Vipassana dipendenze e salute Seminario promosso dal Vipassana Research Institute Dhamma Giri, Igatpuri, India, dicembre 1989 Il valore di anapana e vipassana nella cura di malattie psicosomatiche e psicologiche di K.S. Ayyar medico Vipassana come terapia psicosomatica - Indicazioni cliniche per la meditazione e la ricerca su Vipassana - Risultati dell’utilizzo degli esercizi di consapevolezza del respiro Anapana con pazienti psichiatrici L’obiettivo di Vipassana è la purificazione mentale e la coltivazione dell’attitudine equanime verso tutte le situazioni. Il processo attraverso cui si attua è l’autoosservazione, assimilabile al lavoro psicanalitico. 1 Vipassana dipendenze e salute Voglio sottolineare che il benessere mentale e fisico sono effetti secondari. Al suo confronto l’obiettivo della psichiatria è modesto (l’alleviare le sofferenze mentali e l’angoscia, per riportare la persona nelle condizioni precedenti all’insorgere del disturbo, restituendola al suo ambiente sociale e lavorativo). Vipassana come terapia psicosomatica Il corso di 10 giorni di Vipassana è un’iniziazione alle due tecniche di Anapana (consapevolezza del respiro) e Vipassana (consapevolezza di corpomente), e non è un regime terapeutico. I medici si concentrano sul corpo, le sensazioni corporee e l’impatto delle emozioni sugli organi. In psichiatria ci sono diverse tecniche che dal corpo arrivano alla mente, come, ad esempio, il metodo Jacobson per il rilassamento muscolare profondo, metodi per modificare il tono muscolare e la terapia del feedback. Vipassana presenta delle analogie con queste. Durante il corso, c’è uno stato di parziale deprivazione sensoriale: niente scrittura, conversazione, TV, radio e lettura. Quest’assenza di stimoli fa sì che la mente cosciente non ricada nei consueti meccanismi di pensiero, emozione e comportamento; e induce, quindi, le circostanze ideali per l’emersione a livello cosciente di sensazioni e sentimenti repressi e/o eventi del passato. Con le circa 110 ore del corso dedicate alla concentrazione, c’è ampia opportunità, per i condizionamenti mentali accumulati, di manifestarsi a livello corporeo e di essere eliminati. 2 Vipassana dipendenze e salute Ho osservato che, durante la meditazione, piccoli disturbi fisici come occlusione nasale o fastidio agli occhi scompaiono. Palpitazioni, sudori, pulsazioni, formicolii, vibrazioni, sommovimenti intestinali, sensazioni di movimento compaiono e scompaiono. Si sentono anche sensazioni legate al sistema nervoso centrale, come crampi, fitte di durata variabile. Anche stati emotivi come paura, panico, rabbia, eccitazione sessuale possono apparire e scomparire. Quanto avviene durante Vipassana, deriva in gran parte dal passato, (tensioni mentali e fisiche accumulate), e con questa tecnica vengono allentate. Indicazioni cliniche per la meditazione e la ricerca su Vipassana Vipassana può essere utilizzata per conseguire un complessivo stato di benessere sia fisico sia mentale. Può alleviare leggeri disturbi fisici come riniti o spasmi muscolari, o lievi anormalità del carattere come irritabilità e insofferenza. Può dimostrarsi utile nel trattamento di disturbi psicosomatici come spondilite, emicrania, ulcera peptica, colite, neurodermatite, psoriasi ed eczema, ipertensione, diabete, artrite. Per quanto riguarda i disturbi psichiatrici, possono beneficiare dalla meditazione Vipassana i soggetti con nevrosi ansiose depressive, fobie, problemi di dipendenza e disturbi della personalità. I vantaggi teorici di Vipassana sono stati esposti nell’American Journal of Psychiatry (gennaio 1985). Paul Fleischman, psichiatra e insegnante 3 Vipassana dipendenze e salute di Vipassana, ne ha illustrato i benefici effetti su corpo e mente nella sua pubblicazione L’azione terapeutica di Vipassana (in P. Fleischman, Karma e Caos, Ubaldini, Roma, 2001). Per Fleischman ogni aspetto, sia pratico sia teorico, ha valenza psicoterapeutica e contribuisce al miglioramento della funzionalità sia fisica sia mentale. Vipassana è stata sperimentata su detenuti e guardie carcerarie (www.prison.dhamma.org) ed è stato verificato che produce, nell’atteggiamento, cambiamenti percettibili. Durante il seminario, tenutosi nel 1986 all’Istituto di Ricerca Vipassana (www. vri.dhamma.org), meditatori hanno testimoniato significativi miglioramenti in relazione a sindromi psicosomatiche e/o collegate allo stress, (spondilosi cervicale, ipertensione essenziale), e malattie degenerative (distrofia muscolare). Tali testimonianze sono, in genere, enfatizzate e soggette a pregiudizio favorevole definito effetto “alone” o “di attribuzione”. I sintomi di tal effetto sono riscontrabili nell’enfasi su: purezza originaria, antichità e origine indiana della tecnica, unitamente all’adulazione dell’insegnante. Gli esempi, in forma di aneddoto, seppure non costituiscano prova sufficiente, sono utili nello stimolarci a produrre analisi scientifiche, secondo protocolli, e quindi accettate dalla comunità scientifica. Alcuni studi, come quello di Kabat-Zinn del 1982, dimostrano che Vipassana ha un potenziale nell’ambito delle malattie croniche, per l’efficacia nella gestione del dolore, in quanto, per mezzo di una rivalutazione cognitiva, ridimensiona l’esperienza della sofferenza. La causa del dolore può non 4 Vipassana dipendenze e salute scomparire, ma cambia l’atteggiamento verso di esso e, quindi, la sofferenza si riduce significativamente. Come in casi di neurodermatite, eczema e psoriasi: dove il paziente apprende come ignorare la sensazione di prurito, o a osservarla in modo distaccato, evitando di grattarsi. La conseguenza è l’interruzione del ciclo prurito-grattata-prurito, che, a sua volta, facilita la guarigione dalle lesioni. Tre anni fa, alla fine del seminario tenutosi nel 1986 presso l’Istituto di Ricerca Vipassana, facevo parte di un gruppo con il compito di elaborare un protocollo per la ricerca sugli aspetti medici e psicologici di Vipassana. Tra i suggerimenti, vi riporto l’eseguire il monitoraggio di parametri di base, come la pressione sanguigna, l’aggiornare anamnesi, il registrare costantemente il follow-up ed il monitorare a livello biochimico ed elettrofisiologico dei meditatori assidui. E’ probabile che ci vorrà del tempo per elaborare un programma finalizzato all’acquisizione d’informazioni mediche e psicologiche sui meditatori. Risultati dell’utilizzo degli esercizi di consapevolezza del respiro Anapana con pazienti psichiatrici Negli ultimi due anni e mezzo, ho utilizzato esercizi di consapevolezza del respiro con pazienti affetti da disturbi psicosomatici e nevrotici. Non ho condotto uno studio sistematico di confronto scientifico con altri trattamenti psichiatrici, ma le osservazioni qui di seguito, tratte dall’esperienza, 5 Vipassana dipendenze e salute potrebbero essere significative. 1. Anapana è facile da insegnare. Può essere facilmente praticato da seduti. 2. Unito ad altre tecniche fisiche, offre varietà al trattamento e impedisce al paziente di abbandonare la tecnica per noia. Per esempio, la maggioranza dei pazienti, dopo due mesi, smettono di praticare o continuano in modo sporadico la tecnica di rilassamento Jacobson. 3. Anapana è altrettanto efficace della tecnica Jacobson per produrre rilassamento e per mantenere la mente calma e serena. 4. Circa l’80% dei pazienti cui è stata insegnata e che l’hanno praticata ha dimostrato dei buoni miglioramenti clinici. Anche la reazione di rilassamento di Benson, la meditazione sul respiro di Woolfolk, la meditazione clinicamente standardizzata di Carrington, gli esercizi autogeni, quelli finlandesi, e il bio-feedback provocano una diminuzione degli attacchi, esattamente come avviene con Anapana, e tutte queste tecniche danno risultati simili alla meditazione trascendentale, in gruppi confrontabili di pazienti. Ricordo che la MT è stata la tecnica di meditazione più studiata su pazienti psichiatrici; anche anapana e Vipassana, se studiate, dovrebbero portare ad analoghe osservazioni. 5. Aspetti non specificatamente curativi del corso di meditazione Vipassana –– Lo stacco dalla routine giornaliera ha, in se stesso, valenze psicoterapeutiche –– Il silenzio, l’isolamento, la quiete sono, 6 Vipassana dipendenze e salute per molti, probabilmente sperimentate per la prima volta. Si tratta di un’esperienza straordinaria, ed il fatto di aver vissuto per 10 giorni in un mondo differente, comporta benefici terapeutici. –– L’indiano medio probabilmente bara un po’ anche quando osserva i digiuni. Dunque, seguire il codice di disciplina del corso, con un controllo totale sulle proprie abitudini alimentari, su parola e su riposo, tutti i giorni, dalle quattro di mattina alle 9.30 di sera, dà un senso di padronanza di se stessi. La sola idea di essere stati in grado di sostenere quest’auto-disciplina, solleva l’umore, produce un senso di euforia ed ha un preciso potenziale terapeutico. –– Gli effetti dipendono dalla quantità di apprezzamento della tecnica di chi l’ha raccomandata. Vipassana, come altre terapie con valenze mistiche o esoteriche, tipo l’ipnosi, possono avere un consistente effetto placebo. –– L’influenza carismatica di Goenka ha risultati positivi, sebbene egli si dia molto da fare per scoraggiare forme di culto della personalità. –– Speranza significa aspettativa di successo. L’insegnante appare molto fiducioso e, per questo, il paziente è rassicurato del miglioramento. In questo modo, viene attivato l’effetto placebo. –– La fiducia: l’insegnante pare essere sincero, onesto, affidabile, schietto e autentico. 7 Vipassana dipendenze e salute Queste qualità, di per sè, sono in grado di far migliorare il paziente, attivando l’effetto placebo. –– La fede/fiducia: la sensibilità di Goenka ai problemi umani, la sua comprensione empatica, l’abilità, la saggezza unita alla positività e alla fiducia in se stesso, sono comunicate al meditatore e questo fa nascere la fede/fiducia. E questa, attraverso l’effetto placebo, è in grado di produrre un miglioramento. Lo stesso Goenka sottolinea che i miglioramenti avvengono esclusivamente per mezzo della tecnica. Ma i fattori sopra menzionati contribuiscono ad allentare l’ansia. I devastanti effetti dell’ansia sono riportati sotto controllo. Pertanto, le energie sono conservate e finalizzate a trattare in modo più efficace i problemi o le situazioni di vita quotidiana. 6. Resistenze, tra i pazienti, alla meditazione Vipassana Lo psichiatra Fleischman individua benefici terapeutici in tutti gli aspetti della meditazione Vipassana, ma, nel suo libro, afferma che non la consiglierebbe ai suoi pazienti, salvo che non ne facciano loro stessi richiesta, per motivi professionali e culturali. Alcuni pazienti fobici e ansiosi offrono resistenza all’idea di essere indirizzati su un altro metodo di cura, perché temono di perdere la loro relazione di dipendenza con lo psichiatra. Alcuni miei pazienti, da me indirizzati ad ascoltare le conferenze di Goenka, non le hanno trovate interessanti, giudicandole 8 Vipassana dipendenze e salute tecniche buddhiste. L’atmosfera culturale e i pregiudizi personali, a volte, impediscono di accettare anche qualcosa di molto benefico. Altri pazienti hanno aspettative irreali; come, per esempio, un medico che aveva commentato che, in 10 giorni, solo e soltanto due tecniche venivano insegnate: forse, si aspettava una tecnica al giorno. Un altro non accettava la parte teorica e così, terminato il corso, ha rinunciato a meditare. Sebbene Vipassana sia universale nella sua applicazione, potrebbe non essere adatta a tutti i pazienti, anche se alcune categorie cliniche potrebbero trarne beneficio. Allo stesso modo, alcuni pazienti non ne beneficeranno, a causa delle loro esperienze evolutive o della loro struttura mentale, e non a causa di limiti della tecnica o della didattica. Pertanto, sarebbe utile uno studio scientifico sugli individui che interrompono il corso, al fine di porre in evidenza le caratteristiche di coloro che, invece, ne beneficiano. La medicina moderna è aperta a nuovi approcci terapeutici, a condizione che ne sia dimostrata la validità attraverso studi rispettosi dei protocolli di ricerca della comunità scientifica internazionale. Sarpagandha per l’ipertensione, la terapia yoga e la meditazione trascendentale sono esempi di terapie, che iniziano a trovare spazio nei testi ufficiali di medicina e psichiatria e potranno esservi introdotti anche Anapana e Vipassana, dopo ricerche su applicazioni e limiti in ambito terapeutico. 9