Effetti della meditazione Vipassana sull’organismo di Vincenzo De Giovanni psicologo formatore La fisiologia cerebrale - Il meccanismo fisiologico della reazione L’importanza delle sensazioni fisiche - I risultati dell’osservazione equanime - Come allenare la mente conscia Le più recenti scoperte di fisiologia cerebrale sembrano confermare i presupposti su cui si basa la meditazione Vipassana. Queste scoperte partono da Paul Mac Lean, noto per aver enunciato la teoria dei tre cervelli, secondo cui il sistema nervoso racchiude tre livelli organizzativi. Il primordiale, che regola i riflessi governati dal midollo spinale; l’intermedio, il sistema limbico, sede di istinti ed emozioni; il più recente, la corteccia, - la mente cosciente -, sede delle funzioni cognitive come la memoria. Il meccanismo fisiologico della reazione Le Doux ha provato in laboratorio che le reazioni emotive si scatenano anticipando l’intervento della corteccia, con un semplice meccanismo fisiologico. Per esempio, se vediamo un serpente, abbiamo 1 Effetti della meditazione Vipassana sull’organismo un’ immagine dovuta al contatto con la retina, della luce emessa da un oggetto, non ancora identificato. L’ immagine passa nel sistema limbico, col talamo che la decodifica e la trasmette alla corteccia e all’amigdala, dove il messaggio arriva prima, per la brevità del percorso. L’ amigdala riconosce il contenuto come pericoloso e diffonde nel corpo una serie di segnali chimici, provocando sensazioni sgradevoli; la corteccia si accorge che il corpo è mobilitato come in caso di pericolo effettivo, e le interpreta come pericolo. Siamo, cioè, in allarme prima di sapere precisamente il perché. Abbiamo, cioè, già fatto un gran salto per scansare un serpente, prima di sapere che è un serpente. Quante volte, infatti, abbiamo fatto uno scatto, per scansare qualcosa che era solo un’ombra? La corteccia analizza con cura l’immagine e valuta pericoloso e in modo definitivo quello che riconosce come serpente. Conferma le impressioni e i ricordi emozionali, innescati dal talamo nell’amigdala, rinforzandone le reazioni, che determinano l’emissione di sostanze chimiche nel corpo. Siamo ulteriormente pervasi da spiacevoli sensazioni, che accentuano l’allarme e i comportamenti di fuga o aggressione. Se si tratta invece di un falso allarme, dalla corteccia non partono segnali all’amigdala, e la reazione, promossa in un primo tempo, si estingue. Gradatamente, battito cardiaco, pressione, tono muscolare, ecc., si normalizzano. 2 Effetti della meditazione Vipassana sull’organismo L’importanza delle sensazioni fisiche L’ assunto di base della meditazione Vipassana è che la mente non reagisce alle emozioni che accompagnano un evento piacevole o spiacevole, ma alle sensazioni fisiche che lo accompagnano. Per esempio, l’esperienza è per noi spiacevole perchè reagiamo alle spiacevoli sensazioni fisiche provocate da quelle sostanze chimiche, atte a predisporre il corpo a una reazione di attacco o fuga di fronte al pericolo. Se alleniamo la corteccia - la mente cosciente alla concentrazione e all’attitudine equilibrata di fronte a qualunque sensazione corporea, l’alleniamo a non reagire automaticamente (per l’amigdala) e a non rinforzare l’abitudine a reagire, perdendo equilibrio. Questo esercizio determina la struttu- razione di mentale percorsi sinaptici, tanto più consistenti, quanto più viene ripetuto. I risultati dell’ osservazione equanime Il problema va comunque analizzato e suddiviso in: 1. Reazione emotiva intensa, dovuta a situazione di stress o a situazione di effettivo grave pericolo. 2. Reazione emotiva dovuta a frustrazione leggera o a effettivo pericolo di lieve entità. Nel primo caso, l’osservazione delle sensazioni attiva la corteccia (che normalmente è anticipata dall’amigdala), e impedisce che le reazioni dell’amig- 3 Effetti della meditazione Vipassana sull’organismo dala, allagando l’organismo di composti chimici atti ad attivarlo in difesa-offesa, siano un ulteriore innesco della corteccia. Essa si valuta in pericolo non perché il pericolo ci sia, ma perché sente le spiacevoli sensazioni attive in situazioni di pericolo (tachicardia, affanno, tensione muscolare, ecc ...). Nel secondo caso, l’osservazione delle sensazioni permette alla corteccia di valutare con serenità la situazione, di studiare con calma e metodo il problema, avviandolo a una soluzione. Viene arrestato il comportamento emotivo volto a evitare il problema e ad accontentarsi di surrogati e palliativi. Come allenare la mente conscia La pratica della meditazione Vipassana consente di essere più consapevoli di se, di armonizzare i comportamenti mediante una gestione equilibrata delle emozioni, di motivarci, di darci una carica maggiore, di comunicare meglio con gli altri e di aiutarli più efficacemente. Sono i traguardi di quella che oggi è chiamata intelligenza emotiva. Vipassana è una risposta adeguata alle istanze maturate negli anni, sia nel mondo del lavoro, sia nella società in generale. Anche altri metodi hanno dimostrato la loro efficacia, tuttavia i presupposti di Vipassana sono peculiari. Non richiede la presenza di un insegnante se non nella fase di apprendimento (10 giorni), non richiede alcun contributo di denaro per il suo apprendimento, mentre nel metodo psicoanalitico esso ha un peso importante nel percorso terapeutico; ed è focalizza- 4 Effetti della meditazione Vipassana sull’organismo ta sull’autonomia. Queste caratteristiche rendono al massimo livello il processo di auto-responsabilizzazione, e il risultato atteso è la maggiore emancipazione possibile, con lo sviluppo delle potenzialità sino al traguardo più elevato. Revisione a cura di Biblioteca Vipassana, 2013 5