REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale “NO” Via dei Mille, 2 - 28100 NOVARA P.I./C.F. 01522670031 Promozione ed Educazione della Salute (RePES: Dr: Lorenzo BRUSA) Progetto di indagine di correlazione tra mal occlusione dentaria, disordini posturali, igiene orale e patologie pedodontiche tra i bambini delle scuole dell’obbligo nel distretto Asl NO. Responsabili di progetto: Dott. Alberto Femminò Dott.ssa Paola Saini Struttura di appartenenza Asl NO – Ambulatorio odontoiatrico Referente: Dott. Lorenzo Brusa Filone tematico Salute & benessere Presentazione L’interesse per la salute dei bambini è in crescente sviluppo, grazie anche alla attenzione degli operatori coinvolti (odontoiatri, osteopati, posturologi e pediatri) per cui si sono sviluppate strategie di prevenzione utili ed efficaci. Lo screening odontoiatrico che ormai da molti anni viene svolto presso le scuole elementari di molte città italiane, dimostra concretamente tale attenzione. L’educazione dentale dell’infanzia, la necessità di terapia preventiva e la profilassi sono concetti ancor oggi non completamente recepiti da tutti gli strati sociali. L’incidenza di carie, patologie parodontali e traumatismi dentari nei bambini è ancora piuttosto alta. La terapia conservativa delle lesioni cariose semplici e complicate nell’età infantile è più difficile a causa della particolare psicologia dei piccoli pazienti dei quali occorre conquistare la fiducia per il buon esito del trattamento. La carie dentale è uno dei problemi maggiormente sentiti nel campo della previdenza. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) ha come obiettivo primario la prevenzione odontoiatrica; riveste particolare significato sociale lo sviluppo di un programma nazionale di prevenzione in quanto in odontoiatria è stato stimato come il costo della terapia superi di 60 volte il costo della prevenzione. I risultati raggiunti evidenziano come un intervento preventivo può a volte muovere meccanismi di controllo e di attenzione da parte dei genitori e del sistema sanitario in generale. E’ con questa certezza che proponiamo ai dirigenti della nostra Azienda di effettuare uno screening odontoiatrico multidisciplinare di un campione di popolazione che abbia come risultato il miglioramento complessivo della salute dei pre-adolescenti. Infine auspichiamo che le sinergie in sanità possano migliorare le ‘performance’ dei servizi coinvolti, compresa la struttura complessa di Epidemiologia e i Servizi Specialistici Odontoiatrici della nostra Azienda al fine di ottenere una collaborazione fattiva e duratura. INTRODUZIONE Negli ultimi anni sempre maggiore è stata l’attenzione dei sistemi sanitari verso studi epidemiologici che potessero, in un'ottica di prevenzione, valutare lo stato di salute della popolazione per poter pianificare e risolvere problemi legati a patologie presenti sul territorio su vasta scala. 1 La patologia occlusale, detta malocclusione, che colpisce una percentuale rilevante di popolazione e che vede diversi fattori coinvolti nel suo sviluppo rappresenta un problema di salute che riguarda tutti i Paesi del mondo e alla cui risoluzione gli stati più industrializzati da lungo tempo si stanno impegnando. In Italia non risulta ancora uno studio ‘complessivo’ nazionale (pur potendo citare studi multicentrici interessanti) [cfr.1] e ogni regione si è organizzata per proprio conto localmente e in modi diversi per effettuare campagne di prevenzione e profilassi, autonomamente concepite in genere rivolte ai bambini o ragazzi della scuola dell'obbligo o ad altre comunità. Numerosi indagini clinico-epidemiologiche e studi clinici hanno ormai evidenziato come la patologia parodontale non è esclusivamente di pertinenza dell’adolescenza e dell’età adulta, ma anche dell’età pediatrica. La patologia parodontale nell’età pediatrica (0-16 anni), pur presentando alti valori di prevalenza, è spesso sottovalutata in quanto raramente determina disagi. La progressione di una lesione parodontale, insorgente in età pediatrica, può determinare, se non trattata, lesioni più gravi nell’adulto. La gengivite è senz’altro una patologia che presenta un’alta prevalenza nel bambino, correlata strettamente alla placca batterica e condizionata anche da fattori locali e sistemici (eruzione dentaria, pubertà, condizioni socio-economiche). Altra patologia legata alla placca è la parodontite che, in età pediatrica, non è esclusivamente correlata alla placca batterica ma all’esistenza di quadri patologici non correlati a microrganismi parodonto-patogeni quali iperplasia fibrosa idiomatica e patologia neoplastica. Per pulpite si intende l’infiammazione non più reversibile della polpa che può presentarsi in forma asintomatica oppure accompagnata da una importante sintomatologia dolorosa. Grande attenzione va riservata anche ai traumatismi dentari di frequente riscontro nell’età pediatrica. I traumi possono interessare sia la dentatura decidua che quella permanente. I picchi di incidenza dei traumi si hanno tra i 18 mesi ed i 3,5 anni e tra i 9 ed i 10 anni. OBIETTIVI In quest'ottica per l'anno scolastico 2008-2009 si intende svolgere uno “screening odontoiatrico pilota” sugli alunni iscritti alla terza elementare di una o più scuole del distretto di Novara al fine di raggiungere almeno 100 soggetti con patologia. Gli specialisti odontoiatri della ASL NO sono disposti a eseguire le visite in tutte le scuole elementari che aderiranno al progetto. L’obiettivo è quello di valutare il livello di diffusione dei disturbi occluso-posturali ed individuare possibili fattori di rischio, in particolare la correlazione tra mal occlusione e postura e la correlazione tra etnia e ambiente. Altri obiettivi saranno: raccogliere dati riguardanti: il sesso, le precedenti visite odontoiatriche, il numero di lavaggi dei denti al giorno, la fluoroprofilassi, il numero totale di denti, il numero di denti permanenti e decidui cariati otturati o mancanti, il livello di igiene orale, la diffusione e il tipo di malocclusione, la presenza di affollamenti, contrazioni e anomalie come l'overjet e l'overbite (overjet: i denti frontali superiori sono più avanti degli inferiori; overbite: i denti frontali superiori coprono esageratamente i denti inferiori), eventuale presenza di trattamento ortodontico in corso, disturbi posturali; procedere a restauri limitati e poco invasivi (ad esempio senza l’utilizzo dell’anestesia locale) per ridurre lo stress dei piccoli pazienti e migliorare la collaborazione; fornire conoscenze agli alunni su esercizi atti a contrastare vizi e test posturali per valutare correlazioni tra occlusione e postura al fine di migliorare benessere e salute; informare le famiglie sulle corrette manovre di deambulazione, segnalando la presenza di abitudini viziate; sensibilizzazione dei genitori, degli insegnanti e dei bambini ad una scrupolosa igiene orale valutare la composizione degli alunni nella classe anche nelle diverse etnie; 2 ottenere un database consultabile in grado di fornire percentuali e frequenze assolute, e correlazioni tra i dati raccolti e quelli presunti; inviare bambini al secondo livello specialistico quando ulteriori indagini ne stabiliranno la necessità, oltre alla cura delle carie. MATERIALI E METODI Le visite riguarderebbero i bambini di 8/9 anni, età ritenuta significativa per il controllo delle eventuali patologie ortodontiche e posturali. I metodi diagnostici sono quelli della posturologia quali: il test di Romberg, il Fukuda, lo stepping test. Il test di Romberg valuta la funzione statica della postura mentre sia lo stepping test sia il fukuda test valutano la funzione dinamica della postura mediante il cammino. Il Romberg prevede che il paziente stia in piedi con gli arti superiori estroflessi in avanti : si invita il soggetto a chiudere gli occhi togliendo così l’incidenza della funzione visiva nel controllo dell’equilibrio e della postura e si valutano le capacità degli altri sistemi (es. sistema vestibolare) a sopperire a tale carenza. L’esame viene condotto con e senza rulli di cotone tra i denti. Negli altri du test si invita il paziente ad effettuare 50 passi sul posto. Alla fine si controlla l’eventuale spostamento del soggetto in avanti o lateralmente (assai raramente indietro) ed in particolare la rotazione del corpo alla fine della marcia, a destra o a sinistra. (valori di riferimento : rotazione del corpo ≤ 30° ± 5°). Gli esami vengono eseguiti con e senza rulli di cotone tra i denti per escludere la componente occlusale e valutare se esiste una correlazione, in quel momento, oppure no e se il normale contatto dentale condiziona favorevolmente oppure sfavorevolmente la funzione posturale e quelli dell’ortognatodonzia (esame dell’articolazione temporo-mandibolare, valutazione delle pressioni e dei contatti tra i denti, lo spostamento della mandibola nello spazio, la palpazione dei muscoli masticatori). Ottenuto il consenso informato dei genitori, agli stessi sarà consegnata una cartellina chiusa con le eventuali patologie riscontrate dalla visita di controllo ortognatodontica e l’informativa riguardante l’esito degli esercizi posturali. Alle visite seguirà una lezione pratica di gruppo effettuata in classe dall’odontoiatra con esercizi atti a contrastare vizi come deglutizione infantile, succhiamento del pollice e test posturali per valutare correlazioni tra occlusione e postura al fine di migliorare benessere e salute. RISULTATI Ci attendiamo di rilevare in base ai riscontri bibliografici che un numero rilevante di bambini (si presume c.a. 45%) non sia mai stato sottoposto a precedenti visite odontoiatriche-posturali. Ci aspettiamo di osservare che c.a il 30 % degli alunni avrà problemi occlusali puri, il 20% avrà problemi posturali puri, ma il 50% avrà problemi misti occluso- posturali. E’ da evidenziare l’importanza di una precoce diagnosi per poter spiegare alle ragazze/i le giuste manovre da eseguire per ottimizzare la postura e l’occlusione. Su questi in particolare occorre insistere mediante una informativa diretta alle famiglie sulle corrette manovre di deambulazione, segnalando la presenza di abitudini viziate quali succhiamento del pollice, respirazione orale, deglutizione infantile, atteggiamenti scoliotici, dislocazioni e\o disassamenti segmentari della testa. Secondo molti Autori le abitudini viziate possono provocare mal occlusione (cfr2). L'analisi dei dati con i controlli futuri e le comparazioni con altre realtà cittadine ci permetterà di capire quale sarà il bisogno di questa popolazione campione e se i valori osservati sono correlabili ai valori attesi. Effettuando visite di screening sui piccoli pazienti sarà possibile l’individuazione di patologie dentarie al loro esordio con riduzione dei tempi di trattamento e dei futuri costi per il recupero di elementi dentari eccessivamente compromessi. Sarà altrettanto importante l’informazione ad una corretta igiene orale ed alla sigillatura di solchi e di fosse prima che qualsiasi noxa ad intaccare l’elemento dentario. 3 Valutazione di processo e di risultato. Vorremmo dimostrare attraverso l’analisi statistica delle Odd Ratio la correlazione tra mal occlusione e postura e la correlazione tra etnia e ambiente. Intendiamo fotografare la situazione di mal occlusione dentaria al tempo T0 e confrontarlo a distanza di 12 mesi per dare il tempo all’informazione ed alla terapia di sortire un risultato. Partendo dal presupposto che una certa percentuale del campione probabilmente è già in cura al momento T0, gli altri o conoscono il problema ma non hanno ancora iniziato una terapia o non sanno proprio di avere una patologia. A questi ultimi lo screening fornirebbe utili consigli sui rischi della malocclusione e sulle possibilità terapeutiche. I dati in letteratura ci informano di una curiosa significatività di correlazione della malocclusione per sesso: il rischio di presenza di malocclusione è superiore per le femmine e la differenza tra maschi e femmine è statisticamente significativa.[Fig.1] Odds Ratio = 1.58 (1.25 < OR < 1.99) Rischio Relativo = 1.37 (1.17 < RR < 1.61) Intervallo di confidenza = 95% p-value = 0.0000710 * significativo Chi-quadrato = 15,78 Chi-quadrato = 16.38 Gradi di libertà = 3 p-value = 0.000946222 * significativo 4 CONCLUSIONI Gli indicatori della presenza di mal occlusione e disordini della postura sono significativamente migliorati qualitativamente e quantitativamente nell’arco degli ultimi anni e la malattia è presumibilmente legata a gruppi di bambini che provengono da famiglie con livelli socio-economici e culturali meno elevati e meno propense ad occuparsi della salute orale dei figli. Prevenire diventa, quindi, importante non solo per risolvere situazioni di patologia prima che si aggravino, ma anche per educare i ragazzi ad imparare buone abitudini comportamentali in giovane età, così che le possano mantenere per il resto della loro vita. Gli sforzi degli operatori, coinvolti nel progetto, saranno ripagati dal giusto messaggio che raggiungerà le famiglie. L'iniziativa potrà continuare negli anni futuri, se i risultati saranno quelli attesi. BIBLIOGRAFIA [1] Ferro R., Menghetti B., La prevalenza della carie dentale in Europa, Il dentista moderno, Febbraio 2005. [2] WHO. Targets for health for all : targets in support of the European regional strategy for health for all. Copenhague : WHO. Regional Office for Europe . 1985, 201p. - ISBN : 92-890-1034-7 [3 ] Piffer S., Nava E., “L’esperienza ed i risultati del progetto di promozione della salute orale in Trentino. Anni 1997-2003”, Prevenzione Odontostomatologica, 2004, 1:7-18. 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