Laboratorio
formativo D
BISOGNI
EDUCATIVI
SPECIALI
Docente:
Daniela
Di Bari
CORSO PER DOCENTI NEO ASSUNTI
PROVINCIA DI ANCONA
SCUOLA POLO IIS SAVOIA BENINCASA
1
LE FINALITA’ DELLE
NORME
LA NORMATIVA DI
RIFERIMENTO







Legge n. 170 del 8/10/2010
Nota MIUR del 27/7/2005
Integrazione scolastica
C.M. 10/05/2007 DSA
compensazione orale della
lingua/e non materna
DPR n.122 del 22/5/2009
Valutazione degli alunni con
DSA
Legge 104 del 5/02/1992
Diret.Min.del 27/12/2012
C.M n.8 del 06/03/2013





Garanzia del diritto
all’istruzione e assicurazione
delle pari opportunità di
sviluppo
Possibilità di garantire il
successo scolastico attraverso
misure didattiche di supporto
Riduzione dei disagi
emozionali
Adozione di forme di verifica e
valutazione adeguate alle
necessità formative degli
studenti
Collaborazione scuola –
famiglia - servizi sanitari
2
DISABILITA’
DISTURBI
EVOLUTIVI
SPECIFICI (DSA, Deficit
del linguaggio, delle abilità
non
verbali,
della
coordinazione
motoria,
disturbo dell’iperattività e
dell’attenzione)
SVANTAGGIO
SOCIO-ECONOMICO/
LINGUISTICO/CULTURALE
Bisogni Educativi Speciali
tre grandi categorie
3
I ragazzi disabili vengono inseriti nella scuola
comune con un processo normativo graduale
che parte dall’affermazione del principio
dell’inserimento (L.118/71) e attraverso
il
“Documento Falcucci” del 1975, la legge
517/77, che sancisce il diritto alla frequenza
scolastica di tutti i portatori di H,si conclude
con la L.104/92, con la quale si istituisce la
figura del docente di sostegno.
ALUNNI CON DISABILITA’
4
ASSISTENZA
INSERIMENTO
INTEGRAZIONE
SIAMO TUTTI DIVERSI, OGNUNO CON
LA PROPRIA IDENTITA’:l’integrazione e
l’inclusione comportano il coinvolgimento
dell’intera comunità educante e il
riconoscimento di uguali diritti, cui si
affiancano diritti specifici, connessi a
specifici bisogni.
INCLUSIONE
LEGGE 104: Art.12 Diritto all’educazione e all’istruzione, Art.13
Integrazione scolastica, Art.14 Modalità di attuazione
dell’integrazione.
5
Vengono sottolineati i ruoli assegnati agli USR e l’importanza
del coordinamento tra i diversi livelli istitutuzionali: sistema
scolastico, sistema sanitario, Enti locali, si precisano le regole
operative per l’istituto scolastico.
PRESUPPOSTI DELL’INTEGRAZIONE:
LA SCELTA DIDATTICO-EDUCATIVA
L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO
GENITORI
SPECIALISTI ED EQUIPE MULTIDISCIPLINARI
ASSISTENTI EDUCATIVI
LINEE GUIDA DEL MIUR: Prot. N. 4274/09
6
La diagnosi funzionale
evidenzia deficit e
potenzialità sul piano
cognitivo,affettivorelazionale, ecc.
Il profilo dinamico funzionale segue la
diagnosi ed indica il prevedibile livello di
sviluppo dell’alunno attraverso l’analisi
delle caratteristiche
fisiche,psichiche,sociali ed affettive, le
difficoltà di apprendimento e le possibilità di
recupero
AREE DELLA DIAGNOSI FUNZIONALE
•Cognitiva
•Affettivo-relazionale
•Linguistica
•Sensoriale
•Motorio-prassica
•Neuropsicologica
•Dell’autonomia personale
DF – PDF – ASSI DEL PDF
7








Quali alunni?
Alunni in situazione di handicap certificato
Chi se ne occupa?
Consiglio di classe con docente di sostegno
Cosa si fa?
Redazione obbligatoria del PEI (Piano Educativo Individualizzato),
entro la fine di novembre, con possibilità di modifica in corso d’anno
Chi redige il PEI?
Gli insegnanti di sostegno e quelli curricolari con la collaborazione
degli specialisti e della famiglia
DISABILITA’
Normativa di riferimento : Legge 104 del 5/02/1992
8
Quali alunni? Alunni con diagnosi prodotta da specialisti
Chi se ne occupa? Consiglio di classe supportato dal referente
d’istituto per i DSA
Cosa si fa? Redazione del PDP (Piano Didattico
Personalizzato)
Chi redige il PDP? I docenti curricolari con la collaborazione di
specialisti, dello studente e della famiglia, supportati dal
referente d’istituto per i DSA
DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
DSA, DEFICIT, ADHD, DDAI
9
Quali alunni? Alunni per i quali, anche in
assenza di certificazione clinica o diagnosi, il
consiglio di classe individua bisogni educativi
speciali “sulla base di elementi oggettivi
(segnalazioni degli operatori dei SS, o di
fondate considerazioni psicopedagogiche e
didattiche)”
Inoltre tutti gli studenti “che sperimentano
difficoltà derivanti dalla non conoscenza della
lingua
italiana
(alunni
di
recente
immigrazione)”
Chi se ne occupa? Il consiglio di classe.
AREA DELLO SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO,
CULTURALE,LINGUISTICO
Normativa di riferimento C.M.n.8 del 06/03/2013
10


Cosa si fa? I consigli di classe decidono, anche in assenza di
certificazione, dove opportuna e necessaria, l’adozione della
personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure
compensative o dispensative. Possono applicare percorsi didattici
personalizzati per il tempo strettamente necessario al superamento
del bisogno. La progettazione didattico-educativa calibrata sui livelli
minimi attesi per le competenze in uscita viene definita più utile di
misure compensative e dispensative. Il percorso ipotizzato va
esplicitato in un PDP.
Chi redige il PDP? I docenti del consiglio di classe con la
collaborazione di specialisti, se presenti, dello studente e della
famiglia, supportati dal referente d’istituto per i DSA.
AREA DELLO SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO,
CULTURALE,LINGUISTICO
11



L’ICF International Classification of Functioning Disability and
Health, fa parte della Famiglia delle Classificazioni Internazionali
dell’OMS
Fornisce sia un linguaggio unificato e standard, sia un modello
concettuale di riferimento per la descrizione della salute e degli stati
ad essa correlati
L’OMS raccomanda l’uso congiunto di ICD-10 per codificare le
condizioni di salute e di ICF per descrivere il funzionamento della
persona.
Un nuovo strumento per analizzare i molteplici
aspetti della disabilità:la classificazione ICF
12
Funzioni corporee
Strutture corporee
Attività (in relazione a
capacità e performance)
Fattori ambientali
COMPONENTI DELL’ICF (o DOMINI)
L’ICF pone come centrale la qualità della vita delle persone affette o meno da
una patologia, permette di evidenziare come convivono con la loro condizione
e come sia possibile migliorarla
13





Le funzioni corporee sono le funzioni fisiologiche dei sistemi
corporei, incluse le funzioni psicologiche. Le strutture corporee
sono parti anatomiche del corpo come organi, arti e loro
componenti.
Attività è l’esecuzione di un compito o di una azione.
Partecipazione è il coinvolgimento di un individuo in una situazione
di vita.
I fattori ambientali sono caratteristiche del mondo fisico, sociale, e
degli atteggiamenti che possono avere impatto sulle prestazioni di
un individuo in un determinato contesto.
In quanto classificazione l’ICF raggruppa in maniera sistematica
diversi domini di una persona in una data condizione di salute.
DOMINI DELLA SALUTE E DOMINI AD
ESSA CORRELATI
14
•
Nella classificazioni internazionali dell’OMS le condizioni di salute
vere e proprie (malattie, disturbi, lesioni…) vengono classificate
principalmente nell’ ICD-10 (International Statistical Classification of
Diseases and Related Health Problems) che fornisce un modello di
riferimento eziologico.
• Nell’ICF vengono invece classificati il funzionamento e le
disabilità associati alle condizioni di salute; ICD-10 e ICF sono
quindi complementari, il primo fornisce una diagnosi delle malattie,
dei disturbi, o di altri stati di salute, e questa informazione si
arricchisce delle informazioni aggiuntive offerte dall’ICF relative al
funzionamento.
LA DISABILITA’ E’ UN “FENOMENO
MULTIDIMENSIONALE”
15





Nell’ICD sono classificate oltre 2000 malattie.
E’ suddiviso in 22 capitoli e 22 sezioni.
I disturbi psichici di natura organica, compresi quelli sintomatici sono
raggruppati nella sezione F (F00-F99)
Ritardo mentale (F70-F79) F70 Ritardo mentale lieve F71 Ritardo mentale
di media gravità F72 Ritardo mentale grave F73 Ritardo mentale profondo
F78 Ritardo mentale di altro tipo F79 Ritardo mentale non specificato
Disturbi dello sviluppo psicologico (F80-F89) F80 Disturbi evolutivi
specifici dell’eloquio e del linguaggio F81 Disturbi evolutivi specifici delle
abilità scolastiche F82 Disturbo evolutivo specifico della funzione
motoria F83 Disturbo evolutivo specifico misto F84 Disturbi evolutivi
globali F88 Disturbo dello sviluppo psicologico di altro tipo F89 Disturbo
dello sviluppo psicologico non specificato
CLASSIFICAZIONE STATISTICA INTERNAZIONALE
DELLE MALATTIE E DEI PROBLEMI SANITARI
CORRELATI
16

Disturbi comportamentali e della sfera emozionale con esordio
abituale nell’infanzia e nell’adolescenza (F90-F98) F90 Disturbi
ipercinetici F91 Disturbi della condotta F92 Disturbi misti della
condotta e della sfera emozionale F93 Disturbi della sfera
emozionale con esordio caratteristico dell’infanzia F94 Disturbo del
funzionamento sociale con esordio specifico nell’infanzia e
nell’adolescenza F95 Disturbi di tipo tic F98 Altri disturbi
comportamentali e della sfera emozionale con esordio abituale
nell’infanzia e nell’adolescenza F 99 Disturbo mentale non
specificato (F99)
CLASSIFICAZIONE STATISTICA INTERNAZIONALE
DELLE MALATTIE E DEI PROBLEMI SANITARI
CORRELATI
17
LEGGE 170 Nuove norme in materia di
disturbi specifici di apprendimento
La presente legge riconosce come disturbi specifici di
apprendimento la dislessia, la discalculia, la
disortografia, la disgrafia, che si manifestano in presenza
di capacità cognitive adeguate, in assenza di handicap di
carattere neurologico o sensoriale, ma possono
determinare importanti limitazioni per alcune attività della
vita quotidiana, anche con effetti spiacevoli sul piano
personale quali: abbassamento dell’autostima, depressione,
comportamenti oppositivi, abbandono scolastico, scelte di
basso profilo rispetto alle proprie potenzialità.
18






PRECISAZIONI SULLE DEFINIZIONI
DISLESSIA: difficoltà nella lettura specie veloce e di
parole nuove (colpisce 4% della popolazione) con
difficoltà di comprensione
DISGRAFIA: difficoltà di scrivere parole e numeri, figure
geometriche
DISORTOGRAFIA: sostituzione di grafemi o loro
omissione, problemi ortografici
DISCALCULIA: difficoltà sia nella lettura numerica sia
nei calcoli, memorizzazione tabelline ecc.
DISPRASSIA difficoltà di coordinazione
DEFINIZIONI
19


ALUNNI CON DEFICIT DA DISTURBO
DELL’ATTENZIONE E IPERATTIVITA’:
Spesso è in associazione con altri disturbi come
disturbo oppositivo provocatorio, disturbo della
condotta in adolescenza, disturbi d’ansia o
d’umore. Questi alunni spesso non ottengono la
certificazione di disabilità e quindi rientrano nella
legge 170 per i DSA
C:M 2012: A.D.H.D (1%)
20

Altra categoria da trattare con la legge 170 sono gli
alunni BORDERLINE (2,5 % della popolazione) sono
quegli alunni il cui Q.I si attiene tra 70 e 85 punti
C.M. 2012 BORDERLINE
21
TIPOLOGIA
DISABILITA'
DSA
BES
DIAGNOSI
CERTIFICATA
CERTIFICATA
NO CERTIFICATA
P.E.I
P.D.P
P.D.P TEMPORANEO
SOSTEGNO E/O
EDUCATORE
NO
NO
PROGRAMMAZIONE
PER OBIETTIVI MINIMI
O DIFFERENZIATA
STRUMENTI
DISPENSATIVI E
COMPENSATIVI
STRUMENTI
DISPENSATIVI E
COMPENSATIVI
NO se differenziata
SI
SI
SCUOLA
AIUTO
DIDATTICA
DIPLOMA
22
 INVALSI

Qualunque sia la tipologia del BES essa andrà segnalata
sulla maschera elettronica per la raccolta delle
informazioni di contesto individuale e in quella per
l’inserimento delle risposte dello studente secondo le
modalità operative previste
NOTE SULLO SVOLGIMENTO DELLE PROVE INVALSI PER ALUNNI CON
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI PER CLASSI II, V PRIMARIA, E II
SECONDARIA
23
Nella secondaria di secondo grado in cui le
prove si svolgono in un solo giorno è possibile
prevedere una scansione temporanea
differente, cioè la seconda prova può essere
effettuata il giorno successivo PREVIA
RICHIESTA DEL D.S fatta 60 gg prima.
 Restano a disposizione dello studente gli
strumenti compensativi e dispensativi previsti

NOTE SULLO SVOLGIMENTO DELLE PROVE INVALSI PER ALUNNI CON
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI PER CLASSI II, V PRIMARIA E II
SECONDARIA
24
25
ESAMI DI STATO
 PREMESSA
Le informazioni relative agli studenti con DSA sono
RISERVATE e per tale ragione nel Documento del 15
maggio si fa riferimento solo alla presenza di alunni con
DSA ma senza dire nome o segnalare la diagnosi
perché il documento può essere letto da chiunque.
Inoltre si ricorda di non apporre mai la sigla DSA
accanto al nome dell’alunno


Legge 170/2010, decreto 5669/2011, O.M.
42/2011 art 12 c.8, O.M 44/2010 art 12
26


ESAMI DI STATO
Tutte le informazioni relative a studenti DSA vanno
inserite nella relazione allegata al documento che va
consegnata alla SOLA COMMISSIONE al fine di dare
un chiaro profilo dello studente e offre tutte le indicazioni
alle quali la Commissione deve attenersi.
Legge 170/2010, decreto 5669/2011, O.M.
42/2011 art 12 c.8, O.M 44/2010 art 12
27

ESAMI DI STATO
Allegato deve avere queste sezioni:
Presentazione dell’alunno
Diagnosi medica specialistica
Descrizione dell’operato all’interno del gruppo classe con
tutte le metodologie e procedure messe in atto dal CdC
(se necessita di pc, sintetizzatore, ecc.)
Strumenti di verifica adottati
Criteri di valutazione adottati
Legge 170/2010, decreto 5669/2011, O.M.
42/2011 art 12 c.8, O.M 44/2010 art 12
28
ESAMI DI STATO
 O.M. 42 6 MAGGIO 2011



Alunni H con percorso differenziato sosterranno
l’esame con prove differenziate coerenti con il percorso
svolto
FINALIZZATE
AL
SOLO
RILASCIO
DELL’ATTESTATO
Art 17: alunni H con PEI ad obiettivi minimi, possono
avere prove equipollenti che devono verificare che il
candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e
professionale idonea al rilascio del DIPLOMA.
29
ESAMI DI STATO
 O.M. 42 6 MAGGIO 2011
 Art 12: si prevedono per alunni DSA tempi più
lunghi di quelli ordinari, di curare la
predisposizione della terza prova scritta, di
adottare criteri valutativi attenti al contenuto
piuttosto che alla forma. Possono utilizzare gli
strumenti compensativi nel caso siano stati
impiegati durante l’anno.

30
 ATTENZIONE
Nel caso il CdC si accorga di qualche disturbo la
richiesta di diagnosi va fatta all’UMEE CON APPOSITO
MODULO (senza, se presso privato accreditato).
Nell’attesa, a volte molto lunga, il CdC redige un PDP
con tutte le misure da adottare .
 NEGLI ANNI TERMINALI DI CIASCUN CICLO LE
CERTIFICAZIONI DEVONO ESSERE PRESENTATE
ENTRO IL 31 MARZO

Conferenza stato-regioni R.A 140 del 25/7/2012
31
ATTENZIONE
 ESONERO DALL’INSEGNAMENTO DELLE
LINGUE STRANIERE
 Certificazione di DSA attestante la gravità e recante

ESPLICITA RICHIESTA DI ESONERO dello specialista
 Richiesta di esonero presentata dalla famiglia.

SI CONSIDERA COME SE L’ALUNNO AVESSE FATTO
UN PERCOSO DIFFERENZIATO E QUINDI
CONSEGUE UN ATTESTATO, NON IL DIPLOMA.

LEGGE 170
LINGUA STRANIERA
32

DIDATTICA PERSONALIZZATA E INDIVIDUALIZZATA
Il PDP deve prevedere UNA DIDATTICA PERSONALIZZATA E
INDIVIDUALIZZATA:

DIDATTICA PERSONALIZZATA = una didattica rivolta a sviluppare le
POTENZIALITÀ DELL’ALUNNO

DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA
RECUPERO DELLE CARENZE

Bisogna poi applicare agli alunni DSA degli STRUMENTI
COMPENSATIVI e delle MISURE DISPENSATIVE: essi sono
MODULABILI e VARIABILI NEL TEMPO dall’insegnante in base al
soggetto, alla difficoltà del compito somministrato e alla singola
diagnosi.
=
una
didattica
rivolta
al
33
STRUMENTI COMPENSATIVI:
Sintesi
vocale /audiolibri
Utilizzo di libri e documenti digitali per lo studio
 Programmi di videoscrittura con correttore ortografico
 Calcolatrice
Uso di schemi e tabelle di grammatica / di tavole di matematica
(formulari) come supporto durante compiti a casa e verifiche
 Uso di mappe concettuali per sintetizzare e strutturare le
informazioni, e come supporto durante le interrogazioni
Utilizzo di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio iconico
e i video…) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei
testi e l’espressione
Utilizzo di dizionari digitali su computer
34
MISURE DISPENSATIVE:
All’alunno con DSA è garantito di essere DISPENSATO DA ALCUNE
PRESTAZIONI NON ESSENZIALI AI FINI DEI CONCETTI DA APPRENDERE.
Esse sono , a seconda delle discipline e del caso, dispense da:
Lettura ad alta voce
Scrittura sotto dettatura / Copiare dalla lavagna
Uso del corsivo o dello stampatello minuscolo; permettere di scrivere con il
pc anziché a mano
Studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni
Eccessivo carico di compiti (riduzione delle pagine da studiare, senza
modificare gli obiettivi); elasticità nel richiedere la loro esecuzione
Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà
valutata in percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici
e di spelling / dispensa totale dalle prove scritte in lingua straniera (cf. infra)
E’ poi importante:
Favorire situazioni di apprendimento cooperativo tra compagni
Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario
35
LE VERIFICHE:
L’alunno ha diritto a:
Un tempo maggiore (circa il 30%)
Oppure un contenuto ridotto (perché ci mette più tempo a decodificare il compito): il 70%
della verifica
Verifiche orali programmate (da comunicare con congruo anticipo alla famiglia), su
parti limitate e concordate del programma: gli alunni DSA presentano spesso difficoltà
nell’organizzazione del lavoro, associata a volte ad ansia di fronte alla prestazione
Evitare sovrapposizione di verifiche scritte e orali delle varie materie, e di richiedere
prestazioni nelle ultime ore
Valutazioni che tengano conto più del contenuto che della forma
Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli
Lettura delle consegne degli esercizi della verifica
Riduzione e adattamento del numero degli esercizi MA senza modificare gli obiettivi
Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla
Possibilità di completamento e/o arricchimento con una discussione orale (se la verifica
scritta è gravemente insufficiente)
36
LE LINGUE STRANIERE (COMPRESO IL LATINO E IL GRECO):
In
casi di particolare difficoltà, e se richiesto nella diagnosi, è possibile
concedere L’ESONERO DALLO SCRITTO di tali materie, che verrà
sostituito con PROVE ORALI EQUIPOLLENTI.
L’ESONERO
TOTALE DALLA LINGUA STRANIERA si può concedere,
previa esplicita richiesta certificata, ma RICADE SULLA VALIDITA’ DEL
DIPLOMA: l’alunno, al termine della scuola superiore, otterrà solo un
ATTESTA DI FREQUENZA.
37
L’UTILIZZO DELLE TIC E DELLE NUOVE METODOLOGIE DIDATTICHE PER
FACILITARE L’APPRENDIMENTO DI DSA E BES:
COOPERATIVE
LEARNING
FLIPPED CLASSROOM
TEAL
DEBATE
Tutte hanno in comune questi VANTAGGI:
Applicazione di differenti strategie didattiche per promuovere il potenziale
personale
Chi apprende partecipa attivamente alla costruzione del proprio percorso
Valorizzazione di tutte le dimensioni dell'alunno, non solo quella cognitiva
Favorire la riflessione metacognitiva
Favorire la motivazione dell’alunno
Insegnante-tutor
38
COOPERATIVE LEARNING
Dalla
competizione alla COLLABORAZIONE TRA PARI
PEER TUTORING: favorisce INTERAZIONE SOCIALE / AUTOSTIMA /
EMPATIA
Scopo: OTTENERE INSIEME IL RISULTATO MIGLIORE
INTEGRAZIONE COMPENSATIVA: se un membro del gruppo compie
azioni inadeguate ed inefficaci, gli altri si impegnano a compensare gli
effetti di tali azioni = INTERDIPENDENZA POSITIVA
ASCOLTO E COMPRENSIONE
DIALOGO, CONDIVISIONE, INCORAGGIAMENTO
Processo di apprendimento favorito dalla VALORIZZAZIONE DELLE
QUALITÀ, DEI TALENTI E DELLE COMPETENZE DI CIASCUNO
39
COMPITI DEL DOCENTE:

Pianificare l'attività

Definire ruoli, compiti e procedure

Monitorare e supportare i gruppi

Valutare la qualità dell'apprendimento

Verificare l'efficacia del funzionamento dei gruppi
40
FLIPPED CLASSROOM:

LEZIONE CAPOVOLTA
La lezione si fa a casa / i compiti si fanno a scuola: il docente
fornisce materiali di studio di vario tipo che gli alunni consulteranno A
CASA (video, videolezioni, schemi e mappe cartacei o digitali, PPT, link
a siti web, ecc.): VALORIZZAZIONE DEI DIVERSI STILI DI
APPRENDIMENTO / A SCUOLA monitora l’apprendimento con
IMMEDIATA APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE AD ESERCIZI DI
VARIO GENERE →
Se ci sono difficoltà il docente può subito intervenire per risolverle
MOTTO: IL PROF. C’E’!

41
TEAL
Technology Enabled Active Learning = APPRENDIMENTO ATTIVO +
ICT = Information and Communication Technology:
Dalla trasmissione passiva di contenuti dal docente all’alunno
alla COSTRUZIONE ATTIVA DELLA CONOSCENZA tramite
la
COLLABORAZIONE TRA DOCENTI E ALUNNI
OGNI AULA DIVENTA LABORATORIO DI RICERCA
OGNI ALUNNO DIVENTA PROTAGONISTA DEL PROCESSO DI
APPRENDIMENTO
OGNI
DOCENTE
E’
REGISTA
E
FACILITATORE
DELL’APPRENDIMENTO
largo spazio alle SIMULAZIONI, agli ESPERIMENTI HANDS-ON, al
GIOCO DIDATTICO, al PROBLEM SOLVING: IMPARARE FACENDO
IMPORTANZA EDUCATIVA DELL’ERRORE: ogni alunno è libero di
sbagliare senza sentirsi giudicato, correggersi strada facendo, imparare
da ciò che ha sbagliato
42
DEBATE:
DIBATTITO, svolto con TEMPI E REGOLE PRECISE, in cui DUE
SQUADRE DI STUDENTI DIFENDONO OPINIONI OPPOSTE
SU UN ARGOMENTO ASSEGNATO: essi devono perciò essere in grado
di ARGOMENTARE LA PROPRIA TESI E CONFUTARE L’ANTITESI
 Fase
preliminare
COLLABORATIVA:
RICERCA
DELLE
INFORMAZIONI
E
NELLA
COSTRUZIONE
DELLE
ARGOMENTAZIONI, anche tramite ICT
 COMPETENZE
PROMOSSE:
ASCOLTO
ATTIVO-RISPETTO
RECIPROCO-LINGUAGGIO VERBALE E NON VERBALECOSTRUZIONE
DEL
RAGIONAMENTO-CONTROLLO
DELL’EMOTIVITA’
 Dibattere su un argomento permette di COMPRENDERLO MEGLIO,
IN MODO PIU’ FACILE E DIVERTENTE

43
INSEGNARE E’ UN
LAVORO DEL CUORE
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!
Corso docenti neo assunti
Inclusionee successo formativo
Giuliana Giuliani
44