Cambiamento climatico - un programma globale della DSC

Cambiamento
climatico
Un programma globale della DSC
Perché i cambiamenti climatici rappresentano
un tema centrale per la DSC
„„ Gli effetti dei cambiamenti climatici
non si fermano ai confini nazionali
ma interessano l’intera popolazione
mondiale. A risentire maggiormente
delle loro conseguenze sono tuttavia le
popolazioni dei Paesi in via di sviluppo.
Poiché la vita di molte di queste popolazioni dipende direttamente dalle risorse naturali, spesso i loro mezzi di sussistenza sono fortemente
influenzati dai cambiamenti climatici. La produzione agricola di milioni di piccoli coltivatori
in tutto il mondo è per esempio legata all’andamento delle precipitazioni naturali, che sono
alterate dal riscaldamento globale.
„„ I cambiamenti climatici amplificano la
portata di catastrofi naturali quali le
siccità e le inondazioni, aggravando
così le condizioni di povertà e di fame
soprattutto nei Paesi del Sud del mondo.
I cambiamenti climatici pongono settori quali
la sicurezza alimentare e l’approvvigionamento idrico ed energetico di fronte a nuove sfide,
compromettendo in tal modo lo sviluppo sostenibile e mettendo a repentaglio i progressi già
ottenuti.
„„ La DSC attribuisce una priorità
elevata sia alla protezione del clima
sia all’adattamento ai cambiamenti
climatici.
Le misure per la protezione del clima (mitigazione) riducono le emissioni di gas serra, mentre
con l’adeguamento ai cambiamenti climatici
(adattamento) si mira a garantire anche in futuro mezzi di sussistenza sicuri alla popolazione
mondiale.
„„ La DSC si impegna a favore di uno
sviluppo rispettoso del clima a lungo
termine e fornisce così un contributo
efficace alla riduzione della povertà.
La Svizzera si è impegnata a sostenere i Paesi
in via di sviluppo e in transizione nell’attuazione delle misure per la protezione del clima, tenendo in considerazione anche la responsabilità
storica dei Paesi industrializzati per il forte aumento delle emissioni di gas serra.
Il Programma globale Cambiamento climatico (PGCC)
„„ sensibilizza l’opinione pubblica e la
politica sull’importanza dei cambiamenti
climatici nel contesto dello sviluppo
sostenibile;
„„ combina, nei suoi progetti e programmi,
approcci incentrati sulla riduzione delle
emissioni di gas serra con misure di
adattamento ai cambiamenti climatici;
„„ mantiene aperto un dialogo con le
istituzioni nazionali e internazionali al
fine di migliorare la coerenza e l’efficacia
dell’impegno svizzero nel settore del
clima;
„„ promuove lo scambio di conoscenze,
l’apprendimento istituzionale e la
diffusione di informazioni sugli sviluppi
politici e scientifici in materia di
cambiamenti climatici.
„„ sostiene la posizione della Svizzera nei
processi negoziali rilevanti per il clima e
lo sviluppo;
„„ si impegna a favore dell’alimentazione di
fondi multilaterali destinati alle misure di
protezione del clima;
„„ realizza importanti progetti innovativi
a livello mondiale che contribuiscono
a uno sviluppo rispettoso del clima e,
di conseguenza, alla lotta contro la
povertà;
La grande sfida della nostra epoca
consiste in una svolta sociale capace di
favorire l’introduzione di uno stile di
vita sostenibile e a emissioni zero.
Kathy Riklin, consigliera
nazionale svizzera, presidente
dell’Organo consultivo sui
cambiamenti climatici (OcCC)
I quattro pilastri del Programma globale
Cambiamento climatico (PGCC)
„„ Cambiamenti climatici: processi
multilaterali e finanziamento
„„ Cambiamenti climatici: adattarsi
all’inevitabile
La Svizzera partecipa attivamente ai processi politici multilaterali in materia di clima. Tra questi,
il più conosciuto è senza dubbio rappresentato
dai negoziati per una nuova Convenzione quadro
delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). La DSC si impegna nei negoziati politici a
favore di aspetti rilevanti per lo sviluppo, facendo
leva sulla sua esperienza pluriennale nei Paesi interessati.
Mediante un sostegno mirato si garantisce alle
fasce di popolazione più esposte e vulnerabili nei
Paesi partner una maggiore capacità di resistenza
affinché possano reagire in modo più proattivo
agli effetti inevitabili dei cambiamenti climatici,
quali la scarsità d’acqua, la perdita dei raccolti e
le conseguenze di eventi estremi. Ciò consente di
preservare a lungo termine i mezzi di sussistenza
della popolazione. Il Programma globale Cambiamento climatico promuove sinergie tra il settore
del clima e altre sfide globali come la sicurezza
alimentare e la conservazione della biodiversità.
Determinare l’entità del contributo di ciascuno
al finanziamento per le misure sul clima nei Paesi
in via di sviluppo è una questione politica. Per la
Svizzera sono fondamentali sia una ripartizione
equa degli oneri tra Paesi con una diversa forza
economica sia il coinvolgimento del settore privato. Il Programma globale Cambiamento climatico
svolge un ruolo importante nella mobilitazione
e nello stanziamento di finanziamenti svizzeri e
internazionali sulla base delle decisioni adottate
durante i negoziati relativi alla UNFCCC.
„„ Cambiamenti climatici: un contributo per
combatterne le cause
Circa due terzi delle emissioni di gas serra a livello
mondiale sono da attribuire al settore energetico, mentre un terzo è imputabile all’agricoltura,
alla selvicoltura e alla gestione dei rifiuti. La promozione dell’efficienza energetica, la protezione
dell’aria (in primo luogo la riduzione del particolato) e lo sviluppo di energie rinnovabili sono punti
chiave del programma globale Cambiamento
climatico, che supporta inoltre forme più sostenibili di utilizzazione del suolo, soprattutto nella
selvicoltura.
„„ Gestione del sapere: imparare insieme ad
affrontare il futuro
Un aspetto centrale per uno sviluppo rispettoso del
clima consiste nel disporre di vaste conoscenze. Vi è
quindi la necessità impellente di creare know-how,
raccoglierlo, elaborarlo e diffonderlo. Il Programma
globale Cambiamento climatico sostiene vari strumenti e piattaforme di conoscenza, promuovendo
così lo scambio e le possibilità di apprendimento
per le istituzioni partner di tutto il mondo. La rete
della DSC «Cambiamenti climatici e ambiente» riveste un ruolo importante in tal senso.
© UNFCCC
Esempi di attività del Programma
globale Cambiamento climatico
Il Programma globale Cambiamento climatico si
adopera per creare strumenti di finanziamento
efficaci destinati alla protezione del clima e svolge
un ruolo centrale negli organi direttivi di vari fondi
per la tutela del clima, come il Fondo di adattamento
(«Adaptation Fund») e il Fondo verde per il clima
(«Green Climate Fund», GCF). L’obiettivo del
GCF, istituito nel 2010 dalla UNFCCC, è consentire
un cambio di paradigma in grado di generare uno
sviluppo rispettoso del clima, tenendo in particolare
considerazione le esigenze dei gruppi di popolazione
più esposti e vulnerabili e dei Paesi in via di sviluppo.
Nel quadro del GCF è prevista anche la mobilitazione
di risorse dal settore privato.
La deforestazione e i cambiamenti nell’utilizzazione
del suolo sono responsabili di circa un quinto delle
emissioni globali di gas serra. I sistemi forestali
intatti adempiono svariate funzioni: sono per
esempio in grado di assorbire grandi quantità di
carbonio dall’atmosfera, regolano il regime idrico
e forniscono derrate alimentari e materiali per la
costruzione, diventando così un fattore decisivo nella
lotta alla povertà e permettendo alla popolazione
di adattarsi alle nuove condizioni ambientali. Tre
programmi forestali regionali, attuati rispettivamente
in Africa, Asia e America latina, combinano varie
misure concrete di adattamento e mitigazione.
La pianificazione urbanistica e un modo di
costruire sostenibile sono elementi chiave per
la protezione del clima in ambito energetico e le
misure adottate in questo settore mostrano risultati
particolarmente efficaci nei Paesi emergenti. Grazie
al sostegno del programma globale, il marchio
svizzero «Città dell’energia» e il marchio europeo
«European Energy Award» fungono oggi in Cina da
esempio per una pianificazione urbanistica rispettosa
dell’ambiente. Il Programma globale Cambiamento
climatico promuove sistemi di trasporto locale puliti
in Asia e in Sudamerica, dove gli autobus pubblici
vengono dotati di filtri antiparticolato per i motori
diesel. In India, Sudafrica e America latina sono state
sviluppate e impiegate nuove tecnologie e procedure
per ridurre l’emissione di gas serra e di particolato
nella fabbricazione di materiali edili (cemento e
mattoni), procedimenti che ora sono utilizzati anche
in altri Paesi.
Le regioni di montagna e le zone aride o
semiaride costituiscono lo spazio vitale di una parte
importante della popolazione mondiale. Sia le zone
di montagna sia quelle aride sono particolarmente
vulnerabili al cambiamento delle condizioni climatiche
e a eventi atmosferici estremi. Spesso, tuttavia, tali
aree rimangono emarginate e molti dei loro abitanti
vivono in condizioni di povertà. Essendo un Paese
agricolo e montano, la Svizzera dispone di una
vasta esperienza in materia di sviluppo sostenibile
delle regioni rurali e di montagna. Il Programma
globale Cambiamento climatico sostiene iniziative
nei settori idrico, agricolo e della prevenzione dei
pericoli naturali, avvalendosi appositamente della
competenza svizzera disponibile per questi ambiti.
Il programma globale rafforza le capacità individuali
e istituzionali necessarie all’adattamento mediante un
ampio ventaglio di progetti in svariati Paesi e regioni
del mondo, dalle Ande all’Himalaya e dall’Africa
subsahariana al Sud-est asiatico.
Cosa faranno gli agricoltori?
Rimarranno seduti a piangere?
... Se non c’è raccolto dovrai pur andare
a cercare un lavoro da qualche altra
parte, no?
Mirabai Bhima Pore, piccola
coltivatrice, beneficiaria
del Programma globale
Cambiamento climatico, India
I cambiamenti climatici sono un tema d’interesse
sovrasettoriale, ossia che riguarda tutti gli ambiti
tematici e tutte le regioni geografiche. Le Linee
direttive per l’integrazione del clima, dell’ambiente
e della riduzione dei rischi di catastrofe («Climate,
Environment and Disaster Risk Reduction
Integration Guidance», CEDRIG), elaborate dal
Programma globale Cambiamento climatico in
collaborazione con esperti, permettono alla DSC
e ai suoi partner di confrontarsi sin d’ora, in modo
lungimirante, con le sfide dei cambiamenti climatici,
della distruzione dell’ambiente e dei pericoli naturali.
Lo scambio di conoscenze e di esperienze derivanti da
settori diversi e dalla collaborazione in loco promuove
l’apprendimento reciproco e aumenta l’efficacia delle
attività.
Nuovi impulsi
Dal 2008, con il lancio dei programmi globali
Cambiamento climatico, Iniziative Acqua, Sicurezza alimentare e Migrazione e sviluppo, la DSC
esplora nuove modalità d’azione.
Tale approccio, che affianca le tradizionali attività bilaterali e multilaterali, consente di apportare risposte a problematiche globali attraverso
il dialogo politico a livello mondiale e progetti
pilota concreti. Per quanto riguarda il tema dei
cambiamenti climatici inserito nel contesto dello
sviluppo, la DSC mette le esperienze acquisite
sul campo a servizio del dialogo politico internazionale e si adopera con successo a favore della
discussione e della messa in pratica di approcci
innovativi. Associando azione e dialogo, il programma globale incentiva inoltre, in modo mirato, l’elaborazione e lo scambio di conoscenze
sulle molteplici interdipendenze tra cambiamenti climatici e sviluppo.
Non ci sono né vincitori né vinti, tutti
possiamo vincere o perdere nel futuro
che creiamo per noi stessi.
Christiana Figueres, segretaria
esecutiva della Convenzione
quadro delle Nazioni Unite
sui cambiamenti climatici
(UNFCCC)
Nella nostra associazione [di
produttori] abbiamo optato per
un cambiamento tecnologico nella
produzione dei mattoni che ci ha
permesso di ridurre di oltre il 30 per
cento l’uso dei combustibili e, allo
stesso tempo, di aumentare le nostre
entrate e di ridurre l’inquinamento
atmosferico.
Ismael Orrco, Presidente
dell’associazione Sucso
Aucaylle, Perù
Cifre e fatti
• Dall’industrializzazione a oggi, il riscaldamento globale ha raggiunto quota 0,85 gradi
Celsius. Per realizzare l’obiettivo della comunità internazionale, ossia limitare l’aumento
della temperatura a un massimo di 2 gradi
Celsius, le emissioni di gas serra dovrebbero
essere ridotte del 40–70 per cento rispetto al
2010 entro la metà del secolo.
• Dal 1993 il livello del mare cresce di circa
tre millimetri all’anno ed entro il 2100 ci si
aspetta un innalzamento compreso tra 0,5
e 1,2 metri. In questo modo molte persone
perderanno la terra in cui abitano: in Bangladesh oltre dieci milioni di persone vivono
in queste zone depresse a rischio; a livello
mondiale sono quasi 180 milioni.
• La superficie dei ghiacciai sulle Alpi si è quasi
dimezzata dal 1850 al 2000. La superficie
del ghiacciaio del Kilimangiaro, la montagna
più alta dell’Africa, si è ritirata di circa il 75
per cento dal 1912 ed entro il 2033 il ghiacciaio scomparirà completamente.
• Entro il 2020 i Paesi industrializzati si sono
impegnati a stanziare 100 miliardi di dollari
americani all’anno per sostenere i Paesi in via
di sviluppo nell’attuazione di misure di adattamento e mitigazione.
• Gli effetti dei cambiamenti climatici, accanto
ad altri fattori di stress come la deforestazione, causano gravi danni agli ecosistemi.
Ciò riguarda per esempio le regioni di montagna, dove vive circa il 20 per cento della
popolazione mondiale e dove sono custodite
le risorse idriche da cui dipende la metà
degli abitanti del globo.
Lavoriamo insieme affinché i
cambiamenti climatici diventino una
priorità assoluta per tutti i leader a
livello nazionale e mondiale. Cogliamo
le opportunità che ci offre l’azione a
favore del clima e gettiamo le basi per
un futuro più prospero e sicuro per
tutti.
• Oggi la deforestazione contribuisce al 25 per
cento delle emissioni totali di CO2 causate
dall’uomo.
Desiderate saperne di più?
Dipartimento federale degli affari esteri DFAE
Direzione dello sviluppo e della cooperazione DSC
Programma globale Cambiamento climatico PGCC
Freiburgstrasse 130, CH-3003 Berna, Svizzera
Tel. +41 58 465 92 82
[email protected]
www.dsc.admin.ch
Berna, luglio 2014
Ban Ki-moon, segretario
generale delle Nazioni Unite