milano nel settecento - Rete Civica di Milano

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MILANO
NEL SETTECENTO
FAI
XIV GIORNATA DI PRIMAVERA 2006
SCHEDE DIDATTICHE PER
GLI “ALLIEVI CICERONE”
La fine della dominazione spagnola
L'ultimo periodo della dominazione spa-
vando sull'erario del ducato, già minaccia-
gnola apre ad un trentennio di pace dopo
to dal costante aumento dei prezzi che,
lunghi decenni di scontri con i francesi
negli anni che seguono, colpisce indistin-
che, con il trattato dei Pirenei (7 novembre
tamente ogni ceto sociale: dagli artigiani ai
1659) trascurano il ducato di Milano,
mercanti, dai contadini ai feudatari.
nonostante le numerose azioni militari
Dopo l'interruzione della pace che vede
volte alla sua conquista, lasciandolo in
protagoniste Francia, Piemonte e Spagna
mano alla Spagna, ormai agonizzante.
in una serie di invasioni ed alleanze con-
I numerosi governatori che salgono al
cluse con il passaggio dei Savoia2 dalla
potere adottano qualsiasi mezzo per vive-
parte francese, nel 1698 a Milano, in
re con agiatezza imponendo tasse e gra-
piena decadenza, inizia un periodo di rina-
1
scita per la nobiltà ambrosiana, dopo centocinquant'anni di cupo spagnolismo, con
l'arrivo dell'ultimo governatore spagnolo,
Don Carlo Enrico di Lorena, principe di
Vaudemont, ricordato per aver ripristinato
un senso della giustizia da tempo ormai
vacante a causa del lassismo dei preceden-
Il lusso introdotto
dal governo
spagnolo si
manifestava durante
celebrazioni di
vario genere come
l’ingresso del
Governatore o
dell’Arcivescovo
ti funzionari e per aver introdotto nella
città le usanze più fastose della corte francese. La morte del sovrano di Spagna
Carlo II ( 1 novembre 1700) e la sua volon-
1
2
In base al trattato i francesi portarono il loro confine con la Spagna, fino alla catena dei Pirenei
Dapprima alleati con la Spagna
3
tà di nominare come unico erede universa-
La sconfitta finale della Spagna, già mina-
le della corona il duca d'Angiò che assume
ta da diversi decenni, segna un evento di
il nome di Filippo V, scatena in Europa
notevole importanza per la vita interna
la Guerra di Successione 3 spagnola
dell'Italia, in quanto non si limita a circo-
(1702/1714) che determina la caduta della
scrivere solo un passaggio a livello diplo-
dominazione spagnola in Lombardia oltre
matico o dinastico ma apre a radicali cam-
a rappresentare per Milano uno tra i peg-
biamenti nella vita economica, politica e
giori momenti della sua storia.
nelle strutture statali della penisola.
La Lombardia austriaca
Il passaggio dalla dominazione spagnola a
rinunciare con il trattato di Rastadt4
quella austriaca, lascia in eredità a que-
(1714), che sancisce la pace dopo la guer-
st'ultima una situazione precaria e di diffi-
ra di successione, al controllo sul territorio
cile gestione.
spagnolo. La spartizione dei territori che
La Spagna, infatti, aveva conquistato uno
rimase immutata fino alla Rivoluzione
stato economicamente integro grazie ai
francese, non lo dissuade dal desiderio di
numerosi interventi che erano stati appor-
continuare a regnare in terra spagnola
tati dagli Sforza nell'industria e in agricol-
tanto indurlo a circondarsi a corte della
tura. Al contrario, Milano ora si presenta
sua aristocrazia dando a Milano il titolo di
come una realtà estremamente compro-
“Grande Spagna”.
messa in cui ha preso il sopravvento una
In città, come già accennato, la situazione
classe di ereditieri privilegiati che incombe
non è tra le più rosee, come ricorda il
sulle popolazioni agricole.
Giusti: “(…) la città ha l'aspetto di un
è necessario
signoraccio che abbia grandi possessi e
aggiungere che la situazione che incombe
grandi debiti, e quantità di decorazioni
sul ducato è ulteriormente aggravata dal-
sopra una giubba rossa logora e sversata”
A questa testimonianza
l'incapacità ed inerzia del governo austriaco ad apportare soluzioni concrete.
Nonostante la fragile economia lombarda,
Milano sabauda
Milano si appresta ad accogliere i nuovi
regnanti. Nel 1711 l'arciduca Carlo, Carlo
Ad un intermezzo a cui segue la cacciata
III come re di Spagna, diviene imperatore
degli austriaci e che vede Milano assediata
d'Austria con il nome di Carlo VI dovendo
dalle truppe franco piemontesi a causa
3
Con la costituzione di diversi schieramenti che vedono Francia, Spagna, Baviera, Portogallo e Savoia fronteggiarsi contro Austria, Inghilterra
e Olanda, si può considerare come l'ultimo dei conflitti che minarono la pace di Vestfalia (1648) nella quale, a conclusione della guerra dei
Trent'anni, si posero le premesse per l'equilibrio dell'Europa degli Stati nazionali nel successivo secolo e mezzo.
4
Concluso tra la Francia e il sovrano a cui furono consegnati i Paesi Bassi spagnoli, i Ducati di Mantova e Milano, la Sardegna e il Regno di Napoli.
4
In quale stato la
Spagna ricevesse
questa Provincia(il
Milanese), in quale
la lasciasse, noto è
abbastanza.(…)
Frattanto alcuni
magistrati e primari
cittadini, impunemente, col favore
dell’oscurità, laceravano la pubblica
causa per tal modo,
che vedevansi riuniti
tutti i mali della
Repubblica e della
Monarchia in un
mostruoso sistema ,
che aveva per base
la licenza , ed offendeva molti, premiando pochi (…).
Allo spirito del commercio si sostituì lo
spirito del litigio;
l’impero de’ curialis’estese sulle scienze, sulle arti, sulle
finanze, sulle monete, sul commercio e
su tutte le regie e
civiche amministrazioni: provincie che
in nessuna parte
dell’Europa colta gli
sono soggette”.
Pietro Verri
Assedio del castello
di Milano posto
dagli alleati
gallo sardi
11-29 dicembre 1733
della guerra di successione polacca (1733-
Il 1736 pone fine alla presenza sabauda,
1738) che disperde gran parte delle ener-
Francia e Austria hanno sospeso le ostilità
gie dell'impero asburgico, non tarda a farsi
e Milano è gia volta ad accogliere il ritorno
sentire, da parte dei cittadini milanesi, la
al “paterno regime”.
nostalgia della dominazione austriaca,
derivata dall'insolenza dei francesi e dal
dilagare di un'esagerata atmosfera di
mondanità riservata al solo ceto nobiliare.
Pietro Verri così descrive quel periodo:
<Dopo tanti aggravi imposti dal governo
alemanno è incredibile l'affetto che a lui si
conserva quasi da tutti>.
La Restaurazione Austriaca
La situazione che si presenta alla città lom-
sciuti da Carlo VI che, intanto, si prepara a
barda non è tra le più rosee. Le decisioni
celebrare le nozze alla primogenita Maria
prese dal governo precedente vengono
Teresa con Francesco Stefano di Lorena.
mutate o totalmente annullate. I titoli nobi-
Il ricevimento è memorabile, le dame
liari e le cariche insignite ai collaboratori di
indosseranno il modesto abito allora in
Carlo Emanuele di Savoia da parte del
uso, l'adrienne5, o il fastoso mantò?
medesimo sovrano non vengono ricono-
L'erede al trono da ordine che venga
indossato quest'ultimo e, intanto, la città
risplende di luminarie per festeggiare l'avvenimento.
Agli inizi del XVIII sec il vestiario dei milanesi resta sobrio e composto, senza venire
eccessivamente influenzato dalla contemporanea moda francese sfarzosa e, talvolta, caricaturale. L'abbigliamento dei gentiluomini è, infatti, ancora legato alla linearità dei costumi del secolo precedente.
Tuttavia, l'evoluzione del gusto nella moda
maschile, si radica anche nella Milano del
tempo: le giubbe, di velluto o di seta
pesante che nascondono una lunga sottoveste a colori, si allungano fino al ginoc-
3
Sopravveste fornita di strascico e chiusa davanti su un ampia scollatura. Il nome deriva dall’omonima commedia in cui viene indossato
tale capo per la prima volta dall’attrice francese Dancourt.
5
chio mentre pizzi e risvolti ricamati ador-
re e da tupè e il lusso sfrenato prende
nano i colli e i polsi dei capi d'abbiglia-
piede a tal punto che Maria Teresa si vede
mento. Lunghe calze bianche fino al
costretta a dare disposizioni per limitarne
ginocchio arricchite dagli scarpini di verni-
la diffusione, favorita anche dall'importa-
ce sostituiscono gli stivali rovesciati del
zione di prodotti francesi.
Seicento e lo spadino di corte, prende il
posto della spada, ormai retaggio del
secolo precedente.
La seconda metà del Settecento assimila
ampiamente i dettami della moda provenienti dalla “ville lumiere” e, al colore, si
aggiungono elementi decorativi di grande
effetto come la bordura e il gallone d'oro
o d'argento.
Allo stesso modo, anche gli abiti femminili, in un primo tempo, ancora influenzati
dalla composta moda Secentesca vengono
confezionati con stili più consoni al mutare dei tempi, rappresentati da corsetti attillati e gonne amplissime. La chioma delle
dame è arricchita da cappelli di vario geneAlla morte di Carlo VI avvenuta nel 1740,
ha inizio un nuovo periodo di controversie:
l'ascesa al trono di Maria Teresa, secondo i
termini della Prammatica Sanzione apre
alla Guerra di Successione Austriaca
(1740-1748)
che
vede
contrapposte
Francia, Spagna, Prussia e Baviera all'imperatrice, alleata di Inghilterra, Olanda e
Savoia, passata a questa coalizione nel
1743 dietro le promesse del Vigevanasco,
del Vogherese e dell'Alto Novarese.
Con la Pace di Aquisgrana (1748), viene
confermata la corona imperiale alla sovrana austriaca che da inizio ad un lungo
periodo di pace, grazie ad una serie di trattati stipulati con gli Stati di confine, e di
riforme.
6
Pubblicata
dall'Imperatore,
dopo la morte
prematura
dell'erede al trono
Leopoldo, assicura
la successione al
trono alla figlia
primogenita,
Maria Teresa
La Lombardia austriaca, nonostante
• un rincaro dei generi di prima
tutto, risente notevolmente di questi
necessità causato dai passaggi e
eventi, che ne influenzano l'economia
dagli acquartieramenti degli eserci-
e la vita sociale provocando:
ti, dai danni provocati ai raccolti ai
• il ristagno dei commerci e delle atti-
quali si aggiungono le calamità
vità manifatturiere
• un aumento della povertà dei ceti
naturali, come le carestie e le epidemie.
più deboli
L'assolutismo illuminato:
le riforme di Maria Teresa e Giuseppe II
L'assolutismo
illuminato apre
ad una fase storica
comune a molti
regni d'Europa nei
quali i sovrani,
grazie alla positiva
influenza delle
nuove idee
illuministe,
apportano
sostanziali riforme
all'interno del
sistema assolutistico.
Maria Teresa d'Austria decide, da subito,
sostenere le spese belliche, sempre
di non proseguire sulla strada tracciata
più gravose.
dalla precedente amministrazione ag-
• limitare l'intervento del clero negli
gravata da prestiti, aumenti fiscali e
affari di Stato, dapprima, collocando-
cessioni di monopoli e, con il figlio
lo in una situazione di equità con que-
Giuseppe II, co-reggente dal 1765 e
st'ultimo, in seguito, con Giuseppe II,
imperatore dal 1780 al 1790 attua in
considerandolo, definitivamente, in
Lombardia una serie di riforme tali da
una posizione subalterna.
ridisegnare la struttura dello Stato e dare
nuovi impulsi alla vita politica, economica e sociale sulla base dei principi dettati dall'assolutismo illuminato.
Se pur secondo modalità differenti,
(Maria Teresa attraverso un intervento
programmatico, mentre Giuseppe II con
cambiamenti radicali che lo renderanno
impopolare tra i sudditi ma che daranno
un ultimo taglio ai residui feudali ancora
esistenti ) entrambi perseguono gli stessi obiettivi:
• riattivare la macchia produttiva lombarda
• sanare il debito pubblico
Maria Teresa
d’Austria
• incamerare proventi per lo Stato e per
7
Le trasformazioni urbanistiche di Milano
nella seconda metà del Settecento.
L'amministrazione austriaca, per riorganiz-
Severo e chiamato Acqualonga, che solca
zare l'organismo urbano, in questi anni,
assialmente il borgo della porta Orientale
attua una serie di iniziative per una miglio-
fin verso il 1770 e che, una volta ricoper-
re fruizione e manutenzione degli spazi
to, rende più larga e agevole la parte ter-
viabili sia con la numerazione in un'unica
minale del Borgo.
successione continuata degli edifici d'abi-
Le trasformazioni avvengono di pari passo
tazione6 che con la posa di una regolare
con le riforme sopra accennate:
pavimentazione a selciato , di scoline per il
• la riforma fiscale
deflusso idrico e, nelle vie principali, di cor-
• l'istituzione di moderni servizi di ammi-
7
donate di pietra per lo scorrimento dei
nistrazione statale
mezzi a ruota. Fino al 1786 le strade, di
• l'eliminazione di numerose corporazioni
notte, non sono dotate di illuminazione e,
religiose ( su un totale nel 1768 di quasi
a tale inconveniente, si rimedia con i lac-
300 monasteri, conventi e luoghi pii, nel
chè precedenti e carrozze con fiaccole a
giro di vent'anni se ne falcidiano la
mano, con i lanternini e con le lampade
metà) e i relativi edifici sono, in parte,
accese davanti alle immagini devozionali
adibiti ad usi civili e, in parte, distrutti
sparse per la città. Infatti solo a partire da
per destinare le loro superfici a nuove
questa data, Milano, viene fornita di illu-
costruzioni e i loro orti a parchi.
minazone notturna
con un sistema di
La monarchia asburgica con una mirata
lampade ad olio sospese. Verso la metà del
azione di rinnovamento, pur lasciando anco-
Settecento viene valorizzato dalla famiglia
ra i poteri locali in mano al ceto nobiliare,
Serbelloni, appartenente alla più alta ari-
ridimensiona la vecchia struttura sociale
stocrazia milanese, il corso di Porta
anche attraverso una innovativa distribuzio-
Orientale (l'attuale corso Venezia), che
ne dell'assetto urbano, in chiave illuminista,
ospiterà nel corso del tempo alcune
coordianata
importanti dimore signorili.
Giuseppe Piermarini che al rococò sosti-
Il miglioramento della circolazione oltre
tuisce forme più semplici che preparano al
alla modifica della pavimentazione strada-
neoclassicismo e che, nell'ultimo quarto di
le è derivata dalla copertura e obliterazio-
secolo, opera sulla città apportando modifi-
ne superficiale di alcuni tratti di canali
che non su un piano complessivo, ma per
medioevali a cielo aperto per facilitare il
fuochi, tra loro indipendenti, con sistema-
passaggio nelle vie ad essi adiacenti
zioni monumentali e prestigiose che qualifi-
(come è il caso del canale derivato dal
cano singole zone della città.
dall'<imperial
architetto>
6
Prima della seconda metà del Settecento la denominazione e la numerazione delle case veniva designata dalle chiese vicine, in quanto, la
città, all’epoca ,contava ben duecentosessanta chiese.
7
Tra la seconda metà del Cinquecento ed il Seicento, le strade e gli spazi pubblici sono ancora in terra battuta, l’aspetto dell’edilizia minore
è costituito da case di dimensioni ristrette a due o tre piani, spesso dotate di botteghe, mentre le strade sono prive di numerazione civica e
di illuminazione.
8
Il suo intervento si dispiega, soprattutto,
La necessità di edificare nuovi uffici ammi-
nelle aree di più vecchio impianto, con la
nistrativi utilizza l'espropriazione delle
ristrutturazione di un buon numero di
strutture religiose per dar luogo ad una
dimore patrizie8, nelle loro varie articola-
innovativa ricollocazione funzionale degli
zioni stilistiche, manieristica, barocca e
spazi con la riorganizzazione di piazze e di
rococò che suggellano il tono delle strade
vie aperte ad un più decoroso passaggio
più dignitose aprendosi posteriormente a
delle carrozze, in particolar modo quelle
giardini curati nella loro architettura.
imperiali tra la dimora Regio Ducale e il
Il notabilitato, focalizza , ora , la sua atten-
Teatro della Scala.
zione su buona parte dello spazio conte-
Piermarini, influenzato dal clima culturale,
nuto tra le due cerchie che, alienato ai reli-
disegna, inoltre, servizi di svago in alcune
giosi, sul lato nord orientale della città, si
zone periferiche incamerate dopo la rifor-
apre ad una diversa fruizione ormai lonta-
ma degli enti religiosi (quelle degli orti
na dalle atmosfere pararurali della prima
orientali), ove crea giardini pubblici e trac-
metà del secolo.
cia un viale da passeggio sui bastioni.
Società, cultura e scienze nell'età delle riforme
Nel XVIII sec il fermento che investe tutta
la Francia nella politica e nei molteplici
campi del sapere estende la sua influenza
sull'intera Europa coinvolgendo anche la
nostra penisola e provocando profonde
modificazioni in ogni ambito culturale,
Giuseppe Parini
(1729-1789)
con il poemetto
“Il Giorno” pubblica
la più importante
opera satirica
sulla società
settecentesca.
dalle scienze alle arti mentre, politicamente, si aprono le porte alle costituzioni, alle
libere elezioni e ai governi rappresentativi.
Soprattutto nella seconda metà del
Settecento, Milano rappresenta per l'Italia
il fulcro di tale spirito di rinnovamento
sostenuto dall'avvento della borghesia a
cui è lecito attribuire un'azione rilevante
dall'Illuminismo e dalla tecnica.
volta al consolidamento delle conquiste
Le accademie milanesi sono il risultato dei
sociali. La cultura milanese è all'avanguar-
nuovi fermenti: all'Accademia dei Cavalieri
dia e, dopo aver abbandonato, in parte, la
si discute di filosofia e di meccanica, alla
dedizione agli studi umanistici, è ora
Società Patriottica promossa dallo stesso
protesa verso le innovazioni apportate
governo austriaco nel 1776, si disserta di
6
La proliferazione del palazzo signorile si diffonde progressivamente nel centro storico, provocando la demolizione di insediamenti abitativi
precedenti.
9
gelsi, della produzione del vino e dei rimedi contro la pellagra.
Giuseppe Parini, Cesare Beccaria
e Pietro Verri oltre ad essere i protagonisti ai quali si ricollega il mondo letterario,
filosofico ed economico della Milano
Settecentesca, attraverso le loro opere,
introducono, nella società del tempo, un
più equo riconoscimento dei diritti e dei
doveri di ogni classe sociale.
L'aristocrazia, dal canto suo, non va oltre
le mondanità salottiere che trasformano la
cultura in pettegolezzo e il salotto per
eccellenza diviene il teatro.
Pietro Verri
animatore con suo
fratello Alessandro
dell’anti-accademia
“Dei Pugni”e
redattore della rivista
“Il Caffè”, periodico
letterario scientifico
di ispirazione
illuminista.
Cesare Beccaria
grazie al suo libro
“Dei delitti e delle
pene” apporta
numerose
modificazioni al
diritto penale del
tempo facendo
abolire tante pene
infamanti come la
tortura (1789) oltre
che promuovere
(1785) un nuovo
codice informato a
criteri di maggiore
salvaguardia della
giustizia.
Il “Caffè” si presenta così al pubblico
milanese: < Cos’è
questo Caffè? E’ un
foglio di stampa che
si pubblicherà ogni
dieci giorni . Cosa
conterrà questo
foglio di stampa?
Cose varie, cose
disparatissime, cose
inedite, cose fatte
da diversi autori,
cose tutte dirette
alla pubblica utilità!
Va bene, ma con
quale stile saranno
scritti questi fogli?
Con ogni stile che
non annoi…>
Il Caffè, con uno
stile spigliato e poca
cura per la purezza
della lingua attacca
il vecchio regime, il
feudalesimo con i
suoi pregiudizi e i
suoi abusi, sollecita
le riforme, denuncia
le imposture, deride
il cattivo gusto,
combatte il campanilismo, invitando il
lettore ad amare ,
soprattutto, la patria
degli italiani.
10
Nel Settecento Milano fu investita da uno
fratelli
Montgolfier,
contagiò
anche
spirito scientifico ed innovatore, che trovò
Milano, prima città italiana ad assistere al
i suoi luoghi di affermazione nelle iniziati-
volo del pallone aerostatico pilotato da
ve editoriali, nell'Università pavese e nelle
Paolo Andreani, che volteggiò sulla città
scuole di Milano. La travolgente moda per
nel febbraio 1784.
la navigazione aerea, lanciata nel 1783 dai
Nel 1778, due anni
dopo l’incendio del
teatro ducale, fu
inaugurato con la
rappresentazione
dell’opera “Europa
Riconosciuta” del
maestro Antonio
Salieri, il nuovo
teatro di Milano
“la Scala”
(così chiamato
perché sorse
sull’area occupata
dall’abbattuta
chiesa di S.Maria
alla Scala)
Chiesa di Santa Maria alla Scala
Teatro la Scala
Paolo Andreani
e il suo pallone
aerostatico
11
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