ESERCIZIO N.1 Sia dato il seguente Stato Patrimoniale della società Fraxa alla chiusura dell’esercizio 2001 B) IMMOBILIZZAZIONI I Immobilizzazioni immateriali 1) costi impianto e ampl. 2) costi R&S e pubblicità 3) brevetti 4) marchi 5) avviamento II Immobilizzazioni materiali 3) terreni e fabbricati 4) impianti e macchinario III Immobilizzazioni finanziarie 1) partecipazioni in: d) altre imprese 4) azioni proprie Totale immobilizzazioni C) ATTIVO CIRCOLANTE I Rimanenze 4) prodotti finiti e merci II Crediti 1) verso clienti 5) verso altri IV Disponibilità liquide 1) depositi bancari e postali 3) denaro e valori in cassa Totale attivo circolante TOTALE ATTIVITA' Stato Patrimoniale al 31.12.2001 A) PATRIMONIO NETTO I Capitale 200 III Riserve da rivalutazione 300 IV Riserva legale 50 V Riserva per azioni proprie 80 VII Altre riserve riserva straordinaria VIII Utili portati a nuovo 660 IX Utile dell'esercizio 110 Totale C) TFR D) DEBITI 170 3) debiti verso banche 200 6) debiti verso fornitori 1.770 11) debiti tributari 13) altri debiti Totale 180 1.000 50 200 230 190 220 110 2.000 90 100 50 110 350 340 30 20 10 580 2.350 TOTALE PASSIVITA' 2.350 Quanto possono distribuire gli amministratori ai soci dell’utile netto dell’anno in base a quanto previsto dal Codice Civile? Il candidato indichi le motivazioni per la soluzione prescelta. SOLUZIONE N.1 La distribuzione dell’utile d’esercizio in presenza di oneri pluriennali tra le attività di Stato Patrimoniale dipende dalla possibilità di coprire i suddetti oneri, per la parte non ancora ammortizzata, con riserve disponibili. Solo a seguito di tale operazione sarà possibile distribuire utile ai soci. Nel caso in esame gli oneri pluriennali da considerare sono rappresentate, dalle spese di ricerca e sviluppo e di pubblicità (200) e dai costi di impianto e ampliamento (300), per un totale di 500. La Riserva Legale ha già raggiunto il 20% del Capitale Sociale, ma non ha ancora superato tale limite, pertanto non sarà necessario destinare il 5% dell’utile alla suddetta riserva. Oneri Pluriennali 1) costi impianto e ampl. 2) costi R&S e pubblicità TOTALE 200 300 500 TOTALE 0 30 0 190 220 440 Riserve disponibili IV Riserva legale V Riserva per azioni proprie VII Altre riserve riserva straordinaria VIII Utili portati a nuovo Utile distribuibile IX Utile dell'esercizio 5% a riserva legale Oneri pluriennali non coperti dalle riserve 50 110 0 60 ESERCIZIO N.2 La Società per Azioni Larus dispone alla data del 31.12.95 di un Capitale Sociale di Lire 800.000.000 e di riserve patrimoniali per Lire 200.000.000 così ripartite: a) Lire 120.000.000 Riserva Legale b) Lire 80.000.000 Riserva Straordinaria Il Capitale Sociale è suddiviso in n° 800.000 azioni. Il 2 aprile 1996 l’Assemblea delibera che l’utile dell’esercizio 1995, pari a Lire 30.000.000, sia interamente devoluto a riserva, nel rispetto dei limiti di legge. Delibera inoltre l’acquisto di n° 60.000 azioni proprie al fine di evitare pericolose speculazioni sul mercato. La delibera di acquisto in argomento è puntualmente eseguita dagli Amministratori il 6 maggio 1996. Il 2 aprile 1997 l’Assemblea delibera che l’utile dell’esercizio 1996, pari a Lire 20.000.000, sia distribuito per la parte consentita dalle norme di legge agli azionisti. Delibera inoltre l’acquisto di n° 18.000 azioni proprie. Gli amministratori in data 8 maggio 1997 acquistano n° 20.000 azioni. Il 9 maggio 1998 non è stata alienata alcuna delle azioni proprie acquistate dalla Larus. Il candidato: - verifichi il rispetto dei requisiti di legge per l’acquisto delle azioni proprie nel 1996 e nel 1997; - effettui le scritture in partita doppia relative all’acquisto delle azioni proprie in data 6 maggio 1996 e 8 maggio 1997; - evidenzi, con le relative scritture, quanto accadrà il 9 maggio ed a quanto ammonta a tale data la riserva straordinaria. SOLUZIONE N.2 1996 Scritture relative alla destinazione dell’utile. 2/4/96 a Diversi a Riserva Legale a Riserva straordinaria Utile d’esercizio 30.000.000 1.500.000 28.500.000 Verifica dei limiti imposti dalla legge per l’acquisto delle proprie azioni. 10% CS ------------- = VN azioni 800.000.000 x 0,1 -----------------------1.000 = 80.000 (n° max azioni acquistabili) Acquistando n° 60.000 azioni si rispettano i limiti di legge. Le scritture in p.d. saranno: Azioni Proprie 6/5/96 a Banca c/c 60.000.000 Riserva Straordinaria 6/5/96 a Riserva Azioni Proprie 60.000.000 1997 Scritture relative alla destinazione dell’utile. Utile d’esercizio 2/4/97 a Diversi a Riserva Legale a Azionisti c/dividendi 20.000.000 1.000.000 19.000.000 Scritture relative all’acquisto delle proprie azioni. Azioni Proprie 8/5/97 a Banca c/c 20.000.000 Riserva Straordinaria 8/5/97 a Riserva Azioni Proprie 20.000.000 L’acquisto di azioni proprie è avvenuto in violazione della delibera assembleare; gli amministratori saranno pertanto chiamati ad alienare le azioni in esubero o ridurre la corrispondente parte di Capitale Sociale entro un anno. 1998 Le azioni, fino alla data del 9 maggio, non sono state vendute, pertanto verrà ridotto il Capitale Sociale per la corrispondente parte: Capitale Sociale 9/5/98 a Azioni Proprie 2.000.000 Riserva Azioni Proprie 9/5/98 a Riserva Straordinaria 2.000.000 Riserva Straordinaria Saldo al 31.12.95 Utile ‘95 Costituzione RAP ‘96 Costituzione RAP ‘97 60.000.000 20.000.000 TOTALE Annullamento AP ‘98 80.000.000 TOTALE Saldo al 9/5/98 80.000.000 28.500.000 2.000.000 110.500.000 30.500.000 ESERCIZIO N.3 La società RUFFIX S.p.A. ha acquistato nel 1997 il 100% della società SHYU pagando 10.000 milioni di euro. Il patrimonio netto della società SHYU a tale data era di 7.500 milioni di euro. La società SHYU distribuisce di norma 120 milioni di euro di dividendi. Ai fini della valutazione in base al criterio del patrimonio netto, ci sono rettifiche da apportare per il consolidato avendo avuto luogo nell’anno in esame una perdita infragruppo di 100 milioni di euro, mentre non ci sono rettifiche ai fini del rispetto degli artt. 2423 e 2423 bis. L’eventuale maggior costo è interamente attribuibile all’avviamento. Nell’esercizio 1998 il valore della partecipazione SHYU con il metodo del patrimonio netto è 7.200 milioni di euro. Nell'esercizio 1999 il valore della partecipazione SHYU con il metodo del patrimonio netto è 8.000 milioni di euro. Nell'esercizio 2000 il valore della partecipazione SHYU con il metodo del patrimonio netto è 8.500 milioni di euro. Nell’esercizio 2001 vendo la partecipazione SHYU a 8.300 milioni di euro. Effettuare le valutazioni di bilancio in base al codice civile e le connesse scritture inerenti la posta in esame dal 1997 al 2001. SOLUZIONE N.3 Calcolo del Patrimonio Netto (equity) 7.500 100 0 -120 7.480 Patrimonio Netto (+/-) rettifiche richieste dalla redazione del bilancio consolidato (+/-) rettifiche richieste dalla rappresentazione veritiera e corretta (-) dividendi deliberati Valore da iscrivere Scritture di acquisto Partecipazione Diversi Partecipazione Maggior costo Avviamento x/x/1997 a Banca c/c x/x/1997 a Partecipazione 10.000 10.000 7.480 2.520 x/x/1997 a Maggior costo 2.520 Scritture al 31.12.1997 Amm.to avviamento Conto Economico Stato Patrimoniale Stato Patrimoniale 31/12/1997 a Avviamento 31/12/1997 a Amm.to avviamento 31/12/1997 a Partecipazione 31/12/1997 a Avviamento 504 504 7.480 2.016 Scritture al 31.12.1998 Il valore della partecipazione calcolata con il metodo del patrimonio netto è inferiore a quello presente in bilancio e relativo all’esercizio precedente: si dovrà pertanto procedere ad una svalutazione della partecipazione in esame. Svalutazione Amm.to avviamento Conto Economico Conto Economico Stato Patrimoniale Stato Patrimoniale 31/12/1998 a Partecipazione 31/12/1998 a Avviamento 31/12/1998 a Svalutazione 31/12/1998 a Amm.to avviamento 31/12/1998 Partecipazione 31/12/1998 Avviamento 280 504 280 504 7.200 1.512 Scritture al 31.12.1999 Il valore della partecipazione calcolata con il metodo del patrimonio netto è superiore sia a quello presente in bilancio e relativo all’esercizio precedente che a quello al quale era stata iscritta per la prima volta in bilancio: si dovrà pertanto procedere ad una ripresa di rettifica del valore della partecipazione fino a concorrenza di quanto iscritto originariamente in bilancio ed una contestuale rivalutazione, con conseguente creazione della riserva non disponibile, fino a concorrenza dell’attuale valore della partecipazione. Partecipazione Ripresa di rettifica Rivalutazione Amm.to avviamento Conto Economico Stato Patrimoniale Riserva non distribuibile Stato Patrimoniale 31/12/1999 a Diversi a Ripresa di rettifica a Rivalutazione 31/12/1999 a Conto Economico 31/12/1999 a Riserva non distribuibile 31/12/1999 a Avviamento 31/12/1999 a Amm.to avviamento 31/12/1999 a Avviamento 31/12/1999 a Stato Patrimoniale 31/12/1999 a Partecipazione 800 280 520 280 520 504 504 1.008 520 8.000 Scritture al 31.12.2000 Il valore della partecipazione calcolata con il metodo del patrimonio netto è inferiore a quello presente in bilancio e relativo all’esercizio precedente: si dovrà pertanto procedere ad una svalutazione della partecipazione in esame. Partecipazione Rivalutazione Amm.to avviamento Conto Economico Stato Patrimoniale Riserva non distribuibile Stato Patrimoniale 31/12/2000 a Rivalutazione 31/12/2000 a Riserva non distribuibile 31/12/2000 a Avviamento 31/12/2000 a Amm.to avviamento 31/12/2000 a Avviamento 31/12/2000 a Stato Patrimoniale 31/12/2000 Partecipazione 500 500 504 504 504 1.020 8.500 La vendita della partecipazione al 2 gennaio 1998 avrebbe comportato la relativa mancata svalutazione alla fine dello stesso anno. Scritture di vendita della partecipazione La vendita ha luogo ad un prezzo inferiore al valore che la partecipazione presenta in bilancio; inoltre, in sede di alienazione della partecipazione, deve essere eliminata la parte residuale del costo dell’avviamento,in quanto successiva permanenza dello stesso in bilancio perderebbe di significato. Si rileverà pertanto una minusvalenza. Diversi Banca c/c Minusvalenza Riserva non distribuibile Conto Economico Utilizzo ris. non distrib. Riserva non distribuibile Riserva distribuibile x/x/2001 a Diversi a Partecipazione a Avviamento x/x/2001 a Utilizzo ris. non distrib. 31/12/2001 a Minusvalenza 31/12/2001 a Conto Economico 31/12/2001 a Riserva distribuibile 31/12/2001 a Stato Patrimoniale 9.040 8.300 740 8.500 540 740 740 740 280 280 ESERCIZIO N.4 Al 31.12.1999 l’impresa Tassaq ha crediti iscritti in contabilità per Lire 2.500 miliardi e ha un fondo svalutazione crediti residuo per Lire 100 miliardi. Gli amministratori esaminano tale voce ai fini dell’iscrizione in bilancio sulla base di un campione di Lire 5 miliardi che risulta così composto: - Lire 3,5 miliardi crediti vivi - Lire 1,2 miliardi crediti incagliati - Lire 800 milioni crediti in sofferenza. Il candidato determini se, ipotizzando delle percentuali di svalutazione del 2% per i crediti vivi, del 30% per i crediti incagliati, del 95% per i crediti in sofferenza, devono essere effettuati ulteriori accantonamenti al fondo svalutazione crediti ed effettui le relative scritture di fine esercizio. SOLUZIONE N.4 Calcolo della svalutazione applicabile a ciascuna tipologia di crediti e della svalutazione totale Tipologie di crediti Importo Vivi Incagliati In sofferenza 3.500.000.000 1.200.000.000 800.000.000 Totale 5.500.000.000 Percentuale di svalutazione Svalutazione 2% 30% 95% 70.000.000 360.000.000 760.000.000 1.190.000.000 Calcolo della percentuale di svalutazione Svalutazione totale 1.190.000.000 Percentuale di svalutazione = ------------------------------- = ------------------- = 23,80 % Numerosità del campione 5.500.000.000 Calcolo del fondo svalutazione crediti totale FSC = Crediti iscritti in contabilità x Percentuale di svalutazione = 2.500.000.000.000 x 23,80% = = 595.000.000.000 Calcolo dell’accantonamento da effettuare Accantonamento = FSC totale – FSC preeistente = 595.000.000.000 - 100.000.000.000 = = 495.000.000.000 Scritture in partita doppia Accantonamento FSC FSC 31/12/1999 a FSC 31/12/1999 Stato Patrimoniale 495.000.000.000 595.000.000.000 ESERCIZIO N.5 Calcolare il valore delle rimanenze di prodotti della società Zimox secondo il Codice Civile e secondo il fine Beta ponendo in evidenza i vari componenti che alla formazione di tale valore concorrono. I dati a disposizione del candidato sono i seguenti: - costi diretti 4.900 - costi indiretti di produzione 620 - costi indiretti amministrativi 510 - costi indiretti di distribuzione 220 - costi indiretti finanziari 330 - costi comuni sostenuti dopo il 31/12 290 - costi speciali sostenuti dopo il 31/12 380 - tasso di congrua remunerazione sul capitale 12% - valore di presunto realizzo 6.700 (dopo tre mesi) - capitale netto 4.000 - fatturato complessivo dell’impresa 12.000 Quale sarebbe stato il valore delle rimanenze con entrambi i criteri se il valore di presunto realizzo anziché 6.700 fosse stato 6.200? SOLUZIONE N.5 Secondo il Codice Civile, la valutazione deve essere effettuata al minore fra costo e valore di mercato. In questo caso abbiamo: COSTO = + + + + costi diretti costi indiretti di produzione costi indiretti amministrativi costi indiretti finanziari 4.900 620 510 330 6.360 VALORE DI MERCATO = Valore di presunto realizzo = 6.700 Poiché il costo è inferiore al valore di mercato, valuto al costo (6.360). Secondo Beta, il valore delle rimanenze è dato dal valore di presunto realizzo al quale vanno sottratti i costi comuni e speciali e la congrua remunerazione sul fatturato. Nel caso in esame, tuttavia, conosciamo la congrua remunerazione sul capitale, che è necessario trasformare in congrua remunerazione sul fatturato al fine di valorizzare le rimanenze. Dalla formula: ROE = Reddito Netto ----------------Fatturato x Fatturato ----------------Capitale Netto otteniamo la formula inversa: Reddito Netto ----------------Fatturato = ROE ----------------Fatturato ----------------Capitale Netto sostituiamo i dati noti: Reddito Netto ----------------Fatturato = 0,12 ----------------12.000 ----------------4.000 = 0,04 Il valore determinato esprime la congrua remunerazione annuale sul fatturato; poiché il valore del fatturato presente nei dati dell’esercizio fa riferimento ad un trimestre, sarà necessario dividere il valore sopra calcolato per quattro (numero dei trimestri in un anno). Congrua remunerazione trimestrale = Congrua remunerazione annua : 4 = 0,01 Congrua remunerazione = Fatturato (relativo alle rimanenze) x 0,01 = = 6.700 x 0,001 = 67 In base ai valori determinati, possiamo calcolare il valore delle rimanenze: Valore di presunto realizzo (Costi comuni) (Costi speciali) (Congrua remunerazione) 6.700 290 380 67 VALORE DI PRESUNTO REALIZZO NETTO 5.963 Vediamo ora quale sarebbe stato il valore delle rimanenze con entrambi i criteri se il valore di presunto realizzo netto anzichè 6.700 fosse stato di 6.200. Secondo il Codice Civile, nel caso specifico il costo sarebbe stato superiore al valore di mercato (6.360 > 6.200) e pertanto la valutazione avrebbe avuto luogo al valore di mercato (presunto realizzo). Per beta si sarebbe avuto: Congrua remunerazione = Fatturato (relativo alle rimanenze) x 0,01 = = 6.200 x 0,001 = 62 In base ai valori determinati, possiamo calcolare il valore delle rimanenze: Valore di presunto realizzo (Costi comuni) (Costi speciali) (Congrua remunerazione) 6.700 290 380 62 VALORE DI PRESUNTO REALIZZO NETTO 5.968 ESERCIZIO N.6 Nel corso dell’esercizio 19xx la società Cayorico ha costruito un impianto in economia, sostenendo i seguenti costi costi delle materie prime costi della manodopera diretta costi diretti non industriali costi diretti industriali 500 300 55 70 Al 31/12 dello stesso anno, gli amministratori, in sede di assestamento delle scritture contabili, decidono di ammortizzare l’impianto costruito in economia mediante quote decrescenti, assegnando allo stesso un valore di radiazione pari a 305 ed un orizzonte temporale di 3 anni. L’ultimo bilancio della società Cayorico evidenzia i seguenti dati storici: Costo materie prime Costo mano d’opera diretta Costi diretti industriali Costi indiretti industriali Costi di Ricerca e Sviluppo Costi amministrativi Costi di vendita Costi finanziari Costi tributari Costi diretti non industriali 27.000 33.000 5.400 6.000 4.500 7.500 --10.500 15.000 3.500 Determini il candidato: 1. Il valore V0 dell’impianto costruito in economia 2. Il piano di ammortamento a quote decrescenti con il metodo Cole SOLUZIONE N.6 COSTI DELL’IMPRESA (ultimo bilancio) (Euro) V0 EFFETTIVO (Euro) QUOTE Costo materie prime 27.000 è obiettivo Costo materie prime 500 Costo mano d’opera dir. 33.000 è obiettivo Costo mano d’opera dir. 300 Costo primo 60.000 è obiettivo Costo primo 800 Costi diretti ind.li 5.400 è obiettivo Costi diretti ind.li 70 Costi indiretti ind.li 6.000 10% del costo I Costi indiretti ind.li 80 Costo di produzione 71.400 Costo di produzione 950 Costi R&S 4.500 7,5% del costo I Costi R&S 60 Costi amministrativi 7.500 12,5% del costo I Costi amministrativi 100 Costi di vendita 0 Costi finanziari non imputati 10.500 17,5% del costo I Costi di vendita 0 Costi finanziari 140 Costi tributari 15.000 25% del costo I Costi tributari 200 Costi diretti non ind.li 3.500 è obiettivo Costi diretti non ind.li 55 Costo complessivo 112.400 Costo complessivo 1.505 Il valore V0 dell’impianto sul quale applicare il processo di ammortamento è pari ad euro 1.505. Procediamo ora alla compilazione del piano di ammortamento con il metodo Cole. Sidetermina dapprima il coefficiente qx. qx = V0 − Vn ∑ n t i =1 i = 1.505 − 305 1.200 = = 200 1+ 2 + 3 6 Moltiplicando il coefficiente appena determinato per ciascuno degli anni di ammortamento si ottiene il piano a quote decrescenti. q1 = q x ⋅ 3 = 200 ⋅ 3 = 600 q 2 = q x ⋅ 2 = 200 ⋅ 2 = 400 q3 = q x ⋅ 1 = 200 ⋅ 1 = 200