L`alternatore - SEI Editrice

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L’alternatore
Un alternatore è un dispositivo che, una volta messo in movimento, grazie all’interazione tra il campo magnetico generato
e i circuiti elettrici che lo costituiscono, riesce a trasformare l’energia meccanica in energia elettrica.
Osserviamo da vicino come è fatto un alternatore.
Sostanzialmente esso è costituito di due parti: una fissa (statore) e una mobile (rotore), entrambi costituiti di materiale
ferromagnetico.
Il rotore è collegato alla turbina e viene messo in movimento da questa.
Nell’avvolgimento dello statore circola una debole corrente, che genera un campo magnetico per effetto dell’elettromagnetismo.
Il campo magnetico generato incontra l’avvolgimento posto sul rotore in movimento; a questo punto si verifica un fenomeno particolare che prende il nome di induzione elettromagnetica: in pratica il campo magnetico originato dallo statore
genera una corrente elettrica nell’avvolgimento del rotore, la cui intensità dipende anche dalla velocità di rotazione della
turbina e quindi del rotore stesso.
Nella figura puoi vedere la parte fissa (statore) che per semplicità è stata rappresentata come i due poli nord e sud di un
magnete, all’interno dei quali ruota il rotore, che porta un avvolgimento di filo elettrico.
Le estremità dell’avvolgimento del rotore sono saldate a due anelli che raccolgono l’energia elettrica che si genera nell’avvolgimento a seguito della rotazione di quest’ultimo all’interno del campo magnetico.
Vero o falso?
V
F
V
F
V
F
V
F
L’alternatore è un dispositivo che trasforma l’energia meccanica in energia elettrica.
L’alternatore può funzionare solo se viene opportunamente messo in movimento.
Nell’alternatore non vi sono parti mobili.
L’alternatore converte l’energia elettrica in energia meccanica.
Unità 14 ❚ NAUTILUS ❚ Corsi-Costagli, © SEI 2011
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