23-02-2016 “la speranza non è un ripostiglio dei desideri mancati”

"LA SPERANZA NON È UN RIPOSTIGLIO DEI DESIDERI MANCATI"
Non di rado si sente dire questa infelice battuta: "Chi di speranza vive disperato muore!".
Un'espressione del genere sembra alludere alla speranza come a una sorta di
compensazione psicologica di chi, non riuscendo a realizzare nulla di concreto, cerchi di
allungare la testa tra le nuvole o di sognare ad occhi aperti.
La speranza, questa bellissima virtù cristiana, è puro realismo. E' la tensione di chi,
incamminatosi su una strada, ne ha già percorso un tratto e orienta i suoi passi verso il
traguardo non ancora visibile e raggiunto.
Chi spera cammina, non sta ad attendere inerte. Chi spera cambia la storia non la subisce.
Chi spera è uno che ha sempre dei buoni motivi, sebbene i suoi progetti portano sempre
incorporato un alto tasso di imprevedibilità e di stupore.
La speranza non può essere "l'ultima a morire" perché la speranza non muore mai;
speranza significa certezza che un viaggio intrapreso porta sicuramente da qualche parte.
"Chi spera nel Signore non resterà deluso" (Sal 25,31).