TEATRO DI ROMA 2015-2016 I PROGETTI e i PERCORSI I NOSTRI

TEATRO DI ROMA 2015-2016
I PROGETTI e i PERCORSI
● I NOSTRI PAESAGGI TEATRALI sono creazioni collettive, affreschi contemporanei, affidati a una geografia
di talenti, sensibilità, intelligenze creative. Torna dal 22 dicembre al 3 gennaio all’Argentina, in formato
tascabile, Ritratto di una Capitale – Sette scene di una giornata a Roma. Del polittico teatrale a più mani che nella scorsa stagione ha portato in scena la Città raccontata dalla penna di 26 autori, con oltre 60
interpreti, impegnati a costruire un “ritratto” di Roma, fra invettive di rabbia e dichiarazioni d’amore -, sono
sette i tasselli riproposti: L’insaziabile Imperatrice di e con Franca Valeri, Odioroma di Mariolina Venezia,
Angeli cacacazzi di Elena Stancanelli, Roma Est di Roberto Scarpetti, L’Arcispedale, quando si fa l’alba di
Valerio Magrelli, Flaminia Bloccata di Fausto Paravidino, Alla città morta - Prima epistola ai romani di
Timpano/Frosini. Il progetto cresce ed evolve con la commissione di 20 nuovi copioni ad altrettanti
drammaturghi delle 20 regioni d’Italia: Ritratto di una Nazione – L’I¬talia è una Repubblica democrati¬ca
fondata sul lavoro – Venti scene dall’Italia di oggi è il secondo ritratto che indagherà lo stato del lavoro nel
nostro Paese. Alla regia nuovamente Fabrizio Arcuri con set virtuale dei Luca Brinchi, Roberta
Zanardo/Santasangre e Daniele Spanò, con colonna sonora live dei Mokadelic, dal 18 al 29 maggio
all’Argentina.
● ROMA. Il Presente del Passato. Roma ritorna protagonista con un copione in arrivo da lontano, che ci
racconta un pezzo lacerante della storia della Capitale e ci illumina sull’oggi. Con L’Esposizione Universale di
Luigi Squarzina, regia di Piero Maccarinelli, riportiamo all’India l’epopea del gruppo di sfollati dell’E42 che
intreccia le speculazioni edilizie, il malaffare, la miseria di una storia passata che oggi appare profetica (30
settembre/18 ottobre). Una veduta sulla Città eterna, tra passato e presente, è offerta all’Argentina da
Rome l’hiver di Noël Casale & Xavier Marchand, un monologo che incontra le pagine del diario personale di
Ranuccio Bianchi Bandinelli con la Roma raccontata da Marco Lodoli, una produzione Teatro di Roma
(16/20 marzo). In questo percorso ritroviamo anche Altrove, scritto e diretto da Paola Ponti, uno dei tasselli
di Ritratto di una Capitale diventato spettacolo autonomo, all’India (18/22 novembre).
● ROMA PER PASOLINI è l’omaggio alla sua fervida poetica e al suo spirito profetico che, nel quarantennale
della scomparsa, propone una nuova composizione di Giovanna Marini, Sono Pasolini: una drammaturgia
cantata, con Vinicio Marchioni, che legge I giovani infelici da Lettere Luterane, e il Coro Favorito della
Scuola Popolare di Musica di Testaccio, che mette in canto anche le poesie della Nuova Gioventù, una
produzione del Teatro di Roma (27 ottobre/1 novembre, India). Mentre Federico Tiezzi firma la regia del
Calderón, riscrittura del classico La vita è sogno di Pedro Calderón de la Barca, che Pasolini ambienta nella
Spagna franchista durante gli anni del regime. Una coproduzione Teatro di Roma e Fondazione Teatro della
Toscana con Sandro Lombardi tra i protagonisti (20 aprile/8 maggio, Argentina). Appuntamento il 2
novembre con Una giornata con Pier Paolo Pasolini all’Argentina, per ricordare quanto attuale e presente
nel nostro tempo continui a essere la figura del grande intellettuale.
In arrivo il Treno Corsaro – In viaggio con Pier Paolo Pasolini, ideato da Antonio Calbi e realizzato in
collaborazione con CSS di Udine. Un treno vero e proprio che partirà da Udine e percorrerà la penisola fino
a Matera. Una “drammaturgia viaggiante” con tappe in diverse città, che sarà realizzato nella primavera del
2016. Si continua all’India con Il vantone, ovvero la traduzione in romanesco di Pasolini del Miles di Plauto,
diretto da Federico Vigorito, con Ninetto Davoli (3/13 marzo), La stanza della tortura ispirato a Salò/Sade di
Pasolini, con Francesca Benedetti e regia di Marco Carniti (4/7 marzo), Dopo Pasolini, un rito in roulotte del
Teatro delle Ariette (17/22 maggio), compagnia agreste cui è dedicata una trilogia che propone anche il
celebre Teatro da mangiare? (11/13 settembre, Argentina) e Sul tetto del mondo (24/29 maggio, India),
fino al nuovo lavoro di ricci/forte, PPP Ultimo inventario prima di liquidazione, che chiude la stagione
dell’Argentina (14/15 giugno).
● CLASSICI? MAI COSÌ MODERNI, ovvero i capisaldi della tradizione restituiti all’oggi e che all’Argentina
propone La bottega del caffè, un Goldoni diretto da Maurizio Scaparro, con musiche di Nicola Piovani
(10/15 novembre); Medea del Teatro Patologico (14/15 settembre); Orestea diretta da Luca De Fusco
(12/17 gennaio), Fabrizio Arcuri dirige Candide di Mark Ravenhill, che Voltaire scrisse nel 1759 (27
febbraio/13 marzo); segue Preamleto di Michele Santeramo, diretto da Veronica Cruciani, un copione che
prende le mosse da Shakespeare per svolgere una riflessione sul potere (30 marzo/10 aprile). Infine, Storie
dall’Odissea, racconto in cinque puntate di e con Giovanna Bozzolo e Eva Cantarella, una produzione del
Teatro di Roma (29 ottobre/4 dicembre). Al Teatro India, Lear di Edward Bond, regia di Lisa Ferlazzo Natoli,
che guida un progetto composito attorno all’opera di Edward Bond (7/20 dicembre). E poi un dittico da
Luigi Pirandello composto dal Berretto a sonagli, diretto e interpretato da Valter Malosti (19/24 gennaio), e
dai Giganti della montagna secondo Roberto Latini (16/28 febbraio).
● GUERRE/CONFLITTI/TERRORISMI è il progetto che affronta il tema delle guerre, presenti e passate, e dei
conflitti ideologici e morali che interessano le nostre società moderne. Tra le produzioni al Teatro India, il
racconto dei giovani convertiti all’Islam integralista in Punk Islam di Roberto Scarpetti, diretto da César Brie
(12/29 maggio); mentre la storia di Ameneh è raccontata attraverso gli occhi di un Occidente che si misura
con l’incubo della violenza sulle donne in Chiudi gli occhi, scritto, diretto e interpretato da Patrizia Zappa
Mulas (27 aprile/8 maggio).
Il Teatro India diventa anche palcoscenico per storie e sguardi dal fronte. Viaggio nell’inferno della Grande
Guerra con L’ultima estate dell’Europa di Giuseppe Cederna (19/29 novembre); Trincea scritto e
interpretato da Marco Baliani (25/29 novembre); Milite Ignoto - Quindicidiciotto di Mario Perrota (1/6
dicembre); Per una stella, un progetto di Marta Galli, Anna Maini, Roberto Rampi, regia Stefano De Luca
(1/3 marzo); Friendly Feuer (una polifonia europea) di Marta Gilmore (28/30 aprile); Colloqui con la Cattiva
Dea – Piccole storie dalla Grande Guerra, una drammaturgia in musica di e con Elena Bucci (3/5 maggio).
Si ritorna a un passato non troppo lontano con la cronaca degli anni di piombo di Figli senza volto della
compagnia Animanera (15/19 gennaio), mentre Magda e lo spavento con Federica Fracassi, regia di Renzo
Martinelli, completa la trilogia di Massimo Sgorbani sulle figure femminili legate al Fürer (19/24 aprile).
All’Argentina Francesca Comencini porta in scena voci e storie di donne che vissero l’eccidio delle Fosse
Ardeatine, Tante facce nella memoria (15/20 marzo), e il Teatro delle Albe guarda a oriente per raccontare
Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi (13/17 aprile).
● MONDI IN SCENA è il segmento che ci fa strada tra i valori, le identità, la storia di un mondo in continuo
movimento, a partire dagli spettacoli di Romaeuropa Festival che sui nostri palcoscenici porterà il lavoro e
gli sguardi di grandi artisti della scena internazionale. Si prosegue all’Argentina con Daniel Pennac,
protagonista della lettura-teatrale dal suo romanzo Journal d’un corps (23/25 marzo). Peter Brook torna, a
distanza di trent’anni, al suo Mahabharata, il celebre poema epico indiano: Battlefield ci fa rivivere una
storia di violenza e rimorso che interroga il nostro tempo e riflette i conflitti che suassano il mondo (11/15
maggio). Si continua con Short Theatre di cui il Teatro di Roma accoglie nei propri spazi il progetto europeo
sulla drammaturgia contemporanea Fabulamundi e l’atelier internazionale itinerante di perfezionamento
teatrale Ecole des Maîtres 2015, quest’anno diretta dal regista croato Ivica Buljan. Seguono a India Il grande
male di Sargis Galstyan, dedicato al centenario del genocidio armeno (19/21 ottobre), e Dreamspell, opera
prima della giovane lituana Kamilė Gudmonaitė dal Sogno di Strindberg (23/24 ottobre).
● SCONQUASSI AMERICANI, omaggio al Novecento con un suo speculare doppio nel dittico di Arthur Miller
che all’Argentina ospita la prima nazionale de Il prezzo, diretto e interpretato da Massimo Popolizio con
Umberto Orsini (20 ottobre/8 novembre), e Morte di un commesso viaggiatore, diretto e interpretato da
De Capitani (9/20 dicembre). Mentre all’India Arturo Cirillo si misura con Lo zoo di vetro, un “dramma di
memoria”, secondo la definizione dello stesso Tennessee Williams (18/22 maggio).
● AFFARI DI FAMIGLIA offre una ulteriore riflessione sui cambiamenti e le distorsioni della società che
all’Argentina accoglie, tra gli altri, Father and son di Michele Serra, regia di Giorgio Gallione con Claudio
Bisio (17/22 novembre), mentre all’India Quartetto casa di bambola da Henrik Ibsen, nella riscrittura
scenica di Emanuela Giordano (9/14 febbraio), e Giorni Felici di Samuel Beckett con Nicoletta Braschi, regia
di Andrea Renzi (31 marzo/10 aprile), oltre a Preamleto, Medea, Orestea, Il prezzo, Morte di un commesso
viaggiatore, Lo zoo di vetro.
● ULTIME NOTIZIE, un’indagine sul nostro tempo presente esplorando temi come il lavoro, l’amore, il
destino, il perdono. All’India propone, tra gli altri, I furiosi di Nanni Balestrini, diretto da Fabrizio Parenti
che, dalla cronaca all’epica della curva, racconta l’Italia e lo spettro delle utopie infrante di intere
generazioni (13/28 febbraio). All’Argentina, la prima nazionale di The Pride, il pluripremiato testo del
drammaturgo Alexi Kaye Campbell, diretto e interpretato da Luca Zingaretti (24 novembre/6 dicembre);
mentre Ottavia Piccolo entra in fabbrica per capeggiare un gruppo di operaie alla riscossa, in 7 minuti,
scritto da Stefano Massini e diretto da Alessandro Gassmann (16/21 febbraio). Tra le “ultime notizie”,
ancora i nostri Ritratti teatrali, il valore della libertà del Premio Nobel San Suu Kyi, il rapporto padre-figlio
radiografato da Father and son, e l’Occidente ai tempi dell’Islam di Chiudi gli occhi e Punk Islam.
● LA SCENA ALLE DONNE è uno dei percorsi forti della stagione, tra autrici, registe, interpreti e soggetti: Ti
regalo la mia morte, Veronika ispirato alla poetica di Rainer Werner Fassbinder, regia di Antonio Latella
(2/14 febbraio); Altrove, scritto e diretto da Paola Ponti (18/22 novembre); La belle joyeuse, Cristina
Trivulzio Principessa di Belgioioso interpretata da Anna Bonaiuto (12/17 gennaio); Le parole di Rita, ritratto
di Rita Levi-Montalcini con Giulia Lazzarini (26/31 gennaio); Due donne che ballano di Josep Maria Bennet
Jornet, con Maria Paiato e Arianna Scommegna dirette da Veronica Cruciani (2/7 febbraio). Si continua con
le già citate, Francesca Comencini e l’oratorio sulla memoria delle Fosse Ardeatine, Ermanna Montanari e il
premio Nobel per la pace San Suu Kyi, Nicoletta Braschi è la Winnie di Giorni Felici e Mascia Musy è Nora in
Casa di Bambola di Emanuela Giordano. Mentre Elena Bucci, Marta Galli, Marta Gilmore attraversano la
Grande Guerra, Federica Fracassi è Magda Goebbels in dialogo con Hitler, Patrizia Zappa Mulas nel suo
Chiudi gli occhi. Infine Crave, “la febbre” di Sarah Kane portata in scena da Pierpaolo Sepe (7/12 giugno
all’India).
● IL TEATRO CHE DANZA propone una vetrina della coreografia contemporanea: all’Argentina la nuova
creazione di Virgilio Sieni, Le Sacre (8/10 gennaio); il Teatro India accoglie tre pezzi del respetorio anni
Ottanta ricmposti dal progetto RICC, Terramara del duo Abbondanza/Bertoni (9/10 dicembre), Duetto, lo
spettacolo del 1989 di Virgilio Sieni e Alessandro Certini, riproposto dalla giovane compagnia Fattoria
Vittadini (12/13 dicembre), Calore di Enzo Cosimi, presente anche con Fear Party, Bastard Sunday, ispirato a
Pier Paolo Pasolini (15/20 dicembre); infine … è d’oro le sue piume diJulie Ann Anzilotti (22/23 dicembre).
● IL TEATRO FA GRANDE presenta quattro nuove produzioni sul palcoscenico dell’Argentina: Foodball di
Nicola Sapio e Gigi Palla (25 novembre/20 dicembre), Leo di Luisa Mattia e Alberto Nucci Angelo, “genio di
un bambino” che il mondo conoscerà come Leonardo da Vinci (25 gennaio/20 febbraio), mentre il
Laboratorio Integrato Piero Gabrielli presenta un atipico Purgatorio che ripercorre i versi di Dante con
spirito giocoso e vivace, e Carosello teatrale per raccontare l’identità nazionale attraverso storie, canzoni e
pantomime di giovani italiani (15/18 ottobre). Tra le ospitalità, la conferenza-spettacolo alla riscoperta
dell’arte antica delle marionette che hanno reso grandi nel mondo I Piccoli di Podrecca, uno spettacolo di
Barbara Della Polla ed Ennio Guerrato (5/6 gennaio), e il laboratorio-spettacolo La Cenerentola di
Gioacchino Rossini, un progetto dell’Associazione Musicale Europa InCanto (26 aprile/29 maggio), che farà
cantare migliaia di bambini.
● TEATRI DEL SACRO PER IL GIUBILEO è il progetto che il Teatro di Roma realizza in collaborazione con
Federgat, ospitando al Teatro India una selezione di spettacoli dalla IV edizione de I Teatri del Sacro, da
Andrea Cosentino a Punta Corsara, dai Carullo e Minasi, a César Brie, Fabrizio Pugliese e altri. Mentre al
Teatro Argentina Pippo Delbono presenta Vangelo (19/31 gennaio), un’opera collettiva che, insieme alla
sua compagnia, coinvolgerà gli attori, i danzatori, l’orchestra e il coro del Teatro Nazionale Croato di
Zagabria.
● ARTE IN SCENA al Teatro India racconta le vite, le opere, il genio di grandi protagonisti dell’arte. Dalle
memorie di Misia Sert, musa ispiratrice dei più importanti artisti e intellettuali della Belle Époque con
Lucrezia Lante della Rovere in lo sono Misia (8/13 marzo), al Michelangelo delle rime e delle lettere di
Antonio Piovanelli che racconta la sua grandezza, l’estasi creativa, ma anche la vecchiaia (16/20 marzo) fino
al maestro dell’espressionismo astratto, Mark Rothko, portato in scena da Federico Bruni in Rosso, dal testo
di John Logan (10/15 maggio).
● TEATRI DI COMUNITÀ sostiene e accoglie esperienze di teatro sociale come il Laboratorio Integrato Piero
Gabrielli, i cui spettacoli nascono da un lungo lavoro di formazione con ragazzi con e senza disabilità, sotto
la direzione di Roberto Gandini; la rassegna di Rodolfo Di Giammarco Garofano Verde; il lavoro dei
detenuti-attori della Compagnia di Rebibbia; gli attori del Teatro Patologico; oltre al progetto triennale di
intervento multidisciplinare del Teatro di Roma sulle periferie con Roma - Gli anelli di saturno condotto da
Daria Deflorian e Antonio Tagliarini che ha come fulcro l’area urbana intorno al Teatro India, una
produzione del Teatro di Roma.