph
Concerto Pastorale
Poulenc, Francis
Les chemins de l’amour
Purcell, Henry
King Arthur
Rachmaninov, Sergej
Étude-tableau op. 39 n. 2
Étude-tableau op. 39 n. 6
Preludio in sol diesis minore op. 32 n. 12
Preludio in sol minore op. 23. n. 5
Sonata in si bemolle minore op. 36 (2a versione)
Ravel, Maurice
La Valse
Schubert, Franz
Quartetto in mi bemolle maggiore D 87
Sonata in si bemolle maggiore D 960
Schumann, Robert
Tre Romanze op. 94
Šostakovič, Dmitrij
Sonata op. 147
Spohr, Louis
Doppio Quartetto in re minore op. 65
Doppio Quartetto in sol minore op. 136
Strauss, Richard
Sonata in mi bemolle maggiore op. 18
Stravinskij, Igor’
La sagra della primavera
Telemann, Georg Philipp
Ouverture in fa maggiore
Vivaldi, Antonio
Concerto in do maggiore RV 533
14/12
11 / 0 1
18/04
07/03
3 0 / 11
3 0 / 11
3 0 / 11
09/05
22/02
14/12
14/12
09/05
19/10
22/02
22/02
22/02
22/02
22/02
04/04
08/02
26/10
14/03
14/03
18/04
18/04
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11 / 0 1
14/12
14/12
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