. p. A 1 3 IL CONTRATTO COLLETTIVO DI LAVORO S. Capitolo La contrattazione collettiva 䉴 Costituisce il compito fondamentale dei sindacati i 䉴 Rappresenta la maggiore espressione dell’autonomia sindacale Generalità 䉴 Sono di regola, le associazioni sindacali portatrici del potere negoziale • dal lato dei lavoratori, non essendo questi titolari di un proprio potere negoziale, il sindacato trae tale potere direttamente dall’ordinamento sindacale che è, al contempo autonomo e originario: di conseguenza il sindacato dei lavoratori agisce sulla base di una rappresentanza di interessi Es se Soggetti dal lato dei datori di lavoro, i soggetti sindacali sono investiti del potere negoziale appartenente ai singoli datori di lavoro: di conseguenza essi operano sulla base di una rappresentanza di volontà li • br 䉴 È finalizzata al raggiungimento di un accordo, cd. contratto collettivo © 䉴 Secondo la dottrina dominante è «l’accordo tra un datore di lavoro (o un gruppo di datori di lavoro) ed una o più organizzazioni di lavoratori, allo scopo di stabilire il trattamento minimo garantito e le condizioni di lavoro alle quali dovranno conformarsi i singoli contratti individuali di lavoro stipulati sul territorio nazionale» Contratto collettivo ht Osservazioni ig Lo scopo del contratto collettivo è quello di evitare disparità di trattamento tra i lavoratori di una stessa categoria . Esso infatti, regola in modo uniforme i rapporti individuali di lavoro degli appartenenti ad una medesima categoria professionale, nonché vincola i datori di lavoro aderenti alle associazioni stipulanti ad applicare il trattamento economico e normativo previsto nel contratto stesso. Evoluzione storica del contratto collettivo yr 2 C op Il contratto collettivo di diritto pubblico 䉴 Nel periodo fascista, la L. 563/1926 riconosceva una sola organizzazione professionale, per ciascuna categoria di lavoratori o datori di lavoro. Le associazioni sindacali avevano personalità giuridica di diritto pubblico • i contratti collettivi avevano valore di fonte di diritto obiettivo, con applicazione generalizzata a tutti gli appartenenti alla categoria professionale (cd. efficacia erga omnes) 29 . A p. secondo la previsione della norma i sindacati avrebbero potuto acquisire, attraverso il meccanismo della registrazione, personalità giuridica di diritto pubblico • i contratti collettivi stipulati dai sindicati così registrati, rappresentati unitariamente in proporzione al numero degli iscritti, avrebbero avuto efficacia nei confronti di tutti gli appartenenti alla categoria professionale br i S. • 䉴 Con la caduta del fascismo, le norme corporative non furono abrogate 䉴 La Costituzione repubblicana all’art. 39, ultimo comma, sancisce che: «i sindacati registrati … possono … stipulare contratti collettivi con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce» Tale disposizione è rimasta, però, inattuata se Art. 39 Cost. i decreti luogotenenziali del 1943 e del 1944 lasciarono in vigore i contratti collettivi stipulati dalle disciolte organizzazioni corporative, che potevano però essere derogati dai successivi contratti collettivi contenenti una disciplina più favorevole li Il contratto collettivo di diritto pubblico • Es 䉴 Stante la mancata attuazione della norma costituzionale, fu emanata la L. 741/1959 recante «Norme transitorie per garantire minimi di trattamento economico e normativo ai lavoratori», che delegava il Governo ad emanare decreti legislativi che determinassero le condizioni minime di lavoro per tutti gli appartenenti ad una medesima categoria di lavoratori la L. 741/1959, pur attribuendo in sostanza efficacia generale ai contratti collettivi con modalità diverse da quelle previste dall’art. 39 Cost., fu considerata legittima perché legge transitoria, provvisoria ed eccezionale • successivamente fu però emanata la L. 1027/1960, che, conferendo al Governo il potere di emanare norme uniformi alle clausole degli accordi economici e dei contratti collettivi stipulati entro i dieci mesi successivi all’entrata in vigore della L. 741/1959, faceva perdere a questa il suo carattere di transitorietà • la Corte costituzionale dichiarò, pertanto, con sent. 106/1962, incostituzionale la legge di proroga n. 1027/ 1960 , con la conseguente caducazione di tutti i decreti che, emanati in base ad essa, avevano recepito i suddetti contratti collettivi • l’effetto della sentenza della Corte è che non è consentita l’emanazione di una legislazione a tappeto che recepisca il contenuto dei contratti collettivi rendendoli così vincolanti erga omnes op yr ig ht © I contratti collettivi recepiti dalla L. 741/1959 • C Il contratto collettivo di diritto comune 30 䉴 Costituisce l’unico tipo di contratto collettivo stipulabile attualmente . A p. 3 Il contratto collettivo di diritto comune S. 䉴 È stipulato da sindacati che, non avendo personalità giuridica, operano come associazioni non riconosciute 䉴 È così chiamato in quanto regolato dalle norme di diritto comune valide in materia contrattuale (art. 1322 ss. c.c.) Generalità 䉴 Avendo natura privatistica, non è fonte di diritto obiettivo i 䉴 Vincola esclusivamente gli associati alle organizzazioni sindacali (di datori e lavoratori) che lo hanno stipulato Caratteri 䉴 Sono la generalità e l’astrattezza, poiché tale contratto non costituisce la diretta disciplina dei singoli rapporti di lavoro, ma rappresenta la base ed il presupposto cui dovranno uniformarsi le regolamentazioni dei singoli rapporti individuali Causa 䉴 Consiste nella «realizzazione dell’interesse collettivo professionale alla pattuizione di disposizioni vincolanti per coloro che hanno costituito o costituiranno rapporti di lavoro individuali compresi in quello che risulta essere il campo di applicazione della disciplina collettiva pattuita» Forma 䉴 In assenza di specifica previsione legislativa, si ritiene che il contratto collettivo debba essere redatto per iscritto, a pena di nullità, e sottoscritto da tutti gli stipulanti (forma scritta ad substantiam) Efficacia spaziale 䉴 Il contratto collettivo di categoria (es. metalmeccanici) trova applicazione su tutto il territorio nazionale © Es se li br Natura giuridica 䉴 Si colloca nella categoria dei negozi giuridici e, tra questi, è assimilabile ai contratti normativi, cioè a quei contratti che invece di regolare immediatamente gli interessi delle parti, determinano i contenuti di una futura produzione contrattuale 䉴 Unilateralmente sindacale: il contratto collettivo è stipulato da un singolo datore di lavoro con l’organizzazione collettiva dei lavoratori Tipologia ht ig yr Scopo 䉴 Bilateralmente sindacale: il contratto collettivo è stipulato da contrapposte associazioni sindacali di datori di lavoro, da un lato, e prestatori di lavoro, dall’altro 䉴 Stabilire le condizioni uniformi e obbligatorie valide per tutti i prestatori di una determinata categoria • attiene al complesso di clausole destinate ad avere efficacia nei singoli rapporti di lavoro (es. livelli retributivi, orario di lavoro etc.) e a disciplinare i rapporti individuali • attiene ai diritti ed agli obblighi che le parti stipulanti reciprocamente si riconoscono e può avere un contenuto vario 䉴 Normativo C op Contenuto 䉴 Obbligatorio 31 . A 䉴 È, di regola, la disciplina dei rapporti individuali di lavoro subordinato Esclusioni 䉴 Sono esclusi dalla competenza negoziale collettiva i rapporti di lavoro disciplinati con atti della pubblica autorità, in conformità di legge 4 S. p. Oggetto Disciplina del contratto collettivo di diritto comune i 4.1 • L’efficacia soggettiva del contratto collettivo 䉴 Quando solo il lavoratore o solo il datore sia iscritto all’associazione sindacale stipulante il contratto collettivo, il rapporto di lavoro fra loro instaurato non ricade sotto la sua regolamentazione 䉴 Tuttavia, dal lato dei lavoratori prevale l’applicazione generalizzata, sia per motivi di carattere pratico (il datore dovrebbe tenere contabilità separate per i lavoratori iscritti cui si applica il CCNL e per quelli non iscritti), sia per motivi di opportunità (l’applicazione del CCNL solo agli iscritti favorirebbe la sindacalizzazione) 䉴 Una o entrambe le parti del rapporto di lavoro non sono iscritte alle associazioni sindacali stipulanti © Applicabilità di fatto del contratto Es se li Principio dell’iscrizione delle parti stipulanti br 䉴 Gli effetti del contratto collettivo sono limitati ai soli iscritti alle associazioni sindacali stipulanti • adesione esplicita, viene ad esempio indicato nel contratto individuale che verrà applicato al rapporto di lavoro un determinato CCNL • adesione implicita, il datore di lavoro applica costantemente un determinato CCNL o i suoi aspetti più rilevanti, pur non essendovi in alcun modo obbligato ig ht 䉴 In applicazione dell’art. 36 Cost., la giurisprudenza estende l’efficacia del contratto collettivo anche nei confronti di lavoratori non appartenenti ad associazioni stipulanti, al fine di garantire loro una retribuzione sufficiente e proporzionata C op yr Estensione del contratto collettivo ex art. 36 Cost. 32 䉴 L’estensione viene realizzata attraverso l’utilizzo, da parte del Giudice di merito, dei livelli retributivi previsti nel contratto collettivo di settore da applicare al caso concreto, costituendo parametri per stabilire se il trattamento economico corrisposto al lavoratore in concreto è sufficiente e proporzionato 䉴 Ciò è possibile perché la norma costituzionale può essere direttamente richiamata dal lavoratore in sede di eventuale controversia con il datore di lavoro: • sia perché la giurisprudenza ha normalmente considerato i livelli retributivi indicati nel contratto collettivo rispettosi dei criteri indicati dall’art. 36 Cost. • sia perché consentito al Giudice determinare la retribuzione ex art. 2099 c.c. . A p. 䉴 L’applicazione dei livelli retributivi contenuti nel contratto collettivo da parte del Giudice, non determina l’estensione erga omnes di tutto il contratto, ma soltanto della parte economica S. 䉴 Il Giudice è comunque libero di modificare i livelli retributivi onde adattarli al caso concreto 4.2 • L’efficacia oggettiva del contratto collettivo e i rapporti con le altre fonti le norme della Costituzione, del diritto sovranazionale e le leggi nazionali prevalgono su quelle del contratto collettivo e quindi non possono essere da esso derogate • il contratto collettivo, a sua volta, prevale sugli usi (o sulla consuetudine) 䉴 Gerarchia delle fonti li La posizione del contratto collettivo nella gerarchia delle fonti br i • il contratto collettivo e il contratto individuale di lavoro, avendo entrambi natura privatistica, sono formalmente sullo stesso livello gerarchico Es se • • si ritiene che rientri fra i principi generali del diritto • comporta che tra più fonti regolatrici del rapporto di lavoro, deve prevalere quella più favorevole per il lavoratore (anche se gerarchicamente inferiore) • in particolare, la norma di legge può essere derogata dal contratto collettivo che prevede condizioni migliorative (derogabilità in melius) • nei rapporti tra contratto individuale e collettivo di lavoro • nell’ambito degli stessi contratti collettivi in relazione alla materia ed al territorio • nei rapporti tra contratto collettivo ed usi aziendali, regolamenti d’impresa etc. • in forza di esigenze contingenti (es.: difesa degli assetti occupazionali o contenimento del costo del lavoro), la legge può prevedere che il contratto collettivo disponga in senso peggiorativo ht La derogabilità per condizioni più favore voli al lavoratore © 䉴 Principio del favor prestatoris 䉴 Eccezioni C op yr ig 䉴 Operatività della derogabilità in melius 33 . A il contratto collettivo e il contratto individuale, entrambi espressione dell’autonomia privata, si collocano nello stesso ordine all’interno della gerarchia delle fonti • dalla funzione di tutela che il primo svolge deriva che il contratto individuale non possa derogare alle disposizioni contenute nel contratto collettivo, a meno che non siano più favorevoli per il lavoratore • da ciò deriva che le clausole del contratto individuale difformi da quelle del contratto collettivo sono nulle • tale nullità parziale, comporta la sostituzione delle clausole nulle del contratto individuale con le corrispondenti clausole generali previste dal contratto collettivo Es S. i se li Rapporti tra contratto collettivo e contratto individuale br 䉴 Generalità p. • i contratti individuali possono derogare al contratto collettivo, prevedendo condizioni più favorevoli per il lavoratore • per individuare la disciplina concretamente applicabile, in dottrina prevale la teoria della valutazione globale , in base alla quale bisogna esaminare complessivamente ciascuna fonte e, dopo aver determinato quale può considerarsi globalmente più favorevole, applicare quest’ultima © 䉴 Derogabilità in melius • ht 䉴 Se ad uno stesso rapporto di lavoro sono applicabili più contratti collettivi di livello diverso, può sorgere il problema di un contrasto tra le rispettive disposizioni C op yr ig Rapporti tra contratti collettivi di diverso livello 34 䉴 Preliminarmente, bisogna verificare se tale contrasto può risolversi in via interpretativa, attribuendo ad ogni disposizione un significato compatibile con le altre 䉴 Se il ricorso all’ermeneutica dà esiti negativi, è necessario individuare la disposizione prevalente attraverso l’utilizzo del principio generale relativo alla successione dei contratti stipulati tra le stesse parti 䉴 Pertanto, in base a tale criterio (cd. cronologico, fondato sull’assenza di una gerarchia tra i contratti) il contratto collettivo sopravvenuto prevale in ogni caso . A p. 5 L’interpretazione del contratto collettivo di diritto comune 䉴 Dalla natura privatistica del contratto collettivo si desume che esso debba essere interpretato secondo le norme vigenti in tema di interpretazione dei contratti di cui agli artt. 1362 e ss. c.c. S. Disciplina applicabile i 䉴 Il D.Lgs. 40/2006 ha introdotto con l’art. 420bis c.p.c. la possibilità per il giudice di statuire in via pregiudiziale sulle questioni concernenti l’efficacia, la validità o l’interpretazione del contratto collettivo che siano rilevanti per la decisione della controversia oggetto di causa. D.Lgs. 40/2006 br 䉴 Tale provvedimento normativo ha provveduto ad inserire la violazione o la falsa applicazione dei contratti e accordi collettivi nazionali di lavoro tra i motivi di ricorso in Cassazione delle sentenze pronunciate in grado di appello o in unico grado (art. 360 c.p.c. n. 3). li Il procedimento di stipulazione del contratto collettivo • redazione della piattaforma rivendicativa, costituita da specifiche richieste, per lo più elaborate (da parte dei prestatori) attraverso assemblee sui luoghi di lavoro con la partecipazione di tutti i lavoratori se 6 䉴 Negoziazione e mediazione (eventuale) dei pubblici poteri C op yr ig ht Le fasi della procedura di stipulazione del contratto collettivo secondo l’accordo interconfederale del 23-7-1993 • presentazione della piattaforma almeno tre mesi prima della scadenza del contratto per evitare vacatio di regolamentazione • inizio delle trattative attraverso successivi incontri delle delegazioni delle parti interessate • possibile attuazione di forme di azione diretta (es. scioperi) per indurre la controparte ad abbandonare posizioni intransigenti • eventuale intervento di mediazione dello Stato attraverso il Ministero del lavoro o i suoi organi periferici (Direzioni regionali o provinciali del lavoro), in corso di mancato accordo tra le parti • è sottoposto di regola all’assemblea dei lavoratori, per la ratifica, tramite un referendum • se approvato, si concreta nel testo definitivo, a cui dovranno attenersi i futuri contratti individuali • contiene le modifiche e le integrazioni del testo contrattuale originario, le cui clausole non modificate sono da considerarsi tacitamente rinnovate © Es 䉴 Preparazione ed elaborazione della proposta contrattuale 䉴 Accordo 35 . A p. Osservazioni 7 br i S. L’accordo-quadro sulla riforma degli assetti contrattuali stipulato il 22-1-2009 (e siglato definitivamente il 15-4-2009), nell’intento di rendere più veloce la stipula dei contratti collettivi e di evitare eccessivi ritardi dei negoziati tra le parti, prevede una ridefinizione delle modalità di rinnovo dei contratti collettivi. In particolare si affida a specifiche intese: — la regolamentazione dei tempi per presentare la piattaforma sindacale e avviare lo svolgimento delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo; — la fissazione di una copertura economica a favore dei lavoratori dalla data di scadenza del contratto precedente (cd. periodo di vacanza contrattuale) fino alla stipula del nuovo contratto; — a garanzia del regolare svolgimento delle trattative, la definizione di modalità che rendano effettivo il periodo di tregua sindacale. La struttura della contrattazione collettiva • a questo livello sono prodotti gli accordi interconfederali e protocolli d’intesa sulle relazioni industriali che hanno ad oggetto materie di generale interesse e applicazione se 䉴 Livello interconfederale: negoziano le maggiori confederazioni dei lavoratori (CGIL, CISL, UIL) e dei datori (Confindustria, Confcommercio etc.), talvolta con l’intervento del Governo li 7.1 • L’Accordo interconfederale del 23-7-1993 䉴 Livello nazionale di categoria: negoziano i sindacati nazionali dei lavoratori e dei datori in rappresentanza di una determinata categoria professionale (metalmeccanici, chimici etc.) • il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) rappresenta i lavoratori di un determinato settore produttivo per tutto il territorio nazionale 䉴 Livello aziendale: negoziano le rappresentanze sindacali aziendali e il singolo datore di lavoro • il contratto aziendale ha ad oggetto la disciplina dei rapporti di lavoro in una determinata impresa © Es Livelli 7.2 • L’Accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22-1-2009 䉴 Si tratta di un nuovo modello contrattuale, comune al settore privato e pubblico, che si sostituisce al regime previsto dall’accordo del 23-7-1993. ig ht Ambito di applicazione C op yr Struttura della contrattazione collettiva 36 • il contratto collettivo nazionale ha la funzione di garantire la certezza dei trattamenti economici e normativi comuni per tutti i lavoratori del settore ovunque impiegati nel territorio nazionale • il contratto collettivo di secondo livello è stipulato per le materie delegate , in tutto o in parte, dal contratto nazionale o dalla legge e deve riguardare materie ed istituti che non siano già stati negoziati in altri livelli di contrattazione 䉴 Rimane articolata su due livelli . A p. 䉴 È stabilita una diversa durata del contratto collettivo, fissata in 3 anni sia per la parte economica che normativa 䉴 L’aumento dei minimi salariali avverrà in base ad un nuovo parametro basato sull’Indice dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo per l’Italia, depurato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici importanti (IPCA) S. Struttura della contrattazione collettiva i 䉴 Prevede l’introduzione di regole in materia di rappresentazione sindacale br In sintesi C op yr ig ht © Es se li Nella disciplina del rapporto di lavoro, unitamente al contratto individuale di lavoro, opera un’altra fonte, espressione dell’autonomia negoziale, il contratto collettivo di lavoro. In tal caso, però, non sono le singole parti del rapporto di lavoro a determinare le regole ad esso applicabili, ma soggetti terzi che li rappresentano: i sindacati dei lavoratori e le associazioni dei datori di lavoro. La contrattazione collettiva, che è la finalità prevalente del sindacato, ha il suo riconoscimento nella Costituzione, all’art. 39, ove si prevede il potere dei sindacati registrati di stipulare contratti collettivi validi erga omnes (nei confronti di tutti gli appartenenti alla categoria professionale) e, come tali, fonte di diritto obiettivo (cioè con lo stesso valore della legge). Tuttavia il meccanismo della registrazione non è mai stato regolamentato per cui, nell’attuale ordinamento, costituiscono enti di fatto in grado di stipulare contratti collettivi vincolanti solo i sindacati aderenti alle associazioni stipulanti. La struttura della contrattazione collettiva è stata per lungo tempo regolamentata dal Protocollo del 23-7-1993 definito come «la costituzione materiale delle relazioni industriali» (CARINCI). Di recente è stato sottoscritto (ad eccezione della CGIL) l’accordo-quadro sulla riforma degli assetti contrattuali (22-1-2009), che nell’intento di rilanciare la crescita economica, lo sviluppo occupazionale e l’aumento della produttività, pone nuove regole e procedure per la negoziazione e la gestione della contrattazione collettiva. L’accordo ha comunque carattere sperimentale per la durata di 4 anni e demanda ad ulteriori accordi interconfederali la definizione dei tempi, delle modalità, e dei criteri per dare attuazione ai principi in esso contenuti. 37