Intolleranze alimentari e allergie ecco le risposte alle domande più

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Intolleranze alimentari e allergie ecco le risposte alle
domande più frequenti
Quante persone soffrono di allergie e intolleranze alimentari?
Nell'Unione europea, secondo i recenti dati dell'European Academy of Allergy and Clinical
Immunology (Food allergy today - What is the size of the problem) (www.eaaci.org ) sono
circa 17 milioni le persone che soffrono di allergia alimentare. Il più forte incremento si
riscontra tra i bambini e i ragazzi. Negli ultimi 10 anni c'è stato un aumento di 7-10 volte
per i ricoveri in ospedale di bambini per reazioni allergiche gravi.
Quali sono le differenti tipologie di allergie e intolleranze e quali sono le più comuni?
Le tipologie più comuni di allergia (quelle su cui ricade il 90% dei casi) sono quelle alla
frutta, al grano, agli arachidi, alla soia, alla frutta secca a guscio, alle uova, al latte, ai
crostacei, al pesce.
Le intolleranze si suddividono invece in intolleranze da carenza enzimatica (es. da carenza
della lattasi intestinale) e in intolleranze farmacologiche. Le più comuni, oltre
all’intolleranza al lattosio, sono quelle agli alimenti ricchi di istamina (es. pesce azzurro,
formaggi stagionati, carni fermentate). Sono possibili anche intolleranze agli additivi
alimentari.
Qual è la differenza tra allergia, intolleranza, celiachia?
L’allergia viene definita come uno stato anomalo di reattività del sistema immunitario.
Insorge quando quest’ultimo, venendo in contatto con agenti esterni, li giudica nocivi
invece che innocui e ricorre agli anticorpi per annientarli. Si crea in questo modo una
reazione infiammatoria (reazione allergica).
La celiachia è una forma di reazione del sistema immunitario in cui però si attivano degli
anticorpi diversi da quelli impegnati nell’allergia. Il malfunzionamento del sistema
immunitario porta alla produzione di anticorpi diretti non solo contro il glutine ma anche
contro le proteine dei tessuti del celiaco in una reazione autoimmune che può portare a
gravi conseguenze.
Le intolleranze alimentari invece non coinvolgono il sistema immunitario e compaiono
soltanto quando la dose ingerita di un determinato alimento supera quella tollerata
dall’organismo
Quali sono i fattori scatenanti, le cause, i fattori riconosciuti, se ci sono, e quelli a cui è
imputabile l’
l’insorgenza delle allergie alimentari?
Le cause ipotizzabili dell’insorgenza delle allergie alimentari sono diverse: il mancato
allattamento al seno, il fumo durante la gravidanza, lo svezzamento precoce, la cattiva
qualità degli alimenti ed altro ancora. Per la celiachia esiste una fascia di popolazione che
è predisposta a tale disturbo.
A scatenare le intolleranze possono essere la difficoltà di digerire sostanze presenti negli
alimenti per carenze enzimatiche (es. Intolleranza al lattosio) oppure dall’ingestione di
sostanze che si comportano da farmaci (es. intolleranza agli additivi).
Quali sono i test esistenti per il riconoscimento di allergie e intolleranze, come funzionano e
quale la loro affidabilità?
Per le allergie alimentari esistono il Prick e il Rast.
Per le intolleranze alimentari esistono diversi metodi che però non sono riconosciuti
attendibili dalla medicina ufficiale:
- il test citotossico (misura le variazioni morfologiche dei globuli bianchi);
- il test kinesiologico (misura la variazione del tono muscolare mentre la persona tiene in
mano o tocca una fiala dell’alimento da testare);
- l’elettroagopuntura (si misurano le variazioni nell’attività elettrica indotte dall’alimento
responsabile dell’intolleranza);
- il test di biorisonanza: si basa sul principio dello stato energetico dell’organismo e si
misurano le oscillazioni elettromagnetiche che intervengono in un individuo malato;
- l’analisi del capello.
6. Si possono prevenire allergie e intolleranze? Esiste un regime dietetico che aiuta a
prevenirne le insorgenze?
Le allergie si possono prevenire fin dalla vita prenatale, evitando il contatto con sostanze
nocive (fumo, solventi, insetticidi, scarico delle auto, medicinali e antibiotici) e seguendo
una dieta completa ed equilibrata a livello nutrizionale. In seguito, l’allattamento al seno è
una buona prevenzione come un adeguato e graduale svezzamento con alimenti sani,
provenienti da agricoltura biologica.
Per la celiachia, esiste una prevenzione primaria a partire dall’allattamento al seno e una
prevenzione secondaria che si basa su una diagnosi precoce della malattia.
7. Allergie e intolleranze possono svanire seguendo un preciso stile alimentare?
Se le allergie compaiono in età pediatrica tendono a scomparire durante l’infanzia.
Tuttavia le allergie alle arachidi, alla frutta secca a guscio, al pesce e ai frutti di mare
raramente scompaiono. Se invece insorgono in età adulta persistono per tutta la vita. Per
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quanto riguarda la celiachia l’unica cura è la dieta senza glutine. Le intolleranze possono
scomparire seguendo per un certo tempo una dieta che escluda gli alimenti verso i quali
si è intolleranti.
Perché questo costante aumento?
“Le cause ipotizzabili dell’insorgenza delle allergie alimentari sono diverse – spiega il
professor Matteo Giannattasio, medico e agronomo, direttore scientifico della rivista
Valore Alimentare nel corso della conferenza “Sempre più allergici e intolleranti agli
alimenti. Perché? tenutasi a Milano - il mancato allattamento al seno, il fumo durante la
gravidanza, lo svezzamento precoce, la cattiva qualità degli alimenti. Per la celiachia esiste
una fascia di popolazione che è predisposta a tale disturbo. A scatenare le intolleranze,
invece, possono essere la difficoltà di digerire sostanze presenti negli alimenti per
carenze enzimatiche (es. Intolleranza al lattosio) oppure dall’ingestione di sostanze che si
comportano da farmaci (es. intolleranza agli additivi)”.
Quali sono le allergie e le intolleranze più diffuse?
diffuse
“Le tipologie più comuni di allergia, quelle su cui ricade il 90% dei casi, sono quelle alla
frutta, al grano, alle arachidi, alla soia, alla frutta secca a guscio, alle uova, al latte, ai
crostacei, al pesce. – afferma il professor Giannattasio - Le intolleranze più diffuse, oltre a
quella al lattosio, sono quelle agli alimenti ricchi di istamina (es. pesce azzurro, formaggi
stagionati, carni fermentate) e agli additivi alimentari”.
In “Allergie e intolleranze alimentari. I consigli, le diete e il cibo di qualità” il Prof.
Giannattasio approfondisce ed esplicita queste tematiche, elencando anche le differenze
tra allergia e intolleranza, presentando i test più accreditati e attendibili, affrontando il
tema delle diete più appropriate nei casi di allergie e intolleranze. Molta attenzione viene
riposta dal professore alla qualità del cibo e alla dieta da seguire, elementi che possono
aiutare a contrastare l'incremento delle persone affette da questi disturbi.
Intervista eseguita nella conferenza “Sempre più allergici e intolleranti agli alimenti.
Perché?” svoltasi giovedì 13 marzo a Milano.
Nell'Unione europea, secondo i recenti dati dell'European Academy of Allergy and Clinical
Immunology (Food allergy today - What is the size of the problem - www.eaaci.org ) sono
circa 17 milioni le persone che soffrono di allergia alimentare. Il più forte incremento si
riscontra soprattutto tra i bambini e i ragazzi: negli ultimi 10 anni c'è stato infatti un
aumento di 7-10 volte per i ricoveri in ospedale di bambini per reazioni allergiche gravi. In
Italia il fenomeno riguarda circa 2.100.000 persone, pari al 3,5% della popolazione.
Il professor Matteo Giannattasio,
Giannattasio direttore scientifico della rivista Valore Alimentare sui
motivi della crescita di questo fenomeno, le differenze tra allergie, intolleranze e celiachia
e come il cibo di qualità può aiutare a convivere con questi disturbi.
Impegnato da diversi anni sia nell’ambito della ricerca scientifica universitaria che in
quello medico collaborando da decenni con un servizio di Allergologia (Ospedale San
Gallicano – Roma) di cui è stato anche consulente, autore della monografia “Allergie e
intolleranze alimentari, il Prof. Giannattasio tiene a precisare che “Le allergie si possono
prevenire fin dalla vita prenatale, evitando il contatto con sostanze nocive come fumo,
solventi, insetticidi, scarico delle auto, medicinali e antibiotici per citarne alcuni, e
seguendo una dieta completa ed equilibrata a livello nutrizionale. In seguito,
l’allattamento al seno è una buona prevenzione come un adeguato e graduale
svezzamento con alimenti sani, meglio se provenienti da agricoltura biologica. Più in
generale, anche per gli adulti la scelta di consumare cibo di qualità, come quello biologico,
risultato di pratiche che mirano alla salute e al rispetto dell'ambiente, è la condizione
necessaria, anche se non sufficiente, per tener lontano da noi, e soprattutto dalle
generazioni future, il rischio di diventare allergici o intolleranti agli alimenti”.
Per saperne di più:
Allergie e intolleranze. I consigli, le diete e il cibo di qualità. I Quaderni di Valore
Alimentare sono acquistabili nei negozi biologici NaturaSì e Cuorebio e on line sul sito
www.shop.naturasi.it
2014-03-24 14:48:58 - News
Fonte: Aries Comunicazione per NaturaSì e Cuorebio
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