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Emissione N° 285
SALIS, ANGELI, MURGIA, DRAKE
GIORNALE DI BORDO
SARD MUSIC
8015948302835
SARDCD 0013
DIGIPACK
2010
Jazz
L’incontro interfacciale di quattro grandi artisti come Antonello Salis, Gavino Murgia, Paolo
Angeli e Hamid Drake, cittadini del mondo, musicisti ed amici dell’area improvvisata ed oltre,
in totale libertà, l’eco di suoni ancestrali e futuribili, i colori, la terra, le loro vite in musica, un
intento condiviso, una storia da raccontare: “Il Giornale di Bordo”, nuova produzione di
S’Ardmusic e Jazz in Sardegna. L’incontro in frazionamento in ricostruzione monolitica come
un bronzetto sardo o un talismano di terre lontane o una scultura d’arte contemporanea. Un
risultato inedito ed esplosivo che raccoglie per la prima volta dal vivo e nel disco le immagini
e i colori inediti dell’universo musicale di quattro forti personalità. L’idea dell’incontro nasce in
occasione dell’European Jazz Expo 2008 di Cagliari che dedica ad Antonello Salis il Premio
alla Carriera: tre serate e carta bianca alla sua musica. Tra questi un progetto speciale
nell’ambito del Festival, che lo vede in anteprima nazionale nel trio formato da lui, Paolo
Angeli e Gavino Murgia. Un punto di partenza esploso in seguito in una formazione stabile,
presente nei più rappresentativi Festival jazz nazionali. La voglia di confrontarsi ed unirsi in
note è forte, e l’aggiunta del batterista afro-americano Hamid Drake al trio, apre una nuova
frontiera e prospettiva. Questa ultima combinazione inedita vede così per la prima volta i
quattro cavalieri del jazz mondiale riuniti insieme, malgrado negli anni abbiano già
sperimentato tra loro diverse collaborazioni in duo, rodati sui palcoscenici europei ed
internazionali dei grandi Festival jazz. Il chitarrista Paolo Angeli riconosciuto come uno dei
nuovi talenti europei (la chitarra preparata, suo strumento madre, costruita da lui e suonata
attualmente da Pat Metheny è una delle meraviglie sonore in circuito) e il pianista e
fisarmonicista Antonello Salis una carriera artistica pluritrentennale costellata da
riconoscimenti internazionali, suonano in duo da diversi anni, rodati sui palcoscenici europei
ed internazionali dei grandi Festival jazz. Antonello Salis con il sassofonista e non solo,
l’utilizzo della sua voce, la sua maniera unica nel modulare i suoi ”strumenti naturali“: Gavino
Murgia, talento indiscusso della nuova scuola europea d’improvvisazione e nello stesso
attimo uno dei più attivi ricercatori di musica di confine tradizionale sarda, s’incontrano
musicalmente in Duo da diversi anni, attivi sui palcoscenici nazionali ed europei. Paolo
Angeli ed il batterista e percussionista Hamid Drake suonano insieme da diversi anni,
collaudati in Italia, Europa e States. Ad inizio millennio formano con l’aggiunta di Antonello
Salis il Cosm Trio, varcando palcoscenici di teatri europei e non solo, in Italia al MITO. Un
incontro concretizzatosi in un lavoro discografico esclusivo, accolto con grande entusiasmo e
sensibilità dall’impulso artistico di Michele Palmas produttore di S’Ardmusic, uniti alla
sconfinata stima per questi straordinari musicisti di fama internazionale, viaggiatori curiosi e
protagonisti di nuovi incontri nel mondo che vivono la propria musica tra radici,
improvvisazione e contemporaneità, slegati da ogni cliché. S’ardmusic prosegue così il suo
viaggio tra il popolo dei “danzatori delle stelle” e la loro musica, aperta, sincera, calda,
universale, in ogni sua forma e proposta. Una nuova produzione che raccoglie la forza e la
vitalità di musicisti e stili differenti, le cui visioni si ritrovano come d’incanto in territori comuni,
tra isole e continenti, creando un’atmosfera ricca e avvolgente, tra avanguardia jazz e colori
multietnici.
Specchio di mare: vento, smog
metropolitano, sole, isola, viaggio,
ritorno e partenza, pini di aleppo e salsa
chili.
Musica
ad
onde.
"GIORNALE DI BORDO" raccoglie le
immagini e i colori inediti dell’universo
musicale di quattro forti personalità.
Una nuova produzione che raccoglie la
forza e la vitalità di musicisti e stili
differenti, le cui visioni si ritrovano come
d’incanto in territori comuni, tra isole e
continenti, creando un’atmosfera ricca e
avvolgente, tra avanguardia jazz e colori
multietnici.
GATTO ROBERTO
REMEMBERING SHELLY
ALBORE JAZZ
4560312310076
ALBCD 007
JEWEL BOX
2010
Jazz
Registrato dal vivo tra Aprile e Maggio del 2009 presso l’Alexanderplatz Jazz Club di Roma,
l’album “Remembering Shelly” rappresenta il sentito tributo che il grande jazzista italiano
Roberto Gatto ha voluto dedicare ad uno dei più importanti batteristi e band leader della
storia del jazz: Shelly Manne. Batterista, compositore, arrangiatore, Manne è stato
sicuramente un artista versatile, che ha messo il suo straordinario senso dello swing al
servizio di stili diversi. Dotato di un fraseggio e di uno stile unici, Manne è stato un artista di
riferimento nell’evoluzione del jazz tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Con il suo swing
energetico e dirompente, la musica del batterista americano portò alla ribalta in quegli anni il
cosiddetto "Jazz Californiano" o "West Coast Jazz". In questo progetto Roberto Gatto
intende riesplorare e riscoprire il genio musicale di Shelly Manne, riproponendo alcuni brani
del repertorio dello storico batterista. Al suo fianco in questa produzione curata dall’etichetta
giapponese Albòre, troviamo altri quattro talenti del jazz italiano: Marco Tamburini alla
tromba, Max Ionata al sax tenore, Luca Mannutza al piano e Giuseppe Bassi al
contrabbasso.
Alboré jazz produce progetti in assoluto
rispetto della musica e della creatività
dei musicisti contemporanei che non
solo riflettono la nostra vita di oggi ma ci
portano
sempre
più
avanti.
1. The Breeze and I (a.k.a. Good
Morning)
2.
Nightingale
3.
C
and
G
4.
Cabu
5.
Fan
Tan
6.
The
King
Swings
7.
A
Gem
from
Tiffany
“REMEMBERING SHELLY” rappresenta
il sentito tributo che Roberto Gatto ha
voluto dedicare a uno dei più importanti
batteristi e band leader della storia del
jazz:
Shelly
Manne.
INTRA ENRICO, AMBROSETTI FRANCO
LIVE IN MILAN - DUO, TRIO, QUARTET
ALBORE JAZZ
4560312310069
ALBCD 006
JEWEL BOX
2009
Jazz
Albóre
è
una
nuova
etichetta
discografica giapponese, specializzata
in
jazz
italiano
ed
europeo.
L'incontro discografico tra il trombettista svizzero e il pianista e compositore italiano è il primo
esempio di collaborazione organica, all'interno di un piccolo gruppo, tra due protagonisti del
jazz europeo. C'erano state, in precedenza, partecipazioni orchestrali di Ambrosetti con la
Civica Jazz Band di Intra, ma stavolta la situazione era completamente diversa. Con nuove
composizioni (scritte per l'occasione) e splendidi evergreen, la musica trova in questo album
una dimensione raccolta e al tempo stesso incisiva, articolandosi nella dimensione del trio,
organico prediletto dal pianista sin dagli anni '50, nel più intimo dialogo del duo tromba e
pianoforte, nel trainante e coinvolgente gioco del quartetto al completo. Un incontro di alto
contenuto poetico, che esalta la natura relazionale del jazz, l'ascolto reciproco che produce
un intenso interplay anche tra musicisti con un approccio differente, da europei, alla lingua
jazzistica. Da una parte, Ambrosetti riprende in una chiave lirica e fortemente ritmica la
grande tradizione del trombettismo americano degli anni '50 e '60, portandola all'interno di un
linguaggio dai toni scuri, dallo swing tagliente che, all'occasione, sa stemperarsi in un solare
gioco melodico. Un trombettismo, come sottolineava Miles Davis parlando proprio del
jazzista svizzero, legato alla matrice nera del jazz. Dall'altra parte, Enrico Intra coniuga
all'europea l'estetica jazzistica, vi porta elementi provenienti dal mondo euro colto, sia sul
piano compositivo e coloristico sia nel sublime tocco pianistico, ma senza perdere mai, in
nessun momento, il senso dello swing e la consapevolezza della linea afroamericana del
L'incontro discografico tra il trombettista
svizzero Franco Ambrosetti e il pianista e
compositore italiano Enrico Intra per un
risultato
davvero
unico!
La musica trova in questo album una
dimensione raccolta e al tempo stesso
incisiva.
jazz; in questo sta la sua differenza da tanti altri musicisti europei e la sua grande originalità.
Insieme ai due protagonisti, la batteria di Tony Arco e il contrabbasso di Lucio Terzano
svelano una ricchezza di accenti, una completezza di tratto, un senso del dialogo collettivo
che sono alla radice di una duttilità indispensabile per dare equilibrio all'incontro tra due forti,
e differenti personalità, quali Intra e Ambrosetti. Maurizio Franco
IONATA MAX, BOSSO FABRIZIO
INSPIRATION
ALBORE JAZZ
4560312310045
ALBCD 004
JEWEL BOX
2009
Jazz
Classe 1972, Max Ionata è considerato uno dei sassofonisti più interessanti del panorama
jazzistico italiano e non solo. Si è avvicinato alla musica non proprio giovanissimo, quando
nel 2005 dopo essersi trasferito a Roma, ha iniziato la sua carriera professionale
collezionando successi ed approvazioni da parte di critica e pubblico. Il suo ultimo album
“Tenor Legacy” (2008, Picanto Records) con Daniele Scannapieco, ha attirato l’attenzione
del pubblico internazionale e lo ha portato a questa nuova produzione per l’etichetta
giapponese Albóre dal titolo “Inspiration”. Al suo fianco altri straordinari giovani talenti del
panorama italiano come Fabrizio Bosso alla tromba, Nicola Muresu al basso, Nicola
Angelucci alla batteria e Bruno Marcozzi alle percussioni. Luca Mannutza al pianoforte,
Fabrizio Bosso alla tromba e la sua sezione ritmica regolare. Come ospite speciale troviamo
poi il "Groove Master" Gegè Telesforo, con il quale Ionata collabora regolarmente già da
alcuni anni. In questo disco possiamo scoprire molte sfaccettature della musica di Ionata che
già erano emerse parzialmente nei suoi precedenti lavori: dalla tradizione be-bop al neo-hard
bop in chiave italiana, dalle raffinate melodie modali al funk, passando per la musica
brasiliana. Il risultato è una straordinaria prova di maturità artistica per un musicista che si va
affermando, anche come leader, come uno dei nuovi protagonisti della scena jazz italiana.
Max Ionata è considerato uno dei sassofonisti
più interessanti del panorama jazzistico
italiano
e
non
solo.
Come ospite speciale troviamo il "Groove
Master"
Gegè
Telesforo.
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9.
10.
Two
Shiney
Hey,
Ginza
Mi
Love
End
Of
A
Friends
Satosong
Stockings
Funkone
Rookie!
Line
Diverto
For
Sale
Fragile
Love
Affair
ANTEPRIMA
D'ASCOLTO!
"TWO
FRIENDS"
http://www.youtube.com/watch?v=O3leajqbzn0
Collaborazioni:
Fabrizio
Bosso
Nicola
Muresu
Nicola
Angelucci
Bruno
Marcozzi
Luca
Mannutza
tromba,
basso,
batteria,
percussioni
e
pianoforte.
MANNUTZA LUCA
TRIBUTO AI SESTETTI ANNI 60
ALBORE JAZZ
4560312310083
ALBCD 008
JEWEL BOX
2010
Jazz
C’è una giovane generazione di musicisti italiani che guarda con amore al jazz degli anni ’60
più legato alle connotazioni tonali-modali, esprimendosi con un linguaggio che in quella
tradizione poggia saldamente le sue radici. E’ il mondo di Art Blakey, di Wayne Shorter, di
John Coltrane, di Miles Davis, Joe Henderson, Kenny Dorham, Duke Pearson, George
Russell e di tanti altri protagonisti di un periodo della storia che incide in maniera significativa
su una parte rilevante del jazz contemporaneo. I nomi di Recchia, Gattone e Nunzi
appartengono a questa categoria di musicisti, così come quello di un sassofonista già
affermato come Max Ionata, mentre per età ed esperienza Andy Gravish fa parte delle
migliori realtà del trombettismo americano. Un gruppo di artisti riuniti in sestetto da Luca
Mannutza, pianista versatile, figura di primo piano di quella generazione di formidabili
strumentisti italiani che si ispirano alla linea del jazz più legata all’estetica prettamente
africana americana e maestro dell’armonia modale. Mannutza si muove quindi ad alto livello
nell’ambito del contemporary mainstream, presentando un omaggio al sound degli anni
sessanta e a quello di un jazzista temporalmente più vicino a noi, Mulgrew Miller. La musica,
realizzata ispirandosi a quell’universo espressivo, è coinvolgente, dallo swing diretto e
trascinante, con improvvisazioni eseguite con trasporto emotivo e convinzione nel progetto,
e si articola su di un repertorio di splendide composizioni, scritte da grandi autori tra i quali
prevale quantitativamente (e non a caso) la penna di Wayne Shorter. Sono brani spesso
scritti in forma di domanda e risposta tra due sezioni differenti, o su di un’unica ed elaborata
costruzione pensata senza soluzione di continuità, in cui si sfuggono gli schemi modellati
strutturalmente sulle più utilizzate forme song e si evidenzia una concezione melodica che
suona ancora fresca, attuale, originale. Nel dettaglio, il titolo di apertura è certo riferito alla
versione del 1961 del sestetto con lo stesso autore al pianoforte ed Eric Dolphy al
sassofono, ma il brano è presente anche in altri due versioni incise con un organico
leggermente differente: quella di Lee Konitz del 1951 (con Miles Davis alla tromba) e quella
del 1956 dello stesso Russell (con Bill Evans al piano). Short Story si può invece ascoltare
nella registrazione che il suo autore realizzò in Danimarca nel 1963, in quintetto, mentre il
brano di Miller, pianista che ha sviluppato la sua musica proprio partendo dalla lezione degli
anni ’60, è in realtà parte di una incisione in trio del 2002, contenuta nel Cd Live At The
Kennedy Center. La pagina del pianista Duke Pearson risale al 1965 e al nonetto con cui
pubblicò l’Lp Honeybuns, mentre di Chick Corea si può ascoltare un notevole pezzo datato
1966, presente nel primo disco inciso come leader dal pianista e titolato Tones for Joan’s
Bones, nel quale viene eseguito da un quintetto eccellente, in cui figura anche il trombettista
Woody Shaw. Infine, ci sono le tre perle di Wayne Shorter; Sweet ‘n’ Sour e On The Ginza
furono pensati per due delle migliori edizioni dei Jazz Messengers di Art Blakey in versione
sestetto. Il primo pezzo è contenuto in Caravan, del 1962, il secondo in Ugetsu, registrato
l’anno successivo. Infine, The Big Push è presente nel notevole The Soothsayer, che Shorter
realizzò in sestetto nel 1965. In sostanza, proprio queste ultime due formazioni sono quelle a
cui sembra maggiormente riferirsi il gruppo di Luca Mannutza, che proietta nella scena
attuale il ricordo di una grande tradizione di cui è opportuno non perdere la memoria.
Maurizio Franco
In questo lavoro Luca Mannutza si
muove ad alto livello nell’ambito del
contemporary mainstream, presentando
un omaggio al sound degli anni sessanta
e a quello di un jazzista temporalmente
più vicino a noi, Mulgrew Mille.
[...] il ricordo di una grande tradizione di
cui è opportuno non perdere la memoria.
Maurizio
Franco
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Short
Sweet
You
The
'n'
Know
Big
Grew's
On
The
Ezz-Thetic
Story
Sour
Litha
I
Care
Push
Tune
Ginza
DI GENNARO SERGIO
ALL'IMPROVVISO
ALBORE JAZZ
4560312310052
ALBCD 005
JEWEL BOX
2009
Jazz
Il giovane pianista, compositore e arrangiatore torinese Sergio Di Gennaro presenta
“All'Improvviso”, suo primo lavoro a capo di un sestetto formato da Giuseppe Virone (tromba
e flicorno), Ezio Petrini (sax contralto), Stefano Italiano (sax tenore), Michele Anelli (basso) e
Folco Fedele (batteria). Prodotto dall’etichetta giapponese Albòre Records, con questo
album Di Gennaro dimostra di aver pienamente assimilato tutta la grande trazione del
pianismo jazz, con una predilezione per il bebop e l'hardbop (Thelonious Monk, Bud Powell, i
Jazz Messengers, Horace Silver, ecc…), ma allo stesso tempo lascia trapelare la propria
personale visione musicale. A volte nella melodia, altre nell'armonia, altre ancora nel ritmo, si
manifestano chiaramente le sue peculiarità stilistiche che rispecchiano la sua italianità e le
sue precedenti esperienze musicali oltre che una profonda passione musicale. Pur evitando
inutili virtuosismi, Di Gennaro dà prova della sua abilità pianistica e delle sue doti di
compositore e arrangiatore proponendo un album estremamente curato, intenso e ricco di
sfaccettature. «”All’improvviso” come questo disco, imprevisto e forse perciò suonato con
maggiore entusiasmo, come di fronte ad una sorpresa. All’improvviso, come il Jazz, come
quando si fa un assolo, all’improvviso come un temporale - A Passo di Pioggia, come
l’amore - In Punta di labbra e Due Parole, come un incidente - ed è Steso, in un attimo,
come l’insonnia, in cui ci si perde nella serie di istanti tutti uguali, dove tutto si confonde.
All’improvviso, tutto quello che accade…» Sergio Di Gennaro
SICBALDI VITTORIO
THE WAY
ALBORE JAZZ
4560312310038
ALBCD 003
JEWEL BOX
2009
Il batteria Vittorio Sicbaldi presenta “The Way”, il suo nuovo lavoro che lo vede affiancato da
Andy Gravish alla tromba, Danilo Pala al sax, Luca Mannutza al piano e Nicola Muresu al
basso. Prodotto dall’etichetta giapponese Albòre, l’album vede il quintetto impegnato nella
rilettura di una serie di standard jazz, tra cui diversi atipici o poco noti (Sorino di Eric Dolphy,
Blue Daniel" di Frank Rosolino, Melody for C di Sonny Clark). La tradizione di ferimento è
quella del bop americano, ma i cinque musicisti dimostrano di avere una energia e un senso
dello swing che non ha niente da invidiare dai colleghi d’oltreoceano. Nelle vigorose
interpretazioni si intuisce come il quintetto veda nel linguaggio bop non un repertorio di
soluzioni precostituite e stereotipate, ma al contrario una modalità espressiva ricca di
possibilità e sfumature. Sostenuti dalla solida ritmica di Sicbaldi, i solisti si lanciano in assoli
arditi e intensi che arricchiscono un disco che si pone tra le migliori produzioni del neo bop
italiano.
Il primo lavoro di Sergio Di Gennaro
“All'Improvviso”, a capo di un sestetto
formato da Giuseppe Virone (tromba e
flicorno), Ezio Petrini (sax contralto),
Stefano Italiano (sax tenore), Michele
Anelli (basso) e Folco Fedele (batteria).
Di Gennaro dà prova della sua abilità
pianistica e delle sue doti di compositore
e arrangiatore proponendo un album
estremamente curato, intenso e ricco di
sfaccettature.
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Una
Steso,
In
A
Firma
Qui
Canto
funebre
All'Improvviso
Punta
Di
Labbra
Monkata
Due
Parole
Passo
Di
Pioggia
Insolita
Insonnia
"THE WAY" è la rilettura di una serie di
standard jazz, tra cui diversi atipici o
poco noti come Sorino di Eric Dolphy,
Blue Daniel" di Frank Rosolino e Melody
for
C
di
Sonny
Clark.
Il nuovo disco del virtuoso batterista
Vittorio
Sicbaldi.
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Melody
For
Bijou
The
Arrivin'
Speak
Sad
Blue
C
Poodle
Soon
Candy
Low
Sorino
Eyes
Daniel
Jazz
MARTINALE LUIGI
LE SUE ALI
ALBORE JAZZ
4560312310014
ALBCD 001
JEWEL BOX
2009
Jazz
Il pianista Luigi Martinale presenta il suo nuovo lavoro pubblicato per l’etichetta giapponese
Albòre Records. Accompagnato da Drew Gress al contrabbasso e Paolo Franciscone alla
batteria, con questa nuova produzione Martinale si conferma come uno dei più validi
esponenti del panorama pianistico italiano, un musicista di talento che ha assorbito un ampio
spettro della tradizione jazzistica per rileggerlo alla luce di una forte personalità individuale.
La maggior parte dei brani di questo album dal titolo “Le Sue Ali” portano la firma dello
stesso Martinale. Melodie affascinanti che si innestano per bellezza e liricità nella migliore
tradizione del jazz spiccatamente italiano. A queste si alternano quattro standard, tra cui
African Flower che, grazie ad una interpretazione luminosa, alleggerisce la scura malinconia
della versione originale. Nel complesso undici brani estremamente curati che scorrono senza
soluzione di continuità attraverso atmosfere e sonorità diverse rapendo l’ascoltatore con la
loro magia.
Luigi Martinale si conferma come uno dei più
validi esponenti del panorama pianistico
italiano.
Melodie affascinanti che si innestano per
bellezza e liricità nella migliore tradizione del
jazz
spiccatamente
italiano.
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11.
Dancing
Le
In
A
Sue
African
Sno'
Passi
Beyond
The
Come
Fly
With
Falling
Prelude
To
A
How
Deep
Is
The
Ring
Soft
Ali
Flower
Peas
Leggeri
Door
Me
Grace
Kiss
Ocean
ANTEPRIMA
D'ASCOLTO!
"PASSI
LEGGERI"
http://www.youtube.com/watch?v=uhiCMdXduzw
ARCO TONY
RATHER ODD...
Il batterista Tony Arco è ormai considerato un punto di riferimento del panorama jazzistico
italiano come strumentista e didatta. La sua lunga carriera e la sua esperienza negli Stati
Uniti lo hanno portato a collaborare con una incredibile schiera di musicisti – Tony Scott, Roy
Hargorve, John Medesky, Kenny Barron, Charles Tolliver, Dave Liebman e gli italiani Enrico
Pieranunzi, Franco d’Andrea, Paolo Fresu, Enrico Rava, Enrico Intra, solo per citarne alcuni
– oltre a partecipare a più di quaranta registrazioni. A queste registrazioni Tony Arco ha
affiancato un ristretto, ma estremamente curato, numero di produzioni come leader a cui si
aggiunge oggi un nuovo lavoro dal titolo “Rather Odd…”. Prodotto dall’etichetta giapponese
Albòre Records, il disco vede Tony Arco affiancato dal talentuoso pianista Roberto Tarenzi e
dallo storico bassista di Ahmad Jamal, James Cammack. Il drumming vigoroso ed energico
di Arco fa da base al suono ricco e corposo di questo trio. Il solido interplay dei tre musicisti
sostiene delle interpretazioni fantasiose ed al tempo stesso scrupolose di grandi standard
Il drumming vigoroso ed energico di
Tony Arco fa da base al suono ricco e
corposo del trio composto dal talentuoso
pianista Roberto Tarenzi e dallo storico
bassista di Ahmad Jamal, James
Cammack.
1.
Secret
Love
2.
Skylark
3.
Billie's
Bounce
4.
Cissy
Strut
5.
Never
Let
Me
Go
6. What Is This Thing Called Love
ALBORE JAZZ
4560312310021
ALBCD 002
JEWEL BOX
2009
Jazz
NCM
8015948302903
NCM CD 005
DIGIPACK
2010
Contemporanea
jazz. Il confronto con la tradizione, e con gli standard in particolare, è un passaggio obbligato
per qualsiasi jazzista ed è una prova che questo
7.
8.
9.
BIGAZZI LUCIANA
MAGICAL PLACES
"MAGICAL PLACES" è il terzo progetto
artistico di Luciana Bigazzi, pianista,
compositrice e interprete di se stessa.
Dopo Lacoste - Works for Piano (del 2006) e Passages - Works for Piano (del 2008),
Magical Places – Works for Piano è il terzo progetto artistico di Luciana Bigazzi in cui il suo
Pianoforte, da solo o accompagnato da altri strumenti, è l’indiscusso protagonista. Luciana,
anche questa volta, ha realizzato sia il cd che lo spartito (nella versione per “Piano solo” dei
brani). In Magical Places sono inclusi 16 brani suonati con un pianismo moderno e intrigante,
che testimonia non solo una forte vena creativa ma anche un potenziale interpretativo di alto
livello. Con questo terzo progetto Luciana Bigazzi si conferma una delle figure più
interessanti ed originali del panorama musicale contemporaneo, sia per l’unicità del suo
ruolo di pianista-compositrice, interprete di se stessa, che per le novità stilistiche presenti
nelle sue composizioni. A confermare ciò contribuisce anche il significato delle sue scelte
timbriche, che caratterizzano gli arrangiamenti dei brani pianistici inclusi nel CD, in cui sono
privilegiati strumenti particolari, dal didjeridoo al canto armonico, dal riq al bodhran e ad altri
tamburi a cornice, generando una polifonia suggestiva che descrive, con un taglio quasi
cinematografico, luoghi, azioni e sensazioni. Alcuni brani sono improvvisazioni
estemporanee realizzate su brevi appunti melodico-armonici utilizzati come tracce guida,
scrivendo solo successivamente le note sullo spartito. Questa è una scelta voluta da Luciana
per liberare al massimo la propria fantasia, confortata dall’ “orecchio assoluto” che la
accompagna da quando era bambina. In un momento in cui il concetto di “genere musicale”
vive profonde evoluzioni, prefigurando sempre più un avvicinamento delle dimensioni
creative (del passato e di oggi), il modo di scrivere e di suonare che è presente in Magical
Places rispecchia l’esigenza di unire, e non dividere, le emozioni positive che la musica può
generare.
Lullaby For
One
The Loved One
Finger
Snap
Resolution
n questo CD sono privilegiati strumenti
particolari, dal didjeridoo al canto
armonico, dal riq al bodhran e ad altri
tamburi a cornice, generando una
polifonia suggestiva che descrive, con
un taglio quasi cinematografico, luoghi,
azioni
e
sensazioni.
01.
Flying
to
the
East
02. Keiko (Homage to Keiko Mecheri)
03.
Energy
time
04. A Torre de Belém (Homenagem à
Portugal)
05.
Green
06.
Magical
Places
07.
Light
in
the
Sea
08. Lu rusciu te lu ientu (Omaggio al
Salento)
09.
Work
in
progress
10. Dimenticato suono (Omaggio a
“Dimenticato
suono”
di
Valentina
Colonna)
11.
Breakfast
in
London
12.
Babloo
(Homage
to
India)
13. Trandafirii din Bucuresti (Omagiu
României)
14. Matisse (Hommage à Henri Matisse)
15.
Neeta
(Homage
to
India)
16. Lisboa (Homenagem à Portugal)
PARTIPILO GAETANO, URBAN SOCIETY
UPGRADING - LIVE AT THE MAX THEATRE
Dopo quattro anni di silenzio il nuovo
album
di
Gaetano
Partipilo.
A distanza di tre anni da "The Right Place", disco newyorkese registrato nel 2006 e
pubblicato da EmArcy nel 2007, Gaetano Partipilo torna con un album che scandisce i dieci
anni di attività di Urban Society (il gruppo con il quale aveva pubblicato l'omonimo esordio
nel 2002 e "Basic" nel 2004 per l'etichetta Soul Note). Upgrading è il frutto di una
registrazione al Max Theatre di Arezzo nell'inverno 2008 di cui Partipilo ha un ricordo
particolare: "Ho deciso di pubblicare questo live perché per la prima volta la band si è trovata
a registrare del materiale completamente improvvisato all'istante (le due suite) e perché la
qualità della registrazione è pari alla qualità di una registrazione in studio". In questo nuovo
lavoro il sassofonista è accompagnato da Pasquale Bardaro al vibrafono, Mirko Signorile al
pianoforte, Giorgio Vendola al contrabbasso e Vincenzo Bardaro alla batteria.
"Upgrading" è il frutto di una
registrazione al Max Theatre di Arezzo
nell'inverno 2008 di cui Partipilo ha un
ricordo
particolare.
JOHNSON J.J., WINDING KAI
THE GREAT KAI & J.J.
“The Great Kai & J.J.” del 1960 è uno
degli album più rappresentativi di JJ
Johnson
e
di
Kai
Winding.
JAZZ ENGINE
8031697801429
JE 8014
JEWEL BOX
2010
Jazz
AMERICAN JAZZ CLASSICS
8436028696680
99023
JEWEL BOX
2010
Jazz
Una frontline formata da due tromboni era sicuramente una soluzione atipica per il jazz
prima delle innovative collaborazioni di JJ Johnson (il primo e principale esponente del
bebop sul suo strumento) e del danese Kai Winding. La loro prima registrazione insieme è
stata quasi casuale e consiste in un paio di tracce registrate il 3 Gennaio 1949 in occasione
di una reunion dei musicisti premiati dalla rivista Metronome. Anche se i due trombonisti
hanno partecipato a una serie di sessioni insieme tra il 1949 e il 1954 (al fianco della
cantante Betty Mays e di Chubby Jackson, così come in uno sperimentale quartetto di
tromboni per la Debut records di Charles Mingus), il successo di JJ e Kai come duo è iniziato
con l’album Reflections registrato nell’Agosto del 1954. Da quel momento in poi, pur
continuando a realizzare i propri progetti individuali, i due musicisti hanno dedicato molto
tempo all’esplorazione delle possibilità offerte da questa inusuale combinazione di due
tromboni. In questa pubblicazione viene riproposto uno dei loro album più rappresentativi,
“The Great Kai & J.J.” del 1960, che li vede accompagnati da Bill Evans al piano, Paul
Chambers e Tommy Williams al contrabbasso, Roy Haynes Drums e Art Taylor alla batteria.
Come bonus è stato aggiunto nella sua interezza l’album di Kai Winding registrato nello
stesso anno, “The Incredible Kai Winding Trombones”, in cui Kai Winding approfondisce la
sua sperimentazione sonora assemblando una frontline formata da due tromboni tenori e
due tromboni bassi.
01 This Could Be The Start Of Something
Big
3:14
02
Georgia
On
My
Mind
3:51
03
Blue
Monk
4:31
04
Judy
4:06
05
Alone
Together
3:35
06
Side
By
Side
3:06
07 I Concentrate On You 4:03
08
Theme
From
“Picnic”
4:04
09
Trixie
5:10
10
Going,
Going,
Gong!
3:11
11
Just
For
A
Thrill
3:19
12
Speak
Low
4:08
13
Lil’
Darling
4:07
14
Doodlin’
3:36
15
Love
Walked
In
2:56
16
Mangos
3:46
17
18
19
20
21
Impulse
Black
Coffee
Bye,
Bye
Blackbird
Michie
(Slow)
Michie
(Fast)
3:14
4:09
4:02
3:05
3:49
Come bonus è stato aggiunto nella sua
interezza l’album di Kai Winding
registrato nello stesso anno, “The
Incredible Kai Winding Trombones”.
RUSSELL GEORGE
JAZZ IN THE SPACE AGE
AMERICAN JAZZ CLASSICS
8436028696697
99024
JEWEL BOX
2010
Jazz
Nelle note di copertina originali di questo album registrato a cavallo tra il 1959 e il 1960, lo
stesso George Russell afferma: «Il Jazz sta cambiando; gli anni '60 potrebbero essere un
decennio cruciale. Una cosa è certa. Una varietà di suoni e ritmi, molti dei quali sono
estranei a ciò a cui il pubblico è abituato, troveranno la loro strada nel jazz.
Inspiegabilmente, le cose che sentiamo intorno a noi ogni giorno, cose molto umane, sono
scomparse o sono state lasciate al di fuori del jazz come lo conosciamo. Il progresso è
inevitabile. La tavolozza musicale odierna non è adeguata. Tutte le sensazioni che
riguardano la vita e la bellezza non possono essere adeguatamente espresse con le
tecniche oggi in voga. Inoltre il jazz è un'arte in evoluzione, non può essere limitato. La
natura stessa della musica e la sua storia lo confermano». Cinquant'anni dopo, l'album “Jazz
In The Space Age”, conferma con la sua modernità le intuizioni del grande arrangiatore e
direttore d’orchestra. L’album, che vede tra l’altro la partecipazione di Bill Evans, è arricchito
in questa nuova edizione da una registrazione dal vivo del George Russell Sextet realizzata
a Lennox, Massachusetts, il primo Settembre del 1960.
"JAZZ IN THE SPACE AGE" è stato
registrato da George Russell a cavallo tra
il
1959
e
il
1960.
In questa nuova edizione il disco è
arricchito da una registrazione dal vivo
del George Russell Sextet realizzata a
Lennox,
Massachusetts,
il
primo
settembre
del
1960.
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
11
Chromatic Universe –Part I 3:34
Dimensions
13:11
Chromatic Universe –Part Ii 3:48
The
Lydiot
10:05
Waltz From Outer Space 7:00
Chromatic Universe –Part Iii 4:56
Introduction
1:42*
Things New (George Russell) 7:58*
Dance Class (Carla Bley) 3:38*
Potting Shed (David Lahm) 4:34*
Stratusphunk (George Russell) 6:35*
HOODOO RECORDS
8436028696321
263379
JEWEL BOX
2010
R&B
PROFESSOR LONGHAIR
NO BUTS, NO MAYBES
Professor Longhair è considerato il
padre dell’R&B di New Orleans.
Henry Roeland Byrd, alias Professor Longhair (noto anche come "Baldhead" o "Fess"),
rimane ancora oggi uno dei talenti pianistici più riconoscibili e innovativi ad essere emersi in
Louisiana. Professor Longhair viene spesso indicato come il padre dell’R&B di New Orleans.
Il suo stile pianistico e la sua voce deliziosamente profonda e selvaggia hanno animato
discoteche e festival nel corso di una carriera durata più di trenta anni. Professor Longhair
ha scritto e interpretato canzoni meravigliose che gli hanno portato l’affetto del pubblico e
l’ammirazione della critica (oltre ad essere stato introdotto sia nella Blues Hall of Fame che
nella Rock and Roll Hall of Fame, ha ricevuto un Grammy Award postumo). Questa
compilation raccoglie un’ampia selezione delle sue registrazioni realizzate per le etichette
Atlantic, Mercury, Federal e Ebb Records tra il 1949 e il 1957. Queste registrazioni ci offrono
anche una panoramica dei favolosi musicisti della scena di Crescent City, tra cui Earl
Palmer, Lee Allen, Alvin “Red” Tyler, Justin Adams e Charles “Hungry” Williams, solo per
citarne alcuni.
Questa compilation raccoglie un’ampia
selezione
delle
sue
registrazioni
realizzate tra il 1949 e il 1957.
01
Rockin’
With
Fess
2:02
02
In
The
Night
2:33
03 Look What You’re Doin’ To Me 2:31
04
No
Buts,
No
Maybes
2:11
05
Looka
No
Hair
2:08
06
Ball
The
Wall
3:19
07
Tipitina
2:25
08 Between The Night And Day 2:43
09
Misery
2:01
10 Baby Let Me Hold Your Hand 2:10
11 Mardi Gras In New Orleans 2:54
12
Hey
Now
Baby
2:47
13
Her
Mind
Is
Gone
2:53
14
She
Walks
Right
In
2:51
15
Oh
Well
2:26
16
East
St.
Louis
Baby
2:46
17
Hadacol
Bounce
2:56
18
Gone
So
Long
2:34
19
Curley
Haired
Baby
2:48
20
Bald
Head
2:30
21
Been
Foolin’
Around
2:59
22 Between The Night And Day
(Alternate
Take)
2:38
23
Her
Mind
Is
Gone
2:38
24
Boogie
Woogie
2:41
25 Who’s Been Foolin’ You 2:12
26
Hey
Now
Baby
2:57
27 Walk Your Blues Away 2:57
28 Baby Let Me Hold Your Hand
(Alternate
Take)
1:42
THOMAS RUFUS
CRAZY ABOUT YOU BABY
Personalità radiofonica di Memphis e grande interprete R&B, Rufus Thomas è uno dei
personaggi più amati della storia del soul-funk e l'ambasciatore del celebre "Memphis
Sound". Artista davvero unico, che amava definirsi “The World’s Oldest Teenager” e “The
Crown Prince of Dance”, Rufus Thomas è stato anche un grande scopritore di talenti e
attraverso i suoi spettacoli ha contribuito a far conoscere artisti allora emergenti come B.B.
King, Bobby Bland, Junior Parker, Ike Turner e Rosco Gordon. Il suo primo vero successo
discografico risale al 1953 con "Bear Cat" una ironica risposta al brano "Hound Dog" di Big
Mama Thornton. il brano ha raggiunto la vetta della classifica R&B e ha regalato alla Sun
Records il suo primo successo nazionale. Questa compilation raccoglie le migliori
registrazioni realizzate da Rufus Thomas tra il 1950 e il 1957, comprese quelle di grande
successo realizzate per le etichette Sun, Chess, Bullet, Star Talent e Meteor.
HOODOO RECORDS
8436028696338
263380
JEWEL BOX
2010
R&B
Rufus Thomas è uno dei personaggi più
amati della storia del soul-funk e
l'ambasciatore del celebre "Memphis
Sound".
01 I’ll Be A Good Boy 2:52
02
I’m
So
Worried
2:46
03
Who’s
That
Chick
2:38
04
Double
Trouble
2:33
05
Beer
Bottle
Boogie
2:57
06 Gonna Bring My Baby Back 2:24
07
Night
Workin’
Blues
2:42
08 Why Did You Dee Gee? 2:29
09 Crazy About You Baby 2:28
10 No More Doggin Around (Ain’t Gonna
Be
Your
Dog)
2:37
11
Juanita
3:30
12
Decorate
The
Counter
2:24
13
Married
Woman
2:44
14
I’m
Off
That
Stuff
2:59
15 Bear Cat (The Answer To Hound Dog)
2:49
16
Walkin’
In
The
Rain
2:19
17 Tiger Man (King Of The Jungle) 2:45
18
Save
That
Money
2:38
19
The
Easy Livin’
Plan
2:49
20 I’m Steady Holdin’ On 3:14
SHARPE RAY
GONNA LET IT GO THIS TIME
HOODOO RECORDS
8436028696345
263381
JEWEL BOX
2010
RNR
Uno degli artisti più amati da Delbert McClinton e Doug Sahm, Ray Sharpe è uno dei pochi
musicisti neri che sia riuscito a mescolare con successo rock& roll, blues e musica country.
Sharpe è stato definito un musicista di “black rockabilly” e il suo stile texano ingloba tutti i
fermenti degli albori del rock. Come autore, Ray Sharpe ha preso da Chuck Berry il gusto
dell’ironia e l’uso dei giochi di parole nelle sue canzoni. Come chitarrista, ha miscelato lo stile
di Albert King con il rockabilly più libero e sfrenato. Le canzoni di Ray Sharpe sono state
registrate da artisti come Neil Young, Danny James e JB Hutto, e il suo stile ha
profondamente influenzato anche un rocker come Bobby Fuller. È anche interessante notare
che due sessioni di registrazioni di Sharpe del 1966, sotto la direzione di King Curtis, vedono
la partecipazione di un giovane Jimi Hendrix alla chitarra. Questa compilation raccoglie una
serie di registrazioni realizzate da Ray Sharpe per le etichette Jamie, Hamilton, Trey e
Central Park tra il 1958 e il 1960.
Ray Sharpe è uno dei pochi musicisti
neri che sia riuscito a mescolare con
successo rock& roll, blues e musica
country.
"GONNA LET IT GO THIS TIME"
raccoglie una serie di registrazioni
realizzate da Ray Sharpe per le etichette
Jamie, Hamilton, Trey e Central Park tra
il
1958
e
il
1960.
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
Long
John
Monkey’s
Uncle
Gonna Let It Go This Time
That’s The Way I Feel
Kewpie
Doll
Justine
There’ll
Come
A
Day
Linda
Lu
Red Sails In The Sunset
Silly
Dilly
Millie
T.A.
Blues
Given’up
For
You
My
Love
Oh
My
Babe’s
Gone
Bermuda
Kewpie Doll (Alternate Take)
Dallas
Long John (Alternate Take)
T.A. Blues (Alternate Take)
On The Street Where You Live
2:43
2:23
2:36
1:54
2:31
2:26
2:08
2:08
2:12
2:17
2:57
2:22
2:45
2:09
2:33
2:39
2:38
2:42
2:58
2:17
THE CADILLACS
THE FABULOUS CADILLACS (+ THE CRAZY CADILLACS)
Con il loro stile unico The Cadillacs si sono conquistati di diritto un posto tra i migliori gruppi
vocali R&B di tutti i tempi. Fondati nel 1953, hanno iniziato la loro carriera discografica nel
1954 e si sono imposti subito con la loro miscela di rhythm & blues, rock & roll e gioioso doowop. Questa pubblicazione ripropone i due primi lp dei The Cadillacs, entrambi pubblicati per
l’etichetta Jubilee: The Fabulous Cadillacs (1957), and The Crazy Cadillacs (1959). Entrambi
gli album sono composti da singoli pubblicati a partire dal 1954 dalla Josie Records tra cui
troviamo perle dell’R&B come "Zoom", "I Wonder Why", "No Chance", e il loro più grande
successo: "Speedoo". Come ulteriore bonus sono stati aggiunti altri sei brani registrati dal
gruppo in quello stesso periodo.
HOODOO RECORDS
8436028697298
263382
JEWEL BOX
2010
R&B
The Cadillacs sono considerati uno tra i
migliori gruppi vocali R&B di tutti i
tempi.
01
Zoom
2:26
02
I
Wonder
Why
2:10
03
Sympathy
2:32
04
Woe
Is
Me
2:56
05
That’s
All
I
Need
2:36
06
Wishing
Well
2:31
07
Speedo
2:22
08
Down
The
Road
2:30
09
You
Are
2:29
10
The
Girl
I
Love
2:32
11
No
Chance
2:42
12
Sugar
Sugar
2:22
The
Crazy
Cadillacs
13
My
Girl
Friend
1:55
14
Broken
Heart
2:51
15
Betty
My
Love
2:52
16
Shock-A-Doo
2:17
17
Gloria
2:55
18
Zoom-Boom-Zing
2:44
19 Don’t Be Mad With My Heart 2:28
20
Window
Lady
2:51
21
Why
1:50
22
Carelessly
2:36
23 Baby’s Comin’ Home To Me 2:23
24
Let
Me
Explain
2:55
Bonus
Tracks
25
Copycat
2:11
26
Dumbell
2:26
27
Holy
Smoke
Baby
2:36
28
Peek-A-Boo
2:13
29
A’
Looka
Here
1:59
30
Cool
It
Fool
1:58
HOODOO RECORDS
8436028697304
263383
JEWEL BOX
2010
R&B
RILEY BILLY LEE
ROCK WITH ME BABY
Una delle più favolose voci rockabilly :
Billy
Lee
Riley.
Una delle più favolose voci rockabilly e storico artista della leggendaria etichetta discografica
Sun, Billy Lee Riley è ricordato ancora oggi per alcuni suoi brani che sono diventati dei
classici del rock & roll come “Red Hot” and “Flying Saucers Rock & Roll”. La sua musica era
esplosiva, selvaggia, ribelle e senza compromessi. Oltre ad essere un eccellente cantante
Billy Lee Riley suonava la chitarra elettrica, la batteria, l’armonica e vari altri strumenti . Il suo
stile miscelava blues, R&B e country, e con il suo gruppo The Little Green Men, Billy Lee
Riley ha contribuito a creare the Sun Sound”. Questa compilation raccoglie una grande
varietà di brani rock & roll e rockabilly registrati da Billy Lee Riley per la Sun Records tra il
1956 e il 1960, tra cui i suoi più grandi successi.
La sua musica è esplosiva, selvaggia,
ribelle
e
senza
compromessi.
01
Betty
And
Dupree
2:15
02 Flyin’ Saucers Rock ‘N’ Roll 2:04
03
Red
Hot
2:33
04 Got The Water Boiling 2:10
05
That’s
Right
2:04
06
No
Name
Girl
1:55
07
Rock
With
Me
Baby
2:15
08
Pearly
Lee
2:39
09 Baby, Please Don’t Go 2:10
10
Dark
Muddy
Bottom
2:27
11 When A Man Gets The Blues 3:39
12 Down By The Riverside 2:18
13 Your Cash Ain’t Nothin’ But Trash
1:01
14 Come Back Baby (One More Time)
2:16
15
Trouble
Bound
2:46
16
Sweet
William
1:57
17 Open The Door Richard 2:23
18
Searchin’
2:36
19 Saturday Night Fish Fry 1:37
20
Billy’s
Blues
1:34
21
Folsom
Prison
Blues
0:42
22
College
Man
2:42
23
Let’s
Talk
About
Us
2:32
24
I
Want
You
Baby
1:55
25
Wouldn’t
You
Know
3:17
26
Swanee
River
Rock
2:18
Silvia Valderrama
Ufficio Stampa - EGEA Music
C.so Mazzini, 12 - 12037 SALUZZO (CN)
Tel. +39 0175 217323
Fax. +39 0175 475154
E-Mail: [email protected]
Skype: silvia valderrama
http://www.egeamusic.com