SCHEDA PAESE A cura dell’Ufficio Studi di SACE SUDAFRICA Capitale: Città del Capo (capitale legislativa) Popolazione (2013): 51,7 milioni PIL nominale PPP (2013): 595,7 USD miliardi SACE RISK INDEX 2014 Rischio di mancato pagamento da: Controparte sovrana 37/100 Banca 37/100 Impresa 37/100 Rischio politico-normativo Restrizioni sul trasferimento dei capitali 28/100 Esproprio 49/100 Violenza politica 41/100 HIGHLIGHTS Contesto politico. Il presidente Zuma è stata riconfermato alla guida del partito di governo ANC nel congresso di dicembre 2012 e, data la perdurante predominanza elettorale del suo partito, resta il favorito per la vittoria alle prossime presidenziali del 2014. Tuttavia Zuma dovrà bilanciare le richieste socio-riformiste degli alleati di governo (il partito sindacalista e il partito comunista) e le necessità del fronte moderato dell’ANC e della comunità internazionale, verso la disciplina fiscale e il libero mercato. L’ondata di scioperi che aveva colpito il paese lo scorso anno è in parte rientrata, anche grazie a politiche di aumento dei salari nel settore pubblico e privato. Le cause sottostanti a questi scioperi, quali l’elevata disoccupazione e la sperequazione dei redditi, restano tuttavia irrisolte e rendono possibile un riacuirsi delle tensioni. Contesto economico. La performance del PIL riflette le difficoltà nei mercati internazionali e le criticità strutturali interne, ma rimane positiva. Criticità come l’elevata disoccupazione, l’incertezza sulle politiche del governo, i frequenti scioperi e la carenza di manodopera qualificata continuano a pesare sui settori chiave, come il minerario e il manifatturiero. L’inflazione è nella parte alta della banda di oscillazione del 3-6% definito dalla South Africa Reserve Bank (SARB). Il governo prosegue nel sostegno alla crescita con stimoli fiscali, principalmente attraverso investimenti infrastrutturali in energia e trasporti. Contesto finanziario. Il Sudafrica vanta un sistema bancario solido, sostenuto da un adeguato quadro regolamentare e legale, con buoni valori di redditività, capitalizzazione e riserve. Non esiste un sistema di assicurazione sui depositi. Il JSE Securities Exchange è tra i primi venti mercati azionari al mondo, con circa 400 società e 860 securities quotate. Contesto operativo. Il sistema legale è sviluppato ed efficiente e non vi sono ostacoli al rimpatrio di profitti e dividendi. Criticità dell’ambiente operativo sono individuate nell’elevato tasso di criminalità e nell’intensificazione degli scioperi nel mondo del lavoro. RATING, BUSINESS CLIMATE, KEY FIGURES Indicatori di rischio OCSE S&P’s Moody’s Fitch 3 BBB- BBB+ BBB Attuale 41° su 189 75° su 178 72° su 177 Precedente 41° su 183 74° su 177 69° su 176 Rating Indicatori di Business Climate Doing Business 2014 Index of Economic Freedom 2014 Corruption Perceptions Index 2013 PIL (variazione % reale) Inflazione media annua (%) Saldo Bilancio pubblico/PIL (%) Bilancia dei pagamenti Esportazioni ($ mld) Importazioni ($ mld) Saldo transazioni correnti/PIL (%) Debito estero totale ($ mld) Debito estero totale/PIL (%) Riserve valutarie lorde ($ mld) Riserve valutarie lorde (mesi import.) Fonte: EIU, luglio 2014 2011 3,6 2012 2,5 5,0 -3,7 5,7 -4,6 5,8 -4,8 5,7 -4,3 5,0 -3,8 108,8 -102,3 -2,3 115,2 28,5 48,9 4,8 99,3 -104,2 -5,2 137,5 35,9 50,7 5,0 97,2 -101,9 -6,6 142,2 42,0 49,7 5,0 98,5 -103,1 -6,2 141,3 41,0 51,4 5,1 99,9 -103,0 -5,2 142,9 36,3 52,7 5,2 COMPOSIZIONE DEL PIL (2013) Agricoltura 2,4% 2013 2014(s) 2015(p) 1,9 2,5 3,5 s: stime; p: previsioni Industria non manifatturiera 10,9% Servizi 69,8% Manifattura 16,9% SUDAFRICA RAPPORTI CON L’ESTERO: INVESTIMENTI, OPPORTUNITA’ E INTERSCAMBIO Bilancia dei pagamenti. Il deficit di parte corrente è aumentato oltre il 6% del PIL nell’ultimo biennio. Tale incremento è soprattutto attribuibile ad un calo delle esportazioni (nonostante un rand in deprezzamento), legato ai minori livelli di produzione del comparto minerario-estrattivo (che rappresenta complessivamente circa il 45% delle entrate complessive da esportazioni) a causa degli scioperi. Il finanziamento delle passività con l’estero continua a dipendere in misura significativa da investimenti di portafoglio (acquisti dall’estero di obbligazioni e azioni locali), la cui strutturale volatilità è accentuata da elementi esogeni (vedi crisi internazionale) e endogeni (vedi scioperi e scarsa chiarezza su politiche di interventismo statale e tassazione). Settori di opportunità. I settori trainanti di sviluppo dell’economia sudafricana sono le infrastrutture, i trasporti e l’energia. Per gli investimenti esteri è stata istituita l’agenzia Trade and Investment South Africa, che ha predisposto incentivi e diverse Industrial Development Zone, aree costiere e portuali dove non sono previsti dazi per gli esportatori. SALDO TRANSAZIONI CORRENTI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI 0 8 0 2,5 -1 -5 -10 2,0 6 -2 1,5 -3 4 -4 -15 1,0 -5 -20 2 0,5 -6 -25 0 -7 2010 2011 2012 2013 Saldo transazioni correnti (mld USD, asse sxt) 2014 0,0 2010 2015 Saldo transazioni correnti / PIL (%, asse dxt) 2011 2012 2013 IDE (in USD mld, asse sxt) 2014 2015 IDE (% PIL, asse dxt) Commercio e presenza italiana. Negli ultimi anni sono state realizzate diverse iniziative di internazionalizzazione di medio-grandi imprese italiane in Sudafrica, nei settori siderurgico, meccanica e agro-industriale. Nel 2013 il saldo dell’interscambio commerciale tra Italia e Sudafrica è passato in terreno positivo per l’Italia; le esportazioni italiane, costituite principalmente da meccanica strumentale, autoveicoli e apparecchi elettrici, sono aumentate del 7,2% rispetto al 2012, attestandosi a circa EUR 1,9 miliardi. Le importazioni dal Sudafrica sono state invece pari a EUR 1,5 miliardi, in calo del 14% dal 2012. ESPORTAZIONI IN SUDAFRICA PER SETTORI (2013,%) INTERSCAMBIO COMMERCIALE CON IL SUDAFRICA (2003-2013), € milioni 3.000 altro 20,8% 2.500 2.000 prod. alimentari 6,1% meccanica strumentale 29,0% metallurgia e prod. in metallo 6,2% 1.000 500 0 -500 elettronica 6,3% prod. chimici 6,6% 1.500 autoveicoli e altri mezzi di trasporto 9,9% prod. energetici raffinati 7,3% app. elettrici 8,0% SACE IN SUDAFRICA Condizioni di assicurabilità Rischio sovrano: Rischio bancario: Rischio privato: Volturabilità polizza SACE 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 -1.000 -1.500 export import saldi CONTATTI senza condizioni senza condizioni senza condizioni Sì Servizio clienti: - [email protected] Ufficio stampa: tel. + 39 06 6736888 - [email protected] SUDAFRICA COUNTRY RISK UPDATES Giugno 2014 L’agenzia Standard&Poor’s ha abbassato il rating sovrano a BBB-, un solo notch al di sopra del livello speculativo. A motivare la decisione vi sono l’economia in affanno (PIL atteso al +1,9% in linea con il 2013), l’ampio deficit di partite correnti (5,4% del PIL), il debito pubblico in crescita (al 40% del PIL) ed i potenziali effetti negativi derivanti dalla volatilità ed il maggior costo di finanziamento sui mercati finanziari. Il prolungato sciopero nel settore del platino ha causato una contrazione del PIL dello 0,6%. L’accordo di massima raggiunto tra le imprese produttrici ed i minatori potrebbe tuttavia offrire ossigeno all’economia nella seconda metà dell’anno, sebbene la piena ripresa della produzione necessiterà di alcune settimane. Maggio 2014 Il presidente Zuma ha formalizzato la composizione del nuovo governo. Alla vice-presidenza viene confermato Cyril Ramaphosa; al Ministero dell’economia l’ex vice-ministro Nhlanhla Nene prende il posto di Pravin Gordhan. Il cambiamento non dovrebbe costituire tuttavia un cambio sostanziale nella policy economica del paese. Cambio anche al vertice del Ministero delle risorse minerarie, il cui incarico va all’ex vice-ministro dei servizi penitenziari Ngoako Ramatlhodi. In capo al ministero ricadrà la gestione degli scioperi nel settore minerario che durano ormai da inizio anno. L’output del settore è crollato del 25% su base annua nel primo trimestre 2014, producendo effetti sulle previsioni di crescita del paese attese ancora al di sotto del 2% dopo l’1,9% del 2013. Nel paese si sono svolte le elezioni presidenziali e locali. Le prime stime elettorali (a spoglio dei voti ancora in corso) indicano una probabile riconferma dell’ANC con una quota di voti attorno al 61%. Il risultato indicherebbe una flessione del consenso elettorale all’ANC, che nelle ultime elezioni del 2009 ottenne il 65,9%. I presunti casi di corruzione e cattiva gestione del denaro pubblico che hanno coinvolto il presidente Zuma hanno tuttavia avuto effetti ridotti rispetto a quanto ipotizzato, e con una vittoria di tali proporzioni l’ANC, oltre alla presidenza del paese, manterrebbe anche il controllo di otto delle nove province attualmente governate. I risultati ufficiali saranno resi noti sabato 10 maggio. Febbraio 2014 Secondo le stime del nuovo budget previsionale, nel 2014 il PIL crescerà del 2,7%, in rallentamento rispetto alle stime di ottobre del 3%. Il dato rappresenterebbe comunque un miglioramento rispetto al +1,9% del 2013. La svalutazione del rand ha incoraggiato le esportazioni e generato una raccolta fiscale superiore alle attese, consentendo una riduzione del deficit pubblico dal 4,2% al 4% del PIL, con prospettive di ulteriore miglioramento. Il ministro delle finanze ha inoltre annunciato l’emissione del primo sukuk (bond islamico) da USD 500 milioni, volto ad attrarre capitali nel paese dai fondi d’investimento mediorientali. Gennaio 2014 La South Africa’s Reserve Bank ha alzato i tassi benchmark dal 5% al 5,5% lo scorso mercoledi. È il primo rialzo da giugno 2008. La causa principale della correzione dei tassi è il deprezzamento del rand sui mercati valutari, sceso ai minimi degli ultimi cinque anni, con un deprezzamento del 25% sul dollaro nel corso dell’anno. Nello stesso giorno dell’intervento sui tassi il Rand ha tuttavia continuato a svalutarsi sul dollaro di un ulteriore 2%, arrivando a quota 11,22, salvo poi riscendere a 11,15 il giorno seguente.