La lucertola Ocellata La lucertola ocellata è il più grande sauro presente in Europa, misura più di 25 cm dall’apice alla cloaca, per una lunghezza totale di 65-70 cm. È un rettile inconfondibile oltre che per le sue dimensioni anche per la sua livrea che è caratterizzata da una serie di occhi celesti situati sui fianchi. La colorazione sul dorso e sui fianchi è di un verde brillante soprattutto negli esemplari maschi dove spicca una fine punteggiatura nera che forma delle macchie circolari. La coda può essere grigia nella parte finale come la testa, il ventre e la gola sono di solito giallastri o di un verde spento. La testa è massiccia e larga coperta da placche , possiede delle potenti mascelle, occhi grandi, spesso rossastri, di forma ellittica; gli arti sono robusti e hanno artigli Il nostro S.I.C. Comune di Pompeiana Istituto Comprensivo Strada per Prau Grande Da Pompeiana a Prau Grande LUOGO DI PARTENZA: Pompeiana, piazza S. Maria (piazza della chiesa)ALTITUDINE: 200 metri s.l.m. IMBOCCO DEL SENTIERO: Via S. Biagio (sul lato sinistro della chiesa, guardando il portale d’ entrata). Mulattiera ripida, in ciottoli, tra le case, che termina in prossimità di una casa rurale conosciuta come “ca’ di Baciciotti”. Imboccare la mulattiera in direzione nord. Il sentiero prosegue in stretti tornanti ripidi. Il fondo è costituito da pietre un tempo collocate dall’uomo. Costeggiano il sentiero coltivazioni di carciofi, limoni e orti; a sud si apre uno splendido panorama su Pompeiana, Riva Ligure e il mare.Percorsi pochi metri, in prossimità di una strada asfaltata, si incontra una vasca circolare in cemento, per l’ irrigazione dei campi; imboccare la mulattiera in direzione nord (tempo di percorrenza 15 minuti). Dopo pochi minuti di cammino si incontrano, sulla sinistra, archi in pietra, resti di un vecchio casale.Il panorama si apre a ovest su Castellano e ad est su Terzorio. Proseguendo si incrocia una strada semiasfaltata; superatala si raggiunge la sommità del colle dove si trova la cappella di S. Bernardo. Il sentiero termina su una strada asfaltata ai margini della quale sorge la chiesetta. Proseguire per una decina di metri sulla strada asfaltata, quindi riprendere il sentiero sulla sinistra, che si presenta come grande mulattiera (altitudine 400 metri s.l.m.). Intorno la macchia mediterranea ( ginestre, biancospino, cisto, mirto, timo), ha preso il posto della campagna coltivata. La mulattiera prosegue con un modesto dislivello, in dolci tornanti, sulla dorsale dei rilievi; sulla destra si incontra un basamento in cemento bianco, con un incavo per l’ asta ( minuti 45 ). Proseguendo si incontrano, sulla sinistra, le rovine di una casella ( costruzione in pietra a secco, solitamente a pianta circolare, di modeste dimensioni, diametro tra 2 e i 3 metri. Servivano da ricovero per gli attrezzi e per i pastori in caso di pioggia). Intorno il terreno si presenta disgregato, con scarsa vegetazione: sono presenti radi alberi di quercia, in autunno spogli, erbe aromatiche come timo, rosmarino, borragine, salvia e macchia mediterranea. Il sentiero si fa ripido a circa 50 minuti di marcia e prosegue in direzione nord-ovest. Dopo circa 10 minuti si incontra, sulla destra, una casella discretamente conservata. Il fondo del sentiero complessivamente è disgregato, ma, per un breve tratto, riprende l’ aspetto di mulattiera; sulla destra si incontrano rocce sparse tra cui una a forma di fungo. Dopo circa un’ora e 30 minuti dalla partenza, a 600 metri s.l.m., sulla sinistra si trovano i resti di una casella a pianta rettangolare (4m x 2m circa) circondata da prato. A sud il panorama si apre sul litorale di Sanremo, a est, in basso, si possono vedere i paesi di Lingueglietta e Pietrabruna. Si prosegue sul sentiero fino ad incontrare un bivio: scegliere quello in direzione nord-ovest (quello in direzione est, porta a Pietrabruna ). Qui il sentiero diventa ampio e terroso, segnalato da paletti sormontati da coni arancio e rossi. A nord-est, sopra Pietrabruna, dominano il paesaggio cima S. Salvatore, a nord la vetta innevata del monte Saccarello e a ovest la punta Cimmaso, il monte Frontè, la cima dell’ Ortica.Si transita a fianco di piloni ad alta tensione e si giunge ad un pianoro erboso che costituisce la nostra meta, il Prau Grande, territorio protetto, ( SIC Sito di Interesse Comunitario), per la presenza della lucertola Ocellata. DURATA CAMMINO: circa 2 ore Da Prau Grande a Pompeiana Dal pilone dell’ alta tensione, in direzione sud-est , prendere per ampio sentiero sterrato segnalato da paletti gialli con sovrastante cono arancione, che costituisce parte finale del sentiero di salita , proseguire sulla dorsale (variante al percorso di salita). Ampio e sterrato è utilizzato anche da ciclisti e motociclisti (moto da enduro). Dopo 300 m si prende un sentiero a destra con fondo erboso (direzione sud-ovest ).Proseguire sempre dritto fino ad incontrare un boschetto di querce; dopo breve tratto, 20 m. circa, prima di alcune case diroccate, imboccare il sentiero a sinistra (poco visibile), tirare dritto fino a raggiungere la carrozzabile Zunchi . In questo tratto il sentiero è piuttosto scivoloso perché il dislivello è forte e il fondo stretto e terroso. Al punto di congiunzione con la carrozzabile si trova una pozza d’acqua formata da un torrente. Imboccata la carrozzabile proseguire verso sinistra per 400m. circa, sino ad incontrare uno spiazzo attrezzato con panchine e tavolini. Da qui si può osservare il panorama di Riva Ligure, Pompeiana e Terzorio .Proprio sotto lo spiazzo parte uno stretto e ripido sentiero di terra e pietre in direzione sud.Percorsi un centinaio di metri si attraversa un torrente e il sentiero si stringe ancora, affiancato da un canaletto in cemento che serve per irrigare le campagne .Questo piccolo canaletto è chiamato beo. E’ largo circa 20 cm ma è molto lungo ( arriva sino al paese ) ed è utilizzato dai proprietari delle campagne per riempire le vasche di irrigazione. Ogni proprietario ha il diritto di usufruire dell’acqua che fornisce il beo, a turno, per un determinato periodo di tempo, durante il quale verranno chiuse le ramificazioni che portano l’acqua dal beo alle vasche degli altri contadini. Si prosegue per circa 20 m in piano in mezzo agli olivi prima e alle campagne coltivate ;il sentiero finisce davanti al cimitero da dove parte la strada carrozzabile asfaltata che riporta nella piazza di partenza. DURATA CAMMINO: circa 1 ora e 30 Sentiero di ritorno Sentiero di andata