A 150 anni dall’ ”Origine della specie” SCIENZE SOCIALI: A QUALCUNO PIACE DARWIN Le origini del Darwinismo sociale A 150 anni dall’ ”Origine della specie” Thomas Robert Malthus “Saggio sul principio di popolazione” (1798) Charles Darwin “L’origine della specie” (1859) Auguste Comte “Corso di filosofia positiva” (1830) Herbert Spencer “First Principles” (1860) A 150 anni dall’ ”Origine della specie” Thomas Robert Malthus Attribuisce principalmente alla pressione demografica la diffusione della povertà e della fame in molte aree del pianeta e propugna un energico controllo delle nascite, al fine di evitare il deterioramento dell’ecosistema terrestre e l’erosione delle risorse naturali non rinnovabili. Nel "Saggio sul principio della popolazione", scritto nel 1798, Malthus sostiene che la crescita demografica non è ricchezza per lo stato, stato come credeva la maggior parte degli studiosi dell’epoca. Dunque, per contrastare la miseria sono efficaci i “freni preventivi” ,come il posticipo dell’età matrimoniale e la castità prematrimoniale, e i “freni repressivi”,come le guerre e le carestie. A 150 anni dall’ ”Origine della specie” Auguste Comte Fondatore della filosofia positiva, ideò la “legge legge dei tre stadi” stadi per dare una spiegazione allo svolgersi della storia e alla trasformazione delle diverse società. Identificò così tre fasi di sviluppo : Stadio TEOLOGICO Stadio METAFISICO Stadio POSITIVO Nei primi due l'umanità non ha fatto altro che ricercare la natura intima degli esseri, le cause prime e finali dei fenomeni naturali, attribuendo la funzione originaria ad agenti soprannaturali. Nello stadio positivo la ragione umana, riconosciuta l'impossibilità di giungere a conoscenze assolute, abbandona queste ricerche, rinuncia ad indagare sull'origine e sul destino dell'universo e mira a scoprire le leggi effettive dei fenomeni. A 150 anni dall’ ”Origine della specie” Charles Darwin Con la teoria dell’evoluzione, basata sulla selezione naturale, rivoluzionò la concezione tradizionale dell’origine delle specie viventi. Egli sosteneva che tra i vari individui vi fosse una continua lotta per la sopravvivenza, e che in questa lotta prevalgono i più adatti alle condizioni di vita in cui si trovano, trasmettendo i loro caratteri ai discendenti. Il pensiero scientifico di Darwin poggia su due principi: Primo principio: è la lotta per l’esistenza (in natura non c’è posto per tutti e le risorse naturali non sono abbastanza) Secondo principio: solo gli individui più adatti sopravvivono alla lotta per la vita, trasmettendo le loro qualità. A 150 anni dall’ ”Origine della specie” Herbert Spencer Nella sua opera fondamentale del 1862 “First Principles”, Spencer si propose l’idea di un Sistema di filosofia generale in cui cercò di elaborare una teoria che spiegasse il progresso umano e l’evoluzione cosmica e biologica. Spencer appartiene a quella corrente del Positivismo che si riaggancia saldamente alle dottrine evoluzionistiche maturate in ambito scientifico. A differenza di Darwin, che riduce l'evoluzione ad un ambito puramente biologico, Spencer parla esplicitamente di "evoluzionismo cosmico ", con l'idea che esista, oltre a quella organica, anche un'evoluzione ad essa precedente, di tipo inorganico, ed una successiva, di stampo super organico. Il Darwinismo Sociale: •Ereditarietà:le Ereditarietà:le classi subalterne trasmettono i loro caratteri genetici alle generazioni future condannate a vivere in perenne subordinazione •Lotta per la sopravvivenza: sopravvivenza: esaltazione dell’individualismo,del liberismo sfrenato,della spietata concorrenza,delle differenze sociali ed economiche PRO: Tylor (1832-1917) Galton (1822-1911) Gobineau (1816-1882) Le Bon (1841-1931) A 150 anni dall’ ”Origine della pecie” CONTRO: Boas (1858-1942) Diamond (1937-/) Marx (1818-1883) Weber (1864-1920) A 150 anni dall’ ”Origine della specie” •Tylor •Galton PRO: Sono coloro che accolgono la concezione di superiorità di una razza sull’altra. •Gobineau •Le Bon Favorevoli al darwinismo sociale …. Questi interpreti del darwinismo sociale giustificano: • l’esistenza di società rigide e chiuse • l’organizzazione sociale delle caste • la pratica del colonialismo con sottomissione dei popoli ritenuti inferiori A 150 anni dall’ ”Origine della specie” A 150 anni dall’ ”Origine della specie” •Marx •Weber •Boas •Diamond CONTRO: Non condividono l’idea di superiorità di alcune razze su altre ma la diversa possibilità di sviluppo. Contrari al darwinismo sociale questi autori sostengono che: • le società sono dinamiche • lo sviluppo sociale è multifattoriale e non unilineare • non c’è distinzione di valore tra società primitive e società evolute • il concetto di razza non è applicabile al genere umano A 150 anni dall’ ”Origine della specie” a150 anni dall’”Origine della specie” SCIENZE SOCIALI: A QUALCUNO PIACE DARWIN Darwin & La Psicologia A 150 anni dall’ ”Origine della specie” “L’uomo porta ancora impresso sul suo corpo il marchio indelebile della sua umile origine…” (Charles Darwin) “Noi esseri umani veniamo dalla naturaphisis, dalla polvere stellare, attraverso un processo durato miliardi di anni è uscito il nostro corpo: gli occhi, le mani, il cervello con i suoi miliardi di neuroni.” È l’EVOLUZIONE Descritta da CHARLES DARWIN in “l’Origine della Specie” (1859) A 150 anni dall’ ”Origine della specie” GLI ASSUNTI DI BASE DEL DARWINISMO fatti propri dalla PSICOLOGIA: Metodo dell’osservazione e della registrazione sistematica; Esistenza di variazioni fra individui appartenenti alla stessa specie; Analogie fra uomo e animale; Rapporto fra comportamento e ambiente. A 150 anni dall’ ”Origine della specie” Darwiniani: • • • PIAGET (psicologo dell’età evolutiva) L’intelligenza evolve per stadi durante l’età evolutiva. BINET (medico francese titolare del Laboratorio di psicologia della Sorbona ) e SIMON fondano la psicometria, pensano di poter misurare l’intelligenza con l’analisi fattoriale e stabilire il livello mentale dei bambini. Nascono i test per la misurazione dell’Intelligenza. FUNZIONALISTI La psiche è lo strumento per adattarsi all’ambiente, è FUNZIONE di adattamento. A 150 anni dall’ ”Origine della specie” Antidarwiniani: • PAVLOV: Le funzioni superiori (memoria, pensiero, percezioni) non sono solo naturali, ereditarie. Possono essere condizionate. • COGNITIVISMO: si segue una impostazione più sintetica. Esiste una intelligenza di base che può essere potenziata con l’esercizio. • THURSTONE e GUILFORD l’intelligenza è multifattoriale e non può essere misurata con il test. Secondo Guilford l’intelligenza è formata da cinque tipi di processi cognitivi : 1.La cognizione, 2.la memoria, 3.il pensiero convergente, 4.il pensiero divergente, 5.la valutazione. • GARDNER: teoria delle intelligenze multiple. I fattori dell’intelligenza: basi neurofisiologiche, processi cognitivi, sistemi simbolici. “CREATED FROM ANIMALS?” PERO’ in noi c’è qualcosa di più, qualcosa di superiore che Darwin non spiega: • • • • È lo spirito che ha guidato gli scienziati. Riusciamo a capire il mondo in cui siamo capitati. Comprendiamo il mondo e lo trasformiamo con la tecnica. La nostra mente è qualitativamente diversa dall’insieme di molecole di cui è costituito il nostro cervello. LA MENTE è PIU’ DEL CERVELLO • La mente vede il manifestarsi in se stessa dello spirito: è l’emozione dell’intelligenza, è creatività, è libertà e volontà, è scopertà del nostro mondo interiore. “L’UOMO è ANIMALE METAFISICO” (Schopenhauer 1817) Il corpo è la materia-mater, è una rete fitta di relazioni, prima tra organi poi a livello sottostante fra cellule, poi tra molecole, poi tra atomi, poi tra onde subnucleari… A 150 anni dall’ ”Origine della specie” A 150 anni dall’ ”Origine della specie” “...NOI SIAMO IL PUNTO DI RACCOLTA DI INFINITI LEGAMI, NOI SIAMO RELAZIONE E NON SOLO MUTAZIONE...” A 150 anni dall’ ”Origine della specie” SCIENZE SOCIALI: A QUALCUNO PIACE DARWIN DARWIN E L’ANTROPOLOGIA A 150 anni dall’ ”Origine della specie” EVOLUZIONISMO gli evoluzionisti propongono il Metodo Nomotetico studio fondato sulla spiegazione degli eventi in base a leggi universali A. Comte (1798-1857) fondatore della sociologia scientifica Comte teorizza la “legge dei tre stadi” che viene utilizzata per spiegare lo sviluppo delle società. Gli stadi presuppongono un’evoluzione sempre positiva e sono: - Teologico o Fittizio - Metafisico o Astratto - Scientifico o Positivo A 150 anni dall’ ”Origine della specie” E. B.Tylor (1832-1917) antropologo britannico Legittima una concezione della storia all’insegna del progresso sempre improntato al miglioramento con una forte influenza eurocentrica ponendo l’occidente come modernità. Lo schema evolutivo di Tylor è una sorta di modello ideale. Antropologia: scienza che confronta le varie società ponendo come modello di evoluzione la società occidentale, sviluppata e moderna. A 150 anni dall’ ”Origine della specie” L.H. Morgan (1818-1881) etnologo e antropologo statunitense Riprende gli stadi di Comte: - Stadio selvaggio (nomadismo: caccia, pesca, raccolta) - Stadio delle barbarie (rudimentale strutturazione sociale: agricoltura e allevamento) - Stadio della civiltà (raggiunto solo dalle civiltà occidentali. Nasce e si sviluppa l’economia industriale) Le terminologie utilizzate da Morgan sottolineano in modo evidente il forte etnocentrismo di cui è impregnata la sua dottrina in cui la società occidentale rappresenta il modello evolutivo di civiltà e le altre culture automaticamente sono considerate incivili e primitive. A 150 anni dall’ ”Origine della specie” A. Bastian (1826-1905) etnologo tedesco Il metodo nomotetico viene esasperato a tal punto che si ipotizza l’esistenza di idee innate uguali in tutta l’umanità. Dallo studioso viene ipotizzata un’unità psichica comune a tutto il genere umano che si sviluppa secondo stadi. A 150 anni dall’ ”Origine della specie” ANTIEVOLUZIONISMO La teoria degli antievoluzionisti si sviluppa in contrapposizione a quella evoluzionista. La prima critica che gli antievoluzionisti pongono è relativa al metodo di studio. In antitesi al metodo nomotetico gli antievoluzionisti propongono il METODO IDIOGRAFICO per cui non esistono stadi universali ma bisogna prendere in considerazione : - Epoca storica - Ambiente sociale - Contesto geografico A 150 anni dall’ ”Origine della specie” F. Boas (1858-1942) antropologo statunitense di origine tedesca Fonda due metodi di studio da applicare all’ antropologia: - Particolarismo storico - Relativismo culturale A 150 anni dall’ ”Origine della specie” A 150 anni dall’ ”Origine della specie” • Particolarismo storico • Relativismo culturale Tipologia di approccio fondato su un procedimento induttivo, basato sull’osservazione empirica, per dimostrare le strutture sociali peculiari di una società partendo dal suo specifico sviluppo storico Predica l’inesistenza di una universalità culturale sottolineando l’unicità di ogni cultura sviluppatasi secondo: - Epoca storica - Ambiente sociale - Contesto geografico Ogni cultura ha la sua unicità che la rende incomprensibile a tutti coloro che non la studiano dal suo interno. La storia è quindi una serie infinita di processi di sviluppo diversi tra loro. Critica all’Evoluzionismo Boas sostiene che: - non ci sono passaggi meccanici nella storia delle società; - non si possono confrontare le culture attraverso dati estrapolati in modo arbitrario. - non vi è un fine “assoluto” della storia che coincide con lo sviluppo e la modernità. A 150 anni dall’ ”Origine della specie” Le idee di Boas rappresentano il superamento delle tesi Tyloriane di impronta Darwiniana e la nascita dell’Antropologia Scientifica. L’etnocentrismo di cui era impregnata la dottrina degli evoluzionisti venne screditato. A 150 anni dall’ ”Origine della specie”