Tratto da A. Fonzi, 2000 Lo sviluppo CHE COSA DELLO SVILUPPO CI RACCONTA E NON CI RACCONTA QUESTA IMMAGINE COSA CI RACCONTA le differenze individuali l’ambiente le relazioni la maturazione fisica COSA NON CI RACCONTA CHE COSA DELLO SVILUPPO CI RACCONTA E NON CI RACCONTA QUESTA IMMAGINE COSA CI RACCONTA COSA NON CI RACCONTA le differenze individuali sesso - genere Specifico percorso di età – interessi sviluppo l’ambiente sviluppo sociale e contesto sviluppo affettivorelazionale sviluppo fisico le relazioni la maturazione fisica Dimensione distale dell’ambiente Dinamica intrapersonali Percorso dello sviluppo fisico di ogni singolo individuo Prerequisito di ogni efficace prestazione Dinamicità Centralità del soggetto Multidimensionalità Importanza del contesto di apprendimento NUCLEO CRITICO le differenze individuali (inter e intra) MODELLI le dimensioni APPROCCI SVILUPPO TEORIE dimensione temporale rapporto soggetto-sistema rapporto ambiente dato biologico OPINIONI senso significato significante esiti Consentire il cambiamento in ordine alle diverse dimensioni che caratterizzano il funzionamento psichico Percorso di cambiamento Ciò che l’individuo “produce” e “non produce”in ordine alla conoscenza, alla relazione, alle competenze, alle prestazioni, alle abilità, alle capacità Stabilizzare,modificare, potenziare e trasformare Elementi che differenziano il concetto di sviluppo e quello di maturazione che contestualmente caratterizzano il percorso di sviluppo SVILUPPO MATURAZIONE •Progetto flessibile •Integrazione tra strutture biofisiologiche e “contesti” di appartenenza •Non ripetibile •Non generalizzabile •Relativamente prevedibile •Complesso •Soggetti referenti •Ciascuno norma a se stesso •Alternanza di processi continui e discontinui •Ambiente coprotagonista •Polidimensionalità •Progetto rigido •Azione di crescita •Ripetibile •Generalizzabile •Prevedibile •Lineare •Soggetti riferiti •Norma “esterna” al soggetto •Costanza di processi continui e definiti •Ambiente scenario •Settorialità Le dimensioni dello sviluppo •Cognitiva •Motoria e fisica •Affettivo relazionale •Del linguaggio la lettura dello sviluppo: •Il criterio delle interconessioni storico-culturale •La rilevanza del dato biologico •La rilevanza del dato antropologico •La rilevanza delle dinamiche sociali •La rilevanza dei modelli che definiscono l’educazione •La rilevanza delle persone •La rilevanza dell’ambiente •Il rapporto natura-cultura •La rilevanza dell’approccio “Economico” •La rilevanza dell’approccio centrato sulle competenze •Le prospettive assunte dai modelli •Le diverse prospettive fornite dalla psicologia •Le diverse prospettive fornite dalla sociologia •La prospettiva che valorizza il processo e/o il prodotto •La prospettiva che valorizza il percorso ARCO DI VITA SCHEMA DI CODIFICA PER LA LETTURA SINOTTICA DELLE TEORIE •Il soggetto dello sviluppo •Qual è la natura dell’uomo •Quale energia consente lo sviluppo •Il “peso” dei fattori genetici •Cosa si sviluppa •Tempi dello sviluppo •Spazi dello sviluppo •Processi dello sviluppo •Attenzione a: funzioni, interazioni, forme, contenuti •Tipologia dello sviluppo •Tipo di teorie (induttiva, deduttiva, funzionale) Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze della Formazione Prof.ssa G. Perricone Modelli della psicologia dello sviluppo MODELLI DI LETTURA DELLO SVILUPPO Approccio dell’arco di vita Modello ecologico Teoria di L. Vygotskij Teorie delle crisi e dei compiti evolutivi nel ciclo di vita Tipologia di modello Prospettiva Prospettiva storico-culturale epistemologica Si contestualizza in una Oggetto di studio Ha come Si fonda su una ARCO DI VITA Si serve della Parole calde Si manifesta attraverso Aspetti dinamico procedurali Consenton o Esiti dello Ricerca sviluppo Si fonda su Contributi di ricerca ARCO DI VITA Tipologia di modello Modello probabilistico-multicausale ARCO DI VITA Oggetto di studio Lo sviluppo dell’individuo lungo tutto il ciclo di vita ARCO DI VITA Parole calde Ciclo di vita Cambiamenti nel corso della vita Principi evolutivi ARCO DI VITA Prospettiva storico-culturale Prima metà del ‘900. Rinascita economica migliora le condizioni della vita, allungandone la durata Teorie costruttiviste di Werner e Piaget Influenza scuola sovietica nel considerare il contesto ARCO DI VITA Prospettiva epistemologica: Principi di orientamento Sviluppo ontogenetico: è un processo che dura tutta la vita e non è una caratteristica specifica di una fase o stadio ma abbraccia la totalità della vita (senza primati, processi continui – discontinui, cumulativi – innovativi, distale – prossimale). Sviluppo come sistema plurimo di forme di cambiamento: il processo di sviluppo, in quanto realtà complessa, ha come fattori co-determinanti fattori sia interni sia esterni all’individuo (condizioni di vita storiche, familiari, sociali, culturali). multidimensionalità - multidirezionalità. Plasticità intra-individuale: il processo di sviluppo è una realtà complessa e in quanto tale soggetto a variabilità intraindividuale (modificabilità); ciò porta ad una forte accentuazione delle differenze individuali (varietà di prestazione all’interno dell’individuo, ciò che si realizza nel tempo è uno dei tanti “risultati” possibili). ARCO DI VITA Prospettiva epistemologica: Principi di orientamento Ontogenesi/filogenesi. Evoluzione. Impegno interdisciplinare: l’approccio di ricerca proposto è di tipo interdisciplinare, attento agli aspetti di processo e alle interazioni dei fattori oggetto di studio. ARCO DI VITA Aspetti dinamico – procedurali Rapporto Natura/cultura Programma genetico. Trasmissione culturale. Influenze sullo sviluppo: vengono individuati tre sistemi di influenze sullo sviluppo nell’arco di vita, a cui l’individuo reagisce: le influenze scalate per età che sono tutte quelle determinanti biologiche e ambientali correlati con l’età cronologica (prevedibili e similari per la maggior parte degli individui); ad es. variabili biologiche (lunghezza della gestazione, tempo della pubertà), scopi della socializzazione, compiti evolutivi, ciclo vitale della famiglia, vita scolastica e professionale; ARCO DI VITA Aspetti dinamico – procedurali Rapporto Natura/cultura le influenze storiche che sono quelle determinanti, meno prevedibili, legate al tempo storico che definiscono il contesto in cui gli individui si sviluppano; ad es. eventi economici, guerra, epidemia, cambiamenti nel mercato del lavoro o nella composizione della famiglia; le influenze non normative che sono tutti gli eventi biologici e ambientali, del tutto imprevedibili, che costituiscono la maggiore fonte di unicità individuale; ad es. borse di studio, premio di lotteria, morte di un familiare, incidente, malattia, difetto congenito, periodo di disoccupazione. Influenze sullo sviluppo Scalate per età I N T E R Storiche A Z I O N E Non normative Tempo materiale didattico di G. Perricone ARCO DI VITA Esiti dello sviluppo Sviluppo dell’individuo: lo sviluppo è un processo estremamente complesso rappresentabile attraverso un complicato insieme di traiettorie che sono un riflesso delle molteplici risposte fornite dall’individuo agli eventi biologici, collettivi e individuali, sia prevedibili che imprevedibili. Tale processo appare scandito da eventi critici che l’individuo deve affrontare nel suo percorso e che rappresentano punti di discontinuità nella vita che ne impongono una ristrutturazione. Personalità: la personalità è una costruzione che si dispiega lungo tutto il corso della vita, un’organizzazione di disposizioni, di capacità e stati soggettivi in continua trasformazione; essa è il prodotto del flusso continuo di processi di crescita e processi di declino, degli scambi tra l’organismo e l’ambiente. ARCO DI VITA Ricerca Pluralismo metodologico: poiché nella spiegazione dello sviluppo e della personalità le variabili che si devono prendere in considerazione sono molteplici, e i programmi di ricerca che esse prospettano sono complessi, il pluralismo metodologico diventa un’esigenza irrinunciabile; ciò comporta l’uso di metodi e strumenti capaci di conciliare la ricerca delle regolarità con l’approfondimento delle singolarità. Ricerca longitudinale: è un disegno di ricerca per la valutazione dello sviluppo che comporta le stesse misurazioni sugli stessi soggetti, secondo degli intervalli temporali prestabiliti. Ricerca trasversale: è un disegno di ricerca per la valutazione dello sviluppo che comporta il confronto, nello stesso tempo, tra due o più gruppi di soggetti che variano tra loro solo per l’età. ARCO DI VITA Contributi di ricerca Contributo di Levinson: mette in rilievo quel misto di sfide e di successi che nel corso della vita sembra segnare un buon adattamento e suggerisce un sistema di periodizzazione del ciclo di vita che prevede quattro stadi e perciò quattro transizioni fondamentali (periodi di crisi) che segnano il passaggio da una struttura di vita ad un’altra. Tipologia di modello Prospettiva Prospettiva storico-culturale epistemologica Si contestualizza in una Oggetto di studio Ha come Si fonda su una Aspetti dinamico ECOLOGICO procedurali Si serve della Parole calde Si manifesta attraverso Consenton o Esiti dello Ricerca sviluppo Si fonda su Contributi di ricerca ECOLOGICO Tipologia di modello Modello probabilistico-olistico ECOLOGICO Oggetto di studio I sistemi all’interno del quale si trova il soggetto L’adattamento reciproco tra il soggetto e le situazioni ambientali in cui cresce e si sviluppa ECOLOGICO Parole calde Persona Processo Sistema ECOLOGICO Prospettiva storico-culturale Anni ’50 e ‘60. Nascita del Cognitivismo. Teoria di Lewin. Rinascita economica negli stati europei che porta ad una maggiore velocità nei tempi di maturazione. ECOLOGICO Prospettiva epistemologica Ottica plurisistemica: prende in considerazione i sistemi di riferimento del soggetto e la relazione reciproca tra di essi. Percorsi evolutivi: sono gli adattamenti tra l’organismo umano che cresce e il suo ambiente immediato, mediati da forze che derivano da regioni più remote appartenenti ad un ambiente fisico e sociale più ampio. Validità ecologica: è il grado in cui l’ambiente del quale i soggetti hanno esperienza in una determinata indagine scientifica, ha le caratteristiche che il ricercatore suppone o assume. Può essere intesa come una situazione evolutiva in cui il soggetto e l’adulto attribuiscono lo stesso significato a quello che accade. Validità evolutiva: è il grado in cui la modificazione prodotta nelle concezioni e/o attività di un individuo è trasferibile ad altre situazioni ambientali e a momenti diversi. Può essere intesa come una situazione in cui una specifica capacità acquisita nello sviluppo può essere verificata non solo in quello specifico momento, ma anche in altri momenti. ECOLOGICO Prospettiva epistemologica Ambiente ecologico: è una serie ordinata di strutture concentriche (cerchie ecologiche) incluse l’una nell’altra denominate microsistema, mesosistema, esosistema e macrosistema. Sviluppo: è il processo attraverso il quale il soggetto che cresce acquisisce una concezione dell’ambiente ecologico più estesa, differenziata, e diventa capace di impegnarsi in attività che lo portano a scoprire le caratteristiche di quell’ambiente, ad accettarlo e ristrutturarlo. Ruolo dei fattori biologici nello sviluppo: viene sottolineata l’importanza, per lo sviluppo, delle caratteristiche fisiche e delle predisposizioni genetiche. Transizioni ecologiche: sono le modificazioni della posizione di un individuo nell’ambiente ecologico, in seguito ad un cambiamento di ruolo, situazione ambientale o di entrambi. Ambiente ecologico Microsistema: MACROSISTEMA ESOSISTEMA MESOSISTEM A MICROSISTEMA è uno schema di attività, ruoli, relazioni interpersonali di cui l’individuo ha esperienza in un determinato contesto e che hanno particolari caratteristiche fisiche e concrete (es. classe). Mesosistema: comprende le interrelazioni tra due o più situazioni ambientali alle quali il soggetto partecipa attivamente (es. casa, scuola). Esosistema: è costituito da situazioni ambientali alle quali il soggetto non partecipa attivamente, ma che determinano o sono determinate da situazioni ambientali che comprendono il soggetto (es. lavoro dei genitori). Macrosistema: consiste delle congruenze di forma e contenuto degli altri sistemi di livello più basso che si danno a livello di cultura, considerata come un tutto. ECOLOGICO Aspetti dinamico - procedurali Attività molare: è un comportamento in atto (un processo che permane e non un semplice atto) che possiede un suo momento (persistenza nel tempo e resistenza all’interruzione); è percepito come dotato di significato o intenzione da quanti partecipano alle situazioni ambientali e attiva l’esosistema mentale dell’individuo. Relazioni interpersonali: si instaurano ogni volta che un individuo, in una situazione ambientale, presta attenzione ad un’altra persona o partecipa alle sue attività. Ruoli: sono l’insieme di attività e relazioni che ci si aspetta da parte di una persona che occupa una particolare posizione all’interno di una società e da parte di altri nei confronti della persona in questione. Spazi e tempi dello sviluppo: nel guidare il comportamento di un individuo, sono importanti l’ambiente fenomenologico (l’ambiente come è percepito) rispetto a quello reale. ECOLOGICO Esiti dello sviluppo Apprendimento e sviluppo: sono facilitati quando il soggetto partecipa a strutture, progressivamente più complesse, di attività reciproca insieme a qualcuno. Sviluppo e microsistema: la potenzialità evolutiva di una situazione ambientale aumenta nella misura in cui essa permette all’individuo di impegnarsi in attività molari, progressivamente più complesse. Sviluppo e mesosistema: lo sviluppo progredisce in funzione del numero di situazioni ambientali strutturalmente differenti di cui l’individuo fa parte, partecipando ad attività condivise. Sviluppo e esosistema: il potenziale evolutivo di una situazione ambientale aumenta nella misura in cui esistono collegamenti diretti e indiretti con situazioni ambientali di potere. Sviluppo e macrosistema: il potenziale evolutivo di una situazione ambientale dipende dal grado in cui i ruoli, le attività e le relazioni proprie della situazione, mettono in moto e sostengono nella persona schemi motivazionali e di ECOLOGICO Ricerca Osservazione naturalistica: la ricerca per la comprensione dello sviluppo umano, deve essere condotta in situazioni naturali e richiede, non solo l’osservazione diretta del comportamento di una o due persone che condividono lo stesso luogo, ma anche l’analisi di sistemi di interazione composti da più persone. Ricerche nell’ambiente in cui l’individuo cresce e si sviluppa: lo studio dello sviluppo del soggetto deve avvenire nel suo contesto di sviluppo. Esperimenti di trasformazione: sono esperimenti finalizzati non tanto alla verifica di ipotesi ma alla scoperta delle opportunità presenti nell’ambiente, e della capacità degli individui di rispondere in modo costruttivo e progressivo alle modificazioni introdotte. Esperimenti ecologici: sono quelle ricerche che hanno come oggetto l’adattamento progressivo tra l’individuo e il suo ambiente, attuate per mezzo di un contrasto sistematico tra due o più sistemi ambientali o componenti strutturali di questi ultimi. ECOLOGICO Contributi di ricerca Contributo di Lamb: per evidenziare come diversi tipi di situazione ambientale comportano schemi caratteristici relativamente al ruolo, all’attività delle persone che ne partecipano, questo studio ha confrontato i diversi schemi di interazione genitore-bambino, esibiti in due diverse situazioni ambientali (laboratorio e casa). Questo studio ha rilevato una diminuzione delle reazioni positive (guardare, sorridere, toccare, vocalizzare) da parte del bambino verso il padre nell’ambiente “scientifico”, dove compare, invece, un maggior desiderio di stare vicini alla madre. Contributo di Schaloch: per evidenziare come diversi tipi di situazione ambientale comportano schemi caratteristici relativamente al ruolo, all’attività delle persone che ne partecipano, questo studio ha confrontato l’interazione madrefiglio in casa e quella in un laboratorio-stanza giochi. Sono emerse delle differenze significative nei comportamenti materni all’interno dei due diversi contesti: infatti, mentre in casa la madre spesso dirige il figlio per mezzo di ordini, lo sgrida, lo limita, tali comportamenti si manifestano raramente nella stanza giochi. Tipologia di modello Prospettiva Prospettiva storico-culturale epistemologica Si contestualizza in una Oggetto di studio Ha come Si fonda su una Aspetti dinamico VYGOTSKIJ procedurali Si serve della Parole calde Si manifesta attraverso Consenton o Esiti dello Ricerca sviluppo Si fonda su Contributi di ricerca VYGOTSKIJ Tipologia di modello Modello probabilistico-multicausale VYGOTSKIJ Oggetto di studio Mente come ponte esterno/interno Bambino-attivo in un contesto VYGOTSKIJ Parole calde Contesto Zona prossimale VYGOTSKIJ Prospettiva storico-culturale Russia I metà del ‘900 Rivoluzione russa Lotta politica col governo di Stalin Teoria di Marx e Engels alla base di una nuova psicologia per lo studio dei processi psicologici VYGOTSKIJ Prospettiva epistemologica Natura dialettica del cambiamento: tutti i fenomeni sono costantemente sottoposti al cambiamento e si muovono verso una sintesi degli elementi conflittuali e contraddittori; è questo processo che costituisce lo sviluppo. Il bambino-attivo-in un contesto è l’unità base di studio:la più piccola unità di studio è il bambino in un contesto che prende parte ad un evento; il bambino non è un organismo costante e universale che opera nel vuoto ma in un contesto e i due sono fusi nell’attività. I contesti che plasmano lo sviluppo sono forniti dalla cultura. Rapporto natura/cultura: le forze biologiche e culturali coincidono e si intrecciano l’una all’altra; le due linee di cambiamento si compenetrano e formano una singola linea di formazione sociobiologica della personalità del bambino. VYGOTSKIJ Prospettiva epistemologica Zona di sviluppo prossimale: è la distanza tra il livello attuale di sviluppo, così come è determinato dal problem-solving autonomo, e il livello più alto di sviluppo potenziale così come è determinato dal problem-solving sotto la guida di un adulto o in collaborazione con i propri pari più capaci. Definisce quelle funzioni non ancora mature ma che sono in un processo di maturazione. Origine socio-culturale del funzionamento mentale umano: l’interazione tra il bambino e l’adulto sul piano intrapsichico viene internalizzata nella mente del bambino, cioè sul piano intrapsichico: ciò che è esterno diviene interno. Il pensiero è sempre sociale e riflette la cultura in cui opera la diade. Il contesto socio-storico-culturale, attraverso gli strumenti che fornisce definisce e plasma ogni bambino e la sua esperienza e media il suo sviluppo cognitivo e il suo funzionamento mentale. VYGOTSKIJ Aspetti dinamico - procedurali Meccanismi di sviluppo: lo sviluppo segue un processo dialettico di tesi (idea o fenomeno), antitesi (idea o fenomeno opposto) e sintesi (soluzione) che produce un concetto ad un livello più alto o un funzionamento più avanzato. VYGOTSKIJ Esiti dello sviluppo Trasformazione delle funzioni mentali: le funzioni mentali si evolvono in funzioni mentali superiori cioè in concetti scientifici che al contrario dei concetti spontanei, sono definiti in maniera logica e hanno un contenuto sociale oltre che scientifico e matematico. VYGOTSKIJ Ricerca Osservazione diretta dei bambini:Valutazione dinamica dei livelli di sviluppo potenziale dei bambini: ciò che i bambini possono fare con l’assistenza di altri riflette meglio le loro capacità intellettuali (“un bambino è ciò che può essere”). Tale valutazione misura la prontezza e il potenziale di apprendimento dei bambini e non i prodotti dei precedenti apprendimenti. Metodo microgenetico: è il metodo per lo studio della zona di sviluppo prossimale e comporta l’osservazione di cambiamenti che si verificano durante una o più sedute sperimentali. Ricerca cross-culturale: per valutare l’individuo è necessario studiare i fenomeni in vari contesti (ad es. diverse nazioni, classi sociali, gruppi etnici). Permette di descrivere le differenze culturali nei modelli di interazione tra genitori e figli. Studio delle diadi o di gruppi sociali ampi. VYGOTSKIJ Contributi di ricerca Una delle applicazioni dell’approccio microgenetico è il metodo della doppia stimolazione sviluppato da Sakharov: al bambino viene dato un compito dove può scegliere determinati materiali che servono come nuovi mezzi per risolvere un problema. Il termine doppia stimolazione si riferisce alla presenza di due fonti di stimoli (uno stimolo simbolico, ad es. una parola, e uno non simbolico, ad es. Un cubo). Osservando le scelte di oggetti del bambino, le sue azioni e i suoi pensieri su quegli oggetti, lo sperimentatore può inferire i piccoli progressi cognitivi che emergono durante la seduta. BIBLIOGRAFIA Bonino S., (1994), Dizionario di psicologia dello sviluppo, Einaudi, Torino. Baltes P. B., Reese H. W., (1986), L’arco della vita come prospettiva in psicologia dell’età evolutiva, in Età Evolutiva, 23. Camaioni L., (1994), Manuale di Psicologia dello sviluppo, Il Mulino, Bologna Fonzi A. (2002) (a cura di), Manuale di psicologia dello sviluppo, Giunti, Firenze. Erikson E. H. (1963), Childhood and society, Norton & Co., New York, (trd. it) (1966), Infanzia e società, Armando, Roma. Miller P.H., (1994), (tr. It.) Teorie dello sviluppo psicologico, Il mulino,l Bologna Rutter M., (1979), Protective factors in children’s responses to stress and disadvantage, in M.W. Kent & J.E. Roldf (Eds.), Primary Prevention of Psychopatholoy, Vol. 3, Social Competence in Children, University Press of New England, Hanover, New Hampshire. Sugarman L. [2003], Psicologia del ciclo di vita, Cortina, Milano Groppo M., Ornaghi V., Grazzani I., Carrubba L. [1999] La psicologia culturale di buner, Cortina, Milano Appunti del corso Dipartimento di Psicologia Prof.ssa Giovanna Perricone Oggi si parla di sviluppo e non più di età evolutiva; ciò porta a rinunciare all’idea che lo sviluppo sia solo maturazione. Nel concetto di maturazione vi è l’idea di un percorso stabilito, che il soggetto deve percorrere, vi è l’idea di una “norma esterna” rispetto alla quale si confrontano le esperienze individuali, es: lo studente a questa età deve fare questo… Ma ogni studente è differente dall’altro. Nel concetto di sviluppo l’alunno viene confrontato con se stesso e, cioè i livelli di sviluppo oggi si confronta con quelli di ieri: il soggetto diviene “norma a se stesso”. Lo sviluppo dello studente, in tal senso, avviene all’interno di un percorso evolutivo che non si costruisce in termini di causa ed effetto, ma deriva dall’interazione di diversi fattori (sociali, genetici, contestuali). L’insegnante, all’interno di tale ottica, guarda l’alunno non in termini di livelli di sviluppo, ma di percorso di sviluppo. Lo sviluppo è orientato dalla categoria della “pluralità dinamica”, questa attiene ad un percorso di sviluppo inteso come l’esito delle interazioni fra diversi fattori (sociali, culturali), fra le diverse dimensioni interne al soggetto (cognitiva, affettiva-relazionale, corporea, linguistica) e del rapporto fra processi ontogenetici e filogenetici Modelli Approcci Sviluppo Teorie Opinioni La lettura dello sviluppo dell’alunno passa attraverso le teorie, i modelli (l’esito dell’elaborazione delle teorie attraverso le nostre opinioni che derivano dai contributi ideativo esperenziali, l’approccio (è il modo di accostarsi all’alunno) Il percorso di sviluppo va visto in funzione del concetto di “ciclo di vita”: lo sviluppo attraversa il percorso di vita, è caratterizzato dal succedersi di crisi evolutive normative (prevedibili) e non normative (non prevedibili) Crisi evolutiva È costituita dalla destrutturazione di un equilibrio evolutivo (dato dal rapporto fra le diverse dimensioni) che porta il soggetto a rispondere a nuovi compiti evolutivi. La crisi viene superata se il soggetto risponde a tali compiti Esempio: Il ragazzo che transita dalla scuola elementare alla scuola media, vive anche un cambiamento del suo corpo. La scuola deve aiutare a superare tale crisi, creando delle condizioni specifiche Guardare allo sviluppo dell’alunno e non solo alla sua maturazione conduce al passaggio dal concetto di “individualizzazione” a quello di “personalizzazione” Pur sottolineando la rilevanza della differenza fra i soggetti, fa una sorta di fotografia dei vari stadi evolutivi Considera il funzionamento dell’alunno, unico e irripetibile, guarda i livelli di sviluppo delle diverse dimensioni Per es. Piaget (sviluppo cognitivo), Freud (sviluppo sessuale) ed Erikson (sviluppo psicosociale) sottolineano, con le loro teorie, uno sviluppo che avviene in un certo momento, adesso si parla di uno sviluppo che si articola nel ciclo di tutta la vita, caratterizzato da determinate fasi. Rilevanza del Il sistema è un’integrazione, non una somma. Nel momento in cui c’è un mutamento in uno degli elementi del sistema, tutti gli altri si modificano contestualmente un cambiamento a seguito di tale mutamento Teoria dei sistemi di Bronfenbrenner Se il prof. modifica il successo di un alunno in una determinata area, inevitabilmente modifica il suo senso di competenza e, quindi, l’approccio con le altre discipline e con gli altri: ha contribuito a sviluppare nel soggetto un senso di autocritica e di autovalutazione Rilevanza del Il contesto non è uno spazio e/o un luogo dato Un contesto è fondato su alcuni elementi: attività, ruoli e relazioni che si creano all’interno dello spazio Esempio: l’aula non è un contesto di apprendimento lo diventa in virtù dell’ attivazione di determinati ruoli, di specifiche attività, e di determinate relazioni. Nel contesto scolastico una relazione privilegiata è quella messa in moto dalla didattica, al cui interno le funzioni della relazione (mediazione, supporto, assessment, protezione) assumono una precisa configurazione: Capacità di creare un ponte tra il ragazzo e la disciplina che il docente stesso insegna Valutazione funzionale all’organizzazione didattica Avviene su 3 livelli: conoscitivo: dare informazioni; relazioni significative: saper creare relazioni fra sè e i ragazzi e fra i ragazzi; ludicità: lavorare su aspetti nuclei del/dei Saperi e/o di attualità attraverso il gioco Aiutare l’alunno a sviluppare determinati meccanismi interni