Anno V – Numero 1035 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un farmaco per Tutti” 2. Ordine: Assistenza legale gratuita; 3. Sussidio di solidarietà 4. Convenzioni Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Quanto vivono gli spermatozoi dopo un'eiaculazione? 6. Benefici e danni della cannabis 7. Mal di testa, la reazione al cibo varia da persona a persona. guarda il video 8. Stai per ammalarti? te lo dice il dispositivo indossabile 9. Prevenzione e Salute 10. Soffri d'insonnia? Prova con un rimedio naturale! MELATONINA Meteo Napoli Lunedì 23 Gennaio Pioggia Minima: 9° C Massima: 13 °C Umidità: Mattina = 76% Pomeriggio = 78% Lunedì 23 Gennaio 2017, S. Clemente Proverbio di oggi….…….. Ammore ‘e paglia subbeto squaglia. QUANTO VIVONO GLI SPERMATOZOI DOPO UN'EIACULAZIONE? La vitalità degli spermatozoi è determinata da alcuni parametri chimico-fisici. La vitalità degli spermatozoi è determinata da alcuni parametri chimico-fisici tra i quali soprattutto la temperatura e il grado di acidità (il pH) dell'ambiente. Nello sperma, che contiene oltre agli spermatozoi anche il plasma seminale, la temperatura deve essere compresa tra 37 e 37,5 °C, ci deve essere una leggera alcalinità (pH tra 7 e 7,5) e la disponibilità di zuccheri. Alterazioni anche piccole di questi fattori compromettono la possibilità di sopravvivenza degli spermatozoi. I testicoli non scesi, cioè ritenuti all'interno del corpo (difetto chiamato criptorchidismo) possono provocare sterilità proprio perché la temperatura interna è troppo alta per la vitalità degli spermatozoi. E IL NAUFRAGAR M'È DOLCE... Nella vagina, durante i periodi di non ovulazione, l'ambiente è acido (pH inferiore a 6) e gli spermatozoi dunque vivono poco, anche solo alcuni minuti. Nei giorni vicini all'ovulazione, invece, quando è presente il muco cervicale, che ha il pH giusto, gli spermatozoi sopravvivono alcune ore, da 2 a 16. Dopo aver superato il muco cervicale, essi si diffondono, a ondate, nell'utero, nelle tube e anche nella cavità peritoneale e qui possono sopravvivere giorni. STIAMO FRESCHI. Se sono emessi all'esterno, a temperatura ambiente, per esempio a 15 °C, rimangono vitali circa uno o due giorni, ma non tutti e in percentuali sempre più basse col passare del tempo e comunque con grande variabilità secondo la persona e l'età. A 36 °C vivono poche ore. Per conservarli due o tre giorni si possono mettere a 4 °C, ma per la loro sopravvivenza è indispensabile aggiungere alcune sostanze criopreservanti. Con la crioconservazione, invece, la provetta è tenuta alla temperatura di 196 °C, in azoto liquido, con sostanze preservanti più forti e gli spermatozoi si conservano per anni e anni, a tempo indefinito (le “banche del seme”). (Salute, Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1035 SCIENZA E SALUTE BENEFICI E DANNI DELLA CANNABIS Una nuova analisi fa il punto sugli effetti sulla salute della marijuana per uso medico e ricreativo. È un “FARMACO” utile in diverse malattie, senza effetti collaterali È una sostanza che può indurre DIPENDENZA, e alla lunga provocare danni al fisico e alla mente. Il dibattito sulla cannabis, con diverse sfumature, ruota da tempo su queste due posizioni in netto contrasto. Un nuovo poderoso rapporto pubblicato dalla National Academies of Sciences americana ha esaminato la mole delle ricerche che ormai da anni vengono pubblicate sull’uso della cannabis per scopi medici o ricreativi stabilendo per la prima volta con una certa chiarezza quali sono gli effetti positivi e negativi sulla salute accertati. COME AGISCE. C’è innanzitutto da dire che l’effetto della cannabis come farmaco si basa sui composti che contiene, i cannabinoidi. Il più noto, il THC, è all’origine sia degli effetti psicoattivi della canapa sia delle sue proprietà farmacologiche. È infatti in grado di legarsi in maniera specifica a recettori presenti sulla superficie delle cellule del nostro organismo, che a sua volta produce in modo naturale molecole come gli endocannabinoidi, coinvolte in tantissime funzioni fisiologiche, dall’appetito al metabolismo, dalla memoria alla riproduzione. Il dibattito è acceso tra chi considera la cannabis un utile ausilio medico e chi ritiene i benefici sopravvalutati, e i rischi per la salute non trascurabili: un tema di particolare importanza negli USA, dove diversi stati stanno procedendo a legalizzare il consumo di cannabis anche a scopo ricreativo. DOVE È EFFICACE. Il nuovo rapporto, una revisione della letteratura scientifica pubblicata a partire dal 1999 - oltre 10mila studi - conferma che la cannabis è un trattamento assai efficace del dolore cronico degli adulti, in particolare di quello dovuto alla spasticità in malattie come la sclerosi multipla. In questo settore l’evidenza viene definita “conclusiva”, e la cannabis un farmaco valido e anche più sicuro rispetto ai farmaci oppioidi. L’altro campo in cui si conferma efficace è il trattamento della nausea e del vomito indotto dalla chemioterapia nei pazienti affetti da tumori. DOVE FORSE SERVE, MA NON È DETTO. Ci sono prove, ma meno solide e più sfumate, - “evidenza moderata” la definisce il rapporto – che la cannabis medica serva a migliorare i disturbi del sonno dei pazienti affetti da alcune malattie. È un’evidenza di qualche peso - ma ancora più limitata - che aiuti a migliorare l’appetito e la perdita di peso delle persone malate di Aids, a migliorare i sintomi della sindrome di Tourette, una malattia neurologica, o il disturbo d’ansia, tutte condizioni per le quali è stata sperimentata o viene utilizzata dai pazienti. NON sembra invece che serva in alcun modo per tutta una lista di malattie che vanno dal glaucoma alla sclerosi laterale amiotrofica, dalla sindrome del colon irritabile al morbo di Parkinson e all’epilessia (mancano evidenze sia in un senso, serve a qualcosa, sia nell'altro, non serve a niente). PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1035 Per quanto riguarda i possibili effetti negativi sulla salute di chi fuma la marjuana, il rapporto conferma l’idea che è in generale “meno pericolosa” di altre droghe, innanzitutto perché non è mai stata stabilita con certezza neppure una morte per overdose da cannabis. Non è però neppure così innocua come molti tenderebbero a credere. L’analisi conferma alcuni dei sospetti di danni. Innanzitutto, i fumatori di lunga data rischiano di più la bronchite e altri sintomi respiratori. Le donne incinte che ne fanno uso hanno una probabilità maggiore di partorire bambini con peso più basso alla nascita. E, in generale, chi la consuma abitualmente ha un rischio più alto di schizofrenia e psicosi. Oltre che di incidenti in macchina. I RISCHI SOPRAVVALUTATI. Ci sono indizi, ma meno convincenti, che l’uso frequente di marijuana possa peggiorare i sintomi di depressione o le idee suicide e l’ansia, e che abbia a che fare con alcune malattie che talvolta sono state associate al consumo, come il cancro ai testicoli o un attacchi di cuore. In compenso c’è un’evidenza non definitiva, ma comunque moderata, che peggiori l’apprendimento, la memoria e l’attenzione. Nessun legame è stato invece stabilito con i tumori comunemente associati al fumo di sigarette, come quello al polmone, e con altri tipi di tumori, asma o malattie cardiovascolari. DROGA LEGGERA? Sul sospetto che la marjuana sia la porta d’ingresso per consumo di droghe pesanti, il rapporto ha trovato prove da “limitate” a “moderate”. Mentre ne ha trovato di “sostanziali” sul fatto che più è forte il consumo più si rischia di incorrere successivamente in dipendenza. Ci sono fattori che fanno rischiare di più di finire in questa situazione: sono l’essere maschio, il fumare anche sigarette, il fatto di avere un disturbo depressivo e di avere cominciato molto presto. Altri elementi ritenuti finora fattori di rischio, come il fatto di soffrire di ansia o disturbo bipolare, disturbo da deficit dell’attenzione o dipendenza da alcol o tabacco, sembrano invece meno importanti. Anche per il rapporto, insomma, la marijuana si conferma assai meno pericolosa di altre droghe, ma non così innocua come si tenderebbe a credere. (Salute, Focus) SCIENZA E SALUTE MAL DI TESTA, LA REAZIONE AL CIBO VARIA DA PERSONA A PERSONA. Guarda il video Alcuni alimenti possono scatenare delle crisi di mal di testa, ma valgono le stesse regole per tutti? «La correlazione tra cibi e mal di testa è chiara anche se la reazione all’assunzione di determinati alimenti dipende da persona a persona. Per questo ogni paziente deve sapere con precisione quali cibi possono scatenare una crisi», risponde il dr V. Tullo, specialista neurologo e resp. dell’ambulatorio sulle cefalee dell’ospedale Humanitas. La lista nera dei cibi nemici di chi soffre di mal di testa è lunga: «Generalmente alcuni cibi sono dannosi perché contengono le cosiddette ammine vasoattive: queste sostanze sono presenti nei formaggi stagionati, in alcuni tipi di carne rossa, nei cibi confezionati, nei fritti, nei crostacei, nelle banane e nei kiwi, ad es.». «Attenzione anche alle bevande contenenti caffeina come il caffè ma anche la cola e le bevande energetiche». CLICCA QUI per rivivere e approfondire la relazione tra alimentazione e mal di testa. http://www.humanitasalute.it/prima-pagina-ed-eventi/54436-mal-di-testa-maifar-saltare-colazione-bambini-guarda-il-video-foto-parere-esperto/ PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1035 SCIENZA E SALUTE STAI PER AMMALARTI? TE LO DICE IL DISPOSITIVO INDOSSABILE I progressi della salute «digitale»: un monitoraggio continuo permette di rilevare alterazioni che richiedono approfondimento diagnostico I dispositivi indossabili, di cui si parla da tempo, sono di grande interesse per la medicina di precisione. Finora hanno entusiasmato gli appassionati del fitness che se ne servono per il monitoraggio e la registrazione dell’attività svolta durante gli allenamenti. Ma allora perché non monitorare costantemente, h24, il nostro organismo per prevenire o perlomeno individuare tempestivamente segnali di allarme, indice della necessità di ulteriori approfondimenti medici? Si può, come dimostra uno studio che rientra nella cosiddetta «medicina di precisione» con la quale si intende intervenire in modo personalizzato sul singolo soggetto sulla base delle cui caratteristiche si può agire per prevenire la comparsa della patologia o, quando essa è comunque non evitabile, per trattarla poi precocemente e nel modo più adeguato. Lo studio è una chiara dimostrazione dell’utilità di avere a disposizione dei BIOSENSORI indossabili in grado di monitorare decine di parametri, dal battito cardiaco alla temperatura, indicativi di quanto sta accadendo nell’organismo, finanche l’esordio di una malattia di cui ancora non siamo consapevoli per mancanza di sintomi. L’idea di fondo è che, ottenuti per ogni parametro i valori di base fisiologici caratteristici di ciascun individuo tramite il monitoraggio iniziale, è poi possibile individuarne in tempo reale significative alterazioni, indici di potenziali condizioni patologiche da indagare. Eventuali alterazioni dalla norma possono cioè essere correlate tramite appositi algoritmi con specifici disturbi, contribuendo alla diagnosi precoce ma anche alla ricerca clinica. Tenere in considerazione la variabilità individuale è un passo avanti verso la medicina di precisione: fin qui, infatti, la pratica consiste generalmente in misurazioni puntuali dei parametri, come la temperatura o la pressione, a casa o nel corso di una visita medica e questi valori sono considerati alterati rispetto ad un intervallo di valori medi, senza in realtà conoscere la situazione del singolo paziente. E così i ricercatori, hanno reclutato 60 persone e hanno raccolto complessivamente 2 miliardi di misurazioni: ogni giorno 250mila valori sono stati restituiti dai dispositivi indossabili, fino ad un massimo di otto installati su ciascun soggetto, oltre a quelli risultanti dai test di laboratorio relativi agli esami del sangue, espressione genica e altri fattori. I dati raccolti riguardavano il peso, il battito cardiaco, l’ossigenazione del sangue, la temperatura; le attività svolte dai soggetti, le calorie bruciate e anche l’esposizione a raggi gamma e radiazioni X. Sulla base di differenti misurazioni, dei livelli ematici di ossigeno, di glicemia o della proteina C reattiva, della temperatura, del battito cardiaco, è stato possibile individuare anche stati infiammatori e infettivi. I ricercatori hanno anche individuato delle variazioni regolari in corrispondenza delle attività fisiche svolte, degli orari (ritmi circadiani) e dell’ambiente (es., al cambiamento di quota coma durante i voli in aereo). Inoltre, proprio grazie ai valori letti dai biosensori che indicavano il mantenersi di una minor saturazione in ossigeno del sangue anche al termine di un volo aereo e la comparsa della febbre nelle ore successive ad una puntura di insetto. (Salute, La Stampa) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1035 PREVENZIONE E SALUTE SOFFRI D'INSONNIA? PROVA CON UN RIMEDIO NATURALE! MELATONINA Gli integratori a base della stessa sostanza prodotta dal tuo corpo per farti dormire non provocano gli effetti collaterali e l'assuefazione che spesso si portano dietro i farmaci ipnotici Rientri in quel 15% di italiani che non riesce a passare notti serene: un esercito di nove milioni di persone che ha speso ben 137 milioni di euro solo nel 2014 per acquistare ipnoinduttori. Prima di buttarti sui medicinali classici, però, pensaci. «Benzodiazepine e imidazopiridine sono i trattamenti più efficaci per curare i pazienti con insonnia, ma certamente hanno parecchi inconvenienti, soprattutto per gli anziani, e possono creare, in diversa misura, dipendenza», dice R. Manni, resp. del centro medicina del sonno - Ist. neurologico Casimiro Mondino di Pavia. Dunque? Puoi provare gli integratori e i nuovi farmaci a base di melatonina, rimedi che si potrebbero definire naturali. La sostanza sintetizzata in laboratorio infatti è un ormone che il tuo corpo già produce: lo secerne una piccola ghiandola del cervello chiamata epifisi, in base all'alternanza di luce e di buio, e la sua secrezione influenza il ritmo sonno-veglia. «L'eventuale secrezione insufficiente di melatonina può portare all'insonnia, come avviene negli anziani, e può essere integrata con i prodotti venduti in farmacia, in modo da fornire all'organismo la sostanza naturale di cui è carente». QUANDO FA BENE «L'azione dei prodotti a base di melatonina può essere più efficace di tisane e prodotti fitoterapici, perché aumenta la propensione al sonno, la sua durata e la sua qualità». «In più, la melatonina non provoca l'assuefazione e gli effetti collaterali che spesso si portano dietro i farmaci ipnotici». In generale gli integratori a base di melatonina sono indicati: per combattere i disturbi di addormentamento; per contrastare i risvegli notturni e il sonno disturbato. Ci sono poi alcune condizioni che possono influire sulla secrezione notturna di melatonina, alterando di conseguenza i ritmi sonno-veglia: l'invecchiamento, perché la produzione di melatonina diminuisce con l'avanzare dell'età; l'avvicinarsi della menopausa; il jet lag (la sindrome di chi non si adegua al nuovo fuso orario dopo un lungo volo); lavoro nelle ore notturne; periodi di stress; effetti collaterali di alcuni farmaci; condizioni patologiche quali obesità e sindrome metabolica, patologie cardiovascolari e cefalee. LE FORMULAZIONI IN VENDITA: Gli integratori a base di melatonina sono prodotti da banco, in compresse o gocce, venduti senza ricetta in farmacia, parafarmacia e in erboristeria. Contengono quantità variabili dell'ormone sintetizzato, comunque non superiori a 1 mg. Da qualche tempo è in commercio anche una super melatonina, un farmaco a dosaggi più alti (fino a 2 mg) e anche in una formulazione a rilascio prolungato di 8-10 ore, disponibile solo dietro prescrizione medica. È importante anche la scelta del giusto dosaggio e rilascio: esistono diverse formulazioni, adatte ai vari disturbi del sonno. L'ideale, specie se l'uso è prolungato, è sempre farsi consigliare dal medico, anche se non è richiesta per l'acquisto una sua ricetta. (Salute e Benessere) SOFFRI DI INSONNIA? Fai Fatica a dormire e il tuo sono è agitato? PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne ws/1097-un-farmaco-per-tutti Anno IV – Numero 1035 PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1035 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1035 ORDINE: LUCI ED OMBRE SULLE VACCINAZIONI: COSA SAPERE - RUOLO DEL FARMACISTA Lunedì 30 Gennaio 2017 – Sede Ordine ore 21.00 VACCINAZIONI: servono? Sono sicure? Quali sono i vaccini obbligatori? Emergenza MENINGITE? Per una scelta consapevole parliamone con il Prof. Giulio TARRO, Virologo. ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: 1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 3. Inviare e-mail all’indirizzo: [email protected] o [email protected] ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1035 CONVENZIONI: SERVIZI e AGEVOLAZIONI per gli ISCRITTI all’Ordine Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine. Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno 2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico). La Convenzione realizza simultaneamente la seguente finalità: Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine; L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni. PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK: http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article &layout=edit&id=1493 AZIENDA E SITO http://tufano.euronics.it/ ACCORDO DI CONVENZIONE http://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/CONV ENZIONE-GRUPPO-TUFANO.pdf e-mail: [email protected] http://www.otofarma.it/ http://www.centroathenanapoli. it/ http://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/Tariffa rio_Centro_ATHENA.pdf http://www.centroflegreo.net/ http://www.centrofutura.net/ http://www.centromanzoni.com/ http://www.therapiccenter.it/ http://www.dinastar.it/ http://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/TARIF FARIO_CENTRO_Flegreo_2016_1.pdf