MOLECOLA CARATTERISTICH E GENERALI / ALTRO PENICILLINA G ASSORBIMENTO E VIA DI SOMMINISTRAZIONE DISTRIBUZIONE METABOLISMO ED ESCREZIONE USI TERAPEUTICI ADR Orale (scarso) NO Buona eccetto occhio e cervello 5% conc.plasmatica a livello liquorale in caso di meningite La penicillina e gli altri acidi organici sono secreti rapidamente per mezzo di sistemi di trasporto attivo e in presenza di uremia gli altri acidi organici si accumulano nel liquor e competono con la penicillina per la secrezione Stessa cosa vale per il probenecid Renale (10% filtrazione glomerulare; 90% secrezione tubulare attiva) Biliare e altre vie Il probenecid permette di mantenere la concentrazione plasmatica più elevata per inibizione della secrezione tubulare delle penicilline; per diminuzione del volume di distribuzione apparente delle penicilline; può inoltre far aumentare le concentrazioni di penicillina nel liquor inibendo in modo competitivo i sistemi di secrezione attiva delle penicilline dal liquor Stafilo, strepto, meningo, pneumo cocco Potentemente allergogenici Orale buona (penicillina V) Intramuscolare penicilline-retard (penicillina-procaina e penicillina-benzatina) Endovenosa (pz diabetici) Attraversa la placenta ma non attraversa efficacemente la BEE METICILLINA Capostipite Resistenti all’azione della penicillasi stafilococcica (staphylococcus aureus produttore di penicillasi) Meno attive della Parenterale (intramuscolo) Instabile in soluzione pertanto va somministrata rapidamente Non passa bene la BEE Infezioni anaerobie Borrelia burgdoferi (malattia di lyme) Bacillus antracis (carbonchio) Sifilide (treponema pallidum) Clostridi Infezioni anaerobie Profilassi (sifilide,endocardite batterica) Stafilococco INTERAZIONI FARMACOLOG ICHE LEGAME PROTEINE PLASMATICH E / EMIVITA 60% 30 min Convulsioni se raggiunge concentrazioni tossi nel liquor penicillina g per spettro ed efficacia Devono essere utilizzate nei confronti di stafilococchi realmente sensibili a penicilline resistenti alla penicillasi Resistenza (PBP alto peso molecolare e bassa affinità) Meticillino-resistenza NAFCILLINA Orale no (acido sensibile) assorbimento variabile Parenterale ISOXAZOLIL PENICILLINE Orale (acido resistenti) assorbimento rapido ma non completo (variabile) Bile e liquor Ampio spettro (gram+ e gram-) Sensibili alla beta lattamasi (un inibitore delle beta lattamasi ne amplia lo spettro) capostipite associato al sulbactam Orale (stabile in ambiente acido) buon assorbimento Stafilococco 90% (problema interazioni) Metabolismo epatico Stafilococco 90% (problema interazioni) Eliminazione renale e biliare Parenterale (infezioni gravi) AMPICILLINA Renale e biliare Buona a livello di tessuti e liquidi organici (latte attenzione donne in allatamento) Attraversa tutte le membrane (placentare e BEE) Renale Biliare (ricircolo entero-epatico) Infezioni alte vie respiratorie (sinusiti, otiti medie, polmoniti, bronchiti, epiglottiditi) Faringiti NO Infezioni urinarie (enterobatteri ed E.coli) Meningite Infezioni da salmonella Induttore metabolismo epatico (estro progestinici e allopurinolo) 20% AMOXICILLINA associato all’acido clavulanico Orale (miglior assorbimento rispetto all’ampicillina) più completo e rapido Il cibo non interferisce con l’assorbimento L’assorbimento più completo rispetto all’ampicillina determina una minore incidenza della diarrea Picchi di concentrazione più elevati Secrezioni bronchiali Tratto urinario Infezioni alte vie respiratorie (sinusiti, otiti medie, polmoniti, bronchiti, epiglottiditi) Infezioni urinarie (enterobatteri ed E.coli) Meningite Infezioni da salmonella CARBENICILLINA E TICARCILLINA Penicilline attive contro lo pseudomonas aeruginosa e proteus Pseudomonas Aeruginosa Proteus (resistenti all’ampicillina) Sensibili alle beta lattamasi Più attive delle carbossipenicilline verso pseudomonas aeruginosa Sensibili alle beta lattamasi Parenterale Buona Passa la BEE Non viene metabolizzata e viene eliminata per via renale e biliare Infezioni gravi da gram – Polmoniti Batteriemie Infezioni su ustioni Spettro allargato (gram+ e gram-) In associazione con un inibitore delle beta lattamasi presentano lo spettro di attività più ampio tra le penicilline Sinergismo con amino glicosidi Ipokaliemia Emorragia (alterata aggregazione piastrinica) Sale disodico (elevate concentrazioni di Na+) MEZLOCILLINA E PIPERACILLINA Insufficienza cardiaca congestizia per ipernatriemia Infezioni urinarie resistenti a penicillina g e ampicillina Basso (non dà interazioni) Orale buono Intramuscolare endovenosa CEFALOSPORINE E CEFAMICINE CARBAPENEMI (IMIPENEM) MONOBATTAMI (AZTREONAM) Derivato della tienamicina Associato alla cilastatina che previene la degradazione da parte delle di peptidasi presenti a livello dei tubuli renali Resistente alle beta lattamasi Buona (sinovie,liquido pericardico,umor acqueo) Bile Attraversa le membrane (placenta e BEE) Via parenterale Via parenterale Diffondono un po’ meno rispetto ai carbapenemi Normalmente non vengono metabolizzate e vengono prevalentemente eliminate per via renale Il probenecid ne rallenta la secrezione Infezioni cutanee e tessuti molli Profilassi chirurgica Escreto immodificato nelle urine Infezioni Nausea e vomito Tratto urinario Intraaddominali Basse vie respiratorie Ossa Tessuti molli Crisi epilettiche Spettro simile più a quello degli amino glicosidi che dei beta lattamici Scarsa reattività crociata con i beta lattamici Escreto immodificato nelle urine Attraversa bene la BEE INIBITORI BETA LATTAMASI (ACIDO CLAVULANICO) Orale (ben assorbito) Parenterale La quantità di inibitore delle beta-lattamasi deve essere molto superiore rispetto a quella dell’antibiotico cosomministrato Non passa la BEE Prevalentemente renale CLORAMFENICOLO Orale (assorbimento buono e rapido) Parenterale (sottoforma di pro farmaco che si attiva dopo essere stato idrolizzato da delle Buona (bile, latte, fluido placentare, liquor) Principale via metabolica è quella epatica Eliminazione renale Ipersensibilità crociata Alcol (preferibile astensione) Nefrotossicità Infezioni gravi Malattia di lyme Gonorrea Meningiti Polmoniti Gram – aerobi No gram + e gram – anaerobi Non possiedono attività antibatterica Trattamento di infezioni in cui gli effetti terapeutici del farmaco superano i rischi di una potenziale Ipersensibilità crociata Molte Molte Potendo diffondere passivamente anche all’interno delle cellule eucaristiche e particolarmente sensibili sono le Inibisce il citocromo p450 Allungando l’emivita di farmaci metabolizzati da 50% esterasi) Parte del pro farmaco può essere eliminato dai reni prima di essere attivato Nei neonati c’è una diminuzione dell’attività esterasica tossicità Nel caso esistano farmaci con identica efficacia e potenzialmente meno tossici, essi dovrebbero essere prescritti al posto del cloramfenicolo Meningite batterica Infezioni da anaerobi Infezioni miste Rickettsiosi Brucellosi Febbre tifoide Salmonellosi cellule umane eritropoietiche Anemia emolitica in pz con G6PD carenza Effetto tossico dosedipendente (anemia, leucopenia o trombocitopenia reversibili) la soppressione dosedipendente del midollo osseo può proseguire fino all’aplasia letale Effetto idiosincratico (anemia aplastica o pan citopenia irreversibile e possibile predisposizione in pz sottoposti a trattamenti molto lunghi o a più cicli di terapia) Reazioni di ipersensibilità (rare) eruzioni cutanee Effetti tossici e irritativi (nausea, vomito e diarrea) Sindrome del bambino grigio (vomito,feci morbide e verdastre,respiro irregolare,colore cinereo,flaccido e ipotermico) dovuto a inadeguata attività della glucuronil transferasi epatica e questo sistema enzimatico (warfarin, fenitoina) Fenobarbital o rifampicina inducono il metabolismo epatico riducendo l’emivita dell’antibiotico e producendo concentrazioni sub-terapeutiche ridotta escrezione renale del farmaco non coniugato ERITROMICINA Batteriostatico anche se a concentrazioni elevate può avere un effetto battericida Non inibisce direttamente la formazione del legame peptidico ma è in grado di bloccare la reazione di traslocazione (una molecola di peptidiltRNA neosintetizzata si muove sul ribosoma dal sito accettore al sito peptidico (o sito donatore) Orale (somministrata sottoforma di pastiglie gastroresistenti perché inattivata dai succhi gastrici) Il cibo aumenta l’acidità gastrointestinale e può ritardare l’assorbimento (somministrare quindi lontano dai pasti) Endovenosa (trattamento infezioni gravi) Buona (anche osso,parenchima polmonare,secrezio ne bronchiali) Non diffonde nel liquor Raggiunge concentrazioni terapeutiche efficaci in tutti i tessuti tranne cervello e liquor Metabolizzati dal sistema p450 (CYP3A4) di cui sono substrati e inibitori Si concentra nel fegato e viene escreta prevalentemente con la bile Attraversa la placenta e passa nel latte L’eritromicina sembra inibire lo stadio di traslocazione, impedendo alla catena polipeptidica nascente, temporaneamente presente nel sito A della reazione di transpeptidazione, di muoversi nel sito P, o sito donatore Spettro sovrapponibile alla penicillina G ed è il farmaco da utilizzare in alternativa in caso di ipersensibilità (si può usare anche un chinolone ma l’alternativa classica è l’eritromicina) Cocchi e bacilli gram+ Se si incontra resistenza bisogna cambiare classe di farmaci Ottima diffusione polmone e bronchi Rappresenta una valida alternativa alla penicillina nella profilassi dell’endocardite batteriche in pz predisposti prima di sottoporsi a procedure dentarie Ben tollerati Rare reazioni allergiche Epatite colestatica è l’effetto collaterale più preoccupante Ad alte dosi dopo somministrane orale,si ha frequentemente dolore epigastrico per aumentata motilità gastrointestinale in quanto l’eritromicina agisce sui recettori della motilina (usata per questo nel postoperatorio per riattivare l’ileo paralitico Eritromicina e claritromicina inibiscono il citocromo p450 (CYP3A4) interagendo con Emivita circa 1-2 ore (short acting) carbamazepina corticosteroidi digossina acido valproico warfarin (acronimo W ACDC) Nausea, vomito e diarrea sono dosedipendenti Infezioni delle vie respiratorie, pertosse e difterite CLARITROMICINA Derivato semisintetico dell’eritromicina Orale (acido resistente) assorbimento rapido ma la biodisponibilità è ridotta al 50% a causa dell’effetto di primo passaggio Dovrebbe essere somministrata insieme al Buona (come eritromicina) Metabolismo epatico con produzione di alcuni metaboliti ancora attivi Il metabolismo è saturabile il che causa una Come eritromicina Emivita 5-9 ore (long acting) possibile unica dose giornaliera Legame proteine plasmatiche 4070% dipende dalla cibo che ne migliora l’assorbimento farmacocinetica non lineare dopo dosi elevate concentrazione Eliminata per vie renali ed extrarenali Escreta in parte immodificata, in parte sottoforma di metaboliti CHETOLIDI TELITROMICINA Solo per os Più stabile in ambiente acido rispetto ai macrolidi Diffonde bene nella maggior parte dei tessuti (come i macrolidi), superando la concentrazione plasmatica da 2 a 10 volte o anche in misura maggiore Altamente concentrata soprattutto all’interno di macrofagi e globuli bianchi Eliminato principalmente con le feci quindi per via biliare in seguito a metabolismo epatico (50% CYP3A4 50% metabolismo indipendente dagli enzimi microsomiali epatici) pertanto è possibile somministrare il farmaco anche a pz con insufficienza epatica o con insufficienza renale senza modificare il dosaggio del farmaco Infezioni delle vie respiratorie Esacerbazione di bronchite cronica Sinusite batterica Polmonite Generalmente ben tollerata Effetti collaterali più comuni sono nausea vomito e diarrea Raramente (disturbi visivi, disturbi epatici aumento delle transaminasi sieriche e casi di epatite, disturbi del tratto gastrointestinali come colite pseudo membranosa) Non è raccomandato in pz con miastenia grave in quanto può portare a un peggioramento della patologia Può causare un prolungamento clinicamente significativo del tratto QT e può aumentare il rischio di aritmia ventricolare in soggetti predisposti Non somministrare in pz: -affetti dalla sindrome Inibitore del sistema p450 Interazioni simili a quelle dell’eritromicina Substrato e forte inibitore dell’enzima CYP3A4 (le concentrazioni di farmaci che sono substrati del CYP3A4 aumentano se somministrati insieme alla telitromicina) Statine, fenitoina, digossina La somministrazione simultanea della rifampicina (forte induttore degli enzimi epatici) fa diminuire le concentrazioni sieriche della telitromicina Se si somministra un altro inibitore Emivita lunga (910 ore) unica dose giornaliera Legame con le proteine plasmatiche 6070% TETRACICLINE Orale (assorbimento incompleto e la percentuale di farmaco non assorbita aumenta con l’aumentare della dose somministrata) Assorbimento maggiore a digiuno Latte e derivati, antiacidi e integratori alimentari interferiscono con l’assorbimento delle tetracicline (quindi non dovrebbero essere somministrate contemporaneamente) Somministrazione parenterale (endovenosa per infezioni gravi; intramuscolare da evitare per irritazione locale e scarso assorbimento) Ottima in tessuti (tranne SNC in quanto non passano la BEE) e secrezioni (urina, prostata, latte materno) Oltrepassano la placenta Principalmente renale ma anche epatica (il farmaco può infatti essere escreto con la bile) Dopo l’escrezione biliare può subire il ricircolo enteroepatico Infezioni da Rickettsie Micoplasma Chlamydiae Antrace Infezioni bacillari (brucella, tularemia, colera) Acne No cocchi (stafilo, strepto, meningo cocchi) Non sono attive nei confronti di Shigella, salmonella e altre enterobacteraceae del QT lungo -ipokaliemia o ipomagnesemia non trattate -bradicardia marcata -trattati con determinati antiaritmici (es.cisapride) del CYP3A4 le concentrazioni della telitromicina aumentano Effetti sul tratto gastroenterico: non essendo completamente assorbite nel tratto gastrointestinale dopo somministrazione per os, a livello intestinale determinano una alterazione della flora batterica; questo può determinare irritazioni intestinali e sovra infezione da clostridium difficile che può dare colite pseudo membranosa L’assunzione di tetracicline è stata associata a esofagiti, ulcere esofagee e pancreatiti Estroprogestinici (ne abbassano l’efficacia perché ne aumentano il metabolismo) Effetti a livello epatico Effetti a livello renale Effetti a livello osseo (evitare nei bambini sotto gli 8 anni) Deposizione del farmaco nei denti e nelle ossa probabilmente a Litio (se somministrato insieme alle tetracicline la sua concentrazione plasmatica può raggiungere livelli tossici) Anticoagulanti (aumentano l’attività anticoagulante) causa delle sue proprietà di agente chelante e della formazione del complesso tetraciclinaortofosfato di calcio Permanente colorazione dei denti Riduzione della crescita ossea Effetti a livello cutaneo (colorazione brunastra) Superinfezioni (colite pseudo membranosa da clostridium difficile) Reazioni di ipersensibilità (ipersensibilità crociata) (reazioni cutanee, angioedema e shock anafilattico) Altre (tromboflebite in seguito a somministrazione via endovena soprattutto quando si usa sempre la stessa vena per infusioni ripetute; tossicità vestibolare: vertigini,atassia, nausea e vomito) Questi farmaci non dovrebbero essere somministrati: donne in gravidanza bambini di età inferiore agli 8 anni nefropatici e pz sotto diuretici AMINOGLICOSIDI Attività battericida fortemente dosedipendente Effetto post-antibiotico (attività antibatterica persistente dopo che la concentrazione plasmatica del farmaco è scesa al di sotto della MIC; tale effetto è dose-dipendente) Gli aminoglicosidi sono tra gli antibatterici più tossici Le concentrazioni sieriche devono essere monitorate per evitare accumulo del farmaco nell’organismo e tossicità Scarsamente assorbiti per via orale (alto peso molecolare e forte polarità) L’assorbimento nel tratto GI può aumentare nel caso di malattie GI (malattie infiammatorie intestinali, ulcere) Nelle infezioni sistemiche devono essere impiegati per via parenterale (tutti gli amino glicosidi vengono rapidamente assorbiti dai siti di iniezione intramuscolare) Assorbiti attraverso la cute lesionata Gli amino glicosidi sono cationi altamente polari e sono perciò poco assorbiti a livello del tratto gastrointestinale Dopo somministrazione orale o rettale meno ell’1% della dose viene assorbito I farmaci non vengono inattivati nell’intestino e vengono eliminati con le feci (dopo somministrazione orale non vengono assorbiti adeguatamente, non raggiungono concentrazioni adeguate nel liquor e sono tutti escreti assai rapidamente dal rene normale) L’instillazione di questi farmaci nelle cavità A causa della loro polarità gli amino glicosidi non penetrano nella maggior parte delle cellule, nel SNC e a livello oculare Si distribuiscono soprattutto nel liquido extracellulare Le concentrazioni nelle secrezioni e nei tessuti sono basse Alte concentrazioni si trovano soltanto nella corteccia renale, nell’endolinfa e nella perilinfa dell’orecchio interno (l’alta concentrazione in questi siti può contribuire alla nefrotossicità e alla ototossicità causata da questi farmaci (che può coinvolgere sia la componente cocleare sia quella vestibolare dell’VIII paio di nervi, tuttavia la componente maggiormente interessata è quella cocleare, quindi la funzione maggiormente compromessa è Escreti principalmente in forma attiva per via renale e in particolare per filtrazione glomerulare È cruciale modificare la terapia nel caso di alterata funzionalità renale per evitare il raggiungimento di concentrazioni tossiche (l’incidenza della nefrotossicità e dell’ototossicità è correlata alla concentrazione alla quale gli amino glicosidi si accumulano) Una via secondaria di escrezione è rappresentata dalla via biliare per attiva secrezione del farmaco Nei casi di sovradosaggio è fondamentale ricordarsi che gli amino glicosidi possono essere eliminati con l’emodialisi Possono essere inattivati dalle Gravi infezioni da bacilli gramLa streptomicina si usa nella terapia della TBC associata all’isoniazide e alla rifampicina nell’endocardite batterica (effetto sinergico streptomicina + penicilline) L’amikacina è il farmaco d’elezione per il trattamento empirico delle infezioni nosocomiali da gram- (quando ancora non si hanno i risultati dell’ antibiogramma) Neomicina e kanamicina devono essere limitate all’uso orale o locale Tutti gli amino glicosidi sono nefrotossici (la nefropatia è generalmente reversibile; più frequente ad alti dosaggi; la streptomicina è scarsamente nefrotossica ma presenta una marcata ototossicità irreversibile) e ototossici (danno vestibolare e perdita dell’udito relativamente frequenti; pz che ricevono un amino glicoside per più di 2 settimane o che abbiano fattori predisponenti per il rischio di ototossicità devono essere monitorizzati con audiogrammi in serie) L’accumulo si verifica principalmente quando le concentrazioni plasmatiche sono elevate La retrodiffusione al plasma è lenta, concentrazionedipendente ed è facilitata quando la concentrazione plasmatica del farmaco raggiunge i Il legame degli amino glicosidi con l’albumina plasmatica è trascurabile per cui non danno problemi di interazione La somministrazione degli amino glicosidi in un’unica dose giornaliera è da preferire salvo poche eccezioni (gravidanza, infezioni neonatali e pediatriche, pz con bassa clearance della creatinina poiché è maggiore la probabilità di accumulo) corporee con superficie sierosa può anche causa un rapido assorbimento e un’inaspettata tossicità per esempio blocco neuromuscolare Amino glicosidi ad esclusivo impiego orale (la molecola è stata costruita con un peso molecolare più basso e quindi c’è la possibilità di passaggio quella uditiva) penicilline valori minimi Possono provocare blocco neuromuscolare, parestesia e neuropatia periferica Neomicina e kanamicina sono le più tossiche (non devono essere usate per via parenterale) Hanno uno scarso potenziale allergenico e le reazioni di ipersensibilità sono estremamente rare LUCA GORDINI