Farinetti, non ti curar di "loro"

Italian daily news for key players and wine lovers
di: Fabio Piccoli
Farinetti, non ti curar di "loro"
Il solito provincialismo italico attacca il manager di successo
Tra i punti cardinali della linea editoriale di Wine Meridian c quello di non entrare
nellagone delle polemiche fine a se stesse. Non perch temiamo la discussione, il confronto,
ma preferiamo provare ad attenerci il pi possibile ai fatti concreti, tentando, se possibile, di
evidenziare sempre pi gli aspetti operativi, rispetto alla sterilit di molte polemiche.Detto
questo, ci ha fatto una certa impressione in queste settimane osservare alcune "aggressioni"
ad Oscar Farinetti, mister "Eataly", reo di essere di fatto "troppo sovraesposto".Prima la
satira del bravo Crozza, poi personaggi del calibro di Adriano Celentano e Carlin Petrini,
hanno evidenziato una serie di rumors di sottofondo che da mesi, forse da un paio danni,
colpiscono il bravo manager piemontese.Non vogliamo entrare sulle motivazioni che hanno
portato anche alle recenti discussioni sullattivit, sulle parole di Farinetti, quello che ci
preoccupa che, con modalit ormai scontate, nel nostro Paese si "perdona tutto tranne il
successo", come sottolineava spesso Enzo Ferrari.Ci preoccupiamo nel caso specifico di
Farinetti perch, pur nei limiti che ogni uomo ha (per fortuna ci viene da aggiungere), si
tratta di un manager, di un imprenditore coraggioso che, soprattutto sul fronte
dellagroalimentare di qualit italiano stato tra i pochi a coniugare idee e passioni ad azioni
concrete, sobbarcandosi spesso responsabilit che forse nemmeno lui stesso avrebbe voluto
28 / 03 / 2014
Italian daily news for key players and wine lovers
avere.Ecco, questultima, a nostro parere dovrebbe essere la domanda da porsi:"Non
anomalo, per il Paese con il maggior giacimento enogastronomico al mondo, con un
agroalimentare settore chiave per la nostra economia, che sia Oscar Farinetti, praticamente
da solo, ad assumersi il ruolo di comunicatore, di testimonial delle produzioni tipiche "made
in Italy" nel mondo?".Tempo fa un noto manager del vino italiano mi raccontava:"ora che
non sappiamo che fine abbia fatto lIce, Buonitalia ha avuto il destino che tutti conosciamo,
meno male che abbiamo Farinetti che ci rappresenta nel mondo".Siccome siamo in vena di
citazioni, ci viene in mente quella del famoso drammaturgo tedesco Bertolt
Brecht:"Sventurato il paese che ha bisogno di eroi.".Farinetti non un eroe ma invece di
"colpirlo" cerchiamo di agevolare la nascita nel nostro Paese di altri imprenditori come lui
e magari, una volta per tutte, organizziamoci bene per la promozione dellagrifood italiano
nel mondo invece di affidarla a pochi uomini soli.
28 / 03 / 2014