1
Vita di
coppia e
sessualità
Un opuscolo per persone con HIV
e i loro partner
I rapporti e la sessualità sono
aspetti importanti della vita, anche per i soggetti sieropositivi.
L’HIV è oggi una malattia cronica trattabile che permette di
condurre per molti anni una vita professionale e sentimentale
pressoché normale. Affinché ciò possa verificarsi è tuttavia
necessario, da un lato, disporre di un buon supporto medico,
dall’altro, saper convivere con l’infezione nella vita di tutti
i giorni.
2
L’importante è essere consapevoli che l’infezione da HIV è una
normale malattia e non una punizione. Quel che è stato è stato,
ora si tratta di vivere il presente e di guardare al futuro. Con il
tempo, le persone sieropositive imparano che la vita – anche quella sentimentale e sessuale – continua. Si verifica, in altre parole,
una normalizzazione della malattia e, purché vengano osservate
alcune regole, una parte delle persone interessate può addirittura
avere dei rapporti sessuali senza ricorrere al preservativo.
Il presente opuscolo offre una panoramica su temi quali
relazioni e sessualità in presenza di un’infezione da HIV. Forse
non risponderà a tutte le domande, ma fornisce sicuramente
numerose informazioni che vi faranno sentire più rilassati e
ritrovare la gioia del piacere.
Non è tuttavia escluso che rimangano delle incertezze o sorgano nuove domande. Trattandosi di una dimensione intima
e privata, per la maggior parte delle persone non è infatti facile
parlare di sessualità. I medici e gli specialisti in HIV del nostro
servizio di consulenza sono persone con una formazione apposita
attente e sensibili alle vostre domande, ansie e incertezze. La
fiducia è infatti indispensabile affinché voi e i vostri cari possiate
parlare in modo aperto delle vostre preoccupazioni, dei vostri
rapporti e della vostra sessualità.
Sommario
Sesso e HIV
Misure per una protezione sicura
Rischi e protezione in breve
Malattie sessualmente trasmissibili (MST)
Farmacia di pronto intervento: preservativi e PEP
HIV e relazioni Punibilità di una contaminazione da HIV
Migranti
Desidare e avere un figlio
Metodi anticoncezionali
Salute: HIV e corpo – HIV e psiche
Droghe, HIV e sesso
Il mio team di consulenti
Diritti e obblighi del paziente
Internet
Parole chiave
Indirizzi
Pubblicazioni
Colophon
Editore
Aiuto Aids Svizzero e
Ufficio federale della sanità pubblica
Il presente opuscolo è stato finanziato da
Ufficio federale della sanità pubblica, Abbott AG,
Boehringer Ingelheim (Schweiz) GmbH,
Merck Sharp & Dohme-Chibret SA,
GlaxoSmithKline SA, GILEAD Sciences.
Ringraziamo tutte le persone sieropositive
e i loro familiari per averci parlato in modo aperto dei loro rapporti e della loro sessualità.
© Copyright: 2009, gli editori
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Responsabile di progetto, testi
Brigitta Javurek, Aiuto Aids Svizzero
Consulenza e collaborazione specializzata
Lukas Meyer, responsabile
Gestione del sapere, Aiuto Aids Svizzero
Harry Witzthum, responsabile
Vivere con l’HIV, Aiuto Aids Svizzero
Dunja Nicca, infermiera HIV,
infeziologia San Gallo
Thomas Frey, medico esperto in HIV
René Jaccard, medico esperto in HIV
Michèle Meyer, LHIVE
Revisione medica
Prof. Pietro Vernazza, Commissione federale
per i problemi legati all’Aids
Revisione giuridica
Dr. Caroline Suter, Aiuto Aids Svizzero
Gruppo d’accompagnamento
Claire Comte, AHS; Anita Cotting, PLANeS;
David Perrot, GSG; Carla Schuler, AHbB;
Caroline Vogelsang, ZAH; Sibylle Vogt, AHB;
Martin Werner, UFSP
Grafica e illustrazioni
Martina Ott, Zurigo, www.martinaott.ch
Traduzione
Cristina Natoli, www.textmania.ch
Stampa
Stämpfli Pubblicazioni SA, Berna
Tiratura/anno/lingue
14‘500 Expl./2009/D, F, I, E
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Sesso e HIV
Come vivere una vita sessuale appagante è un fatto privato che riguarda le singole
persone. Ogni donna e ogni uomo ha le proprie preferenze, necessità, fantasie e
desideri. Nel corso della vita, la maggior parte delle persone sperimenta diverse
forme di rapporto; alcune rimangono superficiali, altre durano una vita. Ogni
rapporto è comunque particolare e merita di essere improntato sul rispetto.
4
«Penso che si debba
distinguere fra chi è
sieropositivo da tempo e
ha già diverse esperienze
alle spalle e chi ha contratto
l‘infezione di recente.
All‘inizio della diagnosi si
brancola nel buio e non si
sa da che parte iniziare.»
I soggetti sieropositivi devono sapere come si trasmette e come non si trasmette il virus HI, quando
e come proteggere sé stessi e gli altri, come evitare
altre malattie sessualmente trasmissibili (MST), quale
tipo di disturbi sessuali possono comparire e a quali
condizioni le persone sieropositive possono rinunciare
all’uso del preservativo > pag. 9.
Per le persone sieropositive, le raccomandazioni
dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e
dell’Aiuto Aids Svizzero (ASS) per evitare un contagio
di infezione da HIV sono più severe di quelle indirizzate al resto della popolazione. A seconda della situazione – rapporti sessuali in coppia stabile o rapporti
occasionali – le misure di protezione vanno adattate
di conseguenza.
Immaginate, ad esempio, di andare in moto... da soli
o in due volete sicuramente proteggervi in modo ottimale. Quale casco, quale abbigliamento, che tipo di
guida scegliere?
Bruno, 48, sieropositivo dal 2006*
*Tutti i nomi sono stati modificati per proteggere le persone interessate.
Diagnosi recente
Una diagnosi di sieropositività irrompe gravosamente nella vita. Dopo il primo shock,
le reazioni dei soggetti sieropositivi possono
essere molto diverse. Alcune persone si ripromettono di non avere mai più rapporti sessuali. Si
sentono colpevoli perché non hanno fatto attenzione o «sporchi» dentro perché sono portatori del virus
e quindi un «pericolo» per il loro partner. Altri rimuovono il risultato della diagnosi e fanno sesso come
non mai. Oppure sviluppano una rabbia profonda nei
confronti della persona che potrebbe averli contagiati. Una diagnosi di sieropositività può scatenare incertezze e timori anche nel partner. Le persone alle
quali la sieropositività è stata appena diagnosticata
hanno la possibilità – se lo desiderano – di contattare
e dialogare con persone sieropositive da diversi anni
> indirizzi a pag. 40.
Pazienti con infezione HIV
di lunga durata
Molti soggetti sieropositivi convivono con il virus da
molto tempo e sentono parlare di prevenzione da
anni. Per loro, l’uso del preservativo è ormai diventato
un gesto automatico. Alcuni hanno alle spalle periodi
di sofferenze e difficoltà sul piano fisico, professionale
e personale. Oggi, diverse possibilità terapeutiche
hanno notevolmente migliorato la qualità della loro
vita. E la medicina continua a fare progressi nel trattamento delle infezioni da HIV. Questi fattori possono
influire in modo decisivo su come viene vissuta la sessualità, come dimostra la dichiarazione del 2008 della
Commissione federale per i problemi legati all‘Aids
(CFPA) sulla trasmissione o meno del virus tramite i
rapporti sessuali da parte di chi segue una terapia antiretrovirale > pag. 8.
5
Misure per
una protezione sicura
Giacché il virus HI può essere trasmesso solo in
situazioni e condizioni particolari, per proteggersi dall’infezione da HIV basta adottare alcune misure semplici ed efficaci.
‡
Safer sex: usare sempre un preservativo
in caso di rapporti anali e vaginali. In caso di rapporto orale, evitare che sperma o sangue arrivi
in bocca. Qualora dovesse succedere, non inghiottire né lo sperma né il sangue (ad esempio
sangue mestruale).
‡
Safer use: chi consuma droga non deve
mai condividere gli strumenti di iniezione.
‡ ARV efficace: se la terapia antiretrovirale
6
!
Non dimenticate di utilizzare
un contraccettivo se non
desiderate avere dei bambini!
(ARV) ha soppresso da almeno sei mesi il virus
nel sangue, di modo che esso non possa più essere rilevato, e non sono presenti altre malattie
sessualmente trasmissibili, il rischio di un contagio da HIV non è maggiore che nel caso del safer
sex senza terapia. Occorre comunque consultare uno specialista del settore medico.
‡
Serosorting: strategia secondo cui i soggetti sieropositivi cercano in modo mirato un
partner sessuale sieroconcordante. Tale scelta
può liberare dalla paura di trasmettere il virus,
ma non protegge dalle MST > pag. 14.
La probabilità di contagiarsi con un secondo
ceppo di virus è molto ridotta. Fatevi consigliare
dal vostro medico se la pratica del serosorting è
un’opzione da considerare.
La pratica del serosorting non è una
strategia sicura per i soggetti sieronegativi
> pag. 38.
Chi deve proteggere chi
In coppia fissa Poiché la persona sieronegativa
è colei che affronta un rischio residuo minimo, la rinuncia al preservativo si rivela un‘opzione solo per le
coppie che vivono una relazione fissa, vengono assistite da un medico e possono decidere insieme nonché
discutere su come evitare una trasmissione del virus
HI – ad esempio applicando le regole del safer sex
oppure con un’efficace e ben somministrata terapia
antiretrovirale contro l’HIV – nonché su come evitare
entrambi, quindi anche il partner sieronegativo, di contrarre altre malattie sessualmente trasmissibili (MST).
In caso di sesso anonimo e di partner saltuari: osservare sempre le regole del safer sex (soprattutto preservativi). Per i soggetti sieropositivi è particolarmente importante evitare di contrarre ulteriori
malattie sessualmente trasmissibili > pag. 14.
I soggetti sieropositivi rischiano una denuncia qualora
non dovessero proteggere, tramite preservativo, l’altra
persona dal contagio > pag. 23. L’Aiuto Aids Svizzero
rifiuta chiaramente tale responsabilità unilaterale nonché criminalizzazione. Chi osserva le regole del safer
sex non deve tuttavia informare il partner sul proprio
stato di sieropositività.
> In linea di massima, proteggersi dall’HIV è compito di entrambi i partner. L’ordinamento svizzero la pensa tuttavia diversamente: nei
rapporti sessuali, il partner sieropositivo è responsabile della protezione tramite
profilattico, anche in caso di contatti saltuari, altrimenti si rende punibile >
pag. 23. Alla terapia efficace è stata riconosciuta una protezione sufficiente da un
tribunale per la prima volta nel 2009 > pag. 8.
7
«La dichiarazione della
CFPA è un grande sollievo
per molte coppie.
Adesso posso metterla in
mano a un nuovo partner e
dirgli: leggi, ne discuteremo
più tardi.»
Eva, 40, sieropositiva dal 1995
ARV:
terapia antiretrovirale
efficace
Spesso i soggetti sieropositivi hanno molta paura di
contagiare un‘altra persona. E la paura è notoriamente
un cattivo consigliere. Conviene quindi attenersi ai fatti e ai risultati delle ricerche. L’Aiuto Aids Svizzero e
la Commissione federale per i problemi legati all’Aids
(CFPA) si esprimono sulle regole di comportamento e
rilasciano le loro dichiarazioni basandosi sempre sullo
stato attuale delle conoscenze.
8
Se si osservano determinate condizioni, un soggetto infetto
“
da HIV senza altre malattie sessualmente trasmissibili (MST) che
segue una terapia antiretrovirale efficace, non trasmette il virus
tramite i rapporti sessuali.
”
CFPA 2008
LISTA DI CONTROLLO
terapia antiretrovirale viene rigorosamente osservata dai
—La
soggetti sieropositivi (assunzione dei medicinali secondo le
indicazioni) e il suo effetto è periodicamente controllato dal
medico curante.
carica
—La
mesi.
virale non è rilevabile nel sangue da almeno sei
è presente nessun‘altra malattia sessualmente trasmis—Non
sibile.
A queste condizioni, una trasmissione del virus HI è praticamente esclusa
– anche senza preservativo. Questa dichiarazione si basa sulla valutazione
di diverse osservazioni. Da un punto di vista strettamente scientifico non
è tuttavia provato che in tal caso un’infezione da HIV sia completamente
esclusa. Rimane probabilmente un piccolo rischio residuo, come
d‘altronde anche con l’uso del profilattico (rottura del preservativo!).
Decidere come comportarsi in merito al rischio residuo non è facile.
Ci vuole tempo nonché un dialogo aperto. Ciò significa che le persone
che vivono in coppia devono poter beneficiare di una consulenza
medica.
Inizio della ARV
Chi decide di iniziare una terapia antiretrovirale compie
un passo importante verso il futuro. Ma non è sempre
facile assumere medicinali ogni giorno. Per integrare la
ARV nella vita quotidiana ci vuole un po‘ di tempo.
• L’opuscolo «Pronti per la terapia?» dell’Aiuto Aids
Svizzero offre dei consigli per aiutarvi nelle vostre
decisioni nonché diversi suggerimenti per l‘assunzione
regolare dei medicinali.
• Conviene in ogni caso farsi consigliare in coppia.
• È possibile imparare a gestire la ARV con l’aiuto dei
medici e dei team di consulenza.
9
Rischi e protezione
in breve
Persone sieropositive con
relazione fissa
Se avete una relazione fissa con una persona sieronegativa, disponete di due possibilità per evitare un
contagio del virus:
• safer sex con profilattici (preservativi)
• terapia antiretrovirale efficace > pag. 8
Se siete entrambi sieropositivi, discutete delle varie
possibilità con il vostro medico e gli specialisti del servizio di consulenza.
10
> In caso di rapporti sessuali occasionali o relazioni
parallele, i partner sieronegativi non dovrebbero mai
rinunciare alle regole del
safer sex.
Infatti, affermazioni quali
«sono sieronegativo» o «seguo un trattamento antiretrovirale efficace» sono difficilmente verificabili. Sussiste
inoltre il rischio di contrarre
qualche altra MST, la quale
può essere trasmessa al partner sieropositivo, con tutte
le conseguenze del caso
> pag. 14.
Persone sieropositive senza
partner fisso
Se seguite un trattamento antiretrovirale come da lista
di controllo > pag. 9, potete essere quasi certi di non
trasmettere il virus.
L’Aiuto Aids Svizzero, l’Ufficio federale della sanità
pubblica e la Commissione federale per i problemi
legati all’Aids continuano tuttavia a consigliare di attenersi alle regole del safer sex:
• nei rapporti sessuali non protetti potete contrarre
altre MST,
• a seconda dei casi, potete essere oggetto di
un‘azione penale,
• un eventuale partner occasionale agisce intelligentemente se non si fida ciecamente di una semplice
dichiarazione di efficacia della terapia.
Partner sieronegativi
In un rapporto stabile con un partner sieropositivo che
segue una ARV efficace, il partner sieronegativo decide, dopo avere beneficiato di una consulenza medica
assieme al partner, se rinunciare o meno all’uso del
preservativo.
Rapporti anali
‡
Rischio molto elevato: in caso
di sesso anale non protetto (ovvero senza
preservativi e senza ARV efficace)
‡ Rischio molto elevato: quando i
consumatori di droga per via intravenosa
condividono gli strumenti di iniezione
‡ Rischio elevato: in caso di rapporti
vaginali non protetti
‡ Un rischio sussiste quando nei
rapporti orali non protetti lo sperma o il
sangue mestruale della persona sieropositiva
giunge in bocca del partner
Carica virale e malattie
sessualmente trasmissibili
(MST)
• Il rischio di trasmettere il virus HI
I rapporti anali non protetti comportano un rischio
molto elevato. Sia per il partner
passivo che per quello attivo,
con o senza eiaculazione.
•
Per il
partner sieronegativo passivo: la mucosa anale
è più sottile, contiene molte cellule
sensibili al virus HI ed è maggiormente soggetta a lesioni.
•
Per il
partner sieronegativo insertivo: le lesioni della
mucosa anale fanno sì che il pene
entri in contatto con del sangue. E
le secrezioni anali delle persone
sieropositive possono contenere
molti virus.
11
Protezione efficace: preservativi e gel lubrificante (non utilizzare preservativi ultrasottili o con superfici sagomate!).
nelle situazioni summenzionate, >
pag. 11 e 12, dipende anche dalla
concentrazione di virus nel sangue,
molto più elevata nelle settimane immediatamente successive
all’infezione (infezione iniziale)
che nell’epoca successiva. Se non
viene seguita nessuna terapia per
lungo tempo, dopo un certo periodo (spesso diversi anni) la quantità
di virus aumenta. L‘assunzione regolare di una terapia antiretrovirale
efficace riduce notevolmente la
quantità di virus nel sangue.
• Il rischio è per entrambi ancora maggiore nel periodo mestruale, in caso di rapporti sessuali insufficientemente lubrificati, se la donna ha subito mutilazioni
genitali e, naturalmente, in presenza di altre malattie
sessualmente trasmissibili.
• Il rischio aumenta per entrambi
Protezione efficace: preservativi.
i partner in presenza di altre malattie sessualmente trasmissibili >
pag. 14.
Rapporti vaginali
I rapporti vaginali non protetti comportano un rischio molto elevato, sia per la donna che per
l‘uomo, con o senza eiaculazione.
Rapporti orali
Succhiare, mordicchiare, leccare: il sesso orale è
spesso oggetto di paure esagerate. Se lo sperma o il
sangue mestruale della persona sieropositiva non va
a finire in bocca o non viene inghiottito dal partner il
sesso orale è sicuro:
• la saliva contiene sostanze che distruggono i virus
• senza sperma o sangue mestruale il numero di virus
che finisce in bocca del partner è molto ridotto
• le mucose della bocca formano una barriera sufficiente per questi pochi virus. Non devono tuttavia
esserci altre MST (p. es. scolo, sifilide o herpes) in
bocca, sul pene o nella vagina.
Protezione efficace: Dental Dams
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I Dental Dams sono sottili fazzolettini di lattice da
utilizzare per proteggersi dalle malattie sessualmente
trasmissibili (MST) durante il sesso orale. In questi casi,
la goccia di liquido preseminale nell’uomo e il liquido
vaginale non bastano a trasmettere l‘HIV.
Misure di
precauzione insufficienti
Coito interrotto: il rischio di contagio diminuisce
Se molto eccitati, non tutti gli
uomini riescono a controllare
l‘eiaculazione. Quindi:
• stabilire sempre un segnale chiaro prima dell‘eiaculazione affinché
lui si ritiri per tempo,
• in caso di dubbi, o se il partner è
uno sconosciuto, usare sempre un
preservativo,
• consultare, se del caso, uno specialista in urologia.
quando durante i rapporti anali o vaginali non protetti
l’uomo sieropositivo ritira il pene prima dell’eiaculazione.
Si tratta comunque di una pratica piuttosto rischiosa per il partner sieronegativo.
Ruolo passivo: per uomini che hanno rapporti
sessuali non protetti con altri uomini: se il partner sieropositivo è passivo, il rischio di contagio è minore rispetto a quando è attivo (ovvero quando svolge
un ruolo insertivo). Rimane comunque una pratica
piuttosto rischiosa per il partner sierone-
gativo.
Circoncisione maschile: la circoncisione
(asportazione di parte o della totalità del prepuzio
del pene) dimezza all’incirca il rischio di infezione
da HIV in caso di rapporti vaginali (pene nella vagina). Non è tuttavia provato che diminuisca anche il
rischio del partner insertivo in caso di sesso anale
(pene nell‘ano). La circoncisione non ha praticamente
nessun effetto sul contagio del virus HI dall‘uomo
positivo alla donna, rispettivamente dal partner
insertivo a quello passivo.
Nessun rischio
Il virus HI non si diffonde così facilmente come, ad
esempio, il virus dell‘influenza. Non si trasmette infatti
né a contatto con la pelle né attraverso l‘aria.
Le pratiche seguenti non comportano nessun rischio
d’infezione.
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I baci, anche i baci profondi, sono sicuri al cento
per cento, anche se avete le gengive che sanguinano
un po’. La saliva contiene infatti delle sostanze che
distruggono il virus. Al momento non è noto nessun
caso in cui il contagio è avvenuto attraverso baci.
La masturbazione è una forma di sessualità praticata da molte persone. Praticare la masturbazione,
anche insieme, è una forma di sesso sicuro.
Nelle lacrime, la saliva, le feci e nell’urina di
una persona sieropositiva il virus può essere identificato, ma in misura così ridotta da non essere sufficiente
per un contagio. Anche il petting, cioè accarezzarsi,
stuzzicarsi e masturbarsi a vicenda, è assolutamente
sicuro.
Chi utilizza giocattoli erotici deve tenere conto
di quanto segue: infilare ogni volta un nuovo preservativo su dildo, vibratori o palline del piacere oppure
pulirli con alcol (70%) e sciacquare con acqua.
Quasi nessuna pratica sadomaso comporta un
rischio di trasmissione. Per informazioni più precise
chiedete al vostro medico o a uno specialista del servizio di consulenza.
Malattie
sessualmente trasmissibili
(MST)
«Come posso essere
sicuro di non avere
contratto una malattia
venerea? Ogni quanto
devo sottopormi a un
controllo?»
Benjamin, 32,
sieropositivo dal 2002
14
Oltre all’HIV, esiste una serie di altre malattie sessualmente trasmissibili (MST) che possono essere causate
da batteri, virus, funghi o parassiti. Le MST si distinguono notevolmente a seconda dei sintomi, l’andamento
della malattia e i trattamenti. Le MST possono tuttavia
essere trattate e curate più facilmente rispetto all’HIV.
Una coppia sierodifferente (anche chiamata sierodiscordante), sottoposta a una terapia antiretrovirale, che
rinuncia all’uso del preservativo deve assolutamente
evitare di contrarre una MST.
Un colloquio di chiarimento sulle MST fa parte di ogni
consulenza in materia di HIV e gravidanza.
Le persone sieropositive sono più contagiose
se hanno contratto nel contempo un’altra MST. In caso
di episodio acuto di herpes genitale (piccole vescicole
e ulcere a livello dei genitali), il rischio di trasmissione
è, ad esempio, 16 volte più elevato. In caso di sifilide il
rischio e 3-5 volte maggiore. In diversi casi di MST (soprattutto quelle che formano delle ulcere), la terapia
antiretrovirale efficace non fornisce più una protezione sufficiente.
Le MST hanno spesso un’evoluzione sfavorevole nelle
persone sieropositive e sono più difficili da
trattare. In caso di herpes, ad esempio, i sintomi sono
acuiti e le fasi acute ricorrenti.
Le persone sieronegative affette da MST presentano un rischio di contagio da HIV maggiore.
Devono pertanto:
1. prevenire, ovvero proteggersi dall’HIV e farsi vaccinare contro l’epatite A e B;
2. riconoscere, vale a dire consultare subito un medico in caso di sintomi;
3. procedere al trattamento di un‘eventuale MST.
Infezione da clamidia >
guaribile, spesso guarigione spontanea
Gonorrea (scolo) >
guaribile
Sifilide >
guaribile, se riconosciuta per tempo
Epatite B >
esiste un vaccino contro l’epatite B, spesso guarigione spontanea, altrimenti non guaribile, ma trattamento possibile
Herpes genitale >
non guaribile, ma curabile
Virus del papilloma umano >
(condilomi, cancro al collo dell’utero)
non guaribile, ma curabile; vaccino per giovani
donne, protegge dalla maggior parte dei tipi di HPV
Linfogranuloma venereo (LGV) >
guaribile, riguarda soprattutto gli uomini che hanno sesso con uomini, più frequente più sono i partner
Valutare il rischio di MST
Eventuali sintomi
• Senso di dolore o bruciore nell’urinare
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• Secrezione dal pene o dall’ano, secrezione vaginale
insolita, perdita di sangue dall’ano
• Prurito, problemi di pelle nella zona vaginale o anale,
arrossamenti, gonfiori, verruche, vesciche, ulcere, arrossamenti o ferite aperte in bocca/gola/vagina/pene
• Le malattie trasmissibili come
la sifilide, l’herpes genitale e
la gonorrea, l’HPV e l’epatite B
possono essere trasmesse anche
attraverso il sesso orale, vaginale e
anale.
• Febbre, dolori muscolari, stanchezza, nausea, mal di
gola, mal di testa
• I preservativi forniscono la protezione migliore contro le MST, ma la
protezione non è così elevata come
in caso di HIV.
Buono a sapersi
• Particolare attenzione alle MST è
richiesta anche nel caso di infezioni
o lesioni in bocca.
• Gonfiori alle ghiandole linfatiche
• Dolori nella zona genitale o nel basso addome
• Non tutte le MST manifestano dei sintomi. È quindi
possibile contrarre una MST senza accorgersene (soprattutto in caso di sifilide si devono fare esami del
sangue periodici).
• Nelle persone sieropositive con numerosi
partner occasionali le MST sono più frequenti che nel
resto della popolazione.
• In caso di dubbi parlare subito con un medico o
altro specialista per decidere insieme quali misure intraprendere (analisi, ecc.).
• Il trattamento deve essere seguito sempre anche
dal partner per evitare il cosiddetto effetto ping-pong
(recidive dell‘infezione).
«I preservativi non mi
piacciono perché non
sento niente. Punto e basta.
Il problema non è il rituale,
ma infilarlo. Quando faccio
l’amore voglio sentirmi
del tutto vicino.»
«Ci siamo abituati al
preservativo. Ormai fa
parte del gioco.»
Carmen, 43, sieropositiva dal 1993
Filippo, 35, sieropositivo dal 2002
Farmacia di pronto
intervento: preservativi
Il preservativo
16
• Sul mercato è disponibile una grande quantità di
prodotti. È importante scegliere la misura e la qualità
giusta. > www.mysize.ch.
• In caso di sesso anale, non utilizzare preservativi sagomati o ultrasottili, scegliere unicamente quelli con il
marchio di qualità OK e usare abbastanza lubrificante!
• I lubrificanti non devono contenere oli o sostanze
grasse. Leggere attentamente le istruzioni.
• Chi è allergico al lattice può usare preservativi prodotti senza questo materiale.
• Utilizzare i preservativi una volta sola.
• Osservare la data di scadenza.
• Gettare i preservativi usati nella spazzatura e non
nel water.
PEP
La terapia PEP è una misura d’emergenza alla
quale si ricorre dopo un‘evidente esposizione al
rischio. Può ridurre notevolmente il rischio di trasmissione per il partner sieronegativo, anche se non
garantisce in tutti i casi la protezione dal contagio.
Rischio elevato significa: mancata protezione tramite
safer sex quando uno dei due partner è sicuramente
sieropositivo e non segue un trattamento ARV efficace
> ARV pag. 9.
La PEP è una terapia combinata contro l’HIV che la
> Emergenza! Se il persona sieronegativa segue durante quattro settipreservativo si rompe, informa- mane. Le possibilità di successo sono tanto maggiori
quanto più rapidamente viene iniziata la terapia dopo
re il partner sulla possibilità di l’esposizione al rischio.
sottoporsi alla terapia PEP; in
• In caso di incidente (p. es. rottura del prequesto caso recarsi subito al servativo) verificatosi in una coppia fissa
pronto soccorso (nelle prime 24 sierodifferente una terapia PEP può
ore dall’esposizione, al più tardi evitare l’infezione.
entro 72 ore) e spiegare la situa- • Prima di prescrivere una PEP, il medico deve chiarire
zione > pag. 42.
esattamente se sussiste davvero un‘evidente esposi-
17
zione al rischio. > Indirizzi PEP www.hivpep.ch.
Nei rapporti non protetti fra persone sieropositive
soggette a un’efficace terapia contro l’HIV (cfr. lista di
controllo pag. 9) non è necessario fare ricorso alla
PEP.
• Circa la metà delle terapie PEP comporta spiacevoli
effetti collaterali.
• Di norma, una terapia PEP è coperta dalla cassa malati.
• Una terapia PEP non è necessariamente raccomandata dopo ogni rapporto non protetto a causa dei possibili effetti collaterali, dei costi elevati e dell‘efficacia
limitata.
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HIV e relazioni
«Ogni volta che mi
accorgo che potrebbe
nascere una storia d’amore
mi viene il magone. Quando
e come dirglielo? E come
reagirà? La nostra relazione
è già abbastanza forte?»
Anna, 48, sieropositiva dal 1986
Sì, sono sieropositivo, e allora? Parlare con altrettanta
disinvoltura della propria sieropositività non è
facile. Le persone sieropositive e i malati di Aids sono
giustamente reticenti a parlare della propria malattia
poiché sono spesso oggetto di discriminazioni e offese. Questi comportamenti sono in genere dovuti a
paure profonde e disinformazione.
La rivelazione del proprio stato sierologico a un possibile partner sessuale è chiamata serodisclo-
sure.
19
• Rivelare il proprio stato sierologico HIV positivo può comportare
sia un rischio, sia un’opportunità, a
seconda del contesto in cui si svela
la propria sieropositività.
• La persona sieropositiva è la sola
a decidere a chi desidera comunicare il proprio stato sierologico.
Conviene spiegare nel contempo
che si tratta di un’informazione
protetta, che non può essere rilasciata a terzi senza l’autorizzazione
della persona sieropositiva. Una
violazione della protezione dei dati
è perseguibile penalmente.
• Negli incontri occasionali e one
night stand non è necessario che
si instauri una fiducia totale. Non
c‘è nessun obbligo di svelare il proprio stato sierologico o altre MST.
Occorre pertanto osservare sempre le regole del safer sex > pag. 6.
Lo stato sierologico deve essere
rivelato in una relazione fissa, che
dovrebbe peraltro basarsi sempre
sulla fiducia.
«All’inizio di una
relazione, quando ho
le farfalle nello stomaco,
penso sempre: oh no!
Adesso devo dirglielo,
devo dirgli di essere
sieropositiva.»
Chiara, 33, sieropositiva dal 1997
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Rivelazione
• Le persone sieropositive da diversi anni sanno meglio come gestire la rivelazione della propria
sieropositività.
• Quando parlate al vostro partner
della vostra infezione, dovete accettare che quest‘ultimo non possiede necessariamente conoscenze approfondite sull’HIV.
• Parlare della propria infezione
può dar luogo a incertezze e commenti inappropriati nonché far sorgere delle domande. Date al vostro
partner il tempo di digerire la notizia.
• Riflettete in anticipo su come
rispondere a eventuali domande.
Informatevi ad esempio insieme sul
sito www.aids.ch, recatevi presso un centro di consulenza, leggete
insieme il presente opuscolo, ecc.
La rivelazione del proprio stato sierologico
(disclosure) è un tema ricorrente nelle relazioni di
coppia (e nella vita di tutti i giorni) delle persone sieropositive. Lo stato sieropositivo viene percepito come
un peso per la relazione da molte persone sieropositive. Vorrebbero poter vivere una storia d’amore spensierata senza dover pensare sempre all’HIV, alle strategie di protezione, ai rischi e a un possibile rifiuto da
parte del nuovo partner. Inoltre non vogliono mettere
nessuno in pericolo.
Non è facile consigliare alle persone sieropositive
quando e come parlare del loro stato. A seconda del
rapporto – partner, famiglia, amici, posto
di lavoro – e della situazione, si può scegliere di
rivelare lo stato sierologico oppure di non rivelarlo del
tutto.
Problemi di coppia
A partire da quale momento una coppia è davvero una
coppia? Quali rapporti ci sono fra piacere, spontaneità, romanticismo e protezione? Come
intendono uomini e donne l’idea di fedeltà? A tutte
queste domande, inevitabili in una relazione, devono
trovare una risposta i partner coinvolti, anche quelli
occasionali. Anche le divergenze di opinioni,
le liti e gli screzi sono normali, sia nelle relazioni
brevi che in quelle durature. Si può tuttavia imparare
a gestire queste situazioni, l’importante è parlare
con il partner.
Relazione di coppia
La vita di coppia non è sempre facile. E anche allevare
in comune dei bambini richiede energia. Bisogna essere pronti a fare dei compromessi, accantonare i
propri desideri e assumersi delle responsabilità. Vivere
una relazione con un partner colpito da una malattia
cronica richiede molta accortezza e generosità.
Niente sesso o fedeltà eterna?
Essere sempre fedeli, confessare un rapporto occasionale, non dire niente, non fare più sesso? Per le coppie
sierodifferenti queste domande sono particolarmente
importanti giacché si tratta di evitare una trasmissione del virus HI al proprio partner. È
più facile trovare un accordo su aspetti quali
fedeltà, rapporti occasionali o paralleli quando le
cose vanno bene che non nei momenti di crisi.
21
• Se i problemi diventano troppo
grandi conviene cercare aiuto, sia
da soli che in coppia.
• Non bisogna vergognarsi se la
coppia è in crisi. Superare una crisi
insieme rende il rapporto più forte.
• Le crisi di coppia che durano
troppo a lungo si ripercuotono prima o poi anche sulla vita sessuale.
• Ogni coppia fissa deve discutere
su come comportarsi in caso di
scappatella o one night stand >
Negotiated safety > pag. 22 e
37.
Negotiated safety – ovvero
la sicurezza negoziata – è un accordo tra coppie (fisse) su come
proteggersi e come comportarsi in
caso di rapporti sessuali con altri
partner. Al fine di non trasmettere
al partner una MST, un tale patto è
particolarmente importante per le
coppie sierodifferenti che si affidano alla protezione di una terapia
efficace e rinunciano all’uso dei
preservativi nella relazione.
22
Per una persona sieropositiva, una MST può
comportare un peggioramento dello stato di salute
nonché incrementare l‘infettività.
Una persona sieronegativa con una MST può
contrarre il virus HI più facilmente.
Regola: applicare sempre la regola del safer sex
fuori dalla coppia. In caso di rapporti occasionali frequenti, controllare regolarmente se si sono contratte
delle MST e contattare subito un medico in presenza
di sintomi. In caso di incidente (preservativo rotto) o
sospetto di MST, informare subito il partner e utilizzare
i preservativi anche nei rapporti all‘interno della coppia. Affinché questo patto funzioni davvero anche nei
casi concreti, tale «obbligo d’informazione» deve essere concordato in modo chiaro e preciso in anticipo!
Astinenza sessuale
Quasi il 20% di tutte le persone che hanno appena
contratto il virus smette di fare sesso dopo la diagnosi.
Ciò succede a causa dello shock e per paura di contagiare l‘altra persona. L‘autostima e i piani per il futuro
sono messi radicalmente in discussione...
> In caso di separazione, lo
stato sierologico del partner
non deve essere comunicato a
nessuno senza l’autorizzazione
della persona sieropositiva.
Questa informazione è soggetta
alla protezione della personalità e la
sua diffusione è penalmente
perseguibile.
Se non riuscite a sostenere la diagnosi di sieropositività, non esitate a consultare un centro di Aiuto Aids
regionale. Gli operatori dispongono della necessaria
competenza per fornirvi un valido appoggio.
Separazione
Le separazioni sono spesso dolorose e il periodo che
segue non è facile. Dove abbiamo sbagliato? Troverò
mai un nuovo partner? Devo mettermi a cercare su Internet? Concedetevi abbastanza tempo per imparare
a vivere con la nuova situazione e abbiate cura di voi
stessi.
Punibilità di una
contaminazione da HIV
Secondo l’articolo 231 CP si rende
Secondo l’attuale giurisprudenza del Tribunale federale, le persone sieropositive possono essere giudicate se trasmettono il virus HI ad altre persone.
Il Tribunale federale si basa su due disposizioni del
Codice penale svizzero: quella concernente la propagazione di malattie dell’uomo pericolose e quella sulle
lesioni gravi. Entrambe le figure di reato sono delitti
ufficiali, in altre parole, il perseguimento penale viene effettuato d’ufficio dalla polizia e dalla giustizia. È
possibile pronunciare una condanna anche quando
non si è verificato nessun contagio da HIV.
In questo caso si tratta di tentata propagazio-
ne di una malattia dell’uomo pericolosa
o di tentata lesione grave.
> Accade spesso che, in caso di separazioni o relazioni saltuarie, la
«vittima» denunci il soggetto sieropositivo. Vuoi
perché delusa, vuoi per vendetta nei confronti del
partner sieropositivo. In questi casi non sempre
è facile dimostrare di avere informato il proprio partner e di avere ricevuto da quest’ultimo
il consenso a consumare rapporti sessuali non
protetti.
La situazione giuridica, vale a dire la legislazione attuale,
viene pertanto criticata come insufficiente sia dall’Aiuto
Aids che da altri gruppi di esperti.
Sul sito dell’Aiuto Aids Svizzero trovate un
elenco con gli avvocati di nostra
fiducia nonché una consulenza giuridica gratuita.
punibile «chiunque intenzionalmente
propaga una malattia dell’uomo pericolosa e trasmissibile». Il consenso
del partner – precedentemente informato – ad avere rapporti sessuali
non protetti non revoca la punizione
secondo l’articolo 231 CP poiché in
questo caso il bene giuridico tutelato
è la salute pubblica.
Secondo l’art. 122 CP si rende punibile chiunque ferisce intenzionalmente
una persona, mettendone in pericolo
la vita o cagioni un altro grave danno
al corpo o alla salute fisica o mentale
di una persona. Secondo la giurisprudenza corrente del Tribunale federale,
il contagio da HIV viene qualificato
come lesione grave conformemente
all‘art. 122 CP. Questa disposizione
mira alla tutela dell‘individuo.
Diversamente dalla giurisprudenza ai
sensi dell’art. 231 CP, il consenso del
partner – precedentemente informato – ad avere rapporti sessuali non
protetti revoca la punizione ai sensi
dell’art. 122 CP.
23
Migranti
«Si ha paura di essere
rimandati indietro e
di venire emarginati dalla
famiglia e dai parenti.
I miei famigliari in Africa
non sanno niente.»
Josefina, 44,
sieropositiva dal 2000
24
Le persone con una storia di emigrazione hanno
esperienze di vita e valori diversi e, di conseguenza,
un’immagine diversa della Svizzera. Le donne e gli uomini sieropositivi immigrati in Svizzera devono imparare in fretta come funzionano nel nostro paese i sistemi sanitario, giuridico e assicurativo.
Un compito piuttosto arduo, soprattutto quando non
si parla (ancora) abbastanza bene la lingua, quando la diagnosi di sieropositività è stata comunicata da
poco o quando si è già ammalati di Aids.
Doversi esprimere in una lingua che non è la propria
lingua materna può rendere più difficile il contatto con
il medico, creare insicurezza e dar luogo a malintesi.
Sia nel paziente, sia nel medico. Eppure, per le persone migranti sieropositive è particolarmente importante capire esattamente ciò che dice il medico. Può
trattarsi di domande e consigli su test, stato di salute
generale, desiderio di bambini, assunzione di medicinali, informazioni giuridiche o domande riguardanti
il rispettivo partner.
A seconda del background culturale o religioso può
risultare difficile parlare di sé, dei rapporti e della
sessualità. Non sono cose di cui parlare, soprattutto
non con estranei (anche se specialisti). Inoltre, il fatto
che nel mondo occidentale sesso e pornografia siano onnipresenti non aiuta certo a incrementare la fiducia. In alcuni casi, la diagnosi di «sieropositività» è
un tema tabù nella propria realtà culturale. Il timore
che l‘informazione sulla diagnosi possa diffondersi e
la paura di una conseguente emarginazione non
devono ostacolare o compromettere un aiuto e
una consulenza efficaci.
Protezione dei dati
• I medici, il loro personale e gli specialisti del servizio di consulenza non devono comunicare ad altri di ciò che avete raccontato loro. Né al coniuge, né alla polizia per gli stranieri, né al
datore di lavoro, né ad altre persone.
Costi
• Fatevi spiegare come funziona il sistema sanitario (cassa malati, AI, ecc.). La «Guida
alla salute in Svizzera» fornisce informazioni in ben 19 lingue e può essere ordinata su
www.shop.aids.ch.
• Informatevi sulla vostra situazione giuridica.
(Informazioni giuridiche Aiuto Aids Svizzero, www.aids.ch/i/hivpositiv/recht/index.php).
• Ricorrete se necessario a un servizio di consulenza affinché vi aiuti a svolgere alcuni
compiti.
• I costi per una terapia medica necessaria durante un soggiorno in Svizzera sono in ogni
caso coperti dalla cassa malati obbligatoria.
• Comunicate per tempo al vostro medico eventuali difficoltà finanziarie.
Comprensione
• È importante conoscere una delle lingue nazionali.
25
• Se avete bisogno di un servizio di traduzione/interpretariato, potete consultare il sito
www.inter-pret.ch.
• Chiedete al vostro medico tutto quello che volete sapere e continuate a domandare sino
a quando avete veramente capito quanto vi viene spiegato.
Gravidanza
• Sul sito www.plan-s.ch > Infos et publications > Méthodes contraceptives si trovano
numerosi fogli informativi in italiano, tedesco, francese, inglese, spagnolo, portoghese, albanese, serbo e turco.
• Le donne incinte godono di diritti speciali (protezione della maternità, protezione dalla
disdetta, ecc.).
Scambio e consulenza
• Se può esservi di aiuto, contattate i vostri connazionali che vivono in Svizzera già da tempo.
Se invece non volete che vengano a conoscenza della vostra infezione chiedete consiglio all‘Aiuto Aids Svizzero della vostra regione > www.aids.ch/i/adressen/hilfe.php al
fine di trovare delle persone con le quali parlare e condividere le proprie esperienze.
• Se avete bisogno di parlare con un prete, un imam, un rabbino o una persona di fiducia
della vostra comunità religiosa, su www.inforel.ch (in tedesco) trovate informazioni e link
a livello nazionale.
«Sono felice,
soddisfatta, sieropositiva
e incinta!»
Leonora, sieropositiva dal 1998
Desiderare e avere
un figlio
26
Da quando sono disponibili le efficaci terapie combinate contro l’HIV, per una donna un’infezione da HIV
non costituisce più alcun motivo per rinunciare ad
avere dei figli. Tuttavia, senza misure adeguate, una
madre sieropositiva potrebbe trasmettere al proprio
figlio il virus HI durante la gravidanza, il parto e
l‘allattamento, mentre un padre sieropositivo rischia di trasmettere il virus durante il concepimento. In Svizzera, non si sono più verificate trasmissioni
del virus da madri sieropositive al bambino da diversi
anni purché le future mamme fossero informate del
loro stato sierologico e avessero adottato misure adeguate per tempo.
L’importante è che la coppia si rivolga a una clinica specializzata, per informarsi esattamente su
come procedere (indirizzi > pag. 42), o ne parli con il
proprio specialista in materia di HIV, di preferenza prima del concepimento e comunque il più presto possibile al momento della gravidanza. Durante la consulenza, viene discussa soprattutto la terapia della futura
mamma. A volte può essere necessario modificare la
terapia in corso al fine di non danneggiare il bambino.
Se invece non è stata ancora iniziata nessuna terapia,
occorre fissare il momento adatto per farlo.
Un uomo sieropositivo vuole
diventare padre
In questo caso dovrete preoccuparvi unicamente di
come escludere il rischio della trasmissione del virus
HI alla vostra compagna durante il concepimento. Una
ARV efficace è il metodo attuale, esistono tuttavia anche altre soluzioni. Anche in questo caso è comunque
necessario chiedere una consulenza.
Metodi anticoncezionali
!
Parlate con il vostro
medico dei diversi metodi
contraccettivi, soprattutto
degli effetti che possono
sorgere in concomitanza con
una terapia contro l‘HIV.
Uomini e donne sono entrambi responsabili in materia di contraccezione. Tuttavia, per motivi biologici la
contraccezione richiede alle donne strategie diverse
rispetto agli uomini.
Donne
Le donne dispongono di un gran numero di metodi anticoncezionali:
• Metodi ormonali, quali pillola, impiantati,
anello vaginale, cerotto e spirale ormonali, ecc.
• Metodi di barriera, quali pessario (diaframma), Femidom®, spirale di rame. Anche se i preservativi sono per uso maschile, ogni donna intelligente
ne ha uno in borsetta (protegge anche da numerose
MST).
27
• Sul sito www.plan-s.ch > Infos et publications >
Méthodes contraceptives si trovano numerosi fogli informativi in italiano, tedesco, francese, inglese, spagnolo, portoghese, albanese, serbo e turco.
Uomini
Gli uomini davvero responsabili si muniscono sempre
di preservativo.
• L‘uomo attento porta con sé almeno due preservativi della misura giusta > www.mysize.ch, con il
marchio di qualità.
• Sa come vanno utilizzati ed è cosciente che proteggono anche dalle MST.
Emergenze
In caso di rottura del preservativo chiarire se l’assunzione della pillola del giorno dopo (metodo ormonale per evitare una gravidanza) può interferire
con un‘eventuale terapia antiretrovirale. Per maggiori informazioni sull‘interruzione di gravidanza >
www.isis-info.ch (piattaforma informativa dei consultori nel settore della salute sessuale e riproduttiva).
Salute
Raccomandazioni
• Controlli regolari dal medico,
indipendentemente dalla somministrazione di una ARV
• Movimento: sport, danza, bicicletta, scale, lunghe passeggiate
• Controllare regolarmente cuore
e circolazione
• Adeguare l’alimentazione con
l’aiuto di un nutrizionista
• Eventuali inestetismi dovuti a
lipoatrofia (riduzione dei depositi
di grasso), ad esempio al viso, possono essere trattati con iniezioni
sottocutanee
• Le donne devono sottoporsi almeno una volta all’anno a una visita
ginecologica
• Controllare regolarmente eventuali MST > pag. 15
• Le persone sieropositive soffrono
più spesso di malattie della pelle.
Si raccomandano controlli regolari
• Conferire più attenzione alla
prevenzione dei tumori con
l’avanzare dell’età. Le persone sieropositive presentano un rischio maggiore di contrarre determinati tipi di
cancro (cancro al collo dell’utero,
alla pelle, ai seni, cancro del colon e
del retto) > www.legacancro.ch
• Controllo dentale e della vista almeno una volta l’anno
28
HIV e corpo
Oggi, le persone con HIV – senza coinfezione HIV-HCV
e con una terapia antiretrovirale efficace – hanno
un’aspettativa di vita quasi normale. Sul lungo
periodo possono comunque apparire delle malattie, sia
nelle persone sieropositive senza terapia che in quelle
che seguono una ARV. Affinché le persone sieropositive possano vivere bene il più a lungo possibile viene
data sempre più importanza alla previdenza.
In seguito a un’infezione da HIV possono sorgere, sia
negli uomini che nelle donne, delle disfunzioni
sessuali.
• Perdita di desiderio sessuale
• Problemi d’erezione
• Disturbi di eiaculazione o dell’orgasmo
• Dolori a causa di secchezza della mucosa vaginale o
funghi
Parlate con il vostro medico anche di questi
temi.
• Consulenza sessuale
• In caso di problemi psichici: psicoterapia
• A seconda dei valori ormonali: trattamento ormonale
• Diversi aiuti meccanici o farmaci che favoriscono
l’erezione
HIV e Psiche
«Dopo la diagnosi ho
sofferto di depressione
e mi sono messo a
lungo in malattia. Non
volevo parlare della mia
sieropositività al mio
datore di lavoro. Dopo 21
anni nella stessa azienda,
abbiamo infine concordato
una liquidazione.»
Remo, sieropositivo dal 2006
La situazione medica, e quindi la quotidianità delle
persone sieropositive, è notevolmente migliorata negli
ultimi anni. Ciononostante, per molti – troppi – soggetti sieropositivi e malati di Aids, temi quali rapporti
di coppia e sessualità sono ancora legati a timori e
preoccupazioni. Per paura di essere discriminati, molti
nascondono il loro stato e si isolano oppure cercano
di trovare un partner anch’esso sieropositivo. Anche
l’emarginazione e la discriminazione da parte di conoscenti e colleghi sono una triste realtà. L‘accettazione
sociale delle persone sieropositive non tiene purtroppo il passo con gli sviluppi e la realtà medica.
Lo scoraggiamento, i pregiudizi e molte altre difficoltà
possono dar luogo a diversi disturbi (p. es. depressioni)
che possono ripercuotersi anche sui rapporti di coppia
e sulla sessualità.
29
• Non avere sensi di colpa, bensì parlarne con uno
specialista.
• Prolungati disturbi del sonno non vanno ignorati.
• I problemi psichici possono provocare sintomi fisici.
• Molte forme di depressione possono essere trattate > www.psychotherapie.ch.
Contro le depressioni viene spesso prescritta l’erba di San Giovanni
(iperico), la valeriana e altri rimedi
cosiddetti casalinghi. Attenzione!
Per le persone sieropositive che seguono una ARV, le interazioni possono essere numerose e non del
tutto innocue. Consultate in ogni
caso il vostro medico prima di assumere questo tipo di rimedi!
• Impotenza (disturbi d’erezione) o dolori durante i
rapporti sessuali possono essere dovuti anche a paure, sensi di colpa, ecc. Conviene chiarire se si tratta di
un disturbo fisico o psichico.
Droghe, HIV e sesso
Le droghe vengono consumate da sempre anche per
aumentare il piacere sessuale, lasciarsi
andare, vivere il momento con maggiore intensità, fondersi e perdersi con il partner durante il
• Le persone sieropositive che
consumano droga per via intravenosa corrono un rischio molto elevato di contrarre una co-infezione
HIV-epatite C (HCV).
• L’HCV è altamente infettiva in
caso di contatto con il sangue e
può essere trasmessa anche senza contatto diretto tramite l‘uso
di strumenti non sterili (cucchiaio,
cotone, filtro) o, nella vita di tutti i
giorni, anche tramite rasoio,
forbicina delle unghie, spazzolino
da denti.
30
• L’aspettativa di vita media in
caso di coinfezioni HIV-HCV è notevolmente più bassa che nel caso di
un‘infezione HIV.
• Non esistono vaccini contro
l’HCV. Esistono tuttavia delle terapie per l’infezione cronica da HCV.
• Le infezioni da HCV possono trasmettersi attraverso determinate
pratiche sessuali che presentano un maggiore rischio di lesione
(p. es. il «fisting»), ma non con i
rapporti sessuali «normali».
• È quindi importante sapere se
si è portatore o meno del virus
dell’epatite C. In caso contrario è
molto importante evitare di contrarlo in futuro.
rapporto sessuale. Oppure per ridurre la sensibilità al
dolore. Tali comportamenti si manifestano in tutti gli
strati della popolazione e riguardano solo le persone
direttamente coinvolte. Il consumo di droga può tuttavia far abbassare la guardia e indurre se stessi o gli
altri a non proteggersi (perdita di controllo).
Le persone sieropositive che consumano droga sono
più esposte a rischi di salute rispetto alle persone sieronegative, soprattutto se seguono una terapia contro l’HIV. I medicinali possono infatti far sì che
l’effetto delle droghe sia amplificato o che le
droghe nel sangue vengano eliminate più lentamente.
Può anche accadere che i medicinali della terapia abbiano effetti troppo forti o troppo deboli. Occorre inoltre fare attenzione agli effetti collaterali e/o a eventuali
resistenze.
L’interazione fra droghe e medicinali può anche
provocare disturbi di carattere emozionale e fisico.
Alcune droghe si ripercuotono inoltre sul comportamento sessuale. Un incremento dell‘aggressività può
infatti favorire pratiche sessuali più rischiose e quindi
aumentare il pericolo di contrarre una MST.
Fra le droghe figurano alcol, cannabis (hashish),
le droghe sintetiche (ecstasy, popper, speed,
LSD, crystal, ecc.), calmanti (Valium, Rohypnol, ecc.),
oppiacei (eroina, morfina, codeina), cocaina e
sostituti (metadone). La lista non è completa.
Lo spaccio e il consumo di droghe illegali costituiscono un reato. L’alcol è una droga legale.
Le pillole contro l’impotenza (Viagra & Co.)
non sono vere e proprie droghe, bensì sostanze
utilizzate per stimolare l’erezione. Tuttavia vengono
a volte consumate come delle droghe. Per le persone sieropositive che seguono una ARV l’uso di
questi stimolatori può essere pericoloso.
Safer use
‡Per ogni buco, usare
strumenti di iniezione nuovi
e personali (siringa, ago,
cucchiaio, filtro, ovatta) a causa
del rischio di HCV/epatite,
ascessi, flebiti.
LISTA DI CONTROLLO
consuma droghe, dovrebbe
— Chi
parlarne con il proprio medico
di fiducia o altri specialisti
(interazione e aggiustamenti della
dose di medicinali!).
prendere le droghe e l‘ARV
— Non
allo stesso tempo. Un’assunzione
temporalmente differita può
ridurre l’interazione.
‡
In caso di inalazione
nasale (p. es. di cocaina)
utilizzare sempre una
cannuccia personale.
‡Lavare sempre prima
le mani e curare le mucose
nasali.
‡Non condividere mai gli
strumenti di iniezione.
— Bere molto, per evitare un‘eventuale disidratazione.
con il partner di pratiche sessuali, limiti e regole del
— Parlare
safer sex prima del consumo di droghe.
31
— Proveddere al caso di emergenza (persone da contattare, ecc.).
— Sotto l’effetto di droghe, fare sesso solo con persone di fiducia.
— Fare attenzione quando si acquistano droghe sconosciute.
mescolare droghe e altre sostanze. Il loro consumo
— Non
simultaneo è una delle cause più frequenti degli interventi
d’emergenza. Il consumo contemporaneo di Viagra e popper
può avere conseguenze mortali.
gli strumenti di iniezione e le cannucce in un
— Gettare
contenitore e non nel water.
crystal e speed possono influire sul normale
— Ecstasy,
svolgimento della giornata. Chi balla tutta la notte rischia ad
esempio di non assumere la terapia HIV negli orari abituali e di
ridurne quindi gli effetti.
caso di effetti indesiderati seri o disturbanti contattare il
— In
pronto soccorso > tel. 144.
Il mio team
di consulenti
Chi deve vivere per il resto della propria vita con una
malattia cronica ha inevitabilmente a che fare
con un medico e diversi consulenti. Ciò vale
per le persone che soffrono di diabete, asma, insufficienza cardiaca così come per le persone che hanno
un’infezione da HIV. Ciò che all‘inizio può sembrare
difficile e spiacevole diventa con il tempo un‘abitudine:
esami ricorrenti, diversi test e controlli regolari.
Oltre ai rapporti umani e altri fattori generali, per le infezioni da HIV
è indispensabile che il medico, il
personale curante e gli assistenti
sociali siano specializzati nel trattamento delle infezioni da HIV. Il know
how medico e sociale necessario è
complesso e può essere coperto in
modo ottimale solo da un team di
consulenti competente.
32
Se non vi sentite a vostro agio o
se con il team di consulenza non
si vuole instaurare un rapporto di
fiducia, non esitate a cambiare medico.
La consulenza presso un centro
di trattamento (orario visite HIV
ospedale universitario) implica un
continuo alternarsi di medici assistenti.
Se ritenete di avere bisogno di
una persona che vi affianchi regolarmente, parlatene con il vostro
team di consulenti.
Decidete voi quale sistema preferite: medico curante specializzato in HIV o consulenza HIV
in una clinica. Avete comunque la
possibilità di cambiare la vostra
scelta in qualsiasi momento.
Nessuno può prevedere gli imprevisti della vita.
Nemmeno nelle relazioni di coppia e nei rapporti sessuali. Nuove conoscenze, matrimoni, bambini, viaggi,
cambi di lavoro fanno parte della vita così come la separazione, la malattia e la morte. Questi eventi svolgono un ruolo molto importante per il successo di una
terapia antiretrovirale.
Le persone sieropositive che riescono a sviluppare un
rapporto di fiducia con un medico e hanno la sensazione di essere compresi e ben consigliati rimangono
normalmente a lungo presso lo stesso studio medico.
In altre parole, fra il medico, il personale curante, gli
assistenti sociali e il paziente si instaura un legame
che dura diversi anni, a volte anche decenni.
LISTA DI CONTROLLO
di consulenza è specializzato nell’assistenza
— Ilditeam
persone sieropositive o collabora con un centro di
trattamento HIV?
sento capito e preso sul serio dal team di consulenti
— Mi
specializzati e mi vengono fatte anche domande sulla
sessualità?
un sostegno per convivere con l’HIV nella quotidianità,
— Ricevo
ad esempio tramite informazioni utili sulla terapia e un
programma per l’assunzione dei medicinali?
assistenza e informazioni per quanto riguarda l‘aspetto
— Ricevo
della sessualità?
— Posso portare il partner all‘appuntamento con il medico?
team di consulenti è reperibile in caso di problemi
— Ilparticolari?
team di consulenti è aperto nei confronti di metodi
— Ilalternativi
per me importanti?
33
Diritti e obblighi del
paziente
Per le persone affette da una malattia cronica
complessa come l’HIV è importante sviluppare un
rapporto di fiducia con il proprio medico. I pazienti hanno:
• il diritto di essere informati in dettaglio e in modo
competente,
• il diritto di interrompere o rifiutare un trattamento, anche se tale trattamento è nell‘interesse
della propria salute,
• il diritto di non essere informati: il medico ha
l’obbligo di informarvi di propria iniziativa sulla diagnosi, le possibilità di trattamento, i rischi, e così via. Se
non desiderate essere informati dovete comunicarlo
al vostro medico.
34
«Il mio medico è
una persona molto
importante per me.»
Luana, 42, sieropositiva dal 1998
• Protezione dei dati: tutte le persone che per
motivi di lavoro sono al corrente del vostro stato di
salute o hanno accesso alla vostra anamnesi (storia
clinica del paziente) sono soggetti all’obbligo di segretezza nei confronti di datori di lavoro, autorità e assicurazioni,
• il diritto di leggere e ricevere una copia della propria storia clinica > www.spo.ch, organizzazione
svizzera dei pazienti, consulenza e informazioni.
• Obbligo di informare: informate in dettaglio il
vostro medico su tutto ciò che può essere importante
per il vostro trattamento. Abbiate anche il coraggio di
parlare di temi quali i problemi di coppia e la sessualità. Non dimenticate di menzionare un eventuale consumo di droga o l’uso di rimedi alternativi.
• Aderenza terapeutica: se seguite una terapia e avete dei problemi con l‘aderenza terapeutica
parlatene subito con il vostro medico o il vostro team
di consulenza. Insieme troverete sicuramente una
nuova soluzione,
• l’obbligo di pagare e controllare le fatture. Se per un motivo qualsiasi non vi fosse possibile, parlatene al fine di trovare una soluzione comune.
Internet
In Svizzera, la maggior parte delle persone ha accesso a Internet, uno strumento che permette di trovare
una grande quantità d’informazioni utili.
L’anonimato può aiutare: bastano un paio di clic per
entrare in una chatroom o in un sito d’incontri
e contattare persone che hanno interessi simili >
www.house34.ch. Internet può infatti contribuire a
eliminare le barriere quando si tratta di trovare un
partner o cercare contatti sessuali. Nel caso
di un incontro reale è tuttavia importante parlare e,
soprattutto, applicare le regole del safer sex.
• I siti d’incontro seri per persone sieropositive o malati di Aids proteggono i loro membri tramite password da eventuali usi abusivi.
• Riflettete su ciò che volete raccontare di voi stessi.
Non tutte le informazioni su Internet sono giuste e
veritiere.
• In rete è più sicuro avvalersi di uno pseudonimo (nome fittizio). Decidete voi in quale momento
svelare la vostra vera identità.
35
• Accanto alle numerose informazioni utili, su Internet si trovano anche molte cavolate. Cosiddetti eretici dell’Aids, manifestazioni di omofobia (avversione
agli omosessuali), affermazioni xenofobe (contro gli
stranieri), opinioni religiose fondamentaliste che inculcano sensi di colpa alle persone sieropositive.
• Chiedetevi chi altro può accedere al vostro
computer. Chi naviga lascia infatti sempre delle
tracce. Cancellate regolarmente la cronologia dei siti
e delle ricerche.
• Informazioni affidabili
> www.ufsp.ch,
> www.aids.ch, per persone sieropositive (medicina,
lavoro, diritto, emergenza, ecc.)
> www.ekaf.ch
Altre > pag. 41.
• LHIVE, l’organizzazione per le persone sieropositive e i malati di Aids in Svizzera, offre su > www.lhive.ch
numerose prestazioni e informazioni.
Parole chiave
Aderenza (anche adesione, compliance) Designa il grado con il
quale una persona in terapia segue
l‘assunzione dei farmaci fissata
in comune con il medico. Ciò significa ad esempio che il paziente
prende i medicinali antiretrovirali
esattamente come concordato in
precedenza con il medico. Questo
è molto importante nel caso della
terapia HIV, poiché una mancata
aderenza può dar luogo a una resistenza dei virus, vale a dire a un
effetto troppo debole o inesistente
dei medicinali. Non sempre è facile
osservare la terapia durante tutta
una vita. I problemi vanno pertanto
discussi con il medico per eventuali
modifiche della terapia.
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Aids L‘Aquired Immunodeficiency
Syndrome, ovvero sindrome da immunodeficienza acquisita, è la fase
conclamata dell‘infezione da HIV.
Nel corso dell’infezione da HIV il
sistema immunitario viene danneggiato sempre di più. Un‘infezione da
HIV avanzata e un sistema immunitario indebolito possono favorire
la comparsa di alcune > malattie
opportunistiche. Con una tempestiva terapia antiretrovirale contro
l’HIV (> ARV), di norma l’infezione
da HIV non arriva sino allo stadio
dell’Aids.
ARV Abbreviazione della terapia antiretrovirale combinata. Una ARV combina medicinali provenienti da diverse classi di farmaci. Ogni classe inibisce in modo diverso la replicazione del virus. Una ARV efficace è una
terapia contro l‘HIV che sopprime in modo consistente
la carica virale nel sangue. In altre parole, la replicazione del virus è così bassa da far sì che il virus non sia
più rilevabile nel sangue (il virus non viene tuttavia eliminato). Una ARV efficace stabile è raggiunta quando
la carica virale rimane sotto la soglia di rilevabilità per
un periodo di almeno sei mesi.
Astinenza sessuale Rinuncia volontaria ad avere
rapporti sessuali con altre persone. Questa strategia
del safer sex ha spesso motivazioni morali e religiose e
non è sempre facile da osservare
Cardiovascolare Sistema che comprende cuore e
vasi sanguigni, ovvero il sistema cardiocircolatorio. Sia
l’infezione da HIV che la terapia contro l’HIV comportano un elevato rischio di malattie cardiovascolari.
Carica virale Misura la quantità di virus HI presenti nel
sangue di una persona sieropositiva. Tale concentrazione è indicata con il numero delle copie virali per millilitro di sangue. Senza trattamento, la carica virale può
superare il milione di copie per millilitro di sangue. Con
una terapia antiretrovirale efficace, scende al disotto
della soglia individuabile di 40 copie per millilitro.
Coito interrotto Pratica contraccettiva che consiste nella «rapida estrazione del pene prima dell’
eiaculazione», non si presta come metodo contraccettivo affidabile e non offre una protezione sufficiente,
né contro l‘infezione da HIV né contro altre malattie
sessualmente trasmissibili.
Fallimento della terapia Si verifica quando in alcuni
pazienti soggetti ad ARV (terapia combinata) la carica
virale torna ad aumentare (oppure non diminuisce affatto). In questi casi, i virus hanno probabilmente sviluppato delle resistenze nei confronti delle sostanze
impiegate ed è necessario rivedere la terapia. Esistono pertanto diverse (anche se non molte) possibilità
di terapia. Molto importante è anche la cosiddetta >
aderenza.
Infezione primaria È la prima fase
dopo il contagio da HIV. Di norma
dopo 3-10 giorni dal contagio il virus prolifera liberamente nel corpo
della persona affetta. In questa fase
si manifestano spesso sintomi simili a quelli dell’influenza quali febbre, gonfiore delle ghiandole, mal di
gola, ecc., e la carica virale per millilitro di sangue e sperma è molto
elevata. Ciò significa che l’infezione
si trasmette molto più facilmente.
Lipodistrofia Si tratta di un disturbo della distribuzione del grasso
nel corpo. È uno degli effetti collaterali delle terapie antiretrovirali, specialmente di quelle meno recenti.
Spesso i depositi di grasso diminuiscono nel viso, nelle gambe e nelle
braccia (lipoatrofia) e si accumulano sul ventre e sulla nuca.
Malattie opportunistiche Si tratta di malattie che non vengono
normalmente contratte, o non vengono contratte in questa forma, da
persone con un normale sistema
immunitario, ma che sono tipiche
in caso di indebolimento da infezione HIV delle difese immunitarie. Fra
queste figurano alcuni tipi di polmonite o particolari forme di cancro, alcuni tipi di funghi, ecc.
MST Abbreviazione per malattie sessualmente
trasmissibili, note anche come infezioni sessualmente trasmissibili. Fra queste figurano fra l‘altro le
infezioni da clamidia, la gonorrea (scolo), la sifilide,
l‘epatite B (HBV), l‘herpes genitale o il virus del papilloma umano (condilomi, cancro al collo dell’utero). Esiste un vaccino contro l’HBV (il vaccino contro l’HPV andrebbe somministrato in età giovanile, prima del primo
rapporto sessuale). I preservativi riducono il pericolo
d’infezione di tutte le MST, ma non escludono del tutto
un contagio. In caso di sintomi occorre rivolgersi subito a un medico. Le persone sieropositive con partner
saltuari dovrebbero sottoporsi a un controllo delle MST
una volta l’anno > pag. 14.
Microbicidi Sostanze che uccidono il virus HI (o altri
virus e batteri) o che dovrebbero impedire un contagio.
I microbicidi possono essere applicati sia per via anale
che vaginale. Al momento, non è disponibile nessun
microbicida efficace contro l’HIV.
MSM Uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini.
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Negotiated safety Un patto di sicurezza negoziata è
un accordo secondo cui la coppia (fissa) decide quali
comportamenti sessuali adottare, sia nella coppia che
fuori da essa, come informarsi subito a vicenda in caso
di rapporti sessuali con altre persone e quale (ulteriore) protezione occorre adottare in seguito all’interno
della coppia (> pag. 22).
Orientamento sessuale Descrive la direzione emozionale, romantica, sessuale e amorosa di una persona nei confronti di un determinato sesso. Si parla di
orientamento eterosessuale (uomo-donna), omosessuale (uomo-uomo, donna-donna) e bisessuale (uomo
o donna attirati da entrambi i sessi).
Partner notification Comunicazione da parte della
persona sieropositiva ai partner (attuali e non) sulla
propria condizione e su una loro possibile infezione.
Hanno così la possibilità di fare un controllo e iniziare,
se necessario, tempestivamente una terapia. Per partner si intendono le persone che hanno avuto rapporti
sessuali o che hanno scambiato gli strumenti di iniezione con il paziente. L‘informazione può essere data
dalla persona sieropositiva o dal suo medico. La partner notification non è obbligatoria e non deve essere imposta dal medico. Tale informazione andrebbe
fornita non solo in caso di HIV, ma anche per tutte le
altre MST.
PrEP (profilassi preesposizione)
Si tratta di una terapia antiretrovirale (ARV) assunta da una persona sieronegativa, uomo o donna,
prima di una possibile trasmissione del virus al fine di evitare un‘
infezione. Al momento non esiste
nessuna PrEP efficace contro
una trasmissione dell’HIV, nonostante il farmaco Tenofovir venga in parte assunto come «pillola
del giorno prima». Tale uso è attualmente sconsigliato a causa delle
molte domande ancora da chiarire: effetti, dosaggio, resistenza alla
formazione di HIV, ecc. (situazione
2008).
Sieroconcordante Quando in
una coppia entrambi i partner sono
sieropositivi, vale a dire hanno
entrambi lo stesso > stato sierologico.
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Serodisclosure Informare apertamente il proprio partner sessuale
del proprio stato sierologico. La
persona sieropositiva è colei che
decide quando e a chi dirlo.
Serosorting Pratica secondo cui
si cerca un partner sessuale con
lo stesso > stato sierologico HIV.
Per le persone sieropositive questa
pratica è una possibilità per evitare
la paura di contagiare il partner >
pag. 18. Per le persone sieronegative il cosiddetto serosorting non
è una strategia consigliata poiché
non è sicuro che, in caso di incontri
occasionali, un partner sieropositivo informi apertamente o sia
a conoscenza del proprio stato
sierologico.
Sierodifferente (o sierodiscordante) Quando in una coppia uno dei
partner è sieropositivo e l’altro è
sieronegativo.
Stato sierologico HIV Indica se qualcuno è sieropositivo o sieronegativo. Nel sangue delle persone
sieropositive possono essere rilevati sia degli anticorpi
contro l‘HIV, sia, a volte, direttamente delle particelle
del virus (non nelle persone sieronegative).
Strategia di rischio Strategia secondo cui una persona tenta di proteggersi dai pericoli in base a una personale valutazione dei rischi.
• Esempio di una buona strategia di rischio sessuale:
utilizzo sempre dei preservativi in caso di rapporti sessuali occasionali.
• Esempio di una cattiva strategia di rischio sessuale:
in caso di rapporti occasionali vado a letto solo con
persone che mi sembrano simpatiche e «pulite». Ritengo che mi parlerebbero sicuramente di un‘eventuale
infezione (HIV, MST).
Superinfezione da HIV (coinfezione) Molto rara. Si
parla di una superinfezione quando una persona sieropositiva contrae un altro tipo di HIV.
Terapia efficace stabile Quando il Viral Load (VL), ovvero la carica virale, rimane sotto alla soglia di rilevabilità per più di sei mesi, l’aderenza o adesione alla terapia è garantita e i suoi risultati vengono regolarmente
controllati dal medico.
Terapia PEP (profilassi postesposizione) La PEP
prevede l’utilizzo di una terapia antiretrovirale (ARV)
a scopo di profilassi per evitare o ridurre significativamente il rischio di contagio entro 72 ore dall’incidente
antiretrovirale. Una terapia PEP deve essere seguita
durante quattro settimane. La PEP non viene prescritta così facilmente e richiede chiarimenti precisi ( >
pag. 17).
VCT Dall‘inglese Voluntary Counseling and Testing, significa che
una persona si sottopone a una
consulenza e a un test HIV su base
volontaria.
I virus resistenti sono virus diventati insensibili agli
effetti di determinati medicinali. In caso di infezione
da HIV, ciò significa che la proliferazione dei virus non
viene inibita. Il fallimento di una terapia antiretrovirale
è spesso dovuto alla resistenza dei virus. Ciò può accadere quando > l‘aderenza alla terapia non è stata
rispettata. È anche possibile infettarsi con ceppi di virus già resistenti o che i medicinali non siano assorbiti
come previsto per altri motivi.
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Aiuto Aids Svizzero (AAS) Checkpoint per MSM
Konradstrasse 20
Casella postale 1118
8031 Zurigo
Tel.: 044 447 11 11
Fax: 044 447 11 12
www.aids.ch
Antenne regionali,
Svizzera tedesca e Ticino
Argovia, www.aids-ag.ch
Appenzello Interno,
www.aids-ai.ch
Appenzello Esterno,
www.aids-ar.ch
Basilea Campagna,
www.aids-bl.ch
40
Basilea Città, www.aids-bs.ch
Berna, www.aids-be.ch
Friburgo, www.sida-fr.ch
Grigioni, www.aids-gr.ch
Lucerna, www.aids-lu.ch
Nidvaldo, www.aids-nw.ch
Obvaldo, www.aids-ow.ch
Checkpoint Zurigo
Konradstrasse 1
8005 Zurigo
044 455 59 10
senza previo appuntamento telefonico
www.checkpoint-zh.ch
www.drgay.ch e www.bist-du-sicher.ch
Nel quadro del loro progetto di padrinato, Checkpoint Zurigo e LHIVE offrono alle persone con HIV/
Aids un aiuto e un orientamento per le fasi critiche.
Persone competenti, che convivono anch’esse con
un’infezione da HIV, accompagnano e sostengono
persone sieropositive.
Dialogai – Checkpoint Ginevra
Rue de la Navigation 11-13
Case postale 69
1211 Genève 21
022 906 40 40
prendre rendez-vous par télephone
www.dialogai.org und www.checkpoint-ge.ch
www.drgay.ch e www.en-es-tu-sur.ch
Aiuto Aids Berna
VCT per uomini che hanno rapporti sessuali con altri
uomini (MSM)
Monbijoustrasse 32
3011 Berna
031 390 36 36
San Gallo, www.aids-sg.ch
Sciaffusa, www.aids-sh.ch
Svitto, www.aids-sz.ch
Ticino, www.aids-ti.ch
Turgovia, www.aids-tg.ch
Uri, www.aids-ur.ch
Vallese,
www.sida-vs.ch/www.aids-vs.ch
Zugo, www.aids-zg.ch
Zurigo, www.aids-zh.ch
Aiuto Aids Basilea Campagna e Città
VCT per uomini che hanno rapporti sessuali con altri
uomini (MSM)
Clarastrasse 4
4058 Basilea
061 685 25 07
(VCT > pag. 39)
In materia di HIV/Aids
www.infekt.ch
Informazioni dettagliate concernenti malattie infettive
croniche quali l‘HIV, l’epatite e altro
www.aidsfinder.org
Informazioni dettagliate su HIV/Aids
Compreso un piccolo glossario sull’Aids (sito in tedesco)
LHIVE
Da e per persone sieropositive e malate di Aids
nonché per i loro partner > www.lhive.ch
Per migranti/sans papiers
Meditrina/Aiuto Aids Svizzero
Anwandstrasse 7
8004 Zurigo
Lu ore 14 a 18
Ma ore 8 a 12
Mer ore 14 a 18
Ven ore 9 a 12 e 14 a 17
senza preavviso telefonico
044 291 92 33
Centre Santé Migrants – Charmilles
89, rue de Lyon
1203 Genève
022 382 33 33
prendre rendez-vous par téléphone
http://migrantcare.hug-ge.ch/
41
Numero d’emergenza
PEP, Svizzera tedesca e
Ticino
Ospeale cantonale Aarau
062 838 41 41
Consultori sul tema gravidanza
www.isis-info.ch
Piattaforma informativa dei consultori nel settore della
salute sessuale e riproduttiva in Svizzera
Ospedale universitario Basilea
061 265 25 25
www.plan-s.ch
Fondazione svizzera per la salute sessuale e riproduttiva
Inselspital Berna
031 632 21 11
Aids: organizzazioni internazionali
Ospedale cantonale Coira
081 256 61 11
Ospedale cantonale Lucerna
041 205 11 11
42
Ospedale regionale Lugano
091 811 61 11
Ospedale cantonale San Gallo
071 494 11 11
Checkpoint Zurigo
044 455 59 10
Ospedale universitario Zurigo
044 255 11 11 oppure contattare
subito il pronto soccorso
Klinik im Park, Zurigo
hot line PEP (giorno e notte):
044 209 20 60
Centri per il trattamento
dell‘HIV
Ospedale Regionale di Lugano
Ambulatorio Malattie Infettive
Via Tesserete 46
6903 Lugano
091 811 60 21
www.aidsmap.com
Organizzazioni attive nell‘ambito dell‘Aids con informazioni in materia di HIV e Aids in inglese, spagnolo,
portoghese, russo
www.anlaids.it
Aiuto Aids italiano
www.tht.org.uk
Terrence Higgins Trust
www.aides.org
Aiuto Aids francese
www.unaids.org
Organizzazione delle Nazioni unite
www.thebody.com
Informazioni in inglese su tutti gli aspetti di HIV e Aids.
Consulenza gratuita da parte personale medico esperto e tramite diversi forum
Pubblicazioni AAS
news.aids.ch
newsletter elettronica per persone
affette da HIV/Aids
SAN – Swiss Aids News
Informazioni e articoli professionali sull’attuazione dei programmi
nazionali HIV/Aids in Svizzera, con
interviste e articoli informativi in
materia di diritto, medicina e società (in francese e tedesco).
Abbonamento annuo: 40 franchi.
Ordinare sul sito www.aids.ch
Serie di opuscoli per persone
sieropositive:
«Pronti per la terapia?», informazioni sulla terapia in caso di HIV
«Esito positivo – che fare?», per
chi ha scoperto da poco di essere
sieropositivo
«Protezione dei dati – tutela della
sfera privata», una pubblicazione per persone con HIV/Aids, per
datori di lavoro, assicuratori e medici
«Lavoro e HIV, guida per persone
sie-ropositive occupate o in cerca
d’impiego», gratuita > www.aids.ch
Opuscolo per datori di lavoro
Regolamento riguardante l’HIV/Aids
sul posto di lavoro (in francese e
tedesco), gratuito > www.aids.ch
www.workpositiv.ch
portale informativo per dipendenti
e datori di lavoro sul tema dell’HIV/
Aids sul luogo di lavoro
43
44
Aiuto Aids Svizzero,
Konradstrasse 20,
casella postale 1118, 8031 Zurigo
Ordinazioni:
telefono 044 447 11 13,
fax 044 447 11 14,
[email protected],
www.shop.aids.ch
Ulteriori informazioni:
telefono 044 447 11 11,
fax 044 447 11 12,
[email protected],
www.aids.ch
Donazioni:
Aiuto Aids Svizzero
Zurigo, conto postale 80-23678-6