Introduzione Il training cognitivo-metacognitivo elaborato, relativo ai problemi aritmetici, è indirizzato a soggetti del secondo ciclo della scuola primaria e tiene conto dei risultati di recenti studi teorici e ricerche sperimentali concernenti il problema aritmetico. Include specifiche attività attinenti sia alle componenti cognitive implicate nel problema aritmetico sia ai processi di memoria (in modo specifico memoria di lavoro e processi di updating). Gli studi sperimentali hanno infatti dimostrato che tali abilità hanno influenza e rilevanza nella risoluzione di un problema aritmetico. Il programma ideato e presentato nelle pagine successive è un percorso sistematico costituito da esercizi e proposte finalizzati a un apprendimento significativo ed efficace. La novità di questo lavoro consiste nella presenza di attività che operano a livello cognitivo e metacognitivo con specifici esercizi, di carattere ludico, utili a sviluppare la competenza mnestica. Il percorso didattico propone uno sfondo integratore, lo zoo, che contiene sia attività strutturate relative alle conoscenze e abilità matematiche, da svolgere individualmente o collettivamente, sia esercizi di carattere prettamente ludico rivolti allo sviluppo dei processi mentali sottostanti. I processi cognitivi implicati nel problema aritmetico Un congruo numero di bambini della scuola primaria manifesta disabilità specifica rispetto agli apprendimenti dell’area matematica, in particolar modo nella risoluzione dei problemi aritmetici, attività didattica generatrice di ansia e preoccupazione perché non esiste una procedura che, una volta acquisita, ne permetta la risoluzione meccanica. In passato sono stati davvero pochi gli studi sistematici condotti su questo argomento, soprattutto se confrontati con quelli relativi alle disabilità di lettoscrittura. Negli ultimi anni, si è registrato un incremento delle ricerche che hanno contribuito a definire e delineare un quadro di riferimento costituito da una serie di principi condivisi inerenti i processi cognitivi e le componenti cognitive coinvolti nella risoluzione di un problema aritmetico «routinario», cioè i problemi aritmetici generalmente proposti a scuola. La rassegna critica e letteraria relativa ai processi cognitivi e metacognitivi implicati nei problemi aritmetici routinari concorda sul- l’importante e fondamentale ruolo esercitato dalla memoria di lavoro (Passolunghi e Cornoldi, 2000; Passolunghi, Cornoldi e De Liberto, 1999; Passolunghi e Siegel, 2001; 2004; Swanson, Cooney e Brock, 1993; Swanson e Sachse-Lee, 2001) nelle fasi che accompagnano l’attività risolutiva. In modo particolare, gli studi empirici relativi a questo argomento evidenziano uno stretto legame e una interdipendenza fra la competenza risolutiva di un problema aritmetico e la memoria di lavoro, il sistema a capacità limitata responsabile della trasformazione e del mantenimento temporaneo delle informazioni. La memoria di lavoro Il modello di memoria di lavoro, inizialmente sviluppato da Baddeley e Hitch (1974) è stato successivamente approfondito mediante una serie di ricerche che ne hanno rilevato caratteristiche, componenti e processi, evidenziando il suo stretto legame con i processi cognitivi — quali l’apprendimento, la lettura e il problem solving — e dimostrando la stretta dipendenza fra deficit di memoria di lavoro e disabilità di apprendimento (Passolunghi, in press; Siegel, 1993). La memoria di lavoro è implicata in un’ampia serie di compiti cognitivi ed è un sistema complesso, costituito da alcune componenti indipendenti e isolabili: • due sottosistemi o sistemi «schiavi» (slave system): 1. il circuito fonologico (phonological loop): adibito all’elaborazione e al mantenimento delle informazioni, verbale e acustica, è costituito da un magazzino fonologico e da un meccanismo di ripetizione subvocale che permette la reiterazione e, quindi, il mantenimento del materiale da ricordare, nonché la conversione di stimoli visivi nei loro corrispondenti verbali; 2. il taccuino visuo-spaziale (visuo-spatial scratchpad): designato all’elaborazione e alla conservazione dell’informazione visivo-spaziale, consente il mantenimento temporaneo delle caratteristiche visive delle informazioni in arrivo; • l’esecutivo centrale (central executive): componente molto importante, perché assolve il compito di supervisione, coordinazione e integrazione delle informazioni che provengono dai due sottosistemi, con la funzione di interagire regolando e controllando la loro attività. È giudicato uno spazio di lavoro flessibile e limitato, dunque «finito», ma sempre attivo. Parte di questa capacità è utilizzata per processare le informazioni in input, mentre la rimanente è adibita a magazzino per i prodotti risultanti dal processamento (Engle, Cantor e Carullo, 1992; Turner e Engle, 1989). La memoria di lavoro opera per il mantenimento temporaneo dell’informazione, mentre simultaneamente avviene il processamento delle informazioni in input (Chiappe, Hasher e Siegel, 2000). La nozione di memoria di lavoro, quindi, fa riferimento a un magazzino temporaneo, mentre altri compiti cognitivi sono posti in atto. Alcuni autori hanno approfondito questa ipotesi affermando che, mentre la memoria di lavoro è implicata nella preservazione di informazioni, simultaneamente avviene, oltre al processamento delle informazioni, il recupero di altre informazioni dalla memoria a lungo termine. 8 Risolvere problemi aritmetici L’esecutivo centrale e l’attività di updating L’esecutivo centrale sembra svolgere un ruolo cruciale perché impegnato nel coordinamento delle molteplici attività implicate sia nei compiti aritmetici che nella risoluzione di problemi aritmetici. Lo stesso controlla i processi attenzionali e inibitori necessari per l’utilizzo delle procedure durante il problem solving e molte delle informazioni che supportano le competenze procedurali e concettuali sono probabilmente rappresentate nel sistema di linguaggio oppure in quello visivo spaziale. (Per un’illustrazione critica dei compiti volti a valutare la memoria di lavoro si veda Passolunghi, De Beni, 2001.) Una funzione importante dell’esecutivo centrale è costituita dall’attività di updating, che può essere definita un processo di aggiornamento: sostituire continuamente, con velocità e precisione, informazioni già presenti in memoria con nuove informazioni in ingresso. Non si tratta di una semplice sostituzione di informazioni vecchie con le nuove, perché l’aggiornamento coinvolge i processi di attivazione e di inibizione. Il processo richiede una scelta e una sostituzione costante degli item che devono essere mantenuti attivi (Passolunghi e Pazzaglia, 2004). I processi di aggiornamento updating eseguiti durante un compito cognitivo sono molteplici e realizzati in rapida successione, di conseguenza le informazioni mantenute nella memoria di lavoro sono in uno stato di flusso e di aggiornamento costante (Morris e Jones, 1990). L’updating è considerato un processo complesso (Palladino et al., 2001; Passolunghi e Pazzaglia, 2004), che non può essere ridotto ad attività di mantenimento-sostituzione, ma implica anche la funzione di mantenimento-selezione, perché il successo in un compito di comprensione è correlato, non solo all’abilità di richiamare le informazioni previamente selezionate, ma anche alla capacità di sopprimere le informazioni potenzialmente rilevanti controllando quelle non più pertinenti (Palladino et al., 2001; Passolunghi, 2004). È dunque una complessa procedura che richiede, rispetto a tutti gli item considerati, differenti livelli di attivazione, poiché solo una serie ristretta di elementi sono attivati in uno specifico momento (Passolunghi e Pazzaglia, 2004). Questa abilità è dunque fondamentale nelle situazioni di apprendimento, dove è richiesta una continua ed efficace attività in cui un limitato numero di informazioni viene scelto e mantenuto attivo tra tutti quelli in input nel sistema. Le componenti cognitive implicate nel problema aritmetico Per analizzare le componenti cognitive coinvolte nella risoluzione di un problema aritmetico, appare opportuno fare riferimento al paradigma teorico dell’Human Informatio Processing (Elaborazione delle Informazioni nell’Uomo), che considera rilevante osservare come viene elaborata l’informazione proposta nel problema. Questo approccio ipotizza che il processo di soluzione possa essere suddiviso in un certo numero di stadi e che, all’interno di ogni stadio, si possano distinguere vari processi cognitivi, ognuno caratterizzato da un particolare tipo di conoscenza, generale e/o specifica, necessaria per pervenire alla soluzione. Introduzione 9 Il training I problemi aritmetici rappresentano, per un buon numero di alunni, un ostacolo e un’esperienza poco gratificante, generatrice di preoccupazione e ansia. Gli insegnanti, da parte loro, non sempre riescono a far fronte, per molteplici ragioni, alle difficoltà che gli allievi manifestano nella fase risolutiva di un problema aritmetico. I docenti della scuola primaria si avvalgono, per la loro attività didattica, di specifiche guide operative che solitamente contengono una serie generica e limitata di schede strutturate. Per quanto concerne i problemi aritmetici, il materiale scolastico di riferimento costituisce normalmente una parte integrante degli strumenti operativi riguardanti la matematica e si limita in genere a una serie di unità didattiche che non offrono un percorso formativo esaustivo. Oltre a ciò, occorre evidenziare il fatto che l’insegnante della scuola primaria dell’ambito disciplinare logico-matematico è, in genere, mancante di una solida formazione teorica di base. Si nota infatti che, mentre per l’apprendimento della letto-scrittura e delle competenze relative all’aritmetica, oltre a essere reperibile un cospicuo materiale, si è nel tempo affermata una tradizione sulle modalità più proficue ed efficienti di insegnamento, lo stesso non vale per il problem solving, procedura per la quale è assente, o per lo meno lacunosa, una cultura di base. Per queste ragioni le attività proposte mancano sovente di sistematicità e organicità e dunque non risultano adeguate per quei soggetti che manifestano delle difficoltà. Nella stesura pratica del percorso è apparso degno d’attenzione il modello «Generathive Theory of Multimedia Learning» di Mayer (1997), perché propone un’interessante e innovativa teoria didattico-educativa. Questa sottolinea l’importanza di un contesto di apprendimento significativo, che diviene tale nella misura in cui assegna un ruolo primario a colui che apprende. L’apprendimento significativo è messo in atto, secondo la teoria di Mayer, attraverso cinque passaggi: 1. selezione delle parole rilevanti da decodificare nella memoria di lavoro verbale (verbal working memory); 2. selezione delle immagini rilevanti da decodificare nella memoria di lavoro visiva (visual working memory); 3. organizzazione delle parole in un modello verbale coerente; 4. organizzazione delle immagini in un modello visivo mentale coerente; 5. integrazione delle rappresentazioni verbali e visive che si connettono con le conoscenze di base, cioè con le strutture presenti in memoria a lungo termine. Colui che apprende è dunque visto come un costruttore di conoscenza che attivamente seleziona, organizza e mette in relazione le informazioni. Caratteristiche del training Il training elaborato è indirizzato a soggetti di fine del secondo ciclo della scuola primaria. Può essere utilizzato come strumento per programmare le attività didattiche del gruppo classe o può assurgere a funzione di supporto e di rinforzo per tutti quei ragazzi che manifestino difficoltà nella risoluzione di problemi aritmetici. È stato pensato come un percorso che accompagna il bambino nell’acquisizione 16 Risolvere problemi aritmetici delle competenze e abilità strumentali utili per riuscire a risolvere con una certa sicurezza ogni problema aritmetico. Per tale ragione le attività proposte hanno uno sfondo integratore, lo zoo, che rende le schede più familiari e interessanti. Il training opera a tre livelli: 1. didattico: percorso sistematico e strutturato, costituito da esercizi e attività finalizzate a un apprendimento efficace; 2. cognitivo: • proposta di esercizi, sotto forma di giochi, relativi alla memoria di lavoro e ai processi di updating, al fine di affinare e perfezionare la capacità mnestica; • potenziamento delle componenti cognitive relative al problema aritmetico, con particolare attenzione alla comprensione e alla categorizzazione; 3. metacognitivo: i soggetti sono sollecitati a riflettere, a elaborare e rielaborare, a fornire non delle mere risposte alle domande poste, ma a operare una ricerca attiva, pensando e riflettendo sui significati delle parole via via incontrate, individuando dei sinonimi, sintetizzando pensieri o espressioni, così da acquisire strategie relative ai processi di controllo. Questo strumento prevede: 1. lo sviluppo delle componenti cognitive implicate nell’attività risolutiva di un problema aritmetico: • comprensione • rappresentazione • categorizzazione • pianificazione 2. il potenziamento delle abilità mnestiche impegnate in tali attività didattiche: • memoria di lavoro • attività di updating 3. la riflessione metacognitiva, che struttura ogni lezione in tre momenti: • momento introduttivo, al fine di recuperare i concetti precedentemente espressi, di esplicitare gli obiettivi della lezione e creare motivazione dichiarando il «perché è importante» rispetto all’attività in oggetto; • attività centrale, prettamente operativa in cui gli alunni operano collettivamente e/o individualmente per acquisire gli specifici contenuti e concetti implicati nella lezione; • momento finale, dalle caratteristiche ludiche, in cui si propongono gli esercizi di memoria di lavoro o di updating. Indicazioni metodologiche Il training può essere rivolto all’intero gruppo classe, con la precisazione che la sua efficacia si manifesta soprattutto nel piccolo gruppo; questo vale in modo particolare per le attività relative alle abilità mnestiche. È molto importante che tutte le riflessioni di carattere metacognitivo non siano semplicemente lette, ma siano elaborate a livello personale attraverso una lavoro di decodifica del testo, come ad esempio la ricerca dei termini più importanti, cioè quelli indispensabili e fondamentali per la comprensione del contenuto accompagnato da una ricerca Introduzione 17 personale dei possibili sinonimi. Questa fase di elaborazione personale è la premessa necessaria e indispensabile perché ci sia una positiva ricaduta del lavoro, in quanto solo in questo modo l’alunno diviene costruttore personale del proprio sapere e l’apprendimento acquista significatività e valenza personale. Le attività didattiche, così come sono state pensate ed elaborate, richiedono che l’insegnante sia innanzitutto un mediatore, cioè colui che accompagna il soggetto a imparare attraverso un percorso che è preciso e sistematico nella sua proposta, ma nello stesso tempo flessibile, permettendo in ogni momento un riaggiustamento in relazione al gruppo di bambini che si ha di fronte. Si dovrebbe procedere attraverso un primo approccio collettivo in cui il singolo è accompagnato nell’acquisizione degli obiettivi previsti attraverso momenti comuni di discussione, per poter poi affrontare attività prettamente individuali in cui è comunque prevista una correzione collettiva per una messa in comune delle strategie utilizzate — cioè di ciò che ha posto delle difficoltà e ciò che invece ha facilitato — e dei processi mentali messi in atto, così da poter giungere a dei principi comuni condivisi, frutto di un lavoro sia collettivo che personale. All’inizio i bambini faticano a lavorare in questo modo perché non sono abituati, ma nel tempo divengono abili e propongono interessanti riflessioni personali che divengono davvero di aiuto non solo al gruppo ma anche all’insegnante, perché sono dei «suggerimenti» per capire il modo di pensare dei bambini e suggeriscono quale via intraprendere per esser loro di aiuto e di supporto. Presentazione delle aree Ogni area del programma prevede una serie di obiettivi specifici che traducono didatticamente il processo generale (vedi tabella 1). A ogni obiettivo sono dedicate una o più schede che presentano le attività da svolgere attraverso consegne scritte TABELLA 1 Obiettivi del programma AREE SCHEDE OBIETTIVO GENERALE: DECODIFICARE IN TERMINI MATEMATICI Comprensione A (decodifica del testo) OBIETTIVI IL TESTO DI UN PROBLEMA 1 Scoperta dell’importante ruolo svolto dalla domanda nel problema. 2 Riflessione sulla funzione della domanda (diagramma di flusso). Analisi del testo: 3 • dati superflui; 4 • dati rilevanti; 5 • dati mancanti; 6 • dati nascosti. 7 Scheda di verifica sommativa. (continua) 18 Risolvere problemi aritmetici (continua) OBIETTIVO GENERALE: ANALIZZARE ED ELABORARE IL TESTO Comprensione B (elaborazione del testo) DI UN PROBLEMA 1 Analisi del testo di un problema attraverso il riconoscimento delle parole rilevanti. 2 Formulazione del testo di un problema. 3 Riduzione del testo di un problema in semplici e sintetiche proposizioni. 4 Ricomposizione del testo di un problema. OBIETTIVO GENERALE: ELABORARE L’IMMAGINE MENTALE DEL Rappresentazione PROBLEMA La rappresentazione grafica: 1 • dato il testo di un problema individuare la giusta immagine; 2 • data l’immagine associarvi l’opportuno testo di problema; 3 • riconoscere i limiti di un tale metodo; 4 La visualizzazione mentale del problema: caratteristiche e contenuto. 5 Costruzione di una rappresentazione mentale attraverso un’analisi del testo. OBIETTIVO GENERALE: INDIVIDUARE LA CATEGORIA PROTO- Categorizzazione TIPICA DEL PROBLEMA PROPOSTO Riflessione sulle quattro operazioni per individuarne caratteristiche e peculiarità: 1 • analisi dell’addizione e della sottrazione; 2 • analisi della moltiplicazione; 3 • analisi della divisione. 4 Attività di classificazione per potenziare e perfezionare le competenze acquisite. 5 Scelta degli elementi del problema che permettono di recuperare la giusta operazione. 6 Riconoscimento della struttura (schema) profonda di un problema. 7 Attività di categorizzazione per potenziare e perfezionare le competenze acquisite. 8 Verifica sommativa: saper inventare dei problemi rispettando la consegna. (continua) Introduzione 19 (continua) OBIETTIVO GENERALE: RICONOSCERE LA NECESSITÀ DI RISOLVERE UN PROBLEMA ATTRAVERSO LA COSTITUZIONE DI PASSAGGI IN SEQUENZA Pianificazione 1 Comprensione del significato del termine «pianificare». 2 Dato un testo, costruzione di un problema con due domande e due operazioni. 3 Ascolto della lettura di un testo e risoluzione a tappe del problema con due domande. 4 Ascolto della lettura di un testo ed esplicitazione della domanda intermedia. 5 Risoluzione di problemi con una domanda e due operazioni. OBIETTIVO GENERALE: MIGLIORARE E PERFEZIONARE LA CAPACITÀ MNESTICA E UTILIZZARE STRATEGIE IDONEE DI MEMORIA PER LA RISOLUZIONE DI PROBLEMI ARITMETICI Memoria di lavoro 1 Attività ludica di memoria di lavoro con le immagini. 2 Attività ludica di memoria di lavoro con le parole. 3-4 5 Attività complessa di memoria di lavoro con le immagini. 6 Attività di memoria di lavoro con i problemi. OBIETTIVO GENERALE: SELEZIONARE E RICORDARE LE INFORMAZIONI RILEVANTI DURANTE LA LETTURA DEL TESTO DI UN PROBLEMA Updating Metacognizione Attività ludica di memoria di lavoro coi numeri. 1 Attività ludica di updating con le immagini. 2 Attività ludica di updating con le parole. 3 Attività ludica di updating con le sequenze numeriche. 4 Attività di updating con i problemi. OBIETTIVO GENERALE TUTTO IL TRAINING): (OBIETTIVI TRASVERSALI RISPETTO A Riuscire a monitorare e a valutare la propria prestazione. Elaborare ed esplicitare un pensiero critico. Riflettere sul proprio operato. che l’insegnante farà leggere al bambino, eventualmente semplificandole, qualora la terminologia usata fosse troppo difficile. Quasi tutte le schede presentano un’attività principale che sviluppa conoscenze concettuali e abilità cognitive e un’altra che riguarda la riflessione metacognitiva. 20 Risolvere problemi aritmetici Comprensione A 1 IL RUOLO DELLA DOMANDA L AVORIAMO INSIEME PERCHÉ I PROBLEMI NON SIANO PIÙ UN PROBLEMA ! L eggi attentamente il testo del problema. È sabato ed è una bellissima giornata di primavera: il sole splende nel cielo e gli uccellini cantano festosi. Il giardiniere Giovanni decide di sistemare le aiuole dello zoo e per questa ragione si reca dal fiorista, che dista 400 metri dallo zoo, ad acquistare tutto ciò che gli serve, spendendo complessivamente 10 euro. Ritornato allo zoo, si mette subito all’opera: taglia il prato, pota le rose e interra 100 bulbi di tulipano in un’aiuola e 87 bulbi di iris nell’altra aiuola. Stanco, ma soddisfatto del suo operato, decide di fare una deliziosa merenda con un fresco succo di frutta e 4 pasticcini. Quanti bulbi interra il giardiniere nel giardino dello zoo? O ra rileggilo cerchiando in rosso le informazioni che ritieni rilevanti. C ompleta la tabella. Indica i dati rilevanti ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... Individua la giusta operazione ed esegui il calcolo Addizione: .................................................................................... Sottrazione: ................................................................................ Moltiplicazione: Divisione: ......................................................................... ...................................................................................... Scrivi la risposta ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... 40 © 2005, M.C. Passolunghi e M. Bizzaro, Risolvere problemi aritmetici, Trento, Erickson Comprensione A (1 – continua) H ai inserito in tabella tutti i dati presenti nel testo? R IFLETTO !!! Sì No S e hai dunque fatto una scelta, ti sei soffermato solo su alcuni dati, tralasciando gli altri. Possiamo dunque affermare che i dati diventano importanti in relazione: al calcolo alla domanda al racconto al protagonista Possiamo dunque concludere che la domanda è importante per decidere quali dati utilizzare e quali tralasciare. O RA CI ESERCITIAMO CON LA DOMANDA ! L eggi con attenzione il seguente testo. In un angolo dello zoo vive una famiglia di topolini: mamma Manu, papà Fliks e 19 figli. Accanto allo zoo c’è un negozio dove spesso mamma Manu si reca a fare la spesa. Una mattina mentre mamma e papà sono a fare provviste, i piccoli topolini decidono di uscire per fare una passeggiata. Balzando dalla finestrella di casa e uscendo dal recinto dello zoo, i piccoli si trovano su una strada a 2 corsie. Allegri e spensierati, si mettono in fila per attraversare la strada. Proprio mentre sono sulla striscia che divide le 2 corsie sopraggiunge un’automobile rossa di grossa cilindrata: un 2000 turbo diesel. L’autista, un giovane signore di 30 anni, frena per non investire i topolini. Sul marciapiede 5 persone si voltano a guardare. 12 topolini scappano, mentre gli altri tornano di corsa nella casa all’interno dello zoo. Quando la mamma li vede chiede angosciata: «In quanti siete tornati?». © 2005, M.C. Passolunghi e M. Bizzaro, Risolvere problemi aritmetici, Trento, Erickson 41 Comprensione A (1 – continua) O ra rileggilo cerchiando in rosso le informazioni che ritieni rilevanti. C ompleta la tabella. Indica i dati rilevanti ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... Individua la giusta operazione ed esegui il calcolo Addizione: .................................................................................... Sottrazione: ................................................................................ Moltiplicazione: Divisione: Scrivi la risposta ......................................................................... ...................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... 42 © 2005, M.C. Passolunghi e M. Bizzaro, Risolvere problemi aritmetici, Trento, Erickson PREMESSA L a seconda parte di questo training prevede lo sviluppo e il potenziamento della abilità mnestiche implicate nella risoluzione di un problema aritmetico attraverso la proposta di una serie di specifiche attività accompagnate da riflessione metacognitiva. Le singole proposte didattiche, essendo a carattere ludico e non richiedendo grande tempo, dovrebbero essere svolte alla fine di ogni unità di apprendimento relativa ai problemi. Per quanto concerne la sfera metodologica si consiglia di operare nel piccolo gruppo al fine di ottenere un sensibile miglioramento delle abilità mnestiche e di far pervenire ad una consapevolezza personale del funzionamento dei processi mentali. Nelle successive tabelle sono presentate le schede con i relativi obiettivi e suggerimenti operativi e metodologici. Memoria di lavoro Migliorare e perfezionare la capacità mnestica SCHEDA DA E HE R NT SC PE NA G SE IN L( 1 Esercizio 1 Esercizio 2 Esercizio 3 DA E HE R NT SC PE NA G SE IN L( 2A Esercizio 1 Esercizio 2 Esercizio 3 OBIETTIVI CONSIGLI Compito di memoria di lavoro con le immagini L’insegnante mostra la scheda all’alunno denominando gli oggetti rappresentati. Il bambino nel frattempo osserva la scheda e alla fine ripete o scrive gli oggetti riportati. Compito di memoria di lavoro con le parole L’insegnante mostra la striscia contenente alcune parole all’alunno che deve leggerle una volta e poi ripeterle o scriverle sul suo quaderno. Scheda di riflessione per l’alunno. 2B DA E HE R NT SC PE NA G SE IN L( 3A Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio 1 2 3 4 5 Compito di memoria di lavoro con i numeri (span numeri diretto) 3B Scheda di riflessione per l’alunno. DA E HE R NT SC PE NA G SE IN L( 4A Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio 4B L’insegnante mostra la striscia contenente alcuni numeri all’alunno che li deve leggere e poi ripetere o scrivere sul proprio quaderno. Le strisce sono graduate per complessità. 1 2 3 4 5 Compito di memoria di lavoro con i numeri (span numeri inverso) L’insegnante mostra la striscia contenente alcuni numeri all’alunno che li deve leggere e poi ripetere o scrivere sul proprio quaderno. Le strisce sono graduate per complessità. Scheda di riflessione per l’alunno. (continua) (continua) DA E HE R NT SC PE NA G SE IN L( 5A Esercizio 1-2-3 Compito complesso di memoria di lavoro Scheda di riflessione per l’alunno. 5B DA E HE R NT SC PE NA G SE IN L( 6A Gli esercizi sono costituiti da due schede: la prima per l’insegnante, la seconda per l’alunno. L’insegnante mostra una alla volta le sue schede, denominando le immagini. Il bambino ha il compito di colorare sulla sua scheda solo la cornice degli animali che erano presenti nei riquadri via via mostrati dall’insegnante. Ricordare del testo di un problema solo le informazioni essenziali L’insegnante legge ad alta voce uno alla volta i testi dei problemi e fa svolgere all’alunno gli esercizi relativi. Attività da far eseguire inizialmente in autonomia per far emergere, dal probabile svolgimento parziale del compito, le possibili strategie. Successiva applicazione delle strategie espresse e condivisione collettiva rispetto ai diversi modi di operare. Esercizi finali di potenziamento e di rinforzo da svolgere in autonomia. Scheda di autovalutazione e riflessione per l’alunno. 6B Updating Selezionare e ricordare le informazioni rilevanti durante la lettura del testo di un problema CONSIGLI Compito di updating con le immagini DA E HE R NT SC PE NA G SE IN L( 1 OBIETTIVI DA E HE R NT SC PE NA G SE IN L( SCHEDA Compito di updating con le parole Il primo esercizio ha una funzione propedeutica in quanto l’alunno è guidato a capire i momenti e le fasi del lavoro. Gli esercizi sono costituiti da due schede: la prima per l’insegnante, la seconda per l’alunno. L’insegnante mostra una scheda alla volta al bambino denominando gli oggetti e le parole in essa riportate. È molto importante che la consegna relativa al compito sia espressa solo in un secondo momento. Esercizio 1-2 2 Esercizio 1-2 104 3 Compito di updating con le sequenze numeriche Questo lavoro deve essere svolto individualmente. Alcuni bambini incontreranno delle difficoltà a portare a termine il compito per il grande impegno che richiede a livello di memoria e di strategie. Per questo è importante aiutare l’alunno a individuare delle proficue modalità operative. 4 Riconoscere gli aggiornamenti che avvengono nel testo di un problema La prima parte del lavoro è collettiva per permettere agli alunni di comprendere, attraverso una riflessione guidata, il compito. La seconda parte dovrebbe essere svolta in autonomia, utilizzando il lavoro dei compagni come confronto e paragone. Per questo è importante lasciare lo spazio per una conversazione collettiva così da rendere ragione delle proprie scelte e capire quelle degli altri. La parte finale può essere fatta svolgere a coppie oppure utilizzata per una valutazione formativa. © 2005, M.C. Passolunghi e M. Bizzaro, Risolvere problemi aritmetici, Trento, Erickson Memoria di lavoro DA E HE R NT SC PE NA G SE L( 5 A IMPEGNIAMO LA NOSTRA MEMORIA CON LE IMMAGINI IN M ostrate all’alunno questa serie di immagini, denominandole una alla volta. Esercizio 1 120 © 2005, M.C. Passolunghi e M. Bizzaro, Risolvere problemi aritmetici, Trento, Erickson Memoria di lavoro (5A – continua) O sserva le tue immagini e colora solo la cornice degli animali presenti nella striscia che ti ha mostrato l’insegnante. C OLORA !!! Esercizio 1 © 2005, M.C. Passolunghi e M. Bizzaro, Risolvere problemi aritmetici, Trento, Erickson 121 Updating 3 LE SEQUENZE NUMERICHE A DESSO UN PO ( DI MATEMATICA ! C ompleta queste sequenze. 5 x3 +2 -1 + .............. = 20 6 +6 -2 +10 + .............. = 30 UN PASSO AVANTI ! C ompleta queste sequenze. 10 8 +5 -4 :3 x3 x2 +3 -7 :2 +7 = 20 :2 +4 -4 x2 :2 =5 I ndica come giudichi questo secondo esercizio rispetto al primo: R IFLETTO !!! più facile più difficile della medesima difficoltà La tua memoria è in effetti molto impegnata, perché deve ricordare il risultato della prima parte di sequenza, nel frattempo proseguire nel calcolo e fare un lavoro di comparazione per scegliere l’alternativa giusta. © 2005, M.C. Passolunghi e M. Bizzaro, Risolvere problemi aritmetici, Trento, Erickson 135