Emissione N° 285 SALIS, ANGELI, MURGIA, DRAKE GIORNALE DI BORDO SARD MUSIC 8015948302835 SARDCD 0013 DIGIPACK 2010 Jazz L’incontro interfacciale di quattro grandi artisti come Antonello Salis, Gavino Murgia, Paolo Angeli e Hamid Drake, cittadini del mondo, musicisti ed amici dell’area improvvisata ed oltre, in totale libertà, l’eco di suoni ancestrali e futuribili, i colori, la terra, le loro vite in musica, un intento condiviso, una storia da raccontare: “Il Giornale di Bordo”, nuova produzione di S’Ardmusic e Jazz in Sardegna. L’incontro in frazionamento in ricostruzione monolitica come un bronzetto sardo o un talismano di terre lontane o una scultura d’arte contemporanea. Un risultato inedito ed esplosivo che raccoglie per la prima volta dal vivo e nel disco le immagini e i colori inediti dell’universo musicale di quattro forti personalità. L’idea dell’incontro nasce in occasione dell’European Jazz Expo 2008 di Cagliari che dedica ad Antonello Salis il Premio alla Carriera: tre serate e carta bianca alla sua musica. Tra questi un progetto speciale nell’ambito del Festival, che lo vede in anteprima nazionale nel trio formato da lui, Paolo Angeli e Gavino Murgia. Un punto di partenza esploso in seguito in una formazione stabile, presente nei più rappresentativi Festival jazz nazionali. La voglia di confrontarsi ed unirsi in note è forte, e l’aggiunta del batterista afro-americano Hamid Drake al trio, apre una nuova frontiera e prospettiva. Questa ultima combinazione inedita vede così per la prima volta i quattro cavalieri del jazz mondiale riuniti insieme, malgrado negli anni abbiano già sperimentato tra loro diverse collaborazioni in duo, rodati sui palcoscenici europei ed internazionali dei grandi Festival jazz. Il chitarrista Paolo Angeli riconosciuto come uno dei nuovi talenti europei (la chitarra preparata, suo strumento madre, costruita da lui e suonata attualmente da Pat Metheny è una delle meraviglie sonore in circuito) e il pianista e fisarmonicista Antonello Salis una carriera artistica pluritrentennale costellata da riconoscimenti internazionali, suonano in duo da diversi anni, rodati sui palcoscenici europei ed internazionali dei grandi Festival jazz. Antonello Salis con il sassofonista e non solo, l’utilizzo della sua voce, la sua maniera unica nel modulare i suoi ”strumenti naturali“: Gavino Murgia, talento indiscusso della nuova scuola europea d’improvvisazione e nello stesso attimo uno dei più attivi ricercatori di musica di confine tradizionale sarda, s’incontrano musicalmente in Duo da diversi anni, attivi sui palcoscenici nazionali ed europei. Paolo Angeli ed il batterista e percussionista Hamid Drake suonano insieme da diversi anni, collaudati in Italia, Europa e States. Ad inizio millennio formano con l’aggiunta di Antonello Salis il Cosm Trio, varcando palcoscenici di teatri europei e non solo, in Italia al MITO. Un incontro concretizzatosi in un lavoro discografico esclusivo, accolto con grande entusiasmo e sensibilità dall’impulso artistico di Michele Palmas produttore di S’Ardmusic, uniti alla sconfinata stima per questi straordinari musicisti di fama internazionale, viaggiatori curiosi e protagonisti di nuovi incontri nel mondo che vivono la propria musica tra radici, improvvisazione e contemporaneità, slegati da ogni cliché. S’ardmusic prosegue così il suo viaggio tra il popolo dei “danzatori delle stelle” e la loro musica, aperta, sincera, calda, universale, in ogni sua forma e proposta. Una nuova produzione che raccoglie la forza e la vitalità di musicisti e stili differenti, le cui visioni si ritrovano come d’incanto in territori comuni, tra isole e continenti, creando un’atmosfera ricca e avvolgente, tra avanguardia jazz e colori multietnici. Specchio di mare: vento, smog metropolitano, sole, isola, viaggio, ritorno e partenza, pini di aleppo e salsa chili. Musica ad onde. "GIORNALE DI BORDO" raccoglie le immagini e i colori inediti dell’universo musicale di quattro forti personalità. Una nuova produzione che raccoglie la forza e la vitalità di musicisti e stili differenti, le cui visioni si ritrovano come d’incanto in territori comuni, tra isole e continenti, creando un’atmosfera ricca e avvolgente, tra avanguardia jazz e colori multietnici. GATTO ROBERTO REMEMBERING SHELLY ALBORE JAZZ 4560312310076 ALBCD 007 JEWEL BOX 2010 Jazz Registrato dal vivo tra Aprile e Maggio del 2009 presso l’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, l’album “Remembering Shelly” rappresenta il sentito tributo che il grande jazzista italiano Roberto Gatto ha voluto dedicare ad uno dei più importanti batteristi e band leader della storia del jazz: Shelly Manne. Batterista, compositore, arrangiatore, Manne è stato sicuramente un artista versatile, che ha messo il suo straordinario senso dello swing al servizio di stili diversi. Dotato di un fraseggio e di uno stile unici, Manne è stato un artista di riferimento nell’evoluzione del jazz tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Con il suo swing energetico e dirompente, la musica del batterista americano portò alla ribalta in quegli anni il cosiddetto "Jazz Californiano" o "West Coast Jazz". In questo progetto Roberto Gatto intende riesplorare e riscoprire il genio musicale di Shelly Manne, riproponendo alcuni brani del repertorio dello storico batterista. Al suo fianco in questa produzione curata dall’etichetta giapponese Albòre, troviamo altri quattro talenti del jazz italiano: Marco Tamburini alla tromba, Max Ionata al sax tenore, Luca Mannutza al piano e Giuseppe Bassi al contrabbasso. Alboré jazz produce progetti in assoluto rispetto della musica e della creatività dei musicisti contemporanei che non solo riflettono la nostra vita di oggi ma ci portano sempre più avanti. 1. The Breeze and I (a.k.a. Good Morning) 2. Nightingale 3. C and G 4. Cabu 5. Fan Tan 6. The King Swings 7. A Gem from Tiffany “REMEMBERING SHELLY” rappresenta il sentito tributo che Roberto Gatto ha voluto dedicare a uno dei più importanti batteristi e band leader della storia del jazz: Shelly Manne. INTRA ENRICO, AMBROSETTI FRANCO LIVE IN MILAN - DUO, TRIO, QUARTET ALBORE JAZZ 4560312310069 ALBCD 006 JEWEL BOX 2009 Jazz Albóre è una nuova etichetta discografica giapponese, specializzata in jazz italiano ed europeo. L'incontro discografico tra il trombettista svizzero e il pianista e compositore italiano è il primo esempio di collaborazione organica, all'interno di un piccolo gruppo, tra due protagonisti del jazz europeo. C'erano state, in precedenza, partecipazioni orchestrali di Ambrosetti con la Civica Jazz Band di Intra, ma stavolta la situazione era completamente diversa. Con nuove composizioni (scritte per l'occasione) e splendidi evergreen, la musica trova in questo album una dimensione raccolta e al tempo stesso incisiva, articolandosi nella dimensione del trio, organico prediletto dal pianista sin dagli anni '50, nel più intimo dialogo del duo tromba e pianoforte, nel trainante e coinvolgente gioco del quartetto al completo. Un incontro di alto contenuto poetico, che esalta la natura relazionale del jazz, l'ascolto reciproco che produce un intenso interplay anche tra musicisti con un approccio differente, da europei, alla lingua jazzistica. Da una parte, Ambrosetti riprende in una chiave lirica e fortemente ritmica la grande tradizione del trombettismo americano degli anni '50 e '60, portandola all'interno di un linguaggio dai toni scuri, dallo swing tagliente che, all'occasione, sa stemperarsi in un solare gioco melodico. Un trombettismo, come sottolineava Miles Davis parlando proprio del jazzista svizzero, legato alla matrice nera del jazz. Dall'altra parte, Enrico Intra coniuga all'europea l'estetica jazzistica, vi porta elementi provenienti dal mondo euro colto, sia sul piano compositivo e coloristico sia nel sublime tocco pianistico, ma senza perdere mai, in nessun momento, il senso dello swing e la consapevolezza della linea afroamericana del L'incontro discografico tra il trombettista svizzero Franco Ambrosetti e il pianista e compositore italiano Enrico Intra per un risultato davvero unico! La musica trova in questo album una dimensione raccolta e al tempo stesso incisiva. jazz; in questo sta la sua differenza da tanti altri musicisti europei e la sua grande originalità. Insieme ai due protagonisti, la batteria di Tony Arco e il contrabbasso di Lucio Terzano svelano una ricchezza di accenti, una completezza di tratto, un senso del dialogo collettivo che sono alla radice di una duttilità indispensabile per dare equilibrio all'incontro tra due forti, e differenti personalità, quali Intra e Ambrosetti. Maurizio Franco IONATA MAX, BOSSO FABRIZIO INSPIRATION ALBORE JAZZ 4560312310045 ALBCD 004 JEWEL BOX 2009 Jazz Classe 1972, Max Ionata è considerato uno dei sassofonisti più interessanti del panorama jazzistico italiano e non solo. Si è avvicinato alla musica non proprio giovanissimo, quando nel 2005 dopo essersi trasferito a Roma, ha iniziato la sua carriera professionale collezionando successi ed approvazioni da parte di critica e pubblico. Il suo ultimo album “Tenor Legacy” (2008, Picanto Records) con Daniele Scannapieco, ha attirato l’attenzione del pubblico internazionale e lo ha portato a questa nuova produzione per l’etichetta giapponese Albóre dal titolo “Inspiration”. Al suo fianco altri straordinari giovani talenti del panorama italiano come Fabrizio Bosso alla tromba, Nicola Muresu al basso, Nicola Angelucci alla batteria e Bruno Marcozzi alle percussioni. Luca Mannutza al pianoforte, Fabrizio Bosso alla tromba e la sua sezione ritmica regolare. Come ospite speciale troviamo poi il "Groove Master" Gegè Telesforo, con il quale Ionata collabora regolarmente già da alcuni anni. In questo disco possiamo scoprire molte sfaccettature della musica di Ionata che già erano emerse parzialmente nei suoi precedenti lavori: dalla tradizione be-bop al neo-hard bop in chiave italiana, dalle raffinate melodie modali al funk, passando per la musica brasiliana. Il risultato è una straordinaria prova di maturità artistica per un musicista che si va affermando, anche come leader, come uno dei nuovi protagonisti della scena jazz italiana. Max Ionata è considerato uno dei sassofonisti più interessanti del panorama jazzistico italiano e non solo. Come ospite speciale troviamo il "Groove Master" Gegè Telesforo. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Two Shiney Hey, Ginza Mi Love End Of A Friends Satosong Stockings Funkone Rookie! Line Diverto For Sale Fragile Love Affair ANTEPRIMA D'ASCOLTO! "TWO FRIENDS" http://www.youtube.com/watch?v=O3leajqbzn0 Collaborazioni: Fabrizio Bosso Nicola Muresu Nicola Angelucci Bruno Marcozzi Luca Mannutza tromba, basso, batteria, percussioni e pianoforte. MANNUTZA LUCA TRIBUTO AI SESTETTI ANNI 60 ALBORE JAZZ 4560312310083 ALBCD 008 JEWEL BOX 2010 Jazz C’è una giovane generazione di musicisti italiani che guarda con amore al jazz degli anni ’60 più legato alle connotazioni tonali-modali, esprimendosi con un linguaggio che in quella tradizione poggia saldamente le sue radici. E’ il mondo di Art Blakey, di Wayne Shorter, di John Coltrane, di Miles Davis, Joe Henderson, Kenny Dorham, Duke Pearson, George Russell e di tanti altri protagonisti di un periodo della storia che incide in maniera significativa su una parte rilevante del jazz contemporaneo. I nomi di Recchia, Gattone e Nunzi appartengono a questa categoria di musicisti, così come quello di un sassofonista già affermato come Max Ionata, mentre per età ed esperienza Andy Gravish fa parte delle migliori realtà del trombettismo americano. Un gruppo di artisti riuniti in sestetto da Luca Mannutza, pianista versatile, figura di primo piano di quella generazione di formidabili strumentisti italiani che si ispirano alla linea del jazz più legata all’estetica prettamente africana americana e maestro dell’armonia modale. Mannutza si muove quindi ad alto livello nell’ambito del contemporary mainstream, presentando un omaggio al sound degli anni sessanta e a quello di un jazzista temporalmente più vicino a noi, Mulgrew Miller. La musica, realizzata ispirandosi a quell’universo espressivo, è coinvolgente, dallo swing diretto e trascinante, con improvvisazioni eseguite con trasporto emotivo e convinzione nel progetto, e si articola su di un repertorio di splendide composizioni, scritte da grandi autori tra i quali prevale quantitativamente (e non a caso) la penna di Wayne Shorter. Sono brani spesso scritti in forma di domanda e risposta tra due sezioni differenti, o su di un’unica ed elaborata costruzione pensata senza soluzione di continuità, in cui si sfuggono gli schemi modellati strutturalmente sulle più utilizzate forme song e si evidenzia una concezione melodica che suona ancora fresca, attuale, originale. Nel dettaglio, il titolo di apertura è certo riferito alla versione del 1961 del sestetto con lo stesso autore al pianoforte ed Eric Dolphy al sassofono, ma il brano è presente anche in altri due versioni incise con un organico leggermente differente: quella di Lee Konitz del 1951 (con Miles Davis alla tromba) e quella del 1956 dello stesso Russell (con Bill Evans al piano). Short Story si può invece ascoltare nella registrazione che il suo autore realizzò in Danimarca nel 1963, in quintetto, mentre il brano di Miller, pianista che ha sviluppato la sua musica proprio partendo dalla lezione degli anni ’60, è in realtà parte di una incisione in trio del 2002, contenuta nel Cd Live At The Kennedy Center. La pagina del pianista Duke Pearson risale al 1965 e al nonetto con cui pubblicò l’Lp Honeybuns, mentre di Chick Corea si può ascoltare un notevole pezzo datato 1966, presente nel primo disco inciso come leader dal pianista e titolato Tones for Joan’s Bones, nel quale viene eseguito da un quintetto eccellente, in cui figura anche il trombettista Woody Shaw. Infine, ci sono le tre perle di Wayne Shorter; Sweet ‘n’ Sour e On The Ginza furono pensati per due delle migliori edizioni dei Jazz Messengers di Art Blakey in versione sestetto. Il primo pezzo è contenuto in Caravan, del 1962, il secondo in Ugetsu, registrato l’anno successivo. Infine, The Big Push è presente nel notevole The Soothsayer, che Shorter realizzò in sestetto nel 1965. In sostanza, proprio queste ultime due formazioni sono quelle a cui sembra maggiormente riferirsi il gruppo di Luca Mannutza, che proietta nella scena attuale il ricordo di una grande tradizione di cui è opportuno non perdere la memoria. Maurizio Franco In questo lavoro Luca Mannutza si muove ad alto livello nell’ambito del contemporary mainstream, presentando un omaggio al sound degli anni sessanta e a quello di un jazzista temporalmente più vicino a noi, Mulgrew Mille. [...] il ricordo di una grande tradizione di cui è opportuno non perdere la memoria. Maurizio Franco 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Short Sweet You The 'n' Know Big Grew's On The Ezz-Thetic Story Sour Litha I Care Push Tune Ginza DI GENNARO SERGIO ALL'IMPROVVISO ALBORE JAZZ 4560312310052 ALBCD 005 JEWEL BOX 2009 Jazz Il giovane pianista, compositore e arrangiatore torinese Sergio Di Gennaro presenta “All'Improvviso”, suo primo lavoro a capo di un sestetto formato da Giuseppe Virone (tromba e flicorno), Ezio Petrini (sax contralto), Stefano Italiano (sax tenore), Michele Anelli (basso) e Folco Fedele (batteria). Prodotto dall’etichetta giapponese Albòre Records, con questo album Di Gennaro dimostra di aver pienamente assimilato tutta la grande trazione del pianismo jazz, con una predilezione per il bebop e l'hardbop (Thelonious Monk, Bud Powell, i Jazz Messengers, Horace Silver, ecc…), ma allo stesso tempo lascia trapelare la propria personale visione musicale. A volte nella melodia, altre nell'armonia, altre ancora nel ritmo, si manifestano chiaramente le sue peculiarità stilistiche che rispecchiano la sua italianità e le sue precedenti esperienze musicali oltre che una profonda passione musicale. Pur evitando inutili virtuosismi, Di Gennaro dà prova della sua abilità pianistica e delle sue doti di compositore e arrangiatore proponendo un album estremamente curato, intenso e ricco di sfaccettature. «”All’improvviso” come questo disco, imprevisto e forse perciò suonato con maggiore entusiasmo, come di fronte ad una sorpresa. All’improvviso, come il Jazz, come quando si fa un assolo, all’improvviso come un temporale - A Passo di Pioggia, come l’amore - In Punta di labbra e Due Parole, come un incidente - ed è Steso, in un attimo, come l’insonnia, in cui ci si perde nella serie di istanti tutti uguali, dove tutto si confonde. All’improvviso, tutto quello che accade…» Sergio Di Gennaro SICBALDI VITTORIO THE WAY ALBORE JAZZ 4560312310038 ALBCD 003 JEWEL BOX 2009 Il batteria Vittorio Sicbaldi presenta “The Way”, il suo nuovo lavoro che lo vede affiancato da Andy Gravish alla tromba, Danilo Pala al sax, Luca Mannutza al piano e Nicola Muresu al basso. Prodotto dall’etichetta giapponese Albòre, l’album vede il quintetto impegnato nella rilettura di una serie di standard jazz, tra cui diversi atipici o poco noti (Sorino di Eric Dolphy, Blue Daniel" di Frank Rosolino, Melody for C di Sonny Clark). La tradizione di ferimento è quella del bop americano, ma i cinque musicisti dimostrano di avere una energia e un senso dello swing che non ha niente da invidiare dai colleghi d’oltreoceano. Nelle vigorose interpretazioni si intuisce come il quintetto veda nel linguaggio bop non un repertorio di soluzioni precostituite e stereotipate, ma al contrario una modalità espressiva ricca di possibilità e sfumature. Sostenuti dalla solida ritmica di Sicbaldi, i solisti si lanciano in assoli arditi e intensi che arricchiscono un disco che si pone tra le migliori produzioni del neo bop italiano. Il primo lavoro di Sergio Di Gennaro “All'Improvviso”, a capo di un sestetto formato da Giuseppe Virone (tromba e flicorno), Ezio Petrini (sax contralto), Stefano Italiano (sax tenore), Michele Anelli (basso) e Folco Fedele (batteria). Di Gennaro dà prova della sua abilità pianistica e delle sue doti di compositore e arrangiatore proponendo un album estremamente curato, intenso e ricco di sfaccettature. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Una Steso, In A Firma Qui Canto funebre All'Improvviso Punta Di Labbra Monkata Due Parole Passo Di Pioggia Insolita Insonnia "THE WAY" è la rilettura di una serie di standard jazz, tra cui diversi atipici o poco noti come Sorino di Eric Dolphy, Blue Daniel" di Frank Rosolino e Melody for C di Sonny Clark. Il nuovo disco del virtuoso batterista Vittorio Sicbaldi. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Melody For Bijou The Arrivin' Speak Sad Blue C Poodle Soon Candy Low Sorino Eyes Daniel Jazz MARTINALE LUIGI LE SUE ALI ALBORE JAZZ 4560312310014 ALBCD 001 JEWEL BOX 2009 Jazz Il pianista Luigi Martinale presenta il suo nuovo lavoro pubblicato per l’etichetta giapponese Albòre Records. Accompagnato da Drew Gress al contrabbasso e Paolo Franciscone alla batteria, con questa nuova produzione Martinale si conferma come uno dei più validi esponenti del panorama pianistico italiano, un musicista di talento che ha assorbito un ampio spettro della tradizione jazzistica per rileggerlo alla luce di una forte personalità individuale. La maggior parte dei brani di questo album dal titolo “Le Sue Ali” portano la firma dello stesso Martinale. Melodie affascinanti che si innestano per bellezza e liricità nella migliore tradizione del jazz spiccatamente italiano. A queste si alternano quattro standard, tra cui African Flower che, grazie ad una interpretazione luminosa, alleggerisce la scura malinconia della versione originale. Nel complesso undici brani estremamente curati che scorrono senza soluzione di continuità attraverso atmosfere e sonorità diverse rapendo l’ascoltatore con la loro magia. Luigi Martinale si conferma come uno dei più validi esponenti del panorama pianistico italiano. Melodie affascinanti che si innestano per bellezza e liricità nella migliore tradizione del jazz spiccatamente italiano. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Dancing Le In A Sue African Sno' Passi Beyond The Come Fly With Falling Prelude To A How Deep Is The Ring Soft Ali Flower Peas Leggeri Door Me Grace Kiss Ocean ANTEPRIMA D'ASCOLTO! "PASSI LEGGERI" http://www.youtube.com/watch?v=uhiCMdXduzw ARCO TONY RATHER ODD... Il batterista Tony Arco è ormai considerato un punto di riferimento del panorama jazzistico italiano come strumentista e didatta. La sua lunga carriera e la sua esperienza negli Stati Uniti lo hanno portato a collaborare con una incredibile schiera di musicisti – Tony Scott, Roy Hargorve, John Medesky, Kenny Barron, Charles Tolliver, Dave Liebman e gli italiani Enrico Pieranunzi, Franco d’Andrea, Paolo Fresu, Enrico Rava, Enrico Intra, solo per citarne alcuni – oltre a partecipare a più di quaranta registrazioni. A queste registrazioni Tony Arco ha affiancato un ristretto, ma estremamente curato, numero di produzioni come leader a cui si aggiunge oggi un nuovo lavoro dal titolo “Rather Odd…”. Prodotto dall’etichetta giapponese Albòre Records, il disco vede Tony Arco affiancato dal talentuoso pianista Roberto Tarenzi e dallo storico bassista di Ahmad Jamal, James Cammack. Il drumming vigoroso ed energico di Arco fa da base al suono ricco e corposo di questo trio. Il solido interplay dei tre musicisti sostiene delle interpretazioni fantasiose ed al tempo stesso scrupolose di grandi standard Il drumming vigoroso ed energico di Tony Arco fa da base al suono ricco e corposo del trio composto dal talentuoso pianista Roberto Tarenzi e dallo storico bassista di Ahmad Jamal, James Cammack. 1. Secret Love 2. Skylark 3. Billie's Bounce 4. Cissy Strut 5. Never Let Me Go 6. What Is This Thing Called Love ALBORE JAZZ 4560312310021 ALBCD 002 JEWEL BOX 2009 Jazz NCM 8015948302903 NCM CD 005 DIGIPACK 2010 Contemporanea jazz. Il confronto con la tradizione, e con gli standard in particolare, è un passaggio obbligato per qualsiasi jazzista ed è una prova che questo 7. 8. 9. BIGAZZI LUCIANA MAGICAL PLACES "MAGICAL PLACES" è il terzo progetto artistico di Luciana Bigazzi, pianista, compositrice e interprete di se stessa. Dopo Lacoste - Works for Piano (del 2006) e Passages - Works for Piano (del 2008), Magical Places – Works for Piano è il terzo progetto artistico di Luciana Bigazzi in cui il suo Pianoforte, da solo o accompagnato da altri strumenti, è l’indiscusso protagonista. Luciana, anche questa volta, ha realizzato sia il cd che lo spartito (nella versione per “Piano solo” dei brani). In Magical Places sono inclusi 16 brani suonati con un pianismo moderno e intrigante, che testimonia non solo una forte vena creativa ma anche un potenziale interpretativo di alto livello. Con questo terzo progetto Luciana Bigazzi si conferma una delle figure più interessanti ed originali del panorama musicale contemporaneo, sia per l’unicità del suo ruolo di pianista-compositrice, interprete di se stessa, che per le novità stilistiche presenti nelle sue composizioni. A confermare ciò contribuisce anche il significato delle sue scelte timbriche, che caratterizzano gli arrangiamenti dei brani pianistici inclusi nel CD, in cui sono privilegiati strumenti particolari, dal didjeridoo al canto armonico, dal riq al bodhran e ad altri tamburi a cornice, generando una polifonia suggestiva che descrive, con un taglio quasi cinematografico, luoghi, azioni e sensazioni. Alcuni brani sono improvvisazioni estemporanee realizzate su brevi appunti melodico-armonici utilizzati come tracce guida, scrivendo solo successivamente le note sullo spartito. Questa è una scelta voluta da Luciana per liberare al massimo la propria fantasia, confortata dall’ “orecchio assoluto” che la accompagna da quando era bambina. In un momento in cui il concetto di “genere musicale” vive profonde evoluzioni, prefigurando sempre più un avvicinamento delle dimensioni creative (del passato e di oggi), il modo di scrivere e di suonare che è presente in Magical Places rispecchia l’esigenza di unire, e non dividere, le emozioni positive che la musica può generare. Lullaby For One The Loved One Finger Snap Resolution n questo CD sono privilegiati strumenti particolari, dal didjeridoo al canto armonico, dal riq al bodhran e ad altri tamburi a cornice, generando una polifonia suggestiva che descrive, con un taglio quasi cinematografico, luoghi, azioni e sensazioni. 01. Flying to the East 02. Keiko (Homage to Keiko Mecheri) 03. Energy time 04. A Torre de Belém (Homenagem à Portugal) 05. Green 06. Magical Places 07. Light in the Sea 08. Lu rusciu te lu ientu (Omaggio al Salento) 09. Work in progress 10. Dimenticato suono (Omaggio a “Dimenticato suono” di Valentina Colonna) 11. Breakfast in London 12. Babloo (Homage to India) 13. Trandafirii din Bucuresti (Omagiu României) 14. Matisse (Hommage à Henri Matisse) 15. Neeta (Homage to India) 16. Lisboa (Homenagem à Portugal) PARTIPILO GAETANO, URBAN SOCIETY UPGRADING - LIVE AT THE MAX THEATRE Dopo quattro anni di silenzio il nuovo album di Gaetano Partipilo. A distanza di tre anni da "The Right Place", disco newyorkese registrato nel 2006 e pubblicato da EmArcy nel 2007, Gaetano Partipilo torna con un album che scandisce i dieci anni di attività di Urban Society (il gruppo con il quale aveva pubblicato l'omonimo esordio nel 2002 e "Basic" nel 2004 per l'etichetta Soul Note). Upgrading è il frutto di una registrazione al Max Theatre di Arezzo nell'inverno 2008 di cui Partipilo ha un ricordo particolare: "Ho deciso di pubblicare questo live perché per la prima volta la band si è trovata a registrare del materiale completamente improvvisato all'istante (le due suite) e perché la qualità della registrazione è pari alla qualità di una registrazione in studio". In questo nuovo lavoro il sassofonista è accompagnato da Pasquale Bardaro al vibrafono, Mirko Signorile al pianoforte, Giorgio Vendola al contrabbasso e Vincenzo Bardaro alla batteria. "Upgrading" è il frutto di una registrazione al Max Theatre di Arezzo nell'inverno 2008 di cui Partipilo ha un ricordo particolare. JOHNSON J.J., WINDING KAI THE GREAT KAI & J.J. “The Great Kai & J.J.” del 1960 è uno degli album più rappresentativi di JJ Johnson e di Kai Winding. JAZZ ENGINE 8031697801429 JE 8014 JEWEL BOX 2010 Jazz AMERICAN JAZZ CLASSICS 8436028696680 99023 JEWEL BOX 2010 Jazz Una frontline formata da due tromboni era sicuramente una soluzione atipica per il jazz prima delle innovative collaborazioni di JJ Johnson (il primo e principale esponente del bebop sul suo strumento) e del danese Kai Winding. La loro prima registrazione insieme è stata quasi casuale e consiste in un paio di tracce registrate il 3 Gennaio 1949 in occasione di una reunion dei musicisti premiati dalla rivista Metronome. Anche se i due trombonisti hanno partecipato a una serie di sessioni insieme tra il 1949 e il 1954 (al fianco della cantante Betty Mays e di Chubby Jackson, così come in uno sperimentale quartetto di tromboni per la Debut records di Charles Mingus), il successo di JJ e Kai come duo è iniziato con l’album Reflections registrato nell’Agosto del 1954. Da quel momento in poi, pur continuando a realizzare i propri progetti individuali, i due musicisti hanno dedicato molto tempo all’esplorazione delle possibilità offerte da questa inusuale combinazione di due tromboni. In questa pubblicazione viene riproposto uno dei loro album più rappresentativi, “The Great Kai & J.J.” del 1960, che li vede accompagnati da Bill Evans al piano, Paul Chambers e Tommy Williams al contrabbasso, Roy Haynes Drums e Art Taylor alla batteria. Come bonus è stato aggiunto nella sua interezza l’album di Kai Winding registrato nello stesso anno, “The Incredible Kai Winding Trombones”, in cui Kai Winding approfondisce la sua sperimentazione sonora assemblando una frontline formata da due tromboni tenori e due tromboni bassi. 01 This Could Be The Start Of Something Big 3:14 02 Georgia On My Mind 3:51 03 Blue Monk 4:31 04 Judy 4:06 05 Alone Together 3:35 06 Side By Side 3:06 07 I Concentrate On You 4:03 08 Theme From “Picnic” 4:04 09 Trixie 5:10 10 Going, Going, Gong! 3:11 11 Just For A Thrill 3:19 12 Speak Low 4:08 13 Lil’ Darling 4:07 14 Doodlin’ 3:36 15 Love Walked In 2:56 16 Mangos 3:46 17 18 19 20 21 Impulse Black Coffee Bye, Bye Blackbird Michie (Slow) Michie (Fast) 3:14 4:09 4:02 3:05 3:49 Come bonus è stato aggiunto nella sua interezza l’album di Kai Winding registrato nello stesso anno, “The Incredible Kai Winding Trombones”. RUSSELL GEORGE JAZZ IN THE SPACE AGE AMERICAN JAZZ CLASSICS 8436028696697 99024 JEWEL BOX 2010 Jazz Nelle note di copertina originali di questo album registrato a cavallo tra il 1959 e il 1960, lo stesso George Russell afferma: «Il Jazz sta cambiando; gli anni '60 potrebbero essere un decennio cruciale. Una cosa è certa. Una varietà di suoni e ritmi, molti dei quali sono estranei a ciò a cui il pubblico è abituato, troveranno la loro strada nel jazz. Inspiegabilmente, le cose che sentiamo intorno a noi ogni giorno, cose molto umane, sono scomparse o sono state lasciate al di fuori del jazz come lo conosciamo. Il progresso è inevitabile. La tavolozza musicale odierna non è adeguata. Tutte le sensazioni che riguardano la vita e la bellezza non possono essere adeguatamente espresse con le tecniche oggi in voga. Inoltre il jazz è un'arte in evoluzione, non può essere limitato. La natura stessa della musica e la sua storia lo confermano». Cinquant'anni dopo, l'album “Jazz In The Space Age”, conferma con la sua modernità le intuizioni del grande arrangiatore e direttore d’orchestra. L’album, che vede tra l’altro la partecipazione di Bill Evans, è arricchito in questa nuova edizione da una registrazione dal vivo del George Russell Sextet realizzata a Lennox, Massachusetts, il primo Settembre del 1960. "JAZZ IN THE SPACE AGE" è stato registrato da George Russell a cavallo tra il 1959 e il 1960. In questa nuova edizione il disco è arricchito da una registrazione dal vivo del George Russell Sextet realizzata a Lennox, Massachusetts, il primo settembre del 1960. 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 Chromatic Universe –Part I 3:34 Dimensions 13:11 Chromatic Universe –Part Ii 3:48 The Lydiot 10:05 Waltz From Outer Space 7:00 Chromatic Universe –Part Iii 4:56 Introduction 1:42* Things New (George Russell) 7:58* Dance Class (Carla Bley) 3:38* Potting Shed (David Lahm) 4:34* Stratusphunk (George Russell) 6:35* HOODOO RECORDS 8436028696321 263379 JEWEL BOX 2010 R&B PROFESSOR LONGHAIR NO BUTS, NO MAYBES Professor Longhair è considerato il padre dell’R&B di New Orleans. Henry Roeland Byrd, alias Professor Longhair (noto anche come "Baldhead" o "Fess"), rimane ancora oggi uno dei talenti pianistici più riconoscibili e innovativi ad essere emersi in Louisiana. Professor Longhair viene spesso indicato come il padre dell’R&B di New Orleans. Il suo stile pianistico e la sua voce deliziosamente profonda e selvaggia hanno animato discoteche e festival nel corso di una carriera durata più di trenta anni. Professor Longhair ha scritto e interpretato canzoni meravigliose che gli hanno portato l’affetto del pubblico e l’ammirazione della critica (oltre ad essere stato introdotto sia nella Blues Hall of Fame che nella Rock and Roll Hall of Fame, ha ricevuto un Grammy Award postumo). Questa compilation raccoglie un’ampia selezione delle sue registrazioni realizzate per le etichette Atlantic, Mercury, Federal e Ebb Records tra il 1949 e il 1957. Queste registrazioni ci offrono anche una panoramica dei favolosi musicisti della scena di Crescent City, tra cui Earl Palmer, Lee Allen, Alvin “Red” Tyler, Justin Adams e Charles “Hungry” Williams, solo per citarne alcuni. Questa compilation raccoglie un’ampia selezione delle sue registrazioni realizzate tra il 1949 e il 1957. 01 Rockin’ With Fess 2:02 02 In The Night 2:33 03 Look What You’re Doin’ To Me 2:31 04 No Buts, No Maybes 2:11 05 Looka No Hair 2:08 06 Ball The Wall 3:19 07 Tipitina 2:25 08 Between The Night And Day 2:43 09 Misery 2:01 10 Baby Let Me Hold Your Hand 2:10 11 Mardi Gras In New Orleans 2:54 12 Hey Now Baby 2:47 13 Her Mind Is Gone 2:53 14 She Walks Right In 2:51 15 Oh Well 2:26 16 East St. Louis Baby 2:46 17 Hadacol Bounce 2:56 18 Gone So Long 2:34 19 Curley Haired Baby 2:48 20 Bald Head 2:30 21 Been Foolin’ Around 2:59 22 Between The Night And Day (Alternate Take) 2:38 23 Her Mind Is Gone 2:38 24 Boogie Woogie 2:41 25 Who’s Been Foolin’ You 2:12 26 Hey Now Baby 2:57 27 Walk Your Blues Away 2:57 28 Baby Let Me Hold Your Hand (Alternate Take) 1:42 THOMAS RUFUS CRAZY ABOUT YOU BABY Personalità radiofonica di Memphis e grande interprete R&B, Rufus Thomas è uno dei personaggi più amati della storia del soul-funk e l'ambasciatore del celebre "Memphis Sound". Artista davvero unico, che amava definirsi “The World’s Oldest Teenager” e “The Crown Prince of Dance”, Rufus Thomas è stato anche un grande scopritore di talenti e attraverso i suoi spettacoli ha contribuito a far conoscere artisti allora emergenti come B.B. King, Bobby Bland, Junior Parker, Ike Turner e Rosco Gordon. Il suo primo vero successo discografico risale al 1953 con "Bear Cat" una ironica risposta al brano "Hound Dog" di Big Mama Thornton. il brano ha raggiunto la vetta della classifica R&B e ha regalato alla Sun Records il suo primo successo nazionale. Questa compilation raccoglie le migliori registrazioni realizzate da Rufus Thomas tra il 1950 e il 1957, comprese quelle di grande successo realizzate per le etichette Sun, Chess, Bullet, Star Talent e Meteor. HOODOO RECORDS 8436028696338 263380 JEWEL BOX 2010 R&B Rufus Thomas è uno dei personaggi più amati della storia del soul-funk e l'ambasciatore del celebre "Memphis Sound". 01 I’ll Be A Good Boy 2:52 02 I’m So Worried 2:46 03 Who’s That Chick 2:38 04 Double Trouble 2:33 05 Beer Bottle Boogie 2:57 06 Gonna Bring My Baby Back 2:24 07 Night Workin’ Blues 2:42 08 Why Did You Dee Gee? 2:29 09 Crazy About You Baby 2:28 10 No More Doggin Around (Ain’t Gonna Be Your Dog) 2:37 11 Juanita 3:30 12 Decorate The Counter 2:24 13 Married Woman 2:44 14 I’m Off That Stuff 2:59 15 Bear Cat (The Answer To Hound Dog) 2:49 16 Walkin’ In The Rain 2:19 17 Tiger Man (King Of The Jungle) 2:45 18 Save That Money 2:38 19 The Easy Livin’ Plan 2:49 20 I’m Steady Holdin’ On 3:14 SHARPE RAY GONNA LET IT GO THIS TIME HOODOO RECORDS 8436028696345 263381 JEWEL BOX 2010 RNR Uno degli artisti più amati da Delbert McClinton e Doug Sahm, Ray Sharpe è uno dei pochi musicisti neri che sia riuscito a mescolare con successo rock& roll, blues e musica country. Sharpe è stato definito un musicista di “black rockabilly” e il suo stile texano ingloba tutti i fermenti degli albori del rock. Come autore, Ray Sharpe ha preso da Chuck Berry il gusto dell’ironia e l’uso dei giochi di parole nelle sue canzoni. Come chitarrista, ha miscelato lo stile di Albert King con il rockabilly più libero e sfrenato. Le canzoni di Ray Sharpe sono state registrate da artisti come Neil Young, Danny James e JB Hutto, e il suo stile ha profondamente influenzato anche un rocker come Bobby Fuller. È anche interessante notare che due sessioni di registrazioni di Sharpe del 1966, sotto la direzione di King Curtis, vedono la partecipazione di un giovane Jimi Hendrix alla chitarra. Questa compilation raccoglie una serie di registrazioni realizzate da Ray Sharpe per le etichette Jamie, Hamilton, Trey e Central Park tra il 1958 e il 1960. Ray Sharpe è uno dei pochi musicisti neri che sia riuscito a mescolare con successo rock& roll, blues e musica country. "GONNA LET IT GO THIS TIME" raccoglie una serie di registrazioni realizzate da Ray Sharpe per le etichette Jamie, Hamilton, Trey e Central Park tra il 1958 e il 1960. 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Long John Monkey’s Uncle Gonna Let It Go This Time That’s The Way I Feel Kewpie Doll Justine There’ll Come A Day Linda Lu Red Sails In The Sunset Silly Dilly Millie T.A. Blues Given’up For You My Love Oh My Babe’s Gone Bermuda Kewpie Doll (Alternate Take) Dallas Long John (Alternate Take) T.A. Blues (Alternate Take) On The Street Where You Live 2:43 2:23 2:36 1:54 2:31 2:26 2:08 2:08 2:12 2:17 2:57 2:22 2:45 2:09 2:33 2:39 2:38 2:42 2:58 2:17 THE CADILLACS THE FABULOUS CADILLACS (+ THE CRAZY CADILLACS) Con il loro stile unico The Cadillacs si sono conquistati di diritto un posto tra i migliori gruppi vocali R&B di tutti i tempi. Fondati nel 1953, hanno iniziato la loro carriera discografica nel 1954 e si sono imposti subito con la loro miscela di rhythm & blues, rock & roll e gioioso doowop. Questa pubblicazione ripropone i due primi lp dei The Cadillacs, entrambi pubblicati per l’etichetta Jubilee: The Fabulous Cadillacs (1957), and The Crazy Cadillacs (1959). Entrambi gli album sono composti da singoli pubblicati a partire dal 1954 dalla Josie Records tra cui troviamo perle dell’R&B come "Zoom", "I Wonder Why", "No Chance", e il loro più grande successo: "Speedoo". Come ulteriore bonus sono stati aggiunti altri sei brani registrati dal gruppo in quello stesso periodo. HOODOO RECORDS 8436028697298 263382 JEWEL BOX 2010 R&B The Cadillacs sono considerati uno tra i migliori gruppi vocali R&B di tutti i tempi. 01 Zoom 2:26 02 I Wonder Why 2:10 03 Sympathy 2:32 04 Woe Is Me 2:56 05 That’s All I Need 2:36 06 Wishing Well 2:31 07 Speedo 2:22 08 Down The Road 2:30 09 You Are 2:29 10 The Girl I Love 2:32 11 No Chance 2:42 12 Sugar Sugar 2:22 The Crazy Cadillacs 13 My Girl Friend 1:55 14 Broken Heart 2:51 15 Betty My Love 2:52 16 Shock-A-Doo 2:17 17 Gloria 2:55 18 Zoom-Boom-Zing 2:44 19 Don’t Be Mad With My Heart 2:28 20 Window Lady 2:51 21 Why 1:50 22 Carelessly 2:36 23 Baby’s Comin’ Home To Me 2:23 24 Let Me Explain 2:55 Bonus Tracks 25 Copycat 2:11 26 Dumbell 2:26 27 Holy Smoke Baby 2:36 28 Peek-A-Boo 2:13 29 A’ Looka Here 1:59 30 Cool It Fool 1:58 HOODOO RECORDS 8436028697304 263383 JEWEL BOX 2010 R&B RILEY BILLY LEE ROCK WITH ME BABY Una delle più favolose voci rockabilly : Billy Lee Riley. Una delle più favolose voci rockabilly e storico artista della leggendaria etichetta discografica Sun, Billy Lee Riley è ricordato ancora oggi per alcuni suoi brani che sono diventati dei classici del rock & roll come “Red Hot” and “Flying Saucers Rock & Roll”. La sua musica era esplosiva, selvaggia, ribelle e senza compromessi. Oltre ad essere un eccellente cantante Billy Lee Riley suonava la chitarra elettrica, la batteria, l’armonica e vari altri strumenti . Il suo stile miscelava blues, R&B e country, e con il suo gruppo The Little Green Men, Billy Lee Riley ha contribuito a creare the Sun Sound”. Questa compilation raccoglie una grande varietà di brani rock & roll e rockabilly registrati da Billy Lee Riley per la Sun Records tra il 1956 e il 1960, tra cui i suoi più grandi successi. La sua musica è esplosiva, selvaggia, ribelle e senza compromessi. 01 Betty And Dupree 2:15 02 Flyin’ Saucers Rock ‘N’ Roll 2:04 03 Red Hot 2:33 04 Got The Water Boiling 2:10 05 That’s Right 2:04 06 No Name Girl 1:55 07 Rock With Me Baby 2:15 08 Pearly Lee 2:39 09 Baby, Please Don’t Go 2:10 10 Dark Muddy Bottom 2:27 11 When A Man Gets The Blues 3:39 12 Down By The Riverside 2:18 13 Your Cash Ain’t Nothin’ But Trash 1:01 14 Come Back Baby (One More Time) 2:16 15 Trouble Bound 2:46 16 Sweet William 1:57 17 Open The Door Richard 2:23 18 Searchin’ 2:36 19 Saturday Night Fish Fry 1:37 20 Billy’s Blues 1:34 21 Folsom Prison Blues 0:42 22 College Man 2:42 23 Let’s Talk About Us 2:32 24 I Want You Baby 1:55 25 Wouldn’t You Know 3:17 26 Swanee River Rock 2:18 Silvia Valderrama Ufficio Stampa - EGEA Music C.so Mazzini, 12 - 12037 SALUZZO (CN) Tel. +39 0175 217323 Fax. +39 0175 475154 E-Mail: [email protected] Skype: silvia valderrama http://www.egeamusic.com