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FTA Morning View
mercoledì 2 marzo 2016
Dalla Redazione di FTAOnline News
MERCATO USA
Wall Street chiude in netto rialzo
A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in netto rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato il 2,11%, l'S&P 500 il
2,39% e il Nasdaq Composite il 2,89%. A spingere i listini azionari Usa sono stati i dati macroeconomici pubblicati in
giornata e il recupero delle quotazioni del petrolio. L'Indice ISM Manifatturiero, nel mese di febbraio, si è attestato a
49,5 punti dai 48,2 punti del mese precedente. Il dato e' risultato superiore alle attese degli analisti che avevano
stimato un valore dell'indice pari a 48,5 punti.
La spesa per le costruzioni e' cresciuta dell'1,5% nel mese di gennaio, dal +0,6% della rilevazione precedente (rivista
dal +0,1%) e risultando nettamente superiore alle attese degli economisti fissate su un incremento dello 0,4%.
Sul fronte societario Ford Motor +4,56%. Il gruppo automobilistico ha aumentato le vendite negli Stati Uniti a febbraio
del 20% a 217.192 veicoli. Dollar Tree +2,22%. La catena discount ha annunciato i risultati del quarto trimestre. L'utile
è aumentato a 229 milioni di dollari da 206,6 milioni di un anno prima mentre i ricavi sono cresciuti a 5,27 miliardi.
Escluse le poste straordinarie l'Eps si è attestato a 1,16 dollari. Gli analisti avevano previsto un Eps di 1,07 dollari su
ricavi per 5,41 miliardi. AutoZone +2,07%. Il rivenditore di ricambi per auto ha chiuso il secondo trimestre con un utile
di 228,6 milioni di dollari (7,43 dollari per azione), in crescita rispetto ai 211,7 milioni di un anno prima. Il dato è
anche superiore alle attese (consensus 7,28 dollari per azione). In linea con le previsioni il giro d'affari, cresciuto del
5,3% a 2,26 miliardi. First Solar -3,97%. Jp Morgan ha tagliato il rating sul titolo del produttore di pannelli solari a
neutral da overweight. Intercontinental Exchange -2,69%. L'operatore di borsa (Nyse) ha confermato una possibile
contro-Opa sul London Stock Exchange, la società-mercato che controlla le piazze di Londra e Milano, promessa sposa
di Deutsche Börse. United Technologies -1,68%. Honeywell ha rinunciato all'acquisto del gigante industriale.
MERCATI ASIATICI
Mercati asiatici spinti al rally dagli Usa. Tokyo e Shanghai rimbalzano del 4%
Giornata di rally per le Borse asiatiche, in scia alla migliore seduta in un mese per Wall Street martedì (il migliore
indice è stato il Nasdaq, in crescita del 2,89%) e ai positivi dati macroeconomici in arrivo proprio dagli Usa.
Un’iniezione di fiducia per Washington che ha avuto come primo risultato il rafforzamento del dollaro volato, seppure
momentaneamente, ai massimi dell’ultimo mese nei confronti del paniere delle sei principali valute. E la prima a
festeggiare è stata ovviamente la piazza di Tokyo, la cui economia è indissolubilmente legata a uno yen debole. Il
Nikkei 225 ha così chiuso con un balzo del 4,11% (appena peggio ha fatto l’indice più ampio Topix, apprezzatosi del
3,75%) al traino di grandi esportatori come Panasonic, Sony o Mazda (tutti in progresso di oltre il 5% a fine seduta).
Sul fronte delle materie prime, il petrolio è tornato a perdere terreno dopo il balzo ai massimi di due mesi in overnight.
A deprimere i corsi le stime dell’American Petroleum Institute sulle scorte Usa, il cui dato verrà comunicato più tardi
dalla U.S. Energy Information Administration (Eia), cresciute di 9,9 milioni di barili nella settimana al 26 febbraio
scorso, contro i 2,6 milioni del consensus del Wall Street Journal. Tornando alle Borse asiatiche, il rally è confermato
dalla performance dell’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, apprezzatosi di circa il 2% toccando i massimi dal 7
gennaio scorso.
In linea con la performance di Tokyo sono state Shanghai e Shenzhen, nonostante Moody's Investors Service abbia
comunicato di avere modificato da stabile a negativo l’outlook sulla Cina, pur confermandone il rating Aa3 sul debito
di lungo periodo. Dietro alla scelta i dubbi sulla capacità delle autorità di attuare le riforme economiche, l'aumento del
debito pubblico e il declino delle riserve. A fine seduta lo Shanghai Composite si è apprezzato del 4,26% e leggermente
peggiore è stata la performance dello Shanghai Shenzhen Csi 300, che ha segnato un progresso del 4,12% al termine
degli scambi. Dopo il guadagno del 2,32% della seduta precedente, lo Shenzhen Composite ha invece segnato un balzo
del 4,70% in chiusura. E rally è stato anche per Hong Kong: l’Hang Seng avvicinandosi alla chiusura è infatti in
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progresso di oltre il 3% (superiore al 4% è invece il guadagno dell’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di
riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China, in flessione di circa l’1,70%). Da segnalare il rimbalzo
dell’Hong Kong Exchanges and Clearing (Hkex, la società-mercato di Hong Kong), arrivata a guadagnare oltre il 5%
nella seduta, dopo avere comunicato il balzo dei profitti netti del 54% nell’intero 2015 a 7,96 miliardi di dollari di
Hong Kong (942 milioni di euro), pur essendo il risultato inferiore agli 8 miliardi (947 milioni di euro) del consensus.
PREAPERTURA ITALIA/EUROPA
Future sugli indici azionari europei in verde: Eurostoxx 50 +0,9%, DAX +1,0%, CAC 40 +0,8%, FTSE 100 +0,8%. Le
chiusure dei principali indici europei della seduta precedente: Eurostoxx 50 +1,69%, Francoforte (DAX) +2,34%, Parigi
(CAC 40) +1,22%, Londra (FTSE 100) +0,92%, Milano (FTSE Mib) +2,21%.
Future sugli indici azionari americani in rialzo dello 0,2-0,3 per cento. Le chiusure della seduta precedente a Wall
Street: S&P 500 +2,39%, Nasdaq Composite +2,89%, Dow Jones Industrial +2,11%.
In forte rialzo Tokyo con il Nikkei 225 a +4,11%. Molto bene le borse cinesi: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen
termina a +4,12%, mentre a Hong Kong l'indice Hang Seng al momento segna +3,0% circa.
Euro poco sopra i minimi da inizio febbraio contro dollaro a 1,0835 toccati ieri pomeriggio. EUR/USD al momento
oscilla in area 1,0860.
Future obbligazionari eurozona in leggero calo. Il Bund future segna 165,78 punti, -0,07% rispetto alla chiusura delle
22:00 della seduta precedente e sotto i 165,96 delle 17:30. Il BTP Future segna -0,02% a 140,28 punti (140,26 alle
17:30).
Petrolio poco sotto i massimi da inizio gennaio (fine gennaio per il WTI) raggiunti ieri pomeriggio. Il future sul Brent
oscilla sui 36,90 $/barile circa (da 37,24), il WTI sui 34,20 $/barile (da 34,75).
Oro in flessione dai massimi di ieri poco sotto i 1250 $/oncia. Al momento le quotazioni oscillano sui 1228 $/oncia.
DATI MACRO ATTESI
Mercoledì 2 marzo 2016
09:00 SPA Variazione n° disoccupati feb;
09:30 EUR Intervento Coeure (BCE);
10:30 GB Indice Markit PMI costruzioni feb;
11:00 EUR Indice prezzi alla produzione gen;
14:15 USA Nuovi occupati settore privato (stima ADP) feb;
16:00 USA Intervento Williams (Fed);
16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati;
20:00 USA Beige Book (Fed).
HEADLINES
Giappone: base monetaria cresce del 29,0% in febbraio
Secondo i dati diffusi dalla Bank of Japan, la base monetaria del Sol Levante è cresciuta in febbraio del 29,0% su base
annua contro il 28,9% di gennaio (29,5% in dicembre e 32,5% in ottobre e novembre) e a fronte del 27,9% di aumento
atteso dagli economisti.
Australia: crescita del Pil sopra alle attese nel quarto trimestre
Cresce più del previsto l’economia dell’Australia anche nel quarto trimestre. Secondo i dati riportati dall’Australian
Bureau of Statistics, il Pil ha registrato nei tre mesi un progresso del 3,0% contro il 2,5% del consensus e il 2,7%
(rivisto dal 2,5% preliminare) del periodo precedente. L’economia australiana era cresciuta di 2,0% e 2,3%
rispettivamente in secondo e primo trimestre. Su base trimestrale rettificata stagionalmente, il Pil è aumentato dello
0,6% contro lo 0,9% (rivisto al ribasso dal preliminare 1,1%) del terzo trimestre e lo 0,4% atteso dagli economisti.
Svizzera: economia cresce oltre le attese nel quarto trimestre (+0,4%)
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La Svizzera fa meglio delle attese e cresce con il tasso più elevato del 2015 nel quarto trimestre. Secondo quanto
comunicato dalla Segreteria di Stato dell'economia (Seco), il Pil elvetico ha infatti registrato un progresso dello 0,4% su
base trimestrale contro lo 0,2% del consensus e il declino dello 0,1% registrato nel terzo trimestre (rivisto al ribasso
rispetto alla lettura piatta originariamente stimata). Il progresso era stato dello 0,2% nel secondo trimestre contro il
declino dello 0,3% dei primi tre mesi del 2015. Su base annuale la crescita del Pil è stata parimenti dello 0,4% contro
lo 0,8% del terzo trimestre ma meglio rispetto allo 0,1% atteso.
Sudafrica: rallenta crescita Pil nel quarto trimestre (+1,3% nell’intero 2015)
Il Sudafrica rallenta dopo avere evitato l’ingresso in recessione nel terzo trimestre. Nell’ultimo periodo dell’anno, infatti,
la crescita del Pil di Pretoria è stata dello 0,6% su base sequenziale annualizzata, dopo il progresso dello 0,7% del
precedente trimestre (nel secondo era calato dell’1,3%) e contro lo 0,8% d’incremento atteso dagli economisti. Si
tratta della lettura più debole dallo 0,5% registrato nel secondo trimestre del 2014. Su base annuale, il Pil è cresciuto
dello 0,6% contro l’1% di progresso del terzo trimestre ma meglio dello 0,4% del consensus. Nell’intero 2015
l’economia del Sudafrica è cresciuta dell’1,3% contro l’1,5% del 2014.
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