CANADA – Guida Paese
Gennaio, 2016
CANADA
V
Superficie: 9,984,670 km²
Città principali: Ottawa ( capitale),
Toronto, Montreal, Vancouver.
Fonte: CIA, The World Factbook, 2016
Popolazione ed età media: 35,099,836 mln; 41,8 anni
Lingue: inglese e francese (ufficiale), altre lingue minoritarie
Forma di governo: monarchia costituzionale con un sistema
federale
Agenzie di rating
Rating
Outlook
AAA
Aaa
AAA
-
Stabile
Stabile
Stabile
S&P’s
Moody’s
Fitch
SACE 1
Contesto operativo
Fare business 2
Competitività 2
Corruzione 2
Opportunità per il business internazionale 3
-
Classificazione
14° (su 189 paesi)
13° (su 140 paesi)
10° (su 175 paesi)
Punti di debolezza
Dati macroeconomici
2014
2015s
2016s
2017s
PIL ($ mld)
1.787
1.573
1.580
1.787
PIL pro-capite ($)
50.232
43.770
43.550
48.780
2,4
1,1
2,0
2,2
Consumi privati (% )
2,7
1,7
1,8
1,7
Consumi privati (% PIL)
55,7
56,5
56,4
56,0
Forte dipendenza
dell'economia
statunitense (al 2014, le
esportazioni canadesi
risultavano fortemente
concentrate con circa il
75% delle merci destinate
agli Stati Uniti).
Inflazione (% )
1,9
1,1
1,8
2,2
Debito pubblico elevato.
Disoccupazione (% )
6,9
6,9
6,9
6,8
Bilancio pubblico (% PIL)
-1,6
-1,9
-1,6
-1,3
Debito pubblico (% PIL)
94,6
95,1
93,3
90,3
Cambio USD/CAD
1,1
1,3
1,3
1,2
Variazione del PIL (% )
Fonte: Economist Intelligence Unit, gennaio 2016
Interscambio mld €
2014
(I-IX) 2015
Export Italia
3,0
2,7
Import Italia
2,4
1,1
Saldo Italia
0,6
1,6
Fonte: Istat, gennaio 2016
Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0
a 7, dove 0 rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo.
2
Fare business: World Bank, Doing Business 2016
Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Index 2015-2016
Corruzione: Transparency International, Corruption Perception Index 2014
3
L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del
documento.
1
pag. 1
Disclaimer nell’ultima pagina
•
Punti di forza
Istituzioni pubbliche
molto forti e stabilità
politica.
Settore bancario solido,
ben capitalizzato e
redditizio.
Ampie risorse naturali ed
economia ben
diversificata.
Livello di corruzione
molto basso.
Ottima condizione fiscale
e basso livello di
disoccupazione.
Gennaio, 2016
CANADA – Guida Paese
QUADRO POLITICO
Contesto politico
Indicatori politico-sociali
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati
Economist Intelligence Unit, 2016.
1) Scenario politico.
Da ottobre 2015, il paese è guidato dal Partito Liberale di sinistra del Primo
Ministro in carica Justin Trudeau che ha vinto le elezioni legislative, sconfiggendo i
conservatori al potere da 9 anni. I liberal hanno ottenuto infatti la maggioranza
assoluta al Parlamento e controllano 184 seggi (su 338) contro i 102 dei
conservatori e i 41 del partito democratico (NDP).
2) Tematiche attuali.
• Il programma del partito prevede investimenti in infrastrutture (trasporto
pubblico, infrastrutture verdi e alloggi) al fine di stimolare la crescita
economica (attesa all’1,1% nel 2015) cercando nel contempo di ridurre il
debito pubblico. Nello specifico, l’obiettivo preminente del partito è quello di
tagliare considerevolmente le tasse indirizzate alla classe media e aumentare
quelle verso la popolazione più ricca. E’ prevista anche l’istituzione di un nuovo
‘Canada Child Benefit’ a sostengno delle famiglie più bisognose e il
miglioramento del sistema pensionistico.
• Sul fronte estero, il governo è intenzionato a ritirare il Canada dalla missione di
combattimento contro l'Isis, concentrando l'azione internazionale su temi come
gli aiuti umanitari e il cambiamento climatico.
3) Scenari futuri.
Anche se i liberali detengono la maggioranza alla Camera, i conservatori
potrebbero causare problemi al Senato, dove controllano la maggioranza dei
seggi. La legislazione infatti deve passare attraverso entrambe le camere per
diventare legge. Nonostante ciò, non si prevedono rischi nel breve periodo e il
governo liberale dovrebbe tranquillamente governare fino alle prossime elezioni
generali del 2020.
QUADRO ECONOMICO
Contesto economico
Composizione del PIL 2014
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA, The
World Factbook, 2016
1) Elementi di forza.
• Istituzioni pubbliche molto forti (l’efficienza e la trasparenza delle istituzioni è
molto alta), istruzione pubblica di qualità e stabilità politica.
• Settore bancario solido. Il settore bancario è ben capitalizzato, redditizio, con in
pancia un numero esiguo di sofferenze.
• Ampie risorse naturali ed economia ben diversificata. Le foreste occupano il
50% del territorio mentre le ingenti risorse minerarie hanno favorito lo sviluppo
dell’industria metallurgica, meccanica, chimica e manifatturiera.
• Livello di corruzione molto basso. Il livello di corruzione è molto basso rispetto
agli standard internazionali (il paese si trova al 10° posto su 175 per livello di
corruzione secondo il Corruption Perception Index 2014).
• Ottima condizione fiscale. Il deficit di bilancio è modesto (entro il 3% ), il tasso
di inflazione è molto basso (1,1% previsto per il 2015). Basso livello di
disoccupazione (stimato al 6,9% per il 2015).
2) Elementi di debolezza.
• Forte dipendenza dell'economia statunitense. Al 2014, le esportazioni
canadesi risultavano fortemente concentrate con circa il 75% delle merci
destinate agli Stati Uniti.
• Debito pubblico elevato (95,1% del PIL nel 2015).
3) Scenari futuri.
Pur godendo di una forte posizione fiscale e di una crescita economica contenuta, la
recessione globale potrebbe continuare a pesare fortemente sul paese. Il
governo dovrà continuare a far fronte ai problemi economici provenienti dall'Europa
e alla debolezza dei mercati emergenti che continuano a rappresentare un freno per
l'economia canadese. Nonostante ciò, il Canada potrà continuare a respirare grazie
alla stretta integrazione con gli Stati Uniti, alla sua politica business-friendly e alle
ingenti risorse naturali. Non ultima, la firma ad Ottobre scorso del Partenariato
Trans-Pacifico (TTP) che prevede l’abbattimento delle barriere e quindi una zona di
scambio tra Usa e 11 paesi del Pacifico (che in totale coprono il 40% della
produzione mondiale), potrebbe portare molti benefici al paese e perseguire alcuni
degli obiettivi della nuova classe politica, quali la riduzione del debito e la creazione
di ulteriori posti di lavoro.
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Gennaio, 2016
CANADA – Guida Paese
INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE
Esportazioni italiane verso il Canada
per settori (€mln, Gen-Set 2015)
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati ICE, 2016
Percentuale flussi dei principali Paesi
investitori sul totale flussi (2013)
1) Scambi con l’Italia.
Nel 2014, l’interscambio bilaterale tra Italia e Canada ha totalizzato €5,4mld (in
aumento del 20,4% rispetto al 2013), con esportazioni italiane pari a €3,0mld (in
aumento del 54,5%), ed importazioni di €2,4mld (in aumento del 2,3%). Nei primi
nove mesi del 2015, l’interscambio è arrivato a €3,8mld con esportazioni italiane
pari a €2,7mld e importazioni pari a €1,1mld.
2) Import settoriale dall’Italia.
Per quanto concerne l’import canadese dall’Italia, nei primi nove mesi del 2015, i
maggiori prodotti importati dal Canada sono stati Macchinari ed apparecchiature,
bevande, prodotti alimentari e altri mezzi di trasporto. Per quanto concerne invece
le importazioni italiane dal Canada, vanno al primo posto i prodotti
dell’agricoltura, pesca e silvicoltura, i prodotti della metallurgica e altri mezzi di
trasporto.
3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE).
Nel 2014, l'interscambio commerciale con il resto del mondo è ammontato
complessivamente a €703,2mld, in crescita rispetto al 2013 (quando aveva
raggiunto i €691,3mld) mentre il flusso di IDE in entrata ha totalizzato un valore
equivalente a circa $53,8mln nel 2014 (in riduzione rispetto ai $70,5mln del 2013).
Per quanto riguarda l’interscambio bilaterale con la Germania, nel 2014, questo è
stato pari a €12,8mld, in leggera diminuzione rispetto al 2013 (quando
ammontava a €13,6mld). Al 2013, la maggior parte degli IDE sono comunque
concentrati nel settore manifatturiero, nel settore minerario e nell’attività retail.
Secondo gli ultimi dati disponibili (2013), i principali investitori flussi di
investimenti diretti nel paese vengono dagli Usa (51,5% sul totale investimenti), dai
Paesi Bassi (9,7%) e dal Regno Unito (8,6%). Gli investimenti italiani affluiti in
Canada nel 2013 sono stati pari a circa €740mln, classificando l’Italia al 21esimo
posto tra le maggiori fonti d’investimento in Canada.
Fonte: Rielaborazioni UniCredit su dati UNCTAD,
(ultimi disponibili)
QUADRO OPERATIVO
Contesto operativo
1) Contesto operativo.
Tra i principali ostacoli: esigua capacità nell’innovazione e accesso al finanziamento.
Tra i punti di forza: l’assistenza sanitaria e l’istruzione primaria e la preparazione
tecnologica. Secondo il Doing Business 2016, l'economia canadese si colloca all’
14° posto su 189 paesi, mentre per il Global Competitiveness Report 2015-2016
si classifica al 13° posto su 140 paesi.
2) Pagamenti e riscossioni. I mezzi di pagamento più diffusi sono i contanti, gli
assegni e la carta di credito. Le procedure per la risoluzione delle cause di insolvenza
durano in media 0,8 anni. Il tasso di recupero per il creditore ammonta a 87,3
centesimi sul dollaro. Il Canada è al 16° posto nella classifica Doing Business 2016
per quanto concerne la facilità nel risolvere casi di insolvenza.
Principali indicatori DB 2016
I 5 fattori maggiormente problematici per fare business
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Economic Forum, the Global
Competitiveness Report 2015-2016. *Classifica stilata in base alle risposte
ricevute dagli imprenditori operanti in loco intervistati.
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Bank, Doing Business
2016 (0 = migliore performance).
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Gennaio, 2016
CANADA – Guida Paese
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