Viggiani-etal_2009_Tuta absoluta nuovo lepidottero

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TECNICA
• G R AV I D A N N I S U M O LT E S O L A N A C E E
Tuta absoluta, nuovo lepidottero
segnalato anche in Italia
▪
Dalla primavera del 2008 è stato introdotto in Calabria
e successivamente in Sardegna e Campania il lepidottero Tuta absoluta,
insetto dannoso su pomodoro, patata, melanzana e peperone,
dove causa danni diretti alla produzione e indiretti dovuti
all’insediamento di patogeni attraverso le ferite create dalle larve
▪
di G. Viggiani, F. Filella,
G. Delrio, W. Ramassini, C. Foxi
ontinua senza tregua l’introduzione accidentale di insetti
esotici in nuovi areali a livello
mondiale, nonostante le misure di controllo fitosanitario messe in
atto nei vari Paesi. Tra gli ultimi arrivi
in Europa è da segnalare il lepidottero
Tuta absoluta (Meyrick) (Lepidoptera:
Gelechiidae), di origine neotropicale,
molto dannoso soprattutto al pomodoro (foto 1) e ad altre solanacee, per cui
è internazionalmente noto come Tomato moth, Polilla del tomate, Traça-do-tomateiro.
T. absoluta è incluso nella lista di Azione A1 dell’Eppo (Organizzazione europea e mediterranea per la protezione
delle piante), che raccomanda misure
di quarantena per le specie a rischio di
introduzione.
Finora l’insetto era distribuito in tutto
il Sud America, a eccezione delle regioni
andine ad altitudini superiori ai 1.000 m,
a causa delle basse temperature. Al di fuori di quest’area T. absoluta era stata segnalata solo in Giappone su Solanum lyratum
(Clarke, 1962), ma senza successiva conferma. Risale alla fine del 2006 il ritrovamento di infestazioni del lepidottero su
pomodoro in Spagna, nella provincia di
Valencia e nelle Isole Baleari (Ibiza) (Urbaneja et al., 2007). Nel 2008 T. absoluta
è stata segnalata in Algeria (Guenauoi,
2008), Marocco e Corsica (www. fredon
corse.com).
In Italia le prime infestazioni su pomodoro e melanzana si sono accertate
principalmente in colture sotto serra nella primavera 2008 in Calabria, in alcune
2
3
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Foto 1 - Bacca matura infestata
da larve di Tuta absoluta
aziende dei comuni di S. Marco Argentano e di Amantea (Cosenza).
Nell’autunno dello stesso anno il lepidottero è stato segnalato in Sardegna,
sia in campo sia in serra, dove risulta già
ampiamente diff uso.
Un focolaio di infestazione molto attivo di T. absoluta è stato rilevato anche in
Campania (Portici, Napoli) da B. Umberto, P.A. Pedata e R. Sasso dell’Istituto per
la protezione delle piante (Cnr) di Portici,
nella seconda decade del novembre 2008,
in una serra sperimentale aperta e fredda
con piante della cv San Marzano nano.
4
Adulto ( foto 2), uova ( foto 3) e larva ( foto 4) di Tuta absoluta
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La presenza del fitofago in Campania,
come quella nelle regioni precedentemente indicate, è stata segnalata ai rispettivi Servizi fitosanitari.
Identificazione
L’adulto ha una lunghezza di 5-7 mm e
un’apertura alare di 9-11 mm (foto 2). Le
antenne, più lunghe nel maschio, sono filiformi con anelli di squame scure e chiare
alternate. I palpi labiali, formati da 3 segmenti, sono ricurvi e coperti da squame
argentee con 3 bande scure. Le ali anteriori sono di colore grigio-argentato con
punti neri e quelle posteriori sono grigie
con bordi provvisti di frange. Nelle femmine l’addome è più sviluppato che nei
maschi. L’adulto di T. absoluta può essere confuso con quello della tignola della
patata Phthorimaea operculella (Zeller),
dal quale però si può differenziare con
sicurezza solo con l’esame dell’armatura
genitale maschile (foto 5 e 6).
Le uova (foto 3) hanno una forma quasi
a barilotto, con una lunghezza di 0,38 mm
e larghezza di 0,22 mm. Appena deposte hanno una colorazione che varia dal
bianco brillante al giallo chiaro e, in prossimità della schiusura, diviene marrone
rossastro (Pratissoli et al., 2003).
Le larve si sviluppano attraversando 4
stadi e misurano 0,4-0,6 mm di lunghezza alla nascita e 7-8 mm alla maturità. Il
colore delle larve neonate varia dal giallo chiaro al grigio scuro; il capo è marrone e al protorace vi è una placca scura.
Le larve di ultima età sono verdi o rosate (foto 4).
La crisalide, lunga mediamente 4,8 mm
nella femmina e 4,2 nel maschio, presenta inizialmente colorazione verdastra che
diviene marrone scuro in prossimità dello sfarfallamento dell’adulto.
Biologia
Gli adulti hanno un comportamento crepuscolare e notturno e durante il
giorno rimangono nascosti sulle foglie e
sul suolo. Gli accoppiamenti avvengono
durante il giorno successivo allo sfarfallamento; seguono quindi le ovideposizioni. La longevità degli adulti varia da 7,5
a 36,4 giorni, con maggiore durata per
le femmine. Queste ultime, se non alimentate, depongono in media 145 uova
durante 8,5 giorni, mentre quelle alimentate arrivano a deporre fino a 262 uova
(Imenes et al., 1990).
L’alimentazione larvale influisce sulla
fecondità: femmine ottenute da larve alimentate con foglie di pomodoro depon-
5
6
Foto 5 - Armatura genitale maschile di Tuta absoluta. Foto 6 - Armatura genitale
maschile di Phthorimaea operculella
gono in media un numero di uova mag- possono abbandonare le foglie e invagiore rispetto a quelle allevate su foglie dere altri organi della pianta (Coelho e
di patata (Pereyra e Sanchez, 2006).
Franca, 1987; Imenes et al., 1990). In caLe ovideposizioni sono effettuate pre- so di forti attacchi si osserva il completo
ferenzialmente in forma isolata o in pic- disseccamento delle foglie e della piancoli gruppi di uova, all’apice della pianta ta (foto 8).
o nello strato mediano (Pratissoli et al.,
Nel fusto le larve penetrano general2003). Le uova sono deposte prevalen- mente all’ascella delle foglie e dei racemi,
temente sulle foglie e in minor percen- scavando gallerie che alterano lo sviluptuale sul fusto e sui sepali dei frutti verdi po della pianta (foto 9).
(Estay e Bruna, 2002).
I frutti possono essere attaccati dopo
Le giovani larve si alimentano e svi- l’allegagione e in tutte le fasi di svilupluppano penetrando nelle foglie, nel fu- po (foto 1 e 10). La penetrazione della
sto e nei frutti. A maturità esse abban- larva può avvenire in qualsiasi punto,
donano le gallerie e si lasciano cadere al con una certa preferenza per la zona sotsuolo per incrisalidarsi in un rado boz- tostante al calice. Le gallerie nel frutto
zolo. Una piccola percentuale di larve favoriscono l’ingresso di microrganipuò incrisalidarsi anche nelle foglie o smi fitopatogeni che possono determiall’interno del fusto e dei frutti (Coe- nare marciumi.
lho e Franca, 1987).
La durata del ciclo di sviluppo dipenSulle foglie le larve si nutrono del me- de dalle condizioni climatiche, dalla
sofi llo, lasciando l’epidermide intatta. pianta ospite e dalla cultivar (Bogorni
Le mine fogliari sono a chiazza irregola- et al., 2003; Pereyra e Sanchez, 2006).
re con estensioni digiA temperature medie
tiformi (foto 7), facildi 27,0-22,8 e 18,5 °C
Le perdite determinate
mente differenziabili
l’incubazione dura rida Tuta absoluta
da quelle serpentiforspettivamente 4,3-4,8
alla produzione di pomodoro
mi di Liriomyza spp.
e 5,1 giorni; lo sviluppossono raggiungere
Le larve possono scapo larvale avviene in
il 70-100%
vare diverse mine nella
10,9-13 e 19,7 giorni,
stessa foglia o penetramentre quello pupale
re in altre foglie (Estay
dura 6,1, 10-11 e 9,6e Bruna, 2002). La superficie fogliare di- 10,8 giorni (Coelho e Franca, 1987; Haji
strutta dalla larva durante il suo svilup- et al., 1988; Imenes et al., 1990).
po raggiunge mediamente i 2,5 cm2 (BoLo svernamento di questa specie poligorni et al., 2003). Le larve di ultima età voltina può avvenire in vari stadi.
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Foto 7 - Mine fogliari causate da Tuta absoluta. Foto 8 - Piantina gravemente infestata da Tuta absoluta. Foto 9 - Galleria larvale
di Tuta absoluta nel fusto
Piante ospiti e danni
L’insetto causa gravi danni soprattutto
al pomodoro. Le piante possono essere
attaccate in qualsiasi stadio di sviluppo e le perdite possono raggiungere il
70-100% della produzione (Torres et al.,
2002; Haji et al., 1988). Infestazioni possono aversi anche su patata, melanzana
e peperone (Galarza, 1984; Notz, 1992;
Siqueira et al., 2000). Su patata le larve
non si sviluppano nei tuberi ma solo nella parte epigea. Possono essere attaccate
anche specie di datura e di nicotiana.
Oltre ai danni diretti, possono essere rilevanti anche quelli indiretti, dovuti all’insediamento di patogeni attraverso le ferite
prodotte dall’attività larvale dell’insetto.
In Sud America T. absoluta è considerato l’insetto chiave del pomodoro, sia in
pieno campo che in coltura protetta.
Nemici naturali
Sono stati segnalati vari predatori, parassitoidi ed entomopatogeni di T. absoluta. In Brasile le uova vengono predate
da emitteri antocoridi (Xylocoris sp.), coccinellidi, tisanotteri fleotripidi, larve di
emitteri antocoridi e ligeidi e vespidi. Le
uova sono parassitizzate da alcuni imenotteri calcidoidei del genere Trichogramma, mentre le larve sono attaccate da numerose specie di braconidi (generi Bracon,
Chelonus, Orgilus e Pseudapanteles) e di
calcidoidei (generi Conura, Copidosoma,
Galeopsomya) (Miranda et al., 1998; Berta
e Colomo, 2000; Melo e Campos, 2000).
Fra i principali entomopatogeni sono citati Bacillus thuringiensis (Marques e Al-
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ves,1995) e Beauveria bassiana (Giustolin
et al., 2001). In Italia, sia in Calabria sia in
Sardegna, sono già risultati molto attivi
vari miridi predatori (Nesidiocoris tenuis
e Macrolophus melanotoma).
Controllo
Il controllo di T. absoluta è molto difficile a causa delle sue numerose generazioni e
delle diverse piante ospiti. In Sud America
ha comportato fino a 3 applicazioni settimanali con un massimo di 36 trattamenti
nel corso del ciclo colturale (Leite et al.,
1998). L’impiego ripetuto di diversi insetticidi di sintesi, come abamectina, cartap
e permethrin, ha sviluppato resistenza nel
lepidottero (Siqueira et al., 2000).
Le infestazioni in precedenza segnalate
mettono in evidenza che ormai il lepidottero in Italia sia da considerarsi diffuso
nelle principali aree coltivate a pomodoro e che abbia le potenzialità per divenire
tra i più dannosi fitofagi della coltura, potendo compiere numerose generazioni tra
pieno campo e ambiente protetto. Misure
di controllo chimico sono indubbiamente
necessarie per fronteggiare le infestazioni
in atto, ma a medio e lungo termine vi è
l’esigenza di affrontare il controllo di T.
absoluta con piani di lotta integrata basati
su rotazioni con piante diverse dalle solanacee, impiego di parassitoidi (ad esempio
Trichogramma spp. con metodo inondativo), impiego di trappole a feromoni per
il monitoraggio o per le catture massali,
distruzione delle piante infestate e dei residui di materiali vegetali in post-raccolta, ecc. (Oepp/Eppo, 2005). A tale scopo
occorrerà, tuttavia, studiare nei prossimi
anni il comportamento del fitofago nei diversi ambienti colturali, mettere a punto
validi metodi di monitoraggio e valutare
l’efficacia dei mezzi chimici, biotecnici e
biologici disponibili, nonché i loro aspetti
economici e ambientali.
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Foto 10 - Fori di penetrazione larvale
di Tuta absoluta in frutto in via di sviluppo
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Gennaro Viggiani
Dipartimento di entomologia
e zoologia agraria «Filippo Silvestri»
Università di Napoli «Federico II»
Portici (Napoli)
[email protected]
Francesco Filella
Istituto tecnico agrario «G. Tommasi»
Sede aggregata
di Belvedere Marittimo (Cosenza)
[email protected]
Gavino Delrio
Wilson Ramassini, Cipriano Foxi
Dipartimento di protezione delle piante
Università di Sassari
[email protected]
Per consultare la bibliografia:
www.informatoreagrario.it/rdLia/
09ia02_3993_web
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Articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 2/2009 a pag. 66
Tuta absoluta, nuovo lepidottero
segnalato anche in Italia
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