Laboratorio formativo D BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Docente: Daniela Di Bari CORSO PER DOCENTI NEO ASSUNTI PROVINCIA DI ANCONA SCUOLA POLO IIS SAVOIA BENINCASA 1 LE FINALITA’ DELLE NORME LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge n. 170 del 8/10/2010 Nota MIUR del 27/7/2005 Integrazione scolastica C.M. 10/05/2007 DSA compensazione orale della lingua/e non materna DPR n.122 del 22/5/2009 Valutazione degli alunni con DSA Legge 104 del 5/02/1992 Diret.Min.del 27/12/2012 C.M n.8 del 06/03/2013 Garanzia del diritto all’istruzione e assicurazione delle pari opportunità di sviluppo Possibilità di garantire il successo scolastico attraverso misure didattiche di supporto Riduzione dei disagi emozionali Adozione di forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti Collaborazione scuola – famiglia - servizi sanitari 2 DISABILITA’ DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (DSA, Deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, disturbo dell’iperattività e dell’attenzione) SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO/ LINGUISTICO/CULTURALE Bisogni Educativi Speciali tre grandi categorie 3 I ragazzi disabili vengono inseriti nella scuola comune con un processo normativo graduale che parte dall’affermazione del principio dell’inserimento (L.118/71) e attraverso il “Documento Falcucci” del 1975, la legge 517/77, che sancisce il diritto alla frequenza scolastica di tutti i portatori di H,si conclude con la L.104/92, con la quale si istituisce la figura del docente di sostegno. ALUNNI CON DISABILITA’ 4 ASSISTENZA INSERIMENTO INTEGRAZIONE SIAMO TUTTI DIVERSI, OGNUNO CON LA PROPRIA IDENTITA’:l’integrazione e l’inclusione comportano il coinvolgimento dell’intera comunità educante e il riconoscimento di uguali diritti, cui si affiancano diritti specifici, connessi a specifici bisogni. INCLUSIONE LEGGE 104: Art.12 Diritto all’educazione e all’istruzione, Art.13 Integrazione scolastica, Art.14 Modalità di attuazione dell’integrazione. 5 Vengono sottolineati i ruoli assegnati agli USR e l’importanza del coordinamento tra i diversi livelli istitutuzionali: sistema scolastico, sistema sanitario, Enti locali, si precisano le regole operative per l’istituto scolastico. PRESUPPOSTI DELL’INTEGRAZIONE: LA SCELTA DIDATTICO-EDUCATIVA L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO GENITORI SPECIALISTI ED EQUIPE MULTIDISCIPLINARI ASSISTENTI EDUCATIVI LINEE GUIDA DEL MIUR: Prot. N. 4274/09 6 La diagnosi funzionale evidenzia deficit e potenzialità sul piano cognitivo,affettivorelazionale, ecc. Il profilo dinamico funzionale segue la diagnosi ed indica il prevedibile livello di sviluppo dell’alunno attraverso l’analisi delle caratteristiche fisiche,psichiche,sociali ed affettive, le difficoltà di apprendimento e le possibilità di recupero AREE DELLA DIAGNOSI FUNZIONALE •Cognitiva •Affettivo-relazionale •Linguistica •Sensoriale •Motorio-prassica •Neuropsicologica •Dell’autonomia personale DF – PDF – ASSI DEL PDF 7 Quali alunni? Alunni in situazione di handicap certificato Chi se ne occupa? Consiglio di classe con docente di sostegno Cosa si fa? Redazione obbligatoria del PEI (Piano Educativo Individualizzato), entro la fine di novembre, con possibilità di modifica in corso d’anno Chi redige il PEI? Gli insegnanti di sostegno e quelli curricolari con la collaborazione degli specialisti e della famiglia DISABILITA’ Normativa di riferimento : Legge 104 del 5/02/1992 8 Quali alunni? Alunni con diagnosi prodotta da specialisti Chi se ne occupa? Consiglio di classe supportato dal referente d’istituto per i DSA Cosa si fa? Redazione del PDP (Piano Didattico Personalizzato) Chi redige il PDP? I docenti curricolari con la collaborazione di specialisti, dello studente e della famiglia, supportati dal referente d’istituto per i DSA DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DSA, DEFICIT, ADHD, DDAI 9 Quali alunni? Alunni per i quali, anche in assenza di certificazione clinica o diagnosi, il consiglio di classe individua bisogni educativi speciali “sulla base di elementi oggettivi (segnalazioni degli operatori dei SS, o di fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche)” Inoltre tutti gli studenti “che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana (alunni di recente immigrazione)” Chi se ne occupa? Il consiglio di classe. AREA DELLO SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE,LINGUISTICO Normativa di riferimento C.M.n.8 del 06/03/2013 10 Cosa si fa? I consigli di classe decidono, anche in assenza di certificazione, dove opportuna e necessaria, l’adozione della personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative. Possono applicare percorsi didattici personalizzati per il tempo strettamente necessario al superamento del bisogno. La progettazione didattico-educativa calibrata sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita viene definita più utile di misure compensative e dispensative. Il percorso ipotizzato va esplicitato in un PDP. Chi redige il PDP? I docenti del consiglio di classe con la collaborazione di specialisti, se presenti, dello studente e della famiglia, supportati dal referente d’istituto per i DSA. AREA DELLO SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE,LINGUISTICO 11 L’ICF International Classification of Functioning Disability and Health, fa parte della Famiglia delle Classificazioni Internazionali dell’OMS Fornisce sia un linguaggio unificato e standard, sia un modello concettuale di riferimento per la descrizione della salute e degli stati ad essa correlati L’OMS raccomanda l’uso congiunto di ICD-10 per codificare le condizioni di salute e di ICF per descrivere il funzionamento della persona. Un nuovo strumento per analizzare i molteplici aspetti della disabilità:la classificazione ICF 12 Funzioni corporee Strutture corporee Attività (in relazione a capacità e performance) Fattori ambientali COMPONENTI DELL’ICF (o DOMINI) L’ICF pone come centrale la qualità della vita delle persone affette o meno da una patologia, permette di evidenziare come convivono con la loro condizione e come sia possibile migliorarla 13 Le funzioni corporee sono le funzioni fisiologiche dei sistemi corporei, incluse le funzioni psicologiche. Le strutture corporee sono parti anatomiche del corpo come organi, arti e loro componenti. Attività è l’esecuzione di un compito o di una azione. Partecipazione è il coinvolgimento di un individuo in una situazione di vita. I fattori ambientali sono caratteristiche del mondo fisico, sociale, e degli atteggiamenti che possono avere impatto sulle prestazioni di un individuo in un determinato contesto. In quanto classificazione l’ICF raggruppa in maniera sistematica diversi domini di una persona in una data condizione di salute. DOMINI DELLA SALUTE E DOMINI AD ESSA CORRELATI 14 • Nella classificazioni internazionali dell’OMS le condizioni di salute vere e proprie (malattie, disturbi, lesioni…) vengono classificate principalmente nell’ ICD-10 (International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems) che fornisce un modello di riferimento eziologico. • Nell’ICF vengono invece classificati il funzionamento e le disabilità associati alle condizioni di salute; ICD-10 e ICF sono quindi complementari, il primo fornisce una diagnosi delle malattie, dei disturbi, o di altri stati di salute, e questa informazione si arricchisce delle informazioni aggiuntive offerte dall’ICF relative al funzionamento. LA DISABILITA’ E’ UN “FENOMENO MULTIDIMENSIONALE” 15 Nell’ICD sono classificate oltre 2000 malattie. E’ suddiviso in 22 capitoli e 22 sezioni. I disturbi psichici di natura organica, compresi quelli sintomatici sono raggruppati nella sezione F (F00-F99) Ritardo mentale (F70-F79) F70 Ritardo mentale lieve F71 Ritardo mentale di media gravità F72 Ritardo mentale grave F73 Ritardo mentale profondo F78 Ritardo mentale di altro tipo F79 Ritardo mentale non specificato Disturbi dello sviluppo psicologico (F80-F89) F80 Disturbi evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggio F81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche F82 Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria F83 Disturbo evolutivo specifico misto F84 Disturbi evolutivi globali F88 Disturbo dello sviluppo psicologico di altro tipo F89 Disturbo dello sviluppo psicologico non specificato CLASSIFICAZIONE STATISTICA INTERNAZIONALE DELLE MALATTIE E DEI PROBLEMI SANITARI CORRELATI 16 Disturbi comportamentali e della sfera emozionale con esordio abituale nell’infanzia e nell’adolescenza (F90-F98) F90 Disturbi ipercinetici F91 Disturbi della condotta F92 Disturbi misti della condotta e della sfera emozionale F93 Disturbi della sfera emozionale con esordio caratteristico dell’infanzia F94 Disturbo del funzionamento sociale con esordio specifico nell’infanzia e nell’adolescenza F95 Disturbi di tipo tic F98 Altri disturbi comportamentali e della sfera emozionale con esordio abituale nell’infanzia e nell’adolescenza F 99 Disturbo mentale non specificato (F99) CLASSIFICAZIONE STATISTICA INTERNAZIONALE DELLE MALATTIE E DEI PROBLEMI SANITARI CORRELATI 17 LEGGE 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento La presente legge riconosce come disturbi specifici di apprendimento la dislessia, la discalculia, la disortografia, la disgrafia, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di handicap di carattere neurologico o sensoriale, ma possono determinare importanti limitazioni per alcune attività della vita quotidiana, anche con effetti spiacevoli sul piano personale quali: abbassamento dell’autostima, depressione, comportamenti oppositivi, abbandono scolastico, scelte di basso profilo rispetto alle proprie potenzialità. 18 PRECISAZIONI SULLE DEFINIZIONI DISLESSIA: difficoltà nella lettura specie veloce e di parole nuove (colpisce 4% della popolazione) con difficoltà di comprensione DISGRAFIA: difficoltà di scrivere parole e numeri, figure geometriche DISORTOGRAFIA: sostituzione di grafemi o loro omissione, problemi ortografici DISCALCULIA: difficoltà sia nella lettura numerica sia nei calcoli, memorizzazione tabelline ecc. DISPRASSIA difficoltà di coordinazione DEFINIZIONI 19 ALUNNI CON DEFICIT DA DISTURBO DELL’ATTENZIONE E IPERATTIVITA’: Spesso è in associazione con altri disturbi come disturbo oppositivo provocatorio, disturbo della condotta in adolescenza, disturbi d’ansia o d’umore. Questi alunni spesso non ottengono la certificazione di disabilità e quindi rientrano nella legge 170 per i DSA C:M 2012: A.D.H.D (1%) 20 Altra categoria da trattare con la legge 170 sono gli alunni BORDERLINE (2,5 % della popolazione) sono quegli alunni il cui Q.I si attiene tra 70 e 85 punti C.M. 2012 BORDERLINE 21 TIPOLOGIA DISABILITA' DSA BES DIAGNOSI CERTIFICATA CERTIFICATA NO CERTIFICATA P.E.I P.D.P P.D.P TEMPORANEO SOSTEGNO E/O EDUCATORE NO NO PROGRAMMAZIONE PER OBIETTIVI MINIMI O DIFFERENZIATA STRUMENTI DISPENSATIVI E COMPENSATIVI STRUMENTI DISPENSATIVI E COMPENSATIVI NO se differenziata SI SI SCUOLA AIUTO DIDATTICA DIPLOMA 22 INVALSI Qualunque sia la tipologia del BES essa andrà segnalata sulla maschera elettronica per la raccolta delle informazioni di contesto individuale e in quella per l’inserimento delle risposte dello studente secondo le modalità operative previste NOTE SULLO SVOLGIMENTO DELLE PROVE INVALSI PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI PER CLASSI II, V PRIMARIA, E II SECONDARIA 23 Nella secondaria di secondo grado in cui le prove si svolgono in un solo giorno è possibile prevedere una scansione temporanea differente, cioè la seconda prova può essere effettuata il giorno successivo PREVIA RICHIESTA DEL D.S fatta 60 gg prima. Restano a disposizione dello studente gli strumenti compensativi e dispensativi previsti NOTE SULLO SVOLGIMENTO DELLE PROVE INVALSI PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI PER CLASSI II, V PRIMARIA E II SECONDARIA 24 25 ESAMI DI STATO PREMESSA Le informazioni relative agli studenti con DSA sono RISERVATE e per tale ragione nel Documento del 15 maggio si fa riferimento solo alla presenza di alunni con DSA ma senza dire nome o segnalare la diagnosi perché il documento può essere letto da chiunque. Inoltre si ricorda di non apporre mai la sigla DSA accanto al nome dell’alunno Legge 170/2010, decreto 5669/2011, O.M. 42/2011 art 12 c.8, O.M 44/2010 art 12 26 ESAMI DI STATO Tutte le informazioni relative a studenti DSA vanno inserite nella relazione allegata al documento che va consegnata alla SOLA COMMISSIONE al fine di dare un chiaro profilo dello studente e offre tutte le indicazioni alle quali la Commissione deve attenersi. Legge 170/2010, decreto 5669/2011, O.M. 42/2011 art 12 c.8, O.M 44/2010 art 12 27 ESAMI DI STATO Allegato deve avere queste sezioni: Presentazione dell’alunno Diagnosi medica specialistica Descrizione dell’operato all’interno del gruppo classe con tutte le metodologie e procedure messe in atto dal CdC (se necessita di pc, sintetizzatore, ecc.) Strumenti di verifica adottati Criteri di valutazione adottati Legge 170/2010, decreto 5669/2011, O.M. 42/2011 art 12 c.8, O.M 44/2010 art 12 28 ESAMI DI STATO O.M. 42 6 MAGGIO 2011 Alunni H con percorso differenziato sosterranno l’esame con prove differenziate coerenti con il percorso svolto FINALIZZATE AL SOLO RILASCIO DELL’ATTESTATO Art 17: alunni H con PEI ad obiettivi minimi, possono avere prove equipollenti che devono verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea al rilascio del DIPLOMA. 29 ESAMI DI STATO O.M. 42 6 MAGGIO 2011 Art 12: si prevedono per alunni DSA tempi più lunghi di quelli ordinari, di curare la predisposizione della terza prova scritta, di adottare criteri valutativi attenti al contenuto piuttosto che alla forma. Possono utilizzare gli strumenti compensativi nel caso siano stati impiegati durante l’anno. 30 ATTENZIONE Nel caso il CdC si accorga di qualche disturbo la richiesta di diagnosi va fatta all’UMEE CON APPOSITO MODULO (senza, se presso privato accreditato). Nell’attesa, a volte molto lunga, il CdC redige un PDP con tutte le misure da adottare . NEGLI ANNI TERMINALI DI CIASCUN CICLO LE CERTIFICAZIONI DEVONO ESSERE PRESENTATE ENTRO IL 31 MARZO Conferenza stato-regioni R.A 140 del 25/7/2012 31 ATTENZIONE ESONERO DALL’INSEGNAMENTO DELLE LINGUE STRANIERE Certificazione di DSA attestante la gravità e recante ESPLICITA RICHIESTA DI ESONERO dello specialista Richiesta di esonero presentata dalla famiglia. SI CONSIDERA COME SE L’ALUNNO AVESSE FATTO UN PERCOSO DIFFERENZIATO E QUINDI CONSEGUE UN ATTESTATO, NON IL DIPLOMA. LEGGE 170 LINGUA STRANIERA 32 DIDATTICA PERSONALIZZATA E INDIVIDUALIZZATA Il PDP deve prevedere UNA DIDATTICA PERSONALIZZATA E INDIVIDUALIZZATA: DIDATTICA PERSONALIZZATA = una didattica rivolta a sviluppare le POTENZIALITÀ DELL’ALUNNO DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA RECUPERO DELLE CARENZE Bisogna poi applicare agli alunni DSA degli STRUMENTI COMPENSATIVI e delle MISURE DISPENSATIVE: essi sono MODULABILI e VARIABILI NEL TEMPO dall’insegnante in base al soggetto, alla difficoltà del compito somministrato e alla singola diagnosi. = una didattica rivolta al 33 STRUMENTI COMPENSATIVI: Sintesi vocale /audiolibri Utilizzo di libri e documenti digitali per lo studio Programmi di videoscrittura con correttore ortografico Calcolatrice Uso di schemi e tabelle di grammatica / di tavole di matematica (formulari) come supporto durante compiti a casa e verifiche Uso di mappe concettuali per sintetizzare e strutturare le informazioni, e come supporto durante le interrogazioni Utilizzo di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio iconico e i video…) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei testi e l’espressione Utilizzo di dizionari digitali su computer 34 MISURE DISPENSATIVE: All’alunno con DSA è garantito di essere DISPENSATO DA ALCUNE PRESTAZIONI NON ESSENZIALI AI FINI DEI CONCETTI DA APPRENDERE. Esse sono , a seconda delle discipline e del caso, dispense da: Lettura ad alta voce Scrittura sotto dettatura / Copiare dalla lavagna Uso del corsivo o dello stampatello minuscolo; permettere di scrivere con il pc anziché a mano Studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni Eccessivo carico di compiti (riduzione delle pagine da studiare, senza modificare gli obiettivi); elasticità nel richiedere la loro esecuzione Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling / dispensa totale dalle prove scritte in lingua straniera (cf. infra) E’ poi importante: Favorire situazioni di apprendimento cooperativo tra compagni Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario 35 LE VERIFICHE: L’alunno ha diritto a: Un tempo maggiore (circa il 30%) Oppure un contenuto ridotto (perché ci mette più tempo a decodificare il compito): il 70% della verifica Verifiche orali programmate (da comunicare con congruo anticipo alla famiglia), su parti limitate e concordate del programma: gli alunni DSA presentano spesso difficoltà nell’organizzazione del lavoro, associata a volte ad ansia di fronte alla prestazione Evitare sovrapposizione di verifiche scritte e orali delle varie materie, e di richiedere prestazioni nelle ultime ore Valutazioni che tengano conto più del contenuto che della forma Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli Lettura delle consegne degli esercizi della verifica Riduzione e adattamento del numero degli esercizi MA senza modificare gli obiettivi Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla Possibilità di completamento e/o arricchimento con una discussione orale (se la verifica scritta è gravemente insufficiente) 36 LE LINGUE STRANIERE (COMPRESO IL LATINO E IL GRECO): In casi di particolare difficoltà, e se richiesto nella diagnosi, è possibile concedere L’ESONERO DALLO SCRITTO di tali materie, che verrà sostituito con PROVE ORALI EQUIPOLLENTI. L’ESONERO TOTALE DALLA LINGUA STRANIERA si può concedere, previa esplicita richiesta certificata, ma RICADE SULLA VALIDITA’ DEL DIPLOMA: l’alunno, al termine della scuola superiore, otterrà solo un ATTESTA DI FREQUENZA. 37 L’UTILIZZO DELLE TIC E DELLE NUOVE METODOLOGIE DIDATTICHE PER FACILITARE L’APPRENDIMENTO DI DSA E BES: COOPERATIVE LEARNING FLIPPED CLASSROOM TEAL DEBATE Tutte hanno in comune questi VANTAGGI: Applicazione di differenti strategie didattiche per promuovere il potenziale personale Chi apprende partecipa attivamente alla costruzione del proprio percorso Valorizzazione di tutte le dimensioni dell'alunno, non solo quella cognitiva Favorire la riflessione metacognitiva Favorire la motivazione dell’alunno Insegnante-tutor 38 COOPERATIVE LEARNING Dalla competizione alla COLLABORAZIONE TRA PARI PEER TUTORING: favorisce INTERAZIONE SOCIALE / AUTOSTIMA / EMPATIA Scopo: OTTENERE INSIEME IL RISULTATO MIGLIORE INTEGRAZIONE COMPENSATIVA: se un membro del gruppo compie azioni inadeguate ed inefficaci, gli altri si impegnano a compensare gli effetti di tali azioni = INTERDIPENDENZA POSITIVA ASCOLTO E COMPRENSIONE DIALOGO, CONDIVISIONE, INCORAGGIAMENTO Processo di apprendimento favorito dalla VALORIZZAZIONE DELLE QUALITÀ, DEI TALENTI E DELLE COMPETENZE DI CIASCUNO 39 COMPITI DEL DOCENTE: Pianificare l'attività Definire ruoli, compiti e procedure Monitorare e supportare i gruppi Valutare la qualità dell'apprendimento Verificare l'efficacia del funzionamento dei gruppi 40 FLIPPED CLASSROOM: LEZIONE CAPOVOLTA La lezione si fa a casa / i compiti si fanno a scuola: il docente fornisce materiali di studio di vario tipo che gli alunni consulteranno A CASA (video, videolezioni, schemi e mappe cartacei o digitali, PPT, link a siti web, ecc.): VALORIZZAZIONE DEI DIVERSI STILI DI APPRENDIMENTO / A SCUOLA monitora l’apprendimento con IMMEDIATA APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE AD ESERCIZI DI VARIO GENERE → Se ci sono difficoltà il docente può subito intervenire per risolverle MOTTO: IL PROF. C’E’! 41 TEAL Technology Enabled Active Learning = APPRENDIMENTO ATTIVO + ICT = Information and Communication Technology: Dalla trasmissione passiva di contenuti dal docente all’alunno alla COSTRUZIONE ATTIVA DELLA CONOSCENZA tramite la COLLABORAZIONE TRA DOCENTI E ALUNNI OGNI AULA DIVENTA LABORATORIO DI RICERCA OGNI ALUNNO DIVENTA PROTAGONISTA DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO OGNI DOCENTE E’ REGISTA E FACILITATORE DELL’APPRENDIMENTO largo spazio alle SIMULAZIONI, agli ESPERIMENTI HANDS-ON, al GIOCO DIDATTICO, al PROBLEM SOLVING: IMPARARE FACENDO IMPORTANZA EDUCATIVA DELL’ERRORE: ogni alunno è libero di sbagliare senza sentirsi giudicato, correggersi strada facendo, imparare da ciò che ha sbagliato 42 DEBATE: DIBATTITO, svolto con TEMPI E REGOLE PRECISE, in cui DUE SQUADRE DI STUDENTI DIFENDONO OPINIONI OPPOSTE SU UN ARGOMENTO ASSEGNATO: essi devono perciò essere in grado di ARGOMENTARE LA PROPRIA TESI E CONFUTARE L’ANTITESI Fase preliminare COLLABORATIVA: RICERCA DELLE INFORMAZIONI E NELLA COSTRUZIONE DELLE ARGOMENTAZIONI, anche tramite ICT COMPETENZE PROMOSSE: ASCOLTO ATTIVO-RISPETTO RECIPROCO-LINGUAGGIO VERBALE E NON VERBALECOSTRUZIONE DEL RAGIONAMENTO-CONTROLLO DELL’EMOTIVITA’ Dibattere su un argomento permette di COMPRENDERLO MEGLIO, IN MODO PIU’ FACILE E DIVERTENTE 43 INSEGNARE E’ UN LAVORO DEL CUORE GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!! Corso docenti neo assunti Inclusionee successo formativo Giuliana Giuliani 44