"LA SPERANZA NON È UN RIPOSTIGLIO DEI DESIDERI MANCATI" Non di rado si sente dire questa infelice battuta: "Chi di speranza vive disperato muore!". Un'espressione del genere sembra alludere alla speranza come a una sorta di compensazione psicologica di chi, non riuscendo a realizzare nulla di concreto, cerchi di allungare la testa tra le nuvole o di sognare ad occhi aperti. La speranza, questa bellissima virtù cristiana, è puro realismo. E' la tensione di chi, incamminatosi su una strada, ne ha già percorso un tratto e orienta i suoi passi verso il traguardo non ancora visibile e raggiunto. Chi spera cammina, non sta ad attendere inerte. Chi spera cambia la storia non la subisce. Chi spera è uno che ha sempre dei buoni motivi, sebbene i suoi progetti portano sempre incorporato un alto tasso di imprevedibilità e di stupore. La speranza non può essere "l'ultima a morire" perché la speranza non muore mai; speranza significa certezza che un viaggio intrapreso porta sicuramente da qualche parte. "Chi spera nel Signore non resterà deluso" (Sal 25,31).