Cel. Il Signore sia sempre con voi
ed Egli faccia che voi siate sempre con Lui,
T.
Amen.
Cel. E la benedizione di Dio Onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
T.
Amen.
Cel. Andiamo in pace
T.
Rendiamo grazie a Dio.
Canto MADRE FIDUCIA NOSTRA
Madre, fiducia nostra, Madre della speranza,
tu sei nostro sostegno, tu sei la guida,
tu sei conforto, in te noi confidiamo,
tu sei Madre nostra.
In te piena di grazia si compie il mistero,
in te Vergine pura il Verbo eterno s'è fatto carne,
in te l'uomo rinasce per la vita eterna.
Nella tua fiducia noi cammineremo
per donare al mondo la vita.
Portatori di Cristo, salvatori dei fratelli.
Madre del Redentore, proteggi i tuoi figli,
a te noi affidiamo la nostra vita, il nostro cuore,
conservaci fedeli al divino Amore.
16
Veglia di capodanno
1
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
Congedo
Cel. Il Signore ha parlato ai nostri cuori, Egli stesso che ci ha scelti, predestinati e amati, ci manda ora, ad essere profeti di speranza in questo
mondo.
T.
Amen.
Cel. La speranza che non delude illumini i nostri passi e ci guidi verso una
conversione sempre più alimentata da Cristo, nostra speranza.
T.
Amen.
Cel. La Vergine Maria, che ha creduto nella fedeltà di Dio ci affianchi e ci
sostenga nel cammino, affinché attraverso di noi giungano al mondo i
segni della presenza del Padre che con il Figlio e lo Spirito santo vive e
regna nei secoli dei secoli.
T.
Amen.
Benedizione
Cel. Il Signore vi benedica e vi protegga.
T.
Amen.
Cel. Faccia risplendere il suo volto su di voi
e vi doni la sua misericordia.
Rivolga su di voi il suo sguardo
e vi doni la sua pace.
T.
Amen.
2
15
Dopo la comunione
CANTO DEL “TE DEUM”
G.
Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell’universo.
Con Maria, madre del Verbo della vita e donna di speranza, vogliamo
vivere insieme questo momento di preghiera. Anche noi, come lei, siamo parte viva di un popolo che continua a credere al domani, che vede
la gioia nascere sul dolore del mondo. Siamo il popolo di Dio in cammino nel tempo, per far fiorire nel mondo la libertà, la giustizia e
l’amore. Il Signore ci ha scelti e ci chiama a crescere giorno dopo giorno, forti nella fede e sereni nella speranza.
Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo.
T.
Amen.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell’uomo.
Cel. Rivolgiamoci al Padre, creatore dell’Universo, perché per intercessione di Maria, madre di Cristo, ascolti la preghiera dei suoi figli.
T.
Sostieni o Dio, la nostra speranza.
Cel. Preghiamo il Signore Gesù, primogenito di molti fratelli, affinché ci
insegni a riconoscere e comprendere ogni giorno la volontà del Padre.
T.
Sostieni o Dio, la nostra speranza.
Cel. Chiediamo allo Spirito di venire in aiuto alla nostra debolezza, perché
sappiamo che cosa sia conveniente domandare.
T.
Sostieni o Dio, la nostra speranza.
Salmo 108
Suore
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio nella gloria del Padre.*
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Saldo è il mio cuore, o Dio,
saldo è il mio cuore.
T.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell’assemblea dei santi.
Voglio cantare, voglio inneggiare:
svégliati, mio cuore,
svegliatevi, arpa e cetra,
voglio svegliare l'aurora.
Fedeli
Ti loderò fra i popoli, Signore,
a te canterò inni fra le nazioni:
Suore
grande fino ai cieli è il tuo amore
e la tua fedeltà fino alle nubi.
Fedeli
Innàlzati sopra il cielo, o Dio;
su tutta la terra la tua gloria!
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
14
3
Suore
Perché siano liberati i tuoi amici,
salvaci con la tua destra e rispondici.
Fedeli
Nell'oppressione vieni in nostro aiuto,
perché vana è la salvezza dell'uomo.
T.
Con Dio noi faremo prodezze,
egli calpesterà i nostri nemici.
L.
T.
L.
Gloria al Padre…
T.
NELLA SPERANZA SIAMO STATI SALVATI
G.
C’è spesso in noi il rischio di vivere una fede che invecchia presto, che
si rassegna facilmente al già dato, al nulla di nuovo sotto il sole. Una
fede incapace di riconoscere l’agire di Dio nella storia, perché fuoriesce da quegli schemi nei quali vorremmo talora imprigionarlo. Al
contrario, vivere la fede come apertura all’insperato significa essere
capaci di una fede giovane, sempre pronta a scommettere ogni giorno di nuovo con la vita, nella disponibilità a lasciarsi sorprendere dalla fantasia tipica dell’agire di Dio. L’uomo di fede non dovrebbe mai
essere così vecchio da non riuscire più a sperare e ad accogliere nella
propria vita il Dio che fa nuove tutte le cose. Maria è il modello esemplare di questa fede giovane che da credito a Dio e sa riconoscere la
novità del suo intervento nella storia.
Dalla Lettera di S. Paolo apostolo ai Romani
8, 18-25
Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili
alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L'ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è
stata sottoposta alla caducità - non per sua volontà, ma per volontà di colui
che l'ha sottoposta - nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei
figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le
doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le
primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli,
la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati.
Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò
4
L.
T.
L.
T.
Ti ringraziamo forti nella speranza: fedele alle promesse, illumini col
tuo Spirito la Chiesa che invoca e attende l’avvento dello Sposo, rinnovatore di tutte le cose, sorgente della vita senza fine.
A te la lode e la gloria nei secoli.
Ti supplichiamo, Padre misericordioso, per Gesù Cristo, nato dalla
Vergine: dona alla Chiesa, purificata dal sangue dell’Agnello, di annunziare senza timore la dignità dell’uomo, il valore del creato, la giustizia
e la pace tra i popoli.
Ti supplichiamo, Signore.
Ti preghiamo, unanimi, per chi ti cerca in ogni fede e cultura, per i fratelli della discendenza d’Abramo: alimenta in tutti la passione per la
verità e rinnova la certezza che sul tuo santo monte si avvererà l’unico
banchetto dei popoli.
Ti supplichiamo, Signore.
Ti supplichiamo fiduciosi, in comunione con la Madre di Gesù e tutti i
santi testimoni della fede: fa’ che il canto della nostra vita conforti il
cuore smarrito, rechi sollievo all’ammalato. Conservaci nel tuo amore
e senza peccato,custodisci nell’unità e nella pace le nostre famiglie,
Conservaci nel tuo amore e senza peccato,custodisci nell’unità e nella
pace le nostre famiglie, sia sempre con noi la tua misericordia.
Ti supplichiamo, Signore.
Cel. A Colui che siede sul trono e all’Agnello, lode, onore, gloria e potenza,
nei secoli dei secoli.
T.
Amen, amen, amen.
Canto di comunione
PACEM IN TERRIS
Pace, sublime dono del Signore,
carezza dello Spirito.
Vieni sul mondo a consolare ogni uomo,
a risanare ogni cuore ferito dal peccato.
Pacem, Pacem, dona nobis pacem in terris.
13
aiutaci a saper cogliere i germogli anche sui rami secchi
e a saper guardare avanti, per credere nella forza dei piccoli segni.
3 L.
Quando si cercano relazioni di potere, quando si fanno le cose per
interesse, quando si cerca l’apparenza. Quando tutto viene scusato
nei pensieri e nelle relazioni, allora si svuota la speranza.
T.
Santa Maria, aiutaci a riempire la cisterna della speranza
costruendo attorno a noi relazioni intessute
di mitezza, di beatitudini evangeliche.
Donaci quella povertà e purezza di cuore che si fanno misericordia
e sanno conquistare la terra, in una logica di perdono,
che è il frutto più elevato e il vertice delle speranza.
Cel. La nostra speranza è il Signore Gesù Cristo. per questo ora innalziamo
il nostro canto di lode a Lui che era, che è e che viene, e che con il Padre e lo Spirito santo vive e regna nei secoli dei secoli.
GLORIA IN EXCELSIS DEO!
PREGHIERA DEI FEDELI
Cel. Facciamo ora memoria di tutto quanto abbiamo vissuto in questo anno. Un tempo carico di gioie, ma anche di tristezza, carico di speranze,
ma segnato anche dalle delusioni. Consapevoli che, come dice san
Paolo «tutto concorre al bene di coloro che amano Dio», affidiamo
alla misericordia del Padre, sia le situazioni di angoscia e di paura che
hanno segnato le pagine della nostra storia, sia i momenti e le persone che hanno contribuito a ridare speranza al nostro futuro.
L.
T.
L.
T.
O Dio, Padre onnipotente, come incenso salga a te la nostra lode, perché nel Verbo, tuo Figlio, ci hai amati prima della creazione del mondo
e nel suo Spirito vuoi che esistiamo, partecipi della vita senza fine.
A te la lode e la gloria nei secoli.
Ti magnifichiamo, Padre della vita: nel Mistero dell’ Eucaristia che
confessiamo e celebriamo nella fede, riceviamo il dono della salvezza,
lievito di un’umanità nuova e redenta, seme della vita senza fine.
A te la lode e la gloria nei secoli.
12
che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non
vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Canone
Bonum est confidere in Domino, bonum sperare in Domino
Mentre si canta il canone una solista recita:
Le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura
che sarà rivelata in noi.
La stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare
nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Nella speranza siamo stati salvati.
Se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Cel. Preghiamo.
Padre onnipotente e santo, noi ti lodiamo e ti benediciamo per la tua
bontà. Da te abbiamo imparato a sperare, guardando al futuro con
serenità e senza paura, consapevoli del destino di gloria che ci attende. Chiamati in Cristo ad essere tuoi figli, noi attendiamo la manifestazione del tuo mistero di amore e, se riconosciamo il gemito della stessa creazione, crediamo che tutto di noi e del mondo sarà trasfigurato
e all’altezza del tuo amore. A lode della tua gloria, o Padre, che con il
Figlio e lo Spirito santo vivi e regni nei secoli dei secoli.
T.
Amen.
MARIA, UNA SPERANZA PER LA NOSTRA TERRA
G.
Oggi viviamo tempi non facili, in cui talvolta avvertiamo smarrimento,
incertezza, mancanza di punti di riferimento. Percepiamo attorno a
noi e dentro di noi un certo “disorientamento” e, di conseguenza, anche l’esigenza di essere aiutati a orientare nuovamente la nostra vita:
orientarsi significa volgere lo sguardo verso oriente, verso il luogo dove sorge il sole.
5
T.
Santa Maria, Madre di Dio, Madre nostra,
insegnaci a credere, sperare ed amare con te.
Indicaci la via verso il suo regno!
Stella del mare, brilla su di noi e guidaci nel nostro cammino!
Dalla Lettera Enciclica “Spe Salvi” del Sommo Pontefice Benedetto XVI
“Con un inno dell'VIII/IX secolo, quindi da più di mille anni, la Chiesa saluta
Maria, la Madre di Dio, come «stella del mare»: Ave maris stella. La vita umana è un cammino. Verso quale meta? Come ne troviamo la strada? La
vita è come un viaggio sul mare della storia, spesso oscuro ed in burrasca,
un viaggio nel quale scrutiamo gli astri che ci indicano la rotta. Le vere stelle
della nostra vita sono le persone che hanno saputo vivere rettamente. Esse
sono luci di speranza. Certo, Gesù Cristo è la luce per antonomasia, il sole
sorto sopra tutte le tenebre della storia. Ma per giungere fino a Lui abbiamo
bisogno anche di luci vicine – di persone che donano luce traendola dalla
sua luce ed offrono così orientamento per la nostra traversata. E quale persona potrebbe più di Maria essere per noi stella di speranza – lei che con il
suo « sì » aprì a Dio stesso la porta del nostro mondo; lei che diventò la vivente Arca dell'Alleanza, in cui Dio si fece carne, divenne uno di noi, piantò
la sua tenda in mezzo a noi?”.
Canto
Rit.
1.
2.
che è l’arte di trasformare,
perchè se speriamo non butteremo nulla,
non metteremo niente tra parentesi,
non selezioneremo in modo meschino.
Insegnaci che non dobbiamo mai separare
la speranza dalla fragilità,
che la speranza lavora nelle stesse nostre ferite
per trasformarle in feritoie di luce.
Insegnaci che la sofferenza conservata nel cuore
ma non curata e risolta, diventa amarezza e distruzione.
Aiutaci a guardare al tuo Figlio Gesù
che ha trasformato la notte del tradimento
in un giorno di luce, la pietra scartata in pietra angolare.
Insegnaci a trarre dalla sua Eucaristia la forza
per la trasformazione della speranza.
LA SPERANZA: UNA CISTERNA NEL DESERTO DELLA VITA
G.
Gli esegeti dicono che in ebraico la parola speranza è equivalente alla
parola cisterna. La speranza è una cisterna di acqua freschissima nel
cuore del deserto. Così la sentivano i nomadi ebrei. Così, oggi la sentiamo noi. Una cisterna che si può svuotare o alimentare a seconda
delle nostre scelte.
1 L.
Quando speriamo da soli, in un individualismo che ci chiude solo nella
riuscita e negli impegni personali, quando pretendiamo tutto il mondo
intorno a noi, allora svuotiamo la speranza.
T.
Santa Maria, ricordaci che la cisterna della speranza
si riempie quando lottiamo insieme,
quando operiamo e agiamo in forma comunitaria,
in un cammino di Chiesa che poggia sull’umiltà.
2 L.
Quando si cede nelle piccole cose e si svaluta il loro valore, quando si
ripete tristemente che non c’è più nulla da fare, allora svuotiamo la
speranza.
T.
Santa Maria, insegnaci a riempire la cisterna della speranza
col valorizzare i piccoli passi nostri,
della nostra comunità religiosa, familiare ed ecclesiale,
MADRE DELLA SPERANZA
Madre della speranza, veglia sul nostro cammino,
guida i nostri passi verso il figlio tuo, Maria!
Regina della pace, proteggi il nostro mondo
prega per questa umanità, Maria, Madre della speranza,
Madre della speranza.
Docile serva del Padre (Maria)
piena di Spirito Santo (Maria)
umile vergine madre del Figlio di Dio!
Tu sei la piena di grazia, (Maria)
scelta fra tutte le donne (Maria)
madre di misericordia, porta del cielo.
Noi che crediamo alla vita (Maria)
noi che crediamo all’amore (Maria)
6
11
giorni, in quei mesi tanti sentimenti confusi mi arrovellano la mente: tristezza, paura, tensione. Il mio cuore è lacerato per la lontananza dal mio popolo. Nel buio della notte, in mezzo a questo oceano di angoscia, piano piano
mi risveglio: “Devo affrontare la realtà. Sono in prigione. Se aspetto il momento opportuno per fare qualcosa di veramente grande, quante volte mi si
presenteranno simili occasioni? C’è una sola cosa che arriverà certamente:
la morte. Occorre afferrare le occasioni che si presentano ogni giorno, per
compiere azioni ordinarie in modo straordinario”. Nelle lunghe notti in prigione, mi rendo conto che vivere il momento presente è la via più semplice
e più sicura alla santità. Nasce da questa convinzione una preghiera: “Gesù,
io non aspetterò; vivo il momento presente colmandolo di amore. La linea
retta è fatta di milioni di piccoli punti uniti l’uno all’altro. Anche la mia vita è
fatta di milioni di secondi e di minuti uniti l’uno all’altro. Dispongo perfettamente ogni singolo punto e la linea sarà retta. Vivo con perfezione ogni minuto e la vita sarà santa. Il cammino della speranza è fatto di piccoli passi di
speranza. La vita di speranza è fatta di brevi minuti di speranza. Come te,
Gesù, che hai fatto sempre ciò che piace al Padre tuo. Ogni minuto voglio
dirti: Gesù ti amo, la mia vita è sempre una nuova ed eterna alleanza con te.
Ogni minuto voglio cantare con tutta la Chiesa: Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito santo…”. (Card. F. X. Nguyen Van Thuan)
Ritornello cantato
G.
T.
Eccomi, eccomi: Signore io vengo;
eccomi, eccomi: si compia in me la tua volontà.
Maria sa riconoscere l’azione di grazia che Dio opera nella storia del
suo popolo. Anche per noi la storia deve diventare segno: dobbiamo
cioè imparare a leggerla non come semplice successione di avvenimenti legati tra loro da nessi contingenti, ma come il teatro in cui opera l’azione misericordiosa di Dio. Maria apre il suo grembo ad accogliere il Verbo di Dio e in questo modo scopre che tutta la storia degli
uomini è questo grembo in cui si manifesta l’agire di Dio. L’attesa non
ci astrae dalla storia per condurci già da ora in un al di là sperato o
solamente sognato, al contrario ci immerge nella storia, ma con uno
sguardo diverso, capace comunque di riconoscervi i segni misteriosi e
pure ugualmente reali dell’intervento potente e misericordioso di Dio.
Santa Maria, nostra Madre,
noi ti chiediamo la speranza
10
sotto il tuo sguardo mettiamo il nostro domani.
Quando la strada è più dura (Maria)
quando più buia è la notte (Maria)
stella del giorno, risplendi
sul nostro sentiero!
Cel. Noi possiamo sperare, anche se per la nostra vita personale o per il
momento storico che stiamo vivendo apparentemente non abbiamo
molto da sperare. Solo la grande speranza–certezza che, nonostante
tutti i fallimenti, la nostra vita personale e la storia nel suo insieme
sono custodite dal potere indistruttibile dell’Amore può dare ancora il
coraggio di sperare e di proseguire. È la grande speranza poggiante
sulle promesse di Dio che, nei momenti buoni come in quelli più incerti, ci dà coraggio e orienta il nostro agire.
Cel. Per le volte in cui, nei momenti più oscuri e nelle situazioni più difficili
della nostra vita, abbiamo perso la speranza, ti chiediamo perdono.
T.
Abbi pietà di noi e accresci la nostra speranza.
Cel. Per le volte in cui, di fronte ad una realtà sempre più complessa e tormentata quale quella di oggi, non ci siamo impegnati a lavorare per la
giustizia e per la pace, e non ci siamo sentiti responsabili in prima persona nella costruzione di un mondo nuovo, ti chiediamo perdono.
T.
Abbi pietà di noi e accresci la nostra speranza.
Cel. Per le volte in cui, confidando soltanto nelle nostre forze, ci siamo
arresi alla nostra piccolezza e non ci siamo affidati a Te, Signore, che
dalle cose piccoli e umili sai far nascere le grandi cose, ti chiediamo
perdono.
T.
Abbi pietà di noi e accresci la nostra speranza.
T.
Donaci, Padre buono, fiato per sperare di nuovo come se la vita incominciasse proprio oggi; per sperare contro i venti e le maree grazie alla tua presenza e alla tua promessa, portando in noi tutte le
speranze degli uomini, ma anche tutte le loro pene.
L.
Dona a tutti i responsabili delle nazioni di agire prontamente per porre fine ad ogni sopruso contro i cristiani dell’Asia, dell’Africa, del Me7
T.
L.
T.
L.
T.
dio Oriente e specialmente della Terra Santa che soffrono persecuzioni, discriminazioni, atti di violenza e intolleranza. Possano i discepoli di
Cristo, dinanzi alle presenti avversità, non perdere la speranza, nella
consapevolezza che la testimonianza del Vangelo è e sarà sempre segno di contraddizione.
Donaci fiato, Signore, per sperare di nuovo.
Dona, Signore, agli uomini e alle donne di buona volontà di rinnovare
l’impegno per la costruzione di un mondo dove tutti siano liberi di
professare la propria religione o la propria fede, e di vivere il proprio
amore per Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente.
Donaci fiato, Signore, per sperare di nuovo.
Donaci, Signore, un cuore nuovo.
Per accogliere, anche in questo nostro tempo, il Signore Gesù, per
captare il suo messaggio e tradurre il Suo vangelo nella vita quotidiana. Donaci infine un soffio vigoroso e vivificante, per camminare
con Lui, mettendo i nostri passi sui suoi passi, sul filo dei giorni e
dell’anno che viene.
Cel. Dal vangelo secondo Luca
Lc 1,26-38
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della
Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo
della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: "Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te".
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai
alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio
dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".
Allora Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e
la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che
nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta,
tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e
questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile
a Dio". Allora Maria disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me
secondo la tua parola". E l'angelo si allontanò da lei.
G.
Cel. Preghiamo.
O Dio, Padre degli umili e dei poveri, che chiami tutti gli uomini a condividere la pace e la gioia del tuo regno, mostraci la tua benevolenza e
donaci un cuore puro e generoso, per scorgere i segni della tua presenza negli avvenimenti lieti e tristi della nostra vita, e alimentare la
nostra speranza con la certezza che tu porterai a compimento la tua
promessa. Per Cristo nostro Signore.
T.
Amen.
INSIEME A MARIA, TESTIMONI DI SPERANZA
G.
Sperare è un dovere, non un lusso. Sperare non è sognare, al contrario: è il mezzo per trasformare un sogno in realtà. Felici coloro che sono disposti a pagare il prezzo più alto perché il sogno prenda corpo
nella vita degli uomini.
8
Partito l’angelo Maria resta sola. Ormai deve vivere nella fede. Ormai
deve vivere su quella parola che dà un senso alla sua vita. Dopo il
breve dialogo interiore col messaggero di Dio, Maria non ha più la
risorsa di poter chiedere spiegazioni, garanzie, consolazioni. Il messaggio resta, ma il messaggero è partito. Avviene lo stesso per noi.
Ad un momento privilegiato, forse unico, succede la monotonia delle
lunghe fedeltà, vissute nella pazienza e nell’oscurità della fede.
Ritornello cantato
Eccomi, eccomi: Signore io vengo;
eccomi, eccomi: si compia in me la tua volontà.
Da “Testimoni della speranza”
È nel presente che inizia l’avventura della speranza. Esso è l’unico tempo
che possediamo nelle nostre mani. Il passato è già passato, il futuro non
sappiamo se ci sarà. La nostra ricchezza è il presente.
Dopo il mio arresto, nell’agosto del 1975, vengo trasportato durante la notte da Saigon fino a Nhatrang, un viaggio di 450 Km, in mezzo a due poliziotti.
Ha inizio l’esperienza di una vita da carcerato: non ho più orario. In quei
9