Capitolo 6 Risultati delle simulazioni In questo capitolo sono presentati i risultati delle simulazioni effettuate per delineare il comportamento del sistema UMTS. Con le prove effettuate si vuole sia testare il corretto funzionamento del livello RRC implementato sia valutare le prestazioni degli algoritmi realizzati per gestire in modo efficiente le risorse di sistema. Le simulazioni sono condotte variando in particolare le classi di traffico, la qualità del canale radio e i canali di trasporto utilizzati. 6.1 Parametri delle simulazioni I parametri principali misurati nelle simulazioni sono: Numero di connessioni RRC instaurate: indica il numero di connessioni RRC che sono state instaurate con successo durante l’intero arco della simulazione. Numero di connessioni RRC rifiutate: rappresenta il numero di richieste di connessioni RRC rifiutate nel periodo temporale simulato. Una connessione è rifiutata se a tutti i messaggi di RRC_Connection_Setup appartenenti alla medesima richiesta di connessione segue un messaggio di RRC_Connection_Release. La modalità e le tempistiche con cui questi messaggi si susseguono sono definite nel capitolo 3. Probabilità di blocco: fornisce una stima della probabilità con cui un UE non riesce ad instaurare una connessione RRC con la rete. E’ definita dal seguente rapporto: Pb n _ conn _ reject n _ conn _ reject n _ conn _ setup 157 §6 - Risultati delle simulazioni dove n_conn_reject e n_conn_setup indicano il numero di connessioni RRC rispettivamente rifiutate ed accettate. Tempo di attività della sorgente: rappresenta il periodo temporale in cui una generica sorgente di traffico è mantenuta attiva. Questo parametro coincide con la durata della sessione di sorgente. Tempo di connessione RRC: rappresenta la durata della connessione RRC. Questo parametro misura l’intervallo temporale che intercorre tra la ricezione da parte dell’UTRAN del messaggio di RRC_Connection_Setup_Complete inviato dall’UE e il momento in cui l’UTRAN invia il messaggio di RRC_Connection_Release all’utente in questione. Poichè ad ogni connessione corrisponde una sola sessione di sorgente, questo parametro permette di misurare il tempo necessario a smaltire i dati generati dalla sorgente; si può inoltre valutare, mediante il confronto tra tale parametro e il tempo di attività della sorgente, la reattività del sistema nel gestire un certo tipo di traffico. Tempo per instaurare la connessione: definisce il periodo temporale che intercorre tra l’invio della prima richiesta di RRC_Connection_Request dall’utente alla rete e la ricezione da parte dell’utente del messaggio di RRC_Connection_Setup speditogli dall’UTRAN. Questo intervallo comprende il tempo necessario al messaggio di RRC_Connection_Request per transitare sull’interfaccia “Uu” usando il canale di trasporto RACH e il tempo impiegato dal messaggio di RRC_Connection_Setup per arrivare a destinazione usando il FACH come canale di trasporto. Traffico offerto per sessione: è definito come il rapporto tra i dati generati dalla sorgente nella sessione e il tempo di attività della sorgente. Traffico smaltito su un canale di trasporto: permette di analizzare la capacità di un canale di trasporto al variare del carico offerto da una sorgente di traffico. Questo parametro è calcolato come il rapporto, espresso in bit/s, tra i dati smaltiti con successo su “Uu” e la durata della connessione RRC. Tale statistica viene effettuata a livello RLC considerando il numero di SDU che sono ricevute correttamente durante il periodo di connessione e che devono essere trasmesse ai livelli superiori. Occupazione dei buffer di livello RLC: fornisce un’indicazione sulla Buffer Occupancy (BO) di livello RLC. La BO è espressa come numero di PDU presenti trama per trama nel buffer di trasmissione (e di ritrasmissione per la sola modalità AMD di trasferimento) del Radio Link Control. Per risparmiare risorse dell’elaboratore, non si memorizza l’andamento della BO in funzione del tempo ma si registra il numero di occorrenze per ogni possibile valore della BO. I valori di tempo, traffico e occupazione dei buffer appena definiti sono poi mediati sul numero totale di connessioni instaurate e in funzione del tipo di traffico che ogni singola connessione ha supportato. Questo permette di derivare il 158 §6 - Risultati delle simulazioni comportamento del sistema simulato in presenza di traffici differenti, anche simultaneamente. Sorgente UDD Dati generati in media per sessione [kbyte] 100 Numero di stati della sorgente 3 Stati della sorgente UDD 64 UDD 144 UDD 384 Tempo medio di ON [s] 1.6 0.7 0.26 Tempo medio di OFF [s] 3.0 3.0 3.0 480 480 480 0.0625 0.027 0.0104 Dimensione media dei pacchetti [byte] Tempo di interarrivo tra pacchetti [s] Tabella 6.1 : Parametri della sorgente UDD Sorgente STREAMING Durata media della sessione Streaming [s] Numero di stati della sorgente 180 3 Stati della sorgente Signalling State 64 State 384 Velocità [kbit/s] 64 64 384 2 10 4 480 80 480 0.0625 0.0625 0.0104 Tempo medio di permanenza nello stato [frame] Dimensione media dei pacchetti [byte] Tempo di interarrivo tra pacchetti [s] Tabella 6.2 : Parametri della sorgente Streaming 159 §6 - Risultati delle simulazioni Nel simulatore sono definite due sorgenti di traffico per emulare i servizi video e UDD, appartenenti rispettivamente alle classi di servizio Streaming e Interactive. Questi modelli sono stati descritti in dettaglio al paragrafo 4.10 del capitolo 4. Le tabelle 6.1 e 6.2 riportano i parametri di configurazione degli stati delle due sorgenti. Tali valori sono inseriti nel file dati sources.dat e sono stati utilizzati per condurre le simulazioni. La trasmissione dei dati attraverso l’interfaccia radio è garanti ta dal Radio Access Bearer Service (RABS) , instaurato dal RRC nell’UTRAN in seguito ad una richiesta di servizio da parte di un utente. I RABS presentano caratteristiche distinte a seconda del servizio che devono garantire. Le informazioni, usate dal Radio Resource Control per configurare i Radio Access Bearer Service, sono inserite nel file di ingresso services.dat e si differenziano in funzione del servizio che si vuole instaurare. Questa soluzione permette di caratterizzare i livelli protocollari in modo diverso in base al tipo di traffico; eventualmente si può agire su tali parametri per condurre simulazioni con servizi di trasporto configurati differentemente. Si può per esempio cambiare il canale di trasporto, la modalità di trasferimento e i parametri di protocollo di livello RLC. La tabella 6.3 illustra una possibile configurazione degli attributi dello Streaming RABS e dell’Interactive RABS usati per realizzare le simulazioni. MAC Info RLC Info Interactive RABS Streaming RABS Canale di trasporto CPCH DCH Identificativo del canale logico 0 1 Priorità 1 0 Velocità garantita [kbit/s] Not Defined 384 Modalità RLC di trasferimento Acknowledged Transparent Valore del Timer Discard [s] 7.5 0.5 File con parametri di protocollo di livello RLC am_parameters.dat tm_parameters.dat Tabella 6.3 : Parametri di configurazione dei RABS 160 §6 - Risultati delle simulazioni L’albero dei codici OVSF ( Orthogonal Variable Spreading Factor), inserito nel simulatore e descritto al paragrafo 5.3.2.1.3 del capitolo 5, è configurato secondo i parametri impostati nel file dati ovsf_code.dat. Per effettuare le simulazioni si sono scelti i seguenti attributi (tabella 6.4): Albero dei codici Profondità dell’albero [numero di livelli] 5 Bit Rate minimo assegnato alle foglie [kbit/s] 120 Numero di codici dell’ultimo livello riservati al RACH [%] 12,5 Codici COMMON riservati alla massima velocità del sistema [%] 25 Tabella 6.4 : Parametri di configurazione dell’albero dei codici Il modello di canale radiomobile, definito dalla catena di Markov a tempo discreto nel paragrafo 4.7 del capitolo 4, consente di variare la qualità del mezzo trasmissivo modificando i parametri inclusi nel file di ingresso channel.dat e riportati nella tabella 6.5 sottostante. Canale radiomobile Probabilità di permanenza nello stato di GOOD PGG Probabilità di permanenza nello stato di BAD PBB Tabella 6.5 : Parametri del canale radiomobile Diversi valori di queste probabilità di permanenza producono differenti valori di probabilità di errore media sul blocco trasmesso (Perr). Ricordando infatti il legame tra PGG e PBB e i tempi medi TG e TB di permanenza negli stati della catena, si ottiene la seguente formula per la probabilità di errore: Perr TB TB TG Alcuni possibili valori di Perr usati per caratterizzare la qualità del canale nelle simulazioni sono elencati nella tabella 6.6. 161 §6 - Risultati delle simulazioni PBB PGG Perrore 0.000252 0.999895 0.000105 0.635365 0.970313 0.075287 0.681957 0.953261 0.128128 0.740855 0.935502 0.199287 0.773953 0.906202 0.293261 0.813819 0.889287 0.372904 0.865943 0.823822 0.567886 Tabella 6.6 : Valori della Probabilità di errore media sul blocco Il livello RRC svolge un importante ruolo di controllo e gestione delle risorse radio disponibili. Per fare questo, esso deve gestire parecchie procedure di livello RRC, come descritto nel sotto-paragrafo 3.7.5 del capitolo 3. Queste operazioni necessitano di un insieme di parametri per poter essere condotte. Tali parametri devono essere impostati a priori in opportuni file di ingresso. Per la procedura di instaurazione della connessione RRC, si sono scelti i valori riportati in tabella 6.7 per i Timer e le costanti coinvolte nell’operazione. RRC lato UE N300 5 Timer T300 [s] 5 RRC lato Utran wait time [s] 2 Tabella 6.7 : Timer e costanti per la procedura di RRC Connection Request Per cambiare i valori indicati, si devono modificare i file dati RRC_UE_parameters.dat e RRC_UTRAN_parameters.dat, usati rispettivamente dai Radio Resource Control nell’UE e nell’UTRAN. Per eseguire le procedure di misurazione, il RRC deve supervisionare i livelli comunicanti, delegando a questi ultimi diversi compiti di controllo. Per riuscire in questo intento, deve fornire agli stati protocollari interessati i parametri utili per condurre le misure. In tabella 6.8 e 6.9 si riportano i parametri usati dal RRC per eseguire il monitoraggio del volume di traffico nelle pile protocollari, mediante l’interazione con il MAC. Si deve notare (tabella 6.8) come si possa ordinare al Radio Resource Control di controllare differentemente il traffico in uplink e in downlink, configurando diversamente i file di ingresso trafficVolumeSetup.dat e 162 §6 - Risultati delle simulazioni trafficVolumeSetupUtran.dat. Questi file definiscono infatti gli attributi per monitorare le pile rispettivamente nell’UE e nell’UT RAN. La tabella 6.9 illustra invece le soglie e i tempi che il MAC deve ricevere dal RRC, per eseguire la procedura di misura del volume di traffico. Tali valori sono impostati nel file dati criteria.dat. RRC lato UE RRC lato UTRAN Modalità per effettuare i REPORT Event Trigger Periodical Canale di trasporto da monitorare all DSCH Stato RRC in cui è valida la misura all Not Defined Tempo di aggiornamento della stima [s] 0.2 0.2 Tabella 6.8 : Parametri di livello RRC per monitorare il volume di traffico Soglia Soglia inferiore superiore(ThU) (ThL)[numero [numero di PDU] di PDU] Pending Time per ThU [s] Pending Time per ThL [s] Reporting Time [s] RACH 150 100 0.5 0.5 0.25 CPCH 100 20 0.25 0.5 0.25 DCH_UL 50 10 0.25 0.25 0.25 DCH_DL 100 20 0.25 0.5 0.25 DSCH 100 50 0.25 0.5 0.25 Tabella 6.9 : Parametri per monitorare il canale di trasporto nel MAC RRC lato UE RRC lato UTRAN Modalità per effettuare i REPORT Event Trigger Event Trigger Tempo di campionamento del canale [s] 0.1 0.15 Tabella 6.10 : Parametri per la stima della qualità del canale radiomobile In tabella 6.10 si illustrano alcuni valori per i parametri di configurazione della procedura di stima della qualità del canale radiomobile, eseguita a livello 2 e che consente al RRC di interrompere la trasmissione dei dati sull’interfaccia “Uu”. Anche in questo caso è possibile diversificare la gestione della misurazione in esame, a seconda che tale operazione sia eseguita nell’UE o nell’UTRAN. I file che 163 §6 - Risultati delle simulazioni contengono i valori dei parametri da utilizzare per avviare la procedura nel terminale e nell’UTRAN sono rispettivamente intraFrequency.dat e intraFrequencyUtran.dat. Il file di ingresso simul_service.dat deve invece fissare le percentuali dei servizi richiesti dagli utenti nelle varie celle dello scenario simulativo. Questa soluzione consente ad uno stesso utente di richiedere talvolta un servizio dati talvolta un servizio video nell’arco della medesima simulazione. In tabella 6.11 si illustra la struttura del file appena citato. Percentuale del servizio in ogni cella Servizio UDD [%] 80 Servizio STREAMING [%] 20 Tabella 6.11 : Parametri per la scelta del servizio da parte di un utente 6.2 Studio delle procedure di livello RRC In questo paragrafo vengono presentati alcuni risultati che hanno lo scopo di verificare il corretto funzionamento delle procedure di livello RRC nel simulatore UMTS realizzato. Si vuole in particolare mostrare come varia il comportamento del sistema al variare dei parametri di configurazione di dette procedure. Le prove sono state eseguite ipotizzando che tutti gli utenti coinvolti nelle simulazioni richiedano sempre il servizio dati UDD. Nella configurazione dell’Interactive RABS, riportata in tabella 6.3, è stato cambiato il canale di trasporto per verificare le procedure di riallocazione delle risorse radio, di riconfigurazione del Radio Bearer e di monitoraggio del traffico su tutti i canali di trasporto. 6.2.1 RACH Il canale di trasporto RACH, descritto nel capitolo 3, è un canale a contesa utilizzato per le trasmissioni in uplink dei mobili. Tale canale utilizza la metodologia di accesso slotted-aloha ed è quindi caratterizzato dalla possibilità di collisione in uplink. Al variare del numero di codici riservati per questo canale e del numero di utenti che tentano l’accesso alla rete, si ha una variazione del numero di collisioni e quindi del ritardo. In particolare, a parità di utenti, un numero maggiore di codici tende a far diminuire le collisioni; a parità di codici, invece, un numero maggiore di utenti causa un aumento delle collisioni. Nel simulatore, questo è l’unico canale al quale viene riservato a priori un numero fissato di sequenze dell’albero dei codici. Ricordando i parametri di configurazione dell’albero riportati in tabella 6.4, sono due le sequenze condivise da tutti gli utenti che usano questo canale per trasmettere i dati. Attualmente il RACH viene utilizzato dai terminali per inviare alla rete il solo messaggio di instaurazione di connessione RRC. 164 §6 - Risultati delle simulazioni Ipotizzando di eseguire una simulazione con 12 utenti che richiedono tutti un servizio dati su un canale dedicato, si può tracciare l’andamento del traffico sul RACH in funzione del tempo. La figura 6.1 rappresenta infatti il numero di richieste di connessione RRC inviate sul RACH dai vari utenti alla rete per ogni trama temporale. Carico del sistema sul RACH 2 1.8 1.6 Tenativi di accesso al canale 1.4 1.2 1 0.8 0.6 0.4 0.2 0 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 tempo [frame] 7000 8000 9000 10000 Figura 6.1 : Numero delle richieste di connessione RRC, inviate sul RACH, in funzione del tempo 6.2.2 CPCH Il canale di trasporto CPCH è utilizzato per trasmettere in uplink dei dati che richiedono una capacità di canale superiore a quella del RACH. Questo canale è caratterizzato dalla possibilità di collisione in accesso. A differenza del RACH, in questo caso è prevista una fase di contesa del canale radio che porta ad evitare le collisioni in trasmissione una volta che al mobile è stato assegnato un codice ortogonale. Nel momento in cui la rete ha concesso al mobile l’utilizzo di una sequenza particolare, non si ha più il rischio di collisione. Un utente, abilitato a trasmettere, mantiene il possesso del codice fino al completamento della trasmissione dei dati o fino a quando non supera il limite massimo (NF_max) di trame in cui ha trasmesso consecutivamente. Nelle simulazioni si è posto NF_max uguale a 64 trame temporali. 6.2.2.1 Monitoraggio del volume di traffico Il controllo dinamico dei Radio Bearer è gestito dal Radio Resource Control, per mezzo delle misure sul volume di traffico effettuate dal MAC. Ovvero il MAC 165 §6 - Risultati delle simulazioni raccoglie e misura la quantità di traffico che deve transitare attraverso il livello 2 e consegna i risultati al RRC. Quest’ultimo, in base alle informazioni ricevute e alla disponibilità di risorse radio, può decidere di cambiare il rate dell’utente assegnando un nuovo codice con uno spreading factor diverso. Appare quindi evidente come variare i parametri di configurazione della procedura di misura nel MAC possa influire sulla gestione complessiva delle risorse radio. Come già descritto nel paragrafo 3.3.3.1 del capitolo 3, esistono due diverse modalità di recapito delle misure sul volume di traffico: una periodica ed una ad eventi. 6.2.2.1.1 Modalità di misura ad eventi (Event_Trigger) I parametri principali che caratterizzano l’algoritmo di misura in questa modalità sono: le soglie e il pending time after trigger. Si vuole analizzare il comportamento del sistema al variare di questi attributi separatamente. Le soglie Si consideri un ambiente di simulazione con le seguenti caratteristiche: numero di utenti presenti nello scenario uguale ad 1; canale fisico ipotizzato ideale (Perr = 0); servizio simulato di tipo UDD; Interactive RABS che prevede il CPCH come canale di trasporto; valor medio dei dati generati dalla sorgente UDD ad ogni sessione costante e pari a 100 kbyte. Quando l’utente invia una richiesta di connessione RRC alla rete, il RAB_negotiator del RRC nell’UTRAN accetta il nuovo servizio, assegnando alla sorgente di traffico la massima velocità di generazione dei dati (la sorgente entra cioè nello stato UDD384 che prevede una velocità di picco di 384 kbit/s). Essendo presente un solo utente nell’ambiente di simulazione, la sorgente dei dati rimane nello stato indicato per tutta la durata della sua sessione. La velocità di trasmissione dei dati sull’interfaccia “Uu” non è invece costante, in quanto essa dipende sia dalla momentanea disponibilità di risorse sia dal volume di traffico accodato nei buffer del livello RLC. Il RAB_fulfiller nell’UTRAN può assegnare rate differenti all’utente solo quando è avvisato che l’occupazione dei buffer (BO) a livello RLC ha superato le soglie. Spostando pertanto il valore delle soglie, cambia il tempo con cui il RRC nell’UTRAN riorganizza l’allocazione dei codici ortogonali. Le figure 6.2, 6.3, 6.4 e 6.5 illustrano l’occupazione dei buffer di livello RLC mediata su tutte le sessioni per diverse coppie di valori delle soglie. Con ThL si indica la soglia inferiore mentre con ThU si indica quella superiore. 166 §6 - Risultati delle simulazioni Numero di occorrenze medie per sessione Buffer Occupancy media di livello RLC 12 10 8 6 ThL = 20, ThU = 100 4 2 0 1 51 101 151 201 251 301 351 401 451 valore della BO [numero di PDU] Figura 6.2 : Occupazione dei buffer di livello RLC in media per sessione, con valori delle soglie pari a ThL = 20 PDU e ThU = 100 PDU Numero di occorrenze medie per sessione Buffer Occupancy media di livello RLC 14 12 10 8 ThL = 50, ThU = 200 6 4 2 0 1 51 101 151 201 251 301 351 401 451 valore della BO [numero di PDU] Figura 6.3 : Occupazione dei buffer di livello RLC in media per sessione, con valori delle soglie pari a ThL = 50 PDU e ThU = 200 PDU 167 §6 - Risultati delle simulazioni Numero di occorrenze medie per sessione Buffer Occupancy media di livello RLC 16 14 12 10 8 ThL = 100, ThU = 400 6 4 2 0 1 51 101 151 201 251 301 351 401 451 valore della BO [numero di PDU] Figura 6.4 : Occupazione dei buffer di livello RLC in media per sessione, con valori delle soglie pari a ThL = 100 PDU e ThU = 400 PDU Numero di occorrenze medie per sessione Buffer Occupancy media di livello RLC 16 14 12 10 8 ThL = 200, ThU = 600 6 4 2 0 1 51 101 151 201 251 301 351 401 451 valore della BO [numero di PDU] Figura 6.5 : Occupazione dei buffer di livello RLC in media per sessione, con valori delle soglie pari a ThL = 200 PDU e ThU = 600 PDU 168 §6 - Risultati delle simulazioni Throughput medio per sessione [kbit/s] Traffico smaltito medio al variare delle soglie dell'algoritmo di misura nel MAC (Canale di trasporto monitorato = CPCH, num_UE = 1) 26,8 26,7 26,6 26,5 26,4 26,3 26,2 26,1 Event_Trigger 20 / 100 50 / 200 100 / 400 200 / 600 valore delle soglie (ThL / ThU) Figura 6.6 : Traffico smaltito in media per sessione al variare dei valori delle soglie Durata media [s] Durata media della connessione RRC al variare delle soglie dell'algoritmo di misura nel MAC (Canale di trasporto = CPCH, num_UE = 1) 30,6 30,5 30,4 30,3 30,2 30,1 30 29,9 29,8 Event_Trigger 20 / 100 50 / 200 100 / 400 200 / 600 valore delle soglie (ThL /ThU) Figura 6.7 : Durata media della connessione RRC al variare dei valori delle soglie 169 §6 - Risultati delle simulazioni Nei primi due casi si nota come il valore della BO sia tale da salire sopra la soglia superiore. Questo evento consente al RAB_fulfiller di assegnare all’UE interessato una velocità di trasmissione maggiore di quella attuale, fino a quando la BO non scende sotto il valore della soglia inferiore. Nei secondi due casi invece il valore della soglia superiore è talmente elevato da non essere mai valicato. Di conseguenza ogni volta che la BO scende sotto la soglia inferiore, all’utente viene assegnato un rate sempre più basso fino a quando non si arriva al minimo previsto dal sistema (64 kbit/s). Il tempo impiegato in questi ultimi casi per smaltire tutti i dati sarà quindi maggiore di quello nei primi due. Queste osservazioni sono giustificate dalle curve riportate in figura 6.6 e 6.7, che rappresentano il traffico medio smaltito e la durata media di connessione RRC al variare delle coppie delle soglie. Il pending time after trigger Questo tempo viene utilizzato per limitare i recapiti consecutivi, dopo che un resoconto è già stato spedito al livello RRC. Le figure 6.8 e 6.9 rappresentano la durata media della connessione RRC e il traffico smaltito in media per connessione al variare del tempo di pending. Il valore delle soglie inferiore e superiore è invece fissato rispettivamente a 20 e 100 PDU. Analizzando il grafico della durata della connessione, si osserva che per valori crescenti del pending time la curva aumenta lentamente. Un passaggio del tempo di sospensione dei resoconti da 0.25 a 4 s provoca però una variazione di circa 2 s nella durata della connessione RRC. Questo è dovuto al fatto che il MAC impiega sempre più tempo a comunicare al livello RRC eventuali variazioni del volume di traffico sul canale monitorato e quindi la velocità dell’utente viene cambiata meno frequentemente. Rappresentazione della durata media della connessione RRC al variare del pending time after trigger 32 Durata media [s] 31,5 31 30,5 THl = 20, ThU = 100, Event_Trigger 30 29,5 29 28,5 0,25 0,5 0,75 1 1,5 2 4 pending time [s] Figura 6.8 : Durata media della connessione RRC al variare del pending time after trigger 170 §6 - Risultati delle simulazioni Traffico smaltito in media per sessione 27,5 Throughput medio [kbit/s] 27 26,5 ThL = 20, ThU = 100, Event Trigger 26 25,5 25 24,5 0,25 0,5 0,75 1 1,5 2 4 pending time [s] Figura 6.9 : Traffico smaltito in media per sessione al variare del pending time after trigger 6.2.2.1.2 Modalità di misura periodica (Periodical) Questa modalità di misura prevede che il MAC fornisca i risultati delle misure dopo che è trascorso un intervallo temporale fissato dal RRC. In figura 6.10 e 6.11 si rappresentano le curve della durata della connessione RRC e del traffico smaltito in media per connessione al variare del periodo di invio delle misure (reporting time). Rappresentazione della durata media della connessione RRC al variare del reporting time 32 Durata media [s] 31,5 31 30,5 Periodical 30 29,5 29 28,5 0,25 0,5 0,75 1 1,5 2 4 reporting time [s] Figura 6.10 : Durata media della connessione RRC al variare del reporting time 171 §6 - Risultati delle simulazioni Traffico smaltito in media per sessione Throughput medio [kbit/s] 27,5 27 26,5 26 Periodical 25,5 25 24,5 0,25 0,5 0,75 1 1,5 2 4 reportring time [s] Figura 6.11 : Traffico smaltito in media per sessione al variare del reporting time L’andamento c he si osserva in questi diagrammi è simile a quello osservato nelle figure 6.8 e 6.9. La spiegazione è giustificata dal fatto che aumentando il reporting time cresce anche il tempo con cui il RRC riceve le misure in base alle quali può decidere se riconfigurare il Radio Bearer (assegnando per esempio un codice con spreading factor differente). 6.2.2.2 Stima della qualità del canale radiomobile Il canale radiomobile può trovarsi alternativamente nello stato GOOD o BAD con dei tempi di permanenza negli stati che determinano la qualità del mezzo trasmissivo (valutata in termini di probabilità di errore media sul blocco trasmesso Perr). Se il canale è nello stato BAD, si ipotizza che le informazioni transitate sul canale siano alterate ad un punto tale da non essere più recuperabili. I pacchetti devono quindi essere scartati. La procedura di livello RRC sulla stima della qualità del mezzo (misurazione intra-frequency) consente al Radio Resource Control di interrompere la trasmissione dei dati quando la stima indica uno stato cattivo del mezzo trasmissivo. Questa operazione di sospensione della trasmissione è però possibile solo in quei Radio Bearer che utilizzano la modalità RLC Unacknowledged o Acknowledged. L’entità RLC operante in queste due modalità prevede infatti uno stato denominato Local Suspend in cui non è più possibile inviare PDU al livello sottostante. La sospensione della trasmissione a livello RLC porta conseguentemente ad arrestare la trasmissione dei dati anche a livello MAC. 172 §6 - Risultati delle simulazioni Il vantaggio di questa soluzione consiste nella possibilità di ridurre notevolmente il numero di pacchetti scartati con un conseguente decremento del numero di ritrasmissioni. Il parametro che caratterizza l’algoritmo di stima della qualità del canale radiomobile è l’intervallo di campionamento. All’aumentare di questo periodo il RRC si accorge sempre più lentamente delle variazioni del canale; tale situazione è tanto più evidente quanto più grande è la probabilità di errore sul mezzo trasmissivo. Inoltre aumenta anche il tempo di permanenza del Radio Bearer dell’utente nello stato di suspend. Nelle figure 6.12, 6.13, 6.14 e 6.15 si riporta l’andamento della qualità del canale radiomobile visto da un utente e l’andamento della stima effettuata per diversi valori del tempo di campionamento in funzione del tempo. La probabilità media di errore sul canale è invece tenuta costante e pari a Perr = 0.2. Per valutare gli effetti di questa procedura sulle prestazioni del sistema, si tracciano nei grafici 6.16 e 6.17 rispettivamente l’andamento del traffico medio smaltito per connessione e la durata media della connessione RRC al variare del tempo di campionamento del canale. Le curve sono parametrizzate in base a diversi valori della probabilità di errore sul canale. Le simulazioni sono state condotte in un ambiente così caratterizzato: numero di utenti presenti nello scenario uguale a 2; servizio simulato di tipo UDD; Interactive RABS che prevede il CPCH come canale di trasporto e la modalità Acknowledged come tipologia di trasferimento a livello RLC; Dalle curve in figura 6.16 e 6.17 si osserva come la variazione del throughput medio e della durata media della connessione RRC sia piuttosto piccola per valori bassi della Perr e al variare del tempo di campionamento (Tc). Per valori più grandi della probabilità di errore invece (0.293 e 0.373) si ha una diminuzione più netta del traffico smaltito (in kbit/s) all’aumentare del T c. Questa situazione è giustificata dal fatto che: una Perr più alta comporta una maggiore probabilità di permanenza del canale nello stato di BAD; un Tc più elevato porta a campionare meno frequentemente il canale. Pertanto nel caso in cui si sospenda la trasmissione, aumenta il tempo di permanenza del livello 2 nello stato di Local Suspend. I pacchetti sono quindi costretti a rimanere nei buffer di trasmissione per un tempo più lungo, con una conseguente crescita del ritardo di consegna degli stessi al ricevitore. Tende inoltre ad aumentare la durata media della connessione RRC. Se in più si sceglie come criterio di scarto delle SDU per l’entità RLC quello basato sul ritardo massimo con cui le SDU possono arrivare al ricevitore, appare evidente 173 §6 - Risultati delle simulazioni Reporting Time = 0.1 [sec] 1 Sample Real_UL Channel Quality 0.8 0.6 0.4 0.2 0 2050 2100 2150 2200 2250 2300 2350 2400 2450 2500 2550 time [frame number] Figura 6.12 : Diagramma della qualità reale e stimata del canale fisico in funzione del tempo con un passo di campionamento pari a 0.1 s e Perr = 0.2 Reporting Time = 0.2 [sec] 1 Sample Real_UL Channel Quality 0.8 0.6 0.4 0.2 0 2050 2100 2150 2200 2250 2300 2350 2400 2450 2500 2550 time [frame number] Figura 6.13 : Diagramma della qualità reale e stimata del canale fisico in funzione del tempo con un passo di campionamento pari a 0.2 s e Perr = 0.2 174 §6 - Risultati delle simulazioni Reporting Time = 0.3 [sec] 1 Sample Real_UL Channel Quality 0.8 0.6 0.4 0.2 0 2050 2100 2150 2200 2250 2300 2350 2400 2450 2500 2550 time [frame number] Figura 6.14 : Diagramma della qualità reale e stimata del canale fisico in funzione del tempo con un passo di campionamento pari a 0.3 s e Perr = 0.2 Reporting Time = 0.4 [sec] 1 Sample Real_UL Channel Quality 0.8 0.6 0.4 0.2 0 2050 2100 2150 2200 2250 2300 2350 2400 2450 2500 2550 time [frame number] Figura 6.15 : Diagramma della qualità reale e stimata del canale fisico in funzione del tempo con un passo di campionamento pari a 0.4 s e Perr = 0.2 175 §6 - Risultati delle simulazioni che aumentando il Tc e quindi il tempo di permanenza dei pacchetti nei buffer, si arriva ad una situazione in cui le SDU incominciano ad essere eliminate per la scadenza del Timer Discard. Per risolvere questo problema e rendere la procedura di misura della qualità del canale vantaggiosa anche in presenza di entità RLC che utilizzano un criterio di scarto basato sul Timer Discard, conviene definire due diversi tempi di campionamento Tc_GOOD e Tc_BAD a seconda che l’ultima stima indichi rispettivamente uno stato GOOD e BAD del mezzo trasmissivo. In questo modo un Tc_GOOD anche piuttosto elevato (per esempio di 0.3 s), sebbene non consenta al RRC di rilevare numerose transizioni di stato da GOOD a BAD, non costringe il Radio Bearer a restare sospeso per lungo tempo. Inoltre all’inconveniente di inviare pacchetti quando lo stato del canale è “cattivo” pone rimedio il meccanismo di ritrasmissione dell’entità RLC; tenendo il Tc_BAD piuttosto basso (per esempio di 0.1 s) si campiona più spesso il canale e si rileva più rapidamente una transizione del canale nello stato GOOD. Di conseguenza, se da un lato si riduce il tempo di sospensione della trasmissione dei dati, dall’altro si impedisce al Radio Bearer di inviare i dati per un tempo che è effettivamente più simile al tempo di permanenza nello stato BAD del canale. Traffico smaltito medio per sessione (canale di trasporto = CPCH) Throughput medio [kbit/s] 30 25 20 P_err = 0,0001 P_err = 0,075 15 P_err = 0,293 10 P_err = 0,373 5 0 0,01 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 tempo di campionamento del canale fisico [s] Figura 6.16 : Traffico smaltito in media per sessione al variare del tempo di campionamento del canale radiomobile e per diversi valori della probabilità di errore sul canale 176 §6 - Risultati delle simulazioni Durata media [s] Durata media della connessione RRC (canale di trasporto = CPCH) 37 36 35 34 33 32 31 30 29 P_err = 0,0001 P_err = 0,075 P_err = 0,293 P_err = 0,373 0,01 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 tempo di campionamento del canale fisico [s] Figura 6.17 : Durata media della connessione RRC al variare del tempo di campionamento del canale radiomobile e per diversi valori della probabilità di errore sul canale 6.2.3 DSCH Il DSCH è il canale a commutazione di pacchetto utilizzato per le trasmissioni in downlink. Gli utenti sfruttano in modalità condivisa le sequenze ortogonali disponibili nell’albero dei codici per poter utilizzare questo canale. Per scegliere le precedenze tra gli utenti in attesa di inviare i dati sul DSCH, si ricorre ad un algoritmo di schedulazione di tipo Round Robin, basato sul tempo trascorso dall’ultima trasmissione. Il numero di utenti scelti è quindi funzione della disponibilità dei codici OVSF. Di conseguenza all’aumentare del numero di utenti presenti nel sistema, decresce la frequenza con cui un generico utente viene schedulato. Nei punti che seguono si vuole verificare il corretto funzionamento delle procedure di livello RRC che controllano la trasmissione dei dati sul canale di trasporto DSCH. La traccia seguita per detta verifica ricalca quella utilizzata per studiare il controllo della trasmissione delle informazioni sul CPCH. Le procedure di controllo del Downlink Shared Channel, a differenza del CPCH, sono gestite direttamente dall’entità RRC nell’UTRAN; quest’ultima non deve quindi delegare allo svolgimento del compito la pari entità nell’UE. 6.2.3.1 Monitoraggio del volume di traffico Anche in questo caso si vogliono testare le due diverse modalità di recapito delle misure del volume di traffico sul DSCH: quella a eventi e quella periodica. 177 §6 - Risultati delle simulazioni 6.2.3.1.1 Modalità di misura ad eventi (Event_Trigger) Le soglie Lo scenario simulativo è configurato secondo le caratteristiche indicate nel sottoparagrafo 6.2.2.1.1 del presente capitolo. L’unica differenza riguarda i parametri dell’Interactive RABS che ora prevede il DSCH come canale di trasporto. Le figure 6.18, 6.19 rappresentano l’occupazione dei buffer di livello RLC, mediata su tutte le connessioni RRC instaurate, per due coppie di possibili valori delle soglie. Anche in questo caso, all’aumentare delle soglie, cresce il numero medio di occorrenze a parità di valore della BO. In particolare, osservando la figura 6.19, si nota un andamento piuttosto regolare della curva. Concentrando l’attenzione su un dettaglio della Buffer Occupancy quando le soglie inferiore e superiore valgono 200 e 600 (vedere figura 6.20), si possono trarre alcune importanti considerazioni. Alla richiesta di connessione RRC inviata alla rete dall’utente, il RAB_negotiator risponde instaurando un RAB che prevede una velocità trasmissiva iniziale (ovvero il bit rate a livello 1 e 2 della pila) di 384 kbit/s, data la completa disponibilità di risorse nel sistema. Analogamente configura la sorgente di traffico presente nell’Upper_layer della pila in downlink in modo tale da far entrare detta sorgente nello stato UDD384, quello cioè che prevede la massima velocità di generazione dei dati (con un valore di picco di 384 kbit/s). Per convenienza, si indica con vtx e vsource rispettivamente la velocità di trasmissione e la velocità di generazione dei dati della sorgente. La sorgente rimarrà nello stato indicato per tutta la durata della sua sessione. L’assenza infatti di altre richieste di servizi in contemporanea, non costringe il “negoziatore” ad abbassare la velocità v source dell’unico servizio presente nel sistema. vtx [kbit/s] SDU_size [bit] PDU_size [bit] N_PDU per trama 64 3840 320 2 144 3840 360 4 384 3840 320 12 Tabella 6.12 : Relazione tra le SDU e le RLC PDU per caratterizzare la trasmissione a livello 2 Tenendo presente che: la modalità di monitoraggio del traffico sul canale è ad eventi con un time to trigger di 0.2 s (vedere tabella 6.8); 178 §6 - Risultati delle simulazioni la sorgente UDD384 prevede un tempo medio di ON di 0.26 s, un tempo di generazione dei pacchetti di 0.0104 s e una dimensione delle SDU costante e pari a 480 byte; la soglia inferiore è elevata (ThL = 250); la relazione tra le SDU e le RLC PDU è specificata in tabella 6.12. In particolare, fissata a priori la dimensione delle PDU in cui vengono segmentate le SDU dei livelli superiori, si ottiene la seguente formula per determinare il numero di PDU che il RLC deve inviare al MAC e il MAC a sua volta deve combinare insieme per creare il Transport Block Set (TBS) da inviare sul canale, ad ogni trama e con una precisa velocità trasmissiva: v tx t trama PDU _ size N _ PDU dove N_PDU = numero di PDU da inviare al livello sottostante per trama; vtx = velocità trasmissiva in bit/s; ttrama = durata della trama temporale in s; PDU_size = dimensione in bit della PDU di livello RLC. il RAB_fulfiler nell’UTRAN arriva abbastanza rapidamente ad assegnare all’utente la vtx minima prevista dal sistema (64 kbit/s). Infatti, nel tempo di ON, la sorgente genera mediamente 25 SDU, che vengono segmentate in circa 300 PDU. Di queste una parte viene già trasmessa mentre la sorgente è nel sottostato ON del macrostato UDD384. Pertanto il valore della BO oscilla intorno a 200. Durante il tempo di OFF (mediamente sui 3 s), la Buffer Occupancy (BO) scende sicuramente sotto la soglia inferiore che causa un abbassamento del rate trasmissivo. Analizzando la figura 6.20 si vede inoltre che il valore della BO non supera mai la soglia superiore (ThU) posta per questa simulazione uguale a 600 PDU. Di conseguenza l’utente manterrà, una volta assegnata, una vtx di 64 kbit/s fino al termine della connessione con la rete. Questo permette di spiegare la regolarità che si riscontra nel diagramma in esame. Infatti quando la sorgente è ON genera in media una SDU per ogni trama. Tale SDU viene segmentata in 12 PDU e di queste 2 vengono passate al MAC che le usa per creare il TBS da inviare a destinazione sull’interfaccia “Uu”. Questo giustifica la regolarità del numero di occorrenze per quei valori della BO che distano tra loro di 10 PDU. Poichè inoltre, ad ogni trama, vengono spediti (sempre con successo avendo ipotizzato ideale il canale) TBS formati da 2 RLC PDU, si spiega subito l’uniformità di altezza dei valori della BO che distano tra loro con un passo di 2 PDU. 179 §6 - Risultati delle simulazioni Numero di occorrenze medie per sessione Buffer Occupancy media di livello RLC (num_UE = 1) 14 12 10 8 ThL = 20, ThU = 100 6 4 2 298 271 244 217 190 163 136 109 82 55 28 1 0 valore della BO [numero di PDU] Figura 6.18 : Occupazione dei buffer di livello RLC in media per sessione, con valori delle soglie pari a ThL = 20 PDU e ThU = 100 PDU 257 241 225 209 193 177 161 145 129 113 97 81 65 49 33 17 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 1 Numero di occorrenze medio per sessione Buffer Occupancy media di livello RLC (num_UE = 1, ThL = 200, ThU = 600) valore della BO [num ero di PDU] Figura 6.19 : Occupazione dei buffer di livello RLC in media per sessione, con valori delle soglie pari a ThL = 200 PDU e ThU = 600 PDU 180 §6 - Risultati delle simulazioni 80 78 76 74 72 70 68 66 64 62 60 58 56 54 52 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 50 Numero di occorrenze medio per sessione Ingrandimento della Buffer Occupancy media per valori della BO compresi tra 50 e 80 PDU (ThL = 200, ThU = 600) valore della BO [numero di PDU] Figura 6.20 : Ingrandimento dell’occupazione dei buffer di livello RLC in media per sessione, con valori delle soglie pari a ThL = 200 PDU e ThU = 600 PDU Si ripetono adesso le simulazioni, cambiando però il numero di utenti presenti nel sistema. Si pone num_UE = 14. Tutti gli altri parametri vengono mantenuti invariati. Le figure 6.21 e 6.22 rappresentano l’occupazione dei buffer di li vello RLC mediata su tutte le connessioni RRC instaurate per due coppie di possibili valori delle soglie e con num_UE = 14. Dall’analisi dei grafici si nota che: un valore sempre più grande della soglia inferiore costringe l’utente ad utilizzare un codice associato ad un basso bit rate per un tempo maggiore. Questo porta di conseguenza ad un incremento del numero di occorrenze per valori della BO minori della soglia ThL; un valore della soglia superiore sempre più elevato ritarda invece l’istante in cui il Radio Resource Control si accorge che è necessario riconfigurare il Radio Bearer al fine di aumentare la velocità trasmissiva dell’utente. Di conseguenza i buffer di livello RLC tendono ad aumentare la loro occupazione, con il rischio di costringere la sorgente dei dati ad interrompere la generazione dei dati entrando nello stato di Suspend (paragrafo 4.10.1 del capitolo 4). Inoltre l’aumento dell’occupazione dei buffer anche per valori bassi delle soglie (figura 6.21) è giustificato dalla condivisione dei codici tra un numero maggiore di utenti e dalla schedulazione Round Robin a cui questi ultimi sono sottosposti. Un 181 §6 - Risultati delle simulazioni utente, infatti, viene schedulato molto più raramente all’aumentare del numero di servizi che usano questo canale. 12 10 8 6 ThL = 20, ThU = 100 4 2 651 601 551 501 451 401 351 301 251 201 151 51 101 0 1 Numero di occorrenze medie per sessione Buffer Occupancy media di livello RLC valore della BO [numero di PDU] Figura 6.21 : Occupazione dei buffer di livello RLC in media per sessione, con valori delle soglie pari a ThL = 20 PDU e ThU = 100 PDU Numero di occorrenze medio per sessione Buffer Occupancy media di livello RLC 14 12 10 8 ThL = 200, ThU = 600 6 4 2 1 51 101 151 201 251 301 351 401 451 501 551 601 651 701 751 801 851 0 valore della BO [numero di PDU] Figura 6.22 : Occupazione dei buffer di livello RLC in media per sessione, con valori delle soglie pari a ThL = 200 PDU e ThU = 600 PDU 182 §6 - Risultati delle simulazioni Durata media [s] Rappresentazione della durata media della connessione RRC al variare del pending time after trigger 32 31,5 31 30,5 30 29,5 29 28,5 ThL = 20, ThU = 100, Event_Trigger 0,25 0,5 0,75 1 1,5 2 4 pending time [s] Figura 6.23 : Durata media della connessione RRC al variare del pending time after trigger relativo al monitoraggio del canale di trasporto DSCH Traffico smaltito in media per sessione Throughput medio [kbit/s] 27,5 27 26,5 26 25,5 ThL = 20, ThU = 100, Event_Trigger 25 24,5 24 0,25 0,5 0,75 1 1,5 2 4 pending time [s] Figura 6.24 : Traffico smaltito in media per sessione al variare del pending time after trigger relativo al monitoraggio del canale di trasporto DSCH 183 §6 - Risultati delle simulazioni Il pending time after trigger Le figure 6.23 e 6.24 illustrano l’andamento della durata media della connessione RRC e del traffico smaltito in media per connessione al variare del tempo di pending. Le soglie inferiore e superiore sono fissate ad un valore di 20 e 100 PDU rispettivamente. Le curve presentano un andamento simile a quello tracciato per il canale di trasporto CPCH. Infatti riducendo i recapiti consecutivi delle misure effettuate dal MAC per il RRC, aumenta il tempo impiegato dal sistema a variare la velocità trasmissiva in base all’andamento dell’occupazione dei buffer. 6.2.3.1.2 Modalità di misura periodica (Periodical) Le figure 6.25 e 6.26 mostrano la durata media della connessione RRC e il traffico smaltito in media per sessione al variare del reporting time, quando il canale utilizzato per la trasmissione dei dati è il DSCH. Come già per il CPCH (paragrafo 6.2.2.1.2 del presente capitolo), anche in questo caso il traffico smaltito decresce all’aumentare del periodo di invio delle misure. In particolare lo scarto relativo tra le durate medie delle connessioni RRC corrispondenti rispettivamente ad un reporting time di 0.25 s e di 4 s vale circa 2 secondi. Rappresentazione della durata media della connessione RRC al variare del reporting time 32 Durata media [s] 31,5 31 30,5 Periodical 30 29,5 29 28,5 0,25 0,5 0,75 1 1,5 2 4 reporting time [s] Figura 6.25 : Durata media della connessione RRC al variare del reporting time 184 §6 - Risultati delle simulazioni Traffico smaltito in media per sessione al variare del reporting time Throughput medio [kbit/s] 27,5 27 26,5 26 Periodical 25,5 25 24,5 24 0,25 0,5 0,75 1 1,5 2 4 reporting time [s] Figura 6.26 : Traffico smaltito in media per connessione RRC al variare del reporting time 6.2.3.2 Stima della qualità del canale radiomobile Le figure 6.27 e 6.28 rappresentano il traffico smaltito in media per connessione e la durata media della connessione RRC al variare del tempo di campionamento, che caratterizza l’algoritmo di stima della qualità del canale. Le curve sono parametrizzate in base a diversi valori della probabilità di errore medio sul blocco. Traffico smaltito medio per sessione (canale di trasporto DSCH) Throughput medio [kbit/s] 30 25 20 P_err = 0,0001 P_err = 0,075 15 P_err = 0,293 P_err = 0,373 10 5 0 0,01 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 tempo di campionamento del canale fisico [s] Figura 6.27 : Traffico smaltito in media per sessione al variare del tempo di campionamento del canale radiomobile e per diversi valori della probabilità di errore sul canale 185 §6 - Risultati delle simulazioni Durata media della connessione RRC (canale di trasporto DSCH) 37 Durata media [s] 36 35 P_err = 0,0001 34 P_err = 0,075 33 P_err = 0,293 32 P_err = 0,373 31 30 29 0,01 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 tempo di campionamento del canale fisico [s] Figura 6.28 : Durata media della connessione RRC al variare del tempo di campionamento del canale radiomobile e per diversi valori della probabilità di errore sul canale Le simulazioni sono condotte in un ambiente in cui sono presenti due utenti che richiedono sempre un servizio UDD sul canale di trasporto in downlink DSCH. Dalle curve si nota un comportamento analogo a quello osservato per il canale in uplink CPCH. Ciò è dovuto al fatto che il modello di canale, utilizzato dai Node_B per simulare la qualità del mezzo trasmissivo in downlink, è uguale al modello usato negli UE per emulare il canale radiomobile in uplink. Valgono quindi tutte le considerazioni descritte nel paragrafo 6.2.2.2. 6.2.4 DCH Il DCH è il canale utilizzato per la trasmissione a circuito dei dati. La richiesta di un servizio su questo canale viene accettata solo se è possibile allocare in modo esclusivo all’utente richiedente un codice per tutta la durata della sua connessione. Al contrario, se dopo eventuali operazioni di rinegoziazione di servizi UDD già attivati, non ci sono più codici disponibili da assegnare in modo dedicato, la richiesta del nuovo servizio viene rifiutata. Dal momento che il comportamento del canale è uguale per la trasmissione sia in uplink che in downlink, si riportano le prove effettuate usando il DCH solo in uplink. La traccia seguita per la verifica delle procedure di controllo della trasmissione su questo canale è uguale a quella seguita per i canali di trasporto già studiati. 186 §6 - Risultati delle simulazioni 6.2.4.1 Monitoraggio del volume di traffico 6.2.4.1.1 Modalità di misura ad eventi (Event_Trigger): le soglie 14 12 10 8 ThL = 20, ThU = 100 6 4 2 287 261 235 209 183 157 131 105 79 53 27 0 1 Numero di occorrenze medie per sessione Buffer Occupancy media di livello RLC valore della BO [numero di PDU] Figura 6.29 : Occupazione dei buffer di livello RLC in media per sessione, con valori delle soglie pari a ThL = 20 PDU e ThU = 100 PDU 286 267 248 229 210 191 172 153 134 115 96 77 58 39 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 1 Numero di occorrenze medie per sessione Buffer Occupancy media di livello RLC (ThL = 200, ThU = 600) valore della BO [numero di PDU] Figura 6.30 : Occupazione dei buffer di livello RLC in media per sessione, con valori delle soglie pari a ThL = 200 PDU e ThU = 600 PDU 187 §6 - Risultati delle simulazioni Le curve in figura 6.29 e 6.30 mostrano l’occupazione media dei buffer di livello RLC per due diversi valori delle coppie di soglie, usate dall’algoritmo di monitoraggio del canale DCH nella modalità Event_Trigger. Le considerazioni che si traggono dall’analisi dei grafici sono simili a quelle riportate per il canale DSCH, quando è presente un solo utente nello scenario simulativo. 6.2.4.1.2 Modalità di misura ad eventi (Event_Trigger) e periodica (Periodical) In questo sotto-paragrafo si vogliono confrontare le due diverse modalità di monitoraggio del traffico sul canale DCH, a parità di valori del pending time e del reporting time. Nelle figure 6.31 e 6.32 si presenta la durata media della connessione RRC e il traffico smaltito medio per connessione al variare del pending time e del reporting time rispettivamente per la modalità Event_trigger e Periodical. Le simulazioni sono state condotte considerando un solo utente nel sistema, che richiede sempre un servizio UDD usando il DCH come canale di trasporto. Si è ipotizzato un trasferimento privo di errori sul mezzo trasmissivo (ovvero il canale rimane GOOD per tutta la durata della simulazione). L’analisi delle due curve mostra come le diverse modalità di monitoraggio del canale non producano differenze sostanziali sulle prestazioni del sistema. Durata media della connessione RRC in base alla modalità di misura del traffico sul canale DCH 32 Durata media [s] 31,5 31 30,5 Event_Trigger Periodical 30 29,5 29 28,5 0,25 0,5 0,75 1 1,5 2 4 pending time [s] - reporting time [s] Figura 6.31 : Confronto della durata media della connessione RRC a parità di valori del pending time e del reporting time delle rispettive modalità Event_Trigger e Periodical 188 §6 - Risultati delle simulazioni Throughput medio [kbit/s] Confronto del traffico smaltito in media per sessione parametrizzato in base alla modalità di monitoraggio del canale DCH 27,5 27 26,5 26 25,5 25 24,5 24 Event_Trigger Periodical 0,25 0,5 0,75 1 1,5 2 4 pending time [s] - reporting time [s] Figura 6.32 : Confronto del traffico medio smaltito a parità di valori del pending time e del reporting time delle rispettive modalità Event_Trigger e Periodical Traffico smaltito in media per sessione Throughput medio [kbit/s] 30 25 20 P_err = 0,0001 P_err = 0,075 15 P_err = 0,293 P_err = 0,373 10 5 0 0,01 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 tempo di campionamento del canale fisico [s] Figura 6.33 : Traffico smaltito in media per sessione al variare del tempo di campionamento del canale radiomobile e per diversi valori della probabilità di errore sul canale 189 §6 - Risultati delle simulazioni Durata media della connessione RRC 37 Durata media [s] 36 35 P_err = 0,0001 34 P_err = 0,075 33 P_err = 0,293 32 P_err = 0,373 31 30 29 0,01 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 tempo di campionamento del canale fisico [s] Figura 6.34 : Durata media della connessione RRC al variare del tempo di campionamento del canale radiomobile e per diversi valori della probabilità di errore sul canale 6.2.4.2 Stima della qualità del canale radiomobile Le figure 6.33 e 6.34 rappresentano il traffico smaltito in media per connessione e la durata media della connessione RRC al variare del tempo di campionamento, che caratterizza l’algoritmo di stima della qualità del canale. Anche in questo caso valgono le stesse considerazioni fatte per l’analisi della procedura con gli altri canali di trasporto. 6.3 Servizi STREAMING In questo paragrafo si vogliono delineare le prestazioni del sistema UMTS in presenza di utenti che richiedono esclusivamente servizi della classe Streaming di QoS. Le simulazioni sono state effettuate variando alternativamente i parametri qui elencati: tempo medio di attività della sorgente Streaming; numero di utenti presenti nel sistema. Le prove sono state ripetute per due diversi valori della probabilità di errore media sul canale radiomobile (Perr). Questo ha permesso di parametrizzare i grafici sulla base della qualità del mezzo trasmissivo. Quando il Radio Resource Control nell’UTRAN accetta una richiesta di servizio da parte di un utente, instaura uno Streaming RABS che presenta le caratteristiche 190 §6 - Risultati delle simulazioni elencate in tabella 6.3. Essendo la classe Streaming usata per il trasporto di traffico real time unidirezionale sia audio che video, tale RABS deve garantire un certo bit rate e un ritardo di trasferimento contenuto. Per questo conviene utilizzare il DCH come canale di trasporto e la modalità Transparent come modo di trasferimento a livello RLC. Se si desidera anche conservare la relazione temporale tra le varie entità che compongono il flusso dati, è invece conveniente ricorrere alla modalità Unacknowledged del Radio Link Control. 6.3.1 Tempo costante di attività della sorgente I risultati presentati in questo primo sotto-paragrafo sono stati ricavati mantenendo il tempo medio di attività della sorgente costante e pari a 60 s. Si è invece variato il numero di utenti presenti nel sistema e la qualità del mezzo trasmissivo. Dal confronto tra traffico offerto e smaltito in media per sessione (figura 6.35), si osserva come il throughput segue l’andamento del traffico offerto sia a l variare del numero di utenti sia per diversi valori della Perr. Questo comportamento è giustificato dalla configurazione impostata per lo Streaming RABS. La scelta in particolare del DCH come canale di trasporto costringe il RAB_negotiator ad ammettere un nuovo servizio, solo se si può assegnare all’utente in modo esclusivo un codice capace di garantire una velocità trasmissiva massima di 384 kbit/s. Ricordando i parametri di configurazione dell’albero delle sequenze OVSF (tabella 6.4), sono al più due i servizi Streaming su canale dedicato che la rete può accettare contemporaneamente. Pertanto all’aumentare del numero di UE che richiedono questo servizio, solo due riescono ad instaurare la connessione RRC con la rete; gli altri invece vedono respinta la domanda di connessione. Questo spiega anche l’andamento della probabilità di blocco (P b) di figura 6.36. Si nota come per un numero di UE al più uguale a due la Pb valga zero. Al crescere degli utenti nel sistema, cresce anche il valore di questa probabilità. La curva 6.35 mostra infine come all’aumentare della P err sul canale diminuisca il traffico medio smaltito. Questo fenomeno è dovuto al maggior numero di blocchi persi per il cattivo stato del mezzo trasmissivo. In figura 6.37 si illustra il tempo medio impiegato da un utente per instaurare la connessione RRC con l’UTRAN. Per spiegare l’andamento raffigurato, è necessario ricordare che l’utente può ricevere al più N300 messaggi di rifiuto dalla rete (e di conseguenza rispedire al massimo N300 volte le richieste di connessione), prima di considerare definitivamente fallito il tentativo di connessione (N300 è un parametro di livello RRC posto uguale a 5 per le simulazioni). Pertanto, al crescere del numero di utenti, aumenta il tempo di instaurazione della connessione. Dalla curva si nota in particolare che, fino a quando il numero di utenti è minore o uguale ai codici disponibili, il tempo in esame assume valori molto piccoli (dell’ordine di poche decine di millisecondi); quando gli UE superano il numero delle sequenze ortogonali a disposizione, il periodo di instaurazione tende a crescere (ovvero gli utenti 191 §6 - Risultati delle simulazioni mediamente non riescono ad instaurare la connessione RRC con i primi tentativi della medesima richiesta). Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito in media per sessione al variare del numero di utenti e della probabilità di errore sul canale Traffico medio [kbit/s] 200 190 Traffico offerto 180 traffico smaltito, P_err=0.0001 170 traffico smaltito, P_err=0.075 160 150 1 2 3 4 5 num_UE Figura 6.35 : Traffico offerto e traffico smaltito in media per connessione al variare del numero di utenti e della probabilità di errore sul canale P_blocco Probabilità di blocco al variare del numero di utenti e della probabilità di errore sul canale 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 P_err = 0.0001 P_err = 0.075 1 2 3 4 5 num_UE Figura 6.36 : Probabilità di blocco al variare del numero di utenti e della probabilità di errore sul canale 192 §6 - Risultati delle simulazioni Tempo medio [s] Tempo medio di instaurazione della connessione RRC al variare del numero di utenti e della probabilità di errore sul canale 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 P_err = 0.0001 P_err = 0.075 1 2 3 4 5 num_UE Figura 6.37 : Tempo medio per instaurare la connessione RRC al variare del numero di utenti e della probabilità di errore sul canale Durata media [s] Durata media della connessione RRC al variare del numero di utenti e della probabilità di errore sul canale 70 68 66 64 62 60 58 56 54 52 50 P_err = 0.0001 P_err = 0.075 1 2 3 4 5 num_UE Figura 6.38 : Durata media della connessione RRC al variare del numero di utenti e della probabilità di errore sul canale 193 §6 - Risultati delle simulazioni La figura 6.38 mostra infine l’andamento della durata media della connessione RRC al variare del numero di utenti e di Perr. Si nota come il tempo medio della connessione sia confrontabile con il tempo medio di attività della sorgente (60 s), anche al variare della probabilità di errore sul canale. Questo è dovuto al fatto che la modalità Transparent, usata per trasmettere i dati, non prevede alcun meccanismo di controllo sul flusso delle informazioni (vedere capitolo 3 per maggiori dettagli su questa modalità di trasferimento del livello RLC). 6.3.2 Numero costante di utenti nel sistema Si vuole adesso valutare il comportamento del sistema al variare del tempo di attività della sorgente. Si è pertanto deciso di mantenere costante ed uguale a due il numero di utenti presenti nello scenario simulativo. Le prove sono inoltre state effettuate per due diversi valori della probabilità di errore sul canale radiomobile. In figura 6.39 si confronta l’andamento del traffico medio offerto con il traffico smaltito in media per connessione, al variare del tempo medio di attività della sorgente e al variare della qualità del mezzo trasmissivo. Si osserva come il throughput segua l’andamento del traffico offerto, per entrambi i v alori della Perr; al crescere di quest’ultimo parametro però lo scarto tra il traffico offerto e quello smaltito tende ad aumentare. Questo è dovuto al fatto che valori crescenti della probabilità di errore sul blocco causano una perdita sempre maggiore di informazioni (figura 6.40). Traffico smaltito in media per sessione al variare del tempo di attività della sorgente e della probabilità di errore sul canale (num_UE = 2) Traffico medio [kbit/s] 190 180 traffico offerto 170 traffico smaltito, P_err=0.0001 160 traffico smaltito, P_err=0.075 150 140 30 60 90 120 150 180 tempo medio di attività della sorgente [s] Figura 6.39 : Confronto tra traffico offerto e smaltito, al variare del tempo medio di attività della sorgente e della probabilità di errore sul canale 194 §6 - Risultati delle simulazioni Dati medi per sessione [kbyte] Confronto tra dati generati dalla sorgente e dati smaltiti con successo su "Uu" parametrizzati in base alla probabilità di errore sul canale 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 dati generati dati smaltiti, P_err=0,0001 dati smaltiti, P_err=0,075 30 60 90 120 150 180 tempo medio di attività della sorgente [s] Figura 6.40 : Confronto tra dati generati dalla sorgente e dati smaltiti, al variare del tempo medio di attività della sorgente e della probabilità di errore sul canale 6.4 Servizi UDD In questo paragrafo si analizzano le prestazioni del sistema in presenza di utenti che richiedono esclusivamente servizi UDD della classe Interactive. I risultati sono stati ottenuti variando alternativamente i seguenti parametri di sistema: numero di utenti; dimensione media dei dati generati dalla sorgente; probabilità di errore sul canale radiomobile. Le stesse simulazioni sono poi state ripetute cambiando il canale di trasporto previsto dall’Interactive RABS. Tutti gli altri parametri di sistema, se non espressamente indicato, assumono i valori riportati nelle tabelle del paragrafo 6.2. 6.4.1 CPCH L’obiettivo di questo sotto-paragrafo è quello di stabilire il comportamento del simulatore quando si sceglie il CPCH come canale per trasmettere i dati degli utenti. 195 §6 - Risultati delle simulazioni 6.4.1.1 Dimensione fissa dei dati generati dalla sorgente I risultati riportati nei punti che seguono sono stati ricavati mantenendo la dimensione media dei dati generati dalla sorgente UDD pari a 100 kbyte. 6.4.1.1.1 Probabilità di errore media sul canale fissata Si è a questo punto scelto di tracciare l’andamento di diversi parametri di simulazione al variare del numero di utenti presenti nel sistema. Le prove sono state eseguite per diversi valori della Perr. Probabilità di errore Perr = 0.0001 Il diagramma in figura 6.41 mette a confronto il traffico offerto dalla sorgente e il traffico smaltito mediamente per connessione RRC, al variare del numero di utenti presenti nel sistema. L’andamento del traffico offerto è giustificato dai requisiti del servizio che si vuole simulare. L’UDD è infatti un servizio best effort che non presenta particolari requisiti sui tempi di consegna. Di conseguenza la sorgente di questo tipo di traffico possiede una velocità di generazione dei dati, che è funzione del carico attuale della rete. Il RAB_negotiator nel RRC dell’UTRAN all’aumentare del numero di richieste di servizio tende ad abbassare la velocità delle sorgenti già attive al fine di accettare un maggior numero di nuovi servizi. In particolare la scelta di utilizzare un canale a commutazione di pacchetto come il CPCH non pone limiti sul numero massimo di utenti che possono essere ammessi. Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito in media per sessione Throughput medio [kbit/s] 35 30 25 20 traffico offerto 15 traffico smaltito 10 5 0 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.41 : Confronto tra traffico offerto e smaltito in media per sessione, usando il CPCH come canale di trasporto 196 §6 - Risultati delle simulazioni Il fatto di non dover assegnare codici in modo esclusivo agli utenti permette al RRC di marcare con COMMON i codici OVSF dell’albero, fino a quando sono disponibili. Una volta poi che non ci sono più sequenze libere, la rete può continuare ad accettare nuovi utenti, assegnando loro una velocità di sorgente minima. Per fornire una spiegazione più chiara di questo algoritmo di riduzione del rate della sorgente al sopraggiungere di nuove richieste, si illustra come viene gestito l’albero dei codici dal RAB_negotiator con un esempio. Supponiamo che ci siano 12 utenti che chiedono un servizio UDD alla rete. Ricordando le regole di allocazione dei codici e il significato dell’etichetta COMMON usata per marcare i nodi dell’albero (vedere capitolo 5), si verifica la situazione descritta nei punti che seguono. Per facilitare la comprensione dell’algoritmo, si indi ca con Ci il codice che viene etichettato con C (COMMON) nel sistema in seguito all’ammissione della richiesta dell’utente i-esimo. a) L’UE 1 invia la richiesta alla rete di voler instaurare la connessione RRC. Il RAB_negotiator, ricevuto il messaggio, accetta sicuramente la domanda essendo il primo utente ad instaurare la connessione RRC. La situazione dell’albero diventa la seguente (figura 6.42): N = NOT_AVAILABLE R = RACH F = FREE C = COMMON D = DEDICATED T = TAKEN N C N C1 F F F F F C C F F C C C C N C C C C C C F C F N F R R Figura 6.42 : Albero dei codici con un solo utente ammesso b) L’UE 2 cerca di instaurare una connessione con la rete. Data la disponibilità di codici, si verifica la situazione rappresentata in figura 6.43. 197 §6 - Risultati delle simulazioni N = NOT_AVAILABLE R = RACH F = FREE C = COMMON D = DEDICATED T = TAKEN N C N C C2 C C C C C C C C C C C C C C N C C C F C C N F F R R Figura 6.43 : Albero dei codici con due utenti ammessi c) Supponiamo adesso che l’UE 3 invia all’UTRAN una richiesta di ins taurare la connessione RRC. Una volta ricevuta, la rete configura l’albero come rappresentato in figura 6.44. N = NOT_AVAILABLE R = RACH F = FREE C = COMMON D = DEDICATED T = TAKEN N C N C C C C C C C C C C C C C C N C C C C3 C C C C C C N R R Figura 6.44 : Albero dei codici con tre utenti ammessi d) L’UE 4 vuole adesso instaurare la connessione RRC. Il RAB_negotiator deve prima rinegoziare il servizio dell’utente 1, che possiede la maggior velocità di sorgente, per poter ammettere il nuovo utente. Assegnando così all’UE 1 una velocità di sorgente più bassa, corrispondente ad un valore di spreading superiore rispetto a quello relativo alla precedente velocità, si libera un codice nell’albero che permette alla rete di garantire un nuovo servizio. Il rate della sorgente del nuovo terminale risulta uguale alla nuova velocità di generazione della sorgente riconfigurata, presente nell’UE 1. 198 §6 - Risultati delle simulazioni UE 1 viene momentaneamente messo da parte N = NOT_AVAILABLE R = RACH F = FREE C = COMMON D = DEDICATED T = TAKEN N C N C F F F F F C C F F C C C C C C N C C C C C C C N C R R Figura 6.45 : Albero dei codici quando si rinegozia un servizio viene accettata la richiesta del nuovo utente (UE 4) con un rate di sorgente minore di quello della sorgente rinegoziata (UE 1) N = NOT_AVAILABLE R = RACH F = FREE C = COMMON D = DEDICATED T = TAKEN N C N C C F F C4 F C C C C C C C C C C N C C C C C C C N C R R Figura 6.46 : Albero dei codici con tre utenti ammessi e il quarto deve rientrare N = NOT_AVAILABLE R = RACH F = FREE C = COMMON D = DEDICATED T = TAKEN N UE 1 viene reinserito con servizio rinegoziato dal RAB_fulfiller C N C C C4 C1 C C C C C C C C C C N C C C C C C C C C Figura 6.47 : Albero dei codici con quattro utenti ammessi 199 N C R R §6 - Risultati delle simulazioni Durante l’esecuzione di tale operazione l’albero dei codici assume la configurazione illustrata in figura 6.45, 6.46 e 6.47. Si procede in questo modo fino a quando non sono stati presi tutti i codici e non è più possibile rinegoziare alcun servizio (abbassando la velocità di sorgente). Se ci sono ancora utenti che chiedono la connessione e se il canale usato è a pacchetto (CPCH o DSCH), si instaura ugualmente la connessione. Tornando ora alla figura 6.41, quanto appena detto spiega perchè il traffico offerto dalla sorgente decresce da 30 kbit/s fino a 20 kbit/s per un numero di utenti che passa da 1 a 10. Poi si assesta intorno ai 20 kbit/s per un numero di terminali maggiore di 10. Si nota inoltre come il traffico smaltito segua quello offerto per un numero di UE anche superiore a venti. La figura 6.48 rappresenta la durata media della connessione RRC al variare del numero di utenti. La crescita della curva per un numero di utenti che passa da 1 a 10 è dovuta al fatto che la velocità della sorgente diminuisce. Poi il tempo della connessione si assesta intorno ai 40 secondi, quando i terminali variano da 12 a 22. In figura 6.49 e 6.50 si rappresenta infine la probabilità di blocco e il tempo medio impiegato ad instaurare la connessione. Per come è stato pensato l’algoritmo di allocazione delle risorse radio, la probabilità di blocco deve valere zero al variare del numero di utenti. Per evitare anomalie nella gestione dei codici, può capitare che il RRC vada a controllare la configurazione dell’albe ro; se si verificano i presupposti per tale situazione, la rete rifiuta momentaneamente nuove richieste di connessione. Il fatto comunque di non rifiutare praticamente mai richieste di connessione giustifica l’andamento del tempo di instaurazione. Durata media della connessione RRC con attività media della sorgente UDD di 100 kbyte Durata media [s] 45 40 35 30 25 20 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.48 : Durata media della connessione RRC al variare del numero di utenti e con probabilità di errore media pari a 0.0001 200 §6 - Risultati delle simulazioni P_blocco Probabilità di blocco 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.49 : Probabilità di blocco al variare del numero di utenti e con probabilità di errore media pari a 0.0001 Tempo medio per instaurare una connessione RRC 0,12 Tempo medio [s] 0,1 0,08 0,06 0,04 0,02 0 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.50 : Tempo medio per instaurare la connessione RRC al variare del numero di utenti e con probabilità di errore media pari a 0.0001 201 §6 - Risultati delle simulazioni Probabilità di errore Perr = 0.075 Si ripetono le prove effettuate al punto precedente, ma impostando una diversa probabilità di errore sul canale radiomobile. La figura 6.51 illustra il confronto tra traffico offerto e traffico smaltito in media per connessione al variare del numero di utenti. Il grafico evidenzia una diminuzione generale del throughput medio rispetto al caso precedente, dovuta alla maggiore probabilità di errore sul canale. Si osserva inoltre una riduzione progressiva del traffico smaltito per un numero di utenti maggiore di 20. Questo comportamento è da imputare sia alle caratteristiche del canale CPCH sia alla probabilità di errore maggiore rispetto al caso precedente. Infatti, nel caso in cui il numero di utenti diventi piuttosto elevato, aumenta la probabilità di collisione per ottenere il permesso di usare il canale. Inoltre l’insieme dei codici viene condiviso da un numero più grande di utenti. Infine valori maggiori della Perr causano un numero maggiore di ritrasmissioni. Tutto questo causa un incremento del tempo di permanenza dei dati nei buffer del trasmettitore e di conseguenza anche della durata media della connessione RRC (figura 6.52). Si deve notare però che mentre il traffico smaltito incomincia a diminuire in corrispondenza di 20 utenti, la durata media della connessione continua ad oscillare intorno ai 40 s. Tale fenomeno è giustificato dall’uso del Timer discard, impostato su un valore di 7.5 s, come criterio per scartare le SDU a livello RLC. Infatti lo scarto relativo che si registra tra la durata della connessione corrispondente ad un utente e quello che si registra per 20 terminali è proprio di 7.5 secondi. La scelta invece di usare come modalità di scarto delle SDU il numero massimo di ritrasmissioni (maxR) consentite per la stessa SDU, se per il throughput farebbe registrare un andamento simile a quello indicato in figura 6.51, per la durata della connessione dovrebbe causare una continua crescita all’aumentare degli utenti che richiedono il servizio. Solo nel momento in cui si supera la soglia massima delle ritrasmissioni consentite, l’andamento della durata si dovrebbe fermare assumendo un andamento costante al variare del numero dei terminali nel sistema. Il numero di utenti presso cui si devono verificare gli eventi citati è comunque funzione del valore impostato per il parametro maxR. Le figure 6.53 e 6.54 illustrano la curva della probabilità di errore e del tempo medio di instaurazione della connessione al crescere del numero di utenti nel sistema. L’analisi dei grafici porta a confermare le osservazioni fatte per un sistema caratterizzato da una probabilità di errore sul canale Perr = 0.0001. 202 §6 - Risultati delle simulazioni Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito su Uu in media per sessione (canale di trasporto CPCH) Traffico medio [kbit/s] 35 30 25 20 traffico offerto 15 traffico smaltito 10 5 0 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.51 : Confronto tra traffico offerto e smaltito in media per sessione, usando il CPCH come canale di trasporto Durata media della connessione RRC con dimensione media dei dati generati dalla sorgente UDD di 100 kbyte Durata media [s] 50 40 30 P_errore = 0,075 20 10 0 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.52 : Durata media della connessione RRC al variare del numero di utenti e con probabilità di errore media pari a 0.075 203 §6 - Risultati delle simulazioni Probabilità di blocco 0,5 P_blocco 0,4 0,3 0,2 0,1 0 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.53 : Probabilità di blocco al variare del numero di utenti e con probabilità di errore media pari a 0.075 Tempo medio per instaurare una connessione RRC 0,12 Tempo medio [s] 0,1 0,08 0,06 P_errore = 0,075 0,04 0,02 0 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.54 : Tempo medio per instaurare la connessione RRC al variare del numero di utenti e con probabilità di errore media pari a 0.075 204 §6 - Risultati delle simulazioni Confronto dei risultati parametrizzati in base alla probabilità di errore sul canale Si rappresentano nelle figure 6.55 e 6.56 il traffico medio smaltito e la durata media della connessione RRC in funzione del numero di utenti, per diversi valori della Perr. Il comportamento delle curve giustifica le osservazioni fatte nei punti precedenti. Throughput medio per sessione [kbit/s] Traffico smaltito al variare della probabilità di errore sul canale fisico e del numero di utenti (canale di trasporto = CPCH - attività media della sorgente per sessione = 100 kbyte) 35 30 25 20 15 10 5 0 P_errore = 0,0001 P_errore = 0,075 P_errore = 0,2 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.55 : Confronto del traffico smaltito dal sistema al variare del numero di utenti per diversi valori della probabilità di errore media sul canale Durata media della connessione RRC al variare della Probabilità di errore sul canale fisico e del numero di utenti 50 Durata media [s] 45 40 P_errore = 0,0001 35 P_errore = 0,075 P_errore = 0,2 30 25 20 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.56 : Durata media della connessione RRC al variare del numero di utenti per diversi valori della probabilità di errore media sul canale 205 §6 - Risultati delle simulazioni 6.4.1.1.2 Numero di utenti fissato Per fornire maggiori dettagli sul comportamento del sistema, si rappresentano i parametri misurati utilizzando come ascissa dei grafici la probabilità di errore media sul mezzo trasmissivo. Si tiene invece fissato il numero di utenti che richiedono il servizio sul CPCH. Traffico medio per sessione [kbit/s] Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito in media per sessione (canale di trasporto = CPCH, num UE = 2) 35 30 25 20 traffico offerto 15 traffico smaltito 10 5 0 0,0001 0,075 0,128 0,2 0,293 0,373 probabilità di errore Figura 6.57 : Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito dal sistema al variare della probabilità di errore media sul canale radiomobile, usando il CPCH per trasmettere i dati generati da 2 utenti Durata media [s] Durata media della connessione RRC 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 num UE = 2 0,0001 0,075 0,128 0,2 0,293 0,373 probabilità di errore sul canale Figura 6.58 : Durata media della connessione RRC al variare della probabilità di errore media sul canale radiomobile, usando il CPCH per trasmettere i dati generati da 2 utenti 206 §6 - Risultati delle simulazioni Numero di utenti uguale a 2 Le figure 6.57 e 6.58 mostrano rispettivamente il confronto tra traffico offerto e traffico smaltito e la durata media della connessione RRC al variare della probabilità di errore media sul blocco. Il numero di utenti presenti nel sistema è invece costante e pari a 2. Dalle curve si nota che: il traffico offerto medio è praticamente costante al variare di Perr. La piccola diminuzione che però si osserva in corrispondenza di elevati valori della probabilità di errore può essere imputata al passaggio della sorgente dati nello stato di Suspend. Quando infatti il RRC nell’UTRAN rileva una situazione di congestione nella trasmissione dei dati sull’interfaccia “Uu”, ordina ai livelli superiori dell’utente interessat o di interrompere la generazione dei dati da inoltrare verso gli strati inferiori della pila protocollare. il traffico smaltito decresce all’aumentare della probabilità di errore sul canale. Questo dipende esclusivamente dalla diretta proporzionalità tra tempo di permanenza dei dati nei buffer del trasmettitore e Perr, per un numero di UE uguale a due. Il peggiorare delle qualità del canale infatti provoca sia un aumento del tempo di sospensione della trasmissione sia un incremento del numero di ritrasmissioni, essendo il tempo di campionamento del canale impostato ad un valore di 0.2 s per le simulazioni sul CPCH. Di conseguenza si allunga il tempo medio della connessione RRC, necessario a trasferire i dati della sorgente a destinazione. Avendo inoltre scelto come criterio di scarto delle SDU il Timer Discard, capita che per elevati valori della Perr una parte delle informazioni venga scartata. Questo fenomeno influisce a sua volta ad abbassare il throughput medio. La disponibilità dei codici in questo caso non influisce sui risultati in quanto consente al sistema di allocare per ogni richiesta degli utenti una sequenza con lo spreading factor adeguato per trasmettere le informazioni. Numero di utenti uguale a 12 Le figure 6.59 e 6.60 illustrano rispettivamente il confronto tra traffico offerto e traffico smaltito e la durata media della connessione RRC al variare della probabilità di errore media sul blocco, con un numero di utenti presenti nel sistema pari a 12. Per l’analisi delle curve valgono le osservazioni fatte nell’esempio precedente. In questo caso però, dato il maggior numero di utenti che richiedono l’accesso al canale, aumenta la probabilità di collisione sul CPCH; i mobili, che tentano l’accesso per l’assegnazione del codice, trovano qu indi con più difficoltà risorse libere da sfruttare per la loro trasmissione. 207 §6 - Risultati delle simulazioni Traffico medio per sessione [kbit/s] Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito in media per sessione (canale di trasporto = CPCH, num UE = 12) 25 20 15 traffico offerto traffico smaltito 10 5 0 0,0001 0,075 0,128 0,2 0,293 0,373 probabilità di errore Figura 6.59 : Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito dal sistema al variare della probabilità di errore media sul canale radiomobile, usando il CPCH per trasmettere i dati generati da 12 utenti Durata media della connessione RRC 60 Durata media [s] 50 40 30 num UE = 12 20 10 0 0,0001 0,075 0,128 0,2 0,293 0,373 probabilità di errore sul canale Figura 6.60 : Durata media della connessione RRC al variare della probabilità di errore media sul canale radiomobile, usando il CPCH per trasmettere i dati generati da 12 utenti 208 §6 - Risultati delle simulazioni Confronto dei risultati ottenuti parametrizzati in base al numero di utenti Si rappresentano nelle figure 6.61 e 6.62 il traffico smaltito e la durata media della connessione RRC in funzione della probabilità di errore media sul canale radiomobile, per un numero diverso di utenti presenti nel sistema. L’andamento delle curve conferma le osservazioni dei punti precedenti. Traffico smaltito in media per sessione Throughput medio [kbit/s] 35 30 25 num UE = 2 20 num UE = 12 15 num UE = 16 10 5 0 0,0001 0,075 0,128 0,2 0,293 0,373 probabilità di errore Figura 6.61 : Confronto del traffico smaltito dal sistema al variare della probabilità di errore media sul canale Durata media della connessione RRC 60 Durata media [s] 50 40 num UE = 2 30 num UE = 12 num UE = 16 20 10 0 0,0001 0,075 0,128 0,2 0,293 0,373 probabilità di errore Figura 6.62 : Durata media della connessione RRC al variare della probabilità di errore media sul canale 209 §6 - Risultati delle simulazioni 6.4.1.2 Dimensione variabile dei dati generati dalla sorgente Nelle figure 6.63 e 6.64 si rappresenta il traffico smaltito e la durata media della connessione RRC al variare della dimensione media dei dati generati dalla sorgente. Le curve sono parametrizzate in base a diversi valori della probabilità di errore sul canale; il numero di utenti che usano il CPCH come canale di trasporto è pari a 12. Traffico smaltito al variare della quantità media dei dati generati dalla sorgente UDD (Canale di trasporto = CPCH - num UE = 12) Traffico medio [kbit/s] 22 20 traffico offerto 18 traffico smaltito, P_err=0,0001 16 traffico smaltito, P_err=0,075 14 traffico smaltito, P_err=0,2 12 10 100 500 1000 2000 Dimensione media dei dati generati dalla sorgente [kbyte] Figura 6.63 : Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito al variare della quantità media di dati generati dalla sorgente, per diversi valori della probabilità di errore sul canale Durata media della connessione RRC (num UE = 12) 800 Durata media [s] 700 600 500 P_err = 0.0001 400 P_err = 0.075 300 P_err = 0.2 200 100 0 100 500 1000 2000 Dimensione media dei dati generati dalla sorgente [kbyte] Figura 6.64 : Durata media della connessione RRC al variare della quantità media di dati generati dalla sorgente, per diversi valori della probabilità di errore sul canale 210 §6 - Risultati delle simulazioni L’analisi dei grafici evidenzia un diverso comportamento del sistema al variare della dimensione dei dati generati e al mutare della qualità del mezzo trasmissivo. In particolare per valori molto bassi della probabilità di errore (Perr = 0.0001), si nota che il sistema è in grado di smaltire con un rate prossimo a quello del traffico offerto un carico variabile da 100 a 2000 kbyte. Al peggiorare delle condizioni del canale radiomobile invece l’uso del CPCH fa registrare un progressivo decremento del traffico smaltito all’aumentare della dimensione dei dati generati dalla sorgente. Questo comportamento è dovuto al fatto che l’aumento della quantità dei dati generati non consente più al mobile di trasmettere tutte le informazioni entro il limite massimo di trame per cui ha ottenuto il possesso del codice (NF_max). Di conseguenza, l’UE deve iniziare una nuova fase di contesa, p rima di ottenere una nuova abilitazione a trasmettere. La crescita della Perr a sua volta incrementa ulteriormente il tempo necessario per portare a termine la trasmissione, in seguito al maggior numero di ritrasmissioni. 6.4.2 DSCH In questo paragrafo si vogliono valutare le prestazioni del sistema quando l’Interactive RAB di tutti gli utenti nel sistema utilizza il DSCH come canale di trasporto. I punti che seguono ricalcano la traccia seguita per lo studio del CPCH. 6.4.2.1 Dimensione fissa dei dati generati dalla sorgente I risultati riportati nei punti che seguono sono stati ricavati mantenendo la dimensione media dei dati generati dalla sorgente UDD pari a 100 kbyte. 6.4.2.1.1 Probabilità di errore media sul canale fissata I diagrammi rappresentati nelle figure 6.65, 6.66, 6.67 e 6.68 delineano il comportamento del sistema al variare del numero di utenti che utilizzano il DSCH come canale di trasporto. Per questo si è scelto di utilizzare come ascissa dei grafici il numero di UE e di parametrizzare le curve in base alla probabilità di errore media sul canale radiomobile. Le figure 6.65 e 6.66 illustrano rispettivamente il confronto tra traffico offerto e traffico smaltito e la durata media della connessione RRC al variare del numero di utenti, per differenti valori della Perr. Le osservazioni sull’andamento del traffico offerto rispecchiano perfettamente quelle fatte per lo studio del CPCH (vedere il punto 6.4.1.1.1 del presente capitolo). Per quanto riguarda il traffico smaltito, si osserva un comportamento che segue il traffico offerto fino a quando la rete è in grado di garantire le risorse necessarie agli utenti, ogni volta che hanno informazioni da trasmettere. Se il numero di UE diventa eccessivo, si presentano invece i tipici problemi di condivisione delle risorse. 211 §6 - Risultati delle simulazioni Throughput medio per sessione [kbit/s] Traffico smaltito al variare della probabilità di errore sul canale fisico e del numero di utenti (canale di trasporto = DSCH - attività media della sorgente per sessione = 100 kbyte) 30 25 traffico offerto 20 P_errore = 0,0001 15 P_errore = 0,075 10 P_errore = 0,2 5 0 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.65 : Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito dal sistema al variare del numero di UE e per diversi valori della probabilità di errore sul blocco Durata media della connessione RRC al variare della Probabilità di errore sul canale fisico 50 Durata media [s] 45 40 P_errore = 0,0001 35 P_errore = 0,075 30 P_errore = 0,2 25 20 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.66 : Durata media della connessione RRC al variare del numero di UE e per diversi valori della probabilità di errore sul blocco 212 §6 - Risultati delle simulazioni Dalla figura 6.65 si osserva come tale numero di UE sia funzione della qualità del mezzo trasmissivo. In particolare più è alto il valore della Perr più è basso il numero totale di utenti che riescono in media a smaltire i dati in un tempo confrontabile con quello della sorgente. Questo comportamento è dovuto al fatto che una probabilità di errore sul canale più elevata produce un maggior accodamento dei dati nei buffer di trasmissione dei vari utenti; cresce di conseguenza la richiesta di codici con basso spreading factor, che a sua volta riduce il numero complessivo di sequenze ortogonali a disposizione degli altri utenti. Pertanto aumenta il tempo medio della connessione RRC e se si sceglie come criterio di scarto delle SDU quello basato sul Timer Discard, diverse SDU vengono scartate prima che siano arrivate a destinazione. Le figure 6.67 e 6.68 mostrano rispettivamente la probabilità di blocco e il tempo medio impiegato per instaurare la connessione RRC al variare del numero di utenti che usano il DSCH. Le curve sono sempre parametrizzate in base a diversi valori della Perr. Il grafico 6.66 mostra come la probabilità di blocco (Pb) valga sempre zero sia al variare degli UE sia al variare della qualità del canale. Questo è dovuto al fatto che attualmente per la trasmissione sui canali comuni non è implementata alcuna politica di ammissione. La curva in figura 6.68 presenta un comportamento che in parte è legato alla probabilità di blocco. Il valore zero per la Pb però vuol dire che la richiesta di connessione inviata dall’utente viene sempre accettata, una volta giunta all’UTRAN. Pertanto in questo caso l’unico fenomeno che influisce sul tempo di instaurazione della connessione è la probabilità di collisione sul RACH. Probabilità di blocco 0,5 P_blocco 0,4 P_errore = 0.0001 0,3 P_errore = 0.075 0,2 P_errore = 0.2 0,1 0 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.67 : Probabilità di blocco al variare del numero di utenti per diversi valori della probabilità di errore media sul blocco 213 §6 - Risultati delle simulazioni Tempo medio per instaurare una connessione RRC 0,3 Tempo medio [s] 0,25 0,2 P_errore = 0.0001 0,15 P_errore = 0.075 P_errore = 0.2 0,1 0,05 0 1 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 num UE Figura 6.68 : Tempo medio per instaurare la connessione RRC al variare del numero di utenti per diversi valori della probabilità di errore media sul blocco 6.4.2.1.2 Numero di utenti fissato Per fornire una visione alternativa delle prestazioni del sistema, si rappresentano i parametri misurati in precedenza utilizzando come ascissa dei grafici la probabilità di errore media sul mezzo trasmissivo. Le curve sono ora parametrizzate in base al numero di utenti che richiedono il servizio sul DSCH. Nelle figure 6.69 e 6.70 si confronta il traffico offerto e il traffico smaltito in media per connessione al variare della qualità del canale radiomobile, per un numero di utenti nel sistema uguale rispettivamente a 2 e 12. I grafici 6.71 e 6.72 mostrano invece il traffico medio smaltito e la durata media della connessione RRC al crescere della Perr; queste curve sono parametrizzate in base a diversi valori del numero di utenti. Per l’analisi dei grafici valgono le osservazioni fatte al punto 6.6.2.1.1. 214 §6 - Risultati delle simulazioni Traffico medio per sessione [kbit/s] Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito in media per sessione (canale di trasporto = DSCH, num UE = 2) 30 25 20 traffico offerto 15 traffico smaltito 10 5 0 0,0001 0,075 0,128 0,2 0,293 0,373 probabilità di errore Figura 6.69 : Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito dal sistema al variare della probabilità di errore media sul canale radiomobile, usando il DSCH per trasmettere i dati generati da 2 utenti Traffico medio per sessione [kbit/s] Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito in media per sessione (canale di trasporto = DSCH, num UE = 12) 25 20 15 traffico offerto traffico smaltito 10 5 0 0,0001 0,075 0,128 0,2 0,293 0,373 probabilità di errore Figura 6.70 : Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito dal sistema al variare della probabilità di errore media sul canale radiomobile, usando il DSCH per trasmettere i dati generati da 12 utenti 215 §6 - Risultati delle simulazioni Traffico smaltito in media per sessione Throughput medio [kbit/s] 30 25 20 num UE = 2 15 num UE = 12 num UE = 16 10 5 0 0,0001 0,075 0,128 0,2 0,293 0,373 probabilità di errore Figura 6.71 : Confronto del traffico smaltito dal sistema al variare della probabilità di errore media sul canale Durata media della connessione RRC 60 Durata media [s] 50 40 num UE = 2 30 num UE = 12 num UE = 16 20 10 0 0,0001 0,075 0,128 0,2 0,293 0,373 probabilità di errore Figura 6.72 : Durata media della connessione RRC al variare della probabilità di errore media sul canale 216 §6 - Risultati delle simulazioni 6.4.2.2 Dimensione variabile dei dati generati dalla sorgente Nelle figure 6.73 e 6.74 si rappresenta il traffico smaltito medio e la durata media della connessione RRC al variare della dimensione media dei dati generati dalla sorgente. Il numero di utenti che utilizza il DSCH come canale di trasporto è costante ed uguale a 12. Traffico medio [kbit/s] Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito in media per sessione (num UE fisso = 12 - canale di trasporto = DSCH) 23 21 19 17 15 13 11 9 7 5 traffico offerto traffico smaltito, P_err=0.0001 traffico smaltito, P_err=0.075 traffico smaltito, P_err=0.2 100 500 1000 2000 Dimensione media dei dati generati dalla sorgente UDD [kbyte] Figura 6.73 : Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito al variare della quantità media di dati generati dalla sorgente, per diversi valori della probabilità di errore sul canale Durata media [s] Durata media della connessione RRC 800 700 600 500 400 300 200 100 0 P_err = 0.0001 P_err = 0.075 P_err = 0.2 100 500 1000 2000 Dimensione media dei dati generati dalla sorgente per sessione [kbyte] Figura 6.74 : Durata media della connessione RRC al variare della quantità media di dati generati dalla sorgente, per diversi valori della probabilità di errore sul canale 217 §6 - Risultati delle simulazioni L’analisi dei grafici mostra come il throughput medio segua il traffico offerto al variare del carico, per valori della Perr minori o uguali a 0.075. Al peggiorare della qualità del canale, il traffico smaltito presenta una forte diminuzione all’aumentare del carico. Questa è dovuta sia all’aumento della durata della connessione sia allo scadere del Timer Discard, scelto come criterio per scartare le SDU. 6.4.3 DCH L’obiettivo di questo paragrafo è quello di delineare il comportamento del sistema quando tutti gli utenti utilizzano il DCH come canale di trasporto. Dal momento che il DCH presenta caratteristiche equivalenti se usato per trasmettere dati in uplink oppure in downlink, si considerano le simulazioni effettuate con il DCH in uplink. 6.4.3.1 Dimensione fissa dei dati generati dalla sorgente I risultati riportati nei punti che seguono sono stati ricavati mantenendo la dimensione media dei dati generati dalla sorgente UDD pari a 100 kbyte. 6.4.3.1.1 Probabilità di errore media sul canale fissata A questo punto si è scelto di tracciare l’andamento dei parametri descritti al paragrafo 6.1 in funzione del numero di utenti presenti nel sistema. Le prove sono state eseguite per diversi valori della probabilità di errore media sul blocco. Le figure 6.75 e 6.76 rappresentano il confronto tra il traffico offerto e il traffico smaltito e la durata media della connessione RRC al variare del numero di utenti. Le curve sono parametrizzate in base a diversi valori della Perr. Il grafico 6.75 mostra come il throughput medio segua il traffico offerto al crescere del numero degli utenti. Questo comportamento è dovuto al fatto che il sistema, nel caso di Interactive RAB che prevede il DCH come canale di trasporto, accetta una richiesta di connessione solo se è in grado di assegnare in modo esclusivo all’utente una sequenza ortogonale per tutta la durata del servizio richiesto. Ricordando la configurazione dell’albe ro usata per condurre le simulazioni (tabella 6.4), sono al massimo 10 gli utenti che possono instaurare una connessione che utilizza il DCH come canale. Di conseguenza per un numero di utenti maggiore di 10 si registrano delle probabilità di blocco non più nulle (figura 6.77), che crescono all’aumentare degli utenti che richiedono un canale dedicato. Il fatto che la Pb assuma dei valori molto piccoli ma non nulli per un numero di UE compreso tra 4 e 8 è legato a meccanismi di controllo dell’albero dei co dici, che, quando diventano attivi, impediscono agli UE di instaurare la connessione. L’andamento della probabilità di blocco spiega anche il comportamento del tempo medio per instaurare la connessione RRC (figura 6.78). Tale tempo di setup, come già evidenziato, dipende inoltre dalla probabilità di collisione sul RACH. 218 §6 - Risultati delle simulazioni Throughput medio per sessione [kbit/s] Traffico smaltito al variare della probabilità di errore sul canale fisico e del numero di utenti (canale di trasporto = DCH - attività media della sorgente per sessione = 100 kbyte) 30 25 traffico offerto 20 P_errore = 0,0001 15 P_errore = 0,075 10 P_errore = 0,2 5 0 1 2 4 6 8 10 12 14 num UE Figura 6.75 : Confronto tra traffico medio offerto e traffico smaltito in media per connessione per diversi valori della probabilità di blocco al variare del numero di utenti presenti nel sistema Durata media della connessione RRC al variare della Probabilità di errore sul canale fisico Durata media [s] 45 40 P_errore = 0,0001 35 P_errore = 0,075 30 P_errore = 0,2 25 20 1 2 4 6 8 10 12 14 num UE Figura 6.76 : Durata media della connessione RRC in funzione del numero di utenti, per diversi valori della probabilità di errore media sul canale 219 §6 - Risultati delle simulazioni Probabilità di blocco al variare della probabilità di errore sul canale fisico 0,6 P_blocco 0,5 0,4 P_err = 0,0001 0,3 P_err = 0,075 0,2 P_err = 0,2 0,1 0 1 2 4 6 8 10 12 14 num UE Figura 6.77 : Probabilità di blocco in funzione del numero di utenti, per diversi valori della probabilità di errore media sul canale Tempo medio per instaurare una connessione RRC 1,4 Tempo medio [s] 1,2 1 P_errore = 0.0001 0,8 P_errore = 0.075 0,6 P_errore = 0.2 0,4 0,2 0 1 2 4 6 8 10 12 14 num UE Figura 6.78 : Tempo medio per instaurare la connessione RRC al variare del numero di utenti, per diversi valori della probabilità di errore media sul canale 220 §6 - Risultati delle simulazioni 6.4.3.1.2 Numero di utenti fissato Si rappresentano adesso i risultati esaminati al punto precedente ponendo in ascissa la probabilità di errore media sul blocco e parametrizzando le curve sulla base del numero di utenti presenti nel sistema. Confronto tra traffico medio offerto e traffico smaltito in media per connessione RRC Throughput medio [kbit/s] 30 25 20 traffico offerto numUE=2 traffico smaltito numUE=2 15 traffico offerto numUE=12 10 traffico smaltito numUE=12 5 0 1E-04 0,075 0,128 0,2 0,293 0,373 probabilità di errore Figura 6.79 : Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito dal sistema al variare della probabilità di errore media sul canale radiomobile, usando il DCH per trasmettere i dati generati dagli utenti Durata media [s] Durata media della connessione RRC 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 num UE = 2 num UE = 12 0,0001 0,075 0,128 0,2 0,293 0,373 probabilità di errore Figura 6.80 : Durata media della connessione RRC al variare della probabilità di errore media sul canale radiomobile, usando il DCH per trasmettere i dati generati dagli utenti 221 §6 - Risultati delle simulazioni Probabilità di blocco al variare della probabilità di errore sul canale fisico 0,6 P_blocco 0,5 0,4 num_UE = 2 0,3 num_UE = 12 0,2 0,1 0 0,0001 0,075 0,128 0,2 0,293 0,373 probabilità di errore Figura 6.81 : Probabilità di blocco al variare della probabilità di errore media sul canale radiomobile, usando il DCH per trasmettere i dati generati dagli utenti In figura 6.79 si confronta il traffico medio offerto e il traffico smaltito in media per connessione al variare della qualità del canale radiomobile; le simulazioni sono state condotte considerando un numero di utenti presenti nel sistema pari rispettivamente a 2 e 12. Si osserva come al crescere della Perr aumenti lo scarto relativo tra traffico offerto e traffico smaltito sia con 2 sia con 12 UE. In particolare per elevati valori della probabilità di errore lo scarto è maggiore per un sistema con 12 terminali che richiedono un servizio sul DCH. Questo è dovuto al fatto che, sebbene gli utenti con una connessione RRC con l’UTRAN dispongano di un codice che garantisce un rate trasmissivo minimo, quando essi hanno bisogno di incrementare la loro velocità trasmissiva, devono condividere le risorse destinate al cambio del rate con un numero maggiore di terminali ammessi. Aumenta di conseguenza il tempo impiegato per trasmettere tutti i dati a destinazione (figura 6.80). L’incremento della durata della connessione dipende anche dalla qualità del canale; più è grande infatti il valore della Perr, maggiore è il numero di ritrasmissioni e il tempo di sospensione della trasmissione. Il grafico 6.81 mostra la probabilità di blocco in funzione della probabilità di errore media sul mezzo trasmissivo, con un numero di utenti presenti nel sistema uguale a 2 e 12. L’andamento della curva relativa ad un numero di utenti pari a 12 mostra come la probabilità di blocco cresca al crescere del valore della Perr. Questo comportamento è giustificato dalla proporzionalità diretta che esiste tra probabilità di errore sul canale, durata della connessione RRC e probabilità di blocco. Un incremento della Perr infatti produce un aumento della durata della connessione RRC; questa a sua volta aumenta il tempo di attesa di quegli utenti che non hanno potuto instaurare una connessione RRC con la rete per mancanza di risorse radio. 222 §6 - Risultati delle simulazioni 6.5 Servizi UDD e STREAMING In questo paragrafo si vogliono esaminare le prestazioni del sistema UMTS in presenza di utenti che richiedono servizi appartenenti a due classi di QoS differenti: quella Streaming e quella Interactive. Poichè si considera uno scenario di simulazione dotato di una sola cella, si è scelto di impostare i parametri del file dati “simul_service.dat” in modo da: avere sempre due utenti che chiedono un servizio Streaming; variare solo il numero di UE che richiedono il servizio Interactive. In tabella 6.13 sono indicate le percentuali utilizzate per configurare il file citato, al variare del numero di utenti. Numero di UE nel sistema 4 6 8 10 12 14 Servizio UDD [%] 50 66 75 80 85 87.5 Servizio STREAMING [%] 50 34 25 20 15 12.5 Tabella 6.13 : Configurazione del file simul_service.dat al variare del numero di utenti L’Interactive RABS e lo Streaming RABS instaurati dal Radio Resource Control per garantire rispettivamente il servizio dati e il servizio video, presentano le caratteristiche elencate in tabella 6.3. In particolare si è scelto di trasmettere sul CPCH le informazioni degli utenti che hanno richiesto un servizio UDD e di instaurare un canale dedicato per quei UE che hanno richiesto un servizio video. La dimensione media dei dati generati dalla sorgente UDD è stata posta uguale a 100 kbyte; il tempo medio di attività della sorgente Streaming invece è stato posto uguale a 60 s. Le prove sono state effettuate al variare della qualità del mezzo trasmissivo. In figura 6.82 e 6.83 si confronta il traffico offerto con il traffico smaltito in media per connessione RRC al variare del numero di utenti totali presenti nel sistema, rispettivamente per i servizi video e dati. Le curve sono parametrizzate in base a diversi valori della probabilità di errore media sul canale. Si nota come l’andamento del throughput relativo al servizio Streaming sia costante sia al variare degli UE che chiedono un servizio dati sia al peggiorare delle condizioni del canale radiomobile. Al contrario, per il servizio Interactive, si osserva un decremento del traffico smaltito medio al crescere del numero degli utenti. Tale comportamento è tanto più evidente quanto più grande è il valore della Perr. 223 §6 - Risultati delle simulazioni Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito in media per sessione al variare del numero di utenti (servizio Streaming) Traffico medio [kbit/s] 185 180 Traffico offerto 175 170 traffico smaltito, P_err=0.0001 165 traffico smaltito, P_err=0.075 160 155 4 6 8 10 12 14 num_UE totali nel sistema Figura 6.82 : Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito al variare del numero di utenti totali nel sistema (servizio STREAMING) Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito in media per sessione al variare del numero di utenti (servizio Interactive) Traffico medio [kbit/s] 24 22 Traffico offerto 20 18 16 traffico smaltito, P_err=0.0001 14 traffico smaltito, P_err=0.075 12 10 4 6 8 10 12 14 num_UE totali nel sistema Figura 6.83 : Confronto tra traffico offerto e traffico smaltito al variare del numero di utenti totali nel sistema (servizio UDD) 224 §6 - Risultati delle simulazioni Durata media [s] Durata media della connessione RRC al variare del numero di utenti e della probabilità di errore sul canale (servizio Streaming) 65 64 63 62 61 60 59 58 57 56 55 P_err = 0.0001 P_err = 0.075 4 6 8 10 12 14 num_UE Figura 6.84 : Durata media della connessione RRC al variare del numero di utenti totali nel sistema (servizio STREAMING) Durata media [s] Durata media della connessione RRC al variare del numero di utenti e della probabilità di errore sul canale (servizio Interactive) 45 44 43 42 41 40 39 38 37 36 35 P_err = 0.0001 P_err = 0,075 4 6 8 10 12 14 num_UE Figura 6.85 : Durata media della connessione RRC al variare del numero di utenti totali nel sistema (servizio UDD) 225 §6 - Risultati delle simulazioni Le differenti prestazioni sono dovute al fatto che i servizi video hanno priorità sui servizi dati, in quanto i primi appartengono alla classe Streaming mentre i secondi appartengono alla classe Interactive di QoS. Il RAB_fulfiller pertanto quando si accorge che gli utenti con un servizio video hanno bisogno di un rate trasmissivo maggiore, deve sempre fare il possibile per assegnare loro un codice con spreading factor (SF) più basso, a discapito eventualmente degli utenti con un servizio dati. Se infatti non ci sono più sequenze per garantire la velocità trasmissiva richiesta dall’UE con servizio Streaming, il RAB_fulfiller deve abbassare (fino addirittura ad annullare) il rate degli utenti dati in modo da procurarsi un codice con lo SF desiderato da allocare all’utente in esame. Questa spiegazione giustifica anche l’andamento della durata media della connessione RRC al variare del numero totale di utenti nel sistema per servizi video e servizi dati (figure 6.84 e 6.85). Mentre infatti il tempo medio della connessione per gli utenti con servizio video rimane costante al crescere del numero di utenti dati, la durata media della connessione RRC per UE con servizio UDD tende ad aumentare al crescere dei valori riportati in ascissa in figura 6.85. Le figure 6.86 e 6.87 illustrano la probabilità di blocco al variare del numero totale di utenti presenti nel sistema, rispettivamente per servizi video e servizi dati. Si osserva che la probabilità di blocco per gli utenti che richiedono un servizio dati è nulla. Questo è dovuto all’utilizzo del canale di trasporto CPCH per trasmettere i dati degli UE con servizio UDD. La probabilità di blocco per gli utenti con servizio video invece non è nulla. Ciò è giustificato dall’uso di un canale dedicato per configurare lo Streaming RABS. Inoltre si nota come al crescere del numero di utenti con servizio UDD nel sistema, aumenti il valore di questa probabilità di blocco. Il motivo di tale comportamento è legato alla maggior difficoltà con cui la rete riesce a garantire un servizio Streaming. Pertanto il RRC nell’UTRAN deve più spesso rifiutare l’instaurazione della connessione RRC. 226 §6 - Risultati delle simulazioni P_blocco Probabilità di blocco al variare del numero di utenti e della probabilità di errore sul canale (servizio Streaming) 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 P_err = 0.0001 P_err = 0.075 4 6 8 10 12 14 num_UE Figura 6.86 : Probabilità di errore al variare del numero di utenti totali nel sistema (servizio STREAMING) P_blocco Probabilità di blocco al variare del numero di utenti e della probabilità di errore sul canale (servizio Interactive) 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 P_err = 0.0001 P_err = 0.075 4 6 8 10 12 14 num_UE Figura 6.87 : Probabilità di errore al variare del numero di utenti totali nel sistema (servizio UDD) 227