L`elisoccorso è una attività sanitaria di emergenza che viene

L’ELISOCCORSO NELLE AREE DI CONFINE
Elio CARCHIETTI
La medicina dell’emergenza costituisce la risposta più appropriata per ogni evento
acuto che può risultare pericoloso per la vita e l’integrità fisica dell’uomo, e poiché la
stessa deve confrontarsi con un fattore avverso, il fattore “tempo”, oltre che con la
gravità delle patologie, è necessario ricorrere a mezzi di trasporto veloci ed adeguati a
svolgere tutte le funzioni necessarie per realizzare un soccorso rapido ed appropriato.
In particolare nelle circostanze in cui l’ambiente costituisce un ulteriore fattore
avverso, “ambiente ostile”, il mezzo di soccorso deve poter raggiungere la vittima o
comunque permettere il soccorso della stessa anche a fronte di difficoltà operative.
Il diffondersi di sport in ambienti montani e fluviali facilitati peraltro dalla buona
evoluzione socio politica dei rapporti transfrontalieri fra gli Stati, ha reso e rende più
frequenti e probabili eventi incidentali individuali e di massa anche nelle aree di
confine con possibili “sconfinamenti” involontari di persone, determinati nella
maggior parte dei casi dalla dinamica stessa dell’evento incidentale.
L’elisoccorso è una attività sanitaria di emergenza che viene realizzata mediante il
volo con elicottero. La rapidità dell’intervento ed elevati e specifici livelli
professionali degli operatori costituiscono la caratteristica fondamentale dello stesso.
L’intervento di elisoccorso assume una denominazione aeronautica che è un acronimo:
HEMS (Helicopter Emergency Medical Service) e si assoggetta alle regole del
controllo del traffico aereo (ATC= Air Taffic Control).
L’elisoccorso in montagna è un intervento sanitario in volo il cui scopo è di dare una
immediata assistenza alle persone minacciate da un imminente e grave pericolo in
ambiente ostile e che può richiedere una delle seguenti operazioni speciali secondo la
definizione ENAC:
• operazioni col verricello per lo sbarco e imbarco di membri dell’equipaggio di
missione e materiale, ed il recupero di infortunati;
• sbarco e imbarco di membri dell’equipaggio di missione da volo stazionario.
Le operazioni che prevedono l’uso del gancio baricentrico per recuperare infortunati
non sono operazioni HEMS. Esse sono considerate “soccorso con elicottero” e quindi
rientrano nella tipologia dell’elisoccorso come definita dagli altri regolamenti
ENAC.(2)
La responsabilità decisionale dell'esecuzione dell'elisoccorso in montagna, ricade
esclusivamente sull'esercente.
Pertanto qualsiasi altro ente coinvolto in dette operazioni, dovrà attenersi alle norme
operative
stabilite
dall'esercente
per
le
procedure
di
soccorso.(1)
La normativa ATC che riguarda il volo HEMS è rintracciabile in un documento RAC
(Regulation and Control) della AIP che definisce il volo HEMS “non OAT”
(Operative Air Traffic) alla stregua dei voli militari. La stessa normativa precisa
che”…il Traffico Aereo Operativo ha normalmente la priorità nell’uso dello spazio
aereo su altro traffico ad eccezione di quello in emergenza,…del traffico di
soccorso…”
AIP sta per Aeronautical Information Publication (pubblicazione di informazioni
aeronautiche), ed il suo scopo è quello di informare il personale navigante circa
l'organizzazione ed il funzionamento dell'assistenza al volo su un dato paese. Queste
1
informazioni avvengono a cura di un Ente dello Stato – in Italia l'ENAV (Ente
Nazionale di Assistenza al Volo).
Il 7 dicembre 1944, nell’ambito delle Nazioni unite, fu firmata una convenzione
inerente l’Aviazione civile internazionale. Dalla stessa convenzione è nata la ICAO
(International Civil Aviation Organitation) una organizzazione delle Nazioni Unite che
ha il compito di emanare gli standards di riferimento per il traffico aereo per tutti gli
Stati membri. La Convenzione relativa all'aviazione civile internazionale di Chicago
(1944) di cui tutti gli Stati membri sono parti, e che costituisce il primo riferimento
normativo, prevede norme volte a garantire la sicurezza dell'aviazione civile e la tutela
dell'ambiente.
Il Regolamento (CE) n. 1592/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15
luglio 2002, recante regole comuni nel settore dell'aviazione civile, istituisce
un'Agenzia europea per la sicurezza aerea il cui scopo è stabilire un livello uniforme
elevato di sicurezza aerea in Europa.(3) Il campo di applicazione del regolamento copre
tutti i settori dell'aviazione civile. Gli aerei utilizzati per servizi militari, doganali e
di polizia e le persone e le organizzazioni associate a queste attività sono esclusi.
Le Disposizioni della Convenzione di Chicago applicabili ai servizi aerei
internazionali sono state oggetto di una "Convenzione sull'Aviazione Civile" firmata a
Montreal il 7.12.1944 tra i Paesi aderenti. In forza di tale convenzione per l’ingresso, il
soggiorno o il transito nell'intero spazio Schengen, gli stranieri devono essere in
possesso di un passaporto o di altro documento di viaggio riconosciuto valido per
l'attraversamento delle frontiere da tutte le Parti contraenti (quindi, per l'Italia,
riconosciuto valido quanto meno dal Governo italiano).Il Documento di navigazione
aerea, rilasciato a piloti ed al personale di bordo delle Compagnie Aeree civili per
l’esercizio della loro attività, ai sensi della "Convenzione sull'Aviazione Civile" è
esente da visto tra i Paesi aderenti alla Convenzione di Chicago a condizione che
l’ingresso sia determinato da motivi inerenti l’attività professionale.
La Regione Friuli Venezia Giulia confina con la Slovenia ad EST e con l’Austria a
NORD, ed è caratterizzata da territorio montano per oltre il 40% della sua estensione.
Le attività di elisoccorso in aree di confine interessano nella maggior parte dei casi
persone vittime di caduta o malore in montagna durante escursioni collettive o singole.
Tale circostanza comporta l’intervento del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino
Speleologico) che si avvale di stazioni proprie e di proprio personale specializzato
dedicato alle attività di soccorso sia in squadre a terra sia in servizio di elisoccorso
quali componenti dell’equipaggio.
Il CNSAS del Friuli Venezia Giulia, che garantisce la presenza quotidiana di un
Tecnico di elisoccorso presso la elibase di Udine, ha istituito e sostiene con incontri
periodici un rapporto di collaborazione e di mutuo soccorso con gli altri Enti del
soccorso alpino transfrontalieri. L’utente infortunato o testimone di incidente
solitamente effettua la richiesta di soccorso seguendo la procedura abituale dello Stato
di appartenenza. La richiesta di soccorso di un cittadino italiano può, pertanto, essere
inoltrata al numero unico sanitario di emergenza 118 o al numero della stazione del
CNSAS. In quest’ultimo caso l’operatore del CNSAS immette sulla linea 118 la
chiamata quando tecnicamente possibile, e negli altri casi si interfaccia con
l’Infermiere 118 seguendo uno specifico protocollo di rilievi ed informazioni circa
l’evento incidentale, le condizioni cliniche della vittima e la localizzazione della
stessa.
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Le procedure di attivazione e di destinazione della missione in volo seguono le regole
ordinarie con la costituzione degli equipaggi per operazioni col verricello, l’apertura di
un piano di volo HEMS e relativo controllo aereo (ATC). Tuttavia, il soccorso in
montagna impone, spesso, delle limitazioni all’ordinaria procedura della missione di
elisoccorso, in particolare per quanto attiene le comunicazioni e lo stesso controllo
aereo che, venendo meno, impone al Pilota il volo a vista anche per il traffico aereo
eventualmente presente nella zona e per i riferimenti aeronautici di confine.
RADIOCOMUNICAZIONI:Gli elicotteri impiegati nelle missioni HEMS sono
dotati di un apparato radio che normalmente consente il collegamento bilaterale con
gli Enti a terra coinvolti nella missione di soccorso: ambulanze, centrali operative 118,
squadre del soccorso alpino. Tuttavia, le aree montane sono caratterizzate spesso dalla
impossibilità per il pilota dell’elicottero di istituire e conservare una efficiente
radiocomunicazione con il Controllo del traffico aereo (ATAC) e per l’Infermiere
coordinatore di elisoccorso, con la Centrale operativa 118 di riferimento.
Le radiocomunicazioni “di squadra”, quelle cioè che intercorrono fra l’equipaggio di
condotta e l’equipaggio di soccorso si realizzano per mezzo di apparati radio in
dotazione al CNSAS, con frequenze HF 70mH .Il linguaggio radio è codificato dal
Sistema di emergenza. In alcuni casi, in particolare nelle attività di soccorso protratte
per difficoltà di accesso e/o recupero della vittima, può rendersi necessario un rapporto
di collaborazione con soccorritori o funzionari di polizia dello Stato confinante. In
questi casi non è possibile realizzare alcuna comunicazione radio per diversità di
apparati e frequenze, per diversità di lingua e codifica di procedure.
Nella nostra Regione le difficoltà rappresentate sono state attenuate dalla presenza fra
gli Operatori del CNSAS Italiani e del Soccorso Alpino Austriaco e Sloveno di
persone che praticano il bilinguismo nonché tecniche e procedure di soccorso
condivise. Rimane la difficoltà tutta sanitaria di non poter disporre di alcuna
radiocomunicazione con la centrale operativa 118 di riferimento.
TELEFONIA MOBILE: Una risorsa di utilizzo abituale nel soccorso in montagna è
il telefono cellulare. L’equipaggio dell’elisocorso del FVG si avvale di almeno due
diversi “gestori” per poter disporre di una maggiore copertura di rete.
La rete telefonica della telefonia mobile sulle aree di confine non corrisponde sempre
ai confini territoriali dello Stato di appartenenza, per cui è possibile che ai confini
montani della regione risponda un gestore dello Stato confinante nella propria lingua
che se non conosciuta costituisce una difficoltà operativa.
CODICE DI NAVIGAZIONE E SPAZIO AEREO:La responsabilità decisionale
dell'esecuzione dell'elisoccorso in montagna, ricade esclusivamente sull'esercente
anche nei casi in cui il territorio montano segna la linea di confine dello Stato.
Nel caso particolare, il pilota che opera in nome e per conto dell’esercente ma anche
in termini di autorità e quindi responsabilità personale, è tenuto al rispetto delle regole
internazionali del volo compresi i doveri derivanti da particolari condizioni di volo
quali quelle del soccorso sanitario di emergenza, del volo senza ATC, delle operazioni
col verricello per lo sbarco e imbarco di membri dell’equipaggio di missione e
materiale, ed il recupero di infortunati, dello sbarco e imbarco di membri
dell’equipaggio di missione da volo stazionario.
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SOCCORSO E DESTINAZIONE DEL PAZIENTE: Ogni intervento di soccorso
medico-chirurgico di emergenza deve rispondere a modelli e procedure che abbiano
un univoco riconoscimento di validità scientifica europeo o mondiale. Il consenso alle
cure nonché la destinazione deve essere esplicitata dal paziente che ne ha facoltà e
possibilità. Nei casi di particolare gravità sia per il soccorso che per la destinazione del
paziente deve prevalere l’interesse per le cure più appropriate e più rapide ed in tal
senso dovrà essere edotto il paziente se è in grado di intendere e di volere, o l’Autorità
locale qualora intervenuta.
PERSONA RINVENUTA CADAVERE:La missione dell’elisoccorso nei casi in cui
si accerta che la persona da soccorrere è deceduta, si declassifica per “decaduta
necessità operativa” e quindi non può più avvalersi delle norme di tutela internazionali
che discendono dalla esclusiva necessità di prestare soccorso rapidamente ed in volo.
Constatato il decesso, il medico affida alle Autorità locali la salma per gli
adempimenti di rito secondo le leggi dello Stato.
POLIZIA DI FRONTIERA:Negli interventi che comportano una ragionevole
previsione di sconfinamento, è buona norma avvertire tramite la centrale operativa 118
il 113 perché dirami la notizia alla Polizia di frontiera che potrà informare la Polizia
dello Stato confinante.
Riferimenti normativi
1-Ministero dei trasporti e della navigazione. Direzione generale aviazione civile
servizio navigazione aerea. Norme inerenti alle operazioni del: servizio medico di
emergenza (HEMS) S.A.R. - elisoccorso in montagna. D.D.41/5321/M.3E del
08/11/1994 (Emendamento n° 5 alla circolare Min. 41/23100/M.3 del 26/10/1984)
2- Norme operative per il servizio medico di emergenza con elicotteri. Ed. 1-11
febbraio 2003
3- Gazzetta ufficiale n.240 del 7.09.2002
Dr Elio CARCHIETTI
Prof. a c. Scuola di spec. Anestesia e Rianimazione
Università di Trieste e “Campus Bio-Medico di Roma
Direttore SOC 118 - Elisoccorso FVG
33100 Udine
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