I vizi di refrazione

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I vizi di refrazione
L’occhio è un sistema ottico composto con un potere di circa 61 diottrie:
Cornea: 43 diottrie circa
Cristallino: da 19 a 30 diottrie circa (accomodazione)
Lunghezza antero-posteriore (valori normali 23-25 mm)
La pupilla è un diaframma che regola l’incidenza della luce. Nell’occhio emmetrope la luce viene
rifratta in modo che converga sulla retina.
L’acuità visiva
E’ la capacità della retina di percepire separati due punti l’uno vicino all’altro.
Potere risolutivo della retina: 1/60 gradi d’angolo (l’angolo dipende dalla grandezza dell’oggetto e
dalla sua distanza dall’occhio).
L’acuità visiva si misura mediante le tavole ottotipiche. Le tavole ottotipiche in uso in Italia sono
di tipo logaritmico (in quanto la differenza fra la grandezza delle lettere nelle prime righe è
maggiore rispetto a quella che c’è fra le ultime) e decimale. Quelle in uso negli USA, invece, sono
di tipo lineare ( la differenza di grandezza tra le lettere delle righe si mantiene costante) e si
esprimono in ventesimi.
Emmetropia: messa a fuoco delle immagini provenienti da distanza infinita (grazie al potere
diottrico della cornea, camera anteriore, cristallino, ed alla lunghezza assiale del bulbo) esattamente
sulla fovea.
Vizi di refrazione o Ametropie
 Miopia
 Ipermetropia
 Astigmatismo
Ipermetropia
Messa a fuoco delle immagini al di dietro della retina. Il termine deriva dal greco e significa “ oltre
misura”. L’ipermetropia può essere:
ASSIALE: lunghezza antero-posteriore minore
REFRATTIVA: d’indice
di curvatura
di rapporto
“AFACHIA” (mancanza del cristallino)
Il soggetto ipermetrope non può vedere distintamente ne’ gli oggetti lontani ne’ quelli vicini. Nel
soggetto ancora giovane l’occhio cerca di compensare mediante un costante SFORZO
ACCOMODATIVO del cristallino. Questo tentativo di compenso porta, però, a lungo andare ad
ASTENOPIA (stanchezza visiva, accompagnata da cefalea gravativa, bruciore oculare,
lacrimazione). A causa dell’accomodazione costante l’ipermetropia può spesso passare inosservata.
Per diagnosticarla è, infatti, necessaria la somministrazione di atropina o di atropino-mimetici al
fine di bloccare lo sforzo accomodativi.
L’ipermetropia è facilmente correggibile mediante l’utilizzo di lenti convergenti positive.
Miopia
Messa a fuoco delle immagini al davanti della retina. Il termine deriva dal greco: vedere
ammiccando. La miopia può essere:
ASSIALE: lunghezza antero-posteriore maggiore
REFRATTIVA: d’indice
di curvatura
di rapporto
Sintomi: Riduzione della visione per lontano
La miopia si corregge mediante l’utilizzo di lenti concave negative.
Può manifestarsi come:
 Miopia benigna: Inizia dopo i 6 anni e può aumentare fino ai 20 anni. E’ bilaterale.
 Miopia grave o degenerativa: Progressiva. Può raggiungere le 30 D. Si associa ad
alterazioni del fondo oculare, del vitreo e del cristallino.
Astigmatismo
La messa a fuoco nell’ipermetropia e miopia avviene congiuntamente sui due assi principali
(orizzontale e verticale), mentre nell’astigmatismo è differente fra i due assi
Classificazione degli astigmatismi
 Ipermetropico ( può essere semplice o composto)
 Miotico (può essere semplice o composto)
 Misto
Astigmatismo semplice
Messa a fuoco di un asse al davanti o al di dietro della retina. L’altro asse, invece, è messo a fuoco
normalmente sulla retina. Se la messa a fuoco di uno dei due assi avviene al davanti della retina
l’astigmatismo prende il nome di miotico; se, al contrario, avviene al di dietro si parla di
astigmatismo ipermetropico.
Astigmatismo composto
Messa a fuoco differente sui due assi al davanti (miotico) o al di dietro (ipermetropico) della retina
Astigmatismo misto
Messa a fuoco di un asse al davanti e dell’altro al di dietro della retina.
L’astigmatismo può essere:
 Corneale: più frequente
 Lentis
 Retinico
Può essere ancora:
 Regolare
 Irregolare
La cornea non è sferica ma è una superficie torica cioè non presenta lo stesso potere in tutti i
meridiani.
 Astigmatismo secondo regola
 Astigmatismo contro regola
L’astigmatismo può essere corretto mediante l’utilizzo di lenti cilindriche.
Anisometropia
Differente grado di refrazione tra i 2 occhi
La correzione totale dell’anisometropia comporta un certo grado di aniseiconia (differente
grandezza tra le 2 immagini retiniche). Ciò porta ad una mancata funzione delle stesse e quindi a
diplopia.
Presbiopia
Riduzione dell’ampiezza accomodativa che comporta a partire dai 40-45 aa l’impossibilità della
lettura a distanza ravvicinata.
Punto Prossimo:
7-8 cm a 10 aa
25 cm a 45 aa
1 m a 60 aa
Ambliopia
Ridotta acuità visiva causata dalla privazione degli stimoli, da una anomala interazione binoculare,
o da entrambe che, in determinati casi, è reversibile. Può essere monolaterale o bilaterale.
Ambliopia monolaterale. E’ causata da:
 Deprivazione (ptosi, cataratta congenita, ecc.)
 Anisometropia
 Strabismo
Ambliopia bilaterale. Si verifica più raramente. Può essere causata da:
 Anisometropia
 Patologie bilaterali provocanti deprivazione (cataratta, ptosi, glaucoma congenito, etc…)
Cura dell’ambliopia
Rimozione delle cause che l’hanno provocata
Eventuale riabilitazione dell’occhio affetto
Correzione ottica il più presto possibile, penalizzazione controlaterale (solo in età plastica)
Correzione dei vizi di refrazione
 Lenti a tempiale
 Lenti a contatto
 Chirurgia refrattiva
Lente a tempiale
Corregge qualunque difetto di refrazione a patto che la differenza tra i due occhi non ecceda le 5
diottrie.
Lente a contatto
Utilizzabili in caso di:
 Differenza di refrazione > di 5 D fra i due occhi
 Elevata miopia o astigmatismo
 Afachie monolaterali
 Problemi estetici
E’ determinante per l’utilizzo un sufficiente film lacrimale e una buona “compliance”
Chirurgia rifrattiva. Indicazioni:
 Anisometropia cospicua
 Intolleranza LAC
 Problemi lavorativi o estetici
Può essere:
 Corneale
Cheratomia radiale ( non è più utilizzata)
Laser ad eccimeri
 In occhi fachici
Impianto di una lente in camera anteriore o dietro l’iride
 Ablazione del cristallino anche trasparente
Laser ad eccimeri
Eccimeri= Excited dimer
Utilizzando una miscela gassosa di argon e fluoro emette radiazioni ultraviolette ad una lunghezza
d’onda di 193 nm che hanno un’energia tale da rompere i legami fra gli atomi di carbonio della
cornea, provocando una rimozione tissutale precisa.
Controindicazioni
 Miopia o cheratocono progressivi
 Anomalie della cornea
 Diametro pupillare superiore a 7 mm
 Età inferiore ai 21 aa
 Immunosoppressione
 Malattie sistemiche che ritardano la cicatrizzazione
Patologie associate alla ipermetropia
 Albinismo
 S. di Franceschetti (macrofachia-degenerazione tapeto-retinica)
 S. di Leber (atrofia ottica)
Patologie associate all’astigmatismo
 Ptosi
 Cheratocono
 Ipoplasia della papilla
Sindromi associate alla miopia
 S. di Down
 S. di Marfan
 S. di Marchesani
 Omocistinuria
 S. di Enlers-Danlos
 S. di Pierre Robin
 S. di Prader-Willi
 S. di Cohen
 S. di Wagner
 S. di Stickler
 S. di Marshall
 S. di Noonan
 S. di Schwartz-Jampel
 Displasia spondilo-epifisaria
 S. di Rubinstein-Taybi
Patologie oculari associate alla miopia
Annessi e segmento anteriore
 Ptosi
 Opacità corneali
 Microcornea
 Cataratta congenita
 Ectopia lentis
Segmento posteriore (non frequenti)
 ROP
 Retinite pigmentosa
 Distrofia dei coni
 Coloboma papillo-coroido-retinico
 Retinoschisi giovanile
 Alterazioni della coroide
 Alterazioni della papilla
Prevenzione dei vizi di refrazione
 Primaria
Consiglio genetico
Terapia genica ?
 Secondaria
Correzione del difetto
 Terziaria
Trattamento preventivo dei fattori di rischio
Visita specialistica in età prescolare
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