Differenze clinicopatologiche e prognostiche nel carcinoma gastrico tra aree ad alto e basso rischio di incidenza: i dati del Registro Tumori della Regione Toscana Caldarella A1, Crocetti E1, Vindigni C2, Marrelli D2, Roviello F2, Buzzoni C3,Corbinelli A1, Giusti F1, Intrieri T1, Manneschi G1, Nemcova L1, Romeo G1, Sacchettini C1, Paci E1 1 Registro Tumori della Regione Toscana – ISPO, Firenze, 2 Azienda Ospedaliero Universitaria Senese, Siena 3 Banca Dati Airtum c/o UO Epidemiologia Clinica e descrittiva – ISPO, Firenze Obiettivi: verificare in una casistica di popolazione le caratteristiche clinicopatologiche di pazienti con adenocarcinoma gastrico residenti in aree geografiche a diversa incidenza nell’ambito della Regione Toscana. Metodi: Sono stati calcolati i tassi di incidenza per l’anno 2004 del tumore gastrico per le province toscane e sono stati selezionati dall’archivio del Registro Tumori della Regione Toscana i pazienti residenti rispettivamente nelle aree con il più alto (province di Siena e Prato) ed il più basso tasso di incidenza (province di Livorno e Lucca). Sono stati rivalutati i referti anatomopatologici relativi alla diagnosi di tumore gastrico, isolando i casi con diagnosi istologica di adenocarcinoma; sono state raccolte le variabili relative al tipo istologico, distinto in diffuso e intestinale, al grado di differenziazione istologico, allo stadio patologico T e N, alla sede del tumore, al trattamento terapeutico, al tipo di intervento chirurgico effettuato. Il follow-up è stato fornito dal Registro Mortalità della Regione Toscana al 31.12 2008. L’associazione fra area geografica di residenza del paziente, distinta in alta e bassa incidenza, e le variabili di interesse (età, sesso, istotipo, grading, sede del tumore, stadio patologico, trattamento) è stata valutata con il test T di Student per variabili continue e con il test Chi 2 per variabili categoriche. E’ stata calcolata la sopravvivenza causa specifica con il metodo di Kaplan-Meier e le differenze valutate con il log-rank test. Risultati. Nel 2004 risultavano eleggibili 408 casi, 250 uomini (61.3%) e 158 donne (38.7%). 172 (42.2%) pazienti risiedevano al momento della diagnosi nella zona a bassa incidenza, 236 (57.8%) in quella ad alta incidenza. L’età media risultava simile fra i pazienti residenti nelle due aree (73.3 in aree ad alta incidenza e 73.2 in aree a bassa incidenza). Le variabili sesso ed età al momento della diagnosi erano distribuite in modo simile fra le due aree, ma i pazienti residenti nell’area a bassa incidenza risultavano più frequentemente affetti da tumori a localizzazione cardiale (p==0.000) e diagnosticati in stadio patologico avanzato (p=0.02). La proporzione di pazienti sottoposti ad intervento chirurgico risultava inoltre minore nelle zone a bassa incidenza di carcinoma gastrico, pur in modo statisticamente non significativo (p=0.08). La distribuzione per istotipo e grado di differenziazione non differiva fra le due aree. La sopravvivenza causa specifica a 4 anni è risultata pari a 24.3% fra i pazienti residenti nelle zone a bassa incidenza e 31.0% fra quelli residenti nell’area a maggior incidenza, con una differenza fra le due aree non statisticamente significativa (p=0.3). Conclusioni. L’adenocarcinoma gastrico diagnosticato in pazienti residenti nell’area a bassa incidenza risulta più frequentemente associato a stadio patologico più avanzato, sede cardiale e minore proporzione di interventi chirurgici curativi; la sopravvivenza in questi pazienti risulta peggiore, seppur in modo non statisticamente significativo, rispetto ai pazienti residenti nella aree a maggiore incidenza. I risultati ottenuti suggeriscono da un lato l’adozione di percorsi diagnostico terapeutici non omogenei fra aree a differente incidenza, dall’altro l’esistenza di particolari forme di carcinoma gastrico poco frequenti ma con caratteristiche biologiche altamente aggressive.