Esercitazione n° 3 FISICA SPERIMENTALE (C.L. Ing. Edi.) (Prof. Gabriele Fava)A.A. 2010/2011 Cinematica 1. Un razzo vettore, lanciato in verticale, sale per 1 min con accelerazione costante a = 20 m/s2, dopodiché, consumato tutto il combustibile, continua a salire come un corpo libero. Calcolare: (a) l’altezza massima raggiunta; (b) il tempo trascorso dal momento del lancio a quando il vettore ricade a terra. (a) Scelto l’asse del moto y orientato verso l’alto, nella prima fase del lancio si ha: v = a t ; y = ½ a t2 e dopo t = 1 min = 60 s v1 = 1200 m/s ; y1 = 36000 m. Nella seconda fase, a motori spenti, il moto è ancora uniformemente accelerato, ma ora a = − g, per cui le equazioni del moto diventano: v = v1 – g t ; y = y1 + v1 t − ½ g t2. Alla massima altezza la velocità del razzo si annulla, per cui v t 2 1 122,5 s e in quell’istante l’altezza vale g y2 = y1 + v1 t2 − ½ g t22 = 1,09 ∙ 105 m. (b) Per avere il tempo totale di volo resta da calcolare il tempo della caduta libera dalla massima altezza a terra t 3 tTOT = t1 + t2 + t3 = 342 s . 1 2 y2 149,5 s , infine g 2. Un punto materiale si muove lungo la traiettoria di equazione y = x2 e, lungo x, ha componente della velocità vx = 2 m/s, costante. Determinare velocità ed accelerazione, in modulo e direzione, in corrispondenza alla posizione x = 0,5m. Il modulo della velocità vale v v x2 v y2 con v y dy dy dx dx 2x 2 xv x dt dx dt dt m per cui v vx 1 2 x 2 2 s 2 La direzione della velocità risulta da tan vy vx 2 x 1 4 Calcoliamo il modulo della accelerazione d 2 y d dx ax 0 a y 2 2 x 2vx2 2 xa x 8 m 2 s dt dt dt La direzione è quella positiva dell’asse y. 2 3. Due tratti rettilinei a 90° di una pista automobilistica sono raccordati da una curva formata da un quarto di circonferenza di raggio R. Un pilota, proveniente da un tratto rettilineo, giunge in P0 (inizio della curva) con accelerazione tangenziale at e percorre la curva mantenendo costante tale accelerazione. Sapendo che in P0 l'accelerazione normale è an = 2at determinare l'accelerazione normale nel punto P in cui termina la curva e l'intervallo di tempo impiegato a percorrerla (R = 100m; at = 5 m/s2). P P0 v02 Detta v0 la velocità in P0 si ha a n P0 2at R e an P v2 R Essendo s = πR/2 la lunghezza della curva si può scrivere v v 2at s v at R 2 2 0 2 0 v 2 v02 at R R v 2 v02 an P at 2at at at 2 25,7 m 2 quindi s R R v v0 t Il tempo impiegato per percorrere la curva vale at dove vo 2at R 31,6 m s e v at 2 R 50.7 m s per cui si ottiene t = 3,8 s 3 4. Su una pista circolare, di raggio r = 150 m, un ciclista parte da fermo e si muove con accelerazione tangenziale a costante fino all’istante t1 in cui l’accelerazione e la velocità formano un angolo di 45°. Da quel momento in poi il ciclista mantiene una velocità v di modulo costante e impiega un tempo T = 2 min per fare un giro completo della pista. Calcolare lo spazio s1 percorso fino all’istante t1; calcolare inoltre il valore di aτ , t1 , v. ω s Prima fase del moto per 0 ≤ t ≤ t1 t=0 2 2 2 a t v 2 a s = 0 ; v = aτ t ; s = ½ a τ t ; n r r Quando i vettori accelerazione e velocità formano un angolo di 45°, al tempo t = t1, i moduli delle accelerazioni normale e tangenziale sono uguali, per cui a2t12 an a t1 r r a 1 2 1 r r s a t a Lo spazio percorso in questa fase vale: 1 2 1 2 a 2 75 m e la velocità raggiunta è v a t1 4 ra = costante. Seconda fase del moto per t > t1 s(t) = v (t – t1) + s1 e dato che per t = T = 120 s è stata percorsa l’intera circonferenza, si ha 2π r = v (T – t1) + r/2 e dato che v ra si ottiene 2 2T 4 1 2 t1 17,7 s a r 0,48 m / s 4 1 2T 4 1 v r 8,48 m / s 2 T 5. Una persona sale lungo una scala a chiocciola partendo da terra al tempo t = 0, mantenendosi a distanza costante r = 3 m dall’asse centrale della scala e salendo ogni secondo uno scalino alto h = 20 cm e profondo d = 30 cm. Ricavare le equazioni della traiettoria, la legge oraria e le componenti della velocità in funzione del tempo. ω y 5 La proiezione della persona lungo l’asse z si sposta con velocità costante vz = 20 cm/s, mentre la proiezione sul piano xy si muove di moto circolare uniforme con velocità vxy = 30 cm/s e velocità angolare ω = θ / t = vxy / r = 0,1 rad/s. La traiettoria è quindi un’elica cilindrica di passo costante il cui valore è p = vz ∙ T = vz ∙ 2π / ω = 400π cm. Le coordinate della persona al generico istante t sono x = r cos ωt y = r sen ωt z = vz t per cui le equazioni della traiettoria sono x = r cos (ωz/vz) y = r sen (ωz/vz) Le componenti della velocità sono vx dx dy vxy sen t ; v y vxy cos t ; vz vz dt dt v vx2 v y2 vz2 vxy2 sen2 t cos 2 t vz2 vxy2 vz2 36 cm / s 6 6. Un punto materiale, inizialmente fermo, si muove su una traiettoria circolare di raggio r = 30 cm. Sapendo che l'accelerazione angolare varia nel tempo secondo la relazione α(t) = kt con k = 4·10-3 rad/s2, determinare il modulo dell'accelerazione nell'istante in cui l'arco percorso dal punto è s = 20 cm. Il modulo dell’accelerazione è dato da a at = αr = ktr at2 an2 dove an = v2/r La velocità del punto è data da 1 vt r t dt rk tdt rkt2 c1 2 dove c1 = 0 perché v(0) = 0. Lo spazio percorso è dato da st vt dt 1 3 rkt c2 dove c2 per opportunità può essere 6 presa uguale a zero. Dall’ultima legge possiamo ricavare il tempo impiegato per percorrere l’arco assegnato t3 6s 10s rk v = 6 · 10-2 m/s in corrispondenza si trovano at = 1,2 · 10-2 m/s2 Infine a = 1,7 · 10-2 m/s2. 7 an = 1,2 · 10-2 m/s2 7. Un punto P ruota con velocità angolare costante attorno a un punto fisso O. La distanza tra il punto mobile e quello fisso varia nel tempo secondo la relazione r = r0 e− t, dove r0 = 10 cm è la distanza iniziale dei due punti. Si determini la distanza tra punto mobile e punto fisso dopo un tempo T pari a un periodo, sapendo che la velocità radiale all’istante iniziale è v(0) = 5 cm/s. Derivando l’equazione oraria rispetto al tempo, si ha la velocità dr r0 e t da cui si ottiene radiale vr t dt 2 vr 0 r0 5 cm / s 0,5 rad / s T 12,5 s La distanza tra punto fisso e punto mobile dopo un periodo vale r T r0 e T r0 e2 0,0187 cm 8. Un punto materiale che descrive un moto armonico di periodo T = 0,90 s si trova al tempo t = 0 nella posizione x (0) = 0,292 m con velocità v (0) = 0,945 m/s. Calcolare l’ampiezza del moto, la velocità massima, l’accelerazione massima. L’equazione oraria del moto è x = x0 sen (ω t + φ) e la pulsazione ω è data da ω = 2π / T = 7 rad/s, la velocità è v = ωx0 cos (ω t + φ). Dalle condizioni iniziali x (0) = x0 senφ ; v (0) = ω x0 cosφ si ricava: tg x0 v0 2,163 65,19 1,138 rad , per cui x0 = x (0) / senφ = 0,322 m ; vMAX = ω x0 = v (0) / cosφ = 2,254 m/s ; aMAX = ω2 x0 = 15,78 m/s2 8 9. Un punto P si muove in un piano cartesiano Oxy e le sue proiezioni sugli assi si muovono entrambe di moto armonico di stesso periodo e con centro in O. Determinare la forma generale della traiettoria e, successivamente, esaminare i seguenti casi particolari: (a) la differenza fra le fasi iniziali dei due moti è nulla; (b) la differenza vale 90°; (c) la differenza vale 180°. Dato che i due moti si svolgono con lo stesso periodo, hanno anche la stessa pulsazione ω. Assumiamo che la posizione di P sull’asse y, per t = 0, sia y = 0, cosicché risulti nulla la fase iniziale del moto lungo quell’asse. Avremo allora: x = x0 sen (ω t + φ) y = y0 sen ω t ed eliminando il parametro t tra le due equazioni ricaveremo l’equazione cartesiana della traiettoria. Si ha: x cos sen t sen cos t x0 ; y sen t da cui y0 x y y2 cos sen 1 2 ed elevando al quadrato si ottiene x0 y0 y0 x2 y2 x y 2 2 cos sen 2 che è l’equazione di una ellisse. 2 x0 y0 x0 y0 (a) Nel caso φ = 0° m x y 0 retta di coefficiente angolare x0 y 0 y0 , passante per l’origine degli assi e che si riduce a un x0 segmento per │x│≤ x0 ; │y│≤ y0 . 9 (b) Nel caso φ = 90° x2 y2 1 equazione canonica della x02 y02 ellisse. (c) Nel caso φ = 180° angolare m x y 0 retta di coefficiente x0 y0 y0 , passante per l’origine degli assi e che si x0 riduce a un segmento per │x│≤ x0 ; │y│≤ y0 . N.B. Se x0 = y0 le due rette sono le bisettrici dei quadranti e l’ellisse diventa una circonferenza. 10 10. Un punto materiale, inizialmente fermo, si muove su una traiettoria circolare di raggio r = 30 cm. Sapendo che l'accelerazione angolare varia nel tempo secondo la relazione α( t ) = k t con k = 4∙10 -3 rad/s2, determinare il modulo dell'accelerazione nell'istante in cui il cammino percorso dal punto vale s = 20 cm. Il modulo dell’accelerazione è dato da a at = αr = ktr at2 an2 dove an = v2/r La velocità del punto è data da 1 vt r t dt rk tdt rkt2 c1 2 dove c1 = 0 perché v(0) = 0. Lo spazio percorso è dato da st vt dt 1 3 rkt c2 6 dove c2 per opportunità può essere presa uguale a zero. Dall’ultima legge possiamo ricavare il tempo impiegato per percorrere l’arco assegnato t3 6s 10s rk v = 6 · 10-2 m/s in corrispondenza si trovano at = 1,2 · 10-2 m/s2 Infine a = 1,7 · 10-2 m/s2. 11 an = 1,2 · 10-2 m/s2 12