www.informatoreagrario.it Edizioni L’Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue sucessive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera. T AV V E R S I TÀ DELLE PIANTE TECNICA • G R AV I D A N N I S U M O LT E S O L A N A C E E Tuta absoluta, nuovo lepidottero segnalato anche in Italia ▪ Dalla primavera del 2008 è stato introdotto in Calabria e successivamente in Sardegna e Campania il lepidottero Tuta absoluta, insetto dannoso su pomodoro, patata, melanzana e peperone, dove causa danni diretti alla produzione e indiretti dovuti all’insediamento di patogeni attraverso le ferite create dalle larve ▪ di G. Viggiani, F. Filella, G. Delrio, W. Ramassini, C. Foxi ontinua senza tregua l’introduzione accidentale di insetti esotici in nuovi areali a livello mondiale, nonostante le misure di controllo fitosanitario messe in atto nei vari Paesi. Tra gli ultimi arrivi in Europa è da segnalare il lepidottero Tuta absoluta (Meyrick) (Lepidoptera: Gelechiidae), di origine neotropicale, molto dannoso soprattutto al pomodoro (foto 1) e ad altre solanacee, per cui è internazionalmente noto come Tomato moth, Polilla del tomate, Traça-do-tomateiro. T. absoluta è incluso nella lista di Azione A1 dell’Eppo (Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante), che raccomanda misure di quarantena per le specie a rischio di introduzione. Finora l’insetto era distribuito in tutto il Sud America, a eccezione delle regioni andine ad altitudini superiori ai 1.000 m, a causa delle basse temperature. Al di fuori di quest’area T. absoluta era stata segnalata solo in Giappone su Solanum lyratum (Clarke, 1962), ma senza successiva conferma. Risale alla fine del 2006 il ritrovamento di infestazioni del lepidottero su pomodoro in Spagna, nella provincia di Valencia e nelle Isole Baleari (Ibiza) (Urbaneja et al., 2007). Nel 2008 T. absoluta è stata segnalata in Algeria (Guenauoi, 2008), Marocco e Corsica (www. fredon corse.com). In Italia le prime infestazioni su pomodoro e melanzana si sono accertate principalmente in colture sotto serra nella primavera 2008 in Calabria, in alcune 2 3 C Foto 1 - Bacca matura infestata da larve di Tuta absoluta aziende dei comuni di S. Marco Argentano e di Amantea (Cosenza). Nell’autunno dello stesso anno il lepidottero è stato segnalato in Sardegna, sia in campo sia in serra, dove risulta già ampiamente diff uso. Un focolaio di infestazione molto attivo di T. absoluta è stato rilevato anche in Campania (Portici, Napoli) da B. Umberto, P.A. Pedata e R. Sasso dell’Istituto per la protezione delle piante (Cnr) di Portici, nella seconda decade del novembre 2008, in una serra sperimentale aperta e fredda con piante della cv San Marzano nano. 4 Adulto ( foto 2), uova ( foto 3) e larva ( foto 4) di Tuta absoluta 66 L’Informatore Agrario • 2/2009 © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. AV V E R S I TÀ DELLE PIANTE TECNICA T La presenza del fitofago in Campania, come quella nelle regioni precedentemente indicate, è stata segnalata ai rispettivi Servizi fitosanitari. Identificazione L’adulto ha una lunghezza di 5-7 mm e un’apertura alare di 9-11 mm (foto 2). Le antenne, più lunghe nel maschio, sono filiformi con anelli di squame scure e chiare alternate. I palpi labiali, formati da 3 segmenti, sono ricurvi e coperti da squame argentee con 3 bande scure. Le ali anteriori sono di colore grigio-argentato con punti neri e quelle posteriori sono grigie con bordi provvisti di frange. Nelle femmine l’addome è più sviluppato che nei maschi. L’adulto di T. absoluta può essere confuso con quello della tignola della patata Phthorimaea operculella (Zeller), dal quale però si può differenziare con sicurezza solo con l’esame dell’armatura genitale maschile (foto 5 e 6). Le uova (foto 3) hanno una forma quasi a barilotto, con una lunghezza di 0,38 mm e larghezza di 0,22 mm. Appena deposte hanno una colorazione che varia dal bianco brillante al giallo chiaro e, in prossimità della schiusura, diviene marrone rossastro (Pratissoli et al., 2003). Le larve si sviluppano attraversando 4 stadi e misurano 0,4-0,6 mm di lunghezza alla nascita e 7-8 mm alla maturità. Il colore delle larve neonate varia dal giallo chiaro al grigio scuro; il capo è marrone e al protorace vi è una placca scura. Le larve di ultima età sono verdi o rosate (foto 4). La crisalide, lunga mediamente 4,8 mm nella femmina e 4,2 nel maschio, presenta inizialmente colorazione verdastra che diviene marrone scuro in prossimità dello sfarfallamento dell’adulto. Biologia Gli adulti hanno un comportamento crepuscolare e notturno e durante il giorno rimangono nascosti sulle foglie e sul suolo. Gli accoppiamenti avvengono durante il giorno successivo allo sfarfallamento; seguono quindi le ovideposizioni. La longevità degli adulti varia da 7,5 a 36,4 giorni, con maggiore durata per le femmine. Queste ultime, se non alimentate, depongono in media 145 uova durante 8,5 giorni, mentre quelle alimentate arrivano a deporre fino a 262 uova (Imenes et al., 1990). L’alimentazione larvale influisce sulla fecondità: femmine ottenute da larve alimentate con foglie di pomodoro depon- 5 6 Foto 5 - Armatura genitale maschile di Tuta absoluta. Foto 6 - Armatura genitale maschile di Phthorimaea operculella gono in media un numero di uova mag- possono abbandonare le foglie e invagiore rispetto a quelle allevate su foglie dere altri organi della pianta (Coelho e di patata (Pereyra e Sanchez, 2006). Franca, 1987; Imenes et al., 1990). In caLe ovideposizioni sono effettuate pre- so di forti attacchi si osserva il completo ferenzialmente in forma isolata o in pic- disseccamento delle foglie e della piancoli gruppi di uova, all’apice della pianta ta (foto 8). o nello strato mediano (Pratissoli et al., Nel fusto le larve penetrano general2003). Le uova sono deposte prevalen- mente all’ascella delle foglie e dei racemi, temente sulle foglie e in minor percen- scavando gallerie che alterano lo sviluptuale sul fusto e sui sepali dei frutti verdi po della pianta (foto 9). (Estay e Bruna, 2002). I frutti possono essere attaccati dopo Le giovani larve si alimentano e svi- l’allegagione e in tutte le fasi di svilupluppano penetrando nelle foglie, nel fu- po (foto 1 e 10). La penetrazione della sto e nei frutti. A maturità esse abban- larva può avvenire in qualsiasi punto, donano le gallerie e si lasciano cadere al con una certa preferenza per la zona sotsuolo per incrisalidarsi in un rado boz- tostante al calice. Le gallerie nel frutto zolo. Una piccola percentuale di larve favoriscono l’ingresso di microrganipuò incrisalidarsi anche nelle foglie o smi fitopatogeni che possono determiall’interno del fusto e dei frutti (Coe- nare marciumi. lho e Franca, 1987). La durata del ciclo di sviluppo dipenSulle foglie le larve si nutrono del me- de dalle condizioni climatiche, dalla sofi llo, lasciando l’epidermide intatta. pianta ospite e dalla cultivar (Bogorni Le mine fogliari sono a chiazza irregola- et al., 2003; Pereyra e Sanchez, 2006). re con estensioni digiA temperature medie tiformi (foto 7), facildi 27,0-22,8 e 18,5 °C Le perdite determinate mente differenziabili l’incubazione dura rida Tuta absoluta da quelle serpentiforspettivamente 4,3-4,8 alla produzione di pomodoro mi di Liriomyza spp. e 5,1 giorni; lo sviluppossono raggiungere Le larve possono scapo larvale avviene in il 70-100% vare diverse mine nella 10,9-13 e 19,7 giorni, stessa foglia o penetramentre quello pupale re in altre foglie (Estay dura 6,1, 10-11 e 9,6e Bruna, 2002). La superficie fogliare di- 10,8 giorni (Coelho e Franca, 1987; Haji strutta dalla larva durante il suo svilup- et al., 1988; Imenes et al., 1990). po raggiunge mediamente i 2,5 cm2 (BoLo svernamento di questa specie poligorni et al., 2003). Le larve di ultima età voltina può avvenire in vari stadi. 2/2009 • L’Informatore Agrario © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. 67 T AV V E R S I TÀ DELLE PIANTE TECNICA 7 8 9 Foto 7 - Mine fogliari causate da Tuta absoluta. Foto 8 - Piantina gravemente infestata da Tuta absoluta. Foto 9 - Galleria larvale di Tuta absoluta nel fusto Piante ospiti e danni L’insetto causa gravi danni soprattutto al pomodoro. Le piante possono essere attaccate in qualsiasi stadio di sviluppo e le perdite possono raggiungere il 70-100% della produzione (Torres et al., 2002; Haji et al., 1988). Infestazioni possono aversi anche su patata, melanzana e peperone (Galarza, 1984; Notz, 1992; Siqueira et al., 2000). Su patata le larve non si sviluppano nei tuberi ma solo nella parte epigea. Possono essere attaccate anche specie di datura e di nicotiana. Oltre ai danni diretti, possono essere rilevanti anche quelli indiretti, dovuti all’insediamento di patogeni attraverso le ferite prodotte dall’attività larvale dell’insetto. In Sud America T. absoluta è considerato l’insetto chiave del pomodoro, sia in pieno campo che in coltura protetta. Nemici naturali Sono stati segnalati vari predatori, parassitoidi ed entomopatogeni di T. absoluta. In Brasile le uova vengono predate da emitteri antocoridi (Xylocoris sp.), coccinellidi, tisanotteri fleotripidi, larve di emitteri antocoridi e ligeidi e vespidi. Le uova sono parassitizzate da alcuni imenotteri calcidoidei del genere Trichogramma, mentre le larve sono attaccate da numerose specie di braconidi (generi Bracon, Chelonus, Orgilus e Pseudapanteles) e di calcidoidei (generi Conura, Copidosoma, Galeopsomya) (Miranda et al., 1998; Berta e Colomo, 2000; Melo e Campos, 2000). Fra i principali entomopatogeni sono citati Bacillus thuringiensis (Marques e Al- 68 ves,1995) e Beauveria bassiana (Giustolin et al., 2001). In Italia, sia in Calabria sia in Sardegna, sono già risultati molto attivi vari miridi predatori (Nesidiocoris tenuis e Macrolophus melanotoma). Controllo Il controllo di T. absoluta è molto difficile a causa delle sue numerose generazioni e delle diverse piante ospiti. In Sud America ha comportato fino a 3 applicazioni settimanali con un massimo di 36 trattamenti nel corso del ciclo colturale (Leite et al., 1998). L’impiego ripetuto di diversi insetticidi di sintesi, come abamectina, cartap e permethrin, ha sviluppato resistenza nel lepidottero (Siqueira et al., 2000). Le infestazioni in precedenza segnalate mettono in evidenza che ormai il lepidottero in Italia sia da considerarsi diffuso nelle principali aree coltivate a pomodoro e che abbia le potenzialità per divenire tra i più dannosi fitofagi della coltura, potendo compiere numerose generazioni tra pieno campo e ambiente protetto. Misure di controllo chimico sono indubbiamente necessarie per fronteggiare le infestazioni in atto, ma a medio e lungo termine vi è l’esigenza di affrontare il controllo di T. absoluta con piani di lotta integrata basati su rotazioni con piante diverse dalle solanacee, impiego di parassitoidi (ad esempio Trichogramma spp. con metodo inondativo), impiego di trappole a feromoni per il monitoraggio o per le catture massali, distruzione delle piante infestate e dei residui di materiali vegetali in post-raccolta, ecc. (Oepp/Eppo, 2005). A tale scopo occorrerà, tuttavia, studiare nei prossimi anni il comportamento del fitofago nei diversi ambienti colturali, mettere a punto validi metodi di monitoraggio e valutare l’efficacia dei mezzi chimici, biotecnici e biologici disponibili, nonché i loro aspetti economici e ambientali. • Foto 10 - Fori di penetrazione larvale di Tuta absoluta in frutto in via di sviluppo L’Informatore Agrario • 2/2009 © 2009 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.p.A. Gennaro Viggiani Dipartimento di entomologia e zoologia agraria «Filippo Silvestri» Università di Napoli «Federico II» Portici (Napoli) [email protected] Francesco Filella Istituto tecnico agrario «G. Tommasi» Sede aggregata di Belvedere Marittimo (Cosenza) [email protected] Gavino Delrio Wilson Ramassini, Cipriano Foxi Dipartimento di protezione delle piante Università di Sassari [email protected] Per consultare la bibliografia: www.informatoreagrario.it/rdLia/ 09ia02_3993_web T AV V E R S I TÀ DELLE PIANTE TECNICA Articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 2/2009 a pag. 66 Tuta absoluta, nuovo lepidottero segnalato anche in Italia BIBLIOGRAFIA Berta D.C., Colomo M.V. (2000) - Dos especies nuevas de Bracon F. y primera cita para la Argentina de Bracon lucileae Marsh (Hymenoptera, Braconidae), parasitoides de Tuta absoluta (Meyrick) (Lepidoptera, Gelechiidae). Insecta Mundi, 14: 211-219. Bogorni P.C., Adaime da Silva R., Silva Carvalho G. (2003) - Consumo de mesofilo foliar por Tuta absoluta (Meyrick, 1971) (Lepidoptera: Gelechiidae) em três cultivares de Lycopersicon esculentum Mill. Ciência Rural, Santa Maria, 33 (1): 7-11. Clarke J.F. 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