LA STAMPA LUNEDÌ 1 FEBBRAIO 2016 I NUOVI BALZELLI LA POSTA LUBRIFICANTI Da BlaBlaCar ad Airbnb L’economia 2.0 ora batte cassa Obbligazioni subordinate? Solo se la banca è al sicuro Petronas lancia a Torino un polo hi­tech da 60 milioni A PAGINA 18 A PAGINA 19 A PAGINA 21 . 17 TUTTOSOLDI LUNEDÌ 1 FEBBRAIO 2016 NUMERO 154 A CURA DI: TEODORO CHIARELLI REDAZIONE: GIUSEPPE BOTTERO LUCA FORNOVO LUIGI GRASSIA [email protected] www.lastampa.it/tuttosoldi/ tutto SOLDI P LAVORO IN CORSO Obiettivo 4% ma in dieci anni Ecco lo scudo di Etf, bond e azioni MARCO POLO I gestori: mix di investimenti nel lungo periodo per battere la volatilità delle Borse SANDRA RICCIO P er le Borse mondiali è stato un inizio d’anno disastroso. Una performance così brutta non si vedeva dal gennaio 2009, quando in piena crisi sub-prime e con Lehman Brothers appena fallita, l’indice globale Msci World cadde, in un solo mese, dell’8,8%. Lo stesso indice ha chiuso il mese appena passato con un -7,8%. Piazza Affari, nelle ultime quattro settimane, ha lasciato sul campo il 12,9%. Per gli investitori è stato un gennaio di patimenti, alternati da pesanti crolli e riprese effimere. Guardare avanti è difficile. I numeri dal passato sono poco incoraggianti: nel febbraio 2009 l’indice globale cadde di un altro 11%. Come fare per sopravvivere? Un’idea che dà stabilità al portafoglio è quella di puntare su orizzonti di tempo molto lunghi, di dieci anni almeno. Si tratta di una lunga maratona da fare in compagnia di obbligazioni e azioni globali. Riducendo i rischi e con qualche assicurazione che protegga da eventuali scossoni estremi. Ecco tre strategie costruite dagli esperti. Sicurezza e semplicità L’intervista Dieci anni concentrati su tre temi molto semplici. E’ la formula che propone Massimo Il confronto Milano-New York L'andamento dell'indice Ftse Mib e quello del Dow Jones a partire da inizio gennaio Ftse Mib Dow Jones -2% -4% -6% -8% -10% manente è da dedicare all’equity». La previsione è di riuscire ad arrivare a un rendimento del 3-4% lordo annuo nel decennio. A patto però di puntare su bond globali, governativi e corporate, utilizzando gli Etf a basso costo. La parte azionaria, pari al 30% del portafoglio, va anche questa investita su panieri globali. «In questo modo si riesce a puntare con minor rischio anche sui Paesi emergenti che, nel decennio che verrà, saranno uno dei driver di crescita» spiega Aboav. -12% Il mix che protegge -14% -16% - LA STAMPA Terrizzano, Responsabile fondi di Bnp Paribas Ip. Il suo portafoglio a lungo termine parte dall’idea di blindare al sicuro la metà del capitale. In questo modo si guadagna in tranquillità in caso di scenari catastrofici. «Sono eventi che Bnl Paribas Ip non prevede in alcun modo ma che non si possono escludere» dice Terrizzano. Un decennio è lungo e una crisi come quella del 2008 potrebbe ripresentarsi di nuovo. Qual è lo strumento a prova di catastrofe? Per l’esperto, in questo momento, la sicurezza si trova nel Bund tedesco. Un’assicurazione sulla vita molto cara pe- rò: il rendimento è dello 0,30% lordo annuo, che al netto significa zero guadagni. Questi vanno realizzati con la restante parte di portafoglio. «Con le obbligazioni high yield» dice l’esperto. Si tratta di emissioni di aziende private che non sono investment grade, vuol dire che presentano tassi di fallimento non trascurabili. Se però ci si avvicina a questi bond tramite Etf o con i fondi comuni d’investimento, il rischio diventa minimo. Oggi i tassi offerti da queste attività sono intorno al 6% annuo (in euro). A questo strumento va dedicata un 2530% del proprio patrimonio. La quota rimanente invece va sull’azionario. «Nel lungo termine darà ottime soddisfazioni» afferma l’esperto. La scelta deve andare su indici globali che contengono un po’ tutte le Borse oppure su Europa e Usa. Il rendimento atteso è del 7-8% per anno. A medio rischio «In questo momento la strategia a rischio medio passa prevalentemente per la componente obbligazionaria globale – dice Marco Aboav, macro portfolio manager di MoneyFarm –. Su questo asset va collocato il 70% del capitale mentre la parte ri- «Per i dieci anni meglio puntare su un portafoglio bilanciato, con uno spazio per le azioni tra il 20 e il 50%» dice Elena Ferrarese, portfolio manager di Amundi. La quota azionaria va modulata in base al profilo di rischio con una preferenza sull’Europa. Poi segue il mercato giapponese mentre dagli Usa sono attesi incrementi meno significativi. Prudenza è consigliata invece sull’area emergente. Per bilanciare al meglio la composizione, una quota (fino al 20%) è da dedicare ai corporate bond a lunga scadenza mentre una fetta del 5-8% è da impiegare in strumenti che sfruttano la volatilità di mercato. La parte rimanente, intorno al 20%, serve per puntare sui titoli di Stato. Favorita è l’Italia, insieme a Germania e Usa. “Dopo Usa e Germania Branca porta il Fernet anche in Africa e Cina” L’AD NICCOLÒ BRANCA I TRAGUARDI La produzione è divisa tra Milano e l’Argentina Vendiamo in 160 Paesi e l’export vale oltre il 60 per cento dei ricavi Allargheremo i mercati anche a Caffè Borghetti Sambuca e Punt e Mes Fernet­Branca ha conquistato il quarto posto assoluto affermandosi come primo brand italiano Proseguiremo sulla strada delle acquisizioni, ma non è il momento giusto FRANCESCO SPINI A PAGINA 20 Niccolò Branca, presidente e ad della Fratelli Branca Distillerie c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI I climatizzatori di Sabiana alle Olimpiadi in Corea del Sud LORENZA CASTAGNERI S e anche nel vostro ufficio ci sono i condizionatori a cassetta, quelli sistemati tra i pannelli del controsoffitto, che soffiano aria fredda dall’alto, allora è molto probabile che portino la firma Sabiana, azienda di Corbetta, in provincia di Milano. Ogni anno ne vengono venduti in media 50 mila pezzi, pari a più di un terzo della produzione complessiva europea. E questo non è l’unico articolo nel portafoglio dell’azienda nata nel 1929: ci sono, tra gli altri, i classici aerotermi da palestra o area industriale, i ventilconvettori, il filtro elettronico che pulisce l’aria interna da qualsiasi tipo di inquinante garantendo la salubrità dell’ambiente. Si chiama «Crystall» e Sabiana ne detiene il brevetto. Tutti vengono commercializzati in ogni parte del globo, attraverso una cinquantina di distributori. Metà dei quasi 70 milioni di euro che l’azienda fattura ogni anno è realizzato all’estero. E da oltre confine continuano ad arrivare riconoscimenti: per la silenziosità dei suoi prodotti e la capacità di intervenire senza opere murarie troppo invasive, Sabiana è stata scelta per dotare dell’impianto di climatizzazione il padiglione dell’Azerbaijan durante l’Expo, un incarico che le è valso nuove commesse per due milioni di euro in gran parte in arrivo proprio da fuori Italia. I 180 dipendenti impiegati nei suoi tre stabilimenti tra Corbetta e Magenta ora lavoreranno per realizzare gli apparecchi di riscaldamento e climatizzazione dell’Integrated Healthcare Campus, un campus sanitario con oltre 1.200 posti letto, a Mersina, in Turchia e della biblioteca «George Green» all’Università di Nottingham. Ma la scadenza più importante è fissata nel 2018: per allora dovranno essere terminati e consegnati i sistemi di riscaldamento dei palazzetti dello sport di Pyeongchang, in Corea del Sud, che ospiteranno le gare delle prossime Olimpiadi invernali. c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI