L`attività fisica nell`anziano e nel diabetico

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Corso di formazione per medici
referenti di scheda e ASV
“L’attività fisica nell’anziano
e nel diabetico”
Verona, Palazzo della Sanità, 10/11-7/12/2004
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Sintesi degli effetti dell’attività
fisica sullo stato di salute
protezione verso:
 le patologie cardiovascolari e l’ictus cerebri
 le dislipidemie e l’obesità
 l’ipertensione
 la comparsa del diabete e…
 nei diabetici, verso le complicanze del diabete
 l’osteoporosi
 il decadimento mentale e la depressione
 alcuni tumori (carcinoma del colon, mammella)
 la disabilità
 la disfunzione erettile
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Esempi di quantificazione di misure
di effetto in Sanità Pubblica
condizione
evento da
prevenire
durata
followup
NNT
Scompenso Spironolattone/
cardiaco
placebo
morte
2 anni
9
Scompenso Att. Fisica/ inattività
cardiaco
morte
3.4 anni
4
10 anni
8
Tumore
mammella
intervento
Radioter+ tamoxifen/ recidiva
tamoxifen
Diabete
Tratt. Intensivo /
insulinodip. ordinario
neuropatia
diabetica
n. d.
15
Fumo
Counseling intensivo
(MMG)/ breve
continuare a
fumare
1 anno
14
Fumo
Spray nicotina/
placebo
continuare a
fumare
1 anno
9
Fumo
Bupropione/ placebo
continuare a
fumare
1 anno
7
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Relationship of walking to mortality among US
adults with diabetes
Gregg EW et al, Arch Intern Med 2003;163:1440
Studio prospettico di coorte su 2896 adulti diabetici
seguiti per 8 anni, in cui è stata valutata l’attività fisica
mediante intervista somministrata da un intervistatore.
I soggetti che camminavano almeno 2 ore/ settimana
avevano una mortalità totale più bassa del 39% e una
mortalità cardiovascolare più bassa del 34%.
I valori più bassi di mortalità sono stati osservati in coloro
che camminavano 3-4 h/sett e in coloro che riferivano
un moderato aumento della frequenza cardiaca e
respiratoria durante il cammino.
Gli autori concludono che con il cammino (almeno 2 h/ sett)
si può prevenire una morte all’anno ogni 61 persone
4
“Independent inquiry
into inequalities in health” report
Chairman: Sir Donald Acheson
http://www.archive.official-documents.co.uk/document/doh/ih/part2f.htm
• La distribuzione dell’attività fisica nelle
diverse classi sociali segue un pattern
complesso (maggior a.f. lavorativa e
minor a. sportiva nelle classi più basse)
• Nelle classi più basse si cammina di più
ma non a passo veloce
• L’obesità è maggiore nelle classi più
basse soprattutto per le donne
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The challenges of evaluating environmental
interventions to increase population levels of
physical activity: the case of the UK National
Cycle Network
D A Lawlor et alii, J Epidemiol Community Health 2003; 57:96-101
• Le attività che si inseriscono nella vita
quotidiana (come camminare o andare in
bicicletta al lavoro o a scuola) tendono a
essere mantenute nel tempo più di quelle che
comportano la frequenza di specifiche
strutture sportive.
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I dati nazionali
ISTAT / Centro per il controllo delle malattie
In Italia nel 2002
 Il 20% della popolazione ha dichiarato di praticare
con continuità uno sport
 Il 10% di praticarlo saltuariamente
 Il 29% di svolgere attività fisica (cammino, bicicletta,
nuoto) pur non praticando sport
 Il 41% sono risultati sedentari
L’attività è risultata minore nelle donne e nei
soggetti residenti nelle regioni meridionali
La sedentarietà è aumentata in modo particolare
nei bambini, nei giovani e negli anziani
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Prevenzione attiva
La prevenzione delle malattie cardiovascolari e del
diabete e delle sue complicanze, e l’incremento
della politica del movimento nella società, sono
stati inclusi fra le priorità sanitarie individuate dal
Ministero della Sanità ai fini dell’assegnazione dei
finanziamenti alle regioni
(“Accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni …
ai fini dell’assegnazione delle risorse … per la
realizzazione
degli
obiettivi
di
carattere
prioritario e di rilievo nazionale del Piano Sanitario
Nazionale 2003-2005” individuati con l’accordo
Stato-Regioni del 24 luglio 2003”, luglio 2004).
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Nuovo sito web del Dipartimento di
Prevenzione di Verona
Pagina sull’attività motoria:
http://prevenzione.ulss20.verona.it/att_motoria.html
 Piano triennale SISP
 Testo della scheda 5.1, elenco referenti, stato di
avanzamento delle attività
 Archivio bibliografico
 Evidenze di efficacia
 Alcuni progetti (ginnastica per diabetici, protocollo
cani)
 Documenti vari (OMS dieta e a.f., OMS trasporti, I
giovani e lo sport nel Veneto)
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 Links consigliati
Rilevazione dati ulss partecipanti
alla scheda 5.1
•Hanno risposto 15 ulss su 20 partecipanti
•In 13 vengono organizzati corsi per anziani, in 10
per anziani istituzionalizzati, in 5 per diabetici
•In 6 viene effettuata una collaborazione con i
comuni (per prg, aree verdi, percorsi casa-scuola)
•In 4 è prevista qualche forma di collaborazione
con i mmg sull’attività fisica
•10 hanno richiesto il contributo previsto dalla
scheda per avviare iniziative per anziani/
diabetici
•6 hanno segnalato nominativi di insegnanti di
educazione fisica interessati alla formazione 10
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