Comune di Cavriago Letture con musica dal vivo. I suggerimenti di lettura del 37° appuntamento, 5 Novembre 2015 Memorie e pagine di Cianfrusaglie del passato. La fragilità dei ricordi, la forza dell’immaginazione. ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Carroll, Lewis A oltre un secolo dalla sua pubblicazione, Alice, come romanzo e come personaggio, conserva ancora intatta tutta la sua freschezza, incantando non solo i più giovani ma anche gli adulti, che nel suo mondo meraviglioso scoprono un altro sé, pronto a sfidare ardui giochi linguistici, entusiasmanti trucchi psicologici, situazioni impossibili che mettono in discussione la realtà e svelano l'irresistibile fascino dell'assurdo. In un romanzo in cui la sospensione dell'incredulità è d'obbligo, il gusto del gioco non può essere dimenticato e va riscoperto con occhi che sappiano guardare al di là del consueto. Perché qui è l'essenza della vita, e forse tra i sogni segreti di tanti c'è proprio la tana di un coniglio bianco in cui perdersi, uno specchio al di là del quale riscoprire la bellezza della vita reale. È letteratura per ragazzi? È un libro da leggere punto e basta. VISIONE PARZIALE. UN DIARIO SULL’ALZHEIMER Henderson, Cary Smith È un libro prezioso. È stato scritto da un malato di Alzheimer, Cary Smith Henderson. Professore universitario di storia ha documentato la sua malattia, registrando in un magnetofono - finché ha potuto - i suoi pensieri, i suoi sentimenti, le sue paure. È la prima testimonianza diretta sulla malattia. Conosciuta la diagnosi Cary Smith Henderson ebbe modo di fare progetti per il futuro e di partecipare a molte decisioni riguardanti la sua cura. Il suo sogno era quello di realizzare un libro che potesse essere di aiuto per comprendere meglio la malattia. MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago Il libro è stato portato a termine da sua figlia e da sua moglie ed è arricchito dalle splendide foto di Nancy Andrews del "Washington Post". Gli scritti che lo introducono e lo concludono, curati dalla moglie e dalla dottoressa che lo seguiva, raccontano la sua vita precedente e quella durante la malattia, la sua volontà di creare gruppi di auto aiuto tra malati, la sua volontà di vivere. Con il suo diario Cary ci comunica non solo la fatica di vivere con l'Alzheimer, ma anche la capacità di conservare sentimenti di serenità e speranza, l'importanza di avere un cagnolino e il ruolo fondamentale dei caregiver. Questo non è solo un libro; è un ponte che permette l'accesso a tutti coloro che desiderano veramente conoscere e capire cosa significa essere affetti da questa malattia. Cary Henderson, infatti, ci porta per mano lungo un viaggio di un anno nel mondo dell'Alzheimer visto dall'interno. ORAL Borges, Jorge Luis Borges, cieco ormai da anni, tra il maggio e il giugno del 1978 tiene cinque lezioni presso l'Università di Belgrano a Buenos Aires: gli argomenti sono "Il libro", "L'immortalità", "Emanuel Swedenborg" (il visionario che scrisse che i morti scelgono l'inferno o il cielo, per libera decisione della loro volontà), "Il racconto poliziesco" e "Il tempo". Se dunque la cecità gli impedisce di leggere e scrivere, tuttavia, come scrive Martin Muller nella nota al testo, "la sua memoria, il suo istinto della forma e la sua capacità di improvvisazione gli permettono di dettare come se scrivesse". Il Borges "oral" affida pertanto alla voce il piacere del racconto, in cui ritroviamo "la stessa profondità, la stessa qualità immaginativa e la stessa ricchezza di idee" della forma scritta. CIANFRUSAGLIE DEL PASSATO. LA VITA DI WISLAWA SZYMBORSKA Bikont Anna, Szczesna Joanna "Confidarsi in pubblico è come perdere l'anima. Qualcosa bisogna pur tenere per sé" ha detto Wislawa Szymborska. E ha detto anche: "Cerco di non pensare troppo a me, e non lo dico per smanceria o per ingraziarmi il lettore. È la verità: non sono al centro dei miei interessi". Scavare nella vita di chi tanto detestava mettersi pubblicamente a nudo e ha fatto della riservatezza la propria insegna potrebbe dunque sembrare un'indebita intromissione. Peggio: un tradimento. Anna Bikont e Joanna Szczesna sono riuscite a evitare questo scoglio. "Cianfrusaglie del passato" (espressione tratta dalla poesia "Scrivere il curriculum") è una biografia non solo rigorosa e documentata, frutto di ricerche e di conversazioni con la Szymborska stessa e con quanti l'hanno frequentata, ma soprattutto discreta. Giacché a risuonare, in ogni pagina, non è la loro voce, ma quella, irresistibilmente ironica, di una donna che - ha scritto Adam Zagajewski - "sembrava appena uscita da uno dei salotti parigini del Settecento". Scopriremo così il suo ambiente familiare, le letture, i giochi dell'infanzia, la vita nel "kolchoz dei letterati" di Cracovia e la giovanile adesione all'idea comunista, la rapida disillusione, e poi la simpatia per Solidarnosc negli anni Ottanta, infine lo spartiacque del Nobel. E scopriremo, alla fine, la sua gravità, la sua profondità, puntigliosamente celate dietro lo schermo della leggerezza giocosa e della impenetrabile discrezione. IO NON RICORDO Block, Stefan Merrill Seth Walzer vive ad Austin nel Texas. È un ragazzino, anzi: è il perfetto esemplare dell'adolescente troppo intelligente segnato dall'acne, dal sarcasmo nei confronti del mondo e dal panico nei confronti di ogni sorta di contatto umano. Passa così il tempo a fantasticare su tutto e a perdersi nelle sue divagazioni al punto tale da sentirsi un "maestro del nulla". Un giorno però la realtà irrompe improvvisa nella sua vita. A sua madre viene diagnosticata una rara forma di Alzheimer e Seth assiste impotente al suo inesorabile scivolare nell'oscuro regno dell'oblio. Lentamente la madre non ricorda più nulla, anche le cose più semplici della vita. Il padre di Seth reagisce alla malattia della moglie nel modo peggiore possibile: si stordisce con massicce dosi giornaliere di gin e programmi televisivi. Cosa può fare Seth a quel punto se non cercare di usare la sua straordinaria intelligenza, studiando quello strano e terribile male che si trasmette geneticamente e toglie il dono del ricordo? Non sapendo quasi nulla della vita che la madre conduceva prima di conoscere suo padre, Seth si mette alla ricerca dei parenti perduti della donna, portatori del gene causa della sua malattia. MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago TUTTI I RACCONTI Levi, Primo Il volume raccoglie, per la prima volta, tutti i racconti di Primo Levi, lo scrittore-chimico che si è rivelato come testimone dell'esperienza del lager per affermarsi poi come narratore e saggista. Il libro, curato da Marco Belpoliti, consente al lettore di seguire lungo un percorso coerente lo sviluppo narrativo e stilistico di Primo Levi, evidenziando i molti aspetti dell'opera dello scrittore: le storie autobiografiche ambientate nel lager, i racconti fantastici, i racconti di atmosfera onirico-kafkiana, i racconti di animali costruiti come apologhi morali. LO SCONOSCIUTO Gardini, Nicola Questa è la storia di un uomo che vede suo padre, ammalato d'Alzheimer, trasformarsi in uno sconosciuto. Lo accompagna a passeggiare nel parco, lo studia mentre siede inebetito davanti al televisore. E scopre - via via che la malattia avanza - un padre in realtà sconosciuto da sempre. Mentre l'esistenza e la memoria del malato si sgretolano, il figlio vede affiorare pezzi di una vita segreta, finché l'arrivo di una lettera dalla Germania rivela l'esistenza di una persona legata a quel passato che va perdendosi. Un romanzo sulla malattia e le angustie della vita familiare e della paternità, un racconto teso e scabro ma pervaso e addolcito dalla compassione per la miseria e la grandezza dei sentimenti umani. NEMICO, AMICO, AMANTE Munro, Alice In questa raccolta la Munro conferma le sue qualità narrandoci una manciata di esistenze dove avvenimenti inattesi o particolari dimenticati modificano il corso delle cose. Una cameriera dai capelli rossi, nuova arrivata in una vecchia dimora, viene per caso coinvolta nello scherzo di una ragazzina. Una studentessa universitaria si reca per la prima volta in visita a un'anziana zia e, riconoscendo un mobile di famiglia, scopre un segreto di cui non era a conoscenza. Una paziente giovane e in fin di vita trova un'inaspettata speranza di proiettarsi nel futuro. Una donna ricorda un amore brevissimo e che tuttavia ha modificato per sempre il suo vivere. Nel racconto «L’orso attraversò la montagna» Alice Munro descrive efficacemente cosa accade ad una coppia quando solo uno dei due partner accusa la perdita di memoria. Fiona e Grant sono una coppia canadese inseparabile, stanno insieme da quarantaquattro anni. Tutto cambia quando lei incomincia ad accusare problemi di memoria e si scopre malata di Alzheimer. Nel momento in cui capisce che ormai la situazione è compromessa, decide di farsi ricoverare in una casa di cura. Un ferreo regolamento impone ai due di non vedersi per trenta giorni. Ma una sorpresa aspetta Grant che, trascorso il periodo di separazione, va a trovare Fiona: la donna si è infatti affezionata a Aubrey, un paziente del posto e sembra progressivamente distaccarsi emotivamente dal marito. Grant cerca conforto diventando amico della moglie di Aubrey, che sta vivendo la sua stessa esperienza, e alla fine arriverà ad accettare che sua moglie, via via più lontana da lui, possa stare vicina a un altro uomo. La storia di Fiona e Grant narrata nel volume «Nemico, amico, amante» è diventata anche un film intitolato, «Lontano da lei». L’UOMO CHE SCAMBIÒ SUA MOGLIE PER UN CAPPELLO Sacks, Oliver Oliver Sacks è un neurologo, ma Sacks è anche molte altre cose: «Mi sento infatti medico e naturalista al tempo stesso; mi interessano in pari misura le malattie e le persone; e forse anche sono insieme, benché in modo insoddisfacente, un teorico e un drammaturgo, sono attratto dall’aspetto romanzesco non meno che da quello scientifico, e li vedo continuamente entrambi nella condizione umana, non ultima in quella che è la condizione umana per eccellenza, la malattia: gli animali si ammalano, ma solo l’uomo cade radicalmente in preda alla malattia». E anche questo va aggiunto: Sacks è uno scrittore con il quale i lettori stabiliscono un rapporto di tenace affezione, come fosse il medico che tutti hanno sognato e mai incontrato, quell’uomo che appartiene insieme alla scienza e alla malattia, che sa far parlare la malattia, che la vive ogni volta in tutta la sua pena e però la trasforma in un «intrattenimento da Mille e una notte». Questo libro, che si presenta come una serie di casi clinici, è un frammento di tali Mille e una notte – e ciò può aiutare a spiegare perché abbia raggiunto negli Stati Uniti un pubblico vastissimo. Nella maggior parte, questi casi – ma Sacks li chiama anche «storie o fiabe» – fanno parte dell’esperienza dell’autore. Così, un giorno, Sacks si è trovato MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago dinanzi «l’uomo che scambiò sua moglie per un cappello» e «il marinaio perduto». Si presentavano come persone normali: l’uno illustre insegnante di musica, l’altro vigoroso uomo di mare. Ma in questi esseri si apriva una voragine invisibile: avevano perduto un pezzo della vita, qualcosa di costitutivo del sé. Il musicista carezza distrattamente i parchimetri credendo che siano teste di bambini. Il marinaio non può neppure essere ipnotizzato perché non ricorda le parole dette dall’ipnotizzatore un attimo prima. Che cosa vive, se non sa nulla di ciò che ha appena vissuto? Rispetto alla normalità, che è troppo complessa per essere capita, e tende a opacizzarsi nell’esperienza comune, tutti i «deficit» o gli eccessi di funzione, come li chiama la neurologia, sono squarci di luce, improvvisa trasparenza di processi che si tessono nel «telaio incantato» del cervello. Ma queste storie terribili e appassionanti tendono a rimanere imprigionate nei manuali. Sacks è il mago benefico che le riscatta, e per pura capacità di identificazione con la sofferenza, con la turba, con la perdita o l’infrenabile sovrabbondanza riesce a ristabilire un contatto, spesso labile, delicatissimo, sempre prezioso per i pazienti e per noi, con mondi remoti altrimenti muti. MIA MADRE, LA MIA BAMBINA Ben Jelloun,Tahar Ben Jelloun coglie con partecipazione gli atti e i pensieri della madre sofferente. L'Alzheimer che l'affligge non ha uno sviluppo lineare, il peggioramento è impercettibile, e spesso viene intervallato da momenti di lucidità in cui la madre scherza sul proprio male. Gli episodi descritti sono quelli dell'amnesia e confusione tipici della malattia; c'è la crisi dei figli, che oscillano tra l'angoscia e il rifiuto nel vedere la madre in quelle condizioni, nel vedere una persona che sbiadisce come una vecchia fotografia, si spegne, scompare. LA FONDAZIONE Baldini, Raffaello Un personaggio un po' matto, che colleziona i più assurdi oggetti del passato, è preso ossessivamente dall'idea di dar vita a una fondazione che tenga viva la memoria delle cose più sfuggenti: i pensieri; non quelli grandi dei poeti e dei filosofi, che tanto a questi ci pensano già i libri, ma quelli che vengono a tutti quanti in qualche momento della giornata, e sembrano tanto acuti, e poi spariscono nel flusso della vita. Scritto in dialetto romagnolo, ma con molte parti in italiano, "La Fondazione" è un libro sulle cose che svaniscono e sul desiderio di conservarle: non a caso è stato scritto durante l'ultimo periodo di vita dell'autore. ELEGIA PER IRIS Bayley, John "Elegia per Iris" è una storia d'amore: l'amore che ha unito per più di quarant'anni due personalità d'eccezione, John Bayley, studioso di letteratura a Oxford, e Iris Murdoch, grande scrittrice inglese del dopoguerra, colpita dal morbo di Alzheimer e scomparsa nel febbraio 1999. Una storia d'amore ma tutt'altro che sentimentale fra due persone che invecchiano insieme, e scoprono, oltre la tragedia di una malattia spietata, nuove dimensioni del loro legame. ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO Proust, Marcel "La qualità di Proust" scriveva Virginia Woolf "è l'unione dell'estrema sensibilità con l'estrema tenacia. E resistente come il filo per suture ed evanescente come la polvere d'oro di una farfalla." Su questa sensibilità e su questa tenacia, e su molto altro ancora, è costruito il fascino della "Recherche", colossale romanzo-mondo - l'unico che l'autore abbia dato alle stampe - frutto di quindici anni di tormentata gestazione. Usciti a partire dal 1913, i sette libri che compongono, in un tutto unitario, la "Recherche" esplorano una moltitudine di temi: il senso del tempo, la memoria, il sogno, l'abitudine, il desiderio. E poi ancora la gelosia, il rapporto tra arte e realtà, l'interagire di rituali ed emozioni. Memorabili i personaggi che il lettore incontra tra queste pagine, dal Narratore, figura dai fortissimi tratti autobiografici, alle donne da lui amate, Gilberte e Albertine, fino a Odette e Swann, Bloch, Françoise, il barone di Charlus e la duchessa di Guermantes. Attorno al tema della memoria involontaria, le cosiddette "intermittenze del cuore" della celeberrima scena della madeleine, vive tutta la società francese dei decenni a cavallo del Novecento, quelli della vita di Proust, dalla sconfitta di Sedan agli anni delle avanguardie, passando per l'affaire Dreyfus e la Grande Guerra. MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago LA VERSIONE DI BARNEY Richler, Mordecai Approdato a una tarda, linguacciuta, rissosa età, Barney Panofsky impugna la penna per difendersi dall'accusa di omicidio, e da altre calunnie non meno incresciose, diffuse dal suo arcinemico Terry McIver. Così, fra quattro dita di whisky e una boccata di Montecristo, Barney ripercorre la vita allegramente dissipata e profondamente scorretta che dal quartiere ebraico di Montreal lo ha portato nella Parigi dei primi anni Cinquanta e poi di nuovo in Canada, a trasformare le idee rastrellate nella giovinezza in "sitcom" decisamente popolari e altrettanto redditizie. TI RICORDI LA CASA ROSSA? Scarpati, Giulio Mentre una madre perde inesorabilmente la memoria, il figlio non fa che ricordare, anzi impara a ricordare. Il racconto della Casa Rossa è questo viaggio inversamente proporzionale, perché ora il tempo non fa più da fissativo ma da solvente: il dissolversi delle memorie della madre è il set dei ricordi del figlio. Nell'itinerario percorso in direzioni contrarie c'è la ricerca di un appuntamento, la rinnovata speranza di incontrarsi in qualche fortunato luogo dell'anima. Come la Casa Rossa, nel Cilento, dove si trovano le radici e le memorie, assieme autentiche e mitiche, di una famiglia. Risalendo di ricordo in ricordo, Giulio Scarpati "riracconta" alla madre, affetta dal morbo di Alzheimer, la storia della sua famiglia: ripercorre tutte le tappe del consueto viaggio a Licosa, per anni loro meta estiva e luogo a lei particolarmente caro, fa il ritratto nitido della persona vitale che era prima di ammalarsi, percorre ogni possibile strada per farla reagire e restituirle i ricordi delle cose, dei nomi, di una vita intera. E attorno alla Casa Rossa, il cuore della memoria condivisa, ruotano gli aneddoti più malinconici e più divertenti, a partire dal periodo della guerra e dai vecchi rituali cilentani, l'esplorarsi dei corpi, la scoperta del sesso. Passando per le vicende del Giulio angelo biondo, ragazzino sempre obbediente, al quale si contrappone l'alter ego Giulio il pazzo, meno inquadrato e più artista. DIZIONARIO DELLE COSE PERDUTE Guccini, Francesco Una volta, c'era la banana: non il frutto amato dai bambini, bensì l'acconciatura arrotolata che proprio i bimbi subivano e detestavano ma che veniva considerata imprescindibile dai loro genitori. I quali, per bere un buon espresso, dovevano entrare al bar e chiedere un "caffè caffè", altrimenti si sarebbero trovati a sorbire un caffè d'orzo. Una volta, per scrivere, non c'erano sms o e-mail, ma si doveva dichiarare guerra ai pennini e uscire da scuola imbrattati d'inchiostro da capo a piedi. Una volta, si poteva andare dal tabacchino, comprare una sigaretta - una sola - e fumarsela dove meglio pareva: non c'erano divieti, e i non fumatori erano una gran brutta razza. Una volta, i bambini non cambiavano guardaroba a ogni stagione, andavano in giro con le braghe corte anche d'inverno e - per assurdo contrappasso - col costume di lana d'estate. Una volta, la Playstation non c'era, si giocava tutto il giorno per strada e forse ci si divertiva anche di più. Una volta, al cinema pioveva... Con un poco di nostalgia, ma soprattutto con la poesia e l'ironia della sua prosa, Francesco Guccini posa il suo sguardo sornione su oggetti, situazioni, emozioni di un passato che è di ciascuno di noi, ma che rischia di andare perduto, sepolto nella soffitta del tempo insieme al telefono di bachelite e alla pompetta del Flit. Un viaggio nella vita di ieri che si legge come un romanzo: per scoprire che l'archeologia "vicina" di noi stessi ci commuove, ci diverte, parla di come siamo diventati. L’AZZURRO DEI GIORNI SCURI Maiorino, Maria Grazia Chiara sta dimenticando il suo passato, Chiara non sa più chi è. Dove sono le chiavi di casa, dove gli occhiali? A impedirle di ricordare è una delle tante forme di demenza che vanno sotto il nome di Alzheimer. La malattia manda nell'oblio gesti abituali, luoghi e nomi. Ma Chiara un nome lo ricorderà sempre: quello di Tiziana, sua figlia. Per Tiziana registrare tutto ciò che la scrittura può trattenere diventa una necessità e un conforto. L'arrivo delle badanti polacche, la decisione sofferta del ricovero in una casa di riposo, il presente che si sgretola, lo ore regolate dai rigidi schemi imposti dalle istituzioni, le gioie e i dolori di una vita intera - fotografie rivissute dell'album di famiglia; ma anche incontri casuali, richiami della natura, libri, coincidenze e sogni... Esiste in questa storia come un'aria lieve tra le parole, parole stranamente leggere che raggiungono una pienezza singolare, un volo pieno di grazia e discrezione verso il MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago mondo altrui: Tiziana si pone in ascolto, senza altri confini che la fiducia in una serena corrispondenza. "L'azzurro dei giorni scuri" è una lunga lettera d'amore alla madre ritrovata; un'esperienza intensa, umanissima, continuamente sfiorata dal mistero. PERDUTAMENTE Pagano, Flavio "Perdutamente" è un romanzo basato su una storia vera, che si svolge in una Napoli convulsa, sbandata. È la storia di una famiglia tanto allargata quanto scombinata, i cui membri sono distribuiti in tre generazioni dai sei agli ottant'anni che si trova ad affrontare un'emergenza comune della vita di oggi: assistere l'anziana madre e nonna che si sta ammalando di Alzheimer. Tutto comincia con un misterioso viaggio che la donna ha cercato di intraprendere. Viene recuperata alla stazione, in stato confusionale, e nessuno riesce a capire dove volesse andare, o da chi. È un piccolo mistero, sul quale si favoleggia: vecchi amanti, luoghi sacri del passato... La malattia si aggrava, la convivenza con la donna si fa ingestibile, ma i suoi familiari vogliono scoprire la destinazione di quel viaggio segreto, e così decidono di resistere. L'anziana donna, che dentro la sua mente è tornata bambina ai tempi del fascismo, diventa assoluta protagonista. Ed è l'occasione per un confronto struggente, dai risvolti esilaranti, che penetra nei lati più riposti del rapporto tra genitori e figli, mentre i ruoli si rovesciano. Ma i figli di oggi sono davvero capaci di essere genitori o sono "figli per sempre"? Tra latitanza e inefficienza dello Stato, mentre si consuma una delirante battaglia burocratica per ottenere la pensione d'invalidità, la famiglia riscopre il proprio senso. Finché spunta fuori la lettera che la donna aveva scritto prima di tentare invano di partire. STILL ALICE. PERDERSI Genova, Lisa C'è una cosa su cui Alice Howland ha sempre contato: la propria mente. E infatti oggi, a quasi cinquant'anni, è una scienziata di successo, invitata a convegni in tutto il mondo, che ha studiato per anni il cervello umano in tutto il suo mistero. Per questo, quando a una importantissima conferenza, mentre parla davanti a un pubblico internazionale di studiosi come lei, Alice perde una parola - una parola semplice, di cui conosce benissimo il significato - e non riesce più a ritrovarla nel magazzino apparentemente infinito della sua memoria, sa che qualcosa non va. E che nella sua testa sta succedendo qualcosa che nemmeno lei può capire. O fermare. La diagnosi, inimmaginabile fino a un momento prima, è di Alzheimer precoce. Da allora, Alice, perderà molte altre parole. Perderà pian piano i nomi - per primi, quelli delle persone che ama, suo marito, i tre figli ormai adulti. Perderà i ricordi, ciò che ha studiato, ciò che ha fatto di lei la persona che è. In questo viaggio terribile la accompagnerà la sua famiglia: il cui compito straziante sarà di starle vicino, di gioire con lei dei rari momenti, luminosi e fugaci, in cui Alice torna a essere Alice. E, soprattutto, di imparare ad amarla in un altro modo. QUANDO AMORE NON MI RICONOSCERAI Di Mattia, Vincenzo “Il rossetto nel frigo, l'arancia tra la biancheria, lo spazzolino nelle posate, le calze sul piatto. D'improvviso il caos. Fraseggi senza logica, domande infantili, scambio del sole con la luna, apatia e attivismo, Venere nell'Ave Maria, Gesù in Catullo, spavento per la luce, fobia per i balconi. Mi chiedo perché, cerco di capire." A fatica Vincenzo si rassegna a vedere la donna da cui era rimasto folgorato in un lontano giorno in un caffè di Roma, vitale, appassionata, docente di storia, ora smarrita come una bambina di fronte alle cose più semplici. Mentre i ricordi di lei si affievoliscono inesorabilmente inghiottiti dall'Alzheimer, quelli di Vincenzo, e della loro figlia Francesca, si intensificano e si amplificano, nel tentativo di tenere viva l'immagine della donna che sorride felice da un vecchio video delle vacanze. PRENDITI CURA DI LEI Shin Kyung-Sook Un pomeriggio qualsiasi, in una stazione qualsiasi. Park So-nyo, 69 anni, minuta, capelli argentati, scompare, senza denaro e senza documenti, nella sterminata marea umana della metropolitana di Seul. È arrivata nella grande città dal suo piccolo paese di campagna per il solito pellegrinaggio alle case dei figli, soprattutto a quelle del primogenito, appena diventato dirigente di un'impresa immobiliare, e della figlia scrittrice. Conosce la metropoli e la via per la casa MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago del figlio. La sua scomparsa, tuttavia, è per i suoi familiari non soltanto fonte di angoscia e di grave preoccupazione, ma anche di rimorsi e di sensi di colpa. Park So-nyo non è più, infatti, la stessa da qualche tempo. Una volta, rientrando in campagna dalla città, la giovane figlia scrittrice ha trovato la casa materna nel più totale disordine. Tazze in bilico sull'orlo del lavello, il cesto degli stracci rovesciato sulla stuoia in soggiorno, le camicie del padre gettate alla rinfusa sul divano. E la mamma che, seduta nel cortile, si stringeva la testa con le mani. "Prenditi cura di lei" ha conquistato il cuore dei lettori dei numerosi paesi in cui il libro è apparso, poiché "con la sua impeccabile ed essenziale prosa ci mostra che cosa significa essere una famiglia e quale sia la natura più profonda degli esseri umani" (Geraldine Brooks). IL PIÙ GRANDE SCRITTORE D’ISLANDA Hallgrimur, Helgason Un vecchio si sveglia all'improvviso dal sonno ritrovandosi in aperta campagna, senza riuscire a ricordare il proprio nome né tantomeno i motivi che lo hanno portato lì. Ma a poco a poco capisce di essersi svegliato nel 1952, quasi cinquant'anni dopo la sua morte, e di essere uno scrittore. Infatti è proprio lui che crea tutto quello che lo circonda, dalle persone all'ambiente, in quell'illusione che si chiama letteratura, diventando quindi protagonista forzato di un romanzo che ha scritto lui stesso. IL GIGANTE SEPOLTO Ishiguro, Kazuo Il leggendario re Artù è morto ormai da qualche tempo ma la pace che egli ha imposto sulla futura Inghilterra, dilaniata per decenni dalla guerra intestina fra sassoni e britanni, seppure incerta, perdura. Nella dimora buia e angusta di Axl e Beatrice, tuttavia, non vi è pace possibile. La coppia di anziani coniugi britanni è afflitta da un arcano tormento: una sorta di inspiegabile amnesia che priva i due di una storia condivisa. A causarla pare essere una strana nebbia dilagante che, villaggio dopo villaggio, avvolge indistintamente tutte le popolazioni, ammorbandole con i suoi miasmi. Axl e Beatrice ricordano di aver avuto un figlio, ma non sanno più dove si trovi, né che cosa li abbia separati da lui. Non possono indugiare oltre: a dispetto della vecchiaia e dei pericoli devono mettersi in viaggio e scoprire l’origine della nebbia incantata, prima che la memoria di ciò a cui più tengono sia perduta per sempre. Lungo il cammino si uniscono ad altri viandanti – il giovane Edwin, che porta il marchio di un demone, e il valoroso guerriero sassone Wistan, in missione per conto del suo re – e con essi affrontano ogni genere di prodigio: la violenza cieca degli orchi e le insidie di un antico monastero, lo scrutinio di un oscuro barcaiolo e l’aggressione di maligni folletti, il vetusto cavaliere di Artù Galvano e il potente drago Querig. Giungono infine in vista della meta, e qui li attende la prova più grande: saggiare la purezza del proprio cuore. Consigliato da Francesca LO SMEMORATO DI TAPIOLA Paasilinna, Arto Il racconto ha inizio con una situazione inconsueta. Taavetti Rytkonen, un uomo anziano e affetto da demenza senile, è fermo in mezzo alla strada e non si cura per niente della lunga fila di macchine che si è formata a causa sua. E' un signore distinto con una cospicua mazzetta di soldi in tasca e non si ricorda nulla di se stesso al di fuori del suo nome e cognome e dei fatti che ha vissuto in tempi ormai lontani. E' in questa condizione che un giovane tassista, Seppo Sojonen, lo accoglie sulla sua macchina e cerca di aiutarlo in qualche modo, anche se il cliente si dimostra alquanto scorbutico e soprattutto disorientato e avvilito. Ha così inizio un lungo viaggio che, come in altri libri di Paasilinna, è anche una fuga dal quotidiano, in una realtà priva di costrizioni. I due stringono una forte amicizia e colpisce l'umanità di Sorjonen che fa di tutto per essere di aiuto e conforto al compagno di viaggio, cedendo nello scopo che si è prefisso solo in qualche momento di debolezza. Alle scorribande della già strana coppia si uniscono a poco a poco diversi bizzarri personaggi: due stravaganti balcanici, un vecchio compagno d'armi di Rytkonen, l'agricoltore Makitalo che, deluso dal trattamento che gli ha riservato lo stato finlandese, decide di bruciare tutte le sue terre e far saltare in aria la sua fattoria, e infine dodici anoressiche parigine, che si avventurano in un campo di sopravvivenza in modo totalmente sprovveduto, dando luogo a situazioni esilaranti. Nonostante la comicità di alcune situazioni a cui eravamo già abituati dai precedenti romanzi dell'autore, questa volta tutto il racconto è improntato su un tema serio e malinconico come quello della vecchiaia, della malattia e della solitudine, che conferisce un maggiore impatto emotivo all'intera narrazione. MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago DEI MIEI SOSPIRI ESTREMI Bunuel, Luis Da tempo irreperibile, questa autobiografia scritta da Bunuel negli ultimi anni di vita con l'aiuto dell'amico e collaboratore Jean-Claude Carrière appare oggi come un testamento e come il prezioso, avventuroso riepilogo di una grande stagione artistica narrata con vivacità e divertimento. L'educazione cattolica, l'amicizia con Garcia Lorca e con Salvador Dalì, l'incontro con Breton e quello con Fritz Lang, la Hollywood degli anni d'oro e la Parigi dei mitici anni Venti, il Messico e la Spagna come terra d'ispirazione: ecco alcuni degli innumerevoli argomenti trattati in questo libro da un protagonista della cultura del nostro tempo. MI RICORDO Capriolo, Paola Adela e Sonja: due figure di donna e due destini che non si potrebbero immaginare più diversi. La prima, negli anni Trenta, conduce un'agiata esistenza accanto ai genitori nella loro villa in riva al fiume, intrecciando con un insigne poeta un ingenuo e appassionato carteggio sull'arte, la musica, la bellezza; la seconda, ai giorni nostri, lavora nella stessa casa come badante al servizio di un vecchio signore dispotico. Ma non è stato un caso a condurla lì, perché Adela e Sonja sono madre e figlia; e tra le loro vicende, come tragica cesura e insieme incancellabile trait d'union, è intervenuta la catastrofe della guerra e delle persecuzioni razziali. La memoria storica e quella famigliare si intrecciano nel lungo cammino che Sonja deve compiere alla ricerca del proprio passato, e le lettere della madre, intercalate alla cronaca delle sue giornate, scandiscono il lento precipitare dalla normalità all'incubo. Mentre si prende cura del padrone accompagnandone il progressivo regredire verso l'infanzia, Sonja apprende da queste lettere il destino della madre: la deportazione in un campo di sterminio, la "salvezza" pagata con i servigi prestati in un'altra casa, dalle imposte perennemente chiuse, che gli aguzzini definiscono con atroce ironia "la casa della gioia", l'impossibile ritorno, dopo quella degradazione estrema, alla normalità di una vita borghese... se esiste una speranza di riscatto, è affidata alla memoria e alla compassione di chi viene dopo o forse... IL DOPPIO REGNO Capriolo, Paola Una donna fatica a uscire, forse perché non vuole, dall'edificio labirintico in cui è prigioniera. Una favola di iniziazione, una metafora dell'esistenza. DIMENTICA IL MIO NOME Zerocalcare Quando l'ultimo pezzo della sua infanzia se ne va, Zerocalcare scopre cose sulla propria famiglia che non aveva mai neanche lontanamente sospettato. Diviso tra il rassicurante torpore dell'innocenza giovanile e l'incapacità di sfuggire al controllo sempre più opprimente della società, dovrà capire da dove viene veramente, prima di rendersi conto di dove sta andando. A metà tra fatti realmente accaduti e invenzione. CENT’ANNI DI SOLITUDINE Garcia Marquez, Gabriel È la storia centenaria della famiglia Buendia e della città di Macondo. In un intreccio di vicende favolose, secondo il disegno premonitorio tracciato nelle pergamene di un indovino, Melquiades, si compie il destino della città dal momento della sua fondazione alla sua momentanea e disordinata fortuna, quando i nordamericani vi impiantarono una piantagione di banane, fino alla sua rovina e definitiva decadenza. La parabola della famiglia segue la parabola di solitudine e di sconfitta che sta scritta nel destino di Macondo, facendo perno sulle 23 guerre civili promosse e tutte perdute dal colonnello Aureliano, padre di 17 figli illeggittimi e descrivendo in una successione paradossale le vicende e le morti dei vari Buendia. MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago VIVERE PER RACCONTARLA Garcia Marquez, Gabriel In questo libro "Gabo", Gabriel García Márquez, ricrea e racconta un periodo fondamentale della sua vita, gli anni dell'infanzia e della giovinezza, quelli in cui si forma l'immaginario che, nel tempo, darà vita a "Cent'anni di solitudine" e tanti altri romanzi. L'autore fa rivivere gli anni trascorsi sulla costa caraibica della Colombia, a contatto con una realtà miracolosa in cui il magico era prima di tutto un elemento del quotidiano. Il lettore di García Márquez troverà l'eco delle storie e dei personaggi che hanno animato "L'amore ai tempi del colera", "Cronaca di una morte annunciata" e altri romanzi dell'autore. CURARSI CON I LIBRI. Rimedi letterari per ogni malanno Berthoud, Ella – Elderkin, Susan Si può curare il cuore spezzato con Emily Brontë e il mal d'amore con Fenoglio, l'arroganza con Jane Austen e il mal di testa con Hemingway, l'impotenza con "Il bell'Antonio" di Vitaliano Brancati, i reumatismi con il "Marcovaldo" di Italo Calvino, o invece ci si può concedere un massaggio con Murakami e scoprire il romanzo perfetto per alleviare la solitudine o un forte tonico letterario per rinvigorire lo spirito. Questo suggeriscono le ricette di un libro di medicina molto speciale, un vero e proprio breviario di terapie romanzesche, antibiotici narrativi, medicamenti di carta e inchiostro, ideato e scritto da due argute e coltissime autrici inglesi e adattato per l'Italia da Fabio Stassi, autore de "L'ultimo ballo di Charlot". Se letto nel momento giusto un romanzo può davvero cambiarci la vita, e questo prontuario è una celebrazione del potere curativo della letteratura di ogni tempo e paese, dai classici ai contemporanei, dai romanzi famosissimi ai libri più rari e di culto, di ogni genere e ambizione. Queste ricette per l'anima e il corpo, scritte con passione propongono un libro e un autore a rimedio di ogni nostro malanno, che si tratti di raffreddore o influenza, di un dito del piede annerito da un calcio maldestro o di un severo caso di malinconia. Le prescrizioni raccontano le vicende e i personaggi di innumerevoli opere, svelano aneddoti, tratteggiano biografie di scrittori illustri e misconosciuti in un invito ad amare la letteratura RICORDI DI MIA MADRE Inoue, Yasushi "Mia madre dava l'impressione di essere un meccanismo rotto. Non era malata, ma una parte di lei aveva ceduto... Le parti integre e quelle compromesse si mischiavano di continuo ed era arduo distinguerle. Nonostante fosse afflitta da una notevole mancanza di memoria, vi erano particolari che ricordava perfettamente". Così leggiamo in questi "Ricordi di mia madre", in cui Inoue cela, con pudore, il suo lato più intimo e dolente. E non possiamo non ascoltare partecipi quella voce che ci spiega come la donna "avesse incominciato a cancellare a ritroso, con una gomma, la lunga linea della sua vita", del tutto inconsapevolmente, "perché a tenere in mano la gomma era quell'evento ineluttabile che è la vecchiaia". Vecchiaia su cui Inoue ci offre, con quest'opera in tre tempi, pagine fra le più intense che abbia mai scritto, dove riesce a trovare la misura perfetta, con una delicatezza di tratto che nulla concede all'effusione sentimentale, per raccontare un lento congedo, raffigurare angosce primordiali ed evocare immagini che si incidono nella memoria. Come quella dell'anziana donna che - con una lampadina tascabile in mano - vaga di notte nella casa del figlio, senza che sia possibile sapere se ora, nella sua mente, lei è la madre alla disperata ricerca del bambino perduto o la bambina smarrita in cerca della mamma PAROLE IN CAMMINO Galeano, Eduardo "Voci raccolte per strada e sogni a occhi aperti, realtà farneticate e deliri realizzati, parole erranti che ho trovato o che mi hanno trovato." Così Eduardo Galeano definisce le storie che raccoglie da molti anni, sistematicamente, nei suoi viaggi intorno al mondo, ma soprattutto in America Latina, e poi riscrive trasfigurandole con la sua poesia. Quelle contenute in questo libro sono leggende, credenze popolari, apologhi delle tradizioni indigene, brevi racconti filosofici o mistici, frammenti onirici: narrazioni senza tempo che ci parlano tuttavia del presente, invitandoci a esercitare il dubbio rispetto alla realtà quotidiana, a guardarla da una diversa prospettiva. Come accade anche in altri suoi libri, lo scrittore uruguayano infrange, in "Parole in cammino", i limiti del genere letterario fondendo prosa e poesia, MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago completando o commentando il testo con le suggestive illustrazioni dell'artista brasiliano José Francisco Borges, componendo, con innumerevoli timbri, una voce collettiva che celebra il mistero e la meraviglia della vita umana. ALZHEIMER MON AMOUR Huguenin, Cécile Come vivere il lutto all'interno di una coppia quando l'essere amato è ancora vivo? Ci sono i primi segnali, le parole che si sovrappongono e si perdono, i ricordi che si stingono. Poi la diagnosi. Ma per Cécile e Daniel, uniti da una vita felice per più di trent'anni, l'amore è più forte della paura. Magnifico omaggio che una moglie attenta e preoccupata rende a suo marito, questo racconto dà voce ai malati, ma anche ai medici e ai familiari, poiché l'Alzheimer colpisce tutti coloro che stanno al loro fianco. Svelandone lo smarrimento, la solitudine, la paura della perdita, l'impotenza nelle parole di Cécile che dopo il rifiuto iniziale combatte, si ostina, fa di tutto per strappare il suo Daniel alla morsa dell'oblio, fino al punto di portarlo con sé in Africa, nel tentativo di cambiar vita e liberarsi da ogni preoccupazione. Ben diverso dovrà essere però il percorso per proseguire insieme il loro cammino, e Cécile scoprirà come anche chi ama il malato, in assenza di certezze, possa aver bisogno di aiuto: per capire, per accettare, per amare ancora di più. Alzheimer mon amour, sconvolgente lavoro di ricostruzione, è una testimonianza che turba e che insieme solleva. VUOTI DI MEMORIA Hervé, Jaouen La storia di una famiglia e di una nonna affetta dal morbo di Alzheimer. Per limitare i danni della malattia bisogna stimolarla, tenere insieme i suoi ricordi, sbloccare i meccanismi invisibili che le fanno commettere le più imprevedibili stranezze. La vita della famiglia cambia, ma grazie alla pazienza e alla presenza di spirito di tutti si arricchisce di un patrimonio inestimabile: la storia della nonna, la sua vita appassionata e avventurosa come un romanzo. A RITROVAR LE STORIE Gozzi Annamaria, Morini Monica, Murgia Daniela I. "Storie che diventano un gioco, un gioco antico come il tempo che chiama a raccontare e profuma la vita." FACCIAMO CHE ERAVAMO Roncaglia, Silvia Paolino e nonno Aldo vanno spesso a giocare ai giardini. Il nonno ha inventato il gioco del facciamo che eravamo pirati o cavalieri, cuochi o maghi. Un giorno però nonno Aldo non ricorda più la strada per tornare a casa. È’ l’inizio di una malattia che si chiama Alzheimer. Passa il tempo e i ricordi volano via, nonno Aldo purtroppo non riconosce neanche chi ha di fronte. Tocca a Paolino, che adesso è grande, trovare un nuovo modo di giocare con lui. Un racconto intenso e poetico che tocca il delicato argomento della vecchiaia e della malattia. LA NONNA ADDORMENTATA Parmeggiani, Roberto - Vaz De Carvalho, João Prima di addormentarsi, la nonna cucinava, leggeva e raccontava storie; poi ha cominciato a fare delle cose strane... Uno splendido libro per tutte le nonne e i nonni che dimenticano, per tutti i bambini e le bambine affezionati ai propri nonni e nonne. MUMI SENZA MEMORIA Clima, Gabriele – Carrer, Chiara Mumi vive in campagna ed è sereno. Si dimentica sempre tutto, ma non se ne fa un problema! Un giorno, nel paesino arriva un signore molto ricco. Ben presto tutti gli altri abitanti sono rosi dall'invidia: iniziano a guardarsi in cagnesco e a rubare! Alla fine andranno tutti a trovare Mumi, che insegnerà loro l'arte del perdono. MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago STAGIONI DIVERSE King, Stephen Un quartetto di racconti in bilico tra l'orrore e l'avventura, l'incubo e la fantasia. Il riscatto di un uomo condannato ingiustamente per omicidio. Il morboso rapporto tra un adolescente e un ex nazista. Quattro ragazzini alla ricerca del cadavere di un coetaneo. Una donna che partorisce in circostanze surreali. Quattro storie da brivido, agghiaccianti e paradossali, che hanno per protagonisti mostri moderni. Consigliato da Fabio LESSICO FAMIGLIARE Ginzburg, Natalia "Lessico famigliare" è il libro di Natalia Ginzburg che ha avuto maggiori e più duraturi riflessi nella critica e nei lettori. La chiave di questo romanzo è delineata già nel titolo. Famigliare, perché racconta la storia di una famiglia ebraica e antifascista, i Levi, a Torino tra gli anni Trenta e i Cinquanta del Novecento. E Lessico perché le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali. Scrive la Ginzburg: "Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso. Quando c'incontriamo, possiamo essere, l'uno con l'altro, indifferenti, o distratti. Ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase, una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. Ci basta dire 'Non siamo venuti a Bergamo per fare campagna' o 'De cosa spussa l'acido cloridrico', per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole". Consigliato da Maria Pia MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITÀ Piccolo, Francesco Possono esistere felicità trascurabili? Come chiamare quei piaceri intensi e volatili che punteggiano le nostre giornate, accendendone i minuti come fiammiferi nel buio? Sei in coda al supermercato in attesa del tuo turno, magari sei bloccato nel traffico, oppure aspetti che la tua ragazza esca dal camerino di un negozio d'abbigliamento. Quando all'improvviso la realtà intorno a te sembra convergere in un solo punto, e lo fa brillare. E allora capisci di averne appena incontrato uno. I momenti di trascurabile felicità funzionano così: possono annidarsi ovunque, pronti a pioverti in testa e farti aprire gli occhi su qualcosa che fino a un attimo prima non avevi considerato. Per farti scoprire, ad esempio, quant'è preziosa quella manciata di giorni d'agosto in cui tutti vanno in vacanza e tu rimani da solo in città. Quale interesse morboso ti spinge a chiuderti a chiave nei bagni delle case in cui non sei mai stato e curiosare su tutti i prodotti che usano. A metà strada tra "Mi ricordo" di Perec e le implacabili leggi di Murphy, Francesco Piccolo mette a nudo i piaceri più inconfessabili, i tic, le debolezze con le quali tutti noi dobbiamo fare i conti. Pagina dopo pagina, momento dopo momento, si finisce col venire travolti da un'ondata di divertimento, intelligenza e stupore. L'autore raccoglie, cataloga e fa sue le mille epifanie che sbocciano a ogni angolo di strada. Perché solo riducendo a spicchi la realtà si riesce ad afferrare per la coda il senso profondo della vita. Consigliato da Andrea IL CARDELLINO Tartt, Donna Figlio di una madre devota e di un padre inaffidabile, Theo Decker sopravvive, appena tredicenne, all'attentato terroristico che in un istante manda in pezzi la sua vita. Solo a New-York, senza parenti né un posto dove stare, viene accolto dalla ricca famiglia di un suo compagno di scuola. A disagio nella sua nuova casa di Park Avenue, isolato dagli amici e tormentato dall'acuta nostalgia nei confronti della madre, Theo si aggrappa alla cosa che più di ogni altra ha il potere di fargliela sentire vicina: un piccolo quadro dal fascino singolare che, a distanza di anni, lo porterà ad addentrarsi negli ambienti pericolosi della criminalità internazionale. Nel frattempo, Theo cresce, diventa un uomo, si innamora e impara a scivolare con disinvoltura dai salotti più chic della città al polveroso labirinto del negozio di antichità in cui lavora. Finché, preda di una pulsione autodistruttiva impossibile da controllare, si troverà coinvolto in MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago una rischiosa partita dove la posta in gioco è il suo talismano, il piccolo quadro raffigurante un cardellino che forse rappresenta l'innocenza perduta e la bellezza che, sola, può salvare il mondo. Consigliato da Ersilia UN INDOVINO MI DISSE Terzani, Tiziano Nel 1976 un indovino cinese avverte Tiziano Terzani, corrispondente dello "Spiegel" dall'Asia: "Attento. Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell'anno non volare mai". Nel 1992 Terzani si sente stanco, dubbioso sul senso del suo lavoro. Gli torna in mente quella profezia e la vede come un'occasione per guardare il mondo con occhi nuovi. Decide di non prendere aerei per un anno, senza rinunciare al suo mestiere. Il risultato di quell'esperienza è un libro che è insieme romanzo d'avventura, autobiografia, racconto di viaggio e reportage Consigliato da Federica FILM La versione di Barney di Richard J. Lewis Se mi lasci ti cancello di Michel Gondry Still Alice di Richard Glatzer e Wash Westmoreland Lontano da lei di Sarah Polley La famiglia Savages di Tamara Jenkins MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago Ballata della memoria dei partecipanti all’incontro Cianfrusaglie del passato la memoria è un glicine il giardino d’estate che profuma di eucalipto e mentuccia l’erba tagliata è radice di liquirizia in bocca tabacco da masticare chiuso nel panciotto del nonno il riso delle suore il soffritto buono nella padella della nonna è polvere di borotalco felce azzurra è l’odore di stalla, impregnante la benzina nel garage della nonna è il tosone della mia compagna di banco, figlia del casaro la memoria è colla coccoina ha l’odore di menta chimica della fluoroprofilassi, fa venire le lacrime agli occhi, la memoria sfrigola come la legna del fuoco, che sa d’inverno si nasconde nella naftalina degli armadi gira la pellicola nella cabina di proiezione rimane appesa come un mandarino sull’albero di natale sta ferma nella case chiuse si fa vapore colloso di lacca è lucida di brillantina punge come il disinfettante in un ambulatorio è tonda come un arrosto la domenica mattina scivola nelle budella del maiale d’inverno ha promesse di felicità, come la neve la memoria è la crystal ball, che ti cresceva tra le mani da bambino e ancora la guardi stupito. (Composta da Monica Morini) MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago