DIABETEEDETNIE:L’EPIDEMIOLOGIA
RenatoGiordano,Roma4novembre2016.
Diabetes is a huge and growing problem… 1 morto
ogni 6 secondi.
2014
Nel 2035 diventano 592
53%già422
nel2014.Enel
2040642mil.
WORLD
592
million
WORLD
387
million
peopleliving
withdiabetes
Africa
93%
Middle East and North Africa
85%
South East Asia 64%
South and Central America 55%
Western Pacific
Europe
46%
33%
North America and Caribbean
30%
Global diabetes prevalence
WORLD at a glance
PERIDFVEROBOOMINASIA!!!
• CINAda46milionia92,3milioniin10a.
• VIETNAMda481milaa3milioni200mila
• INDONESIA7,6m.,GIAPPONE7,1m.,
FILIPPINE4,3mil,THAILANDIA3,4m,COREAE
VIETNAM3,2m,MALESIA2,2m,AUSTRALIA
1,9m,BIRMANIA1,8m.
• Inquestipaesièinusualetrovareunapersona
oltrei45annisenzadiabete.Il60%deiD.
vivonoinAsia.
DIABETESTIMEBOMB:OneinfiveMalaysian sufferfromdisease
Wehavemanyfastfoodoutletsandmamak
stallsthatareopen24hoursaday,butthe
practiceofeatinganytimeandmorethanthe
requiredneed,needstobechanged.(Dr.Chan)
AVICIUSCYCLE
• Whileaging,urbanizationandassociated
lifestylechangesarethemajordeterminants
fortherapidincrease,adverseintrauterine
enviromentalandresultingepigeneticchanges
maybemajorfactorscontributingtothe
epidemicinmanydevelopingcountries.
EUROPE at a glance
52 million people have diabetes - 1 in 13 adults
Lowest deaths under the age of 60 rate
24% of worldwide expenditure – USD 144.3 billion
INITALIA
• 2014:immigrati-stranieriinItalia:5,5milioni.
Conincrementodioltre500milarispetto
all’annoprecedente.
33%difedeislamica.
ITALIA5,5%dellapopolazioneconDiabete
LAZIO10,3%dellapopolazioneconDiabete.
PREVALENZAIMMIGRATI
• Donneil52,7%uominiil47,3%mamolto
squilibrata.Nellevarieetnie.Giovaniemaschi
daipaesiislamici,donneeadultedalrestodel
mondo.
• LAZIO11,9%dellapopolazionesonostranieri.
IpiùpresentisonoiRomeni,quellidialtraetnia
sonoiFilippini.PoiBangladesh…..
Dawn:Caratteristiche degliimmigraticondiabeteetipodicureperildiabete
L’immigratoconildiabetehatipicamenteun’etàinferiore a55anni(63%),ne
avevamenodi44quandoglièstatadiagnosticatalapatologia(58%),lacui
diagnosirisale– nellametàdeicasi– amenodi5annifa.
Al60%degliintervistati ildiabeteèstatodiagnosticato perlaprima voltain
Italia:sitratta,generalmente, diimmigratiresidentiinItaliadapiùdi5anni,
mentreagliimmigratidamenodi5anni(33%)ildiabeteèstato
plausibilmentediagnosticatoperlaprimavoltanelPaesed’origine.
Almomentodellaprimadiagnosi,l’insulina fuprescrittaabenil42%circa
degliintervistati(afrontedel24%degliitaliani),aconfermadellamaggiore
incidenzadeldiabetediTipo1tragliimmigraticondiabete.
L’utilizzodell’insulinacomecura(dasolaoinsiemeamedicinaliperabbassare
iltassodiglucosionelsangue)saleal52%delcampionealmomentoattuale,
unapercentualeanaloga aquellariscontrata traidiabeticiitaliani(50%).
CARATTERISTICHEDELCAMPIONEDEGLIIMMIGRATI
CONDIABETE(GENOVA,PRATO,MAZARA).
L’etniapiùrappresentatanelcampioneèquella
maghrebina(37%),cheèmaggioritariaaMazarae
presenteancheaGenovaePrato.Lasecondaper
dimensioniècostituitadaicinesi(22%),presenti
soprattuttoaPrato.Seguonol’insiemedelleetnie
europee(esteuropee),ilatini-americani (ispanici)e
gliafricani.
Laripartizionepersessoèidenticaaquella
riscontratatraidiabeticiitaliani:registra,cioè.Una
leggeraprevalenzadimaschi.
GRUPPOETNICOAUTO-DICHIARATO
(%)
PIU’GIOVANI
Ladistribuzione degliimmigraticondiabeteperclassadietà
appareprofondamente diversadaquelladegliitaliani:essa
presenta,infatti,unaconsistenteconcentrazione nellafascia
sottoi44anniedunasostanzialeassenzanelleclassid’età
soprai65anni.Entrambe questecategorieappaiono
riconducibiliallaminoreetàmediadegliimmigratirispettoalla
popolazioneitaliana,malaconcentrazionesottoi44anniva
postainrelazione,inparticolare,adunamaggiorefrequenzadi
diabeticidiTipo1.
IldiabetediTipo1è,infatti,ildoppio piùdiffuso– in
proporzione – tragliimmigratidiabeticirispettoaidiabetici
italiani.
CLASSIDIETA’
AltridatiDawn
• Soloil25%sasehaavutofamiliaricondiabete
Controil56%degliItaliani.
• Lemedicinesonoilconsigliomedicopiù
seguito.
• Barrierelinguisticheecarenzedimediatori
culturali.
Abitudinialimentari.
UNOSTUDIO
DIFFERENZENELLAPREVALENZADEL
DIABETE,NELL’ADESIONEALLECURE
ENELCONTROLLOGLICEMICOTRAITALIANI
EDIMMIGRATINELLAPROVINCIADIREGGIO
EMILIA
Manicardi V.etal.2015.
Percentualedeglistranierisullapopolazione
residentetotaleal201513,5%
16.0
14.0
11.4
12.0
10.3
%
10.0
7.8
8.0
6.0
4.0
5.2
4.1
2.7
6.4
5.2
3.4
6.2
4.1
9.3
8.6
6.9
4.5
9.7
10.5
12.0
11.3
10.5
12.6
11.2
8.6
7.5
5.8
5.0
12.3
13.0
7.0
6.5
7.5
6.8
7.4
13.5
12.0
8.1
2.0
0.0
2003
2004
2005
2006
2007
Italia
2008
2009
Emilia-Romagna
2010
2011
Reggio Emilia
Fonte:Istat
• % stranieri a Reggio Emilia al 01.01.2010 12.3%
• Più di 100 nazionalità rappresentate
2012
2013
2014
Fattoridirischio- genetica
• SohaniZNetal,Diabetologia,2014:
Based on current literature there is no strong evidence to indicate that
South Asians possess a greater genetic risk of type 2 diabetes than
white Europeans
• Mohanetal.,Diabetologia1989;Misraetal.,Nutrition2004;Chandaketal.,
Diabetologia2007;Tanetal.,DiabetesResClinPract,2008,Ngoetal.,BrJNutr2009;
Ereditabilità del diabete nei South Asians e ruolo significativo dei fattori
genetici nella comparsa della patologia (T2D)
DMGeMIGRANTIinItalia,uno
studio
PREVALENZADMGINPAZIENTIITALIANEENONITALIANE(2011-2014)
%
32 %
14.8%
CONFRONTOTRAPAZIENTIITALIANEvs.NONITALIANE:
BMI
Chi quadro: P = 0.009
61.7%
49.8%
%
CONFRONTOTRAPAZIENTIITALIANEvs.NONITALIANE:
TERAPIA
Chi quadro: P=0.033
30.0
21.7
CONFRONTOTRAPAZIENTIITALIANEvs.NONITALIANE:
TIPODIPARTO
80
Chi quadro: p = 0.055 NS
60
Italiane
40
20
NonItaliane
31.1%
24.6%
0
CESAREO
DISTOCICO
EUTOCICO
•Tagli cesarei nei punti nascita AAS5: 23.3 Italiane / 22.6 % non italiane (media 201114)
•Media Regione FVG: 24.4 – Media Nazionale: 36.5% ( 2013 ) (Rapp. Osservasalute 2014)
CONCLUSIONI
1) Nella popolazione immigrata della nostra casistica, confrontata con le pazienti
italiane, si sono rilevate:
- età media più bassa
- Emoglobina lievemente più elevata alla diagnosi
- maggior prevalenza di sovrappeso ed obesità ( 61.7.5 vs 49.8%)
- il maggior ricorso alla terapia insulinica
2) Nel confronto tra i gruppi etnici e le donne italiane si è evidenziata:
- più elevato BMI nel gruppo africano ( Ganesi )
- maggior ricorso alla terapia insulinica nel gruppo africano e asiatico
- una HbA1c più elevata alla diagnosi nei gruppi etnici arabo ed asiatico
- il gruppo asiatiche ha presentato un maggior ricorso all’insulina, un BMI più
ridotto ed una età media più bassa.
Sonocomparabili
Eleterapie?StudioGlucoVIPefficacia
Acarbosioinindianisullapostprandiale
Cambiamentipopolazioneasiatica
conacarbosio
Acarbose+usatodellametformina
Cambiamentiglicataconacarbose
Anchelaletteraturatestimoniala
pandemiadiabeticanelMondo
FATTORICHEINFLUENZANO
LAGESTIONEDELDIABETE
•Ridottahealthliteracy(ridottacomprensione
dell’importanzadelcontrolloglicemicoesignificatodei
valoriottenuti)
•Difficoltàculturalirispettoallepatologiecroniche
(diabetesilente)
•Preferenzapermodellidicuracentratisullafamigliae
nonsullapersona
•Possibilibarrierenellarelazionetramedico/paziente
(lingua/linguaggio,aspettativesulruolo,malattia/salute)
URBANDIABETES
64%deidiabeticivivonoinareeurbane.
1su3obesi.
Urban vsRural c’èunaumentodel70%del
rischiodidiventarediabetico.
Metàdellapopolazionemondialevivenellecittà
eperesempioaCittàdelMessicoildiabeteèla
primacausadimorte(70.281nel2013).
LaresidenzainCITTA’siassociadalle2-5volte
aumentodelrischiodidiabete.
Mangiarecontinuamente...anche
alcongresso.
Il 90% degli immigrati intervistati ritiene che il proprio diabete sia
(perfettamente o almeno parzialmente) sotto controllo.
Si tratta di una percentuale analoga a quella riscontrata tra
gli italiani con diabete (94%) ma con una significativa differenza:
nel caso dei diabetici italiani la maggioranza ritiene che il proprio diabete sia
perfettamente sotto controllo, mentre nel caso degli immigrati diabetici la
maggioranza ritiene che il proprio diabete sia parzialmente sotto controllo.
Prendere le medicine è il consiglio medico più seguito dagli immigrati con diabete,
seguito dal sottoporsi ad analisi.
Fare esercizio fisico è, invece, il consiglio meno seguito
in assoluto, ma anche il rispetto dell’organizzazione giornaliera
e il seguire una dieta appaiono rispettati integralmente solo da minoranze.
Gli indici globali di “compliance” (“del tutto” più “in parte”) degli immigrati
diabetici sono analoghi a quelli dei diabetici italiani per quanto riguarda
l’assunzione di medicine e il sottoporsi ad analisi, risultano invece inferiori
per quanto riguarda l’organizzazione giornaliera, la dieta e soprattutto
l’esercizio.
Gli immigrati con diabete, considerati nell’insieme,
appaiono meno ottimisti dei
diabetici italiani di fronte alla prospettiva di convivenza con il
diabete nei prossimi 5 anni:
il loro “voto” medio – su una scala 1-10- si attesta, infatti, sul 5,5
al confronto del 6,5 degli italiani.
Le dimensioni contenute del campione non consentono una analisi
statistica secondaria.