Polisemia della
Coscienza
A cura di Alfredo Nazareno d’Ecclesia
*La coscienza è un tipo di relazione dell’uomo
con se stesso, con il mondo e con gli altri.
*Coscienza: “non è una semplice funzione
dell’essere, ma è la sua stessa organizzazione”
Coscienza
Prima con lo stoicismo e poi con il neoplatonismo, la
coscienza si determina come interiorità, colloquio
dell’anima con se stessa; si esprime così l’ideale del
saggio, dell’essere umano libero dalle passioni e dagli
interessi mondani, tipico del pensiero post-classico.
La Coscienza come voce interiore
In ambito filosofico, è la
facoltà riflessiva, per cui il
soggetto umano conosce i
propri atti ed entra in possesso
di un sapere. Ha assunto
significati particolari e
specifici distinguendosi dal
termine generico
di consapevolezza.
Coscienza
Sant’Agostino riprende e sviluppa questa idea, nelle
Confessioni e in quasi tutte le sue opere, proponendola
come modello valido per tutti gli esseri umani e la
trasmette a gran parte del pensiero cristiano.
Coscienza in Sant’Agostino
«Tu eri dentro di me, io stavo al di fuori: qui Ti cercavo e,
deforme qual ero, mi buttavo sulle cose belle che Tu hai fatto.
Tu eri con me, io non ero con Te. Mi tenevano lontano da Te
quelle cose che, se non fossero in Te, non sarebbero.
Chiamasti, gridasti, vincesti la mia sordità; sfolgorasti,
splendesti e fugasti la mia cecità, esalasti il tuo profumo, lo
aspirai e anelo a Te; Ti gustai e ora ho fame e sete di te; mi
toccasti e bruciai del desiderio della Tua pace».
Coscienza in Sant’Agostino 2
La verità si trova solo distogliendosi dall’esperienza
esteriore: essa è luce che si dà a chi la ricerca entro
di sé, nella meditazione devota.
Coscienza in Sant’Agostino 3
Autocoscienza,
è l'atto per cui
l'essere intelligente
conosce se stesso.
Coscienza/ Autocoscienza
In ambito psicologico, è lo
stato o l'atto di
essere consci, contrapposta
all'inconscio o subconscio.
Esperienza soggettiva di
eventi o di sensazioni.
Coscienza/Psicologia
* Per Coscienza in Psicologia si intende la consapevolezza
o la chiarezza dei vari stati psichici e non in senso
morale o religioso come la consigliera delle buone azioni,
la riprovatrice delle azioni morali.
* Noi siamo coscienti quando siamo presenti a noi stessi
nei nostri atti; abbiamo coscienza della percezione di un
oggetto quando questo oggetto è chiaramente presente a
noi e ne siamo consapevoli.
* La Coscienza non è, dunque,
una cosa, né una funzione
psichica distinta, ma è il modo di essere attuale
(presente in atto) delle varie esperienze.
Concetto di coscienza in Psicologia
In ambito etico,
è la capacità di
distinguere il bene e
il male per
comportarsi di
conseguenza,
contrapposta
all'incoscienza.
Coscienza- Etica
*Il significato morale di coscienza, profondamente
penetrato anche nel linguaggio comune (si pensi a
espressioni quali la voce della coscienza), è comparso
essenzialmente col Cristianesimo, a cominciare da San
Paolo.
*La Coscienza è intesa come la fonte immediata di una
conoscenza certa dei principi che definiscono la
rettitudine del volere: consultando la propria
coscienza, in questo senso ci si dovrebbe comportare,
anche se poi ci si comporta diversamente per
debolezza o per viziosità.
Coscienza- Etica
*Coscienza morale: Giudicarsi. Ha come oggetto
l’atteggiamento personale, il progetto esistenziale e la sfera
dei valori.
*Accesso privilegiato a sé => possibilità di giudicarsi.
Coscienza morale
Per Tommaso d’Aquino, la coscienza morale (come
abito = disposizione stabile delle facoltà dell’anima a
compiere determinati atti moralmente buoni, nel qual caso si
parla di virtù) è l’intelletto pratico informato dalla virtù della
prudenza; come atto, invece è un giudizio da farsi in concreto.
Coscienza in San Tommaso
Kant nella Critica della ragione pratica, pone al centro della
sua etica la coscienza intesa come voce interiore, in contrasto
con le inclinazioni sensibili di cui siamo affetti: essa proclama
a chiunque, nell’intimità del proprio animo, il valore assoluto
della legge morale.
Coscienza in Kant
*Intenzionalità: la caratteristica fondamentale della
coscienza.
*La coscienza è sempre rivolta o diretta a qualcosa –
a un oggetto.
*Contesto/Soggetto –Atto –Contenuto =>Oggetto
* In un certo contesto, un soggetto compie un atto
(vedere, pensare, volere, ecc.) che ha un certo
contenuto (immagine, pensiero, ecc.) che rappresenta
o “intende” un certo oggetto.
Coscienza/Intenzionalità
*Ciò che fa di un atto o stato mentale un atto/stato cosciente,
è una specie di consapevolezza interna che da esso traspira.
*Essere coscienti di qualcosa implica – nella sua stessa
struttura - essere consapevoli di sé in quanto titolari di tale
atto di coscienza.
Coscienza/Intenzionalità 2
*Contenuto fenomenico: il modo in cui una certa
rappresentazione è esperita (appare), nella prospettiva di
prima persona (dal di dentro).
* Stato fenomenico: stato mentale che è effettivamente
(coscientemente) esperito nel campo attuale di coscienza –
oggetto di attenzione interna.
Coscienza fenomenica
*Coscienza fenomenica: coscienza di ciò che appare
nella prospettiva di prima persona.
*Coscienza di sé: conoscenza (riflessiva) di sé e
presenza (pre -riflessiva) a se stessi.
Coscienza 3
Edith Stein dà una bellissima definizione della coscienza, nel senso:
essa è il luogo in cui si rispecchia tutta l’attività umana, il luogo in
cui l’essere umano ha una consapevolezza, più o meno esplicita
naturalmente, di ciò che sta vivendo e dei singoli atti che vengono
vissuti nel corso della sua vita, della sua vita interiore.
Coscienza ed Empatia
La Coscienza è la libertà, cioè lo spazio entro cui
noi possiamo fare le nostre scelte sia positive sia
negative. Nel confronto con la realtà si potrà
capire se le nostre azioni/scelte siano state più o
meno buone. Comunque non è lecito offendere la
dignità degli esseri umani.
Il rispetto per gli altri è il risultato del rapporto
intersoggettivo che induce ogni essere umano alla
ricerca della verità e della felicità.
(A.D)
Conclusione
GRAZIE PER L’ATTENZIONE