CAPITOLO 2 Le strutture politiche economiche e sociali del Cinquecento Con la morte di Lorenzo il Magnifico nel 1492 ha termine quella politica di pace e di equilibrio. Nel 1494 scnde in Italia Carlo VIII chiamato da Ludovico il Moro che era riuscito a impadronirsi del ducato di Milano. Carlo VIII riuscì ad arrivare fino a Napoli ma il suo successo fu di breve durata. Questa invasione rivelò la volubilità e la fragilità degli Stati della penisola. Inizia quel processo che vide la perdita della libertà per la maggior parte degli dell’Italia. Dopo Carlo VIII i francesi scendono di nuovo in Italia e si impadroniscono del Ducato di Milano, mentre la Spagna si insedia nella parte meridionale. La contesa viene vinta dalla Spagna e Carlo V si fa incoronare re e imperatore d’Italia dal papa Clemente VII. Nel 1527 i lanzichenecchi, le truppe mercenarie spagnole, saccheggano Roma; questo e il momento rivelatore della grande crisi della storia italiana. Lo Stato della Chiesa rivela una debolezza profonda. Il figlio di Alessandro VI, Cesare Borgia cerca di creare una stato nell’Italia centrale con l’appoggio del padre, ma il suo progetto, che ha ispirato il Principe di Machiavelli, naufragherà con la morte del papa. Firenze cerca di opporsi alla situazione esistente; il passaggio di Carlo VII provoca una reazione popolare che conduce alla cacciata di Piero de Medici, alla proclamazione di una repubblica di tipo democratico con a capo Girolamo Savonarola, ma la condanna e la scomunica di quest’ultimo portano al ritorno dei Medici. Vi è anche la crisi degli stati minori, poiché le corti perdono il potere politico e sono sempre più indebolite. Gli stati Italiano mancano soprattutto di eserciti propri e quindi sono costretti ad assoldare mercenari. Il Rinascimento nasce all’interno di queste contraddizioni e di questa crisi dell’Italia. Con la pace di Cateau-Cambresis a partire dal 1559 la situazione si stabilizza. La Spagna che ha sconfitto la Francia estende il suo predominio in Italia occupando Milano Napoli la Sicilia e la Sardegna. © Federico Ferranti S.T.A. www.quartof.com