Circuiti per l’Elaborazione del Segnale: Capacità Commutate Lucidi del Corso di Microelettronica Parte 6 Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB) Segnali a Tempo Discreto L’elaborazione a tempo discreto si basa sul campionamento del segnale. Non viene elaborato un segnale continuo nel tempo ma una successione di valori che rappresentano il campionamento a intervalli T (tempo di campionamento) del segnale in ingresso. Questa elaborazione può comunque essere considerata analogica se i campioni non vengono successivamente quantizzati ma possono assumere un valore qualsiasi (continui nell’ampiezza). 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 2 Segnali a Tempo Discreto E Esempio i di segnale l a ttempo di discreto t nell ttempo ed d iin ffrequenza. 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 3 Capacità Commutate L’approccio di elaborazione del segnale a capacità commutate (switched capacitors) it ) sii basa b sull’uso ll’ di opamp, switch it h e capacitori it i per implementare i l t filtri, amplificatori a guadagno programmabile ed altri dispositivi di elaborazione del segnale molto precisi. I valori in ingresso sono discretizzati nel tempo (non nell’ampiezze) e rappresentano quindi successioni di valori (vengono quindi trattati con la trasformata Z). L’uso delle capacità commutate permette di fare dipendere i parametri del dispositivo (ad esempio un filtro) non da valori assoluti di grandezze non omogenee fra loro (es. RC, prodotto di resistenza e capacità) ma da RAPPORTI di capacità, quindi di grandezze omogenee e molto ben controllabili. L’errore sull valore L’ l assoluto l t di un parametro, t i f tti può infatti, ò aggirarsi i i intorno i t all 30%, mentre l’errore sul rapporto di valori di capacità può anche ridursi a solo lo 0.1%. 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 4 Capacità Commutate: Capacitori I capacitori utilizzati sono quelli realizzati con due piatti di polisilicio sovrapposti ((capacità p poly1-poly2). p y p y ) Oltre alla capacità p desiderata ((C1), ), tali strutture introducono due capacità parassite (Cp1 e Cp2) delle quali soprattutto quella associata al piatto inferiore (bottom plate) può essere molto grande, circa il 2030% della capacità C1 realizzata. I circuiti basati su queste capacità devono tenere conto di questi dispositivi parassiti. 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 5 Capacità Commutate: Principio Base Il principio base da cui si parte è quello dell’equivalenza fra capacità commutata e resistenza. Dati due clock non sovrapposti (F1 e F2), ciascuno di frequenza f=1/T la struttura costituita dai due switch e la capacità C1 è equivalente (in media) ad una resitenza inversamente proporzionale al valore della capacità ed alla frequenza di ciascun clock. Infatti: F1) Su C1 compare la tensione V1 e la carica immagazzinata è Q1=C1 V1 F2) Su C1 compare la tensione V2 e la carica immagazzinata è Q2=C1 V2 Questo vuole dire che in un periodo T fra V1 e V2 scorre una carica pari alla differenza fra Q1 e Q2. La corrente media allora è data dalla carica diviso il tempo (T) in cui tale carica si trasferisce da V1 a V2. 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 6 SC: Filtro Passa-Basso Avendo a disposizione una resistenza è possibile implementare un filtro passa-basso la cui costante di tempo sia: τ = Req C2 = f ( C1 /C2 ) I parametri del filtro quindi non dipendono da valori assoluti di capacità e resistenza ma dipendono dal rapporto fra due capacità che può essere reso molto preciso. preciso Questo permette inoltre di realizzare filtri che sarebbero irrealizzabili con sole resistenze e capacità perché richiederebbero valori troppo elevati (irrealizzabili su singolo chip). L’equivalenza con una resistenza vale solo per segnali a frequenze molto basse (molto inferiori alla frequenza di commutazione). A frequenze intermedie si fa l’analisi con la trasformata Z. 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 7 Capacità Commutate: Analisi L’analisi di un circuito a capacità commutate richiede l’individuazione della sua funzione di trasferimento. Tale funzione di trasferimento è ricavata scrivendo le equazioni (tempo-discrete) ( ) che legano la carica alle tensioni ai nodi ed ai capi delle capacità. Tali equazioni sono l’equivalente delle equazioni differenziali che portano all’identificazione della funzione di t f i trasferimento t di un sistema i t LTI mediante di t trasformata t f t di Laplace. L l N l caso di Nel sistemi tempo-discreti si usa la trasformata Z e si scrivono equazioni alle differenze anzi che equazioni differenziali. L’analisi si basa sul principio di conservazione della carica. Per convenzione parlare di un segnale v(n+k) significa parlare del segnale v(t) campionato all all’istante istante (n+k)T. (n+k)T I clock F1 e F2 sono non-sovrapposti ed hanno entrambi periodo T: F1 F2 24 Aprile 2007 0 T/4 T/2 3/2T T UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 8 SC: Filtro Passa-Basso (1) Per implementare un filtro passa-basso (quindi un integratore) con l’approccio a capacità commutate la soluzione più semplice e la seguente: 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 9 Passa-Basso (1): Analisi (1) Perché il circuito precedente è un passa-basso (integratore)? Supponendo che all’istante ((n-1)T ) l’uscita sia Vco(n-1) ( )q quale sarà l’uscita all’istante nT? Istante (n-1)T (F1 si è appena spento): Vcx(n-1) = Vci(n-1) quindi le cariche sulle due capacità saranno QC1(n-1)=C (n 1)=C1Vci(n-1) Vci(n 1) QC2(n-1)=C2 Vco(n-1) Istante (n-3/4)T (F2 si è appena acceso): ai capi di C1 c’è una tensione nulla (la massa virtuale è applicata pp al top pp plate di C1 e la massa reale al bottom p plate)) dunque q tutta la carica QC1 deve lasciare la C1 e portarsi su C2 (QC1 si somma sul top plate di C2 quindi si sottrae dal bottom plate) QC1(n-3/4)=0 QC2(n-3/4)= (n 3/4)= C2 Vco(n-3/4)= Vco(n 3/4)= QC2(n-1)-Q (n 1) QC1(n-1)= (n 1)= C2Vco(n-1)Vco(n 1) C1Vci(n-1) Vci(n 1) Istante (n-1/2)T (F2 si è appena spento): sia C1 che C2 sono isolate e non possono variare QC1((n-1/2)=0 ) QC2(n-1/2)= QC2(n-3/4) Istante (n-1/4)T (F1 si è appena acceso): C2 non varia, C1 è connessa all’ingresso QC1(n-1/4)=C1Vci(n-1/4) QC2(n-1/4)= (n 1/4)= QC2(n-3/4) (n 3/4) 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 10 Passa-Basso (1): Analisi (2) Istante nT (F1 si è appena spento): Vcx(n) = Vci(n) QC1(n)=C1Vci(n) QC2(n) (n)=C C2 Vco(n) Vco(n)= QC2(n (n-3/4) 3/4) = C2Vco(n Vco(n-1)1) C1Vci(n Vci(n-1) 1) Da cui si ricava che la relazione ingresso uscita è: V ( )=V Vo(n) Vco(n) ( )=V Vo(n-1)( 1) C1/C2Vci(n-1) V i( 1) Questa relazione descrive un integratore, perché dice che dopo un tempo T la t tensione i di uscita it è incrementata i t t di una quantità tità proporzionale i l (tramite (t it -C1/C2) C1/C2) all’ingresso nell’istante di campionamento precedente. Questo integratore è invertente (per via del segno meno) ed ha un ritardo di un periodo nel senso che l’uscita viene aggiornata p gg dopo p un p periodo T ((l’ingresso g in ((n-1)T ) ha effetto sull’uscita in nT). Facendo la trasformata Z dell’espressione precedente si ottiene la funzione di t f i trasferimento t (in (i Z) del d l sistema i t che h risulta i lt essere proprio i un integratore i t t poiché i hé ha h un polo in z=1 (e guadagno in continua -C1/C2). L’uscita è significativa g solo negli g istanti T,, q quindi va campionata p a sua volta ogni g T. 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 11 Passa-Basso (1): Effetti Parassiti La presenza delle capacità parassite fa degradare le prestazioni del dispositivo, in particolare: Cp2 p e Cp3 p non hanno influenza p perché sono sempre p cortocircuitate ((Cp3 p p per mezzo della massa virtuale) Cp4 non ha effetto perché connesso sull’uscita (la sua tensione viene imposta dall’amplificatore a prescindere dal suo valore) Cp1 invece risulta in parallelo a C1 e quindi si somma al suo valore, di conseguenza la relazione diventa: Vo(n) = Vo(n-1)- (C1 + Cp1 )/C2Vci(n-1) 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 12 Passa-Basso Insensibile ai parassiti L’effetto della capacità parassita Cp1 può essere molto consistente quindi si ricorre a configurazioni circuitali differenti che eliminano gli effetti parassiti. Adesso la capacità C1 non ha più un terminale sempre connesso a massa ma ogni suo nodo viene alternato fra massa e l’ingresso (o massa e il t terminale i l invertente i t t dell’opamp). d ll’ ) 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 13 Passa-Basso (2): Analisi (1) Considero come morsetto positivo di C1 il top plate e come morsetto positivo di C2 il bottom plate: p Istante (n-1)T (F1 si è appena spento): QC1(n-1)= - C1Vci(n-1) QC2(n-1)=C2 Vco(n-1) Istante (n-3/4)T (n 3/4)T (F2 si è appena acceso): ai capi di C1 cc’è è una tensione nulla (la massa virtuale è applicata al top plate di C1 e la massa reale al bottom plate tramite lo switch) dunque tutta la carica QC1 deve lasciare la C1 e portarsi su C2 (QC1 si somma sul top pp plate di C2 q quindi si sottrae dal bottom p plate)) QC1(n-3/4)=0 QC2(n-3/4)= C2 Vco(n-3/4)= QC2(n-1)-QC1(n-1)= C2Vco(n-1)+ C1Vci(n-1) Istante (n-1/2)T (F2 si è appena spento): sia C1 che C2 sono isolate e non possono variare QC1(n-1/2)=0 QC2(n-1/2)= QC2(n-3/4) Istante ((n-1/4)T ) ((F1 si è appena acceso): ) C2 non varia, C1 è connessa all’ingresso g QC1(n-1/4)= - C1Vci(n-1/4) QC2(n-1/4)= QC2(n-3/4) 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 14 Passa-Basso (2): Analisi (2) Istante nT (F1 si è appena spento): Vcx(n) = Vci(n) QC1((n)= ) - C1Vci(n) ( ) QC2(n)=C2 Vco(n)= QC2(n-3/4) = C2Vco(n-1)+ C1Vci(n-1) Da cui si ricava che la relazione ingresso uscita è: Vo(n) = Vco(n) = Vo(n-1)+ C1/C2Vci(n-1) Questa relazione descrive un integratore, perché dice che dopo un tempo T la tensione di uscita è incrementata di una quantità proporzionale (tramite C1/C2) all’ingresso nell’istante di campionamento precedente. Questo integratore è non invertente ed ha un ritardo di un periodo nel senso che l’uscita viene aggiornata dopo un periodo T (l’ingresso in (n-1)T ha effetto sull’uscita in nT). Il guadagno in continua è C1/C2 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 15 Passa-Basso (2): Effetti Parassiti Questo filtro è insensibile alle capacità parassite: Cp4 non conta perché è sull sull’uscita uscita e viene sempre pilotato dall dall’opamp opamp Cp3 è cortocircuitato (tramite la massa virtuale) Cp2 è cortocircuitato sia in F1 (tramite switch) sia in F2 (tramite massa virtuale)) Cp1 non ha effetto perché è in parallelo a C1 solo quando questa è connessa all’ingresso, ma quando F2 va alto Cp1 si scarica tramite lo switch g su C1 che rimane q quindi inalterata. e non influenza la carica immagazzinata 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 16 Passo-Basso Invertente (3) Il precedente filtro passa-basso insensibile ai parassiti era non invertente. Questa è la realizzazione di un passa-basso insensibile alle capacità parassite invertente. 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 17 Passa-Basso (3): Analisi (1) Considero come morsetto positivo di C1 il top plate e come morsetto positivo di C2 il bottom plate: Istante ((n-1)T ) ((F1 si è appena pp spento): p ) QC1(n-1)= - C1Vci(n-1) QC2(n-1)=C2 Vco(n-1) Istante (n-3/4)T (F2 si è appena acceso): ai capi di C1 c’è una tensione nulla (tramite gli switch) dunque tutta la carica QC1 deve lasciare la C1. C1 Non va però su C2 ma fluisce a massa tramite gli switch QC1(n-3/4)=0 QC2(n-3/4)= QC2(n-1) Istante (n-1/2)T (F2 si è appena spento): sia C1 che C2 sono isolate e non possono variare QC1(n-1/2)=0 QC2(n-1/2)= (n 1/2)= QC2(n-3/4) (n 3/4) = QC2(n-1) (n 1) Istante (n-1/4)T (F1 si è appena acceso): C1 è connessa all’ingresso ed alla massa virtuale quindi la sua carica varia. Ma per portare la carica opportuna sul top plate non c’è un percorso conduttivo (la carica non può arrivare dal morsetto invertente dell’opamp) quindi la carica arriva dal top plate di C2 che cambia così il proprio potenziale e la propria carica. QC1(n-1/4)= - C1Vci(n-1/4) QC2(n-1/4)= QC2(n-1) + QC1(n-1/4) 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 18 Passa-Basso (3): Analisi (2) Istante nT (F1 si è appena spento): Quando si spegne F1 la carica su C2 non può più variare ((come q p quella di C1)) QC1(n)= - C1Vci(n) QC2(n)= QC2(n-1) + QC1(n) = C2 Vco(n-1) - C1Vci(n) Da cui si ricava che la relazione ingresso uscita è: Vo(n) = Vco(n) = Vo(n-1)- C1/C2Vci(n) Questa relazione descrive un integratore, perché dice che dopo un tempo T la tensione di uscita è incrementata di una quantità proporzionale (tramite -C1/C2) all ingresso. all’ingresso Questo integratore è invertente ed non ha ritardo nel senso che l’uscita viene aggiornata istantaneamente (l’ingresso in nT ha effetto sull’uscita in nT). Il guadagno in continua è -C1/C2 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 19 SC: Filtri In generale, secondo la metodologia proposta si possono implementare filtri di ogni ordine combinando opportunamente i blocchi base. Il più generico filtro del primo ordine è ricavato sostituendo alle resistenze le SC: 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 20 SC: Circuito di Guadagno con Reset Le capacità commutate possono essere utilizzate anche per implementare altri circuiti di elaborazione del segnale, g , come circuiti di g guadagno g con opportuno guadagno programmabile (e molto preciso). 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 21 Programmable Gain : Analisi (1) Istante (n-1)T (F1 si è appena spento): QC1((n-1)= ) - C1Vin(n-1) ( ) QC2(n-1)=C2 Vout(n-1) Istante (n-3/4)T (F2 si è appena acceso): ai capi di C1 c’è una tensione nulla (la massa virtuale è applicata al top plate di C1 e la massa reale al bottom plate) dunque tutta la carica QC1 deve lasciare la C1; ma C2 è cortocircuitato da F2 quindi QC1(n-3/4)=0 QC2(n-3/4)= 0 Istante ((n-1/2)T ) ((F2 si è appena pp spento): p ) sia C1 che C2 sono isolate e non p possono variare QC1(n-1/2)=0 QC2(n-1/2)= 0 Istante (n-1/4)T (n 1/4)T (F1 si è appena acceso): C1 è connessa all all’ingresso ingresso quindi si carica, carica ma la carica sul suo top plate può arrivare solo da C2 che acquista quindi la stessa carica di C1 però sull’altro morsetto QC1((n-1/4)= ) - C1Vin(n-1/4) ( ) QC2(n-1/4)= QC1(n-3/4) = - C1Vin(n-1/4) Istante nT (F1 si è appena spento): QC1(n)= - C1Vin(n) QC2(n)= QC1(n) = - C1Vin(n) -> > C2Vout(n) = - C1Vin(n) -> > Vout(n) = - C1/C2Vin(n) 24 Aprile 2007 UE - Capacità commutate Massimo Barbaro 22