Cardiopatia: cause, sintomi, cure
Che cos’è
Si intende per cardiopatia qualsiasi malattia che interessa il cuore, sia essa di tipo strutturale
(anatomico), oppure funzionale.
Le cardiopatie si dividono in congenite, se presenti fin dalla nascita, o acquisite, quando insorgono
successivamente.
Quelle congenite sono classificate in “severe” (tra cui quelle cianotizzanti, nelle quali il neonato ha
un colorito bluastro), che richiedono intervento intensivo e tempestivo; “moderate”, che richiedono
un trattamento meno intensivo o sono diagnosticate dopo i primi mesi di vita; e “lievi”, che possono
non provocare sintomi e spesso si risolvono spontaneamente.
Le persone obese, diabetiche e ipertese sono a maggior rischio di sviluppare cardiopatie acquisite.
Cause
Le cardiopatie congenite possono avere origine genetica, oppure essere dovute all'esposizione della
madre a fattori ambientali dannosi, come radiazioni, abuso di alcol, farmaci e inquinanti, o a
malattie infettive contratte durante i primi mesi di gravidanza. Altro fattore di rischio è se la madre
soffre di diabete.
Le cause delle cardiopatie acquisite sono estremamente varie. Possono essere una conseguenza di
infezioni batteriche o virali, di malattie reumatiche, tumorali, di una pregressa insufficienza renale o
di intossicazioni.
Molto spesso sono legate a stili di vita sbagliati, che favoriscono l'obesità, il diabete e l'ipertensione.
Sintomi Comuni
Non sempre una cardiopatia manifesta sintomi evidenti. Tra quelli più comuni ci sono la facile
affaticabilità (astenia), la “fame d'aria” (dispnea), dolori al torace, palpitazioni.
Complicazioni
Tra le complicanze delle diverse cardiopatie ci possono essere, oltre all'evoluzione di
un'insufficienza (o scompenso) cardiaco - anch'esso peraltro annoverabile tra le cardiopatie - edema
polmonare ed embolie.
Alcune cardiopatie, come per esempio la cosiddetta sindrome del QT lungo, possono essere causa di
morte improvvisa cardiaca.
Le cure
Se la cardiopatia è acquisita e dipende dallo stile di vita è importante innanzitutto correggere le
abitudini sbagliate, come per esempio abolire il fumo, tenere sotto controllo il peso, svolgere attività
fisica.
Le terapie farmacologiche vanno stabilite caso per caso, sulla base della specifica patologia
riscontrata.
Nei casi più gravi può essere necessario ricorrere alla chirurgia con un'angioplastica o l'impianto di
by-pass aorto-coronarici o di un pacemaker.
La terapia delle cardiopatie congenite, ove necessaria, è per lo più chirurgica.
Quando consultare il medico
In presenza di dolori al torace è sempre bene consultare un medico. Dato però che spesso le
cardiopatie, specie all'inizio, non danno sintomi evidenti, dopo i quarant'anni è consigliabile
eseguire i periodici controlli di routine.
Il medico valuterà se è il caso di procedere ad analisi più approfondite (elettrocardiogramma,
elettrocardiogramma sotto sforzo, Holter, ecocardiogramma doppler eccetera) per appurare la
presenza di una patologia.