Compiere 50 anni: non so bene cosa significhi soprattutto quando a compierli non è una
persona ma un’esperienza di vita.
La nostra Casa della Carità di Cavriago a Giugno ha raggiunto questo ambito traguardo:
proverei ad andare a ritroso per cercare di trattenere ciò che mi ha maggiormente colpito e
interrogato.
MEMORIA: compiere 50 anni penso significhi fare memoria. Non come sentimento
nostalgico ma perché come dice un famoso filosofo italiano, Remo Bodei, il senso di una
cosa non è mai dato all’improvviso ma lo si coglie nello scorrere del tempo e nel suo
esprimersi qui ed ora
Qui ed ora ci siamo noi, ausiliari, suore, ospiti che grazie a tutto ciò che ci ha preceduto
beneficiamo e viviamo la “nostra casa”, cercando di rimanere fedeli e di non disperdere ciò
che ogni Casa della Carità vuole essere là dove è.
VOLTI: quanti i volti che abbiamo provato a ricercare per invitarli a questo momento!
Volti di preti, di suore, di laici, che con le loro identità, i loro talenti, hanno offerto tempo,
energie, fantasia, fede e condivisione a questa casa.
L’amore di Dio e la teologia dei poveri per fortuna non ha confini e allora le porte della Casa
si aprono e i volti escono nelle strade, camminano vie diverse e fruttificano tante vite che
nel DNA portano il sigillo dei tre pani. E la civiltà dell’amore non è più solo una formula ma
una realtà concreta.
PAROLE: Abbiamo ascoltato, nell’anno di preparazione a questo 50esimo, parole per
aiutarci a riscoprire il dono che abbiamo incontrato (la Casa) come indissolubilmente legato
all’Eucaristia, centro e fondamento della vita cristiana.
La nostra Casa ti accoglie all’ingresso con la cappella di fronte: una scelta architettonica
che è scelta di vita, un messaggio chiaro che il Vangelo di Giovanni al cap.13 (lavanda dei
piedi) ci propone.
FERIALITA’: Don Lao, un grande sacerdote amico una volta mi disse: “la cosa più difficile
per noi cristiani non è essere presenti alla messa della domenica ma vivere la ferialità di
ogni giorno come fosse domenica”.
Credo sia questa la sfida più bella e difficile per noi oggi della CdC di Cavriago: vivere ogni
giorno con la straordinarietà della festa.
Ri-confermare la nostra fedeltà ai poveri, agli ospiti.
Rinsaldare la nostra corresponsabilità nell’essere e fare famiglia
Rafforzare la consapevolezza che la Casa della Carità non è solo delle suore che ci abitano
tutto il giorno ma di ognuno di noi che è stato chiamato ad incontrare questo dono.
Ecco allora che i 50 anni non sono solo la ricorrenza di un giorno ma la certezza di ogni
giorno che festeggia 50 anni.
Dany