CORREZIONE DELLA VERIFICA DI FILOSOFIA del

CORREZIONE DELLA VERIFICA DI FILOSOFIA del 31/10/2012
classe 4 D
1) Elenca i principali nuclei concettuali presenti nella “Lettera a Meneceo” di Epicuro.
Importanza della filosofia ed esortazione a filosofare a ogni età. Liberazione dalla paura della morte
(l’uomo e la morte non si incontrano), degli dei (non si curano delle vicende umane) e del dolore (se è
intenso condurrà alla morte, che non è nulla, se è sopprtabile diverrà una seconda nostra natura). Ciò
conduce alla concezione della felicità come piacere catastematico, che deriva da un’attenta analisi dei
piaceri che possono essere soddisfatti e conduce a un’assenza di turbamento interiore e di dolore fisico.
2) Ricostruisci il percorso che, secondo Plotino, si sviluppa tra l’Uno e la materia.
L’Uno, principio primo e ineffabile, al di là dell’essere e del pensiero, è infinita potenza di produrre
realtà al di fuori di sè; quindi esso irradia per necessità forme nelle quali vi è progressiva e graduale
perdita di unità e di essere. Il primo grado dell’irradiazione è l’Intelletto, il platonico mondo delle idee,
il grado di molteplicità ideale. Dall’Intelletto deriva l’Anima cosmica, il demiurgo, che produce la
materia e la plasma, generando l’universo. L’ultimo grado, il più oscuro e lontano dall’Uno, è la
materia, digregata e caotica, oltre la quale nulla si produce.
3) Illustra le più vistose differenze tra la concezione greca della morale e della storia e la concezione
cristiana.
Per i Greci la morale è sforzo di autoperfezionamento dell’uomo, il quale deve far prevalere la ragione
sugli impulsi sensibili; invece per il Cristianesimo la morale è seguire liberamente il comando divino,
comportarsi secondo le leggi morali che Dio ha comunicato all’uomo. La storia non è più pensata,
come per i Greci, nei termini di un processo circolare che tende a ripetersi, ma come un processo
lineare, che parte da Dio (creazione) e a Lui ritorna (apocalisse) come verso il proprio fine.
4) La scoperta dell’esistenza di Dio induce Agostino a impostare in modo originale il problema della
conoscenza e del tempo. Discuti questa affermazione.
Per Agostino la conoscenza è superamento del dubbio e scoperta nella propria interiorità di una luce,
riflesso della luce divina; questa concezione di derivazione platonica, detta teoria della illuminazione,
permette di trovare in sè le idee, in quanto traccia delle idee presenti nella mente di Dio. Agostino
ritiene che la vera natura del tempo non sia, come per i Greci, comprensibile a partire dal movimento
degli astri, ma sia da riportarsi all’anima dell’uomo, capace di rendere presente il passato (memoria) e
il futuro (attesa). Il tempo, caratteristica propria del mondo, è assente in Dio, assoluta eternità.
5) Metti correttamente in relazione i concetti di possibilità, necessità e “a posteriori” secondo la
filosofia di Tommaso.
In una delle prove a posteriori (cioè fondate sull’esperienza del mondo fisico) elaborate da Tommaso
per dimostrare l’esistenza di Dio si sostiene che gli enti creati sono possibili, contingenti, cioè non
hanno in se stessi la ragione della propria esistenza. Occorre pertanto risalire a un Essere primo,
necessario, avente in se medesimo la ragione del proprio essere, cioè Dio.