www.tecnologiepulite.it La promozione di tecniche per lo sviluppo sostenibile in Emilia-Romagna a cura di Schede descrittive delle opzioni di miglioramento Estrazione di proteine dal siero Descrizione L’azione enzimatica del caglio causa la precipitazione della caseina e consente di separare le proteine presenti nel latte. Tutte le proteine del latte che non risentono dell’azione coagulante del caglio, lattoalbumine e lattoglobuline, e che quindi rimangono in soluzione nel siero sono definite proteine del siero. Tali proteine, ad alto valore biologico in quanto ricche in aminoacidi solforati, rappresentano il 16-18% delle proteine totali per un peso di circa 7 g per litro di latte. Una parte di tali proteine viene recuperata nella produzione di ricotta (in questo caso la concentrazione di proteine nella scotta è di circa 3-4 g per litro di latte). I processi di estrazione iniziano successivamente a quelli di omogeneizzazione e concentrazione. Questo pretrattamento è giustificato dal fatto che la composizione del siero, in termini proteici, sali minerali e zuccheri non è costante né sempre prevedibile in quanto dipende da diverse variabili tra cui la lavorazione da cui residua. Nella pratica attuale, il trattamento del siero di latte ai fini del recupero delle proteine è basato su un processo a due stadi. Il primo stadio opera la concentrazione termica del siero tal quale, da un contenuto iniziale del 3-3,5% in sostanza secca fino a circa il 30%, mentre il secondo porta all’essiccazione del concentrato fino alla produzione di una polvere proteica a basso tenore di acqua (5-6%) e ad elevato contenuto (40-80%) di proteine non denaturate. Per ovviare al problema degli elevati consumi energetici, soprattutto nel primo stadio del processo, la concentrazione termica può essere sostituita da un processo basato sull’impiego di tecnologie di membrana (ultrafiltrazione in eventuale associazione con osmosi inversa). Partendo da un simile approccio, in alcuni Paesi dell’Unione Europea (Paesi Bassi e Francia) si è sviluppata una moderna ed efficiente industria di trattamento del siero, che utilizza tecnologie sofisticate e produce derivati di elevato valore commerciale. Attraverso microfiltrazione, ultrafiltrazione o estrazione a scambio ionico quindi è possibile concentrare le proteine contenute nel siero e utilizzarle come integratori. Le proteine del siero hanno un valore biologico corrispondente a 104 che risulta essere il più elevato tra tutti i tipi di proteine oggi in commercio. Per valore biologico si intende la capacità di una proteina di trattenere azoto per l'accrescimento di massa magra. Inoltre queste proteine hanno la più alta concentrazione di aminoacidi ramificati riscontrabile in natura, ma anche gli altri aminoacidi essenziali, ottimamente bilanciati tra loro, sono presenti in quantità molto elevate. Proteine Del siero del latte Dell’uovo Del latte (composte da 80% caseina e 20% siero) Caseina Della soia Del grano Valore biologico Oltre 100 100 91 77 74 54 Vantaggi ambientali Questa tecnologia può contribuire a creare un valore economico per il siero permettendo di ricavare da un sottoprodotto derivati di alto valore nutritivo ed economico e riducendo la convenienza alla depurazione e gestione come scarico o rifiuto. Rispetto ad altre tecnologie (es. integratore dell’alimentazione tal quale) determina un consumo energetico più significativo. Campo d’applicazione Le sieroproteine, una volta concentrate ed essiccate, possono essere impiegate nell’industria alimentare, ed in particolare nell’industria dolciaria, come sostitutive del latte magro in polvere per prodotti da forno, preparati per gelati, creme per ripieni, ecc., e nell’industria casearia, in 1 www.tecnologiepulite.it La promozione di tecniche per lo sviluppo sostenibile in Emilia-Romagna a cura di Schede descrittive delle opzioni di miglioramento aggiunta al latte destinato alla caseificazione (a titolo di esempio un’aggiunta del 3% in peso di sieroproteine concentrate al latte impiegato per la caseificazione di formaggio molle produce un aumento di resa dell’11,5%), o per la produzione di yogurt speciali, preparati per l’infanzia, ecc. 2