ISSR$Pisa$2014-2015$ Bracci$Mario$ 2. Il dato storico 1. LA CRISTOLOGIA DEI PRIMI DUE SECOLI 2. N I C E A E L’ A R I A N E S I M O 3. L’ A P O L L I N A R I S M O 4. CALCEDONIA E IL SUPERAMENTO DEL MONOFISISIMO 5. L’ E N I P O S TA S I 6. DAL MONOFISISMO AL MONOTELISMO 7. L A S I N T E S I M E D I O E VA L E 8. LA TEOLOGIA DELLA CROCE E LA RIFLESSIONE NELLA MODERNITÀ 9. IL CRISTOCENTRISMO DEL ‘900 2.1. la cristologia dei primi due secoli 1. Il$cambio$di$un$paradigma$ 2. Il$giudeo-cris>anesimo$ 3. Le$prime$riflessioni:$Ignazio$di$An>ochia,$Policarpo$di$Smirne,$Gius>no,$Ireneo$di$Lione$ 4. Tre$nuove$ques>oni$ $ Cambio$della$domanda$ ! Se$gli$apostoli$si$domandavano$come$fosse$possibile$che$quell’uomo$ fosse$Dio$ ! Ora$ci$si$domandava$come$fosse$possibile$che$Dio$fosse$quell’uomo$ Il cambio di un paradigma Dalla$cristologia$a$due$stadi$a$ quella$a$tre$stadi$ $ La$risposta$neotestamentaria$era$maturata$nell’iden>tà$tra$colui$ che$si$era$visto$vivere,$morire$e$risorgere:$il$Signore$risorto$è$il$Gesù$ crocifisso.$L’iden>tà$esperita$è$la$risposta.$ $ Nella$chiesa$post-apostolica$si$deve$pensare$un$altro$paradigma:$ l’unità$della$storia$salvifica$rimanda$all’unico$soggeVo$che$vi$opera.$ Dio,$dall’eternità,$si$fa$uomo$e$giunge$nella$storia$dell’uomo;$con$la$ sua$morte$ritorna$nello$stato$di$gloria.$ $ Cambio$di$paradigma:$ o Da$orizzontale/storico$a$due$stadi:$“nato%dalla%s)rpe%di%Davide%secondo% la%carne;%cos)tuito%Figlio%di%Dio%secondo%lo%Spirito”$(cfr.$Rm$1,3-4)$ o A$ver>cale/ontologico$a$tre$stadi:$dalla$pre-esistenza,$all’incarnazione,$ alla$post-esistenza.$ $ Il$cambio$di$orizzonte$incide$sulla$leVura$dell’evento$ $ I$giudei$cris>ani$u>lizzano,$come$primo$modello,$quello$ più$prossimo$a$loro:$l’apocali]ca$giudaica.$ Il giudeocristianesimo L’adozionismo$degli$ebioni>$ $ $ Si$traVa$di$una$teologia$per$‘visioni’$(cfr.$Ap)$i$cui$temi$ sono:$$ 1. la$cosmologia-creazione$ 2. il$rapporto$e$la$mediazione$angelica$tra$il$mondo$divino$e$ quello$umano$ 3. la$loVa$contro$il$male$ $ NB$ " Rimane$in$secondo$ordine$lo$sguardo$all’evento$Gesù,$alla$sua$ croce,$presi$dalla$dinamica$ascendente.$È$questo$il$mo>vo$della$ sempre$maggiore$distanza$dall’ascensione$di$Gesù$ " La$visione$ebionita$è$di$stampo$adozionista:$Gesù$era$solo$un$ uomo,$rives>to$dalla$potenza$divina,$che$è$vissuto$nella$gius>zia,$ inconsapevole$del$peccato,$rives>to$di$Spirito$nel$baVesimo$ed$ elevato$alla$gloria$divina.$$ " Gesù$così$indica$la$via,$ma$non$comunica$la$grazia.$ " Gesù$porta$a$compimento$la$creazione,$è$il$secondo$Adamo$ $ Alcuni$temi$della$riflessione$giudeo-cris>ana$ 1. Angelomorfismo$ Gesù$è$l’angelo$di$JWHW$(Pastore%di%Erma);$è$l’inviato$(dal$verbo$greco$ἀγγ λλω)$ da$Dio.$Non$significa$per$questo$un$subordinazionismo,$ma$il$linguaggio$al$ momento$resta$ambiguo.$Si$comprende$bene$perché$poi$con$l’arianesimo$questa$ teologia$venga$abbandonata$$$ Il giudeocristianesimo La$leVura$giudeo-cris>ana$di$ Gesù:$l’angelomorfismo,$il$ nome,$il$baVesimo,$la$ discesa$agli$inferi$e$la$ resurrezione$ $ 2. La$teologia$del$nome$ Il$nome$funge$da$elemento$di$con>nuità:$il$nome$ineffabile$di$Dio$(cfr.$Es%3,14;$ 23,21)$dice$la$sua$trascendenza,$questa$passa$nel$nome$di$Gesù,$nome$nel$quale$ si$è$salva>$(cfr.$Gal%3,5).$La$ritroviamo$nella$teologia$giovannea$come$ glorificazione$del$nome$(cfr.$Gv%12,28)$ 3. BaVesimo$ Qui$viene$ad$essere$espresso$un$dinamismo$dall’alto$verso$il$basso:$gli$ebioni>$ vedevano$nel$baVesimo$la$generazione$a$Figlio$(cfr.$Vangelo%degli%ebioni)).$ Anche$questo$tema$dell’unzione$e$della$discesa$dello$Spirito$verrà$abbandonato,$ a$causa$dell’arianesimo,$a$favore$dell’unione$iposta>ca$ossia$dell’iden>tà$di$Gesù$ con$il$Verbo.$ 4. Discesa$agli$inferi$ Anche$questo$tema$è$legato$alla$riflessione$dinamica$di$discesa/ascesa;$pertanto$ non$è$tanto$da$leggersi$legato$alla$morte$di$croce$quanto$all’annuncio$e$al$ trionfo.$Questo$tema$ritornerà$in$epoca$medioevale$ 5. Croce$e$resurrezione$ L’ascesa$è$leVa$come$intronizzazione$–$tema$della$gloria,$del$trono$di$Dio$(Sal% 110,1)$–$e$come$cifra$della$salvezza:$l’innalzato$è$simile$al$serpente$di$bronzo$ dell’Es.$Rimarrà$nella$leVeratura$cris>ana$come$simbolo$(albero$della$vita,$albero$ della$croce,$albero$della$nave)$ $ Ignazio(di(An+ochia( $ Con$la$communica)o%idiomatum%$individua$un$principio:$per$l’unità$del$ soggeVo$è$possibile$aVribuire$aVribu>$e$azioni$sia$umane$che$divine$a$Gesù$ $ Prova$ad$u>lizzare$una$formula$an>te>ca:$ Le prime riflessioni Si$va$alla$ricerca$di$un$linguaggio$ per$dire$la$salvezza$che$Gesù$ porta.$ Ignazio$di$An>ochia$parla$di$ communica)o%idiomatum$e$ opera$una$prima$$dis>nzione$tra$ generazione$secondo$la$carne$ (gennētos)$e$realtà$divina$ increata$(agennētos)$secondo$la$ formula$paolina$di$sarkikos$e$ pneuma)kos$(Rm%1,3-4)$ $ $ $ Uno(solo(è$il$medico$ carnale$(sarkikós)$ e$ spirituale$(pneuma)kós)$ generato$$(gennētos)$ e$ non$generato$$(agennētos)$ nella$carne,$nato$da$Dio$ e$da$Maria$$ prima$passibile$$ nella$morte,$vita$vera$ $ $ e$ $ e$da$Dio$ poi$impassibile$ $ Gesù(Cristo( $ Nostro(Signore( $ (Le@era%agli%Efesini%7,2)$$ $ Melitone(di(Sardi( $ L’immagine$che$viene$evocata$nella$sua$opera$omile>ca,$Perì%Pascha,$è$ quella$dell’agnello$in$modo$che$si$possa$pensare$e$il$Figlio$e$l’uomo,$colui$ che$discende$e$colui$che$si$ha$pa>to.$ Le prime riflessioni $ $ $ Il$movimento$è$definito$con$il$termine$incarnazione:$“nella$vergine$ incarnato$(sarkōtheis)”$(n.$104)$ $ Gius+no$ $ Filosofo$e$mar>re,$cerca$di$stabilire$un$contaVo$con$il$pensiero$medioplatonico$ $ Secondo$la$tradizione$stoica$e$medioplatonica$è$possibile$pensare$un$ elemento$razionale-logico$che,$perché$condiviso,$permeVa$la$conoscenza.$ Così$egli$parla$di$“semi$del$verbo”$–$spérma%tou%lógou%o$lógos%sperma)kós% –$che$nell’apparire$di$Gesù,$il$Lógos,%riunisce$gli$elemen>$dispersi:$il$corpo,$ la$parte$razionale$e$l’anima$(Apologia%II,$10,1).$ $ Quella$che$per$i$platonici$era$l’anima%mundi,$il$principio$che$organizzava$la$ materia$nella$forma$assunta$dal$mondo$visibile$e$razionale$–$nel$senso$di$ comprensibile$–$in$Gius>no$è$Cristo:$Lui$è$il$principio$cosmologico$apparso$ come$corpo,$ragione$e$anima$(sōma,%lógos,%psyché)$secondo$il$modello$ tricotomico$platonico.$ $ Ireneo(di(Lione( Le prime riflessioni $ $ $ La$sua$è$una$teologia$che$affronta$il$pensiero$gnos>co.$Egli$elabora$un$ sistema$fondato$su$tre$cardini$–$Dio,$Cristo,$la$salvezza$–$e$una$idea$di$ fondo:$Dio$ha$un$piano$universale$in$cui$dispensa$la$sua$salvezza$ (oíkonomía).$C’è$un$solo$piano$di$Dio,$come$unico$è$Dio,$come$unica$è$ la$sua$azione$e$volontà.$ $ Usa$il$temine$incarna)o%con$lo$stesso$senso$di$sarkōsis:%egli$vuole$dire$ la$discesa$del$Verbo$nella$carne,$la$formazione$nel$seno$di$Maria.$ $ La$carne$di$peccato$è$così$assunta$dall’uno$e$medesimo$(unus%et%idem)$ soggeVo:$Gesù$e$Figlio$(Adversus%Haereses%III,16,6)$ $ Così$Gesù,$il$Figlio,$ricapitola$tuVo$in$se$stesso:$sia$a$livello$di$iden>tà,$ che$a$livello$storico$–$disposi)o%–$che$universale$congiungendo%e% unendo%l’uomo$a$Dio$(Adv.%Haer.%III,$18,7).$ $ Ireneo$ha$in$mente$una$sintesi:$Dio$Padre$opera$per$le$sue$due$mani$–$il$ Figlio$e$lo$Spirito$–$un’unica$azione$perché$ha$un$unico$fine$–$la$ partecipazione$dell’uomo$alla$gloria$di$Dio$–;$questo$lo$fa$in$Gesù$che$ unisce$e$congiunge:$Dio$si$umanizza$perché$l’uomo$sia$divinizzato.$È$ questa$la$teoria$dell’admirabile%commercium%che$in$epoca$medioevale$ sarà$ripresa.$ Tre nuove questioni 1. pensare$il$rapporto$tra$cristologia$ e$trinitaria$nell’unità$di$Dio.$La$ deriva$adozionista$e$ subordinazionista$pongono$la$ ques>one$dell’unità$e$della$ dis>nzione$ 2. quale$salvezza$si$può$pensare$con$ Gesù?$Si$traVa$di$pensare$la$ differenza$tra$l’idea$di$salvezza$ gnos>ca$e$la$salvezza$operata$nel$ mistero$dell’incarnazione,$ passione,$morte$e$resurrezione$di$ Gesù$ 3. Come$pensare$in$Gesù$l’unione$ del$Dio$invisibile$e$dell’umanità$ visibile?$ $ Nel$passaggio$dal$II$al$III$secolo$assis>amo$al$nascere$di$tre$ ques>oni;$ognuna$di$queste$ha$a$che$vedere$con$il$dover$ pensare$la$singolarità$dell’esperienza$cris>ana,$da$un$lato,$ nell’intreccio$culturale$a$cui$quella$esperienza$ora$si$va$ comunicando,$dall’altra.$$ $ L’esperienza$cris>ana$nasce$nel$giudaismo;$con$l’annuncio$e$la$ missione$ad%gentes%quell’esperienza$chiede$d’essere$deVa$e$ comunicata$a$chi$appar>ene$ad$un’altra$cultura.$Da$qui$la$ sfida$che$il$cris>anesimo$vive:$dialogare$e$dirsi$nell’orizzonte$ ellenis>co$dove$si$intrecciano$platonismo,$stoicismo,$ aristotelismo,$in$cui$ci$si$rappresenta$un$mondo$diviso$ dualis>camente$tra$bene$e$male,$in$cui$l’esperienza$religiosa$è$ vissuta$per$mezzo$di$cul>$misterici$(Mitra,$Cibele,$Iside).$ $ L’annuncio$cris>ano$si$fonda$invece$su$una$matrice$temporale$ –$c’è$una$storia$della$salvezza$–$e$monoteista$all’interno$della$ quale$pensare$la$relazione$che$Gesù$esibisce$e$annuncia:$Dio$è$ Padre$perché$Lui$ne$è$il$Figlio$e$per$mezzo$dello$Spirito$si$è$ aVra]$e$resi$partecipi$della$loro$vita.$ $ La$prima$difficoltà:$pensare$la$dis>nzione$senza$separazione$tra$Dio$ che$è$Padre$e$Gesù,$suo$Figlio.$ L’incarnazione di uno della Trinità 1. Pensare$il$rapporto$tra$ cristologia$e$trinitaria$ nell’unità$di$Dio.$$ La$deriva$adozionista$e$ subordinazionista$pongono$ la$ques>one$dell’unità$e$ della$dis>nzione.$$ In$chiave$cristologica$la$ difficoltà$da$pensare$diventa$ dire$l’unità$il$passaggio$dal$ Logos$pre-esistente$alla$ esistenza$nel$tempo:$la$ nascita$di$Gesù.$ $ L’adozionismo$semplifica$la$ques>one$negando$la$dis>nzione:$il$ modello$del$nudus%homo$fa$del$Figlio$un$uomo$assunto,$divinizzato.$ Non$riesce$quindi$a$pensare$come$si$possa$dire$che$Gesù$è$Dio,$ come$l’umano$possa$darsi$nel$dirsi$di$Dio.$ $ Il$subordinazionismo%semplifica$ordinando$e$degradando:$Dio$è$ solo$il$Padre,$il$Figlio$e$lo$Spirito$sono$inferiori$perché$proceden>.$ La$difficoltà$è$proprio$capire$la$provenienza$dis>nguendola$ dall’emanazione$e$dal$divenire.$ $ Come$reazione$alla$prima$semplificazione$sorge$il$modalismo;$ affermando$che$il$Padre,$il$Figlio$e$lo$Spirito$sono$solo$modi$diversi$ di$apparire$a$fronte$di$una$unità$indivisibile;$il$rischio$è$di$perdere$ la$dis>nzione$tra$i$tre$e$quindi$la$storia$come$salvezza$offerta$in$ una$relazione.$In$cristologia$questo$pensiero$riduce$la$presenza$di$ Cristo$a$mero$apparire:$è$il$doce)smo.$ $ La$reazione$alla$seconda$semplificazione$è$il$monarchianesimo;$qui$ si$pensa$la$dis>nzione$partendo$dall’origine:$è$dal$Padre$che$viene$ il$Figlio$e$lo$Spirito.$Il$rischio$ora$è$di$perdere$lacerare$l’unità$nel$ tenta>vo$di$affermare$l’origine.$$ $ A$livello$cristologico$la$difficoltà$di$stampo$trinitario$si$evidenzia$quando$ ci$si$trova$al$mistero$dell’incarnazione.$ L’incarnazione di uno della Trinità 1. Pensare$il$rapporto$tra$ cristologia$e$trinitaria$ nell’unità$di$Dio.$$ La$deriva$adozionista$e$ subordinazionista$pongono$ la$ques>one$dell’unità$e$ della$dis>nzione.$$ In$chiave$cristologica$la$ difficoltà$da$pensare$diventa$ dire$l’unità$il$passaggio$dal$ Logos$pre-esistente$alla$ esistenza$nel$tempo:$la$ nascita$di$Gesù.$ $ Per$i$monarchiani,$poiché$il$Padre$resta$l’unica$fonte,$Gesù$è$il$figlio$ generato,$così$si$deve$parlare$di$un’unica$nascita$$di$Gesù$dal$grembo$di$ Maria.$ $ Gli$adozionis)$privando$della$nascita$divina$il$Figlio,$riducono$così$Gesù$a$ solo$uomo$ed$escludo$la$paternità$di$Dio.$ $ I$doce)s),$escludendo$la$verità$dell’incarnazione,$negano$la$nascita$ umana$del$Verbo.$ $ La$risposta$che$il$pensiero$teologico$si$trova$così$ad$elaborare$passa$ proprio$soVolineando$la$duplice$nascita:$quella$del$Logos$pre-esistente$e$ quella$di$Gesù$nel$tempo.$ $ Ippolito( $ La$doppia$generazione$conduce$così$ad$una$duplice$affermazione:$si$può$ parlare$di$Lógos%asarkos$(fuori$dalla$carne,$prima$dell’incarnazione)$come$ dell’unigenito$del$Padre$e$di$Lógos%ensarkos$(nella$carne)$in$cui$si$ manifesta$il$Figlio$perfeVo$(Contro%Noeto%15,6-7).%$ $ L’incarnazione$è$pensata$come$una$sorta$di$mescolanza:%senza$perdere$ ciò$che$aveva,$assume$ciò$che$non$aveva$(Sulla%santa%Pasqua$45,2).$ $ Tertulliano( L’incarnazione di uno della Trinità 1.#Pensare$il$rapporto$ tra$cristologia$e$trinitaria$ nell’unità$di$Dio.$$ La$deriva$adozionista$e$ subordinazionista$pongono$ la$ques>one$dell’unità$e$ della$dis>nzione.$$ In$chiave$cristologica$la$ difficoltà$da$pensare$diventa$ dire$l’unità$il$passaggio$dal$ Logos$pre-esistente$alla$ esistenza$nel$tempo:$la$ nascita$di$Gesù.$ $ La$doppia$generazione$va$pensata$nell’unità$del$disegno$divino;$Dio$è$ libero$e$ciò$che$è$separabile$nel$tempo$è$unito$nella$volontà$con$cui$ agisce$e$salva:$così$la$creazione$sta$in$relazione$alla$generazione% eterna%del$Verbo$e$la$salvezza$della$carne$alla$generazione%nel%tempo.$ $ Se$la$creazione$ha$faVo$l’uomo,$la$redenzione$lo$rifà.$$ $ Contro$ogni$doce>smo$Tertulliano$afferma$che$“Cristo$portò$l’uomo”:$ colui$che$ha$assunto$la$carne$umana$è$veramente$vissuto$ed$è$ veramente$morto.$Il$Verbo$fu$nella$carne$senza$alcuna$commis>one,$ senza$essere$una$terza$corsa$diversa$dal$divino$o$dall’umano.$Così$in$ Gesù$vediamo$una$duplice$sostanza,$non$confusa$ma$congiunta$(Adv.% Praxeam%27,6.8.11)$e$ogni$natura$ebbe$a]vità$e$fini$propri$(27,13).$$ $ NB$ $ Con$la$risposta$per$mezzo$delle$due$nascita$si$aprirà$un’altra$ ques>one$–$che$abiterà$le$dispute$cristologiche$fino$al$VI$sec.$–$ossia:$ come$pensare$allora$adesso$l’unione?$Come$avviene$questa$unione$ senza$cadere$in$un$terzo$risultante?$come$pensare$la$dis>nzione$ senza$lacerare$e$separare$le$singole$proprietà$di$ogni$natura?$ La salvezza nella carne, non dalla carne 2.#Quale$salvezza$si$può$ pensare$con$Gesù?$$ Si$traVa$di$pensare$la$ differenza$tra$l’idea$di$ salvezza$gnos>ca$e$la$ salvezza$operata$nel$mistero$ dell’incarnazione,$passione,$ morte$e$resurrezione$di$Gesù$ $ $ Lo$gnos>cismo$proponeva$una$salvezza$come$distacco$dalla$ materia.$Proponeva$così$un$percorso$che$conducesse$ad$una$ illuminazione$razionale$e$spirituale$capace$di$inver>re$quel$ processo$di$caduta$che$era$iniziato$con$la$creazione.$ $ Il$pensiero$gnos>co$si$propose$come$interprete$della$vita$di$ Gesù:$nel$baVesimo$vedeva$il$momento$in$cui$egli$riceveva$la$ divina$sapienza,$Sofia,$che$lo$rendeva$doVo$circa$la$verità$che$ proviene$dal$mondo$divino.$L’unione$tra$l’elemento$divino$– superiore$–$e$umano$–$decaduto,$inferiore$perché$creato$–$è$ temporanea;$la$salvezza$consiste$quindi$in$una$via$di$uscita$ dalla$carne$per$ristabilire$una$relazione$con$l’elemento$divino$ originario.$Così$l’incarnazione,$anziché$essere$un$assumere$la$ condizione$umana$e$così$un$acquistare$un$nuovo$modo$per$ dirsi,$diventa$un$decadere$che$comporta$una$perdita$e$il$ rischio$di$non$essere$rivelazione.$ $ La$reazione$è$portata$avan>$dalla$scuola$alessandrina.$ $ Clemente(Alessandrino( La salvezza nella carne, non dalla carne 2.#Quale$salvezza$si$può$ pensare$con$Gesù?$$ Si$traVa$di$pensare$la$ differenza$tra$l’idea$di$ salvezza$gnos>ca$e$la$ salvezza$operata$nel$mistero$ dell’incarnazione,$passione,$ morte$e$resurrezione$di$Gesù$ $ $ Alla$falsa$gnosi$oppone$quella$vera,$quella$del$Lógos%che$è$Cristo.$ Ques>$è$il$vero$pedagogo$che$prepara$e$ha$cura$dell’uomo.$$ $ L’incarnazione$non$è$un$degradare$del$Lógos$perché$ques>$si$lega$ alla$carne$per$amore$(Pedagoghé%I,3,3).$ $ $$ $ Origene(di(Alessandria( $ La$forma$con$cui$si$oppone$alla$gnosi$e$al$suo$pensiero$passa$per$ la$leVura$che$egli$opera$della$ScriVura:$questa$è$parola$che$legge$ e$rilegge$il$dirsi$di$Dio.$$ $ Il$Lógos%eterno$dà$forma$al$mondo$esterno,$per$cui$nella$ creazione$è$dato$il$senso$e$questo$può$essere$interpretato$se$ leVo$alla$luce$dello$stesso$Lógos.%Così,$con$l’incarnazione$è$data$ una$chiave$ermeneu>ca$con$cui$leggere$e$comprendere$la$ creazione$e$l’uomo$stesso.$Dove$si$trova?$Nella$ScriVura,$che$il$ luogo$del$darsi$di$questo$senso.$La$vera$gnosi$è$quella$cris>ana$ perché$ci$fa$risalire,$piano$piano,$dal$primo$senso$leVerale$a$quelli$ successivi:$morale$e$spirituale.$ $ $Origene(di(Alessandria( La salvezza nella carne, non dalla carne 2.#Quale$salvezza$si$può$ pensare$con$Gesù?$$ Si$traVa$di$pensare$la$ differenza$tra$l’idea$di$ salvezza$gnos>ca$e$la$ salvezza$operata$nel$mistero$ dell’incarnazione,$passione,$ morte$e$resurrezione$di$Gesù$ $ $ Come$avviene$la$salvezza?$ o L’incarnazione$è$il$luogo$in$cui$Dio$pone$Cristo$come$propiziatore$di$mol>$ beni:$egli$dona$i$beni$per$mezzo$della$sua$impronta$(karaktēr).$$ o Così$la$creazione$riceve$una$impronta,$ma$in$misura$della$sua$adesione:$ quanto$maggiore$è$l’adesione,$tanto$maggiore$è$la$quan>tà$di$beni$che$si$ ricevono$da$Cristo$[De%Principii%II,6,6].%% o È$proprio$l’anima$di$Cristo$la$prima$ad$essere$partecipe$di$questa$mediazione$ aVuandola:$il$Lógos$assume$donando$ogni$bene$mentre$il$corpo,$assunto,$li$ riceve.$Cristo$è$quindi$il$modello$del$massimo$del$dono$per$la$massima$ adesione;$l’anima$unisce$il$mondo$creato$e$materiale$al$dono$di$Dio$[De% Principii%II,6,3].$ $ La$proposta,$però,$pone$importan>$ques>oni:$ 1. Problema>co$è$il$cambio$di$paradigma:$non$più$LógosUsarx%ma%LógosU psyché$[Disputa%con%Eraclide].%Eppure$Origene$afferma$che$in$Gesù$ l’umano$non$è$più$altro,$ma$una$cosa$sola$con$il$Lógos$[Contra%Celso$IV, 15]$ 2. Origene$pensa$l’unione$(enōsis)$tra$il$Lógos$e$un$corpo$mortale$ dotato$di$anima$umana,$perché$«non$avrebbe$potuto$salvare$l’uomo$ intero$se$non$avesse$assunto$l’uomo$intero»$dotato$di$anima$ (psyché$),$corpo$(sōma)$e$spirito$umano$(pneuma%anthrōpou)[cfr.$ Disputa%con%Eraclide].$Problema>ca$è$qui$la$visione$tripar>ta$ dell’uomo:$nell’incarnazione$cosa$avviene?$Il$Lógos$si$unisce$ai$tre$ elemen>?$Come?$Ne$prende$il$posto?$ Assis>amo$ad$un$progressivo$passaggio,$una$sorta$di$arretramento$ $ La questione dell’unione 3.%Come$pensare$in$Gesù$ l’unione$del$Dio$ invisibile$e$dell’umanità$ visibile?$ Come$è$avvenuta$l’unione?$ Si$traVa$di$interpretare$ l’assunzione:$tra$il$ discendere$del$Logos$e$il$ venire$dell’uomo$ L’arretramento$temporale$così$va$a$coincidere$con$un$spostamento:$dal$piano$ ver>cale-storico$a$quello$orizzontale-ontologico;$mutano$però$i$paradigmi$ soteriologici:$«per%noi%e%per%la%nostra%salvezza%discese%dal%cielo..»% $ Il$movimento$di$ incarnazione$diventa$ un$scendere$da$un$ piano$ad$un$altro$ determinato$ ontologicamente$:$ kenosis% Il$movimento$in$ avan>,$la$storia$della$ salvezza$legge$ormai$ la$volontà$salvifica:$$ per%noi% 2.2. Nicea e la questione ariana 1. Ario$ 2. Nicea$(325)$ 3. Le$ques>oni$che$restano$aperte$ $ $Ario( Ario È$il$presbitero$di$Alessandria$che$mostra$tuVe$le$difficoltà$del$ pensiero$origeniano$e$della$sua$scuola$ «il$Figlio$non$è$ingenerato$né$in$ alcun$modo$è$parte$ dell’ingenerato$né$deriva$da$un$ sostrato;$ma$per$volere$e$ decisione$del$Padre$è$venuto$ all’esistenza$prima$dei$tempi$e$ dei$secoli,$pienamente$Dio,$ unigenito,$inalterabile.$E$prima$ di$essere$stato$sia$generato$sia$ creato$…$non$esisteva.$Infa]$ non$era$ingenerato$…$né$deriva$ da$un$sostrato»$[Le@era%ad% Eusebio%di%Cesarea$4-5]$ Elemen>$del$suo$pensiero$e$termini$chiave:$$ «Dio$per$propria$volontà$lo$ha$ faVo$sussistere,$immutabile$e$ inalterabile,$creatura$perfeVa$di$ Dio$ma$non$come$una$delle$ creature$…$né$come$Mani$ha$ insegnato$che$la$genitura$è$ parte$consustanziale$del$ Padre»$[Le@era%ad%Alessandro%di% Alessandria%2-3]$ o Il$Figlio$è$la$prima$e$più$alta$creatura$di$Dio$–$subordinazionista% o Ha$principio:$viene$dalla$volontà$del$Padre$–$monarchiano% o Eppure$il$Lógos$resta$ingenerato$(agennētos)$ o Per$lui$generare$[gennaō]$equivale$a$creare$[ktίzō]$e$così$il$Figlio$ viene$[ek]$come$creatura$da$Dio$ o Usa$il$termine$sussistenza$[hypóstasis]$per$dire$che$la$sostanza$ [ousia]$si$presenta$in$una$forma$singolare$tale$da$dis>nguersi:$così$il$ Figlio$ha$una$sussistenza$diversa$dal$Padre$(per$non$dire$che$sono$ modi$di$apparire)$ o la$dis>nzione$lo$porta$ad$una$subordinazione$che$chiede$quindi$una$ differenza$nell’essenza:$il$Lógos$non$è$consustanziale$[omoousios]$al$ Padre$ Ario$cerca$di$tenere$insieme$l’idea$del$unico$Dio$[monos]$e$le$ tre$sussistenze$(3$ipostasi),$ma$se$il$Lógos$viene$da$Dio$è$quindi$ ‘meno’$ontologicamente.$$ Concilio di Nicea (325) Crediamo$in$un$solo$Dio,$Padre$ onnipotente,$creatore$di$tuVe$le$cose$visibili$ ed$invisibili.$$ Ed$in$un$solo$Signore,$Gesù$Cristo,$figlio$di$ Dio,$generato,$unigenito,$dal$Padre,$cioè$ dalla$sostanza$del$Padre,$Dio$da$Dio,$luce$da$ luce,$Dio$vero$da$Dio$vero,$generato$non$ creato,$consustanziale$al$Padre,$mediante$il$ quale$sono$state$faVe$tuVe$le$cose,$sia$ quelle$che$sono$in$cielo,$che$quelle$che$ sono$sulla$terra.$Per$noi$uomini$e$per$la$ nostra$salvezza$egli$discese$dal$cielo,$si$è$ incarnato,$si$è$faVo$uomo,$ha$sofferto$e$ risorse$il$terzo$giorno,$salì$nei$cieli,$verrà$per$ giudicare$i$vivi$e$i$mor>.$$ Crediamo$nello$Spirito$Santo.$ Ma$quelli$che$dicono:$Vi$fu$un$tempo$in$cui$ egli$non$esisteva;$e:$prima$che$nascesse$non$ era;$e$che$non$nacque$da$ciò$che$esisteva,$o$ da$un’altra$ipostasi$o$sostanza$che$il$Padre,$ o$che$affermano$che$il$Figlio$di$Dio$possa$ cambiare$o$mutare,$ques>$la$chiesa$ caVolica$e$apostolica$li$condanna.$ $ $Il(testo(di$Nicea,(termini(chiave:$$ o È$una$professione$di$fede$tripar>ta$sulla$forma$baVesimale% o Un$solo$Dio,$Padre$…$un$solo$Signore,$Gesù$Cristo,$Figlio$…$nello$Spirito% o È$il$Figlio%ad$essere$definito$come$generato$(gennētos)$ma$non$nel$ senso$di$creato$[ktίzō].$Così$si$cerca$di$saldare$il$venire$dall’alto$–$piano% ontologico$–$con$il$venire$nella$storia$–$piano%salvifico%–$,$da$qui$ l’espressione:$«per$noi$e$per$la$nostra$salvezza$discese$dal$cielo$…$»$ o È$sul$piano%ontologico%che$si$tende$ad$operare:$il$Figlio$viene$dal$[ek]$ Padre$e$con$esso$condivide$la$medesima$sostanza$[omoousios]$$ o Ed$è$nel$medesimo$piano$ontologico$che$si$deve$operare$quindi$anche$ la$dis>nzione:$la$generazione$è$la$relazione$che$ilo$Figlio$ha$con$il$ Padre$e$che$dice$l’essere-Figlio.$Così$si$ammeVe$in$Dio$una$iden)tà% nella%differenza%co-originarie.$ Elemen+#problema+ci:$ ◦ Si$usa$il$termine$sussistenza$[hypóstasis]$e$sostanza$[ousia]$come$ sinonimi.$Non$si$hanno$ancora$strumen>$linguis>ci$affina>$o$ ricompresi$nella$fede$ ◦ Non$si$dice$nulla$circa$il$modo%dell’unione% ◦ Nicea$usa$il$termine$consustanziale$[omoousios],$usato$però$già$dagli$ gnos>ci$con$accezione$modalista$e$presente$nella$leVera$di$Ario$ad$ Alessandro$$ Concilio di Nicea (325) Crediamo$in$un$solo$Dio,$Padre$ onnipotente,$creatore$di$tuVe$le$cose$visibili$ ed$invisibili.$$ Ed$in$un$solo$Signore,$Gesù$Cristo,$figlio$di$ Dio,$generato,$unigenito,$dal$Padre,$cioè$ dalla$sostanza$del$Padre,$Dio$da$Dio,$luce$da$ luce,$Dio$vero$da$Dio$vero,$generato$non$ creato,$consustanziale$al$Padre,$mediante$il$ quale$sono$state$faVe$tuVe$le$cose,$sia$ quelle$che$sono$in$cielo,$che$quelle$che$ sono$sulla$terra.$Per$noi$uomini$e$per$la$ nostra$salvezza$egli$discese$dal$cielo,$si$è$ incarnato,$si$è$faVo$uomo,$ha$sofferto$e$ risorse$il$terzo$giorno,$salì$nei$cieli,$verrà$per$ giudicare$i$vivi$e$i$mor>.$$ Crediamo$nello$Spirito$Santo.$ Ma$quelli$che$dicono:$Vi$fu$un$tempo$in$cui$ egli$non$esisteva;$e:$prima$che$nascesse$non$ era;$e$che$non$nacque$da$ciò$che$esisteva,$o$ da$un’altra$ipostasi$o$sostanza$che$il$Padre,$ o$che$affermano$che$il$Figlio$di$Dio$possa$ cambiare$o$mutare,$ques>$la$chiesa$ caVolica$e$apostolica$li$condanna.$ $ Ques+oni(che(restano(aperte(e(non(risolte(a((Nicea( # $Si$opera$una$‘ellenizzazione’$della$fede$ebraica$per$mezzo$ della$risorsa$contenuta$in$un$vocabolario$più$ontologico;$così$ facendo$però$si$prendono$conce]$che$hanno$senso$in$un$altro$ contesto$e$che,$inseri>$nel$mistero$cris>ano,$mostrano$la$loro$ insufficienza.$ $ È$il$caso$di$sussistenza$[hypóstasis]:$nel$panorama$stoico$non$si$dà$mai$una$ sostanza$[ousia]$senza$la$sua$forma$concreta,$senza$la$sua$ipostasi.$Così$ quando$vedo$un$uomo$vedo$un$concreto$[upakeimenon]$in$cui$"ciò$che$sta$ soVo",$ciò$che$è$nascosto$all'interno$di$quella$sussistenza,$rimanda$al$suo$ fondamento$a$livello$ontologico:$la$sua$sostanza.$Ogni$uomo$ha$l’umanità,$ ma$nessuno$la$condivide$con$un$altro;$questa$è$sempre$propria$in$ognuno.$ A$Nicea$si$vuole$affermare$che$la$divinità$è$la$stessa$del$Padre$e$del$Figlio$e$ dello$Spirito:$in$questo$modo$i$3$sono$consustanziali$[omoousios]$ciascuno$ in$modo$da$essere$il$sussistente$[hypóstasis]$in$cui$c’è$tuVa$la$sostanza$ [ousia]$divina.$ Ma$è$anche$il$caso$dell’unità$cui$rimanda$l’essereUuno%di$Dio.$Il$ monoteismo$aveva$come$modello$il$pensiero$platonico:$dall’uno$può$ venire$il$molteplice$come$dis>nzione$e$alterità.$Ma$se$in$Dio-Uno$c’è$ dis>nzione,$come$dirla$senza$lacerare$l’unità?$Nicea$afferma$che$l’unico$e$ solo$Dio$è$Padre$e$il$Figlio$è$Dio$vero$come$vero$è$il$Padre.$Da$qui$l’uso$di$ [ek]$per$dire$il$venire$dal$Padre$dis>nguendolo$dal$venire$dell’essere$ creato.$ Concilio di Nicea (325) Crediamo$in$un$solo$Dio,$Padre$ onnipotente,$creatore$di$tuVe$le$cose$visibili$ ed$invisibili.$$ Ed$in$un$solo$Signore,$Gesù$Cristo,$figlio$di$ Dio,$generato,$unigenito,$dal$Padre,$cioè$ dalla$sostanza$del$Padre,$Dio$da$Dio,$luce$da$ luce,$Dio$vero$da$Dio$vero,$generato$non$ creato,$consustanziale$al$Padre,$mediante$il$ quale$sono$state$faVe$tuVe$le$cose,$sia$ quelle$che$sono$in$cielo,$che$quelle$che$ sono$sulla$terra.$Per$noi$uomini$e$per$la$ nostra$salvezza$egli$discese$dal$cielo,$si$è$ incarnato,$si$è$faVo$uomo,$ha$sofferto$e$ risorse$il$terzo$giorno,$salì$nei$cieli,$verrà$per$ giudicare$i$vivi$e$i$mor>.$$ Crediamo$nello$Spirito$Santo.$ Ma$quelli$che$dicono:$Vi$fu$un$tempo$in$cui$ egli$non$esisteva;$e:$prima$che$nascesse$non$ era;$e$che$non$nacque$da$ciò$che$esisteva,$o$ da$un’altra$ipostasi$o$sostanza$che$il$Padre,$ o$che$affermano$che$il$Figlio$di$Dio$possa$ cambiare$o$mutare,$ques>$la$chiesa$ caVolica$e$apostolica$li$condanna.$ $ Ques+oni(che(restano(aperte(e(non(risolte(a((Nicea( # Nicea$pensa$una$differenza$intra-divina$che$dice$nella$ relazione$di$Padre$che$genera$ma$è$ingenerato$(agennētos)$e$ Figlio$che$è$generato$(gennētos)$ $ # Il$mistero$dell’incarnazione$appar>ene$al$darsi$di$Dio$nella$ storia,$la$sua$economia$–$un$dispensare$beni$salvifici$–$è$un$ determinarsi$per$l’uomo.$Il$piano$ontologico$è$tenuto$unito$al$ piano$soteriologico$per$la$volontà:$il$Padre$vuole$il$Figlio$e$lo$ genera$mentre$il$Figlio,$compiendo$la$volontà$del$Padre,$si$fa$ uomo$«per$la$nostra$salvezza»$ $ $ Atanasio$$ è$considerato$il$grade$difensore$di$Nicea.$ Ques>$parla$di$incarnazione$[evUanthrōpēseōs]$come$assunzione$ della$carne$[σάρξ-sarx].$ La$carne$è$uno$strumento$mutabile$nelle$mani$dell’immutabile$ Lógos$[L’incarnazione$9].$$ $ Il$principio$guida$di$Atanasio$è$il$tema$della$volontà$divina:$i$tre$ agiscono$per$la$nostra$salvezza.$In$questa$economia$avviene$uno$ scambio$cosicché$“ciò%che%non%è%stato%assunto%non%è%stato% redento”.% Atanasio Ciò$che$non$è$stato$assunto$non$è$ stato$redento$ $ 2.3. L’apollinarismo 1. Apollinare$e$l’umanità$incompleta$di$Gesù$ 2. Concilio$Costan>nopolitano$I$(381)$ $ Apollinare$intende$procedere$lungo$la$strada$segnata$dalla$fede$di$Nicea,$ ma$si$sbilancia$enfa>zzando$la$divinità$rispeVo$all’umanità.$ Apollinare di Laodicea Tentando$di$custodire$l’immutabilità$del$Lógos$nel$suo$incarnarsi,$afferma$ che$il$Lógos$deve$essere$rimasto$immune$da$ogni$contaminazione$con$ l’umanità.$Da$qui$il$suo$ragionamento:$ ◦ soltanto$Dio$può$salvare$l’uomo$ ◦ se$avesse$avuto$un’anima$umana,$luogo$delle$decisioni$libere$ma$anche$ mutevole$e$instabile,$ Parla$di$un’unica$natura$del$ Verbo$incarnato$(miav%fusis%tou% Theou%logou%sesarkōmenē)% L’unica%natura%(mian%fusis)% sposta%l’equilibrio%su%un%solo% lato,%da%qui%si%parla%di% monofisismo% La%consustanzialità%con%noi%è% quindi%nella%sola%carne% L’unione%è%pensata%fisicamente,% così%u)lizza%termini%come% mescolanza%(sugkrasei)$ ◦ allora$il$Lógos$incarato,$Gesù,$avrebbe$avuto$due$principi$intelle]vi$e$voli>vi$–$ uno$umano$e$uno$divino$–$$ ◦ e$poiché$il$principio$intelle]vo$umano$(nous)$è$soggeVo$alla$debolezza$della$ carne$e$al$peccato$ ◦ allora$era$necessario$che$Gesù$ne$fosse$privo$ L’umanità$di$Gesù$che$egli$propone$è$incompleta;$al$posto$dell’anima$ umana$il$Lógos$va$a$svolgere$quella$funzione$rendendolo$vivente$e$ impeccabile.$ Il$modello$alessandrino$Lógos–sarx$mostra$la$sua$ambiguità:$vede$nella$ sola$carne$la$parte$assunta$e$Cristo$stesso$diventa$quindi$imperfeVo.$ Il primo Concilio di Costantinopoli (381) Questa$fede$…$ci$insegna$a$credere$nel$ nome$del$Padre,$del$Figlio$e$dello$Spirito$ Santo,$cioè$in$una(sola(divinità,(potenza,( sostanza(del(Padre,(del(Figlio(e(dello( Spirito(Santo,(in(una(uguale(dignità,$e$in$ un$potere$coeterno,$in$tre(perfeGssime( ipostasi,(cioè(in(tre(perfeIe(persone,$ ossia$tali,$che$non$abbia$luogo$in$esse$né$ la$follia$di$Sabellio%con%la%confusione%delle% persone,$con$la$soppressione$delle$ proprietà$personali,$né$prevalga$la$ bestemmia$degli$Eunomiani,$degli$Ariani,$ dei$Pneumatomachi,$per$cui,%divisa%la% sostanza,%o%la%natura,%o%la%divinità,%si% aggiunga%all'increata,$consostanziale$e$ coeterna$Trinità$una%natura%posteriore,% creata,%o$di$diversa$sostanza.$$ Riteniamo$anche,$intaVa,$la$doVrina$ dell'incarnazione$del$Signore;$non( acceGamo,(cioè(l'assunzione(di(una( carne(senz'anima,(senza(intelligenza,( imperfeIa,$ben$sapendo$che$il$verbo$di$ Dio,$perfeVo$prima$dei$secoli,$è$divenuto$ perfeVo$uomo$negli$ul>mi$tempi$per$la$ nostra$salvezza.$ La$professione$di$fede$dei$trecentodicioVo$ san>$Padri,$raccol>$a$Nicea$di$Bi>nia$non$ deve$essere$abrogata,$ma$deve$rimanere$ salda;$si$deve$anatema>zzare$ogni$eresia,$ specialmente$…$degli$Apollinaris>.$ $ Il$canone$primo$condanna$Apollinare$e$il$suo$riduzionismo.$ $ La$correzione$viene$dal$tema$soteriologico$e$dall’adagio$di$Atanasio:$se$ «ciò$che$non$è$stato$assunto$non$è$stato$redento»$allora$con$Apollinare$ non$è$salvato$l’uomo,$ma$solo$la$sua$carne.$ $ Papa$Damaso$(366-384)$affermò$che$la$natura$umana$era$stata$assunta$e$ resa$perfeVa$dal$Lógos,$mentre$Apollinare,$asserendo$il$contrario,$ privava$l’anima$umana$della$salvezza.$ $ $ $ $ A$questo$Concilio$si$giunge$anche$per$dirimere$ques>oni$trinitarie$–$ definire$lo$Spirito$–$conducendo$ad$una$precisione$terminologica$in$ campo$trinitario$e$cristologico$ $ Gregorio(di(Nazianzo( Il contributo dei padri cappadoci anche in cristologia Gregorio$di$Nazianzo$e$la$ dis>nzione$terminologica$ $ Perché$l’uomo$caduto$nel$peccato$possa$essere$sanato$occorre$sia$ricreato$e$ciò$è$stato$possibile$per$la$compenetrazione$di$umano$e$divino$ in$Gesù$[Prima%le@era%a%Cledonio%4]$ $ Decisiva$risulta$la$dis>nzione$operata$in$chiave$trinitaria:$ ◦ per$cui$si$deve$dis>nguere$in$Dio$tra$la$differenza$quanto$alla$natura$(questa%e% quella%-$allo%kai%allo)$dalla$differenza$personale$tra$l’uno$e$l’altro$(allos%kai% allos)$nella$comunione$della$natura$ ◦ come$si$deve$dis>nguere$tra$sostanza$(ousia)$–$che$indica$ciò$che$gli$uomini$ hanno$in$comune$tra$loro$–$e$la$sussistenza$(hypóstasis)$–$che$indica$la$ dis>nzione$tra$uno$ed$un$altro$ ◦ Così$nella$Trinità$l’ipostasi$dis>ngue$i$3$nella$loro$relazione$di$provenienza$(il$ Figlio$viene$dal$Padre,$lo$Spirito$dal$Padre$e$dal$Figlio,$il$Padre$da$nessuno)$ nell’unità$della$sostanza;$nella$cristologia$si$devono$dis>nguere$invece$le$due$ sostanze,$visibili$nelle$individualità$personali$(prosōpon),$senza$perdere$l’unità$ della$sussistenza.$ Il contributo dei padri cappadoci anche in cristologia La$grande$intuizione$dei$padri$ cappadoci$in$trinitaria$conduce$ ad$una$rigorosa$ricerca$del$ significato$dei$termini$anche$in$ prospe]va$cristologica.$ È$la$fede$che$qui$‘curva’$il$senso$di$alcune$espressioni$ metafisiche$classiche.$ $ Per$il$mondo$classico$non$si$potevano$dis>nguere$le$ persone$dalla$loro$sostanze$–$mai$si$dava$un$individuo$ (hypóstasis)$senza$una$natura$(ousia)$che$andava$ad$ individuare$con$proprie$caraVeris>che$personali$ (prósōpon).$ $ La$fede$in$Gesù$chiedeva$invece$di$dis>nguerli$riguardo$ all’essere$uni-trino$di$Dio$–$per$cui$una$natura$e$tre$ prósōpa%–$e$all’essere$uno$di$Gesù$–$un$unico$individuo$ capace$di$tenere$unite$due$nature$mantenendone$le$ proprietà$personali.$ 2.4. Calcedonia e il superamento del monofisismo 1. Una$dis>nzione$di$scuole$ 2. Nestorio$ 3. Cirillo$ 4. Concilio$di$Efeso$(431)$ 5. Un$primo$compromesso:$la$formula$di$unione$(433)$ 6. Eu>che$e$Flaviano$ 7. Leone$Magno$ 8. Calcedonia$(451)$ 9. Una$difficile$riconciliazione$ La distinzione tra due scuole $ Scuola$Alessandrina:$Lógos–sarx% $ Scuola$An>ochena:$Lógos–anthrōpos% $ La$visione$è$dall’alto:$il$Lógos%che$discende$e$si$fa% $ Si$guarda$dal$basso,$partendo$dalla$condizione$ sarx% assunta.$Così$si$deve$andare$a$salvaguradare$la$ divinità$di$Cristo$senza$perderla$di$fronte$ $ Si$accentua$l’unità$nel$Lógos$piuVosto$che$la$ all’uomo$Gesù.$ dis>nzione$in$Gesù:$così$l’aVenzione$è$rivolta$alla$ condizione$assumente$in$modo$che$sia$principio$ $ L’interesse$per$la$componente$umana$fa$ di$unità$della$condizione$assunta$ soVolineare$le$caraVeris>che$personali,$tanto$da$ parlare$di$due$prosōpa$dell’unico$soggeVo$ $ Tende$così$ad$un$monofisismo,$anche$se$latente.$ visibile.$ $ L’unità$è$secondo$l’ipostasi$divina$del$Lógos%% $ L’unità$è$qui$colta$nel$movimento$ dell’assunzione.$ $ La%difficoltà$sta$nel$pensare$ancora$due$nature$ dopo$l’unione$volendo$assicurarsi$l’unità$ $ Il$rischio$è$di$vedere$le$due$nature$giustapposte,$ iposta>ca.$$ perdendo$l’unità$iposta>ca.$ Nestorio % “un%solo%e%medesimo%Cristo% veduto%nella%natura%creata%e% increata”% % L’unione%avviene%per% congiunzione% % Si%vede%un%prósōpon$,%un% volto,%uno%solo%e%medesimo$ $ È$animato$dal$desiderio$di$difendere$la$fede$di$Nicea$rispeVo$alla$ deriva$apollinarista,$pertanto$desidera$soVolineare$la$perfeVa$ umanità$e$divinità$di$Gesù.$ $ RispeVo$però$agli$alessandrini,$che$partendo$dall’individuo$ assumente$e$devono$poi$guadagnare$la$totalità$umana$di$Gesù,$da$ an>ocheno$pensa$sia$necessario$par>re$dalla$realtà$ dell’incarnazione:$in$Gesù$si$dà$vera$umanità$e$vera$divinità.$Così$ facendo$pensano$l’unità$perché$l’unione$è$già$avvenuta.$ $ Terreno$di$scontro$diventerà$l’affermazione$da$aVribuire$a$Maria.$$ $ In$quanto$madre$del$Cristo$si$può$usare$il$>tolo$di$ChristoUtokos,$ mentre$risulta$a$Nestorio$più$ambiguo$l’uso$del$>tolo$di$TheoUtokos% poiché$significherebbe$che$Maria$fosse$madre$del$Lógos,%madre$del$ Figlio$pre-esistente,$e$non$dell’unità$dei$due,$dell’uno$e$dell’altro$ (eíeron%kai%éteron)[cfr.$Cirillo,$Le@era$45,6].$ $ L’idea$che$quindi$veniva$proposta$era$di$un$prósōpon$che$unisce$ per$congiunzione$(sunáfeia)$le$due$nature;$in$questo$modo$si$può$ riconoscere$“un%solo%e%medesimo%Cristo%veduto%nella%natura%creata% e%increata”$(Le@era%a%Cirillo,$4$e$6).$$ $ Così,$chi$subisce$la$passione$corporea$non$è$la$divinità$del$Figlio,$ che$è$immutabile,$ma$la$natura$umana,$la$carne,$unita$a$quella$ divina.$ $ Le(buone(intuizioni:( Nestorio % “un%solo%e%medesimo%Cristo% veduto%nella%natura%creata%e% increata”% % L’unione%avviene%per% congiunzione% % Si%vede%un%prósōpon$,%un% volto,%uno%solo%e%medesimo$ " Metodologicamente$segue$l’intuizione$dei$cappadoci$individuando$ l’unità$finale:$egli$vede$un$prósōpon$di$Cristo,$il$Figlio$incarnato,$e$ colloca$la$dis>nzione$a$livello$delle$due$nature$viste$nell’unità$raggiunta$ e$non$ancora$separate$e$dis>nte$prima$dell’incarnazione$ " La$sua$intuizione$più$importante$è$aver$guardato$non$prima,$ma$il$ termine$di$questa$unione$e$averlo$visto$uno:$l’unico$prósōpon$di$Cristo$ " RispeVo$al$tema$del$modo$dell’unione$egli$prende$l’intuizione$dei$padri$ cappadoci:$pensa$ad$una$sorta$di$pericoresi$(perichōrēsis),$una$ compenetrazione$dell’uno$nell’altro$in$cui$l’uno$è$presente$nell’altro.$Il$ pensiero$nasce$infa]$a$livello$cristologico$e$poi$i$cappadoci$lo$ trasferiscono$a$livello$trinitario.$ Non$mancano$gli$elemen+(problema+ci:$ " usa$il$termine$congiunzione$(sunáfeia)$anziché$unione$(énōsis);$così$ facendo$dava$l’idea$che$i$due$elemen>$fossero$con-presen>$come$due$ anche$dopo$l’incarnazione:$la$stessa$espressione$“uno$e$un$altro”$ andava$in$questa$direzione.$$$ " Inoltre,$se$ogni$natura,$una$volta$individuata$nell’ipostasi,$mostra$le$ proprie$caraVeris>che$nell’unico$prósōpon,$quando$in$Cristo$si$ affermava$“uno$e$un$altro”$secondo$le$nature$l’espressione$unico$ prósōpon$cosa$significava:$un$terzo$come$risultato$della$congiunzione?$ Tanto$che$l’accusa$che$gli$sarà$rivolta$sarà$proprio$quella$di$aver$ pensato$due$figli:$uno$secondo$la$carne$e$uno$secondo$la$divinità$ Cirillo Un$solo$è$il$Figlio$e$ques>$è$il$ medesimo,$il$Cristo$ $ $ $ La$leVura$cristologica$di$Nestorio$appare$al$vescovo$di$ Alessandria$senza$senso,$anzi$vi$intravede$il$pericolo$di$una$ divisione$“dell’unico$e$indivisibile$Cristo”$(LeVera$45,3)$perché$ “uno$solo$è$il$Figlio,$uno$il$Signore”$(LeVera$45,4)$e$l’unione$è$ quindi$da$considerarsi$“senza$confusione$(aUsugchutōs)$e$ mutamento$(aUtréptōs),$per$cui$non$uno$$un$altro,$ma$uno$solo$ e$il$medesimo”$(LeVera$45,6).$$ $ Per$Cirillo$quell’uno$solo$è$il$figlio$che$è$il$medesimo,$ossia$il$ Cristo.$ Cirillo Seconda%Le@era%di%Cirillo%a%Nestorio% Non$diciamo,$infa],$che$la$natura$dal$ Verbo$si$sia$incarnata$mutandosi,$né$che$ fu$trasformata$in$un$uomo,$composto$di$ anima$e$di$corpo.$Diciamo,$piuVosto,$che$ il$Verbo,$unendosi$iposta>camente$una$ carne$animata$da$un'anima$razionale$si$ fece$uomo$in$modo$ineffabile$e$ incomprensibile$e$si$è$chiamato$figlio$ dell'uomo,$non$assumendo$solo$la$ volontà$e$neppure$la$sola$persona.$Sono$ diverse,$cioè,$le$nature$che$si$uniscono,$ ma$uno$solo$è$il$Cristo$e$Figlio$che$risulta$ non$che$questa$unità$annulli$la$differenza$ delle$nature$ma$piuVosto$la$divinità$e$ l'umanità$formano$un$solo$e$Cristo,$e$ Figlio,$che$risulta$da$esse…$per$noi$e$per$ la$nostra$salvezza,$ha$assunto$l'umana$ natura$in$unità$di$persona…$adoriamo$un$ unico$e$medesimo$(Cristo),$perché$il$suo$ corpo$non$è$estraneo$al$Verbo,$quel$ corpo$con$cui$siede$vicino$al$Padre;$e$non$ sono$certo$due$Figli$a$sedere$col$Padre$ ma$uno,$con$la$propria$carne,$nella$sua$ unità.$$ $ $ Scrive$tre$LeVere$a$Nestorio:$$ $ la$prima$(429)$ribadendo$l’uso$del$TheoUtokos%secondo$la$ comunica)o%idiomatum%che$si$fonda$nel$riconoscere$l’iden>tà$ divina$e$la$possibilità$di$aVribuire$allo$stesso$ora$gli$aVribu>$umani$ ora$quelli$divini$ $ la$seconda$(gennaio$del$430)$in$cui$ripropone$la$fede$di$Nicea,$ affermando$quindi$la$distanza$che$Nestorio$aveva$consumato$ rispeVo$alla$fede$$dei$san>$Padri.$AnzituVo$ribadisce$come$il$Lógos$ non$si$trasformi$né$in$carne$né$in$un$uomo$completo,$ma$si$deve$ invece$confessare$l’esistenza$di$un$Lógos$che$unisce$a$sé$“secondo$ l’ipostasi”$(kath’hypóstasis):$da$due$risulta$un$solo$Cristo$e$Figlio.$ In$questa$leVera$respinge$l’idea$di$Nestorio$di$una$congiunzione:$ questa$infa]$lo$porta$a$leggere$le$espressioni$di$Nestorio$come$ affermazioni$di$due$prosōpa.$Il$principio$su$si$basa$è$la$leVura$di$Gv$ 1,14:$«il$Lógos$si$è$faVo$carne»;$non$si$dice$che$ha$unito$a$sé$un$ prosōpon$umano.$$$ $ la$terza$(novembre$del$430)$con>ene$12$anatema>smi.$Ribadisce$ l’unione$“secondo$l’ipostasi”$(kath’hypóstasis):$una$realtà$ individuale$resa$sussistente$(appunto%hypóstasis)$dal$Lógos$così$da$ unirsi$alla$natura$umana$senza$pregiudicare$le$caraVeris>che$ divine$e$senza$incorrere$in$un$terzo$fruVo$di$una$con-fusione$ Cirillo $ Le(buone(intuizioni:( " Partendo$dall’alto$vede$l’incarnazione$come$una$unione$secondo$ l’ipostasi,$è$la$seconda$persona$della$trinità$che$si$incarna$quindi$è$la$sua$ persona$che$individua$essere$il$principio$di$individuazione$di$Gesù$ Terza%Le@era%di%Cirillo%a%Nestorio% …$è$diventato$uomo$dalla$donna,$senza$ rinunziare$a$quello$che$era;$ma,$pur$ assumendo$la$carne$e$il$sangue,$rimase$anche$ così$ciò$che$era:$Dio,$per$natura$e$secondo$ verità.$Né$diciamo$con$ciò$che$la$carne$sia$ passata$nella$natura$della$divinità,$né$che$la$ ineffabile$natura$del$Verbo$di$Dio$si$sia$ trasformata$nella$natura$della$carne:$infa],$è$ assolutamente$immutabile,$sempre$iden>co$a$ sé$stesso…$confessiamo,$quindi,$che$il$Verbo$ di$Dio$si(è(unito(personalmente(alla$carne$ umana,$ma$adoriamo$un$solo$Figlio$e$Signore$ Gesù$Cristo,$non(separando(né(dividendo( l'uomo(e(Dio…$neppure$chiamando,$ separatamente,$Cristo$Verbo$di$Dio,$e$ separatamente$l'altro$Cristo$quello$nato$dalla$ donna…$unito(secondo(natura,$e$non$ Non$mancano$gli$elemen+(problema+ci:$ " Nell’affermare$un$solo$Figlio,$un$solo$Signore$sia$prima$che$dopo$ l’incarnazione$afferma$che$l’unione$è$da$intendersi$come$“da$due$ nature”$(ek%dúo%fúseon)$e$per$ribadirlo$usa$l’espressione$di$Apollinare$ credendola$di$Atanasio:$“una$sola$natura$del$Verbo$incarnato”$(míav%fúsis% tou%Lógou%sesarkōmenē)$[Le@era%45,6].$In$questo$modo$però,$se$l’essenza$ della$natura$(la$sostanza$della$natura)$non$si$dà$se$non$assieme$ all’esistenza$individuale$(l’ipostasi),$quando$avviene$l’incarnazione$qual$è$ la$sola$natura$del$verbo$incarnato?$Se$viene$“da$due$nature”$e$se$ne$ha$ una$sola,$che$fine$ha$faVo$la$natura$umana$e$le$sue$proprietà,$le$sue$ operazioni$non$sono$così$perse?$ " Il$linguaggio$di$Cirillo$non$è$sempre$coerente.$Egli$sembra$usare$alcune$ espressioni$come$sinonimi$ma$il$risultato$finale$è$una$confusione:$nella$ terza$LeVera$a$Nestorio$Cirillo$afferma$che$il$Lógos$è$unito$alla$carne$ “secondo$l’ipostasi”$e$successivamente$afferma$una$unione$delle$nature$ “secondo$l’unione$naturale”$ed,$infine,$che$l’unione$è$“indicibile$e$ inenarrabile”$(cfr.$seconda$LeVera$a$Nestorio)$ mutato$affaVo$in$carne,$ebbe$in$essa$una$ tale$abitazione,$quale$si$potrebbe$poi$dire$ che$abbia$l'anima$dell'uomo$nei$riguardi$ del$suo$corpo…$non$concepiamo$il$modo$ dell’unione$come$una$giustapposizione$…$o$ come$una$unione$per$relazione$…$evi>amo$ piuVosto$il$termine$stesso$di$"congiunzione"…$ Quanto$alle$espressioni$del$nostro$Salvatore$ contenute$nei$Vangeli,$noi$non$le$aVribuiamo$ a$due$diverse$sussistenze$o$persone.$Non$è$ infa]$duplice$l'unico(e(solo(Cristo,$anche$se$si$ debba$ammeVere$che$egli(è(pervenuto( all'unità(indivisibile(da(due(differen+(realtà(…$ ma$una(sola(realtà(composta(di$due$elemen>$ …$Le$espressioni$dei$Vangeli,$quindi,$sono$da$ aVribuirsi$tuVe$ad$una(sola(persona,(ossia( all'unica(sussistenza(incarnata(del(Verbo$ $ Concilio di Efeso (431) I%dodici%anatema)smi% $ In$questo$clima$di$scontro$viene$indeVo$il$Concilio$di$Efeso.$ $ Il$21$giugno,$presen>$solo$i$vescovi$vicini$a$Cirillo,$vengono$leVe$ed$ approvate$la$seconda$e$la$terza$LeVera$di$Cirillo$a$Nestorio,$si$legge$ e$condanna$la$risposta$di$Nestorio$a$Cirillo,$si$ribadisce$la$fede$di$ Nicea$e$si$proclama$Maria$$TheoUtokos.% 1.$Se$qualcuno$non$confessa$che$ l'Emmanuele$è$Dio$nel$vero$senso$ della$parola,$e$che$perciò$la$santa$ Vergine$è$madre$di$Dio$perché$ha$ generato$secondo$la$carne,$il$Verbo$ faVo$carne,$sia$anatema…$ $ Solo$il$26$giugno$arrivano$però$i$vescovi$an>ocheni;$ques>$non$ acceVano$i$12$anatema>smi$e$condannano$Cirillo.$ 3.$Se$qualcuno$divide$nell'unico$Cristo,$ dopo$l'unione$le$due$sostanze$ congiungendole$con$un$semplice$ rapporto$di$dignità,$cioè$d'autorità,$o$ di$potenza,$e$non,$piuVosto$con$ un'unione$naturale,$sia$anatema.$ $ Nestorio$rinuncia$alla$carica$episcopale.$Viene$esiliato$nel$deserto$ egiziano.$ 8.$Se$qualcuno$osa$dire$che$l'uomo$ assunto$dev'essere$con-adorato$col$ Verbo$di$Dio,$con-glorificato$e$conchiamato$Dio$come$si$fa$di$uno$con$un$ altro$…$sia$anatema$ $ Il$contrasto$però$non$si$aVenua$perché$le$espressioni$di$Cirillo$ risultano$ambigue$e$sopraVuVo$lo$si$taccia$di$apollinarismo,$visto$il$ ricorso$alla$formula$del$vescovo$di$Laodicea.$ $ $ L’11$luglio$arrivano$i$lega>$romani$invia>$dal$Papa$ra>ficando$le$ affermazioni$dei$cirilliani.$ $ Cirillo$ritorna$ad$Alessandria$come$vincitore$e$difensore$della$fede$ di$Nicea.$ La formula di unione (433) …$Noi$quindi$confessiamo$che$il$nostro$ signore$Gesù$figlio$unigenito$di$Dio,$è$ perfeVo$Dio$e$perfeVo$uomo,$ (composto)$di$anima$razionale$e$di$ corpo;$generato$dal$Padre$prima$dei$ secoli$secondo$la$divinità,$nato,$per$noi$ e$per$la$nostra$salvezza,$alla$fine$dei$ tempi$dalla$vergine$Maria$secondo$ l'umanità;$che$è$consostanziale$al$ Padre$secondo$la$divinità,$e$ consostanziale$a$noi$secondo$ l'umanità,$essendo$avvenuta$l'unione$ delle$due$nature.$Perciò$noi$ confessiamo$un$solo$Cristo,$un$solo$ Figlio,$un$solo$Signore.$ Conforme$a$questo$conceVo$di$unione$ in$confusa,$noi$confessiamo$che$la$ vergine$santa$è$madre$di$Dio,$ essendosi$il$Verbo$di$Dio$incarnato$e$ faVo$uomo,$ed$avendo$unito$a$sé$fin$ dallo$stesso$concepimento,$il$tempio$ assunto$da$essa.$ $ Sono$Paolo$di$Emesa$e$Acacio$di$Beroea$a$tentare$una$formula$che$ equilibri$le$diverse$anime.$ $ Il$punto$di$vista$alessandrino$viene$ad$essere$soVolineato$reiterando$ l’espressione$cirilliana$“un$solo$Cristo,$un$solo$Figlio”$ma$sopraVuVo$ parlando$di$unione$(énōsis)$e$ribadendo$l’espressione$di$Maria$“madre$ di$Dio”.$ $ Il$punto$di$vista$an>ocheno$viene$ad$essere$salvaguardato$affermando$ lo$sguardo$ad$unione$avvenuta:$“nato$dal$Padre$secondo$la$divinità,$ nato$da$Maria$secondo$l’umanità”.$Inoltre$si$cambia$l’espressione$di$ Cirillo$–$“da$due$nature”$(ek%dúo%fúseon)$–$e$si$afferma$invece$che$ l’unione$è$“in$due$nature”$(dúo%fúseōn%ènōsis%génone)$.$Infine$si$ stabilisce$che$le$due$nature$vanno$riferite$all’unica$persona$(ef’enòs% prosōpon)$cancellando$di$faVo$un$anatema>smo$di$Cirillo.$ $ Il$testo$viene$condiviso$da$Cirillo$e$da$Papa$Sisto$III$ $ N.B.( o Si$traVa$di$un$passo$avan>:$alla$perfezione$ontologica$divina$si$affianca$una$ assunzione$perfeVa$dell’essere$dell’uomo.$ o Se$in$trinitaria$era$ormai$passata$la$definizione$di$una$sostanza$e$tre$ persone,$in$cristologia$è$definita$la$formula$di$una$persona$in$due$nature$ senza$confusione$ o Si$è$così$passa>$dall’unione%naturale%di$Apollinare,$alla$congiunzione% secondo%il%prosopon%di$Nestorio,$alla$unione%secondo%l’ipostasi%di$Cirillo$ Il riemergere del monofisismo $ Eu>che$ $ Flaviano$ $ È$un$anziano$e$confusionario$archimandrita$di$ Costan>nopoli.$ $ È$il$Vescovo$di$Costan>nopoli.$$ $ Il$suo$presbitero,$Proclo,$suggeriva$di$sos>tuire$ $ Vedendo$scomparire$nella$formula$di$Unione$due$ all’affermazione$di$Cirillo$e$Apollinare$‘natura’$ espressioni$di$Cirillo$(il$míav%fúsis%“una$sola$ con$‘ipostasi’:$così$da$avere$l’$“unica$ipostasi$del$ natura”$e$il$termine$di$unione,$“da$due$nature”$-$ Dio$Logos$incarnato”$(míav%hypóstasis).$ ek%dúo%fúseon),$decide$di$rigeVare$l’espressione$ $ Flaviano,$nel$Sinodo$del$448,$condanna$Eu>che$e$ “consustanziale$a$noi$secondo$l’umanità”$della$ formula$di$Unione$per$ribadire$invece$l’$“una$sola$ propone:$ natura$del$Verbo$incarnato”$(míav%fúsis%tou% ◦ “crediamo$che$Cristo$dopo$l’incarnazione$è$di$due$ nature,$in$una$sola$ipostasi$e$in$un$solo$prosōpon”$ Lógou%sesarkōmenē)$di$Cirillo.$ ◦ "Confesso%che%Nostro%Signore%avesse%due%nature% prima%della%loro%unione;%ma%che%ne%avesse%una%sola% dopo%l'unione"% $ Eu>che$crede$che$sia$passata$la$tesi$nestoriana$ dell’assunzione$di$un$uomo$intero$da$parte$della$ divinità$del$Lógos$e$riafferma,$per$contro,$il$ monofisismo$apollinarista.$ $ Così$si$separava$conceVualmente$la$natura$dalla$ ipostasi$ed$affiancare$così$i$termini$ipostasi$e$ prosōpon%perché$l’unità$era$salvaguardata$ dall’unico$soggeVo$e$sorgente$dell’unità.$ $ Si$passa$così$a$pensare$l’unione$non$più$di$che$ cosa,$ma$al$chi.% Papa Leone Magno Se$infa]$si$crede$che$Dio$è$onnipotente$e$Padre,$ si$dimostra$con$ciò$che$il$Figlio$è$a$lui$coeterno,$ in$nessuna$cosa$diverso$dal$Padre,$perché$è$Dio$ nato$da$Dio,$onnipotente$da$onnipotente…$ Questo$eterno$unigenito$dell'eterno$Padre,$ inoltre,$è(nato(dallo$Spirito$santo$e$da$Maria$ vergine;$e$questa(nascita(nel(tempo(non(ha( tolto(nulla,(come(nulla(ha(aggiunto,(a(quella( divina(ed(eterna(nascita,(ma(fu(consacrata( interamente(alla(redenzione(dell'uomo$ $ Salva$quindi$la$proprietà(di(ciascuna(delle(due( nature,$che$concorsero(a(formare(una(sola( persona,$la$maestà$si$rivesÄ$di$umiltà,$…e$per$ poter$annullare$il$debito$della$nostra$condizione,$ una$natura$inviolabile$si$unì$ad$una$natura$ capace$di$soffrire...$Nella$completa$e$perfeVa$ natura$di$vero$uomo,$quindi,$è$nato$il$vero$Dio,$ completo$nelle$sue$facoltà,$completo$nelle$ nostre$…$$ Perciò$chi$rimanendo$nella$forma$di$Dio(fece( l'uomo,(si(fece(uomo(nella$forma$di$servo.$ Ciascuna(natura,(infaG,(conserva(senza(difeIo( ciò(che(le(è(proprio…$$ Ognuna(delle(due(nature,(infaG,(opera(insieme( con(l'altra(ciò(che(le(è(proprio…$La(stessa(e( iden+ca(persona,(infaG,(è(vero(figlio(di(Dio(e( vero(figlio(dell'uomo$…$perché$si$potesse$ costatare$che$le$proprietà$della$natura$divina$e$di$ quella$umana$rimanevano$in$lui;$e$così$ sapessimo$che$il$Verbo$non$è$la$stessa$cosa$che$ la$carne,$e$confessassimo$che$il$Verbo$e$la$carne$ cos>tuiscono$un$solo$Figlio$di$Dio.$ $ Il$Papa$Leone$viene$chiamato$in$causa$dal$Vescovo$Flaviano$ dopo$il$latrocinio$di$Efeso$che,$convocato$dall’imperatore$ Teodosio,$lo$aveva$deposto.$ $ Leone$risponde$alla$richiesta$del$vescovo$di$Costan>nopoli$ con$il$Tomus%ad%Flavianum.% $ Le#intuizioni#di(Leone( o $anzituVo$il$metodo:$cerca$di$conneIere(il(tema(sta+co(dell’unione$ delle$due$nature$con(un(elemento(più(dinamico,(storicoTsalvifico( o occorre$chiarire$i$termini:$persona$–$alla$la>na$–$è$termine$che( individua(chi(nasce.$Legando$persona$a$na)vitas$può$così$affermare$ che$il$Figlio$è$colui$che$è$nato$sia$dal$Padre,$secondo$una$generazione$ eterna,$sia$da$Maria,$secondo$l’incarnazione$ad$opera$dello$Spirito.$ Così$il(Figlio(è(nato(due(volte;(egli(è(il(medesimo(nato(due(volte( o il(solo(e(medesimo(Figlio,$ha$una$natura$secondo$la$generazione$ eterna$e$una$secondo$l’incarnazione.$Ogni(natura(opera(ciò(che(le(è( proprio(cosicché$la$salvezza$è$data$proprio$dall’aver$unito$potenza$e$ debolezza$ o RispeVo$a$Nicea$–$che$parlava$di$consustanzialità$solo$con$la$sostanza$ divina$–$Leone$pensa$una$doppia(consustanzialità(–$quanto$ all’umanità$e$alla$divinità$–$nell’unica(relazione(che(è(quella(filiale.$In$ Gesù$egli$riesce$così$a$vedere$la$filialità$–$che$lo$iden>fica$–$sia$ nell’umanità$che$nella$divinità$ Calcedonia (451) Salva(quindi(la(proprietà(di(ciascuna(delle( due(nature,(che(concorsero(a(formare(una( sola(persona(…$Ciascuna$natura,$infa],$ conserva$senza$difeVo$ciò$che$le$è$proprio…$,$ opera$insieme$con$l'altra$ciò$che$le$è$proprio…$$ Seguendo,$quindi,$i$san>$Padri,$all'unanimità$ noi$insegniamo$a$confessare$un$solo$e$ medesimo$Figlio:$il$Signore$nostro$Gesù$Cristo,$ perfeVo$nella$sua$divinità$e$perfeVo$nella$sua$ umanità,$vero$Dio$e$vero$uomo,$[composto]$di$ anima$razionale$e$del$corpo,$consostanziale$al$ Padre$per$la$divinità,$e$consostanziale$a$noi$ per$l'umanità,$simile$in$tuVo$a$noi,$fuorché$nel$ peccato$,$generato$dal$Padre$prima$dei$secoli$ secondo$la$divinità,$e$in$ques>$ul>mi$tempi$ per$noi$e$per$la$nostra$salvezza$da$Maria$ vergine$e$madre$di$Dio,$secondo$l'umanità,$ uno$e$medesimo$Cristo$signore$unigenito;$da$ riconoscersi$in$due$nature,$senza$confusione,$ immutabili,$indivise,$inseparabili,$non$essendo$ venuta$meno$la$differenza$delle$nature$a$ causa$della$loro$unione,$ma$essendo$stata,$ anzi,$salvaguardata$la$proprietà$di$ciascuna$ natura,$e$concorrendo$a$formare$una$sola$ persona$e$ipostasi;$Egli$non$è$diviso$o$separato$ in$due$persone,$ma$è$un$unico$e$medesimo$ Figlio,$unigenito,$Dio,$verbo$e$signore$Gesù$ Cristo$ $ Morto$l’imperatore$Teodosio,$succede$Pulcheria$e$ Marciano,$che$accolgono$il$testo$di$Leone$Magno:$ revocano$così$il$latrocinio$di$Efeso$del$449$e$indicono$un$ nuovo$concilio$a$Calcedonia.$ $ Il$testo$con+ene:$ o Le$due%le@ere%di$Cirillo$a$Nestorio$ o La$formula%di%unione%del$433$ o La$professione%di%fede%di%Flaviano%del$448$ o Il$Tomus%ad%Flavianum%di$papa$Leone$Magno$ $ $ Il$testo$è$composto$da:$ " Un$preambolo$ " Una$prima$parte$che$muove%dalla%differenza%delle$nature$ all’unità$del$solo$e$medesimo$Figlio,$Gesù$il$Cristo$ " Una$seconda$parte$che$muove%dall’unità%del%sogge@o%per$ riconoscerne$la$differenza:$egli$è$uno%in%due%nature%$ Calcedonia (451) $ L’intero$documento$è$soVoposto$ad$un$movimento$soteriologico:$ # Dio$per(noi(si$è$faVo$uomo,$così$Gesù$si$è$faVo$per$noi$come$noi$ # L’iden+tà$è$affermata$nell’assunzione(per(l’azione(del(soggeIo( assumente:$Dio$è$Gesù$e$ques>$è$uomo$ # Così$la(differenza(è(compresa(in(una(unità(originaria,$filiale:$le$nature$ vanno$pensate$nell’unità$(en)$che$non$fa$venir$meno$la$differenza$(diá),$ ma$anzi$assieme$concorrono(a(formare(una(sola(persona(e(ipostasi((eìs% en)$ Seguendo,$quindi,$i$san>$Padri,$all'unanimità$ noi$insegniamo$a$confessare$$ un(solo(e(medesimo(Figlio:$il$signore(nostro( Gesù(Cristo,$perfeVo$nella$sua$divinità$e$ perfeVo$nella$sua$umanità,$vero$Dio$e$vero$ uomo,$[composto]$di$anima$razionale$e$del$ corpo,$consostanziale(al(Padre(per(la( divinità,$e$consostanziale(a(noi(per( l'umanità,$simile$in$tuVo$a$noi,$fuorché$nel$ peccato,$generato(dal(Padre(prima$dei$secoli$ secondo$la$divinità,$e(in(ques+(ul+mi(tempi$ per$noi$e$per$la$nostra$salvezza(da(Maria( vergine(e(madre(di(Dio,$secondo$l'umanità,$ $uno(e(medesimo(Cristo(signore(unigenito;$ da$riconoscersi$in(due(nature,$senza% confusione,%immutabili,%indivise,%inseparabili,$ non$essendo$venuta$meno$la$differenza( delle(nature(a$causa$della$loro$unione,$ma$ essendo$stata,$anzi,$salvaguardata$la$ proprietà$di$ciascuna$natura,$e$concorrendo( a(formare(una(sola(persona(e(ipostasi$$ Egli$non$è$diviso$o$separato$in$due$persone,$ ma(è(un(unico(e(medesimo(Figlio,( unigenito,(Dio,(verbo(e(signore(Gesù(Cristo( Si$elabora$una$sintesi$di$elemen>$linguis>ci$che$erano$risulta>$ problema>ci:$ $ # L’espressione$“nella%persona%e%una%sola%ipostasi”$(èn%prosōpon%kaì%mián% hypóstasin)$dis>ngue$la$dimensione$visibile$e$fenomenica$propria$della$ caraVerizzazione$personale$unendola$però$alla$dimensione$ontologica$che$ dice$il$medesimo$soggeVo$ # U>lizza$4%avverbi%per$dire$come$non$deve$essere$intesa$l’unione$delle$due$ nature:$$ % rispeIo(alla(natura(senza%confusione%(Eu>che)$e$senza%cambiamento%(Apollinare),$$ % rispeIo(alla(persona(senza%separazione%(nestorianesimo)$e$senza%divisione% (monofisismo)( La difficile riconciliazione dell’Henotikon Professiamo$che$l’unigenito$Figlio$ di$Dio$e$Dio,$il$quale$è$realmente$ diventato$uomo,$il$Signore$nostro$ Gesù$Cristo,$consustanziale$al$ Padre$secondo$la$divinità$e$lo$ stesso$consustanziale$a$noi$ secondo$l’umanità$…$egli$è$uno$ solo$e$non$due.$Di$uno$solo$infa]$ affermiamo$che$sono$i$prodigi$e$ pa>men>$…$non$approviamo$ coloro$che$dividono$confondono$o$ introducono$un’apparenza,$ giacché$l’incarnazione$ irreprensibile$reale$della$madre$di$ Dio$non$ha$portato$l’aggiunta$di$ un$figlio.$Infa]$la$Trinità$è$rimasta$ Trinità,$anche$se$si$è$incarnato$ uno$della$Trinità,$il$Dio$Logos.$ $ L’accoglienza(( ◦ in$occidente$è$pacifica;$si$intravede$la$con>nuità$con$il$testo$ leonino$ ◦ In$oriente$si$hanno$ancora$oppositori:$si$dis>nguono$i$monofisi>$ egiziani$e$siropales>nesi$che,$per$la$posizione$di$cuscineVo$che$ svolgono$con$il$medio-oriente$caduto$in$mano$islamica,$assurgono$ a$voce$importante$all’orecchio$dell’imperatore$Zenone.$ $ Così$Zenone$propone$risolvere$la$disputa$con$un$messaggio$di$ unione:$l’Heno)kon$(482).$ $ Il$testo,$compromesso$tra$i$vescovi$di$Costan>nopoli$An>ochia$ Gerusalemme$e$Alessandria,$non$viene$firmato$da$papa$Felice$ e$ciò$porta$allo$scisma$con$Acacio,$vescovo$di$Costan>nopoli.$ $ Il(testo( " Si$afferma$che$è$uno,$ma$non$si$riprende$né$l’affermazione$di$ Cirillo$(da%due)$né$quella$di$Calcedonia$(in%due)$ " Si$afferma$che$l’incarnazione$non$ha$portato$l’aggiunta$di$un$figlio,$ secondo$l’espressione$di$Cirillo$ " Mostra$però$che$la$ques>one$vera$ora$si$è$spostata$sul$Chi$che$ assume$e$quindi$sul$come$nella$sua$persona$avvenga,$ma,$non$ volendo$incorrere$nella$riduzione$monofisita,$preferisce$tacere.$$ 2.5. La felice intuizione dell’enhypóstasis 1. Severo$di$An>ochia$ 2. Leonzio$di$Gerusalemme$ 3. Leonzio$di$Bisanzio$ 4. Constan>nopolitano$II$(553)$ La nuova questione: come si dà nell’unico prosōpon la sola hypóstasis? Durante$la$seconda$metà$del$V$secolo$e$gl'inizi$del$VI$i$monofisi>$ebbero$ agio,$non$solo$di$diffondere,$ma$anche$di$sviluppare$e$approfondire$il$loro$ credo.$ La$ loro$ affermazione$ di$ base$ era$ dedoVa$ da$ Cirillo$ –$ una$ sola$ natura$ di$ Cristo$dopo$l'unione$–$e$fu$interpretata$in$modi$diversi:$alcuni$l'intesero$ in$modo$da$non$salvaguardare$l'integrità$dell'umanità$di$Cristo$e$talvolta$ neppure$della$sua$divinità,$pensando$che$l'umanità$fosse$stata$assorbita$ dalla$ divinità,$ altri$ invece$ che$ il$ Logos$ fosse$ svanito$ nell'umanità,$ altri$ ancora$che$dall'unione$fra$il$Dio$e$l'uomo$fosse$risultato$un$ter)um%quid,% in$cui$le$proprietà$delle$due$nature$si$fossero$confuse$e$quindi$avessero$ perso$la$specificità$originaria.$ Severo(di(An+ochia( Il$monofisismo$severiano$fu$la$ripresa$integrale$e$fedele$della$doVrina$di$ Cirillo$esposta$nelle$leVere$a$Succenso:$$ $ da% due% nature,$ dis>nguibili$ fra$ loro$ soltanto$ in$ teoria,$ in$ astraVo,$ con$ l'unione$ è$ risultata$ una$ sola$ natura$ del$ Logos$ incarnata;$ perciò$ Cristo$ deriva$ ‘da’$ due$ nature,$ non$ ‘in’$ due$ nature,$ risultando$ in$ una$ sola$ per$ composizione$(kata%synthesin)$$ $ Questa$ natura$ ha$ conservato$ integre,$ senza$ confusione,$ le$ proprietà$ dell'uomo$ e$ del$ Dio,$ così$ che$ Cristo$ è$ integralmente$ sia$ uomo$ sia$ Dio,$ consustanziale$agli$uomini$per$l'umanità$e$a$Dio$per$la$divinità$ $ Anche$ se$ l'umanità$ è$ integra,$ Severo$ si$ rifiuta$ nel$ modo$ più$ assoluto$ di$ definirla$natura,$in$quanto,$sulla$base$della$corrente$equazione$natura$=$ ipostasi,$ per$ lui$ ammeVere$ due$ nature$ significa$ anche$ ammeVere$ due$ ipostasi$di$Cristo$e$cioè$due$Cris>.$Per$tal$mo>vo$egli$non$può$acceVare$la$ formula$calcedonese$ Leonzio di Gerusalemme Contro%Nestoriani%ed%Eu)che% …$Non$è$la$stessa$cosa$ipostasi$e$ eniposta>co,$come$sono$cose$diverse$la$ sostanza$e$ciò$è$nella$sostanza.$Infa]$ l’ipostasi(indica(una(persona,$mentre$ eniposta+co((indica(la(sostanza.$$ L’ipostasi(definisce(la(persona(con(le( proprietà(caraIerizzan+;$invece$ eniposta+co(indica(che(l’accidente(non( esiste(di(per(sé(ma(può(essere(solo(in(un( altro$e$non$viene$considerato$di$per$sé$…$ perciò$una$natura,$cioè$una(sostanza,( non(può(mai(essere(priva(di(ipostasi;$ma$ non(per(questo(la(natura(è(ipostasi,$ perché$il(conceIo(non(è(reversibile.$$ Infa]$l’ipostasi$è$anche$natura,$ma$la$ natura$non$è$anche$ipostasi.(La(natura( accoglie(la(nozione(dell’essere,(invece( l’ipostasi(quella(dell’essere(di(per(sé$…$ $ La$difesa$di$Calcedonia$ha$come$rappresentante$principale$Leonzio(di( Gerusalemme,$il$quale$non$vuole$soverchiare$gli$enuncia>$di$Cirillo.$ $ Fino$ad$ora$lo$schema$cui$si$assiste$è$ Monofisis>$ Difisi>$ Una$persona$ Due$nature$ Una$natura$ Due$persone$ ◦ Calcedonia$afferma$che$in$Gesù$ci$sono$due$nature$ma$una$sola$persona$ e$ipostasi.$$ ◦ Ma$se$in$natura$si$dà$sempre$una$natura$iposta>zzata,$$ ◦ allora$si$doveva$pensare$un’eccezione:$o$una$natura$era$senza$la$sua$ ipostasi$oppure$una$natura$veniva$iposta>zzata$dall’ipostasi$dell’altra$ natura.$ $ Secondo$Leonzio$si$traVava,$quindi,$di$trasferire$le$proprietà$della$natura$ umana$–$che$così$risultava$aniposta)zzata$–$all’unica$ipostasi$del$Logos$ che$iposta>zzava$la$natura$divina;$in$questo$modo$in$Cristo$l’ipostasi$del$ Logos$faceva$da$ipostasi$anche$per$la$natura$umana.$TuVe$le$due$nature$ potevano$così$dirsi$iposta)zzate.$ $ Il$monofisismo$conceVualmente$rimaneva,$latente$ma$rimaneva:$Cristo$ risultava$ora$avere$sì$due$nature,$ma$con(una(sola(proprietà(sussistente.$ La$natura$umana$risultava$ancora$incompleta$perché$mancante$ dell’ipostasi$propria.$ $ Leonzio(di(Bisanzio(è$più$vicino$alla$teologia$an>ochena,$ strenuo$difensore$sia$di$Calcedonia$che$del$Tomus%$di$ Leone$Magno.$$ Leonzio di Bisanzio $ Parte$da$alcune$osservazioni:$ o non$si$dà$una$natura$senza$ipostasi$ o l’ipostasi(è(il(soggeIo(personale(con$le$sue$caraVeris>che$ (l’individuo$rispeVo$al$comune);$$ o la$natura(dice(proprio(ciò(che(è(comune(e$che$è$tuVe$le$volte$viene$ en-iposta>zzata$(sta$in-altrui)$ o non$si$dà$mai$una$natura$che$si$fondi$su$se$stessa,$ma$ha$sempre$in$ altro$da$sé$la$propria$consistenza$ $ Da$qui$l’analogia$tra$ciò$che$accade$nella$Trinità$e$quanto$ in$Cristo:$ & Se(nella(Trinità(ad%ogni%ipostasi%corrisponde%una%natura,%ma%alla% natura%divina%non%corrisponde%una%ipostasi;$nella$Trinità$è$la$natura$ ad$essere$enUiposta)zzata% & allora,$in(Cristo(bisogna$affermare$che$la$natura%divina%ha$l’ipostasi$ del$Logos$senza$che$la$natura$umana$debba$per$forza$finire$ aniposta>zzata$ & Pertanto$l’ipostasi#del#Cristo#è#l’unione#delle#due#nature.$ $ Le(intuizioni(importan+( Metodologicamente% Leonzio di Bisanzio come$nella$persona$umana$si$danno$due$nature$–$spirituale$per$l’anima$e$ fisica$per$il$corpo$–$ma$unica$è$l’ipostasi$di$entrambe,$così$le$due$nature$di$ Cristo$conservano$le$proprietà$e$le$relazioni$tra$esse$in$modo$da$essere$ predicabili$dell’unico$individuo.$ Sull’unione:% " Leonzio$arriva$così$a$parlare$di$unione(sostanziale((enosis%kat’ousían);$ evitando,$da$un$lato,$l’assorbimento$dell’una$sull’altra$>pico$del$ monofisismo$e,$dall’altro,$una$relazione$solo$accidentale$come$nel$ nestorianesimo.$$ " Egli$può$così$predicare$un’unica$ipostasi$di$Cristo,$andando$oltre$ l’aVribuzione$di$questa$alla$natura$umana$o$divina$o$ad$un$terzo$ risultante$dalla$congiunzione$di$queste$ " Leonzio$rovescia$così$il$punto$di$partenza:$egli$non$guarda$il$Logos$farsi$ uomo,$ma$l’unico$e$solo$Gesù$che$è$l’unico$ad$agire$e$l’unico$risultante$ di$$due$nature$(e$non$da$due$nature).$$ " In$questo$modo$l’unione$non$è$più$la$causa$che$deve$tenere$assieme$le$ due$nature,$ora$l’unione$è$l’effeVo$dell’azione$che$il$Logos,$ incarnandosi,$rende$possibile$dicendosi$non$senza$l’uomo,$senza$ separarsi$o$dis>nguersi$dall’umano$ma$proprio$nella$e$per$mezzo$della$ condizione$umana.$Dio$si$dice$uomo!$ Un po’ di sintesi … $ Il$Lógos$e$Cristo$non$sono$due$sogge],$uno$prima$e$uno$dopo!$$ $ Il$Lógos,$perfeVo$Dio,$è$Cristo$proprio$perché$la$sua$iden>tà,$iden>ca$nella$divinità$e$ nell’umanità,$si$dice$perfeVamente$nella$natura$umana$perfeVamente$iposta>zzata.$ $ Come$il$Lógos$è$perfeVamente$Dio$nella$sua$relazione(filiale$ed$èUDio$non$perché$haUnaturaU divina;%così$Gesù%è$Figlio$perché$la$sua$relazione$è$ciò$che$dice$la$sua$iden>tà$umana.$La$natura$ umana$in$Gesù$si$vede$faVa$capace$di$dire/dare$Dio$che$si%dice%come$Figlio$e$si%dà%filialmente$al$ Padre.$ $ La$persona$e$ipostasi$–$secondo$l’intuizione$di$Calcedonia$–$è$quindi,$dall’alto,$l’avvio$dell’unione$ che$l’incarnazione,$nel$tempo,$è$come$effeVo$e$perfezione.$ $ Stare$di$fronte$a$Gesù$è$stato$quindi,$per$coloro$che$lo$hanno$visto$camminare$per$le$vie$della$ Galilea,$vedere$quel$prosōpon%umano$perché$non$si$era$di$fronte$all’hypóstasis$del$Lógos%divino$ ma$all’unica$e$iden>ca$hypóstasis%del$Figlio$incarnato.$ Il secondo Concilio di Costantinopoli (553) IV.(Se$qualcuno$dice$che$l'unione$del$Verbo$di$Dio$con$ l'uomo$è$avvenuta$solo$nell'ordine$della$grazia,$o$in$quello$ dell'operazione$…o$della$relazione…$$chiamando$il$Dio$ Verbo$col$nome$di$Gesù$e$di$Cristo,$e$poi,$separatamente,$ l'uomo,$"Cristo$e$Figlio",$parlando$evidentemente$di$due$ persone…$costui$sia$scomunicato$...$La$santa$chiesa$di$Dio$…$$ confessa$$l'unione(di(Dio(Verbo(con(la(carne(secondo(la( composizione,(ossia(secondo(l'ipostasi...$ V.(Se$qualcuno$intende$l'unica#persona#del%Signore%nostro% Gesù%Cristo$come$implicante$più$sussistenze,$e$con$ciò$ tenta$introdurre$nel$mistero$di$Cristo$due$ipostasi$o$ persone…$e$non$ammeVe,$piuVosto,$che$il(Verbo(di(Dio(si( è(unito(alla(carne(secondo((l’ipostasi(e(che,(quindi,(egli(ha( una(sola(ipostasi,(cioè(una(sola(persona…$anatema%sit.% VII.(Se$qualcuno,$dicendo$"in(due(nature",(non$confessa$ che$nella$divinità$e$nella$umanità$si$deve$riconoscere$il(solo( Signore(nostro(Gesù(Cristo,$così$che$con$questa$ espressione$voglia$significare$la(diversità(delle(nature,$da( cui(senza(confusione(e(in(modo(ineffabile(è(scaturita( l'unità,$senza$che$il(Verbo(passasse(nella(natura(della( carne,(e(senza(che(la(carne(si(trasformasse(nella(natura( del(Verbo(….$se$costui,$dunque,$intende$$l’espressione$ come$una$divisione$in$par>$nel$mistero$di$Cristo…$separate$ e$con$una$propria$sussistenza,$anatema%sit.% VIII.(…$Dicendo,$infa],$che$il$Verbo(Unigenito(si(è(unito( alla(carne(secondo(l'ipostasi,$noi$non$affermiamo$che$$si$$ sia$operata$una$confusione$scambievole$delle$nature,$ma$ che,$rimanendo(l'una(e(l'altra(ciò(che(è,(il(Verbo(si(è(unito( alla(carne.$Di$conseguenza,$uno(è(anche(il(Cristo,(Dio(e( uomo,(consostanziale(al(Padre(secondo(la(divinità,(della( nostra(stessa(natura,(secondo(l'umanità.$ $ Le$affermazioni( ◦ Unico$è$il$soggeIo$delle$due$nascite$ed$è$uno(della(Trinità( ◦ L’unione$avviene$secondo(composizione((secondo$l’espressione$di$Severo$di$ An>ochia,$kata%synthesin)$cioè$secondo(la(sussistenza((secondo$l’espressione$ di$Cirillo$kath’hypóstasin)$ $ ConceIualmente( ◦ Si$fa$un$passo$avan>$rispeVo$Calcedonia:$anche$qui$si$parte$dall’unità$–$l’unico$ e$solo$Figlio$della$Trinità$–$ma$per(l’incarnazione(si(è(riporta+(all’unità(del( Cristo(persona(divina(umanizzata(–$non$ad$una$unità$da$riconoscersi$in$cose$ dis>nte,$le$due$nature.$$ ◦ Gesù(Cristo(è(persona(composta:$la$sua$iden>tà$è$coglibile$nel$rapporto$filiale$ che$esso$ha$esibito$come$originario$nella$relazione$che$ha$con$Dio$/Abbà$ ◦ L’unità$non$è$più$al$livello$delle$nature,$l’unità(è(la(persona( ◦ Il$temine$enUhypostasis$afferma$la$natura$umana$che$sussiste$nella$persona$ del$Figlio$senza$essere$de-pauperata$di$qualche$cosa;$anzi,$si$afferma$che$ questa$è$capax%dei,$è$capace$della$relazione$personale$intra-divina:$non$è$ accanto,$conUfusa,$assimilata$da$un’altra%natura,$ma$è$con$al$modo$ dell’essere;con/relazione$di$Dio,$filiale.$ $ Con$Costan>nopoli$II$si$guarda$l’unità%dall’iden)co,$ma$questa$non$dice$ancora$cosa$ implichi$rispeVo$all’unità$delle$facoltà:$sono$queste$unite?$Se$l’iden>co$opera$ secondo$la$perfezione$delle$due$perfeVe$nature,$come$è$una$l’azione?$$ Si$passa$così$dal$monoUfisismo$al$monoUenergismo%o%monoUtelismo% 2.6. Dal monofisismo al monotelismo 1. Dal$monofisismo$di$Apollinare$al$monotelismo$di$Sergio$di$Costan>nopoli$ 2. Massimo$il$confessore$ 3. Il$Concilio$di$Costan>nopoli$III$(681)$ $ $ La(ques+one( Dal monofisismo di Apollinare al monotelismo di Sergio di Costantinopoli & Se%in%Gesù%–%il%Figlio%di%Dio%uomo%–%mi$trovo$innanzi$ad$un$soggeVo$di$due$nature,$ & e%se%di%queste%due%nature%si%predicano%le%operazioni%–$la$volontà$e$intelligenza$umana$e$ la$volontà$e$intelligenza$divina$ & Come%l’agire%resta%uno?% La$ques>one$è$così$passata$dall’unica$natura$all’$unico$soggeVo$agente,$ portando,$in$una$estrema$semplificazione,$allo$spostamento$dal$piano% essenziale$al$piano%morale.$ La$polemica$può$essere$sinte>zzata$dall’interpretazione$circa$i$passi$di$Mc$13,32$(circa$ l’ignoranza$del$giorno$e$l’ora$del$giudizio)$e$Gv$11,34%(la$domanda$di$Gesù$circa$il$luogo$ della$sepoltura):$Gesù%mostra%non%conoscere%qualche%cosa.$$ Da$qui$la$domanda:$se$Dio$conosce$ogni$cosa,$e$Gesù,$vero$Dio,$deve$quindi$conoscere$ ogni$cosa;$e$se$Gesù,$vero$uomo,$conosce$nel$tempo$e$non$conosce$ogni$cosa,$allora$il$ conoscente$Gesù$conosce$per$la$natura$umana$o$per$la$natura$divina?$ $ Il(patriarca(Sergio(di(Costan+nopoli( Il$principio$delle$a]vità$di$Gesù$è$unico$–$monoenergismo$–$perché$è$ unica$la$volontà$(thelēma)$–$monotelismo.$ Papa(Onorio( Poiché$nell’incarnazione$è$il$Figlio$Gesù$che$vuole$le$cose$del$Padre$(cfr.$ Gv%6,38;$Mt$26,39:$«non$come$voglio$io,$ma$come$vuoi$Tu,$Padre»),$Gesù$ non$ha$mai$voluto$né$altro$né$contrariamente$al$Padre$ Imperatore(Eraclio( Temendo$una$ricaduta$in$dispute$cristologiche,$tenta$una$mediazione$ con$l’ediVo$Ekthesis%–%Esposizione%delle%fede%(638)$in$cui$parla$di$una$ volontà.$ Massimo il Confessore Il$nome$‘Cristo’$è$indica>vo$non$di$una$natura,$ma$ di$una$ipostasi(composta.$Cioè$tuVo$Cristo$è$ Signore$e$Dio$e$Onnipotente$ed$ha$anche$in$sé$la$ carne$che$ha$portato$senza$divisione$e$ confusione…$Infa]$non$nell’ipostasi%Cristo%è% insieme%mortale%e%immortale%…%ma%quelle% proprietà%sono%per%natura…$infa]$quando$dice:$ «Non$come$voglio$io,$ma$come$vuoi$tu»,$questo$ nient’altro$dimostra$se$non$che$aveva$veramente$ rives>to$una$carne$che$teneva$la$morte…$Per$ questo,$in$quanto$Dio$predice$ciò$che$sarebbe$ avvenuto$e$in$quanto$uomo$lo$rifiuta…$ Come(infaG(la(natura(divina(è(a(tre(ipostasi,$ senza$principio,$increata$…$semplice$e$priva$di$ composizione$nella$sua$totalità,$così(anche(la(sua( volontà…( La(dirai(naturale?$E$allora$anche$tu$farai$ confusione$come$Severo.Non$è$possibile$che$due$ nature$o$volontà$naturali$diven>no$una$sola$ natura$o$una$sola$volontà$naturale$senza$ confusione.(La(dirai(iposta+ca?$E$allora$renderai$il$ Figlio$estraneo$al$Padre$e$sembrerai$introdurre$ tre$volontà$non$congruen>$tra$loro…$ Io$affermo$che(la(carne(vivificante(del(Figlio(di( Dio(ha(avuto(nel(Dio(Logos(tuIe(le(proprietà( eccelse(della(propria(natura,(realizzando(( (suntelousa)(due(nature(in(un(sol(prosopon(e( una(sola(ipostasi(((mían%hypostasin)(del(Dio( Logos.$Adoriamo$infa]$un$solo$Figlio,$in$ quanto$uno$della$Santa$Trintà$ $ L’intuizione(portante( & Metodologicamente$parte$dal$teologumeno$di$S.$Atanasio$ & Se$la$volontà/libertà$umana$di$Gesù$fosse$passivamente$un$mero$ strumento$al$servizio$della$volontà/libertà$divina,$il$Figlio$incarnato$ non$avrebbe$né$assunto$realmente$né$tanto$meno$sanato$la$volontà$e$ la$libertà$umane.$ & Bisogna$affermare$l’unità$del$volere,$dell’amare,$del$conoscere$ della$Trinità$e$quindi$di$ciascuna$persona:$il$Padre,$il$figlio$e$lo$ Spirito$hanno$una$sola$volontà,$una$sola$intelligenza,$una$sola$ libertà$e$pertanto$il$loro$agire$è$sempre$uno$ & Così,$incarnatasi$la$seconda$hypostasis$della$Trinità,$la$volontà$del$ Cristo$è$una$nell’unità$della$volontà$della$Trinità.$$ & Quindi:$Cristo$ha$voluto$umanamente$la$nostra$salvezza$ ( La(sintesi( • All’unica$ipostasi$composta$vanno$quindi$aVribuite,$perché$ ineriscono$allo$stesso$soggeVo,$sia$le$azioni$divine$che$quelle$ umane.$ • Non$vi$è$quindi$in$Cristo$una$sola$volontà,$ma$si$realizza$(sunteloō)$ una$divina$volontà$–$quella$comune$alla$Trinità$–$che$è$una$ umanamente$perché$una$è$la$persona$e$ipostasi$di$Cristo.$ • Prima$dell’incarnazione$ho$quindi$una$volontà$volente,$del$Logos,$ che$vuole$l’incarnazione$come$la$vuole$il$Padre;$dopo$ l’incarnazione$ho$una$volontà$voluta,$quella$che$Cristo$vuole$nella$ sua$umanità$in$ascolto$e$in$obbedienza$del$Padre.$ Il terzo Concilio di Costantinopoli (681) Il$presente$santo$e$universale$concilio$…$seguendo$i$ cinque$san>$concili$ecumenici…$definisce$e$confessa$il$ signore$nostro$Gesù$Cristo,$nostro$vero$Dio,$uno$della$ santa,$consostanziale$e$vivificante$Trinità$…$$ Predichiamo$anche,$in$lui,$due(volontà(naturali(e(due( operazioni(naturali,(indivisibilmente,(immutabilmente,( inseparabilmente,(inconfusamente$…$Due$volontà$ naturali$che$non(sono(in(contrasto(fra(loro(…(ma(tali(che( la(volontà(umana(segua,$senza$opposizione$o$riluVanza,$ o$meglio,$sia(soIoposta(alla(sua(volontà(divina(e( onnipotente…$come,$infa]$la$sua$san>ssima,$ immacolata$e$animata$carne,$sebbene$deificata,$non$fu$ distruVa,$ma$rimase$nel$proprio$stato$e$nel$proprio$ modo$d'essere,$così$la(sua(volontà(umana,(anche(se( deificata,(non(fu(annullata,(ma(piuIosto(salvata…$ Credendo$che$uno$della$santa$Trinità,$e,$dopo$ l'incarnazione,$il$signore$nostro$Gesù$Cristo,$è$il$nostro$ vero$Dio,$affermiamo$che$due$sono$le$sue$nature$che$ risplendono$nella$sua$unica$sussistenza;$in$essa$egli,$ durante$tuVa$l'economia$della$sua$vita,$operò$prodigi$e$ soffrì$dolori;$e$ciò$in$modo$non$apparente,$ma$reale,$ mentre$la$differenza$delle$nature$in$quell'unica$ sussistenza$può$conoscersi$solo$dal$faVo$che$ciascuna( natura,(in(comunione(con(l'altra,(voleva(ed(operava( conformemente(al(proprio(essere.$In$questo$modo,$noi$ amme]amo$anche$due$naturali$volontà$ed$operazioni,$ che$concorrono$insieme$alla$salvezza$del$genere$umano.$ $ Quando$nel$638$Eraclio$pubblico$l’Ekthesis$già$era$cominciata$ l’invasione$degli$arabi$e$nel$giro$di$pochi$anni$caddero$in$mano$degli$ invasori$sia$la$Siria$che$l’EgiVo,$cioè$le$regioni$in$cui$i$monofisi>$ avevano$i$loro$pun>$di$forza.$Così,$venute$meno$le$ragioni$del$ contendere,$s’imponeva,$dal$punto$di$vista$imperiale,$una$nuova$ poli>ca$religiosa$adaVata$alla$nuova$situazione$ $ Nel$649$Papa$Mar>no$celebra$il$Sinodo(Lateranense,$dove$ o Condanna$il$monoteismo$ o Canone%X:$si$predicano$due$volontà$del$solo$e$medesimo$Cristo;$queste$sono$ aderentemente/coerentemente$(sunfuōs/cohaerenter)$unite,$coese$al$ livello$della$natura$perché$l’unione$è$secondo$la$natura$(katà%fusin);$queste$ crescono$insieme$in$modo$che$la$volontà$divina$volente$renda$possibile$la$ volontà$voluta$umanamente:$«egli$stesso$vuole$la$nostra$salvezza$mediante$ ognuna$delle$sue$nature$in$modo$naturale».$ $ Nel$novembre$del$680$per$inizia>va$dell’imperatore$Costan>no$IV$e$col$ consenso$di$Papa$Dono,$si$aprì$a$Costan>nopoli$il$VI(Concilio( Ecumenico.$ o Le$due$volontà$non$sono$in$contrasto:$la$volontà$umana$è$soVomessa$a$ quella$divina$del$Salvatore,$non$come$un$soggeVo$ad$un$altro,$ma$in$quanto$ il$volere$di$Cristo$umano$è$uno%e%il%medesimo$del$volere$del$Dio$Logos$ o L’unico$soggeVo$operante$vuole$e$conosce:$la$volontà$umana$e$quella$divina$ sussistono$nell’unica$persona$ o L’uno$e$il$medesimo$Figlio$di$Dio$incarnato$è$capace$di$autodeterminarsi$ perfeVamente$come$uomo$nell’obbedienza$perfeVamente$filiale$con$cui$il$ Padre$lo$relaziona$a$Sé.$Da$qui$la$natura$umana$di$Gesù$opera$come$ deificata,$salvata$nella$relazione$in$cui$il$Figlio$la$pone.$ Finite le dispute, restano però delineati due modelli teologici $ In(Oriente( $ In(Occidente( $ Si$rimane$concentra>$sul$Logos,$pensando$ l’immagine$divina$riflessa$nell’umanità$di$Cristo$ $ Ci$si$concentra$sul$tema$dell’assunzione$$della$ condizione$umanaper$dire$la$salvezza.$$ $ Si$pensa$secondo$l’effeIo(dell’unione:$la$ divinizzazione.$Da$qui$la$concentrazione$sull’essere$ dell’uomo$dopo$il$mistero$della$deificazione$più$che$ dopo$il$mistero$dell’incarnazione.$ $ Forte$il$legame$tra$cristologia$e$antropologia,$per$cui$ la$riflessione$sull’unione$conduce$ad$individuare$il$ caraVere$unitario$dell’essere(personale.$Si$pensi$qui$ alla$definizione$di$Severino%Boezio%(480-526):$ «persona%est%naturae%ra)onalis%individua% substan)a».$Così$la$natura$diventa$la$proprietà$ specifica$(ciò$che$si$individua)$di$una$sostanza/ essenza$e$persona$passa$a$dire$la$relazione$propria$ con$cui$questa$è$individualizzata$(razionale)$ $ Il$luogo$del$dire$è$il$darsi$liturgico$ $ La$riflessione$teologica$viene$portata$avan>$nello$ s>le$del$monachesimo,$per$cui$le$grandi$figure$di$ riferimento$saranno$Simeone$il$Nuovo$teologo$ (949-1022),$Nicola$Cabasilas$(1322-1391),$Gregorio$di$ $ Il$luogo$in$epoca$medioevale$diventa$il$chiostro;$ Palamas$(1296-1359)$ questo$produce$una$interiorizzazione$del$luogo:$ come$Gesù$vive$la$sua$iden>tà,$la$sua$volontà.$Da$qui$ la$domanda:$perché%si%è%fa@o%uomo?%se%non%ci%fosse% stato%il%peccato,%si%sarebbe%incarnato%lo%stesso?% Libertà$e$necessità$si$intrecciano$ 2.7. La sintesi medioevale 1. Anselmo$e$il$«cur%Deus%homo»$ 2. La$scuola$monas>ca$ 3. La$sintesi$scolas>ca:$Tommaso$d’Aquino$ 4. Giovanni$Duns$Scoto$ La questione soteriologica & Come$dire$la$salvezza$operata$per$mezzo$di$questa$ unione$delle$nature?$ & Inoltre$nella$ScriVura$si$usavano$immagini$legate$a$ questo$modello:$Paolo$afferma$che$siamo$sta>$ ricompra>$a$caro$prezzo$(1Cor$6,20),$che$Cristo$ha$ pagato$un$riscaVo$(Gal$4,5)$$ & Atanasio,$Ireneo$di$Lione,$Basilio$Magno$e$papa$ Leone$Magno$avevano$già$individuato$nell’unione$ delle$due$nature$il$principio$della$salvezza$e$questo$ aveva$portato$all’umanità$un$bene,$lo$scambio$era$ stato$proficuo$ & Origene$e$Gregorio$di$Nissa$interpretavano$questo$ scambio$come$il$pagamento$di$un$riscaVo$al$Diavolo$ $ Anselmo d’Aosta Ci$ si$ deve$ dunque$ chiedere$ per$ quale$ ragione$ Dio$ rimeVa$ all’uomo$ i$ suoi$ pecca>.$E$per$farlo$in$modo$più$chiaro,$ vediamo$cosa$significa$il$peccato$…$Se$ l’angelo$e$l’uomo$res>tuissero$sempre$ Dio$ ciò$ che$ a$ lui$ devono,$ non$ peccherebbero$mai$…$allora$il$peccato$ non$è$altro$che$non$rendere$il$dovuto$ a$ Dio$ …$ ogni$ volontà$ della$ creatura$ razionale$ deve$ essere$ soggeVa$ alla$ volontà$di$Dio$…$chi$lo$paga$non$pecca,$ chi$ non$ lo$ paga$ pecca.$ Questa$ è$ la$ gius>zia$della$volontà$…$in$questa$sta$il$ solo$e$totale$onore$che$dobbiamo$Dio$ e$che$Dio$da$noi$esige$…$chi$non$rende$ questo$ onore$ a$ Dio,$ che$ gli$ è$ dovuto,$ toglie$ a$ Dio$ ciò$ che$ è$ suo$ e$ perciò$ disonora$ Dio$ e$ in$ questo$ consiste$ il$ peccato.$E$finché$non$si$compensa$ciò$ che$ sta$ turbato,$ si$ rimane$ nella$ colpa.$ E$ non$ basta$ solamente$ res>tuire$ quello$ che$ si$ è$ soVraVo,$ ma$ per$ riparare$ l’oltraggio$ arrecato$ si$ deve$ res>tuire$ più$ di$ quello$ che$ si$ è$ soVraVo$ Cur%Deus%homo,%XI% RispeVo$a$queste$interpretazioni$$Anselmo$tenta$una$via$che$muove$dal$ linguaggio$giuridico-commerciale$per$soVolineare$invece$l’amore$appassionato$ di$Dio$per$l’uomo.$ Si$soddisfa$un$debito$contraVo$pagando$la$somma$dovuta,$che$è$tale$sia$rispeVo$ all’interesse$(commodum)$di$colui$che$lo$ha$concesso$sia$rispeVo$alla$gius>zia$ (iustum).$Si$ripaga$secondo$l’interesse$dell’altro,$ma$anche$secondo$ciò$che$è$ dovuto$di$per$sé.$$RispeVo$a$questa$logica,$Anselmo$vuole$mostrare$l’agire$di$Dio$ che$va$oltre$ogni$interesse$quando$si$muove$incarnandosi:$ Ques>$pun>$entro$cui$si$dipana$il$Cur%deus%homo%di$Anselmo:$$ 1. 2. 3. 4. 5. il$peccato,$entrato$per$la$disobbedienza$di$un$uomo,$ha$provocato$la$condanna$di$ tu].$Il$peccato$è$quindi$l’ostacolo$da$rimuovere$nel$rapporto$con$Dio$e$Dio$può$ perdonarlo,$ma$la$misericordia$divina$non$toglie$le$conseguenze$del$peccato$ Dio,$volendo$condurre$a$perfezione$il$creato,$non$si$rassegna$a$lasciare$l’uomo$in$ balia$della$propria$colpa;$non$rivendica$quindi$il$proprio$interesse$(commodum),$ ma$decide$di$operare$venendo$in$soccorso$dell’uomo$che$non$riesce$a$ripagare$ secondo$gius>zia$(iustum).$$ Infa],$occorrerebbe$che$sia$l’umanità$ad$assolvere$al$proprio$debito,$res>tuendo$ l’onore$a$Dio,$sia$secondo$gius>zia$che$soddisfacendo$l’ordine$della$creazione:$ l’uomo$che$paga$volontariamente$e$personalmente$il$proprio$debito$giunge$alla$ felicità$ Però$la$colpa$è$così$grande$che$richiede$la$res>tuzione$di$un$debito$più$grande$ rispeVo$alle$capacità$dell’uomo$ È$dunque$necessario$che$Dio$stesso$por>$a$compimento$ciò$che$ha$deciso$e$ iniziato$volendo$portare$a$perfezione$il$creato:$così$è$necessario$che$sia$il$Padre$ad$ inviare$il$Figlio,$il$quale,$assumendo$la$natura$umana,$sana$il$debito,$acceVa$di$ farlo$per$l’uomo$e$meritando$così$la$soddisfazione$per$noi$$ Pun+(di(forza( Anselmo d’Aosta Per$ questo$ è$ importante$ nel$ Cristo$ la$ diversità$ delle$ nature$ e$ l’unità$ della$ persona:$ perché$ ciò$ che$ era$ necessario$ fare$ per$ il$ rinnovamento$ degli$ uomini$ lo$ facesse$ la$ natura$ divina$ se$ non$ lo$ poteva$ quello$ umana,$ e$ fosse$ compiuto$ dalla$ natura$ umana$ se$ non$ era$ per$ nulla$ conveniente$ a$ quella$ divina.$ E$ che$ non$fosse$una$o$l’altra$persona,$ma$ una$ sola$ e$ medesima$ persona,$ che$ esistendo$ perfeVamente$ nell’una$ o$ nell’altra$ natura,$ potesse$ pagare$ con$quella$umana$quello$che$doveva$ pagare$ con$ quella$ divina$ e$ potesse$ compiere$tuVo$ciò$che$conveniva$ ◦ Anselmo$ha$tentato$una$via$‘razionale’$mostrando$così$l’amore$di$Dio$per$ l’uomo;$questo$amore$supera$infa]$ogni$misura$ ◦ Da$qui$l’uso$delle$categorie$proprio$commerciali,$così$da$mostrarne$ l’insufficienza:$Dio$non$rivendica$il$proprio$bene,$ma$agisce$per$il$bene$di$ chi$non$sarebbe$stato$in$grado$di$agire$autonomamente$ ◦ Il$tema$della$necessità$della$incarnazione$quindi$non$è$da$leggersi$rispeVo$a$ Dio,$quanto$piuVosto$riferita$all’uomo$che$ha$come$bene$necessario$Dio$ che$è$il$bene$e$che$bene$agisce$anche$per$l’uomo$che,$senza$Dio,$non$ troverebbe$nel$suo$agire$nulla$di$necessario$al$proprio$fine$ Pun+(di(debolezza( ◦ La$tesi$è$solo$‘razionale’$e$si$basa$su$di$un$dato$non$rivelato:$il$male$fisico$del$ cas>go$infa]$non$elimina$né$ripaga$il$male$morale$del$deliVo.$Questa$tesi$ha$ prodoVo$diverse$storture$fino$a$far$diventare$la$sofferenza$–$anche$quella$di$ Cristo$-$quasi$una$soddisfazione$della$colpa;$il$colpevole$soffre$della$pena$ imputata,$se$innocente$acquisterebbe$dei$meri>,$dei$beni,$che$a$questo$ punto$dovrebbero$controbilanciare$una$ipote>ca$bilancia$dei$dolori$ ◦ È$in$ombra$il$tema$della$libertà,$tanto$del$fede$che$di$Cristo;$quest’ul>mo$è$ obbligato$a$pagare$un$debito$altrui$dal$Padre$ ◦ Sebbene$l’amore$sia$descriVo$capace$di$redimere$l’uomo,$è$però$altreVanto$ il$debito$che$l’uomo$contrae$nei$confron>$dell’amore$di$Dio$ $ Cur%Deus%homo,%XVII% $ $ Nei$secoli$XII-XIV$si$assiste$al$passaggio$dalla$lec>o$monas>ca$alla$ lec>o$accademica$ La scuola monastica & Si$leggono$le$sentenze$patris>che$ & Si$inizia$ad$usare$un$principio$di$autorità$ & Modello$delle$quaes>o:$la$tesi,$l’argomento$a$favore$o$contro,$la$soluzione$ convincente$$ Alcune$figure$ $ Pietro(Abelardo( Non$approfondisce$il$tema$della$soddisfazione$anselmiana,$ma$percorre$la$via$ dell’amore$che$muove$l’agire$di$Dio.$Così$è$in$Gesù$che$l’amore$è$comunicato$ all’uomo$e$nel$dono$dello$Spirito$è$resa$possibile$la$risposta$dell’uomo$a$Dio$ Ugo(di(san(ViIore( L’incarnazione$è$il$centro$della$storia$della$salvezza.$ Il$tema$dell’unione$e$della$volontà$diventa$criterio$per$dire$la$salvezza:$l’umanità$di$ Cristo$riceve$per$grazia$ciò$che$per$natura$la$divinità$possedeva$ Bernardo(di(Chiaravalle( Dio$sperimenta$in$Gesù$come$l’uomo$sta$di$fronte$a$Dio.$L’umanità$diventa$sempre$ più$uno$strumento$di$salvezza:$«il$Salvatore$volle$pa>re$per$imparare$a$compa>re,$ divenire$misericordioso$per$imparare$ad$aver$misericordia,$perché$ciò$che$conosceva$ per$natura$da$tuVa$l’eternità$ora$I%gradi%dell’umiltà%e%della%superbia%lo$apprendesse$ mediante$un’esperienza$che$si$inserisse$nel$tempo»$(II,6)$ $ L’impianto( La sintesi scolastica Tommaso d’Aquino & Siamo$di$fronte$ad$un$pensiero$‘grande’:$se$la$conoscenza$sale$a$Dio$ cercando$di$pensare$‘Dio’,$la$grazia$della$fede$discende$mediante$il$dono$ della$Rivelazione.$La$teologia$sta$in$questo$exitusUreditus%come%scien)a% dei$bea>,$come$sapere$che$è$stato$faVo$dono.$ & Per$questo$la$fede,$in$un$senso,$presuppone$la$ragione$come$la$grazia$la$ natura,$ma$la$grazia$dona$più$di$quanto$la$natura$possa$pensare,$va$oltre$ l’essere$reintegrato$in$uno$stato$di$gius>zia.$La$grazia$dona$una$felicità$ perché$finalizza,$meVe$ed$esercita$una$tensione$all’eccedenza:$$è$il$ desiderium%videndi%Deo,%l’uomo$per$un$magis% & Questo$exitusUreditus$è$pensato$su$tre$livelli:$ & In$Dio:$è$il$mistero$Trinitario$che$ci$permeVe$di$intuire$un$movimento$ interno$a$Dio$stesso:$da$Dio$a$Dio.$$ & Nella$Rivelazione:$da$Dio$viene$ogni$bene$–$dalla$creazione$alla$salvezza$ –$per$l’uomo$perché$ques>$possa$andare$a$Dio$ & In$Cristo:$il$mistero$cristologico$è$qui$pensato$come$un$movimento$che$ include$nella$relazione$che$il$Verbo$dice,$dicendo$così$il$mistero$di$Dio$e$ il$mistero$dell’uomo.$$ & Il$tema$cristologico$si$trova$disseminato$in$varie$opere:$nella$Summa% Theologiae,$nella$Summa%contra%gen)les,$nel$Commento$alle$Sentenze$di$ Pietro$Lombardo$ & il$tema$è$leVo$all’interno$sia$della$storia$della$salvezza,$per$cui$si$vede$ biograficamente$il$dipanarsi$–$il$darsi$come$exitus$–$del$mistero$negli$ episodi$della$vita$di$Gesù,$che$il$rivelarsi$–$il$dirsi$come$reditus$–$che$fa$ comprende$e$che$immeVe$ $ De(Verbo(incarnato(–(la(cos+tuzione(personale(di(Gesù( La sintesi scolastica Tommaso d’Aquino & Siamo$nella$ter)a%pars%della$Summa%Theologiae,$le$qq.$1-26$ & Q.$2$è$dedicata$al$modo%dell’unione:$in$che$modo$il$Verbo$si$è$unito$alla$ natura$umana?$ & Riprendendo$da$Calcedonia$Tommaso$parte$dal$tema$della$persona% & Ma$questo$tema$è$rileVo$all’interno$di$un$impianto$filosofico-teologico$in$cui$ persona$è$ciò$che$sussiste$(subsistens):$ha$l’essere$in$sé$ed$esiste$per$sé.$ & La$natura$indica$l’essenza$specifica,$la$persona$indica$l’individuo$sussistente$ nella$natura$(cfr.$Boezio)$ & Pertanto$la$natura$non$si$iden>fica$con$il$supposito-persona,$ma$la$persona$ implica$una$natura$specifica$(cfr.$la$non$reversibilità$di$Leonzio)$ & Ora,$se$nell’uomo$il$supposito$porta$all’aVo,$rendendo$perfeVa$sempre$la$ natura,$in$Dio,$che$è$sempre$in$aVo,$il$supposito$e$la$natura$non$si$dis>nguono$ realmente:$Dio$è$la$sua$natura.$L’esse$di$Dio$è$sempre$in$actu$personalmente$ & Così$in$Cristo,$l’unica$ipostasi$–$che$propriamente$unisce$a$sé$ aVualizzando$–$supposita$le$operazioni$umane$e$divine$realizzando$–$ aVualizzando$–$in$sé$l’uomo$e$Dio.$ & l’unione$avviene$quindi$nell’unità$della$persona$e$la$sua$persona$è$ composta$perché$sussiste$in$due$nature$ & Questa$unione$è$graziosa$perché$è$avvenuta$per$volontà$di$Dio$e$ perché$dona$Dio$stesso.$Questa$gra)a%unionis$è$il$darsi$di$Dio$stesso:$ nell’unione$la$persona$è$così$sia$il$principio$–$Dio$si$dice$come$Figlio$– che$il$termine$–$Dio$si$dona$unendosi$come$compimento$e$perfezione$ filiale$dell’essere$dell’uomo$e$come$aVo$sanante$(q.3)$$ La disputa sul motivo dell’incarnazione Giovanni Duns Scoto $ Anche$Tommaso$si$domanda$perché$Dio$si$sia$faVo$uomo.$Egli$va$alla$ricerca$ delle$ragioni$di$convenienza$e$non$di$necessità,$perché$questa$rientra$tra$gli$ a]$liberi$e$gratui>.$Il$mo>vo$di$convenienza$per$Tommaso$è$la$redenzione%del% peccato%mostrando$di$preferire$la$soluzione$aVestata$dalla$ScriVura$che$ desume$l’incarnarsi$di$Dio$dal$peccato$del$primo$uomo.$ $ Giovanni(Duns(Scoto( $ Frate$francescano$scozzese,$propone$una$soluzione$diversa$nel$«De% praedes)na)one%Chris)»:$Cristo$si$sarebbe$incarnato$anche$se$Adamo$non$ avesse$peccato$perché$nel$progeVo$originario$di$Dio$affonda$l’eterna$e$ incondizionata$perfezione$del$Figlio:$incarnandum%est% & Scoto$parte$dalla$Trinità:$le$tre$persone$si$differenziano$in$modo$che$ ciascuna$sia$qualche$cosa$di$unico$rispeVo$alle$altre.$La$Persona%$è$ l’ul)ma%solitudo,$ciò$che$differenzia$nell’unità$di$natura$ & il$loro$agire$è$in$riferimento$alla$loro$propria$differenza$ & al$momento$della$creazione$pertanto$l’incarnazione$era$già$stata$ pensata$proprio$per$la$relazione$unica$che$il$Figlio$ha$con$la$creazione:$ tuVo$è$stato$faVo$in$vista$di$Lui$–$secondo$l’immagine$della$ ricapitolazione$paolina$(cfr.$Ef%1,3-10)$ & La$predes)nazione$di$Cristo$è$l’unione:$Dio$infa]$prima$desidera$la$ gloria$della$sua$creatura$e$poi$opera$la$grazia$ & Cristo$quindi$è$il$fine$ul>mo$della$creazione$stessa$che,$nell’unione,$ vede$dunque$il$fine$ul>mo$delle$creature$tuVe$e$non$ordina,$invece,$ Cristo$e$la$sua$unione$all’uomo$secondo$il$fine$della$salvezza.$ 2.8. La teologia della croce e la riflessione nella modernità 1. La$cristologia$e$la$prova$della$modernità$ 2. Lutero$e$la$teologia$della$gloria$e$della$croce$ 3. Concilio$di$Trento$ La cristologia e la prova della modernità $ Nel$passaggio$dal$medioevo$all’età$moderna$in$teologia$assis>amo,$da$un$lato,$ ad$un$progressivo$e$sempre$più$acuto$centrarsi$sul$rapporto$sogge]vo$della$ salvezza$e,$dall’altro,$ad$un$lento$ma$inarrestabile$estenuarsi$del$tema$storicosalvifico.$ $ Dal$rinascimento$all’illuminismo$si$presenta,$accentuandosi$sempre$più,$una$ ricomprensione$della$realtà$a$par>re$dal$punto$di$vista$del$soggeVo.$Da$ Cartesio$in$poi$la$realtà$viene$pensata$o$ogge]vamente$calcolabile$e$ riproducibile$rispeVo$alla$sua$estensione$(la$res%extensa%diventa$il$materiale$ delle$sensate$esperienze$che$fondano$un$sapere$stabile$e$dis>nto)$o$ sogge]vamente$e$quindi$da$doversi$tuVe$le$volte$riconquistare$nella$sua$ alterità$(la$res%cogitans%diventa$con$Kant$noumeno),$pena$il$perderla$ nell’assoluto.$ $ Questo$passaggio$non$può$non$influenzare$il$pensiero$teologico$ & L’impronta$sogge]va$fa$diventare$Gesù$sempre$più$colui$che$si$crede:$lo$si$ conosce$per$fede,$sogge]vamente;$la$sua$iden>tà$viene$messa$in$ discussione$sia$sul$piano$storico$–$è$veramente$esis>to?$–$che$su$quello$ assoluto$–$come$può$Dio/assoluto$farsi$uomo/rela>vo$nel$tempo?$ & L’universalità$della$salvezza$deve$fare$i$con>$con$quel$restringimento$che$ opera$la$libertà$dell’uomo:$ques>$decide$di$aderire$o$rifiutare$la$Sua$ offerta.$La$dimensione$universale,$cosmica,$escatologica$viene$così$ estenuata.$ & La$ques>one$dell’unione$personale$rimane$una$ques>one$di$scuola;$il$ diba]to$sulle$due$nature$non$dice$nulla$a$chi$pensa$la$natura$come$ oggeVo,$estensione,$misurabile$e$mancante,$ormai,$di$ogni$caraVere$ assoluto.$L’assioma$atanasiano$non$ha$più$l’assunto$su$cui$basarsi,$anzi,$ questa$natura$umana$è$così$sogge]va$da$essere$così$poco$universale$.$$ & Universale$è$solo$la$legge$morale:$Gesù$così$diventa$il$grande$ moralizzatore,$colui$che$rivendica$un$passa$dalla$legge$scriVa$universale$ad$ una$norma$sempre$più$sogge]va.$$ Lutero e la Theologia crucis & La$teologia$di$$Lutero$non$è$‘scolas>ca’,$non$ha$ques>oni$ma$ interpretazioni.$La$sua$interpretazione$è$‘esistenziale’:$in$gioco$c’è$la$ sua$fede,$la$sua$salvezza.$Così$Cristo$e$il$suo$mistero$è$interpretato$in$ un$decisivo$«per$me»$ & Dio%è$l’autore$della$salvezza;$Lui%$rende$giusto$l’uomo;$l’uomo%è$ salvato,$per$cui$deve$riconoscersi$peccatore$per$ricevere$l’immeritato$ dono,$la$grazia,$che$lo$gius>fica$e$lo$riveste.$La$fede$è$quindi$una$ «fiducia$…$audace$nella$grazia$di$Dio»$ & Il$tema$cristologico$si$risolve$dunque$in$tema$soteriologico;$così$ facendo$è$il$peccato$il$motore$dell’incarnazione:$Dio$viene$ all’uomo$peccatore$nella$gius>zia$di$Cristo$e$questo$va$accolto$in$ un$cammino$di$sequela.$L’uomo$è$salvato$dall’agire$di$Dio$che,$ invece$di$imputare$all’uomo$il$suo$peccato,$lo$perdona$ imputandogli$la$gius>zia,$la$grazia$di$Cristo.$L’uomo$deve$lasciarsi$ fare$giusto,$mentre$resta$peccatore$(simul%iustus%et%peccator)$ & La$croce$è$il$luogo$in$cui$è$possibile$vedere$l’imputare$a$Cristo$il$ peccato$dell’uomo.$Il$punto$dal$quale$Lutero$vede$il$mistero$della$ croce$è$dall’alto$di$Dio$Padre:$egli$vi$legge$il$consegnarsi$di$Cristo$ al$Padre,$in$modo$tale$che$la$croce$è$il$luogo$dell’imputazione$del$ peccato.$L’uomo$lì$vede$il$suo$tragico$des>no$di$peccatore.$In$tal$ modo$lì$si$giunge$per$consegnarsi,$nella$fede,$a$Dio.$ Per$quanto,$quindi,$Lutero$ten>$di$soVolineare$la$gratuità$della$ salvezza,$alla$fine$nello$stare$di$fronte$alla$croce$pone$proprio$l’aVo$di$ ‘meritorio’$della$fede:$L’uomo$che$si$abbandona$a$Dio,$alla$sua$giusta$ condanna,$si$lascia$salvare$da$Dio.$È$nel$porsi$nella$fede$di$fronte$a$ Cristo$crocifisso$che$il$peccatore$viene$liberato:$qui$egli$abbandona$ ogni$sua$propria$immagine$di$Dio,$spostando$lo$sguardo$al$cuore$ amoroso$che$si$carica$della$pena$e$della$colpa$del$peccatore.$$$$ Il concilio di Trento $ Verso(una(soteriologia(‘crocifissa’( & Trento,$più$che$tornare$sul$contenuto$della$salvezza,$rifleVe$su$come$ l’uomo$sia$salvato$ & La$ques>one$è:$come$salva$la$croce$di$Gesù?$Salva$ogge]vamente$o$ sogge]vamente?$AVorno$a$questa$domanda$gira$tuVa$la$leVura$ sacramentale.$ & Perché$la$salvezza$abbia$una$sua$consistenza$ogge]va$viene$ u>lizzata$l’interpretazione$anselmiana$della$‘soddisfazione’$che$ merita:$la$morte$in$croce$di$Cristo$ci$ha$meritato$la$salvezza.$Così$ l’agire$di$Dio$resta$gratuito$e$necessario$per$la$nostra$salvezza$ permeVendo$anche$di$riconoscere$l’offesa$del$peccato.$$ & Perché$la$salvezza$sia$faVa$propria$e$non$res>$così$estranea$nella$sua$ ogge]vità,$Trento$pensa$ad$un$dono$di$grazia$presente$nella$ conversione$del$peccatore:$ques>,$nel$lasciarsi$riconciliare,$accoglie$il$ dono$di$Cristo.$Così$la$croce$non$viene$svuotata$ma$se$ne$incrementa$ la$virtualità:$l’opera$dell’uomo$trae$dalla$croce$la$sua$forza$e$così$ questa$smeVe$d’imputare$passivamente$ma$diventa$forza$agente$nel$ camino$dell’uomo.$ & Così$sulla$croce$si$sposta$parte$dell’interpretazione$della$salvezza.$Per$ diversi$secoli$l’accento,$che$era$stato$messo$sul$mistero$ dell’incarnazione,$passa$ora$alla$croce$sganciandola$dalla$ resurrezione.$Così,$dopo$Trento,$molta$spiritualità$si$rivolgerà$alla$ croce,$alla$contemplazione$della$passione$come$pena$sofferta$e$come$ via$da$dover$aVraversare,$lasciando$la$resurrezione$come$appendice$ e$relegandola$a$felice$esito$finale$