3B SCIENTIFIC® PHYSICS ® Kit per elettrostatica U8491500 Istruzioni per l’uso 11/07 ALF br bq 1 bp 2 bo bn 3 4 5678 9 bl bm Con questo kit, unitamente ad una macchina elettrostatica (ad es. U15310) oppure ad un generatore di Van de Graaff (ad es. U15300) è possibile eseguire numerosi esperimenti in parte storici per l’analisi dei fenomeni elettrostatici. 2.1 Dotazione (ved. figura) 1 lavagna luminosa 2 alloggiamento con elettrodo a sfera 3 ruota della punta 4 asta di frizione, in plastica, con jack da 4 mm 5 supporto di stoccaggio 6 cuscinetto a rullini con spinotto 7 stativo a gancio per doppio pendolo in midollo di sambuco 8 fascio in carta seta su asta 9 palline di midollo di sambuco (10 pezzi per scatola) bl piastra di base su spinotto e apparecchiatura per sfera in movimento bm catene di connessione (2 pezzi) bn sfera conduttrice 30 mm Ø, con spinotto bo alloggiamento con elettrodo a punta bp piede di supporto bq asta di supporto, isolata, con presa di fermo e di connessione br carillon 1. Norme di sicurezza • Prima di toccarli, scaricare i componenti sperimentali. • Prima di toccarli, scaricare la macchina elettrostatica ed il generatore di Van de Graaff. • Se si utilizza un generatore di Van de Graaff collegare la presa di terra. • Eseguire gli esperimenti solamente con sorgenti di alta tensione con corrente di cortocircuito = 15 m. 2. Descrizione, caratteristiche tecniche I componenti sperimentali sono provvisti di spinotti da 4 mm e possono quindi essere montati su uno stativo isolato, con possibilità di essere sostituiti rapidamente. Per il collegamento alla fonte di carica sono disponibili le catene di connessione fornite in dotazione, ma si possono utilizzare anche i cavi per esperimenti con connettori da 4 mm. Come fonte di carica per gli esperimenti si consiglia la macchina elettrostatica U15310. 3. Utilizzo • Gli apparecchi permettono di ottenere risultati soddisfacenti solamente se puliti e asciutti. • Prima di ogni esperimento, scaricare i componenti 10 sperimentali. • In condizioni climatiche di umidità si consiglia l’impiego di un ventilatore. • Innestare le strutture sperimentali sullo stativo e collegarle ad una macchina elettrostatica o a un generatore di Van de Graaff mediante le catene di connessione. • Osservare le norme di sicurezza (Fig. 3) 4. Esempi di esperimenti 4.1 Scarica della punta (fig.1) • Montare la ruota della punta (3) sul cuscinetto a rullini (6) sullo stativo, creare un collegamento alla fonte di carica e trasmettere la carica. • La ruota della punta incomincia a ruotare, poiché la carica scorre rapidamente dalle punte che agiscono da ugelli. • Incrementando l’alimentazione della carica, aumenta la velocità del moto rotatorio. 4.4 Carillon (fig. 4) • Montare il carillon (16) sullo stativo, creare il collegamento alla fonte di carica ed incrementare lentamente la quantità di carica inviata, fino a quando i battagli battono contro la campana. • Attenzione! Una quantità eccessiva di carica determina scariche disruptive tra i supporti. • I battagli si caricano mediante processi elettrostatici e vengono attirati e/o respinti dalle campane. • Quando il battaglio tocca le campane si produce una scarica che fa oscillare all’indietro il battaglio. Il processo inizia nuovamente mediante carica contraria. (Fig. 1) 4.2 Doppio pendolo (fig. 2) • Appendere allo stativo un doppio pendolo in midollo di sambuco sullo stativo a gancio (7), creare un collegamento alla fonte di carica e trasmettere una carica. • Poiché le parti in midollo di sambuco si caricano con lo stesso nome, si respingono. • Il doppio pendolo è un semplice elettroscopio. (Fig. 4) 4.5 Lavagna luminosa (fig. 5) • Montare la lavagna luminosa (1) sullo stativo, creare il collegamento alla fonte di carica ed incrementare lentamente la quantità di carica inviata. • Con una tensione sufficientemente alta si producono scariche luminose attraverso gli interspazi dei tracciati dei conduttori sulla lavagna luminosa. (Fig. 2) 4.3 Fascio in carta seta (fig. 3) • Montare il fascio in carta seta (8) sullo stativo, creare il collegamento alla fonte di carica ed incrementare lentamente la quantità di carica inviata. • Le strisce di carta si respingono reciprocamente, si drizzano su tutti i lati creando uno schermo • Anche il fascio in carta seta è un semplice elettroscopio. (Fig. 5) 11 4.6 Ballo elettrico (fig. 6) • Montare la piastra di base (dal 10) sullo stativo, collocarvi sopra le parti in midollo di sambuco (58 pezzi) e porvi sopra l’alloggiamento con elettrodo a sfera. • Creare il collegamento alla fonte di carica ed incrementare lentamente la quantità di carica inviata, fino a quando le parti in midollo di sambuco incominciano a ballare. • Interrompere l’alimentazione della carica ed osservare il processo. • Le parti in midollo di sambuco vengono respinte dalla piastra di base per la carica con lo stesso nome e cedono la loro carica e/o vengono caricate in modo inverso, se si avvicinano all’elettrodo a sfera. Cadono all’indietro ed il processo inizia da capo nonostante l’interruzione dell’alimentazione della carica, poiché è ancora presente una quantità sufficiente di carica statica. l’elettrodo a sfera, si respingono e precipitano sulla piastra di base con carica opposta. (Fig. 7) 4.8 Apparecchiatura per sfera in movimento (fig. 8) • Montare la piastra di base e l’apparecchiatura per sfera in movimento (10) sullo stativo. Fare attenzione che i distanziali dell’apparecchiatura per sfera in movimento siano inseriti senza creare spigoli. • Collocare la sfera pulita e asciutta sulla piastra di base in modo tale che tocchi il bordo dell’elettrodo circolare superiore. • Creare il collegamento alla fonte di carica ed alimentare lentamente le cariche, fino a quando la sfera viene respinta ed incomincia a muoversi. Quantità eccessive di carica producono solamente scariche disruptive. • La sfera viene caricata in modo diverso e l’effetto dinamico risultante determina un movimento di corsa, per il quale la sfera si carica e scarica continuamente. • Nel caso in sui la sfera ruoti solamente intorno al proprio asse, è necessario uimpulso. (Fig. 6) 4.7 Apparecchio per l’assorbimento del fumo (fig. 7) • Montare la piastra di base (dal 10) sullo stativo, spingervi sopra l’alloggiamento con elettrodo a sfera (13) e creare il collegamento alla fonte di carica • Soffiare nell’alloggiamento il fumo di una sigaretta o di una candela fumogena. • Alimentare lentamente le cariche, fino a quando il fumo il fumo precipita. • Ripetere il processo. • Le particelle di fumo vengono caricate mediante (Fig. 8) 12 3B Scientific GmbH • Rudorffweg 8 • 21031 Hamburg • Germania • www.3bscientific.com • Con riserva di modifiche tecniche