ITIS MATTEI NOME: Laura Scarpa- PIANO DI LAVORO PERSONALE MATERIA: FISICA Mariarosa Valentini FIRMA: DATA : A.S. 2016-2017 CLASSE: 4^ A LSSA OBIETTIVI GENERALI DELLA DISCIPLINA NEL BIENNIO/TRIENNIO Al termine del percorso liceale lo studente dovrà conoscere i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, avendo consapevolezza critica del nesso tra lo sviluppo del sapere fisico e il contesto storico e filosofico in cui esso si è sviluppato. Lo studente dovrà anche aver fatto esperienza e saper rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali e strumento di controllo di ipotesi interpretative, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione di modelli. Pertanto con il corso di fisica del triennio si affronteranno i contenuti della disciplina sistemandoli in un quadro il più possibile organico, sottolineando gli aspetti concettuali e di formalizzazione nel modo più idoneo e approfondito permesso dalle conoscenze matematiche degli allievi. Si cercherà inoltre di evidenziare lungo il percorso della disciplina le problematiche filosofiche connesse ai principi fisici e di mostrare, quando possibile, le connessioni tra evoluzione del pensiero scientifico e cultura, nel panorama generale dello sviluppo storico. OBIETTIVI DIDATTICI DA CONSEGUIRE NELL’ANNO (eventuale enunciazione dei requisiti minimi per passare alla classe successiva ) Gli obiettivi didattici riportati sono validi per le classi del secondo biennio e sono da ricercarsi attraverso approfondimenti successivi durante tutto il percorso didattico del triennio conclusivo. Saper riferire informazioni, utilizzandole in modo autonomo e comunicandole con linguaggio scientifico Saper analizzare e schematizzare situazioni reali Saper utilizzare adeguatamente lo strumento matematico per la rappresentazione e la risoluzione di problemi fisici Comprendere le potenzialità e i limiti delle conoscenze scientifiche Cogliere le relazioni tra lo sviluppo delle conoscenze fisiche e il contesto umano storico e tecnologico Conoscere adeguatamente i contenuti proposti Si definiscono inoltre alcuni obiettivi trasversali complementari al lavoro strettamente disciplinare Sviluppare l’abitudine all’approfondimento, alla riflessione individuale e all’organizzazione del lavoro personale Sviluppare le capacità di analisi e di sintesi Saper riconoscere e integrare contenuti affini in diversi ambiti disciplinari Saper integrare autonomamente il libro di testo attingendo da altre fonti Essere consapevoli dell’uso degli strumenti matematici e grafici PLP REV. 3 del 20.09.12 Pagina 1 di 10 ITIS MATTEI NOME: Laura Scarpa- PIANO DI LAVORO PERSONALE MATERIA: FISICA Mariarosa Valentini FIRMA: DATA : A.S. 2016-2017 CLASSE: 4^ A LSSA COMPETENZE RICHIESTE COMPETENZE Le competenze sotto riportate sono da acquisire con diverso grado di approfondimento nel corso del triennio Comprendere autonomamente le richieste formulate sotto forma di testo tecnicoscientifico (testi di esercizi, problemi, istruzioni di procedure) Progettare autonomamente l’approccio risolutivo a semplici situazioni problematiche proposte Utilizzare opportunamente le proprie conoscenze matematiche applicandole in contesti diversi. Essere in grado di interpretare correttamente grafici, ricavando le opportune indicazioni sulle grandezze fisiche rappresentate CONTENUTI /ARGOMENTI Contenuti minimi relativi al quarto anno di corso Fenomeni oscillatori: moto armonico e onde meccaniche Elettrostatica: forza di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrico. Moto delle cariche in campi uniformi Conduzione nei metalli: analisi di circuiti elettrici Definizione di campo magnetico: campi magnetici generati da fili e solenoidi Forza di Lorentz e applicazioni MODALITÀ DI VERIFICA DEL POSSESSO DELLE COMPETENZE Le competenze saranno verificate contestualmente ad alcune prove di verifica scritta somministrate durante l’anno ; non si ritiene di assegnare una valutazione specifica a tali competenze poiché per la terza classe non è richiesta alcuna certificazione. SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE (desunta attraverso test d’ingresso o dalla situazione in uscita dell’anno precedente) La classe è composta da 29 alunni, 25 provenienti dalla classe 3^A dell’a.s. 2015/2016 , due ripetenti dalla stessa sezione, uno proveniente da altro istituto e uno studente giapponese in mobilità internazionale. Tra gli studenti provenienti dalla classe 3^A , uno è a sua volta negli stati uniti con un progetto di mobilità internazionale. Nessuno studente ha avuto il debito a settembre. Nella classe la preparazione di base è per lo più soddisfacente, l’atteggiamento nei confronti dell’attività didattica sufficientemente maturo, l’impegno e l’attenzione sono molto diversificati, ma la maggior parte dei ragazzi risponde con sollecitudine lle richieste del docente e si mostra interessato. METODOLOGIA DI LAVORO (con particolare riguardo alle strategie da adottare per colmare le lacune pregresse) PLP REV. 3 del 20.09.12 Pagina 2 di 10 ITIS MATTEI NOME: Laura Scarpa- PIANO DI LAVORO PERSONALE MATERIA: FISICA Mariarosa Valentini FIRMA: DATA : A.S. 2016-2017 CLASSE: 4^ A LSSA I contenuti nel secondo biennio sono stati organizzati secondo una scansione che prevede la divisione della disciplina in meccanica, termodinamica, ottica, elettrologia . Questa scelta è stata dettata oltre che dalle indicazioni ministeriali anche dalla necessità di proporre agli allievi la materia in modo più organico e con un filo logico nella sequenza degli argomenti più riconoscibile. Il lavoro sarà organizzato a partire da lezioni in classe volte a presentare i contenuti e a chiarire il più possibile l'aspetto di formalizzazione teorica. Saranno affrontati e discussi in classe (in seguito proposti a casa) numerosi esercizi di applicazione e numerosi problemi, intesi come situazioni problematiche la cui risoluzione richieda l'utilizzo di contenuti e abilità acquisite in più ambiti. L'attività di laboratorio sarà proposta come integrazione al lavoro didattico , quando le condizioni di svolgimento dello stesso lo consentiranno senza sottrarre tempo alla preparazione teorica che le indicazioni ministeriali privilegiano (non sono infatti previste ore di laboratorio nel quadro orario ministeriale) RISORSE NECESSARIE (laboratori, aule speciali, materiale particolare quando previsti) Oltre all’aula abitualmente utilizzata saranno utilizzati filmati didattici di interesse scientifico e, ad integrazione del programma svolto , il laboratorio di fisica. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione delle prevede lo svolgimento di prove scritte volte a testare le abilità acquisite nella risoluzione di esercizi e problemi e di interrogazioni..In sede di valutazione orale si terrà nel dovuto conto degli interventi in classe degli allievi e saranno inoltre valutate prove strutturate e non, comprendenti sia questionari aperti e chiusi. Lo scritto sarà valutato attraverso prove contenenti sia semplici esercizi di applicazione dei contenuti appresi sia problemi di complessità via via crescente. La valutazione sommativa privilegerà le prove svolte in classe rispetto a quanto prodotto a casa ed utilizzerà una scala dei voti tra 1 e 10. PROGRAMMA (con scansione periodica di massima) SCANSIONE di massima CONTENUTI CLASSE III DEI SETTEMBRE Gravitazione Moti planetari PLP REV. 3 del 20.09.12 Conoscere la legge di gravitazione universale Conoscere il concetto di “campo” gravitazionale Conoscere la definizione generale di energia potenziale gravitazionale Conoscere l’evoluzione del pensiero cosmologico in occidente Saper enunciare e spiegare le tre leggi di Keplero Pagina 3 di 10 ITIS MATTEI NOME: Laura Scarpa- PIANO DI LAVORO PERSONALE MATERIA: FISICA Mariarosa Valentini FIRMA: DATA : A.S. 2016-2017 CLASSE: 4^ A LSSA Saper mettere in relazione le leggi di Keplero con la legge di gravitazione universale Saper risolvere esercizi e problemi con l’uso delle leggi di Keplero e Newton OTTOBRE Oscillazioni forzate. armoniche, smorzate e Classificazione delle onde armoniche e funzione d’onda PLP REV. 3 del 20.09.12 saper definire un moto periodico conoscere il significato e le unità di misura di periodo e frequenza conoscere la relazione tra T e saper descrivere dal punto di vista dinamico un m.a.s. saper descrivere il comportamento delle grandezze s, v, a in funzione di t conoscere la rappresentazione grafica delle funzioni sopra dette conoscere il significato del termine oscillazione smorzata o forzata saper descrivere il fenomeno della risonanza saper definire un onda meccanica come perturbazione che trasporta energia e quantità di moto saper descrivere il moto delle particelle di un mezzo sede della propagazione di onde elastiche conoscere la definizione di onda longitudinale e trsversale saper fornire esempi di tali tipi di onde conoscere la dipendenza della velocità di propagazione di un’onda dalle caratteristiche del mezzo ( mezzo elastico e corda) saper definire un onda armonica conoscere la definizione di ,T,A per un’onda armonica conoscere la relazione che intercorre tra le grandezze ,T, v saper ricavare dall’esame di un grafico x,y oppure t,y le caratteristiche di un’onda Pagina 4 di 10 ITIS MATTEI NOME: Laura Scarpa- PIANO DI LAVORO PERSONALE MATERIA: FISICA Mariarosa Valentini FIRMA: DATA : A.S. 2016-2017 CLASSE: 4^ A LSSA conoscere la definizione di fronte d’onda saper classificare le onde in funzione della forma del fronte d’onda Saper definire un suono puro Saper definire altezza e intensità di un suono Conoscere la definizione di livello sonoro e la scala in decibel per il livello sonoro saper descrivere l’effetto Doppler come variazione di frequenza percepita dovuta al moto relativo di sorgente e osservatore saper risolvere esercizi e problemi relativi all’effetto Doppler conoscere la condizioni in cui si manifesta un’onda stazionaria conoscere la condizione per la risonanza nei due casi: corda fissata alle due estremità e corda fissata ad un’estremità saper risolvere esercizi e problemi relativi alle onde stazionarie NOVEMBRE Le caratteristiche del suono. Effetto Doppler. Le onde stazionarie e la risonanza. DICEMBRE l’ottica geometrica La riflessione e la rifrazione Ottica fisica: interferenza e diffrazione L’interferometro di Young. PLP REV. 3 del 20.09.12 saper descrivere il fenomeno della riflessione conoscere le leggi della riflessione saper descrivere il fenomeno della rifrazione conoscere la definizione di indice di rifrazione conoscere le leggi della rifrazione sapere in quali condizioni avviene il fenomeno della riflessione totale saper risolvere esercizi e problemi inerenti a riflessione Saper interpretare i fenomeni ottici come casi di fenomeni ondulatori soggetti alle leggi della diffrazione e dell’interferenza Conoscere l’esperienza di Young e saper interpretare il fenomeno come esempio di applicazione delle leggi dell’interferenza Pagina 5 di 10 ITIS MATTEI NOME: Laura Scarpa- PIANO DI LAVORO PERSONALE MATERIA: FISICA Mariarosa Valentini FIRMA: DATA : A.S. 2016-2017 CLASSE: 4^ A LSSA il principio di Huygens. Saper enunciare il principio di Huygens Saper spiegare il fenomeno della diffrazione a partire dal principio di Huygens saper descrivere fenomeni che indichino l’esistenza di due diversi tipi di cariche saper descrivere i fenomeni dell’eletrizzazione per contatto, strofinio e induzione saper descrivere il funzionamento di un elettroscopio a foglioline conoscere la legge di Coulomb saper confrontare la legge di Coulomb con la legge di gravitazione universale, riconoscendo analogie e differenze saper indicare in quali condizioni una carica può essere considerata puntiforme saper spiegare il significato della costante K saper risolvere problemi sulla forza di Coulomb utilizzando anche il calcolo vettoriale conoscere la definizione del vettore campo elettrico e le sue unità di misura conoscere le caratteristiche della carica di prova utilizzata per la definizione di E saper definire il campo elettrico come perturbazione nello spazio conoscere il valore del campo elettrico generato da una carica puntiforme conoscere il modello delle linee di forza saper disegnare le linee di forza del campo elettrico in casi semplici saper risolvere problemi sul campo elettrico utilizzando anche il calcolo vettoriale saper risolvere problemi di equilibrio elettrostatico conoscere il modello delle linee di forza GENNAIO La carica elettrica, isolanti e conduttori. La legge di Coulomb. Il campo elettrico generato da una carica puntiforme. PLP il modello delle linee di forza REV. 3 del 20.09.12 Pagina 6 di 10 ITIS MATTEI NOME: Laura Scarpa- PIANO DI LAVORO PERSONALE MATERIA: FISICA Mariarosa Valentini FIRMA: DATA : A.S. 2016-2017 CLASSE: 4^ A LSSA schermatura del campo elettrico carica per induzione elettrostatica conoscere la distribuzione di carica per un conduttore conoscere l’andamento del campo elettrico all’interno, sulla superficie e all’esterno di un conduttote FEBBRAIO Flusso di campo elettrico e Teorema di Gauss Energia potenziale elettrica. Potenziale elettrico di una carica puntiforme, superfici equipotenziali e campo elettrico. Condensatori e dielettrici PLP REV. 3 del 20.09.12 Conoscere la definizione e le unità di misura del flusso del campo elettrico Saper enunciare il teorema di Gauss Saper utilizzare il teorema di Gauss per determinare il valore del campo elettrico generato da semplici distribuzioni di carica ad elevata simmetria Riconoscere che la forza elettrostatica è conservativa Saper definire l’energia potenziale elettrica Saper definire la differenza di potenziale tra due punti come lavoro per unità di carica Conoscere la relazione tra potenziale elettrico e campo elettrico Conoscere la relazione tra potenziale elettrico e energia potenziale elettrica Saper calcolare il potenziale generato da una carica puntiforme o da una distribuzione di cariche puntiformi Conoscere la definizione di elettronvolt Saper risolvere esercizi e problemi riguardanti il potenziale generato da distribuzioni di cariche puntiformi Conoscere la definizione e le unità di misura della capacità elettrica Saper descrivere la struttura di un condensatore piano Conoscere e saper ricavare la capacità di un condensatore piano Saper descrivere il comportamento microscopico di un dielettrico Conoscere la definizione della costante dielettrica relativa Pagina 7 di 10 ITIS MATTEI NOME: Laura Scarpa- PIANO DI LAVORO PERSONALE MATERIA: FISICA Mariarosa Valentini FIRMA: DATA : A.S. 2016-2017 CLASSE: 4^ A LSSA Conoscere la dipendenza della capacità di un condensatore dalla costante dielettrica relativa del mezzo interposto tra le armature Conoscere il valore della capacità complessiva di un sistema di condensatori collegati in serie o in parallelo MARZO Corrente elettrica, resistenza e leggi di Ohm Circuiti elettrici a corrente continua: resistenze in serie e parallelo, leggi di Kirchhoff. PLP REV. 3 del 20.09.12 Conoscere la def e le unità di misura dell’intensità di corrente Saper risolvere semplici esercizi Saper interpretare la corrente elettrica nei metalli riferendosi al modello microscopico di elettroni in moto con velocità di deriva costante Conoscere la I legge di Ohm Saperla rappresentare graficamente Conoscere le unità di misura della resistenza elettrica Conoscere la II legge di Ohm Saper riconoscere il tipo di dipendenza di R da S ed l Conoscere la def e le unità di misura della resistività Saper risolvere esercizi sulle leggi di Ohm Saper descrivere le funzioni degli elementi di un circuito in analogia con un circuito idraulico Saper rappresentare graficamente un circuito elettrico Saper comporre resistenze in serie e in parallelo e con collegamenti misti Saper risolvere semplici sui circuiti elettrici Conoscere il significato delle resistenza interna di un generatore Conoscere e saper utilizzare la legge di Ohm nella forma generalizzata Conoscere l’effetto Joule e saper mettere Pagina 8 di 10 ITIS MATTEI NOME: Laura Scarpa- PIANO DI LAVORO PERSONALE MATERIA: FISICA Mariarosa Valentini FIRMA: DATA : A.S. 2016-2017 CLASSE: 4^ A LSSA in relazione l’energia e la potenza di un circuito elettrico con le grandezze V,R,I Conoscere i principi di Kirchoff e saperli spiegare in relazione ai principi di conservazione della carica e dell’energia Saper risolvere esercizi e problemi attinenti ai circuiti elettrici APRILE Circuiti RC Energia e potenza nei circuiti elettrici: effetto Joule. La conduzione elettrica nei fluidi e attraverso il vuoto. Conoscere il processo di carica e scarica di un condensatore, Riconoscere la grandezze fisiche che influenzano il fenomeno e determinano la costante di tempo Saper risolvere esercizi riguardanti la carica e la scarica di un condensatore Saper ricavare la potenza associata a un generatore elettrico Conoscere l’effetto Joule e saper mettere in relazione l’energia e la potenza di un circuito elettrico con le grandezze V,R,I Saper descrivere il fenomeno della conduzione elettrica nei liquidi e nei gas Conoscere e saper applicare le leggi di Faraday Saper descrivere il funzionamento di un diodo e di un tubo catodico MAGGIO Campi magnetici generati da magneti e da correnti. Interazioni elettriche. magnetiche fra correnti PLP REV. 3 del 20.09.12 Saper descrivere qualitativamente le interazioni tra magneti e tra magneti e minerali ferrosi Riconoscere come sia possibile generare campi magnetici a parteire da correnti elettriche Saper descrivere l’interazione tra due fili paralleli percorsi da correnti nello stesso verso o in verso opposto Saper ricavare la legge di Ampere a partire dalla legge di Biot e Savart e dalla forza magnetica esercitata su un filo Conoscere la definizione dell’Ampere e Pagina 9 di 10 ITIS MATTEI NOME: Laura Scarpa- PIANO DI LAVORO PERSONALE MATERIA: FISICA Mariarosa Valentini FIRMA: DATA : A.S. 2016-2017 Il campo magnetico distribuzioni di correnti CLASSE: 4^ A LSSA di alcune saperla ricondurre all’interazione tra i fili Saper risolvere esercizi e problemi riguardanti i campi magnetici generati da fili e spire o l’interazione tra campi magnetici e fili percorsi da corrente Saper descrivere attraverso il modello delle linee di forza il campo magnetico B generato da un filo indefinito Conoscere la legge di Biot e Savart Saper descrivere attraverso il modello delle linee di forza il campo magnetico B generato da una spira circolare Saper calcolare il valore del vettore B al centro di una spira TESTO/I UTILIZZATO ” Dalla meccanica alla fisica moderna” –Onde elettricità magnetismo - vol.2 WALKER ed. linx EVENTUALI ATTIVITÀ INTEGRATIVE ( visite di istruzione, uscite didattiche etc) Saranno eventualmente effettuate uscite didattiche o visite guidate a mostre, laboratori, centri di ricerca , centrali per la produzione di energia PLP REV. 3 del 20.09.12 Pagina 10 di 10