Questo esperimento permette di costruire un motorino elettrico in dieci minuti. I materiali necessari, elencati di seguito, sono molto semplici da reperire: • 2 graffette ferma carta; • 4 piccoli magneti reperibili da fermaporta magnetici; • un contenitore di pellicole fotografiche; • 20-25 cm di filo di rame smaltato da 0.4 mm di diametro; • tre batterie da 4.5 V collegate in serie ( 13.5 V ); • nastro adesivo; • filo elettrico per collegamenti. COSTRUZIONE Preparare lo statore del motore (ovvero la parte statica del modello) piegando le due graffette e fissandole al contenitore per pellicole fotografiche con del nastro adesivo. Preparare il rotore (ovvero la parte che si muove ruotando all’interno dello statore), avvolgendo su un supporto cilindrico, di diametro non superiore ai due centimetri, alcune spire di filo di rame da 0,4 mm ricoperto da una vernice isolante. Su una delle due estremità si elimina del tutto la vernice, mentre sull’altra estremità, se ne toglie solo una metà. Così facendo si evita di fare un corto circuito e contemporaneamente si crea il campo elettromagnetico intermittente. All’interno del contenitore si posizionano due magneti ed, all’esterno, altri due. Successivamente si sistema il rotore sulle due graffette, e si collegano le batterie con il filo elettrico. Appena si collegano i fili il motorino inizia a girare. COME FUNZIONA ? Il campo elettromagnetico sviluppato dall’avvolgimento del rotore percorso da corrente interagisce con il campo magnetico irradiato dalle calamite: nel gioco di repulsione ed attrazione il rotore gira. Nel momento in cui i due campi magnetici opposti N e S si affacciano, il rotore tenderebbe a bloccarsi, ma a questo punto la corrente viene a mancare perché la parte verniciata interrompe il contatto. Il rotore compie mezzo giro per forza di inerzia, finché la parte sverniciata ripristina il contatto e quindi il campo magnetico. Si rinnova l’interazione con le calamite e si ha un nuovo impulso e così via…