TEST DI AUTOVALUTAZIONE CAPITOLO 1 1. Quali sono le ossa che formano il margine esterno dell’orbita? a) Osso lacrimale b) Osso mascellare c) Etmoide d) Osso zigomatico e) Sfenoide f) Osso frontale 2. Dov’è situata la ghiandola lacrimale principale? a) Angolo inferointerno dell’orbita b) Angolo superoesterno dell’orbita c) Palpebra superiore d) Congiuntiva bulbare 3. Qual è la principale funzione delle ghiandole lacrimali accessorie? a) Provocare la secrezione lacrimale riflessa b) Mantenere costante la secrezione lacrimale di base c) Entrambe le precedenti 4. Qual è la principale funzione del muscolo elevatore palpebrale? a) Aprire volontariamente la palpebra b) Mantenere tonicamente aperta la rima palpebrale c) Entrambe le precedenti 5. a) b) c) L’innervazione sensitiva della cornea è data dal nervo: Trigemino Glossofaringeo Facciale 6. Perché la luce penetra nell’occhio solo attraverso la cornea? a) Perché la cornea occupa la parte anteriore del bulbo oculare b) Perché le lamelle connettivali della cornea sono disposte a intervalli regolari c) Perché la porzione extracorneale della parete del bulbo oculare è rivestita dalla “lamina fusca” 7. Qual è la struttura che produce l’umore acqueo? a) Iride b) Pars plana del corpo ciliare c) Pars plicata del corpo ciliare 8. Il muscolo sfintere della pupilla è innervato da: a) III nervo cranico b) Simpatico cervicale c) IV nervo cranico 9. La componente più importante del diottro oculare dopo la cornea è: a) L’umore acqueo b) Il cristallino c) L’umor vitreo 10. La funzione del vitreo è: a) Ottica b) Meccanica c) Trofica 11. I coni sono più numerosi: a) Intorno alla papilla b) Al centro della retina c) Alla periferia della retina 12. Il principale apporto ematico alla retina è dato da: a) Arteria centrale della retina b) Arterie ciliari posteriori brevi c) Arterie ciliari posteriori lunghe 13. La perdita totale del campo visivo di un occhio è causata da una lesione localizzata: a) Sotto il chiasma b) Lateralmente al chiasma c) Sopra il chiasma CAPITOLO 2 1. La fotofobia è più frequente in pazienti affetti da: a) Congiuntivite acuta b) Cheratite c) Cataratta d) Glaucoma primario 2. La metamorfopsia può essere dovuta a: a) Patologie della retina centrale b) Patologie della retina periferica c) Neuriti ottiche d) Glaucoma primario 3. I fosfeni possono essere dovuti a: a) Alterazioni del cristallino b) Alterazioni del vitreo c) Alterazioni della retina d) Alterazioni del nervo ottico 4. Le miodesopsie possono essere dovute a: a) Alterazioni del cristallino b) Alterazioni del vitreo c) Alterazioni della retina d) Alterazioni del nervo ottico 5. La diplopia monoculare può essere dovuta a: a) Paralisi di un muscolo oculare estrinseco b) Opacità della cornea o del cristallino c) Astigmatismo elevato non corretto 6. L’iperlacrimazione è spesso associata a: a) Abrasione corneale b) c) d) e) Glaucoma primario Congiuntivite Cataratta Neurite ottica 7. Il prurito è spesso associato a: a) Iposecrezione lacrimale b) Congiuntivite c) Cheratite d) Retinopatia diabetica 8. La cefalea può essere causata da: a) Vizio di rifrazione non corretto b) Strabismo paralitico c) Neurite ottica retrobulbare d) Retinopatia ipertensiva 9. Il dolore gravativo bulbare è spesso associato a: a) Iridocicliti b) Coroiditi c) Papilliti d) Neuriti ottiche CAPITOLO 3 1. Le cause di esoftalmo secondo l’ordine seguente sono più frequenti nell’adulto o nel bambino? – Disendocrine – Infiammatorie – Vascolari – Neoplastiche 2. L’oftalmopatia basedowiana, oltre che dall’esoftalmo, è spesso caratterizzata da: a) Retrazione della palpebra superiore b) Diplopia c) Glaucoma d) Cheratite da esposizione 3. Tra le cause di pseudoesoftalmo sono comprese: a) Miopia b) Ipermetropia c) Glaucoma primario nell’adulto d) Glaucoma congenito nel neonato 4. Nell’enoftalmo traumatico è spesso presente diplopia: a) Nello sguardo verso l’alto b) Nello sguardo verso il basso c) Nello sguardo di lateralità 5. La diplopia nello sguardo in alto spesso presente nell’enoftalmo traumatico è dovuta a: a) Deficit del muscolo retto superiore b) Iperfunzione del muscolo retto inferiore c) Frattura del pavimento orbitario con incarceramento della guaina del retto inferiore 6. La tecnica d’indagine più appropriata per evidenziare la frattura del pavimento orbitario con incarceramento della guaina del muscolo retto inferiore è: a) RX standard del cranio b) Ecografia orbitaria c) TAC orbitaria con sezioni coronali d) RMN orbitaria 7. Il a) b) c) d) tumore dell’orbita più frequente in età pediatrica è: il rabdomiosarcoma il leiomiosarcoma il meningioma il linfangioma CAPITOLO 4 1. La terapia più appropriata dell’ectropion/entropion senile è: a) Chirurgica b) Medica 2. Nelle ptosi neurogene da lesione del III° nervo cranico la correzione chirurgica consiste: a) nella sospensione del tarso al muscolo frontale b) nella resezione (accorciamento) del muscolo elevatore della palpebra 3. L’infezione da herpes zooster (zona oftalmica) colpisce il bulbo oculare: a) Quasi sempre b) Nel 50% dei casi c) Quasi mai 4. L’agente eziologico più comune del calazio e dell’orzaiolo è: a) Stafilococco b) Streptococco c) Haemophilus influenzae d) Pseudomonas 5. La terapia dell’orzaiolo è essenzialmente: a) Medica b) Chirurgica 6. La terapia del calazio è essenzialmente: a) Medica b) Chirurgica 6. Dei tumori maligni delle palpebre, il basalioma è: a) Meno frequente, ma ad alto rischio di metastasi b) Più frequente, ma a basso rischio di metastasi c) Meno frequente e a basso rischio di metastasi CAPITOLO 5 1. Qual è il difetto rifrattivo caratterizzato da una perdita del potere di accomodazione? a) Miopia b) Ipermetropia c) Astigmatismo d) Presbiopia 2. Qual è il vizio di rifrazione caratterizzato da uno scarso visus per lontano e un buon visus per vicino? a) Miopia b) Ipermetropia c) Astigmatismo d) Presbiopia 3. Qual è l’ametropia più frequentemente associata ad alterazioni retiniche? a) Miopia b) Ipermetropia c) Astigmatismo 4. Qual è il vizio di rifrazione più comune nell’infanzia? a) Miopia b) Ipermetropia c) Astigmatismo 5. Qual è l’ametropia che oggi appare meglio correggibile con la chirurgia rifrattiva? a) Miopia b) Ipermetropia c) Astigmatismo 6. Qual è la tecnica oggi più usata in chirurgia rifrattiva? a) Cheratectomia radiale b) Cheratectomia fotoablativa con laser a eccimeri c) Epicheratofachia d) Cheratomileusi CAPITOLO 6 1. Quali sono i sintomi più frequentemente associati alla sindrome dell’occhio secco? a) Annebbiamento visivo b) Bruciore c) Arrossamento d) Senso di sabbia 2. Nell’epifora dei neonati l’ostruzione delle vie lacrimali di deflusso è in genere situata: a) Tra il sacco lacrimale e il dotto nasolacrimale b) Tra il dotto nasolacrimale e la mucosa nasale 3. Un neonato presenta epifora costante in un occhio con residui di muco-pus il mattino al risveglio. Qual è la causa più probabile? a) Atresia dei puntini lacrimali b) Ostruzione congenita del dotto nasolacrimale c) Glaucoma congenito d) Congiuntivite neonatale 4. La comparsa di arrossamento e rigonfiamento all’angolo inferointerno della rima palpebrale, accompagnato da dolenzia alla pressione ed epifora, è sintomo di: a) Blefarite angolare b) Dacrioadenite acuta c) Dacriocistite acuta d) Canalicolite 5. Il sondaggio delle vie lacrimali nel neonato va praticato: a) Entro i primi sei-dodici mesi di vita b) Dopo i primi sei-dodici mesi di vita 6. La terapia dell’occlusione del dotto nasolacrimale dell’adulto è rappresentata da: a) Sondaggio delle vie lacrimali b) Chirurgia (dacriocistorinostamia) CAPITOLO 7 1. In caso di congiuntivite con iperemia, chemosi e abbondante secrezione mucopurulenta, l’eziologia più probabile è: a) Batterica b) Virale c) Allergica d) Da inclusi 2. Se invece all’iperemia si associano scarsa secrezione e ingrossamento dei linfonodi preauricolari, l’eziologia più probabile è: a) Batterica b) Virale c) Allergica d) Da inclusi 3. L’uso degli steroidi topici è indicato nelle congiuntiviti: a) Batteriche b) Virali c) Allergiche d) Da inclusi 4. Tra i seguenti dati anamnestici, qual è quello più importante ai fini della diagnosi eziologica in un paziente affetto da congiuntivite? a) Uretrite b) Artrite c) Sciatalgia 5. Qual è la forma di congiuntivite dovuta all’uso prolungato di lenti a contatto? a) Congiuntivite primaverile b) Congiuntivite gigantopapillare c) Congiuntivite virale 6. L’ipopion è più spesso associato alle cheratiti di origine: a) Batterica b) Virale 7. L’iperemia congiuntivale pericheratica è caratteristica di: a) Congiuntivite b) Cheratite c) Iridociclite d) Glaucoma acuto 8. La diminuzione del visus è più frequentemente associata a: a) Congiuntivite b) Cheratite c) Iridociclite d) Glaucoma acuto 9. Il dolore è più frequentemente associato a: a) Congiuntivite b) Cheratite c) Iridociclite d) Glaucoma acuto 10. Il coinvolgimento dell’occhio controlaterale è più frequente in caso di: a) Congiuntivite b) Cheratite c) Iridociclite d) Glaucoma acuto CAPITOLO 8 1. Qual è il tipo di glaucoma più diffuso nella popolazione? a) Glaucoma primario (glaucoma cronico ad angolo aperto) b) Glaucoma congenito c) Glaucoma secondario d) Glaucoma da chiusura d’angolo 2. Quali sono i principali fattori di rischio per il glaucoma primario? a) Ipertensione sistemica b) Familiarità positiva per glaucoma c) Diabete mellito d) Miopia e) Ipermetropia f) Iride chiara 3. Quali sono le più frequenti alterazioni della papilla ottica in corso di glaucoma? a) Escavazione b) Pallore c) Edema d) Emorragie a fiamma sul margine papillare e) Essudati cotonosi sul margine papillare 4. Quali sono i danni perimetrici patognomonici del glaucoma ad angolo aperto in fase conclamata? a) Scotoma arciforme (media periferia) b) Scotoma anulare periferico c) Scotoma centrale 5. Quali sono, tra i sottoelencati farmaci usati per via sistemica, quelli potenzialmente più a rischio di provocare la comparsa di un glaucoma? a) Antibiotici b) Steroidi c) Antinfiammatori non steroidei d) Antidepressivi triciclici 6. I betabloccanti topici riducono la PIO mediante: a) Riduzione della produzione di umor acqueo da parte dell’epitelio ciliare b) Aumento del deflusso dell’umor acqueo attraverso il trabecolato c) Riduzione della pressione venosa episclerale d) Induzione di un’acidosi sistemica e) Riduzione della pressione arteriosa sistemica 7. Quali tra i colliri betabloccanti più usati sono selettivi per i recettori beta 1 (cardiaci)? a) Befunololo b) Betaxololo c) Carteololo d) Levobunololo e) Metilpranololo f) Timololo 8. La percentuale di pazienti affetti da glaucoma cronico ad angolo aperto che alla prima visita hanno valori di PIO <20 mmHg è nell’ordine di: a) 10-20% b) 20-30% c) 30-50% d) 60-80% 9. Quale delle sottoelencate patologie è più frequentemente associata a glaucoma neovascolare? a) Occlusione dell’arteria centrale della retina b) Occlusione della vena centrale della retina c) Occlusione dell’arteria carotide omolaterale d) Trombosi del seno cavernoso omolaterale 10. a) Quale delle patologie sottoelencate è più frequentemente causa di glaucoma secondario? Cataratta senile b) c) d) e) Iridociclite acuta Coroidite Retinopatia ipertensiva Cataratta traumatica 11. Gli analoghi sintetici delle prostaglandine riducono la PIO mediante: a) Riduzione della produzione di umore acqueo b) Aumento del deflusso dell’umore acqueo c) Entrambi i precedenti 12. Gli inibitori topici dell’anidrasi carbonica riducono la PIO mediante: a) Riduzione della produzione di umore acqueo b) Aumento del deflusso dell’umore acqueo c) Entrambi i precedenti CAPITOLO 9 1. Quale delle sottoelencate forme di strabismo concomitante ha più probabilità di essere corretta senza dover ricorrere alla chirurgia? a) Esotropia congenita b) Esotropia sensoriale c) Esotropia accomodativa d) Exotropia primitiva 2. In quale delle sottoelencate forme di strabismo concomitante la correzione totale del difetto di rifrazione rappresenta la terapia di elezione? a) Esotropia congenita b) Esotropia sensoriale c) Esotropia accomodativa d) Exotropia primitiva 3. La variabilità dell’angolo di strabismo nella varie posizioni di sguardo è caratteristica dello: a) Strabismo concomitante b) Strabismo paralitico 4. Tutte le seguenti forme di strabismo possono essere associate ad ambliopia tranne una: a) Esotropia alternante b) Esotropia sensoriale c) Exotropia intermittente d) Strabismo paralitico 5. Tutte le seguenti patologie possono causare diplopia tranne una: a) Paralisi isolata del III nervo cranico b) Neurite ottica c) Malattie infiammatorie e/o tumori dell’orbita d) Traumi dell’orbita 6. Il nistagmo sensoriale: a) È compatibile con un buon visus b) “Batte” sempre verso l’occhio fissante c) Compare se il calo visivo si verifica entro i primi sei mesi di vita d) Scompare rimuovendo le cause che hanno determinato il calo visivo CAPITOLO 10 1. Quali dei farmaci sottoelencati possono causare miosi? a) Barbiturici b) Discinetotici c) Anoressizzanti d) Antidepressivi 2. Quali dei farmaci sottoelencati possono causare midriasi? a) Antidepressivi b) Anoressizzanti c) Morfina d) Cocaina 3. Quali dei sintomi sottoelencati sono frequentemente associati a neurite ottica retrobulbare? a) Riduzione del visus b) Deficit del campo visivo c) Discromatopsia d) Alterazione oftalmoscopica della papilla ottica e) Dolore 4. L’otticopatia ischemica dell’anziano è più frequentemente su base: a) Arteriosclerotica b) Infiammatoria 5. L’edema della papilla può essere sintomo di: a) Ipertensione endocranica b) Ipertensione sistemica medio-lieve c) Ipertensione sistemica grave (cosiddetta “maligna”) 6. La causa più probabile di una progressiva rapida diminuzione del visus senza dolore, prima in un occhio e poi nell’altro, in un individuo anziano è: a) Aneurisma cerebrale b) Malattia demielinizzante c) Tumore cerebrale d) Otticopatia ischemica anteriore 7. La paralisi del VI nervo cranico nel diabete: a) Si risolve spontaneamente in qualche mese b) Va curata con steroidi c) È più frequente nel diabete di tipo 2 d) È più frequente nei casi di grave scompenso metabolico 8. Quale delle sottoelencate patologie è caratterizzata da emianopsia bitemporale? a) Tumori della fossa cranica anteriore b) Tumori dell’ipofisi c) Tumori del cervelletto d) Neurofibromatosi 9. L’attacco di emicrania oftalmica è in genere preceduto da: a) Alterazioni visive b) Parestesia dell’emifaccia omolaterale c) Parestesia del braccio omolaterale d) Parestesie localizzate all’emisoma controlaterale 10. L’irritazione del simpatico determina la comparsa della sindrome: a) Di Claude-Bernard-Horner b) Di Pourfour du Petit CAPITOLO 11 1. Qual è la più frequente mononeuropatia diabetica a carico dei nervi oculomotori? a) Quella a carico del III b) Quella a carico del IV c) Quella a carico del VI 2. La cataratta diabetica vera è prevalentemente: a) Corticale posteriore b) Nucleare c) Cortico-nucleare 3. La miopia transitoria del diabete giovanile è dovuta a: a) Scompenso iperglicemico acuto b) Brusca normalizzazione della glicemia 4. Una marcata e rapida riduzione della glicemia nel diabete giovanile è più frequentemente associata a: a) Miopizzazione b) Ipermetropizzazione c) Miopizzazione seguita da ipermetropizzazione d) Nessuna variazione rifrattiva 5. La prevalenza della complicanza retinopatica nella popolazione diabetica è nell’ordine del: a) <30% b) 30% c) >30% 6. Qual è la principale causa diretta di riduzione del visus nella retinopatia diabetica? a) Microemorragie ed essudati al polo posteriore b) Edema maculare c) Neovasi papillari d) Neovasi retinici 7. Qual è lo scopo del trattamento laser nella retinopatia diabetica proliferante? a) Ripristinare la normale circolazione retinica b) Distruggere le aree ischemiche, responsabili della produzione del fattore angiogenico c) Distruggere i neovasi 8. Quali, tra i sottoelencati fattori di rischio per la retinopatia diabetica, rivestono maggiore importanza? a) Obesità b) Ipertensione sistemica c) Cardiopatie d) Broncopneumopatie 9. Nella retinopatia diabetica non proliferante la prognosi visiva è migliore in: a) Diabete non insulinodipendente b) Assenza di retinopatia alla diagnosi di diabete c) Breve durata del diabete d) Paziente anziano 10. Qual è il “timing” consigliabile per i controlli oculistici in pazienti diabetici con retinopatia importante? a) Ogni 3-4 mesi b) Ogni 6-12 mesi c) Ogni 1-2 anni 11. a) b) c) d) e) Quali delle sostanze sottoelencate hanno azione anti-VEGF? Statine Pegaptanib Bevacizumab Ranibizumab Inibitori dell’aldoso-reduttasi CAPITOLO 12 1. La cataratta congenita deve essere operata: a) D’urgenza nei primi giorni di vita b) Entro i primi sei mesi di vita c) Prima dell’età scolare 2. La terapia del glaucoma congenito è essenzialmente: a) Medica b) Chirurgica c) Parachirurgica 3. Le forme ereditarie di cataratta e glaucoma congenito si trasmettono prevalentemente con modalità: a) Autosomica dominante b) Autosomica recessiva c) Legata al sesso 4. La cataratta congenita post-rubeolica compare se: a) La madre contrae l’infezione nel primo trimestre di gravidanza b) La madre contrae l’infezione nel terzo trimestre di gravidanza c) La madre contrae l’infezione in qualsiasi momento della gravidanza 5. In un neonato prematuro quali sono tra quelli sottoelencati i più importanti fattori di rischio per la retinopatia della prematurità? a) Durata della gestazione b) Malattie della madre in gravidanza c) Peso alla nascita d) Quantità di ossigeno somministrata 6. Il retinoblastoma si trasmette ereditariamente con modalità: a) Autosomica dominante b) Autosomica recessiva 7. Qual è il deficit perimetrico caratteristico della retinopatia pigmentosa? a) Scotoma centrale b) Scotomi arciformi medioperiferici c) Riduzione concentrica (aspetto tubulare) 8. Quali delle sottoelencate patologie oculari sono frequentemente associate a sordità? a) Cheratite interstiziale b) Cheratocono c) Coloboma coroideale d) Retinopatia pigmentosa 9. Il cheratocono è una patologia che tende a: a) Progredire nell’adolescenza b) Regredire con l’età c) Rimanere stabile in età adulta CAPITOLO 13 1. Quali tra quelli sottoelencati sono i segni oftalmoscopici caratteristici della occlusione dell’arteria centrale della retina? a) Emorragie massive diffuse b) Essudati duri c) Chiazzetta rossa maculare d) Edema pallido della retina e) Edema della papilla 2. Quali tra quelli sottoelencati sono i segni oftalmoscopici caratteristici della occlusione della vena centrale della retina? a) Essudati duri b) Noduli cotonosi c) Edema della papilla d) Edema pallido della retina e) Emorragie diffuse 3. Quali tra le patologie sottoelencate sono più frequentemente associate a occlusione venosa retinica? a) Ipertensione sistemica b) Diabete c) Cardiopatie d) Arterite di Horton e) Angiomatosi 4. Il monitoraggio oftalmoscopico della retinopatia ipertensiva: a) Fornisce valide informazioni sull’efficacia della terapia antipertensiva b) Non serve a questo scopo 5. Da che cosa sono costituiti i noduli cotonosi? a) Materiale plasmatico fuoriuscito dai vasi sanguigni b) Materiale flogistico c) Materiale assoplasmico, espressione di ischemia retinica focale 6. Quali tra le sottoelencate patologie possono essere associate a emorragia vitreale? a) Occlusione arteriosa retinica b) Occlusione venosa retinica c) Degenerazione maculare legata all’età d) Retinopatia ipertensiva e) Retinopatia diabetica 7. Qual è il sintomo patognomonico del distacco di retina primario? a) Perdita improvvisa e permanente di tutto o parte del campo visivo dell’occhio interessato b) Deficit fluttuanti del campo visivo dell’occhio interessato c) Dolore d) Annebbiamento visivo transitorio dell’occhio interessato 8. Quale delle seguenti patologie è sempre e comunque associata a una brusca e marcata riduzione del visus: a) Retinopatia diabetica b) Retinopatia ipertensiva c) Occlusione dell’arteria centrale della retina d) Occlusione della vena centrale della retina CAPITOLO 14 1. Quali sono le cause principali della cataratta senile? a) Sclerosi delle fibre del cristallino b) Accumulo di acqua all’interno del cristallino c) Accumulo di proteine insolubili e colorate all’interno del cristallino d) Riduzione degli scambi metabolici con l’umore acqueo 2. La terapia della cataratta senile è: a) medica b) chirurgica 3. La tecnologia Yag-laser è impiegata nel trattamento della: a) cataratta senile b) cataratta secondaria 4. Qual è la forma più diffusa di degenerazione maculare legata all’età? a) Essudativa b) Non essudativa 5. Qual è il sintomo precoce più frequente della degenerazione maculare legata all’età? a) Miodesopsie b) Fotopsie c) Metamorfopsie d) Annebbiamento visivo 6. La coroidopatia sierosa centrale idiopatica è più frequente: a) Negli uomini b) Nelle donne c) Fra i venticinque e i quarantacinque anni d) Dopo i cinquant’anni e) Nei miopi 7. Quali sono le principali vie d’infezione per l’uomo nella retinocoroidite toxoplasmica acquisita? a) Apparato respiratorio b) Apparato digerente c) Apparato genito-urinario 8. Quali tra le sottoelencate patologie costituiscono fattori di rischio per la degenerazione maculare lagata all’età? a) Diabete b) Dislipidemie c) Fumo di sigaretta d) Ipertensione sistemica e) Malattie cardiovascolari CAPITOLO 15 1. In presenza di ferite del bulbo oculare, in attesa di avviare il paziente a un centro specialistico, è consigliabile: a) Tentare di aprire comunque le palpebre per detergere l’occhio ferito b) Limitarsi a bendare l’occhio e cercare di calmare il paziente c) Bendare entrambi gli occhi e immobilizzare il paziente 2. In presenza di causticazioni corneocongiuntivali, in attesa di avviare il paziente a un centro specialistico, è consigliabile: a) Lavare abbondantemente l’occhio con acqua corrente per allontanare subito il caustico b) Limitarsi a bendare l’occhio e cercare di calmare il paziente c) Bendare entrambi gli occhi e immobilizzare il paziente 3. In presenza di cheratite attinica è consigliabile: a) Inviare d’urgenza il paziente a un centro specialistico b) Medicare l’occhio e bendarlo per un paio di giorni e inviare il paziente a un centro specialistico solo se i disturbi persistono 4. In presenza di una frattura “da scoppio” dell’orbita, i sintomi principali sono: a) Enoftalmo b) Ipoestesia infraorbitaria c) Allentamento della sutura zigomatica d) Limitazione dell’elevazione del bulbo 5. Quali corpi estranei bulbari possono essere asportati in ambiente non specialistico? a) Tutti b) Corneali superficiali c) Corneali profondi d) Congiuntivali 6. Quali sono, tra quelle sottoelencate, le lesioni potenzialmente più pericolose? a) Causticazioni da acidi b) Causticazioni da alcali c) Ustioni termiche CAPITOLO 16 1. I farmaci somministrati per via sistemica penetrano meglio nel bulbo oculare se possiedono: a) Basso peso molecolare b) Elevato peso molecolare c) Lunga emivita plasmatica d) Breve emivita plasmatica 2. I farmaci somministrati per via topica penetrano meglio nel bulbo oculare se sono: a) Idrosolubili b) Liposolubili c) Sia idro- sia liposolubili 3. La permeabilità dell’epitelio corneale è ridotta: a) Nei portatori di lenti a contatto permanenti b) Nei pazienti affetti da glaucoma primario c) Nei pazienti affetti da ipertensione sistemica 4. Se l’epitelio corneale è danneggiato o assente, viene favorita la penetrazione nel bulbo oculare dei colliri: a) Idrosolubili b) Liposolubili c) Sia idro- sia liposolubili 5. La presenza di conservanti nei colliri ha l’effetto di: a) Danneggiare l’epitelio corneocongiuntivale b) Prolungare il tempo di contatto del farmaco con la superficie oculare c) Favorire la comparsa di fenomeni irritativi CAPITOLO 17 1. La probabilità che compaia una cataratta da uso di steroidi topici è maggiore se: a) La durata della terapia è di due-quattro settimane b) Il dosaggio della terapia è superiore a 3 gocce/die per il suddetto periodo c) Il paziente presenta una suscettibilità individuale al cortisone 2. La probabilità che compaia un glaucoma da uso di steroidi topici è maggiore se: a) La durata della terapia è di due-quattro settimane b) Il dosaggio della terapia è superiore a 3 gocce/die per il suddetto periodo c) Il paziente presenta una suscettibilità individuale al cortisone 3. Nella terapia steroidea sistemica, la durata e il dosaggio “di sicurezza” nei confronti di cataratta e glaucoma sono: a) Inferiore a sei mesi e a 10 mg/die b) Inferiore a tre mesi e a 20 mg/die c) Non determinabili con certezza, ma variabili da caso a caso 4. Quali sono tra quelli sottoelencati gli steroidi più a rischio per l’aumento della pressione intraoculare? a) Betametazone b) Clobetazone c) Desametazone d) Fluorometolone e) Prednisolone 5. Quale tra le patologie sottoelencate è quella associata a una maggiore reattività agli steroidi? a) Diabete mellito b) Miastenia gravis c) Morbo di Basedow d) Miopia 6. Qual è il “timing” consigliabile per i controlli oculistici in pazienti sottoposti a terapia steroidea sistemica? a) Ogni 2-3 settimane b) Ogni 2-3 mesi c) Ogni anno 7. Quali, dei farmaci sistemici sottoelencati, non richiedono controlli oculistici periodici? a) Amiodarone b) Clorochina c) Tamoxifene d) Tiroxina