Prima Missione Delegazione Libanese – nota

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Provincia di Cosenza
PACE
COOPERAZIONE
SVILUPPO
La Provincia di Cosenza nel Programma UNDP / ART GOLD LIBANO
Incontro con l’UNOPS
(United Nations Organization for Project Service)
e la Delegazione dei rappresentanti istituzionali del Nord del Libano
Cosenza, 10 e 11 marzo 2008
PROGRAMMA ART “Appoggio alle reti territoriali e tematiche di
cooperazione allo sviluppo umano”
ART è un’iniziativa di cooperazione internazionale che, associando programmi e attività di
diverse Organizzazioni delle Nazioni Unite (UNDP, UNESCO, UNIFEM, OMS, UNOPS ed altre),
promuove un nuovo tipo di multilateralismo, nel quale il Sistema delle Nazioni Unite lavora con
i Governi favorendo la partecipazione attiva delle comunità locali e degli attori sociali.
Il Programma ART valorizza il ruolo attivo delle comunità locali nei processi di sviluppo.
Le comunità locali sono le popolazioni che vivono nei territori corrispondenti alle suddivisioni
politico-amministrative degli stati: Regioni, Province, Dipartimenti, Municipi.
ART sostiene le politiche dei governi nazionali che vanno nel senso di un decentramento
democratico, dotato delle corrispondenti risorse, e danno appoggio allo sviluppo delle comunità
locali del paese. Queste scelte sono incoraggiate e sostenute perché costituiscono
generalmente un segno della volontà politica di andare verso uno sviluppo più sostenibile,
partecipato, equo e pacifico.
ART opera anche a livello internazionale per favorire concreti partenariati di cooperazione
decentrata tra comunità locali e attori sociali del settore pubblico, privato e associativo.
In particolare, ART promuove e sostiene Programmi-quadro nazionali di cooperazione per la
Governabilità e lo Sviluppo Locale, indicati con la sigla ART GOLD, definiti come Programmiquadro perché creano un contesto istituzionale organizzato, in modo che i diversi attori
nazionali e internazionali possano contribuire allo sviluppo umano del paese in forme
coordinate e complementari.
Vi partecipano paesi donatori, Agenzie delle Nazioni Unite, governi regionali, città e governi
locali, soggetti della cooperazione decentrata, associazioni, università, organizzazioni del
settore privato ed organizzazioni non governative.
Ognuno di questi attori, utilizzando i Programmi-quadro, dispone di uno strumento per
accrescere la sostenibilità e l’impatto delle proprie iniziative, senza sacrificare identità e
visibilità.
ART interviene, con un approccio intersettoriale, nei seguenti campi d’azione, complementari
tra loro:
•GOVERNABILITÀ: miglioramento delle pubbliche amministrazioni; appoggio alle istituzioni per
la programmazione dello sviluppo territoriale; formazione degli amministratori e dei tecnici;
promozione dei diritti e della cittadinanza attiva; appoggio ai processi di concertazione per
migliorare il rapporto tra istituzioni e attori sociali; promozione dell’approccio di genere e
dell’innovazione.
•AMBIENTE E ASSETTO DEL TERRITORIO: piani e progetti per la valorizzazione del patrimonio
storico e culturale del territorio; piani e progetti per l’utilizzo sostenibile e razionale delle
risorse naturali, per il miglioramento dell’habitat urbano, per la produzione e distribuzione di
energia pulita, per le comunicazioni e i trasporti, per la riduzione della vulnerabilità rispetto alle
catastrofi naturali.
• SVILUPPO ECONOMICO LOCALE: realizzazione di piani di valorizzazione del potenziale
endogeno e di progetti capaci di creare opportunità di lavoro per tutti i gruppi sociali e
migliorare la competitività territoriale; promozione della collaborazione tra attori pubblici e
privati in Agenzie di Sviluppo Economico, che forniscono servizi integrati alle imprese e
cooperative locali, rafforzano le catene del valore territoriali e la loro competitività e
promuovono partnership internazionali e investimenti esterni.
• SISTEMI LOCALI DI SANITÀ E WELFARE: realizzazione di piani e progetti integrati per
migliorare la salute e il benessere sociale della popolazione; miglioramento dell’organizzazione
dei servizi e programmi di base, perché siano accessibili anche alle popolazioni delle aree
rurali, alle persone prive di copertura assicurativa ed ai gruppi più vulnerabili.
• SISTEMI LOCALI PER L’EDUCAZIONE DI BASE E LA FORMAZIONE: realizzazione di piani e
progetti integrati per favorire l’accesso di tutti i bambini alla scuola; collegamento tra scuola e
territorio; adattamento dei programmi scolastici alle specificità culturali; miglioramento della
formazione professionale e universitaria; diffusione della cultura dello sviluppo umano.
ART GOLD LIBANO
Il Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani ha deciso di
promuovere un Programma Nazionale per contribuire alla ricostruzione del Libano e dare un
ulteriore contributo alla faticosa costruzione della pace in Medio Oriente.
La guerra che ha colpito il Libano e il nord di Israele ha seminato morte e distruzione
aggravando i già numerosi conflitti aperti in Medio Oriente.
La risoluzione dell’Onu 1701 che portò alla sospensione dei combattimenti doveva essere
accompagnata da una forte iniziativa politico-diplomatica per la soluzione dei problemi irrisolti
e da un’ampia iniziativa di solidarietà e cooperazione internazionale, tesa a portare soccorso
alle popolazioni e a contribuire alla ricostruzione sociale ed economica del paese.
L’intervento della comunità internazionale è stato favorito dall’Italia che si è assunta l’onere di
scelte coraggiose e impegnative sia sul piano militare che sul piano civile per la pace in Medio
Oriente.
Il Programma Nazionale Italia-Libano poggia su tre elementi rilevanti:
1. la decisione del Governo Italiano di investire da subito 30 milioni di euro per la
ricostruzione del Libano (anno 2006);
2. la decisione del Ministero degli Affari Esteri di istituire un “Tavolo permanente di
consultazione e di lavoro per la ricostruzione del Libano” aperto a tutti i soggetti interessati;
3. l’avvio, con un finanziamento italiano di 8 milioni di euro, del Programma quadro delle
Nazioni Unite per il Libano denominato “ART GOLD LIBANO” (Appoggio alle Reti Territoriali per
la Governance e lo Sviluppo Locale), finalizzato allo sviluppo della cooperazione decentrata tra
gli enti locali italiani e quelli libanesi.
Art Gold Libano è un programma che attiva importanti reti di collaborazione tra enti pubblici
e privati italiani, libanesi e di altri Stati. Gli interventi finanziati non sono solo di solidarietà
internazionale e, quindi, finalizzati all'aiuto umanitario nelle fasi di emergenza e riabilitazione,
ma promuovono azioni volte a garantire strategie di governance e di sviluppo locale in specifici
territori, in una logica di intervento tipica della cooperazione decentrata. Sono previsti progetti
volti al risanamento e al recupero delle infrastrutture (strade, acquedotti, strutture
ospedaliere) e azioni dirette al ripristino delle ordinarie funzioni di pubbliche amministrazioni
(trasporti, pianificazione urbanistica, acqua), essenziali per il ritorno a normali condizioni di
vita per la collettività. Il sistema di intervento sul territorio prevede anche una valutazione di
impatto ambientale finalizzata a individuare i problemi più urgenti causati dal conflitto, e
ricercare le soluzioni più efficaci per mitigarne gli effetti negativi.
Obiettivo è costruire una rete per lo sviluppo del Nord Libano (Akkar – Donniyeh, The
Tannourine Cedars Forest Nature Reserve, Palm Island Nature Reserve) attraverso una sistema
di interventi in materia di salvaguardia ambientale e biodiversità, di miglioramento e
potenziamento della sostenibilità nei processi agricoli e di assistenza tecnica per
l'imprenditorialità, le tecnologie, i processi ed i prodotti nel settore dell’agroalimentare.
L’impegno del governo italiano ha trovato il sostegno della Provincia di Cosenza che, nei limiti
delle proprie risorse e competenze e nell’intento di implementare attività di cooperazione
decentrata, finalizzate ad una crescita di concreti partenariati di cooperazione tra comunità
locali e attori sociali del settore pubblico, privato e associativo, ha aderito, in qualità di
membro dell’International Art Gold Lebanon Support Committee (programma di cooperazione
decentrata per la riabilitazione locale, la ricostruzione e lo sviluppo del Libano, sostenuto dal
Governo Italiano, dall’Unione Europea e dall’ONU), al Programma per il Libano.
IL LIBANO
Il Libano è uno stato del Vicino Oriente che si affaccia sul settore orientale del Mare
Mediterraneo. Confina a nord e ad est con la Siria e a sud con Israele.
Superficie: 10.452 km²
Abitanti: 3.577.000 (stime 2005)
Densità: 344 ab/km²
Forma di governo: Repubblica parlamentare
Capitale: Beirut (1.792.000 ab., stima 2003; 2.115.000 aggl. urbano, stima 2001)
Altre città: Tripoli 200.000 ab., Sidone
Gruppi etnici: Arabi 95%, Armeni 4%
Paesi confinanti: Siria a est e a nord, Israele a sud
Monti principali: Qurnat as Sawda 3083 m
Fiumi principali: Litani 150 Km
Laghi principali: Lago di Qarawn
Clima: Mediterraneo - temperato
Lingua: L'Arabo è la lingua ufficiale, diffuso è l'uso del francese (lingua ufficiale sino al 1943,
termine del mandato francese) e dell'inglese
Religione: Musulmana (Sciiti e Sunniti) e Drusi 60%, Cristiana 40%
Moneta: Lira libanese (100 piastre)
La Repubblica del Libano è divisa in sei governatorati, a loro volta divisi in distretti. L'unita
amministrativa minima è il municipio.
La popolazione libanese comprende diversi gruppi etnici e religiosi: il 60% della popolazione
residente è musulmana (sciiti, sunniti, alawiti), il restante 40% è suddiviso tra cristiani
maroniti e altre confessioni ortodosse arabe e armene, Drusi, etc.
Le attività economiche principali sono i servizi bancari e finanziari, tradizionalmente sostenuti
da un regime economico libero-scambista e competitivo, e il turismo.
La guerra civile (1975-1990) ha danneggiato seriamente le infrastrutture del paese, ma non ne
ha intaccato il ruolo e la reputazione di hub regionale dei servizi bancari, finanziari e
assicurativi.
Nella prima metà degli anni novanta la ripresa economica, per quanto eccessivamente
focalizzata sulla ricostruzione della capitale e sulle grandi opere, è stata favorita da un settore
bancario finanziariamente solido e da un sistema di piccole e medie imprese dotate di grandi
capacità di recupero, oltre che dalle rimesse provenienti dai libanesi residenti all'estero.
Tra il 2000 e il 2005 la crescita si è attestata su tassi prossimi allo zero (0.5% nel 2005),
mentre il debito pubblico, cresciuto a dismisura negli anni del conflitto, è giunto nel 2005 al
200.7% del PIL. L'indice dei prezzi al consumo è ora sotto controllo, con un livello del 2.4% nel
2005, mentre il tasso di disoccupazione viene stimato intorno al 18% della forza lavoro.
La Banca Centrale del Libano ha mantenuto un forte impegno nel preservare la credibilità e la
stabilità della lira libanese, evitando di ricorrere a svalutazioni competitive (anche per
mantenere sotto controllo il tasso di inflazione) e preservando un tasso di cambio di 1508 lire
contro un dollaro americano.
L'Italia è il primo partner commerciale del Libano e contribuisce all'11.2% delle importazioni
complessive del Paese.
Il Libano è stato per millenni un punto di incontro tra civiltà differenti ed è abitato da
diciassette confessioni religiose, ciascuna dotata di identità distinte, ed offre, di conseguenza,
un panorama culturale straordinariamente ricco e stratificato.
L'UNESCO ha riconosciuto cinque siti libanesi come patrimonio mondiale dell'umanità: Anjar,
Baalbek, Byblos, Tiro e la valle di Qadisha.
Il Libano ospita numerose Università, che seguono perlopiù il sistema accademico statunitense
e offrono titoli di studio riconosciuti dagli atenei degli Stati Uniti. Tra le università più
importanti spiccano, la American University of Beirut, l'Université Saint-Joseph, la Lebanese
American University e l'Université Libanaise, che è l'unico ateneo statale del Paese.
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