Frida Kahlo e Diego Rivera Frida Kahlo è stata una pittrice naif messicana del Novecento, eccentrica e sfortunata; aspirante medico, iniziò invece a dipingere quando, dopo un terribile incidente, rimase a lungo immobilizzata a letto; le conseguenze di quell’incidente segnarono tutta la sua vita e la pittura divenne uno strumento per sublimare le sue sofferenze. Sono quasi duecento i suoi dipinti, di cui un terzo autoritratti, segnati da colori vivaci e sguardi severi, quasi sfidanti la vita. Frida Kahlo rivive a Bologna grazie ad una mostra a Palazzo Albergati. Frida Kahlo, 1940, foto di Nickolas Muray Gli inizi di Frida Kahlo Frida Kahlo nacque nel 1907 in Messico, figlia di un fotografo di origini tedesche e di una benestante messicana di origini spagnole e amerinde. Frida voleva fare il medico, ma all’età di 18 anni, un evento terribile cambiò drasticamente la sua vita. Era il 1925 quando, all’uscita di scuola insieme con il suo fidanzatino dell’epoca Alejandro, salì su un autobus per fare ritorno a casa; l’autobus su cui viaggiava ebbe un terribile incidente e finì schiacciato contro un muro; Frida ne uscì in condizioni disastrose: la sua colonna vertebrale era spezzata in tre punti, aveva costole fratturate così come un femore, la gamba sinistra aveva undici fratture, il piede destro rimase schiacciato, la spalla sinistra si lussò, l’osso pelvico subì tre fratture, un corrimano le entrò in un fianco ed uscì dalla vagina. Le conseguenze dell’incidente segnarono tutta la sua vita. Durante la lunga convalescenza passata immobile a letto, Frida iniziò a dipingere. Nel 1926 eseguì uno dei suoi primi autoritratti (complice lo specchio che i genitori fecero mettere per lei sul soffitto) con vestito di velluto, realizzato per essere donato al fidanzato Alejandro che lo conservò fino alla morte avvenuta nel 1990. Frida Kahlo e Diego Rivera (1932) Nel 1927, Frida Kahlo dipinge La Adelita, Pancho Villa e Frida, uno dei suoi primi dipinti di contenuto politico dedicato alla rivoluzione zapatista. In quell’anno si iscrisse alla Joven Liga Comunista. La Adelita, Pancho Villa e Frida, 1927, Frida Kahlo Frida Kahlo e Diego Rivera Nel 1929, Frida Kahlo sposò Diego Rivera, un affermato pittore messicano di vent’anni più vecchio, ma il matrimonio fu tumultuoso a causa dell’infedeltà di Diego; l’atteggiamento di Frida nei confronti del marito fedifrago fu però più materno che ostile, tuttavia non si lasciò scappare l’occasione di vendicarsi quando, emigrati a San Francisco negli U.S.A. nel 1930 per motivi politici, conobbe il pittore Nickolas Muray di cui divenne poi amante per dieci anni. Nel 1932 e 1934 ebbe due aborti e dei problemi al piede destro che portarono all’amputazione di alcune falangi, inoltre scoprì la relazione del marito con la sorella prediletta Cristina, fatto che le procurò molta sofferenza e provocò la rottura del loro matrimonio (1935). Cristina Kahlo, sorella di Frida, dipinta da Diego Rivera Diego Rivera nacque nel 1886 e già a tre anni era considerato un bambino prodigio a livello artistico; figlio di un insegnante liberale perseguitato dalla dittatura di Diaz, Diego divenne presto un militante comunista. Per quanto riguarda la sua formazione artistica, egli partì giovane per l’Europa dove rimase fino al 1921, incontrando Pablo Picasso ed altri pittori cubisti che influenzarono le sue opere; il nuovo governo progressista messicano incoraggiò poi la rinascita culturale e lo sviluppo delle arti. Nel 1922 incontrò Frida ad una scuola d’arte, poi si persero di vista per diversi anni; nel 1929 si sposarono e nel 1930 partirono insieme per gli Stati Uniti, San Francisco. Il dipinto Paesaggio con cactus (1931) risale a quel periodo americano. Nel 1935 avvenne la rottura del matrimonio con Frida Kahlo. Paesaggio con cactus, 1931, Diego Rivera Dopo la separazione, Frida Kahlo si recò a New York, ma ritornò in Messico dopo pochissimi anni e si riconciliò con il marito Diego Rivera, pur facendo vite separate; nel 1940 si risposarono. L’atteggiamento materno di Frida verso Diego, nonostante le sue infedeltà, sono ben rappresentate nel dipinto L’abbraccio amorevole del 1949, dove si vede Frida che tiene in braccio Diego, insieme abbracciati dall’Universo, pur spezzato. L’abbraccio amorevole dell’Universo di Frida Kahlo, 1949 Il successo artistico di Frida Kahlo Frida Kahlo ebbe un talento frizzante per la pittura, intrisa di tenacia e terrore della solitudine, sofferenza sublimata ed audacia. Nel 1939 partecipò ad una importante esposizione a Parigi dal titolo Mexico e lo stato francese acquistò il suo dipinto La cornice. Nel 1943 cominciò ad insegnare in una scuola di pittura messicana. Nel 1946 ricevette un importante premio con l’opera Mosé. Mosé (1945) di Frida Kahlo Le sue condizioni di salute, però, peggiorarono e nel 1950 subì sette operazioni alla colonna vertebrale; uscì dall’ospedale su una sedia a rotelle e fu costretta a prendere antidolorifici. Autoritratto come a Tehuana, 1943, Frida Kahlo Nel 1953 si tenne la sua prima mostra personale in Messico, ma in agosto dello stesso anno i medici furono costretti ad amputarle la gamba destra sotto il ginocchio. Nel 1954 Frida Kahlo morì, ufficialmente per embolia polmonare. La cornice, autoritratto del 1938, Frida Kahlo Frida Kahlo dipinse circa duecento opere, di cui un terzo autoritratti. L’Europa sta riscoprendo Frida Kahlo con una serie di mostre che ripercorrono la sua storia di donna e di artista. Una donna ed un’artista tenace, eccentrica ed audace che, nonostante i tanti problemi di salute e matrimoniali, non esitò un attimo a dipingere un quadro dal titolo Viva la vida (1954). Frida Kahlo, poster mostra Bologna Frida Kahlo, abiti mostra Bologna in La mostra su Frida Kahlo a Bologna La mostra La collezione Gelman: arte messicana del XX secolo – Frida Kahlo, Diego Rivera, Rufino Tamayo, Maria Izquierdo, David Alfaro Siqueiros, Angel Zarraga è allestita a Palazzo Albergati a Bologna fino al 26 marzo 2017. La mostra bolognese espone anche diversi abiti dell’artista. Orari mostra: tutti i giorni dalle 10,00 alle 20,00 (la biglietteria chiude un’ora prima). Cinzia Malaguti